PIANO FORMATIVO PERCORSO DI RIQUALIFICA IN PROFILO OSS

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1 PIANO FORMATIVO PERCORSO DI RIQUALIFICA IN PROFILO OSS Pagina 1 a) Standard professionale di riferimento L Operatore Socio Sanitario è un operatore di interesse sanitario che, a seguito dell attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzate a soddisfare i bisogni primari della persona in un contesto sia sociale che sanitario e a favorire il benessere e l autonomia della persona. Tale attività è svolta sia nel settore sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socio-assistenziale e sociosanitario, in ambito ospedaliero, residenziale e domiciliare. Svolge la propria attività in collaborazione con gli altri collaboratori professionali preposti all assistenza sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale. L OSS è un operatore di supporto ad alta integrazione socio-sanitaria, opera in base a criteri di bassa discrezionalità e alta riproducibilità ed è affiancabile a diverse figure professionali sia sanitarie sia sociali. In ambito sanitario è prevalente l integrazione con il personale infermieristico all interno delle équipes assistenziali. Agisce in base alle competenze acquisite ed in applicazione dei piani di lavoro e dei protocolli operativi predisposti dal personale sanitario e sociale preposto, responsabile del processo assistenziale. Negli ambiti delle attività e delle competenze individuate, l operatore sociosanitario: - Opera in quanto agisce in autonomia rispetto a precisi e circoscritti interventi; - Coopera in quanto svolge solo parte dell attività alle quali concorre con altri professionisti (infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, dietologi, educatori professionali, ecc.); - Collabora in quanto svolge attività su precise indicazioni dei professionisti

2 RICHIESTE ALL OPERATORE SOCIO SANITARIO Le competenze della figura professionale dell Operatore Socio Sanitario sono definite dall Accordo Stato regioni del 22 febbraio 2001 Accordo tra il Ministero della Sanità, il Ministero per la solidarietà sociale, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, nel quale è individuata la figura e il relativo profilo professionale dell operatore socio sanitario. Pagina 2 Le competenze della figura professionale dell Operatore Socio Sanitario sono definite in: Competenze tecniche - Assistenza diretta alla persona: soddisfacimento dei bisogni primari, promozione e mantenimento del benessere psicofisico; aiuto nelle funzioni di deambulazione, utilizzo corretto dei presidi, mantenimento delle residue capacità psicofisiche e aiuto nell espletamento delle funzioni fisiologiche; - Collaborazioni in semplici attività di supporto diagnostico e terapeutico, interventi di primo soccorso, verifica dei parametri vitali, somministrazione delle terapie e medicazioni semplici; - Interventi di aiuto domestico ed alberghiero finalizzati all igiene e al comfort dell ambiente; - Interventi di informazione sui servizi del territorio e cura del disbrigo di pratiche burocratiche anche accompagnando l utente per l accesso ai servizi. Competenze relazionali - Rapportarsi con l utente e con la sua famiglia; - Svolgere il lavoro all interno dell équipe; - Partecipare all accoglienza dell utente per favorire una piena fruizione del servizio e delle sue risorse, - Favorire la partecipazione ad iniziative di socializzazione sia all interno delle strutture residenziali che in ambito territoriale.

3 Tali competenze sono integrate dalle capacità di: - Educare alla salute e a corretti stili di vita, nell ambito delle proprie competenze; - Operare nel rispetto delle norme relative al trattamento dei dati personali secondo quanto previsto dalle vigenti leggi; - Operare nel rispetto delle norme relative alla tutela della salute degli operatori, per la prevenzione di rischi professionali; - Sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, favorendo la partecipazione ad iniziative sia residenziali che in ambito territoriale; - Partecipare all accoglienza dell utente, per favorire una piena fruizione del servizio e delle risorse disponibili; - Utilizzare strumentazione informatica di base, sia per quanto attiene a semplici programmi gestionali, sia per quanto attiene a programmi che consentano la comunicazione interna. Pagina 3 b) Aree formative previste

