CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO NUOVO STATUTO DI TUTTE LE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
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1 CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO NUOVO STATUTO DI TUTTE LE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI Cgil presenta la sua proposta di nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori proposta organica di riscrittura del diritto del lavoro della legislazione che è intervenuta nel mercato del lavoro negli ultimi vent anni CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
2 Conclusa approvazione decreti attuativi del disegno di legge delega 183/15, Jobs Act, dopo vent anni di diritti disposti da previsioni legislative non da diritti contrattuali. legge 30 decreti 276 e provvedimenti collegati, filosofia legge Fornero, decreto 76/2013 (il decreto Giovannini), contratto a termine interventi su discipline legate comunque al codice dei contratti, tra cui l apprendistato, fino ad arrivare al compimento del disegno intervenuto con il Jobs Act, con il decreto 78/14 e poi la legge delega 183/15. filosofia del Libro Bianco del 2001, inizio lento e progressivo disegno di destrutturazione del mercato del lavoro e ridefinizione del rapporto tra lavoro e impresa, CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
3 Il lavoratore definito come un collaboratore che opera all interno di un ciclo e meramente un prestatore d opera e non invece un soggetto attivo nel processo lavorativo. Conseguenza modifica: ruolo funzione dei lavoratori e dei loro diritti funzioni e titolarità delle organizzazioni sindacali la legislazione si sostituisce ad ambiti di intervento della contrattazione cambia il rapporto tra legge e contratto diminuiscono le prerogative e le titolarità della contrattazione introduce l articolo 8 della legge 138, con funzioni derogatoria peggiorative POI privatizzazione di una una parte della tutela sterilizzazione della funzione del giudice destrutturazione della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sui licenziamenti contratto a tutele crescenti che rivede organicamente la disciplina dei licenziamenti illegittimi sia individuali che collettivi CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
4 Oggi un mondo/mercato del lavoro in cui le tutele sono affievolite. Viene meno la percezione e l'assegnazione di una funzione alla contrattazione, come strumento di aggregazione, di organizzazione e rappresentanza collettiva delle lavoratrici e dei lavoratori. Mancano risposte in forma di tutela, di garanzia e di esercizio dei diritti. Ha spazio l'idea che in questi vent anni di legislazione neoliberista sia la soggettivizzazione della condizione del lavoratore a determinare il livello di sicurezza e di protezione sociale non più nel posto di lavoro ma nel mercato del lavoro. L idea che sia il soggetto che ad oggi si trova nel mercato del lavoro a dover garantire la propria sicurezza sociale senza più elementi di solidarietà e riequilibrio del sistema. Cambiato il modello di regolazione del rapporto tra impresa e lavoro. Cambia il modello di flexsecurity che Jobs Act voleva portare a compimento con gli slogan: NESSUNO SARÀ LASCIATO SOLO - SARETE PIÙ FORTI NEL LAVORO - BASTA SERIE A E SERIE B INVECE NON PIÙ SECURITY E UNA FLEX REGOLATA, MA PIÙ FLEX E MENO SECURITY E ANCHE MOLTO PIÙ DEREGOLATA. JOBS ACT = DEREGOLAMENTAZIONE CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
5 Disegno di legge che cambia la relazione e il rapporto tra i contraenti, la tutela è a favore del contraente forte, dando più prerogative e più titolarità unilaterali all impresa in nome della disintermediazione. Esempio la nuova disciplina sulle mansioni, l obbligo alla garanzia della dignità e della professionalità del lavoratore nello svolgimento della propria prestazione ha un solo vincolo, quello di contemperare l interesse dell impresa all utile impiego del personale con l interesse del lavoratore meramente alla tutela del posto di lavoro. Traduzione del dogma imperativo LIBERARE L'IMPRESA DA VINCOLI E OBBLIGHI PER DINAMIZZARE IL MERCATO DEL LAVORO ATTRAVERSO SVALORIZZAZIONE DEL LAVORO (L'ATTACCO AI DIRITTI) SVALUTAZIONE DEL COSTO (CONTENIMENTO DEI SALARI) CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
