Sicurezza degli Impianti Industriali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sicurezza degli Impianti Industriali"

Transcript

1 Sicurezza degli Impianti Industriali Esempio di analisi dei rischi Metodo HP nno ccademico /

2 La macchina presa ad esempio esegue prove su sistema ruota-strada : è costituita essenzialmente da un tamburo, che può ruotare alla velocità desiderata, al quale vengono accostati, con carico regolabile, diversi pneumatici. In tutte le applicazioni si è fatto riferimento alle 0 tipologie di pericolo riportate nella norma UNI EN 44 (ll.). nno ccademico /

3 Rischio legato all utilizzo della macchina X di natura meccanica di natura elettrica di natura termica generati dal rumore generati da vibrazioni generati da radiazioni generati da materiali e sostanze trattate, utilizzate o scaricate dalla macchina provocati dalla inosservanza dei principi ergonomici provocati da guasti nell alimentazione di energia, rottura di parti della macchina e disfunzioni provocati dall assenza assenza (temporanea) e/o dall errata collocazione delle misure o degli strumenti condizionanti la sicurezza Schiacciamento: caduta piastre/zavorre che forniscono il carico allo pneumatico ccessibili tà laterale alla rotazione del drum Rischio di caduta durante l accesso Chimico/termico: proiezione di fluidi Dispositivi di allarme: non è stato previsto un dispositivo di controllo e prova degli indicatori luminosi Schiacciamento: movimenti inaspettati del supporto pneumatico di prova in assenza di tensione ccessibilità alla rotazione dello pneumatico da sotto e dal lato interno dell attuale protezione ccessibilità alla rotazione del drum e dello pneumatico di prova: ripari non interbloccati e dimensionalmente insufficienti nno ccademico /

4 RISCHIO Dispositivi di allarme: non è stato previsto un dispositivo di controllo e prova degli indicatori luminosi principali Schiacciamento: movimenti inaspettati del supporto pneumatico di prova in assenza di tensione Dispositivi di allarme: non è stato previsto un dispositivo di controllo e prova degli indicatori luminosi principali / Schiacciamento: movimenti inaspettati del supporto pneumatico di prova in assenza di tensione Confronto a coppie tra le sorgenti di pericolo della tipologia pericoli provocati da guasti nell'alimentazione di energia, rottura di parti della macchina e disfunzioni nno ccademico /

5 nno ccademico / HP: un esempio Si calcola l autovalore massimo: / 0 ) ( det I I / / [ ] ) ( det */ ) ) * ( ( / I + max 0 l

6 nno ccademico / HP: un esempio Si calcola l autovettore corrispondente all autovalore massimo: * W l max * W ponendo / { + + W

7 Normalizzando sulla somma dei suoi elementi: W / / RISCHIO Dispositivi di allarme: non è stato previsto un dispositivo di controllo e prova degli indicatori luminosi principali Schiacciamento: movimenti inaspettati del supporto pneumatico di prova in assenza di tensione PESI Dispositivi di allarme: non è stato previsto un dispositivo di controllo e prova degli indicatori luminosi principali / 0. Schiacciamento: movimenti inaspettati del supporto pneumatico di prova in assenza di tensione 0.66 nno ccademico /

8 Calcolati i pesi per ogni sorgente di rischio è necessario stabilire il livello di rischio di ogni sorgente: Dispositivi di allarme M / / /6 M /4 /4 4 / 6 4 Schiacciamento: movimenti inaspettati.. M / / M / /4 4 / nno ccademico /

9 L applicazione del metodo dell autovalore di Saaty porta alla definizione dei seguenti pesi che rappresentano le funzione di verosimiglianza del rischio: Funzioni di verosimiglianza del rischio M Dispositivi di allarme (0,) Schiacciamento: movimenti inaspettati.. (0,66) nno ccademico /

10 Dalle funzioni di verosimiglianza di rischio ottenute si ricavano le funzioni di rischio del livello considerato, sorgente per sorgente. Questo passaggio si esegue moltiplicando i pesi delle funzioni di verosimiglianza, di ciascuna sorgente di pericolo, per il relativo peso ottenuto dal confronto a coppie tra gli elementi dello stesso livello della gerarchia (confronto iniziale). Per passare al livello gerarchico superiore si esegue la somma delle funzioni di rischio di ogni sorgente, che appartiene ad una tipologia di pericolo (voce TOT). Funzioni di rischio Dispositivi di allarme (0,) Schiacciamento: movimenti inaspettati.. (0,66) TOT 0.068* * M 0.* * * * * * nno ccademico /

11 questo punto si effettua il confronto a coppie tra gli elementi del secondo livello della gerarchia e se ne ricavano i pesi: Tipologie di pericolo di natura meccanica di natura elettrica di natura termica generati dal rumore generati da vibrazioni generati da radiazioni generati da sostanze trattate provocati dall inosservanza dei principi ergonomici provocati da guasti nell alimentazione di energia, rotture e disfunzioni provocati dall assenza o dall errata collocazione delle misure o degli strumenti di sicurezza di natura meccanica 4 di natura elettrica / / / / di natura termica / / / / / generati dal rumore / / / / / generati da vibrazioni / / / / / generati da radiazioni / / / / / generati da sostanze trattate ¼ / / provocati dall inosservanza dei principi ergonomici / / / / / provocati da guasti nell alimentazione di energia, rotture e disfunzioni / provocati dall assenza o dall errata collocazione delle misure o degli strumenti di sicurezza / nno ccademico /

12 Dall applicazione del metodo dell autovalore alla matrice costruita dal confronto a coppie tra le tipologie di pericolo si ottiene il seguente vettore che rappresenta i pesi del secondo livello della gerarchia: Tipologie di pericolo Pesi di natura meccanica di natura elettrica di natura termica generati dal rumore generati da vibrazioni generati da radiazioni generati da sostanze trattate provocati dall inosservanza dei principi ergonomici provocati da guasti nell alimentazione di energia, rotture e disfunzioni provocati dall assenza o dall errata collocazione delle misure o degli strumenti di sicurezza nno ccademico /