4 Area Legislativo-Istituzionale Pagina 4 RE IL PROPRIO RUOLO E POSIZIONARSI ALL INTERNO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E/O DEL SERVIZIO E COLLABORARE CON L EQUIPE ASSISTENZIALE Collaborare alla verifica della qualità del servizio offerto: - Sa collaborare alla definizione dei progetti assistenziali e alla verifica dei loro risultati (collabora) - Sa collaborare alle attività di verifica dell appropriatezza e delle qualità delle prestazioni (collabora) Svolgere le proprie attività nel rispetto delle norme relative al trattamento dei dati personali secondo quanto previsto dalle vigenti leggi: - Sa gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità (opera) - Sa individuare modalità di aggiornamento della propria conoscenza attraverso autoformazione e la frequenza a corsi di aggiornamento (opera) Strutture e dinamiche del sistema organizzativo in cui si opera Norme che regolano la comunicazione - informazione Elementi di base degli strumenti di monitoraggio e valutazione della qualità Elementi di diritto amministrativo (trattamento dei dati) Elementi di legislazione sociale e sanitaria nazionale e regionale

5 Pagina 5 AGIRE IL PROPRIO RUOLO E POSIZIONARSI ALL INTERNO DELLA RETE DEL WELFARE Riconoscere i servizi e le rispettive funzioni sul territorio - Sa individuare l organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali - Sa coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori (opera e collabora) Informare l utente sui servizi - Sa svolgere attività di indirizzo per orientare l utente e la famiglia sui servizi del territorio (opera) Rete del welfare Principali iter procedurali delle pratiche burocratiche sociali e sanitarie Elementi di legislazione sociale e sanitaria nazionale e regionale Elementi di etica professionale Sostenere l utente e la famiglia per l accesso ai servizi - Sa accompagnare l utente per l accesso ai servizi (opera) - Sa curare il disbrigo di pratiche burocratiche (opera)

6 Area Psicologica e sociale Pagina 6 AGIRE IL PROPRIO RUOLO E POSIZIONARSI ALL INTERNO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E/O DEL SERVIZIO E COLLABORARE CON L EQUIPE ASSISTENZIALE Lavorare in gruppo: - Sa lavorare in équipe (opera) - Riconosce e rispetta i diversi ruoli (opera) - Riconosce il contesto organizzativo dei servizi (opera) Strutture e dinamiche del sistema organizzativo in cui si opera Strumenti di comunicazione e delle modalità operative utilizzate nei contesti lavorativi Norme che regolano la comunicazione - informazione Elementi di Psicologia (ruoli, funzioni, dinamiche dei gruppi) Metodologia del lavoro sociale e sanitario (fasi di elaborazione dei progetti di intervento, strumenti di programmazione)

7 Pagina 7 ASSISTENZA DIRETTA ALLA PERSONA Effettuare tecniche per l assistenza alla persona nelle attività quotidiane e nel soddisfacimento dei bisogni primari in base alla tipologia dell utenza (collabora e coopera) - Sa coinvolgere l utente, la famiglia e altre persone quali risorse nella realizzazione dell assistenza nel contesto di vita abituale - Sa individuare le diverse fasi di elaborazione dei progetti di intervento di assistenza personalizzata - Sa riconoscere, per vari ambiti, le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi all utente sofferente - Sa riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni dell utente per le quali è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche Principi di assistenza alla persona Elementi di Psicologia Aspetti psicorelazionali ed interventi assistenziali in rapporto alle specificità dell utenza COMUNICARE/RELAZIONARSI CON LA PERSONA E IL SUO CONTESTO FAMILIARE, CON L EQUIPE DI CURA Gestire strategie di relazione d aiuto (collabora) Rispettare l autodeterminazione della persona (collabora) Utilizzare tecniche per l accoglienza dell utente e la presentazione e informazione su servizio e sul proprio Teorie e tecniche della comunicazione verbale e non Strategie e tecniche della relazione d aiuto

8 ruolo - Sa accogliere l utente e la sua famiglia favorendo il loro orientamento e inserimento nei servizi e sa assicurare una puntuale informazione sul servizio e sulle risorse (opera) - Sa sollecitare e organizzare momenti di socializzazione fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale (collabora) Pagina 8 Utilizzare tecniche di comunicazione idonea alle varie tipologie di utenti (collabora) - Sa operare utilizzando modalità comunicative appropriate ai diversi contesti culturali alle diversi situazioni di supporto assistenziale e in presenza di modificazione delle capacità comunicative dell assistito (afasia, ipoacusia, deficit cognitivi, alterazioni del sensorio) Utilizzare tecniche di coinvolgimento dell utente e della famiglia nella realizzazione dell assistenza nel contesto di vita abituale (collabora) - Sa rapportarsi con l utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane di assistenza (sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando il dialogo)