6 In questo contesto quindi la nostra proposta risposta organica in termini legislativi caratteristiche di indirizzo politico TRACCIA PER ASSEMBLEA - PRESENTAZIONE DELLA CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEI LAVORATORI risposta alternativa a quello che è stato il pensiero unico dominante forte carattere innovativo, inclusivo risponde all idea che non ci sia più distinzione, nell accesso ad alcuni diritti universali per le lavoratrici e i lavoratori, in base alla tipologia di lavoro e in base al settore di lavoro o alla dimensione aziendale unitaria nella idea di riunificazione del mondo del lavoro proposta complessiva che costruisce diritti universali garantiti a tutti efficacia generale della contrattazione e degli accordi collettivi su base di validazione di procedure democratiche in grado di parlare nell universalità a tutto il mondo del lavoro: - subordinato - autonomo - quello che definiamo non standard, atipico o, che dir si voglia, precario CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
7 Dinamica perché, nonostante si fondi su principi di rango costituzionale, la modalità con la quale la tecnica legislativa ha dato la possibilità di definire questo testo è in grado di cogliere i cambiamenti che intervengono, appunto, ribilanciando il rapporto tra legislazione e contrattazione. Perché scegliamo un disegno di legge di iniziativa popolare? È UNO STRUMENTO DI MOBILITANTE CI METTE IN RELAZIONE CON LE PERSONE NELLA CONDIVISIONE A QUESTA PROPOSTA CREA OCCASIONI DI CONFRONTO E DI DIBATTITO CON IL NOSTRO MONDO CON CHI È FUORI DI NOI Questo disegno di legge apre un confronto culturale con la politica con le altre organizzazioni sindacali, con le organizzazioni datoriali, su che cosa significa oggi ricodificare i diritti del lavoro e ribilanciare il rapporto tra contrattazione e legislazione, dando più forza all'autonomia collettiva. Riaffermiamo nella proposta di legge che, per tutte le lavoratici e tutti i lavoratori, ci sono diritti soggettivi che vanno resi universali, indisponibili alle deroghe e soprattutto estesi a tutti. Per questo ci vuole una Carta dei diritti fondamentali, ci vuole anche uno strumento che ne dia effettività e quindi un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
8 INNOVAZIONI CHE SONO CONTENUTE NEL NOSTRO DISEGNO DI LEGGE Prima parte - Principi di rango costituzionale e diritti a carattere universale. Rango costituzionale perché la Costituzione è quello strumento che ci consente di affermare e rivendicare la valorizzazione dei diritti della persona nell attuazione del rapporto di lavoro con una rilettura in chiave costituzionale della funzione del lavoro e del fondamento dei diritti del lavoro. La nostra Carta intende integrare, dialogare con quelle disposizioni ed estenderle perché riteniamo appunto che il suo fondamento sia ancora valido. La prima parte dello Statuto si applica a: TUTTE LE LAVORATRICI E A TUTTI I LAVORATORI AL LAVORO SUBORDINATO AL LAVORO AUTONOMO E PROFESSIONALE A QUELL AREA DELLA PARASUBORDINAZIONE CIOÈ AI COLLABORATORI COORDINATI E CONTINUATIVI FORMULIAMO UNA DEFINIZIONE DI CHE COS È IL LAVORO AUTONOMO ECONOMICAMENTE DIPENDENTE Rimettiamo al centro il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro come diritto fondamentale e indisponibile delle lavoratrici e dei lavoratori. Riscriviamo la norma a tutela della disabilità, della temporanea inidoneità fisica e psichica introducendo l obbligo di soluzioni ragionevoli (e quindi togliendo quella clausola che oggi, grazie al Jobs Act, fonda l esclusione dei soggetti diversamente abili dal ciclo produttivo). CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
9 Estendiamo e aggiorniamo i diritti di informazione. Definiamo la norma sui compensi in virtù del principio della parità di trattamento. Generalizziamo la norma sulla libertà di organizzazione sindacale. Introduciamo il diritto all apprendimento permanente, evolvendo quindi il concetto di formazione professionale. Estendiamo e codifichiamo, per la prima volta nella legislazione del nostro Paese, che cos è la discriminazione nell'attività lavorativa. Rimoduliamo il concetto della dignità professionale evolvendo un pò la precedente norma sulle mansioni; Introduciamo una diversa modalità di tutela nei confronti dell orario di lavoro rendendo universale il diritto al riposo. Nella parte generale rientra anche la nuova tutela processuale. Questa non è un operazione banale perché l accesso alla giustizia, declinato come diritto universale delle lavoratrici e dei lavoratori, cambia il rapporto tra tutela giudiziaria e attuali disposizioni legislative. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