13 Per ricavare la funzione di rischio, relativa all uso della macchina considerata, si moltiplicano le funzioni di rischio calcolate, nelle due differenti modalità, a seconda della presenza o meno di sottolivelli, per i pesi riportati: di natura meccanic a (0.0) Pericol i di natura elettric a (0.066 ) Perico li di natura termic a (0.08 ) Pericol i gener ati dal rumor e (0.08 ) generati da vibrazion i (0.08) generati da radiazio ni (0.08) genera ti da sostan ze trattate (0.4) provocati dall inosservanza dei principi ergonomici (0.08) provocati da guasti nell alimentazione di energia, rotture e disfunzioni (0.0) provocati dall assenza o dall errata collocazione delle misure o degli strumenti di sicurezza (0.) FUNZIONE DI RISCHIO COMPLESSIV M nno ccademico ,0*0,0+0,0 *0,066+ 0,0 /

14 Le funzioni di rischio determinate non permettono un confronto diretto tra pericoli differenti necessario al fine di stabilire una priorità di intervento. Per tale motivo si ricorre alla definizione di un Indice di Rischio. In primo luogo si effettua un confronto a coppie tra i livelli di rischio (, M,, ) per determinare una scala dei pesi attraverso la quale attribuire un peso di importanza ai singoli livelli di rischio: Scala di rischio M Pesi M /. 0.0 / / 0.4 /6 / / 0.04 nno ccademico /

15 Moltiplicando le funzioni di rischio per i pesi così ottenuti e sommando gli elementi risultanti si ottiene un Indice di Rischio che può essere determinato ad ogni livello della gerarchia: esso consente di stabilire una priorità di intervento. 0,04*0,40+0,08*0,0+0,00*0,4+0,06*0,040,04 Oggetto Rischio legato all utilizzo della macchina di natura meccanica Schiacciamento: caduta piastre/zavorre. ccessibilità laterale alla rotazione del drum Rischio di caduta durante l accesso di natura elettrica di natura termica generati dal rumore generati dalle vibrazioni generati dalle radiazioni generati da materiali e sostanze trattate o scaricate dalla macchina Chimico/Termico: proiezione di fluidi provocati dall inosservanza dei principi ergonomici provocati da guasti nell alimentazione di energia, rottura di parti della macchina e disfunzioni Dispositivi di allarme: non è stato previsto un dispositivo di controllo e prova degli indicatori luminosi principali Schiacciamento: movimenti inaspettati del supporto pneumatico di prova in assenza di tensione provocati dall assenza (temporanea) e/o dall errata collocazione delle misure o degli strumenti che condizionano la sicurezza ccessibilità alla rotazione dello pneumatico da sotto e dal lato interno dell attuale protezione. ccessibilità alla rotazione del drum e dello pneumatico di prova: ripari non interbloccati e dimensionalmente insufficienti Indice di rischio nno ccademico /

Esercizi su Autovalori e Autovettori

Esercizi su Autovalori e Autovettori Esercizi su Autovalori e Autovettori Esercizio n.1 5 A = 5, 5 5 5 Esercizio n.6 A =, Esercizio n.2 4 2 9 A = 2 1 8, 4 2 9 Esercizio n.7 6 3 3 A = 6 3 6, 3 3 6 Esercizio n.3 A = 4 6 6 2 2, 6 6 2 Esercizio

Dettagli

FRESE. A Ponte A Bandiera. Tipologia:

FRESE. A Ponte A Bandiera. Tipologia: FRESE Tipologia: A Ponte A Bandiera Norme di riferimento UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento

Dettagli

Lavorazione: AGUGLIATURA

Lavorazione: AGUGLIATURA Scheda 15 Tipo / Fase: TESSUTI NON TESSUTI / RIFINIZIONE Lavorazione: AGUGLIATURA Scopo della lavorazione L agugliatura è il processo con cui, mediante movimento verticale degli aghi, si conferisce compattezza

Dettagli

SEGATRICI. A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici

SEGATRICI. A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici SEGATRICI Tipologia: A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici Norme di riferimento UNI EN 953/00 ripari di protezione

Dettagli

TRAPANI. A colonna Radiali. Tipologia:

TRAPANI. A colonna Radiali. Tipologia: TRAPANI Tipologia: A colonna Radiali Norme di riferimento UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento

Dettagli

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Indice Introduzione generale 1 Premessa................................................................. pag. 8 2 L articolo 24...............................................................

Dettagli

SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO

SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO 1 MACCHINE E ATTREZZATURE GESTIONE ADEGUATEZZA AL AL LAVORO DA DA SVOLGERE IDONEITA AI AI FINI FINI DELLA SICUREZZA E SALUTE CORRETTO UTILIZZO

Dettagli

Corso di Analisi e Valutazione Ambientale

Corso di Analisi e Valutazione Ambientale Università degli Studi Roma Tre Facoltà di Architettura Corso di Analisi e Valutazione Ambientale A.A 2001/2002 Prof. Alessandro Giangrande PESI ITRISECI E PESI SPECIFICI DEI CRITERI I AHP Un esempio atto

Dettagli

INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI E RELATIVE NORME ARMONIZZATE DI RIFERIMENTO

INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI E RELATIVE NORME ARMONIZZATE DI RIFERIMENTO Allegato 1 INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI E RELATIVE NORME ARMONIZZATE DI RIFERIMENTO Per i «Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di estinzione a gas» le norme europee di riferimento sono:

Dettagli

PROVE SU UNA MACCHINA ASINCRONA TRIFASE

PROVE SU UNA MACCHINA ASINCRONA TRIFASE LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SU UNA MACCHINA ASINCRONA TRIFASE PROVA A CARICO: METODO DEL DINAMOMETRO scopo della prova; metodo del dinamometro; schema del circuito di misura; strumenti utilizzati;

Dettagli

Il motore a corrente continua

Il motore a corrente continua Il motore a corrente continua 15 marzo 2015 Ing. chiara.foglietta@uniroma3.it Università degli Studi Roma TRE Agenda Il motore a corrente continua 2 Il motore elettrico a corrente continua è un componente

Dettagli

AGITATORE DA LABORATORIO AG 66 U

AGITATORE DA LABORATORIO AG 66 U AGITATORE DA LABORATORIO AD ALBERO UNICO CARATTERISTICHE PRINCIPALI - ACCESSORI ISTRUZIONI: MONTAGGIO e USO 1/5 Agitatore da laboratorio ad albero unico L'agitatore da laboratorio TIPO AG 66, da anni a

Dettagli

Interruttori di sicurezza

Interruttori di sicurezza Interruttori di sicurezza Area critica dell impianto La protezione mobile L allegato I della direttiva macchine punto 1.4.2.2 stabilisce i requisiti: - Un ostacolo di natura adeguata garantisca una protezione

Dettagli

ATTUATORE ROTANTE SERIE R3

ATTUATORE ROTANTE SERIE R3 ATTUATORE ROTANTE SERIE R Attuatore a doppia cremagliera con sistema a ripresa del gioco. Angolo di rotazione, regolabile, da a. Gli attuatori rotanti della serie R possono essere forniti con finecorsa

Dettagli

LED:SORGENTE LUMINOSA A BASSO CONSUMO VANTAGGI ED APPLICAZIONI. Saros Energia - Via gabelli, 17 Porcia (PN) - Tel. 0434-555156

LED:SORGENTE LUMINOSA A BASSO CONSUMO VANTAGGI ED APPLICAZIONI. Saros Energia - Via gabelli, 17 Porcia (PN) - Tel. 0434-555156 LED:SORGENTE LUMINOSA A BASSO CONSUMO VANTAGGI ED APPLICAZIONI Cos è un LED? I LED, anche chiamati diodi ad emissione di luce, sono molto più che semplici lampadine: sono sicuramente la nuova frontiera

Dettagli

Tipo EQ40 EQ40 EQ60 EQ100 EQ150. S2 15 min, S3 50% ED (S1 100% ED 6) ), 1200 c/h. Angolo max. di rotazione 90 / 120 / 150 / 180 ± 15

Tipo EQ40 EQ40 EQ60 EQ100 EQ150. S2 15 min, S3 50% ED (S1 100% ED 6) ), 1200 c/h. Angolo max. di rotazione 90 / 120 / 150 / 180 ± 15 Dati tecnici Tipo EQ40 EQ40 EQ60 EQ100 EQ150 Coppia funzionamento di controllo Nm 15 40 60 100 150 Coppia funzionamento di regolazione Nm 15 20 40 60 80 Tempo di manovra per 90 1) s 20 30 60 15 30 60 20

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _

MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _ MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _ DOMANDE DI TEORIA 1) Circuiti equivalenti di un trasformatore monofase e considerazioni relative ai vari parametri. 2) Diagramma polare

Dettagli

P Tester per la resistenza di terra P 3301D.

P Tester per la resistenza di terra P 3301D. Tester per la resistenza di terra P 3301D P 3301 2 tester in 1: CT, PE Corrente di prova programmabile fino a max. 30 AAC Gestito tramite microprocessore Sequenza dei test in automatico Interfaccia per

Dettagli

ATTUATORE ROTANTE SERIE R3

ATTUATORE ROTANTE SERIE R3 ATTUATORE ROTANTE SERIE R Attuatore a doppia cremagliera con sistema a ripresa del gioco. Angolo di rotazione, regolabile, da a. Gli attuatori rotanti della serie R possono essere forniti con finecorsa

Dettagli

BAGNOMARIA TERMOSTATICO MOD. 740 COD CODICE CIVAB BTEASA74

BAGNOMARIA TERMOSTATICO MOD. 740 COD CODICE CIVAB BTEASA74 ASAL S.R.L. - APPARECCHI SCIENTIFICI ATTREZZATURE LABORATORI Azienda con sistema di gestione qualità conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. Certificato TÜV Italia n 50 100 3290 Rev. 04

Dettagli

Saper cosa fare è saggezza, saperla come fare è bravura, farla è virtù

Saper cosa fare è saggezza, saperla come fare è bravura, farla è virtù Saper cosa fare è saggezza, saperla come fare è bravura, farla è virtù NORMATIVE DI RIFERIMENTO CEI EN 50110-1 e 50110-2 (CEI EN 11-48 e 11-49) DPR 547/55-DPR 164/56 CEI 11-15 - CEI 11-27, 11-27/1 Anche

Dettagli

BRACCI TELESCOPICI VERTICALI INFORMAZIONI GENERALI

BRACCI TELESCOPICI VERTICALI INFORMAZIONI GENERALI BRACCI TELESCOPICI VERTICALI I bracci telescopici sono stati progettati e costruiti per essere installati su vie di corsa, per muoversi all interno di un area di lavoro, per annullare gli effetti generati

Dettagli

MARCHI DI QUALITÀ : Scala telescopica per cisterne zavorrata a sbalzo Arriva a filo del camion

MARCHI DI QUALITÀ : Scala telescopica per cisterne zavorrata a sbalzo Arriva a filo del camion Scala telescopica per cisterne zavorrata a sbalzo Arriva a filo del camion N. 4 modelli che permettono altezze regolabile da un minimo di m 2,89 fino a massimo m 7,00 La struttura base (telaio) è costruita