9 Area Tecnico-Operativa Pagina 9 AGIRE IL PROPRIO RUOLO E POSIZIONARSI ALL INTERNO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E/O DEL SERVIZIO E COLLABORARE CON L EQUIPE ASSISTENZIALE Utilizzare strumenti informatici di tipo comune - Sa svolgere le principali operazioni nell utilizzo del personal computer - Sa utilizzare le principali funzioni dell ambiente windows - Sa utilizzare i programmi applicativi nelle funzioni di base a seguito di specifico addestramento Alfabetizzazione informatica: conoscenza dei programmi informatici di base: foglio di calcolo e videoscrittura; conoscenza del programma di posta elettronica; conoscenza ed uso di internet Elementi di informatica

10 ASSISTENZA DIRETTA ALLA PERSONA Effettuare tecniche per l assistenza alla persona nelle attività quotidiane e nel soddisfacimento dei bisogni primari in base alla tipologia dell utenza (collabora e coopera) - Sa operare attraverso l osservazione alla rilevazione dei più comuni sintomi e segnali che indicano variazioni delle condizioni cliniche dell utente (pallore, sudore, agitazione e stato confusionale) situazioni di rischio (arrossamento cutaneo, rifiuto parziale o totale all alimentazione, comportamenti auto o etereo lesivi) per riferirli al personale (opera) Interventi di assistenza alla persona nell espletamento delle funzioni fisiologiche (opera) - Sa assicurare all utente le cure igieniche parziali e totali, il cambio di indumenti e delle superfici assorbenti, il taglio delle unghie di mani e piedi - Sa assistere la persona nell assunzione dei pasti nel rispetto delle indicazioni dietetiche e riferisce le eventuali discordanze di assunzione - Sa assicurare all utente l eliminazione per via naturale, la sostituzione della sacca di raccolta della diuresi e la sacca di raccolta delle deiezioni da stomia temporanea o definitiva - Sa assicurare all utente una corretta termoregolazione e posture per una corretta respirazione e circolazione sanguigna Principi di base di diagnostica, terapia e riabilitazione Funzionamento di ausili, presidi e protesi Elementi di riabilitazione e mobilizzazione Elementi di assistenza di base (alimentazione, movimento, igiene ) Elementi di farmacologia (vie di somministrazione ed eliminazione, modalità di conservazione solo in merito a quanto richiesto dalle abilità implicate) Pagina 10

11 Interventi di assistenza alla persona nell aiuto nella deambulazione (opera) - Sa assicurare all utente la deambulazione e i cambi di postura - Sa utilizzare procedure per favorire l apprendimento e il mantenimento di posture corrette e per il posizionamento e la mobilizzazione della persona non autosufficiente Pagina 11 Interventi di assistenza alla persona nell utilizzo corretto dei presidi, ausili e attrezzature (opera) - Sa operare nel supportare l utente con compromissione dell autonomia nell espletamento delle attività di base della vita quotidiana anche utilizzando presidi ed ausili su indicazione del personale sanitario Interventi di assistenza alla persona nelle attività finalizzate al mantenimento delle residue capacità psicofisiche, alla rieducazione e al recupero funzionale (opera) - Sa dare continuità alle attività finalizzate alla riattivazione delle funzionalità dell utente definite nel progetto assistenziale (collabora) - Sa dare continuità alle attività di animazione che favoriscono la socializzazione, il recupero ed il mantenimento di capacità cognitive e manuali

12 definite nel progetto assistenziale Pagina 12 Utilizza tecniche per la realizzazione di semplici attività di supporto diagnostico e terapeutico (collabora) - Sa collaborare nell attività diagnostica limitatamente alla raccolta di campioni di materiale biologico escreti per via naturale - Sa trasportare materiali biologici, sanitari ed economali secondo protocolli stabiliti e provvedere al ritiro dei referti (opera) - Sa collaborare nelle attività terapeutiche anche attraverso l utilizzo di apparecchiature medicali di semplice uso: o Somministrazione della terapia per via enterale (comprese supposte e microclisma che non implichino l utilizzo di sonde) o Somministrazione di farmaci tramite aerosol o Somministrazione di gocce oftalmiche ed auricolari o Applicazione di pomate e farmaci transdermici o Cambio di medicazioni semplici - Sa collaborare ad interventi di Primo Soccorso (in caso di malore improvviso con perdita di coscienza, persona traumatizzata, ecc..) e attiva l intervento del personale sanitario - Sa collaborare per la sorveglianza della terapia

