COMUNE DI BOISSANO PROVINCIA DI SAVONA

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1 COMUNE DI BOISSANO PROVINCIA DI SAVONA PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI UN FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE IN LOC. CAPPELLA NUOVA IN VARIANTE AL P.U.C. - ZONA B4 AI SENSI DELL ART. 44 L.R. 36/97 Richiedente: Siri Gianantonio BOISSANO Via Cappella Nuova 20 C.F.: SRI GNT 52MO 4E632G Progetto: Arch. Carlo Lazzaroni LOANO SV Via Aurelia, n. 41 C.F: LZZ CRL 61D11 E632U Tel/Fax Cell Data: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA PROCEDURA DI V.A.S. Rapporto preliminare (ai sensi L. R. 32/2012)

2 Oggetto: Costruzione di fabbricato ad uso residenziale in Località Capae, in variante al vigente Piano Urbanistico Comunale Proponente: Siri Gianantonio, Boissano (SV), Via Cappella Nuova, n. 20 Autorità procedente: Provincia di Savona - Ufficio vas 1. CARATTERISTICHE DEL PIANO 1.1 Schema di piano, obiettivi e processo partecipativo La Variante in oggetto al Piano Urbanistico Comunale di Boissano, approvato con Delibera di C.C. n. 17 del e succ. Del. Di C.C. n. 50 del , in vigore dal , propone che i volumi realizzabili con Permesso di Costruire Convenzionato, compresi nell intervento B4 dell Ambito di Riqualificazione della Zona edificata non Storica del Centro, vengano trasferiti in località Rive. Le aree individuate ad accogliere il volume trasferito attualmente appartengono all Ambito di Riqualificazione del Presidio Ambientale, ma, essendo di fatto ubicate a cavallo degli adiacenti Ambiti di Riqualificazione della Zona edificata non Storica di Loc. Rive sono state ridefinite all interno delle aree suddette. Il volume previsto nella zona B4, verrà trasferito in un intervento di pari entità denominato B4.2. e la sua attuazione avverrà attraverso singolo Permesso di Costruire Convenzionato. La parte di area B4, oggetto della variante, svuotata della capacità edificatoria, rimarrà zona edificata satura compresa nell Ambito di Riqualificazione della Zona edificata non Storica del Centro, sottostando alla normativa di zona satura di PUC. La possibilità di realizzazione dell attuale zona B4 è principalmente ostacolata dalle normative sulle distanze dagli edifici, a fronte delle quali la volumetria prevista dal PUC non potrebbe aver corso. Il diritto edificatorio verrebbe meno, e se anche le distanze dagli edifici, dai confini, e dalla strada fossero ridotte, le nuove costruzioni aggraverebbero una situazione già molto compressa delle residenze. La necessità di mantenere un giusto equilibrio tra parte già edificata e verde privato aggiunge difficoltà alla realizzazione dell intervento, così come originariamente previsto nel PUC. Unica possibilità per rendere realizzabile le previsioni urbanistiche era quella di trasferire la volumetria assegnata in altra zona che, pur prevedendo una variante, fosse comunque compatibile con la normativa di PTCP. Obiettivo della Variante è quello di delocalizzare il volume previsto trasferendolo in un nuovo lotto di intervento denominato B4.2 (in Loc. Rive), individuato in terreni per lo più incolti ai margini di aree già urbanizzate, in ambito ID-MO-A del PTCP. In relazione agli obbiettivi di Piano, in particolare a Obbiettivo n. 4 - Conservazione del paesaggio "mantenere le componenti naturali e culturali del paesaggio, promuovendo il presidio ambientale in maniera estensiva a tutte le parti del territorio dove l agricoltura ha perso le capacità produttive.", la presente variante, in riferimento alle aree, attualmente di Presidio, riporta in normativa gli obblighi relativi al mantenimento del presidio territoriale ed

3 alla riqualificazione ambientale di cui all Art delle Norme di Conformità e Congruenza. Nel rispetto dell originaria destinazione del PUC, nell attuazione della variante, è previsto nell atto di convenzione del lotto l impegno a svolgere un azione di presidio estesa ai confinanti terreni di proprietà, che, come da Norme di Conformità e Congruenza, all art , preveda: - la conservazione, il ripristino ed il mantenimento dei muri a secco di tutti i mappali asserviti; - il mantenimento delle colture in atto su tutti i mappali asserviti; - la pulizia e la coltivazione delle zone boscate esistenti; - la regimentazione delle acque ed il mantenimento della viabilità rurale per l accessibilità ai lotti asserviti; - adeguate garanzie fideiussorie al mantenimento degli impegni assunti; - la tipologia di interventi selvicolturali ammissibili per la coltivazione delle zone boscate esistenti. Non vi sono interazioni con progetti approvati o in corso di approvazione, né risulta, nelle immediate vicinanze dell area in oggetto, la presenza di progetti o piani che sono stati assoggettati a VIA/SCREENING/VAS/IPPC. Al fine di garantire un ampia partecipazione al livello decisionale saranno promosse specifiche modalità di consultazione e partecipazione per le diverse fasi del processo di valutazione, in accordo con l Autorità procedente e l Autorità concedente. 1.2 Scenario socio-economico di riferimento, descrizione sintetica della struttura e della Normativa del Piano Il terreno oggetto di intervento, individuato al Catasto Terreni del Comune di Boissano al Fg. 8 mapp (parte), è da decenni incolto e quindi lasciato al parziale degrado. L area è delimitata a Sud dal confine comunale, a Nord dal terreno di proprietà, ad Ovest da altra proprietà (fg. 8 mapp. 853) e ad Est da terreni coltivati di altra proprietà (fg. 8 mapp. 1101). 2. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI 2.1 Aspetti pertinenti dello stato attuale dell ambiente, definizione di obiettivi specifici e dei relativi target quali/quantitativi, individuazione dei possibili effetti significativi sull ambiente Aria e fattori climatici, mobilità La consultazione degli elaborati del Piano regionale di risanamento della qualità dell aria ha messo in evidenza che: - per quanto riguarda la zonizzazione relativa agli inquinanti SO2, CO, benzene, PM10, NOx (D.M. 60/2002), il Comune di Boissano è inserito in zona 7, ossia zona di mantenimento ; - per quanto concerne la zonizzazione per l ozono ex D.lgs. 183/2004 il Comune di Boissano è inserito in zona B, ossia si stima che i livelli di ozono siano inferiori ai valori bersaglio per la protezione della salute e della vegetazione, sebbene superiori agli obiettivi a lungo termine; - nell area in esame, e in particolare nel Comune di Boissano, non vi sono stazioni di misurazione della qualità dell aria. La realizzazione del progetto non sarà causa di impatti o criticità in termini di peggioramento dello stato della qualità dell aria Acque superficiali, sotterranee e ciclo idrico integrato La cartografia regionale mostra che non vi sono nella zona grandi derivazioni idriche.