Dettagli

BAGNOMARIA DUBNOFF A SCUOTIMENTO ORIZZONTALE MOD. 750 COD CODICE CIVAB BTEASA75

BAGNOMARIA DUBNOFF A SCUOTIMENTO ORIZZONTALE MOD. 750 COD CODICE CIVAB BTEASA75 ASAL S.R.L. - APPARECCHI SCIENTIFICI ATTREZZATURE LABORATORI Azienda con sistema di gestione qualità conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. Certificato TÜV Italia n 50 100 3290 Rev. 04

Dettagli

Macchina: LUCIDATRICE

Macchina: LUCIDATRICE Scheda 25 Lavorazione: FINISSAGGIO Macchina: LUCIDATRICE Scopo della lavorazione Descrizione della macchina Lo scopo della lucidatura è quello di conferire al tessuto un aspetto luminoso e brillante, nonché

Dettagli

Spsal Como 5 ASCIUGAMENTO

Spsal Como 5 ASCIUGAMENTO 5 ASCIUGAMENTO I tessuti, tinti, devono essere sempre asciugati, prima di subire eventuali altre lavorazioni successive. Esistono, infatti, impianti essiccatoi specifici in falda o a cilindri: la maggior

Dettagli

La colorazione standar della macchina è giallo RAL 1007 (NCS S1080-Y20R) e parti brunite nere.

La colorazione standar della macchina è giallo RAL 1007 (NCS S1080-Y20R) e parti brunite nere. I bracci telescopici sono stati progettati e costruiti per essere installati su vie di corsa, per muoversi all interno di un area di lavoro, per annullare gli effetti generati dalla coppia di reazione

Dettagli

WORKSHOP PVC CABLES 2014

WORKSHOP PVC CABLES 2014 Laboratorio Prevenzioni Incendi SpA WORKSHOP PVC CABLES 2014 BOLOGNA 20/11/2014 www.laboratoriolapi.it lapi@laboratoriolapi.it LAPI SpA è un Organismo Notificato e Laboratorio di prove che opera dal 1983

Dettagli

PRINCIPI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO UNI EN 1050 PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO VALUTAZIONE. RISCHIO Vittore Carassiti - INFN FE 1

PRINCIPI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO UNI EN 1050 PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO VALUTAZIONE. RISCHIO Vittore Carassiti - INFN FE 1 PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO UNI EN 1050 PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO RISCHIO Vittore Carassiti - INFN FE 1 SCOPO DELLA NORMA (UNI EN 1050 1) Descrivere le procedure per la stima dei pericoli e la valutazione

Dettagli

ESERCITAZIONI DI AZIONAMENTI ELETTRICI. Circuiti equivalenti della macchina asincrona.

ESERCITAZIONI DI AZIONAMENTI ELETTRICI. Circuiti equivalenti della macchina asincrona. ESERCITAZIONI DI AZIONAMENTI ELETTRICI Circuiti equivalenti della macchina asincrona. 1. Le prove a vuoto e a rotore bloccato di una macchina asincrona, eseguite in laboratorio, hanno dato i seguenti risultati:

Dettagli

MOD. 810 COD CODICE CIVAB INCASA81

MOD. 810 COD CODICE CIVAB INCASA81 ASAL S.R.L. - APPARECCHI SCIENTIFICI ATTREZZATURE LABORATORI Azienda con sistema di gestione qualità conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. Certificato TÜV Italia n 50 100 3290 Rev. 02

Dettagli

GRUPPO TERMOSTATICO DIGITALE MOD. 730 COD CODICE CIVAB BTEASA73

GRUPPO TERMOSTATICO DIGITALE MOD. 730 COD CODICE CIVAB BTEASA73 ASAL S.R.L. - APPARECCHI SCIENTIFICI ATTREZZATURE LABORATORI Azienda con sistema di gestione qualità conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. Certificato TÜV Italia n 50 100 3290 Rev. 04

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Olivetti di Ivrea REGOLAMENTO LABORATORIO DI MECCANICA (TUTTE LE CLASSI ITIS e IPIA)

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Olivetti di Ivrea REGOLAMENTO LABORATORIO DI MECCANICA (TUTTE LE CLASSI ITIS e IPIA) ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Olivetti di Ivrea REGOLAMENTO LABORATORIO DI MECCANICA (TUTTE LE CLASSI ITIS e IPIA) Il laboratorio è un luogo di studio e di lavoro. Le attrezzature e i macchinari in esso

Dettagli

L ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea)

L ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea) Scheda 3 Produzione: Macchina: OGGETTI TERMOFORMATRICE Scopo della lavorazione La termoformazione è una tecnica di produzione di oggetti in plastica che prevede la trasformazione, dopo opportuno riscaldamento,

Dettagli

Tipo d installazione 550* 593** 595** 593** 595** 3,00 x 2,70. 3,00 x 3,50 580** 580** 4,00 x 3,00 con 2 attuatori 550* 5,00 x 3,00 con 2 attuatori

Tipo d installazione 550* 593** 595** 593** 595** 3,00 x 2,70. 3,00 x 3,50 580** 580** 4,00 x 3,00 con 2 attuatori 550* 5,00 x 3,00 con 2 attuatori Tipo d installazione Dimensioni max porta L x H (m) Residenziale Condominiale Industriale 3,00 x 2,70 550* 593** 595** 593** 595** 3,00 x 3,50 580** 580** 4,00 x 3,00 con 2 attuatori 5,00 x 3,00 con 2

Dettagli

CENTRO DI LAVORO A PORTALE MOD. MCV 1210

CENTRO DI LAVORO A PORTALE MOD. MCV 1210 CENTRO DI LAVORO A PORTALE MOD. MCV 1210 CARATTERISTICHE TECNICHE CORSE Asse X trasversale Asse Y longitudinale traversa Asse Z verticale Distanza naso mandrino e superficie tavola 1000 mm 800 mm 600 mm