13 infusiva riferendo eventuali segni di travaso o segnalando la necessità di sostituzione dei flaconi Pagina 13 Utilizzare tecniche di osservazione di segni e sintomi di variazione delle condizioni fisiche dell utente e l insorgenza di situazioni di rischio Verifica dei parametri vitali e uso del reflettometro per la determinazione dei livelli di glicemia (opera) Utilizzare tecniche per la cura della salma (collabora) Utilizzare apparecchiature BLSD (collabora)

14 Area Igienico-sanitaria Pagina 14 ASSISTENZA INDIRETTA ATTRAVERSO ATTIVITA DI AIUTO DOMESTICO ALBERGHIERO E ATTIVITA DI IGIENE E COMFORT DELL AMBIENTE Utilizzare tecniche d intervento domestico (opera) - Sa collaborare con l utente e la sua famiglia in ambiente domestico nel governo della casa e dell ambiente di vita, nell igiene e cambio della biancheria personale e del letto, nell effettuazione degli acquisti - Sa collaborare con l utente e la sua famiglia in ambiente domestico nella preparazione dei pasti Utilizzare tecniche per la sanificazione ambientale (opera) - Sa effettuare le procedure per la sanificazione ambientale e effettua controlli e verifiche della loro efficacia - Sa effettuare le fasi di pulizia, detersione, disinfezione e preparazione del materiale da inviare alla sterilizzazione e la relativa conservazione - Sa effettuare tutte le fasi per la preparazione di un campo sterile Utilizzare tecniche di intervento alberghiero (opera) - Sa preparare l ambiente per il pasto e collabora alla distribuzione del vitto - Sa assicurare il rifornimento della biancheria, il ricambio della stessa, trasporto e smaltimento biancheria sporca e/o infetta Elementi di base di igiene degli alimenti, dell ambiente e profilassi Uso dei materiali per l igiene e la sanificazione Varie tipologie di letto, modalità di smaltimento del materiale Elementi di economia domestica Elementi di igiene personale Elementi di igiene alimentare Elementi di dietetica Elementi di igiene ambientale al domicilio, nei presidi e negli ospedali

15 Utilizzare tecniche per la preparazione dei letti (opera) - Sa effettuare il rifacimento dei letti non occupati, occupati e di quello dell operando, barelle, culle.. Pagina 15 Utilizzare tecniche per l organizzazione, l utilizzo e lo smaltimento del materiale (opera) - Sa utilizzare le risorse materiali nel rispetto dei criteri costo - efficacia - Sa garantire scorte adeguate, segnala tempestivamente danni intervenuti, esprime pareri circa l efficacia o meno dell utilizzo delle risorse di propria competenza - Sa attuare tutte le fasi di preparazione del materiale da inviare allo smaltimento/recupero - Sa garantire la raccolta e lo stoccaggio delle diverse tipologie di rifiuti secondo i protocolli stabiliti in rapporto al contesto

16 ASSISTENZA DIRETTA ALLA PERSONA Effettuare tecniche per l assistenza alla persona nelle attività quotidiane e nel soddisfacimento dei bisogni primari in base alla tipologia dell utenza (collabora e coopera) - Sa riconoscere le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazioni dei problemi generali e specifici relativi all utente (opera) - Sa riconoscere le condizioni di rischio e le più comuni sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione (opera) - Sa effettuare i principali interventi semplici di educazione alla salute, rivolti agli utenti e ai loro familiari (opera) Anatomia fisiologia e patologia fisica, psichica, e sensoriale applicate Pagina 16

