Servizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico

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1 Servizio per gli Studenti Disabili Archimede Pitagorico e la disabilità Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico

2 ??? Come mi sento nel mio ruolo professionale?

3 ??? Quali aspettative ho nelle situazioni lavorative in cui mi trovo?

4 L inclusione scolastica fa riferimento a: 3 SFONDI Conoscenza globale dell alunno Orientamento al progetto di vita Normale Specialità

5 I C F Condizioni Fisiche (disturbo o malattia) Funzioni corporee Strutture corporee Attività personali Partecipazione sociale Fattori ambientali Fattori contestuali Fattori personali Nel PEI vanno inseriti tutti gli elementi conoscitivi dell alunno rilevanti ai fini della sua integrazione scolastica. La descrizione è sviluppata secondo quelle che sono le categorie individuate dall ICF: condizioni fisiche, funzioni corporee, strutture corporee, attività personali, partecipazione sociale, fattori contestuali ambientali e personali..

6 Componenti dell I C F Parte 1 Funzionamento e Disabilità Parte 2 Fattori Contestuali Funzioni e Strutture Corporee Attività e Partecipazione Fattori Ambientali Fattori Personali Comprendere e riconoscere l alunno nella complessità dei suoi bisogni attraverso il modello ICF

7 Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute per Bambini e Adolescenti ICF-CY Questo strumento permette di esaminare le diverse situazioni di funzionamento educativo-apprenditivo di tutti gli alunni, identificando le aree di difficoltà rispetto a: Condizioni fisiche Strutture corporee Funzioni corporee Capacità personali Competenze scolastiche Contesto ambientale Contesto personale

8 I 4 ELEMENTI DI UN PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) Diagnosi funzionale Momento conoscitivo di punti di forza-debolezza e BES Profilo Dinamico funzionale Momento di definizione di obiettivi e di scelte progettuali Attività materiali e metodi di lavoro Momento di definizione di tecniche e risorse per l insegnamento-apprendimento Verifiche e valutazioni Momento di revisione della diagnosi del Profilo Dinamico e delle attività materiali

9 DIAGNOSI FUNZIONALE EDUCATIVA SECONDO L I C F Momento conoscitivo dei punti di forza/debolezza e Bisogni Educativi Speciali E un lavoro interdisciplinare che vede la collaborazione degli insegnanti, degli operatori dell ASL e dei familiari. La situazione globale di una persona del suo stato di salute e di funzionamento nei suoi contesti reali di vita, va descritta mettendo in relazione informazioni su : Condizioni fisiche Funzioni corporee Strutture corporee Attività personali Partecipazione sociale Fattori contestuali ambientali Fattori contestuali personali

10 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) Momento di definizione di obiettivi e di scelte progettuali In primo luogo occorre identificare gli obiettivi che si potranno concretamente inserire in una programmazione reale di attività scolastiche. Nel PDF si trovano le linee concrete di prospettiva, e cioè quello che si vorrà raggiungere, espresso in obiettivi a lungo, medio e breve termine. Il PDF funge quindi da strumento di raccordo tra la conoscenza dell alunno, prodotta dalla Diagnosi funzionale educativa, e la definizione di attività, tecniche, mezzi e materiali per la prassi didattica di ogni giorno.

11 Fasi operative del PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Sintetizzare in modo significativo i risultati della Diagnosi funzionale Definire gli obiettivi a lungo termine Scegliere gli obiettivi a medio termine Definire gli obiettivi a breve termine e le sequenze dei sotto obiettivi facilitanti : Ridurre le difficoltà dell obiettivo semplificando le richieste di corretta esecuzione Ridurre la difficoltà dell obiettivo attraverso l uso degli aiuti necessari sufficienti Ridurre la difficoltà dell obiettivo attraverso l analisi del compito

12 ATTIVITA, MATERIALI, METODI DI LAVORO Momento di definizione di tecniche e risorse per l insegnamento-apprendimento Si elaborano soluzioni operative definite nel PDF e si identificano spazi, tempi, persone, altre risorse materiali e organizzative per realizzare attività didattiche, educative e di stimolazione.

13 VERIFICA E VALUTAZIONE Momento di revisione della Diagnosi, del Profilo dinamico e delle Attività e materiali Le attività di verifica dovrebbero essere costruite in itinere durante l anno scolastico e dovrebbero accompagnare ogni attività realizzata. La verifica dovrebbe riguardare non solo la semplice acquisizione degli obiettivi, occorre valutare anche il grado di generalizzazione delle abilità, il grado di mantenimento nel tempo delle competenze acquisite dall alunno.

14 Dal piano educativo individualizzato al PROGETTO DI VITA Se uno è pensato come un bambino e se è rappresentato come un bambino malato, da proteggere difficilmente potrà diventare grande. Alla lunga farà il bambino, cioè si adatterà a questa rappresentazione, a questo ruolo che in qualche misura gli altri pensano vada bene per lui. Allora i bambini e le bambine disabili non diventano grandi o fanno fatica a diventare grandi non perché non sono intelligenti o perché hanno difficoltà specifica o di settore, ma perché non sono immaginati dagli altri, da tutti noi, come possibili adulti. Perché non abbiamo dentro la testa questa possibilità, questo immaginario verso l adultità. La costruzione dell identità adulta comincia da quando uno è piccolo e comincia dalla capacità di immaginarlo che hanno gli educatori, in senso molto ampio, i genitori, il gruppo familiare, e tutti gli educatori che una persona incontra nella sua vita e gli insegnanti. Carlo Lepri in HP Accaparlante Giugno 2005 Edizione Erickson.

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