Dettagli

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE PROVA A VUOTO Contenuti scopo della prova; schema del circuito di misura; esecuzione della prova; registrazione dati di misura; elaborazione

Dettagli

2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005

2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005 2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005 PERICOLO PROTEZIONE Macchina composta da una lama fissa ed una mobile per il taglio a freddo di lamiere metalliche

Dettagli

Trasmettitore di pressione per uso generale Tipi MBS 1700 e MBS 1750

Trasmettitore di pressione per uso generale Tipi MBS 1700 e MBS 1750 Scheda tecnica Trasmettitore di pressione per uso generale Tipi MBS 1700 e MBS 1750 I trasmettitori di pressione MBS 1700 e MBS 1750 per uso generale offrono una misurazione affidabile della pressione,

Dettagli

PUBBLICAZIONE DEI TITOLI E DEI RIFERIMENTI DELLE NORME ARMONIZZATE EUROPEE NELL'AMBITO DELLA DIRETTIVA 2006/42/CE

PUBBLICAZIONE DEI TITOLI E DEI RIFERIMENTI DELLE NORME ARMONIZZATE EUROPEE NELL'AMBITO DELLA DIRETTIVA 2006/42/CE 17 maggio 2016 RF/lb PUBBLICAZIONE DEI TITOLI E DEI RIFERIMENTI DELLE NORME ARMONIZZATE EUROPEE NELL'AMBITO DELLA DIRETTIVA 2006/42/CE Or.smo Norma Titolo della norma Prima pubblicazione sulla GUCE CEN

Dettagli

Calcoli di illuminamento artificiale per interni. Prof. Ing. Cesare Boffa

Calcoli di illuminamento artificiale per interni. Prof. Ing. Cesare Boffa Calcoli di illuminamento artificiale per interni Illuminazione per interni Illuminazione Generale Localizzata D accento D effetto Mood lighting s a i Ambiente chiuso Coefficiente di assorbimento delle

Dettagli

Trasmettitore di pressione per uso generale Tipi MBS 1700 e MBS 1750

Trasmettitore di pressione per uso generale Tipi MBS 1700 e MBS 1750 MAKING MODERN LIVING POSSIBLE Scheda tecnica Trasmettitore di pressione per uso generale Tipi MBS 1700 e MBS 1750 I trasmettitori di pressione MBS 1700 e MBS 1750 per uso generale offrono una misurazione

Dettagli

Definizioni e operazioni fondamentali

Definizioni e operazioni fondamentali MATRICI Definizioni e operazioni fondamentali Autovalori e autovettori Potenza Esponenziale Limiti, derivate e integrali Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 1 DEFINIZIONI

Dettagli

TRASFORMATORI ELETTRICI

TRASFORMATORI ELETTRICI Serie TR TR1/TR2 trasformatori monofase di comando, isolamento e sicurezza (50V max) TR3 trasformatori monofase di comando e isolamento Entrate: ±15V-0/230/400V Uscite: 0/12/24V - 0/24/48V - 0/115/230V

Dettagli

PRESSE PIEGATRICI. Pericoli

PRESSE PIEGATRICI. Pericoli PRESSE PIEGATRICI Tipologia: Presse piegatrici meccaniche con innesto a chiavetta Presse piegatrici meccaniche con innesto a frizione Presse piegatrici a funzionamento idraulico Presse piegatrici a funzionamento

Dettagli

Anno 4 Cilindro, cono e tronco di cono

Anno 4 Cilindro, cono e tronco di cono Anno 4 Cilindro, cono e tronco di cono 1 Introduzione In questa lezione parleremo di alcuni importanti solidi di rotazione. Al termine della lezione sarai in grado di: descrivere le caratteristiche del

Dettagli

Vettori nel Piano e nello Spazio

Vettori nel Piano e nello Spazio Vettori nel Piano e nello Spazio Caratteristiche di un vettore Componenti di un vettore e Vettore applicato all origine Vettore definito da due punti Operazioni unarie sul vettore Lunghezza di un vettore

Dettagli

Il segno del momento è positivo perché il corpo ruota in senso antiorario.

Il segno del momento è positivo perché il corpo ruota in senso antiorario. MOMENTO DI UNA FORZA E DI UNA COPPIA DI FORZE Esercizi Esempio 1 Calcola il momento della forza con cui si apre una porta, ruotando in verso antiorario, nell'ipotesi che l'intensità della forza applicata

Dettagli

MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI

MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il

Dettagli

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori Fabio Battellini UNI EN 81-20:2014 ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CERTIFICAZIONE: Paragrafo 5 UNI EN 81-20:2014 Requisiti di sicurezza

Dettagli

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA DIREZIONE TECNICA Identificazione n 371231 Esp. 01 Pagina 1 di 8 Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

METODICHE DI RICERCA GUASTI LA RICERCA DEL GUASTO È UNA DELLE FASI DI INTERVENTO MANUTENTIVO E OCCORRE AGIRE IN MODO SISTEMATICO E DETERMINISTICO.