4 L approvvigionamento idrico avverrà attraverso l acquedotto pubblico di Boissano, mentre le acque reflue saranno scaricate nella fognatura comunale di Boissano. Non vi sono invece scarichi di acque reflue industriali in corpo idrico né di acque reflue urbane in acque interne Suolo e sottosuolo Per quanto riguarda l aspetto geologico, geomorfologico ed idraulico, si allega la relazione del dott. Geologo Francesco Amandola Biodiversità e aree protette Nell area oggetto del progetto e nelle immediate vicinanze non si trovano: - SIC, ZPS e relative zone rilevanti per la salvaguardia di cui alla D.G.R. 1687/2009; - SIC Alpini per cui valgono le misure di conservazione di cui alla D.G.R. 1145/2012 o ZPS per cui vige il Regolamento n. 5/08; - elementi di rete ecologica o percorsi sentieristici di interesse; - habitat di interesse comunitario in SIC ed in particolare prioritari o habitat puntiformi Paesaggio e patrimonio culturale, architettonico e archeologico Nell area oggetto del progetto e nelle immediate vicinanze non si trovano: - immobili e aree tutelate dalla parte II e III del Codice dei Beni Culturali; - grandi immobili di proprietà pubblica suscettibili di tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali e non ancora sottoposti a verifica ai sensi dell art. 12; - aree tutelate ope legis ai sensi dell art. 142 del Codice; - aree archeologiche (lettera m) ai sensi dell art. 142 del Codice; - aree per le quali è in itinere la dichiarazione di notevole interesse pubblico; - manufatti emergenti individuati nel PTCP; - centri storici, strade e percorsi storici, manufatti rurali tradizionali, sistemi insediativi storicizzati, terrazzamenti, zone agricole e di pregio, manufatti di archeologia industriale. Per quanto riguarda il rapporto con i regimi del PTCP, l area è così classificata: - Assetto Insediativo: IS-MA; - Assetto Geomorfologico: MO-B; - Assetto Vegetazionale: MA Inquinamento acustico L intervento in oggetto non è soggetto a valutazione di clima acustico e il fabbricato è fuori dalla fascia di pertinenza dell'autostrada (maggiore di 100 m.) Inquinamento elettromagnetico L'intervento non è attraversato da elettrodotti, non vi sono antenne di radio frequenza Energia Il progetto prevede la possibilità di installare pannelli solari termici e fotovoltaici, in tale modo si riuscirà a ridurre drasticamente l utilizzo di energia prodotta da fonti non rinnovabili Rifiuti Per quanto riguarda i rifiuti, l attuazione del progetto non prevede un impatto rilevante sulla situazione attuale: - in fase di cantiere vi sarà la necessità di procedere a scavi, e buona parte del materiale escavato non sarà riutilizzato in loco, pertanto dovrà essere smaltito in discarica autorizzata o riutilizzato seguendo quanto disposto dal D.M. 161/2012 e dalla D.G.R. 89/2013; - una volta realizzata l opera, vi sarà la produzione di rifiuti urbani dovuta alla nuova unità prevista, e lo smaltimento avverrà nei cassonetti già previsti per la raccolta Salute e qualità della vita Per quanto riguarda l accessibilità ai servizi (aree verdi, scuole, servizi socio-sanitari), gli Indicatori Comuni Europei forniscono come indicatore principale la percentuale di cittadini che vivono entro 300 metri da un area verde pubblica di dimensioni maggiori di mq;

5 tuttavia nel raggio di 300 metri dall area in cui sarà realizzato il progetto non vi sono aree verdi pubbliche di tali dimensioni. Nella zona non vi sono né sono in previsione impianti a rischio di incidente rilevante. 3. VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Per quanto riguarda gli effetti complessivi previsti dal piano, vale quanto segue: - non è previsto alcun aumento di carico insediativo - come emerge dalla relazione del Geologo, non vi sono impatti negativi sull assetto geologico, geomorfologico ed idraulico dell areale. Il Tecnico. Arch. Carlo Lazzaroni

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