Art.5 Standard urbanistici primari e secondari opere di urbanizzazione
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- Umberto Vanni
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1 Art.1 Descrizione e obiettivi della trasformazione Art.2 Modalità di attuazione Art.3 Nuovi spazi, nuove volumetrie e destinazioni ammesse Art.4 Norme per la progettazione paesaggistica Art.5 Standard urbanistici primari e secondari opere di urbanizzazione 1
2 Art. 1 Descrizione e obiettivi della trasformazione 1.1 Si tratta di un area militare dismessa ubicata nel quartiere di Veronetta nell area sud orientale del centro storico, destinata alla realizzazione di un programma complesso che comporterà la radicale trasformazione dell area sia dal punto di vista degli usi che dal punto di vista del sistema insediativo. 1.2 Propedeutica alla trasformazione dell area è la demolizione delle numerose e frammentarie volumetrie militari esistenti; tale operazione dovrà precedere qualsiasi intervento di riqualificazione. Art. 2 Modalità di attuazione 2.1 Piano urbanistico attuativo unitario che in particolare tuteli il valore storico monumentale delle testimonianze fortificatorie comprese all interno dell ambito, prevedendone il recupero ambientale, fisico, funzionale e culturale, mediante la formazione di un parco. 2.2 Il piano urbanistico attuativo dovrà essere redatto in conformità ai contenuti della scheda norma, parte integrante delle presenti norme e dovrà avere contenuti progettuali coerenti con il prontuario per la qualità architettonica e paesaggistica e la mitigazione ambientale, di cui alla lett. b) comma 5 art. 17 della L.R. 11/2004. Art. 3 Nuovi spazi, nuove volumetrie e destinazioni ammesse 3.1 Al fine di risolvere l attuale stato di marginalità e di isolamento dell area, il programma complesso prevede la creazione di una nuova parte di città all interno dell ex caserma Passalacqua, attraverso la definizione dell impianto urbano del quartiere verso sud, la creazione di un ampio parco pubblico compreso all interno delle mura magistrali ed il recupero di ulteriori parti del compendio dell ex caserma Santa Marta, a cui vengono assegnate funzioni pubbliche e di uso collettivo, dando inoltre risposta alle esigenze di nuovi spazi dell Ateneo veronese. 3.2 Vengono previste due nuove centralità, attorno alle quali ruotano le diverse funzioni: l una, nello spazio antistante l ex panificio austriaco, strettamente connessa e a servizio delle funzioni di quartiere ed universitarie; l altra, baricentrica rispetto all intero ambito, conterrà tutte le funzioni alla piccola scala che caratterizzano la vita del quartiere e costituirà un ingresso privilegiato al parco e alle funzioni sportive e ricreative in esso comprese. 3.3 Dovrà essere realizzato un sistema di percorsi che, oltre a definire il supporto strutturale del progetto, si integri a quello del quartiere stesso, 2
3 rendendo il nuovo ambito permeabile sia nelle percorrenze che dal punto di vista spaziale, privilegiando la mobilità pedonale e ciclabile. Il nuovo impianto stradale, interno dell area di intervento, e la sua connessione all esistente, dovranno avere le caratteristiche della viabilità locale con caratteristiche di viale alberato su entrambi i fronti strada ed ampi marciapiedi. Secondo questi presupposti, la previsione dei parcheggi interni agli ambiti di progettazione, saranno da ricavare preferibilmente negli spazi interrati. 3.4 Alle volumetrie indicate nella scheda norma, potranno essere previste volumetrie aggiuntive, ad uso universitario, di mc, di cui mc da destinare alla realizzazione di spazi per la didattica e la ricerca e mc, in aggiunta ai mc già previsti nella scheda norma, da destinare a residenza e foresteria per studenti. Tali volumetrie dovranno essere localizzate negli ambiti contrassegnati dalle lett. F ed G. In tal caso la volumetria direzionale attualmente prevista nell ambito G potrà essere trasferita proporzionalmente all interno degli ambiti B e C. In tal caso il corpo che insisterà nell ambito F non potrà superare l altezza di 15 m ed il corpo relativo all ambito G l altezza di m Sono considerate integrative e compatibili con la funzione residenziale, a condizione che la previsione e l impatto acustico dell attività sia compatibile con i limiti previsti per la zona di riferimento dal piano di classificazione acustica del territorio comunale o dal piano di risanamento, le seguenti destinazioni: turismo, limitatamente alle seguenti strutture ricettive extralberghiere: esercizi di affittacamere; attività ricettive in esercizi di ristorazione; attività ricettive a conduzione familiare bed & breakfast; unità abitative ammobiliate ad uso turistico; strutture ricettive-residence; ostelli per la gioventù; foresterie per turisti; case religiose di ospitalità; centri soggiorno studi. commercio pubblici esercizi, compresi quelli di somministrazione di alimenti e bevande, esclusi quelli di pubblico spettacolo ed intrattenimento; attività commerciali di vendita, limitatamente agli esercizi di vicinato; agenzie; circoli privati, sedi di associazioni, scuole private, sedi per attività culturali e congressuali private, attrezzature private per lo sport, il tempo libero, la cura del corpo e della persona. 3