METODICHE DI RICERCA GUASTI LA RICERCA DEL GUASTO È UNA DELLE FASI DI INTERVENTO MANUTENTIVO E OCCORRE AGIRE IN MODO SISTEMATICO E DETERMINISTICO. RICERCA GUASTI METODICHE DI RICERCA GUASTI LA RICERCA DEL GUASTO È UNA DELLE FASI DI INTERVENTO MANUTENTIVO E OCCORRE AGIRE IN MODO SISTEMATICO E DETERMINISTICO. PER EFFETTUARE UNA RICERCA DEL GUASTO COMPLETA

Dettagli

transducers Via Nomis di Cossilla TORINO ITALY Tel. (011) FAX (011)

transducers Via Nomis di Cossilla TORINO ITALY Tel. (011) FAX (011) transducers Via Nomis di Cossilla 12-10137 TORINO ITALY Tel. (011) 3097752 - FAX (011) 3098805 AMPLIFICATORE AC 112 PER CELLE DI CARICO A 6 CANALI MANUALE D USO Questo modello è adatto a contenere fino

Dettagli

5 Un applicazione: le matrici di rotazione

5 Un applicazione: le matrici di rotazione 5 Un applicazione: le matrici di rotazione 51 Rotazioni nel piano di un angolo ϑ Si vuole considerare il caso della rotazione nel piano di un vettore di R di un angolo ϑ assegnato Chiaramente si tratta

Dettagli

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre semoventi

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre semoventi Disciplinare di Sicurezza 05.01 MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Irroratrici a barre semoventi Revisione: del: 3.1 29/09/2016 Data: 29/09/2016 Documento: 05.01 Disciplinare Irroratrici a barre

Dettagli

Milo proiettore. per ampliamento di gamma vedi catalogo. design: Lapo Grassellini. Milo1-90. Milo1-140

Milo proiettore. per ampliamento di gamma vedi catalogo. design: Lapo Grassellini. Milo1-90. Milo1-140 Milo proiettore per ampliamento di gamma vedi catalogo design: Lapo Grassellini Milo1-90 Milo1-140 Taglio termico La necessità di utilizzare l alimentazione elettronica sull intera gamma, integrata all

Dettagli

I concetti di rischio e pericolo

I concetti di rischio e pericolo I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

Dettagli

I dati della sorveglianza del mercato per le macchine agricole e forestali. Vincenzo Laurendi

I dati della sorveglianza del mercato per le macchine agricole e forestali. Vincenzo Laurendi I dati della sorveglianza del mercato per le macchine agricole e forestali Vincenzo Laurendi Motivazione segnalazione Infortunio mortale Infortunio non mortale Verifica Periodica Vigilanza Fiera Altro

Dettagli

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA Le competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione sono le seguenti: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

Dettagli

OLI S.p.A. GUIDA PER LA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE

OLI S.p.A. GUIDA PER LA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE OLI S.p.A. GUIDA PER LA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE 1/12 GUIDA PER LA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE: METODI DI VIBRAZIONE: Per i sistemi isolati elasticamente esistono due metodi di vibrazione: - METODO ROTAZIONALE:

Dettagli

Attrezzature a motore : generalità e caratteristiche

Attrezzature a motore : generalità e caratteristiche Attrezzature a motore : generalità e caratteristiche Ing. Magni Matteo INTRODUZIONE 12:00 Attrezzi a motore Generalità e caratteristiche Attrezzi a motore Generalità e caratteristiche Ing. Matteo Magni

Dettagli

VALVOLA NGV SPECIFICA TECNICA

VALVOLA NGV SPECIFICA TECNICA 1 5 V2 0 ITA Italiano VALVOLA NGV SPECIFICA TECNICA IMPIANTO MRL GLPM 350 630 KG 1:1 900 1025 KG 2:1 APPARECCHIATURE FLUIDODINAMICHE E COMPONENTI PER ASCENSORI Azienda Certificata UNI EN ISO 9001 GMV SPA

Dettagli

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre trainate

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre trainate Disciplinare di Sicurezza 05.02 MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Irroratrici a barre trainate Revisione: del: 4.2 25/05/2016 Data: 25/05/2016 Documento: 05.02 Disciplinare Irroratrici a barre trainate

Dettagli

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Meccanici generali protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale

Dettagli

PSPR Pesa Statica Portatile per Rotabili

PSPR Pesa Statica Portatile per Rotabili PSPR (), è un innovativo sistema di misura, totalmente portatile, progettato per misurare la distribuzione dei pesi scaricati sul binario da ciascuna ruota di un rotabile ferroviario. È in grado, infatti,

Dettagli

SYNCHRO MN8/MN12/MN25 Specifiche tecniche

SYNCHRO MN8/MN12/MN25 Specifiche tecniche SYNCHRO MN8/MN12/MN25 Specifiche tecniche Complesso Radiogeno Tubo Radiogeno Macchia Focale Potenza Tubo Capacità Termica Anodo Dissipazione Termica Anodo Capacità Termica Cuffia Dissipazione termica Cuffia

Dettagli

Interruttori magnetotermici differenziali DS201 Caratteristiche tecniche

Interruttori magnetotermici differenziali DS201 Caratteristiche tecniche Interruttori magnetotermici differenziali Caratteristiche tecniche CARATTERISTICHE TECNICHE Norme di riferimento Caratteristiche Tipo (forma d onda del guasto a terra) elettriche Poli Corrente nominale

Dettagli

nota la cinematica: rapporto di trasmissione, numeri di denti, angolo di pressione e angolo d elica,

nota la cinematica: rapporto di trasmissione, numeri di denti, angolo di pressione e angolo d elica, Tipologia 2 1 Progettazione nota la cinematica: rapporto di trasmissione, numeri di denti, angolo di pressione e angolo d elica, Il dimensionamento si effettua determinando il modulo normale m; la larghezza

Dettagli

TAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Provincia di Treviso IL PROBLEMA

TAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Provincia di Treviso IL PROBLEMA Argomento: TAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Protezione avvolgitori per film plastico nelle fasi di produzione e cambio bobina a fine avvolgimento. Ver.0 del 03//06 Parole chiave: bobinatura,

Dettagli

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 Introduzione La norma EN 50191 definisce in p a r t i c o l a r e i r e q u i s i t i p e r i l f u n z i o n a m e n t o s i c

Dettagli

Chiudiporta. Chiudiporta CISA serie 601. Chiudiporta CISA serie 714. Codice SPS. Imb. L.porta. Codice SPS. Finitura. Imb. Forza

