Relazione generale INTERREG IIIB ARCHIMED CY.RO.N.MED. STUDIO DI FATTIBILITÀ: Relazione generale. Project Acronym: Partner.

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1 INTERREG IIIB ARCHIMED Project Acronym: CY.RO.N.MED. Relazione generale Partner STUDIO DI FATTIBILITÀ: Relazione generale Gruppo di Lavoro: ing. Giuseppe Esposito (Dirigente Generale - Coordinatore) ing. Donato Arcieri (Project Manager) dott. Giuseppe Colangelo ing. Carmela Cianciarulo p.i. Rocco Gammarota rag. Raffaella Tepedino ing. Rocco Lo Bianco rag. Rosa Pavese sig. Francesco Verrastro Tavola: 1 geom. Gennaro Caputo rag. Giancarlo Candido Data: Novembre 2007

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3 1. Premessa Nell ambito della programmazione comunitaria dei progetti INTERREG IIIB - Archimed, l Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, in qualità di capofila, ha attivato un partenariato transnazionale composto dalle Regioni Italiane di Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, dalle Municipalità greche di Atene e Karditsa, dall Ente del Turismo di Cipro e dal Ministero per le Infrastrutture di Malta per l elaborazione di una proposta progettuale denominato CY.RO.N.MED.. Il progetto CY.RO.N.MED., ispirandosi ai principi del Libro bianco sui Trasporti della Commissione Europea che mirano a promuovere reti di trasporto alternative, sostenibili e intermodali al fine di controbilanciare lo squilibrio dei trasporti stradali in Europa, persegue i seguenti obiettivi specifici: a) la realizzazione di uno studio di fattibilità per una rete ciclabile del Mediterraneo, integrata con stazioni, porti e aeroporti, e costituita dagli itinerari di lunga percorrenza n.ri 5,7,8 e 11 della Rete Ciclabile Europea EuroVelo e n.ri 6,10,14 della Rete Ciclabile Italiana BicItalia, limitatamente alle regioni UE del Bacino del Mediterraneo interessate dal Programma AR- CHIMED; b) la formulazione di strategie per lo sviluppo del turismo in bicicletta; c) la definizione di linee guida per la realizzazione di reti ciclabili. L Autorità di Gestione del P.I.C. Interreg III B ARCHIMED, con nota del , rif /YD 5661 ha comunicato alla Regione Puglia - Lead Partener, l avvenuta approvazione del progetto CY.RO. N.MED. (Cod. A.1.223) in data , da parte del Comitato di Pilotaggio, per un importo pari a Euro ,00 ed ha autorizzato l avvio delle attività di progetto; La Regione Basilicata con la D.G.R. n 1260 del ha approvato il progetto CY.RO.N.MED. e lo schema di convenzione da sottoscrivere con l Autorità di Gestione del programma e che con la D.G.R. n 1419 del ha apportato le necessarie variazioni al Bilancio di Previsione per l anno 2006 per la realizzazione del progetto CY.RO.N.MED. 2. Descrizione degli interventi proposti I percorsi ciclabili indicati in premessa e previsti sul territorio regionale sono i seguenti: a) La Via dei Borboni ; b) La Via dei Pellegrini ; c) La Via del Sole ; d) La Via dei Tre Mari. Essi interessano aree diverse della Regione e pertanto le verifiche di fattibilità saranno effettuate con riferimento alle rispettive caratteristiche oggettive dei territori attraversati ed ai vincoli su di essi imposti. Gli interventi prevedono, per la gran parte, di utilizzare come corridoi ciclabili le strade secondarie pubbliche quali ex strade statali declassate, strade provinciali, comunali e interpoderali o di servizio, alcuni tratti dimessi delle Ferrovie dello Stato (RFI) e delle ex Ferrovie Calabro-Lucane. pag. 3

4 2.1. La Via dei Borboni Questa ciclovia, nel tratto lucano, ripercorre l antica via Appia, ora identificata con la S.P. ex S.S. 7, che partendo dal confine campano nei pressi di S.Andrea di Conza, passa sui territori di vari comuni e per il capoluogo di regione, arriva a Matera e poi si dirige verso il confine con la Puglia. A questo tratto principale di circa Km 318,10 comprese due diramazioni secondarie di cui: - la prima di Km 55.2 che da Potenza percorrendo la S.S. 94 raggiunge la stazione ferroviaria di Tito Scalo, Picerno, Vietri di Potenza e poi rientra in Campania nei pressi del comune di Salvitelle (SA); - la seconda di Km 81.5 che, partendo dal bivio di Tolve, e passando per Oppido L. e sul territorio di Genzano, arriva al confine pugliese in direzione di Poggiorsini, percorrendo tratti della S.S. 96, della S.P. 35 e della S.S La Via dei Pellegrini Ha una lunghezza complessiva di circa Km 94,45. Interessa la zona Nord della Regione e partendo dal confine pugliese, nei pressi dello scalo ferroviario di Rocchetta S. Antonio, seguendo la S.S. 303, raggiunge Melfi e da qui, prima lungo una strada comunale e poi lungo la S.P. 168 raggiunge Venosa, Palazzo S. Gervasio ed il confine pugliese sulla diga del Lago Serra di Corvo La Via del Sole Si sviluppa lungo il tratto lucano della ferrovia dismessa RFI Sicignano-Lagonegro e poi sulla ferrovia dismessa FCL Lagonegro-Castrovillari. Il tratto RFI inizia in località Pennarrone di Lagonegro in corrispondenza del confine campano e, dopo un primo tratto a raso, si sviluppa in gallerie e su ponti e termina alla stazione di Lagonegro dove inizia il tratto delle ex Ferrovie Calabro Lucane. Quest ultimo percorso, che va da Lagonegro a Castelluccio Inferiore fino al confine calabro, presenta interi tratti non utilizzabili a causa di impraticabilità dell ex sede ferroviaria e di dissesti su ponti e gallerie, tanto che la ciclovia in esame dovrà svilupparsi gioco forza in parte sulla ex sede ferroviaria e in parte sulla vicina ex S.S. 19 delle Calabrie per una lunghezza complessiva di Km 54,20, di cui Km 17,50 sulla sede ferroviaria e Km 36,70 sulla sede stradale La Via dei Tre Mari Il tratto lucano di questa ciclovia che, collega i territori bagnati dai mari Tirreno, Jonio e Adriatico, inizia sul confine campano in territoro di Rivello e proseguendo lungo la S.P. ex S.S. 104, raggiunge il senisese e poi l entroterra della costa ionica lucana nei pressi di Policoro per poi raggiungere il confine pugliese in corrispondenza del fiume Bradano per una lunghezza complessiva di Km 240,7. pag. 4