10 Seconda parte - Relativo alla disciplina attuativa del 39 e del 46, fa sostanzialmente TRE OPERAZIONI. Prima. Attuazione all articolo 39 Si traducono in legge gli accordi interconfederali in tema di democrazia e rappresentanza che abbiamo sottoscritto fino ad ora, cambia il modello di riferimento che oggi abbiamo nelle relazioni industriali. Si estende la modalità di certificazione, di validazione degli accordi, di procedure negoziali al pubblico e al privato. Seconda. Cancellazione definitiva dell articolo 8 della legge 138 Non solo per abrogazione, ma avendo nella contrattazione efficacia generale, possiamo riscrivere la gerarchia dei livelli di contrattazione qualificando e specificando i compiti e gli ambiti di intervento dei contratti nazionali e della contrattazione decentrata. Terza. Costruiamo un modello di partecipazione e di democrazia economica che inizia ad introdurre nel nostro paese non soltanto diritti di informazione e di consultazione ma, anche diritti di monitoraggio e di sorveglianza accanto a quelli di partecipazione diretta alla vita economica dell impresa. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
11 Apriamo uno scontro sul modello di declinazione dell erga omnes, regolamentando le procedure che portano all obbligo di contrattazione. Costruiamo una modalità per la quale se le organizzazioni che hanno almeno la soglia di percentuale maggioritaria prevista in termini di rappresentatività a livello nazionale, pesate tra quelle che all atto della certificazione raggiungono almeno il 5 per cento come media ponderata tra iscritti e voti ottenuti alle Rsu, chiedono di avviare le trattative la controparte ha l obbligo di avviare la procedura negoziale. E' contenuto nel disegno di legge il fatto che c è la previsione dell espressione delle lavoratrici e dei lavoratori sugli accordi e sui contratti. Ribilanciamento tra legislazione e contrattazione trova una sua forma di compiutezza. Modello per il quale la contrattazione, proprio in virtù del fatto che essa rappresenta uno strumento molto più flessibile e molto più adattabile a leggere i cambiamenti organizzativi rispetto alle disposizioni legislative che sono fisse e imperative e consente di bilanciare la relazione tra impresa e lavoro, garantendo equilibrio tra esigenze tecnico-produttive e organizzative delle imprese e garanzia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno un corredo di diritti universali che sono comunque indisponibili. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
12 terza parte - Riguarda: LA RIFORMA DEI CONTRATTI LA NUOVA DISCIPLINA SUI LICENZIAMENTI L ORARIO DI LAVORO Il punto centrale della riscrittura del codice del lavoro è che, abolendo il contratto a tutele crescenti, introduciamo il concetto della stabilità occupazionale e definiamo il contratto a tempo indeterminato la forma stabile di rapporto di lavoro. Contratto a termine torna alla funzione preordinata con l esplicitazione delle causali e consentendone l'utilizzo solo per esigenze temporanee delle imprese, salvo diverse disposizioni della contrattazione collettiva. Somministrazione diventa un tipo di contratto a termine. Ribilanciamo anche qui l esercizio del potere disciplinare tra somministrato e somministratore ed estendiamo il regime della solidarietà. Ci sono esigenze diverse espresse dal mercato del lavoro, c è un esplicita esclusione del regime della somministrazione al pubblico impiego. Part-time volontarietà espressa dal lavoratore. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
13 Il lavoro occasionale limitato di fatto il ricorso a prestazioni di tipo occasionale (che diventa una forma e un tipo di lavoro subordinato a cui si estendono tutti i diritti e le tutele previste non soltanto dalla prima parte dello Statuto, ma anche quelle che possono essere introdotte dalla contrattazione collettiva per il lavoro occasionale), al lavoro meramente accessorio, ripristinando due valori massimi di utilizzo che sono i 40 giorni e i 2mila e 500 euro di reddito, definizione delle categorie alle quali il lavoro accessorio è applicabile, per contrasto ai vouchers individuando uno strumento tracciabile, contrattualizzato e corredato di diritti. Orario di lavoro si stabilisce qual è il valore massimo orario giornaliero. Non basta stabilire qual è il diritto al riposo fissando qual è il tempo di riposo giornaliero che va garantito al lavoratore, ma, in una funzione anche di riequilibrio sui carichi di lavoro e sulla gestione degli orari di lavoro, bisogna ristabilire quali sono i valori inderogabili della giornata oraria di lavoro. Riscrittura dei licenziamenti illegittimi e senza giusta causa. Ridiamo forza alla tutela reintegratoria che viene estesa a tutti i casi di illegittimità, non più soltanto i casi per nullità, vizi di forma e discriminatori ma, in assenza di giusta causa, la tutela è piena e forte. C è sempre la scelta per il lavoratore, c è la ponderazione del giudice. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