17 Guida al Tirocinio e Propedeutica al lavoro Pagina 17 AGIRE IL PROPRIO RUOLO E POSIZIONARSI ALL INTERNO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E/O DEL SERVIZIO E COLLABORARE CON L EQUIPE ASSISTENZIALE Comprensione e utilizzo di protocolli, schede, modulistica e strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio: - Sa collaborare alla definizione di procedure e protocolli relativi alle proprie competenze di assistenza diretta alla persona, aiuto domestico e interventi igienico sanitari (collabora) - Sa operare secondo le proprie competenze nel rispetto di procedure e protocolli definiti dal gruppo di lavoro (opera) Collaborare alla realizzazione dei tirocini degli operatori di supporto e alla loro valutazione: - Sa riconoscere e applicare norme inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro per la salvaguardia della propria salute e di quella dell utente Strumenti di comunicazione e delle modalità operative utilizzate nei contesti lavorativi Elementi di base degli strumenti di monitoraggio e valutazione della qualità

18 ASSISTENZA DIRETTA ATTRAVERSO ATTIVITA DI AIUTO DOMESTICO ALBERGHIERO E ATTIVITA DI IGIENE E CONFORT DELL AMBIENTE Gestire situazioni di emergenza - Sa identificare situazioni di rischio per l incolumità della persona - Sa reagire tempestivamente per ridurre il rischio - Sa attivare l intervento di figure competenti Utilizzare tecniche per la gestione della sicurezza dell utente riducendo al massimo i rischi (opera) - Sa rilevare abitudini di vita e le condizioni di rischio/danno dell utente Protezione dell ambiente di vita Disposizioni generali in materia di protezione e sicurezza Pagina 18 c) Modalità organizzative e metodologiche Le aree previste dalla normativa regionale (delibera 5101 del 18/07/2007) sono state distribuite in ambiti strettamente connessi per favorire l integrazione delle competenze. Come predisposto dalla normativa il percorso è strutturato su 400 ore complessive, di cui 220 di teoria e di esercitazioni e le restanti 180 ore di tirocinio in strutture del territorio lombardo. Sulla base della propria esperienza e in accordo con il corpo docenti, l istituto ha stabilito quale metodologia di erogazione delle attività formative la seguente: alla classe vengono erogate inizialmente le nozioni teoriche di tutte le materie rientranti nelle aree formative, secondo una programmazione mensile distribuita con anticipo. Una volta acquisite le nozioni di teoria in aula (e verificate tramite prove di valutazione), i docenti interessati passano alle esercitazioni nell aula attrezzata, facendo sperimentare direttamente agli allievi gli apprendimenti e avvalendosi della attrezzattura disponibile a simulare un intervento di assistenza. Una volta completato il programma di teoria ed esercitazione, gli allievi vengono indirizzati nelle strutture convenzionate per svolgere il tirocinio formativo. Viene fatto sperimentare l ambito ospedaliero per tutte le 180 ore di tirocinio.