4 3.6 Si intende residenza universitaria esclusivamente la residenza temporanea per studenti, con le sole funzioni accessorie che la integrano, contribuendo al normale ed organico svolgimento delle attività ad esse relative. 3.7 Le altezze massime sono quelle indicate nella scheda norma e all art.3.4 delle presenti norme. 3.8 Per l'edificio del compendio S. Marta denominato Palazzo del Capitano è prevista la possibilità di modificare la destinazione d'uso dalla attuale a servizi sanitari pubblici e/o privati. Art. 4 Norme per la progettazione paesaggistica 4.1 Il parco del Piano urbanistico attuativo dovrà essere considerato parte integrante ed organico del futuro parco delle mura magistrali, parte della rete ecologica cittadina e contributo positivo alla sua realizzazione. 4.2 Vengono individuate 4 aree tematiche: il parco urbano il parco delle mura magistrali il parco sportivo polifunzionale il parco del campus. 4.3 La progettazione delle diverse aree tematiche dovrà essere unitaria col fine di realizzare un unica realtà a parco pubblico fruibile e percorribile, anche se con parti connotate da diverse specificità. 4.4 A tal fine saranno vietate recinzioni tra le varie parti, ad eccezione di quelle necessarie per la sicurezza delle persone e degli impianti. 4.5 La progettazione dovrà essere rivolta a favorire il presidio dell area pubblica da parte dei fruitori. 4.6 Il parco urbano è l area del parco pubblico a cui si affacciano le residenze; è destinato prevalentemente all uso ricreativo, all incontro sociale e alla pratica sportiva all aperto; costituisce l area verde di ammortizzazione tra i nuovi insediamenti ed il parco delle mura. 4.7 Il parco delle mura magistrali comprende le mura magistrali con il vallo esterno ed un area di tutela all interno, massime preesistenze storiche e monumentali della città; la progettazione dovrà essere rivolta alla valorizzazione delle mura e alla fruibilità pubblica degli spazi annessi. Nella riorganizzazione dei percorsi pedonali e ciclabili all interno e all esterno della cinta magistrale i terrapieni saranno riservati ai percorsi 4
5 pedonali. Verranno sistemati gli arredi arborei nel fosso magistrale e lungo il viale della circonvallazione. 4.8 Il parco sportivo/polifunzionale, in posizione baricentrica rispetto all insediamento, è l area dedicata alla pratica sportiva; potrà ospitare un attrezzatura sportiva e per la cura del corpo coperta ed eventuali altre attrezzature all aperto. 4.9 Il parco del campus è l area antistante il maestoso fronte sud del neogotico stabilimento della Provianda; la sua progettazione dovrà mirare innanzi tutto ad esaltare le caratteristiche stilistico-architettoniche dell edificio austriaco, ma avrà al contempo funzioni dedite alla ricreazione e all incontro sociale all aperto. Sono vietate strutture e alberature che occludano la percezione visiva del manufatto storico. Art. 5 Standard urbanistici primari e secondari opere di urbanizzazione 5.1 Nelle aree di concentrazione volumetrica residenziali deve essere ricavato lo standard primario a parcheggio. I rimanenti standards primario a verde, secondario ed aggiuntivo costituiranno un unico standard a verde da collocarsi anche all interno dell ambito del parco urbano. 5.2 Lo standard a parcheggio per le funzioni diverse dalla residenza dovrà essere previsto in parte interrato e in parte a raso secondo le indicazioni planimetriche della scheda norma. Ulteriori parcheggi a raso potranno essere previsti all interno degli ambiti di concentrazione volumetrica o a lato strada. 5.3 Le aree a standard a servizi dovute per il direzionale ed il commerciale sono da intendersi aree da destinare a parco negli ambiti previsti con tale destinazione. 5
6 5.4 Si fissano i seguenti valori minimi: PARCHEGGI AREE A SERVIZI DIREZIONALE 0,5 mq./mq. 0,5 mq./mq. Primari Secondari Aggiuntivi RESIDENZA Verde 5 mq. / ab. 19 mq./ab. Spazi attrezzati per il gioco ed il parco 3 mq./ab. Parcheggi 3,5 mq./ab. Tipo di attività PARCHEGGI AREE A SERVIZI COMMERCIALE attività commerciali di cui alla L.R. 15/2004. Capo V^, L.R. 15/2004 Capo V^, L.R. 15/2004 tutte le altre attività commerciali 0,5 mq./mq. di SLP 0,5 mq./mq. di SLP 5.5 Dovranno essere inoltre reperite ulteriori dotazioni aggiuntive di aree per servizi di almeno 10 mq per abitante teorico insediabile, ai sensi del comma 4 art. 32 della L.R. 11/ Lo standard per abitante teorico è quantificato in 200 mc di volume residenziale lordo. 6
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12 INOLTRE NEL COMPARTO G SARANNO POSSIBILI LE ATTIVITA DI CUI AL PUNTO 3.5 DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE 12
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