Chiudiporta. Chiudiporta CISA serie 601. Chiudiporta CISA serie 714. Codice SPS. Imb. L.porta. Codice SPS. Finitura. Imb. Forza Chiudiporta Chiudiporta CIS serie 61. Chiudiporta con corpo in ghisa.. Molla di tensione.. raccio in acciaio senza arresto.. Valvola di regolazione velocità di chiusura.. oro.. chiusura 1 per art. 6, 2

Dettagli

REGOLATORI DI PORTATA

REGOLATORI DI PORTATA Regolatori a Portata Costante Circolare Regolatori a Portata Costante Rettangolare Regolatore a Portata Variabile Circolare Regolatore a Portata Variabile Rettangolare condizionamento - riscaldamento -

Dettagli

Dimensione max. particella 5 µm. Portata nominale 4ext 5

Dimensione max. particella 5 µm. Portata nominale 4ext 5 Valvola /, Valvola doppia serie IS-PD, taglia Alimentazione e scarico aria sicuri, Qn = 800 l/min (Scarico) Qn = 800 l/min Larghezza valvola pilota: 0 mm attacco a piastra attacco aria compressa uscita:

Dettagli

E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 :

E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 : CONFRONTO TRA I CRITERI PROGETTUALI E SOLUZIONI TECNICHE NAZIONALI ED EUROPEE E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 : Regole

Dettagli

Pressa piegatrice D. Lgs. 81/08 All.V, D.P.R. 459/96 All.1, UNI EN 12622/05

Pressa piegatrice D. Lgs. 81/08 All.V, D.P.R. 459/96 All.1, UNI EN 12622/05 2.4.13 Pressa piegatrice D. Lgs. 81/08 All.V, D.P.R. 459/96 All.1, UNI EN 12622/05 PERICOLO PROTEZIONE Macchina che effettua la piegatura a freddo di lamiera tramite l accostamento di un punzone montato

Dettagli

Indicazioni normative per macchine marcate CE. SPACCALEGNA a cuneo. SI NO Note:

Indicazioni normative per macchine marcate CE. SPACCALEGNA a cuneo. SI NO Note: Direzione Sanità Pubblica Settore Prevenzione sanitaria negli ambienti di vita e di lavoro CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE istituto per la meccanizzazione agricola Indicazioni normative per macchine

Dettagli

figura. A figura. B Il modulo è la lunghezza o intensità del vettore. Il punto di applicazione è l origine del vettore detto anche coda.

figura. A figura. B Il modulo è la lunghezza o intensità del vettore. Il punto di applicazione è l origine del vettore detto anche coda. Martinelli Sara 1A Lab. Di fisica del Liceo Scopo: verificare la regola del parallelogramma. Materiale utilizzato: Telaio 5 morse Asta orizzontale Base metallica 2 piantane verticali Pesi Goniometro stampato

Dettagli

della movimentazione dei carichi

della movimentazione dei carichi S. BROCCHI S. STANGANINI della movimentazione dei carichi manuale ad uso dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m., Titolo I, Sezione IV, art. 36 a B c della MOVIMENTAZIONE dei CARICHI introduzione...

Dettagli

...the passion for moving

...the passion for moving ...the passion for moving Caratteristiche Tolleranza U.M. Valore 1.01 Codice prodotto Z163.720-UL 1.02 Nome prodotto M5 1.03 Costruttore ZALLYS 1.04 Posizione operatore A piedi 1.05 Alimentazione Elettrica

Dettagli

CASSE VENTILANTI CENTRIFUGHE A PALE ROVESCE Serie CHVB/CHVT

CASSE VENTILANTI CENTRIFUGHE A PALE ROVESCE Serie CHVB/CHVT Casse di ventilazione omologate 4 C/2h, costruite in lamiera di acciaio zincato, doppia parete (tipo sandwich) con isolamento acustico ignifugo (M) in fibra di vetro sp. 17 mm, ventilatore centrifugo con

Dettagli

Il vettore velocità angolare (avendo scelto θ come in Figura) si scrive come:

Il vettore velocità angolare (avendo scelto θ come in Figura) si scrive come: 9 Moti rigidi notevoli In questo capitolo consideriamo alcuni esempi particolarmente significativi di moto di un sistema rigido. Quelle che seguono sono applicazioni delle equazioni cardinali di un sistema

Dettagli

Azionamento bipolare per motore passo STEP40 Versione LS

Azionamento bipolare per motore passo STEP40 Versione LS WIDE RANGE s.r.l. Via Galileo Ferraris 21, 20090 Cusago (MI) Tel. 02-9019366 Fax. 02-9019267 E-mail : widerange@widerange.it Web: www.widerange.it P. IVA IT 11220980152 Azionamento bipolare per motore

Dettagli

Hoftrac. Specifiche tecniche. Esempio di configurazione

Hoftrac. Specifiche tecniche. Esempio di configurazione 1140 Hoftrac Specifiche tecniche Standard Esempio di configurazione Dati del motore Costruttore Perkins Perkins Tipo di motore 403 D-11 403 D-11 Cilindri 3 3 Potenza (max.) kw (CV) 17.9 ( 24 ) 17.9 ( 24

Dettagli

Attuatori. Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti

Attuatori. Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti Attuatori Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti meccaniche di una macchina automatica. Sono una componente della parte operativa di una macchina

Dettagli

Distributori 5/2 e 5/3, Serie ISO 3

Distributori 5/2 e 5/3, Serie ISO 3 Electric Drives and Controls Hydralics Linear Motion and Assembly Technologies Pneumatics Service Distributori 5/2 e 5/3, Technical data Distributore 5/2, comando elettrico Dati tecnici Tipo Valvola a