19 Tra la prima e seconda esperienza di tirocinio e al termine di tutte le 180 ore vengono proposti dei rientri in classe per permettere agli allievi di confrontarsi con i docenti sull esperienza di stage e verificare ulteriormente le nozioni apprese ed eventuali discordanze con quanto operato in struttura. Prima dell esame finale gli allievi sono invitati a seguire delle simulazioni della prova scritta e orale con i propri docenti a scopo di esercitazione e ripasso generale. L istituto inoltre consiglia vivamente agli allievi la stesura di una tesina che può essere approfondimento di un argomento a scelta affrontato durante la teoria e sperimentato nel corso dello stage, che l allievo possa esporre durante il colloquio orale della prova d esame e che lo alleni anche alla composizione di un testo scritto. L istituto propone alla classe un corpo docente selezionato sulla base di precedenti esperienze e sulla provenienza diretta dal mondo del lavoro. Gli insegnanti quindi svolgono come prima professione quella di operatori del settore socio sanitario o di altri settori (infermieri, fisioterapisti, educatori, avvocati, psicologi, assistenti sociali) e in parallelo coltivano pluriennali esperienze di insegnamento. I rappresentanti del corpo docente forniscono all ente documentazione attestante le proprie competenze e gli aggiornamenti periodici delle stesse. L ente mette a disposizione dei docenti, all interno della propria biblioteca, libri di testo specifici e manuali dai quali trarre spunto per le lezioni ma lascia anche la libertà di produrre dei propri materiali sotto forma di dispense didattiche che sono consegnate man mano agli allievi. E fondamentale che le dispense elaborate dai docenti in autonomia rispettino nei contenuti quanto richiesto dalla normativa regionale in termini di abilità e competenze da sviluppare. A disposizione dei docenti e degli allievi vi sono inoltre strumentazioni didattiche quali pc, videoproiettore, collegamento ad internet, filmati audio e video di supporto. L istituto organizza una riunione preliminare all avvio delle attività formative alla presenza del coordinatore del corso, del tutor incaricato e del corpo docente incaricato al fine di: presentare il gruppo degli iscritti al corso in maniera individuale, programmare le attività in aula e stendere il calendario completo, aggiornare su eventuale modulistica da compilare e su nuove procedure da applicare, confrontarsi sull adozione di nuovo materiale didattico, condividere le procedure di valutazione degli allievi e discutere su altri eventuali elementi di interesse comune. In itinere proseguono i confronti diretti tra il corpo docente, il tutor e l istituto per accertare che il percorso formativo si stia svolgendo con regolarità, per aggiornare sui rimandi avuti dal gruppo classe nei confronti con i vari docenti, per monitorare gli apprendimenti degli allievi e risolvere eventuali problematiche emerse. Al termine delle attività formative ciascun docente è invitato ad esprimere la propria valutazione complessiva sul rendimento della classe sulla parte di teoria e di esercitazioni (se competente) e quindi a valutare l ammissione di ciascun singolo allievo all esame finale di idoneità. Nel caso si presentino nella classe delle situazioni su cui è necessario un confronto diretto tra i vari docenti, l istituto organizza un incontro ad hoc per condividere opinioni e decidere come procedere. Pagina 19

20 L Istituto invita i propri docenti a presenziare a delle lezioni di ripasso e simulazione dell esame per accompagnare il gruppo classe verso il passaggio conclusivo del loro percorso didattico e favorire un ulteriore momento di scambio, confronto e discussione collettiva in cui trovare risposte a ultimi dubbi e lacune. L istituto raccomanda al corpo docente di applicare in classe una metodologia didattica che favorisca l apprendimento da parte di tutti, che tenda a riprendere più volte i concetti per assicurarsi che essi siano stati assimilati. Per questo motivo i docenti, pur esprimendosi in maniera autonoma durante le lezioni, tenderanno a esemplificare molto i loro insegnamenti, a rispiegare i contenuti più complessi, ad accertarsi in più occasioni che tutto il gruppo abbia effettivamente assimilato un dato contenuto prima di passare a nuovi argomenti. L istituto raccomanda agli insegnanti la piena disponibilità nei confronti degli allievi e un approccio rispettoso, obiettivo, privo di pregiudizi, rigoroso secondo il ruolo assegnato, -stimolante e propositivo. I docenti sono invitati a far presente al tutor eventuali casi di disturbo delle attività didattiche e a condividere con l istituto possibili soluzioni e approcci per migliorare eventuali situazioni critiche. Pagina 20 d) Valutazione e certificazione Per quanto concerne il riconoscimento dei crediti formativi nei confronti di allievi che intendono iscriversi al percorso, l istituto mette in atto una certificazione delle competenze sulla base delle disposizioni previste dalla normativa vigente di Regione Lombardia. Pertanto ogni singolo caso viene valutato dalla figura incaricato all interno dell ente e discusso con l ente stesso. Come previsto dalla normativa tutta la documentazione comprovante il processo di riconoscimento del credito viene tenuta agli atti dell ente di formazione. Nel corso della riunione preliminare che l istituto organizza con il coordinatore, il tutor e il corpo docente incaricato vengono validate le modalità di valutazione degli allievi con definizione degli obiettivi da raggiungere, della tipologia e quantità delle prove da somministrare e degli strumenti da utilizzare. I docenti coinvolti nei percorsi di qualifica sono invitati a somministrare agli allievi delle verifiche periodiche per controllare il loro apprendimento e la rielaborazione dei contenuti spiegati. Per ciascuna area tematica dei profili si prevedono al massimo 6 verifiche per tutta la durata del percorso da somministrare in forma scritta e in forma orale (per consentire agli studenti di prepararsi sia alla prova scritta finale che al colloquio orale). Le verifiche scritte possono essere formulate con domande a scelta multipla ma anche aperte, per abituare gli allievi alla forma della prova scritta finale ma anche ad esporre i contenuti appresi nelle singole materie. La data della verifica deve essere comunicata alla classe con adeguato anticipo