14 La nuova disciplina per noi vale ovviamente per i licenziamenti individuali e per i licenziamenti collettivi. Sui licenziamenti collettivi recuperiamo, riscriviamo ed estendiamo le previsioni dell articolo 3 della legge 223/91, l obbligo di contrattazione preventiva ex articolo 7, rispetto dei criteri di scelta (in caso di violazione per noi ritorna la reintegra). Modalità diverse di partecipazione della Rsu nella gestione dei processi di licenziamento collettivo per motivi economici che, in qualche modo, costituiscono anche una tutela indiretta nei confronti dei licenziamenti senza giusta causa. Ritorna, in caso di opzione del lavoratore per il risarcimento, l obbligo di garantire una quota di risarcimento che abbia effettivamente un effetto di deterrenza e quindi scompare la previsione del Jobs Act di indennizzo minimo e incrementato solo in ragione dell'anzianità di servizio come unico parametro, compresa la riduzione del 50% nel caso di offerta di conciliazione. Nel caso di imprese sotto i cinque dipendenti, laddove la tutela reintegratoria per valutazione del giudice, sia impraticabile, si prevede l obbligo da parte del giudice di garantire comunque soluzioni ragionevoli e di miglior favore per il lavoratore. Interveniamo sul 2112 cod. civ. e sulla disciplina degli appalti, riscrivendo e recuperando il tema della responsabilità solidale, generalizzando la clausola sociale, tutelando i lavoratori nei procedimenti di trasferimenti e cessioni aziendali. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
15 La tutela processuale L accesso alla giustizia ritorna a essere gratuito e quindi superiamo quell elemento di discriminazione introdotto con il contributo unificato (legge 183/10). I tempi della giustizia, i tempi del procedimento del lavoro vengono resi congrui come elemento di miglior favore a garanzia del lavoratore, ma anche dell impresa. Si introduce il principio della deducibilità delle spese sostenute dal lavoratore nel caso in cui non sia previsto nella sentenza da parte del giudice. Ritorna ad avere una sua funzione giurisdizionale il giudice e si cancellano le previsioni di legge in termini di arbitrato e conciliazione che sono agibili solo nel caso in cui la contrattazione collettiva lo preveda e quindi facciamo pulizia anche del collegato lavoro. Questa proposta di statuto è fatta di norme attuative della Costituzione che danno al sindacato il potere regolativo proprio in virtù dell efficacia erga omnes della contrattazione. Ritorna ad essere, l organizzazione sindacale, il soggetto che assume, sia per parte datoriale e sia per parte dei lavoratori, la regolazione dei rapporti di lavoro, della gestione della prestazione di lavoro e dei processi di riorganizzazione aziendale. Si modifica il principio che sia l impresa il soggetto attorno al quale ruota la tutela legislativa e che quindi dispone degli strumenti e delle prerogative per determinare le condizioni di lavoro delle persone. CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
16 SI RIAFFERMANO ALCUNI PRINCIPI DI INCLUSIVITÀ E COESIONE È un operazione di portata storica, fatta su tutta la gamma di diritti universali che pensiamo di estendere. Per la prima volta tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori possono riconoscersi in una proposta complessiva che riparte dalla ricomposizione dei diritti del lavoro. Una sfida alta che si fa carico del fatto che anche nelle transizioni del mercato del lavoro una lavoratrice o un lavoratore può avere una carriera lavorativa che alterna condizioni contrattuali molto differenti. In ragione dell allungamento dell età previdenziale le carriere lavorative si allungano sempre di più. Quindi un nuovo mercato del lavoro che accompagna questi processi ha bisogno di una ricodifica dei diritti anche in tal senso, non soltanto la costruzione di tutele nuove. LA CGIL PER LA PRIMA VOLTA CONSULTA GLI ISCRITTI E LE ISCRITTE PREVENTIVAMENTE Vi invitiamo a rispondere ai due quesiti: condividi obiettivi e gli indirizzi della proposta presentata dalla CGIL del Disegno di Legge di iniziativa popolare Carta dei diritti universali del Lavoro ovvero nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e lavoratori? condividi la possibilità di sostenere, in via eccezionale e straordinari, la proposta di legge con specifici quesiti referendaria, e dai mandato al Direttivo Nazionale della Cgil di elaborarli, definendoli con propria proposta autonoma, in considerazione del carattere universale e di rango costituzionale della proposta stessa che inerisce ai diritti generali e fondamentali riferiti al lavoro? CAMPAGNA ASSEMBLEE 18 GENNAIO 19 MARZO /16
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