Dettagli

MACCHINE PER LA RACCOLTA

MACCHINE PER LA RACCOLTA Disciplinare di Sicurezza 11.01 MACCHINE PER LA RACCOLTA Mietitrebbiatrici da grano e da mais Revisione: del: 3.0 22/01/2013 Data: 22/01/13 Documento: 11.01 Disciplinare Mietitrebbiatrici da grano e da

Dettagli

PER ESERCITARSI Parte 2. Esercizi su Corpo rigido, variabili angolari, momenti, fluidi, termodinamica

PER ESERCITARSI Parte 2. Esercizi su Corpo rigido, variabili angolari, momenti, fluidi, termodinamica PER ESERCITARSI Parte 2 Esercizi su Corpo rigido, variabili angolari, momenti, fluidi, termodinamica ESERCIZIO n.1 Due forze uguali ed opposte sono applicate ad un oggetto lungo rette di azione tra loro

Dettagli

SENSORI OTTICI - FOTORESISTENZE

SENSORI OTTICI - FOTORESISTENZE SENSORI OTTICI - FOTORESISTENZE ComponentI elettronici con resistenza inversamente proporzionale alla quantità di luce che lo colpisce. La corrente che attraversa una fotoresistenza è direttamente proporzionale

Dettagli

VENTILATORI CENTRIFUGHI A SEMPLICE ASPIRAZIONE PER ESTRAZIONE FUMI 400 C/2H Serie CRMT

VENTILATORI CENTRIFUGHI A SEMPLICE ASPIRAZIONE PER ESTRAZIONE FUMI 400 C/2H Serie CRMT Ventilatori centrifughi a semplice aspirazione, per estrazione fumi 400 C/2h, con cassa in acciaio trattata con verniciatura epossidica-poliestere anticorrosiva, girante a pale avanti in lamiera di acciaio

Dettagli

Elettronica Stella e triangolo; generatori controllati; generatore equivalente; sovrapposizione degli effetti

Elettronica Stella e triangolo; generatori controllati; generatore equivalente; sovrapposizione degli effetti Elettronica Stella e triangolo; generatori controllati; generatore equivalente; sovrapposizione degli effetti Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it

Dettagli

Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012 sulle attrezzature di lavoro. Allegato V g GRU A TORRE

Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012 sulle attrezzature di lavoro. Allegato V g GRU A TORRE Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012 sulle attrezzature di lavoro Allegato V g GRU A TORRE 2.1 Norme generali di utilizzo Limiti di utilizzo La capacità operativa della gru dipende dai parametri forniti

Dettagli

Cosa è la dinamo? dinamo

Cosa è la dinamo? dinamo La dinamo Cosa è la dinamo? La dinamo è una macchina elettrica rotante per la trasformazione di lavoro meccanico in energia elettrica, sotto forma di corrente continua (DC, per gli inglesi, direct current).

Dettagli

Fonte:

Fonte: Fonte: www.ciemmeci.org Rischio meccanico Definizione Il rischio principale connesso rischio meccanico legato principalmente: alla presenza di elementi di diversa natura in movimento relativo fra loro

Dettagli

speciali 3Utensili pneumatici

speciali 3Utensili pneumatici GlispecialiTtake 3 Utensili pneumatici Utensili pneumatici POWER STATION POWER STATION, centralina con avvitatore idraulico a massa battente (attacco quadro ). Coppia di serraggio registrabile da 300 Nm

Dettagli

Serie MEGA. Quadri mobili stagni di grossa potenza da cantiere secondo la norma EN 60439-4

Serie MEGA. Quadri mobili stagni di grossa potenza da cantiere secondo la norma EN 60439-4 Serie MEGA Quadri mobili stagni di grossa potenza da cantiere secondo la norma EN 60439-4 Serie MEGA QUADRI DELLA SERIE MEGA NORME DI RIFERIMENTO Norma Europea EN 60439-1 CEI 17-13/1 conforme alla IEC

Dettagli

Informazione Tecnica. 6. Relè differenziali di terra

Informazione Tecnica. 6. Relè differenziali di terra Informazione Tecnica 6. Relè differenziali di terra Contenuti 6.1 Relè ELR-3C 6.1.1 Generalità 6.1.2 Schema di inserzione 6.1.3 Legenda 6.1.4 Dimensioni di ingombro 6.2 Relè ELRC-1 6.2.1 Generalità 6.2.2

Dettagli

Quesiti dell Indirizzo Tecnologico

Quesiti dell Indirizzo Tecnologico Quesiti dell Indirizzo Tecnologico 1) Sapendo che la massa di Marte é 1/10 della massa della Terra e che il suo raggio é ½ di quello della Terra l accelerazione di gravità su Marte è: a) 1/10 di quella

Dettagli

modello 3 velocità E/I locale (2 tubi) E/I locale (4 tubi)

modello 3 velocità E/I locale (2 tubi) E/I locale (4 tubi) EDBTA-335 Voce di capitolato: Controllo di fan coil a 2 o 4 tubi per la regolazione della temperatura ambiente tramite: - manopola per l impostazione della temperatura; - uscite proporzionali 0...10 Vcc;

Dettagli

Istruzioni di montaggio Sensore di pressione elettronico per applicazioni industriali. PT54xx/PU54xx / / 2015

Istruzioni di montaggio Sensore di pressione elettronico per applicazioni industriali. PT54xx/PU54xx / / 2015 Istruzioni di montaggio Sensore di pressione elettronico per applicazioni industriali PT54xx/PU54xx 8030556 / 00 06 / 05 Indice Premessa... Indicazioni di sicurezza... 3 Uso conforme...3 3. Campo d'impiego...3

Dettagli

Date delle lezioni del corso:! Sede del corso:! Segreteria organizzativa:! Programma del corso:!

Date delle lezioni del corso:! Sede del corso:! Segreteria organizzativa:! Programma del corso:! Date delle lezioni del corso: Data Ora Martedì 23 Settembre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 30 Settembre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 7 Ottobre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00

Dettagli