21 per la preparazione. Nel caso in cui nella data della verifica (sia essa scritta o orale) vi siano allievi assenti, la verifica sarà fatta recuperare nel corso della lezione successiva, chiedendo all allievo di svolgerla in spazio a parte rispetto alla classe (se scritta). La verifica di recupero dovrà contenere alcune domande nuove sugli stessi argomenti, da poter mescolare a quelle somministrate nella verifica precedente (al solo fine di evitare passaggi di risposte e quindi compilazioni a tavolino). E inoltre necessario riportare l attenzione sulle modalità di svolgimento delle verifiche, in particolare quelle in forma scritta. Si chiede pertanto ai docenti che vengano rispettate le seguenti misure: -gli allievi vanno tenuti lontani uno dall altro - sul banco devono esserci solo il foglio della verifica e una penna/matita; eventuali fogli per la brutta copia o risposte aggiuntive saranno dati esclusivamente dai docenti - i cellulari degli allievi vanno riposti sulla cattedra - nel caso si scopra un allievo a copiare da bigliettini e/o simili la verifica deve essere ritirata immediatamente e valutata in maniera negativa Una volta corrette le verifiche scritte il docente deve consegnarle alla tutor o alla segreteria per la registrazione dei voti nelle schede di valutazione degli allievi e per le fotocopie. Sarà la tutor a consegnare poi le copie delle verifiche agli allievi della classe. Nel caso di verifica orale si chiede al docente di compilare l apposito modello per la registrazione delle domande effettuate e della valutazione espressa dal docente. Indipendentemente dalle naturali sintonie, simpatie o antipatie che ognuno di noi può maturare nei confronti degli altri, si chiede ai docenti di esprimere valutazioni obiettive, critiche e veritiere. Considerando che l attestato che viene rilasciato al termine del corso è un attestato di idoneità alla professione, si chiede ai docenti di valutare non solo la preparazione relativa alle singole materie e aree tematiche ma anche il loro comportamento generale (puntualità, partecipazione alle attività, coinvolgimento, interazione con i compagni, interesse ). Il requisito di obiettività è elemento fondamentale che permette all istituto di prendere decisioni consone e opportune per riuscire con successo nelle successive fasi di tirocinio professionalizzante ed esame finale. Pagina 21 Come prescritto dalla normativa regionale, affinché un candidato sia ammesso all esame finale le valutazioni devono essere positive sia per la parte di teoria ed esercitazioni sia per la parte di tirocinio (dovendolo svolgere in più ambiti/strutture devono essere positive tutte le valutazioni). La valutazione della parte di teoria e esercitazioni viene formulata dai docenti mentre le valutazioni del tirocinio vengono espresse dai referenti aziendali individuati nelle diverse strutture e invitati ad esprimere un giudizio su un documento che comporti esplicitazione della preparazione, della rispondenza alle attese/raggiungimento obiettivi, degli apprendimenti in fase di tirocinio e loro applicazione e delle relazioni interpersonali, con indicazioni di punti di forza, carenze e suggerimenti.

22 Al termine del percorso formativo e in linea con le disposizioni del Sistema Qualità viene somministrato a ogni allievo un questionario anonimo di soddisfazione nei confronti dell attività svolta per rilevare la qualità del rapporto scuola-lavoro, il grado di partecipazione e l immagine che gli studenti hanno della scuola. Al fine di verificare il consenso dei beneficiari e di rendere sempre più soddisfacente il servizio offerto dall istituto, si sottopone il questionario contenente domande mirate, le cui risposte possono consentire di migliorare costantemente la qualità professionale ed il servizio offerto. Le domande del questionario intendono verificare i seguenti ambiti: clima dell istituto, rapporti tra componenti della scuola e sua organizzazione, didattica e valutazione, strutture della scuola, piano dell offerta formativa. Agli allievi che hanno conseguito l idoneità alla qualifica viene somministrato il questionario di soddisfazione occupazionale che ha l obiettivo di valutare, a 6 mesi dal termine del corso, la soddisfazione occupazionale degli allievi. Pagina 22

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