5 3. Descrizione delle opere previste Le ciclovie oggetto del presente studio si svilupperanno principalmente: - lungo strade secondarie (comunali, provinciali ed ex statali declassate) a basso livello di traffico motorizzato, generalmente pavimentate in asfalto, compreso i tratti urbani; - lungo strade locali a basso livello di traffico motorizzato, incluso tratti coltivati convertiti in strada, tratti dismessi dall urbanizzazione, argini e alvei fluviali, pavimentata sia con asfalto, sia in terra battuta o rilevato di materiali aridi; - lungo tratti di ferrovie dismesse non armate, compreso ponti gallerie, tratti in rilevato crollati o convertiti in campi coltivati e tratti ricadenti in zone urbanizzate; - lungo tratti ex novo da realizzare per brevi tratti lungo i percorsi di cui ai punti precedenti, per eliminare eventuali soluzioni di continuità, l attraversamento di strade ad alto livello di traffico, ferrovie e corsi d acqua. Gli interventi sulle strade esistenti dovranno prevedere essenzialmente l esecuzione delle seguenti lavorazioni: Pulizia delle pertinenze stradali quali cunette, banchine e scarpate mediante falciatura delle erbe infestanti, tagli di rami ed arbusti di essenze arboree e rimozione di detriti dai fossi di raccolta e di scolo delle acque meteoriche; Posa in opera di segnaletica stradale verticale conforme al Nuovo Codice della Strada che indichi la possibile presenza di ciclisti, i necessari divieti e l indicazione dei possibili pericoli, oltre alla posa di segnaletica indicante la presenza, nelle vicinanze, di risorse turistico-ricettive, storiche, culturali e naturalistiche. In prossimità degli incroci più importanti e delle strutture di riparo dovrà essere prevista la posa di plateaux informativi di dimensioni adeguate contenente la mappa della rete ciclabile regionale e le altre informazioni utili ai cicloturisti; Esecuzione di protezioni laterali con parapetti in ferro lavorato o staccionate in legno a Croce di Sant Andrea per limitati tratti pericolosi per i ciclisti, quali scarpate non protette, ponti senza parapetti adeguati, sottopassi, rive di fiumi e laghi, tratti da percorrere contro senso rispetto alla viabilità ordinaria motorizzata, ecc.; Creazione di luoghi di riparo fuori dai centri abitati e in assenza di tettoie o pensiline dei servizi di TPL, mediante la posa di tettoie ex-novo e l adeguamento allo scopo di strutture esistenti quali ex case cantoniere, depositi e pertinenze stradali e simili; Esecuzione di brevi tratti di percorso ciclabile ex novo nei punti in cui si rendesse necessario eliminare soluzioni di continuità della pista stessa o per by-passare punti pericolosi di incrocio o con traffico motorizzato troppo elevato. Lungo le ferrovie dismesse non armate gli interventi saranno diversificati a seconda dello stato di conservazione del tracciato e delle opere d arte su di esso esistenti e generalmente si possono riassumere come segue: pag. 5

6 Pulizia del tracciato mediante falciatura delle erbe infestanti, taglio di alberi, di rami ed arbusti di essenze arboree cresciuti sul tracciato ed agli imbocchi delle gallerie; rimozione di detriti e del terreno eventualmente franato sul tracciato con pulizia dei fossi di raccolta e di scolo delle acque meteoriche; esecuzione di pavimentazione ciclabile mediante posa di misto granulare chiuso di adeguata granulometria da spandere sul ballast esistente e sui tratti in terra battuta con successiva rullatura; protezione dei ponti ferroviari utilizzabili con parapetti in ferro e rete metallica zincata ed adeguamento funzionale del piano di calpestio per consentire il traffico ciclabile; protezione delle scarpate dei tratti in rilevato ed a mezza costa con la posa di staccionata in legno; illuminazione delle gallerie utilizzabili, mediante allacciamento di energia elettrica, esecuzione di cavidotto interrato e a parete e posa di plafoniere con accensione azionata da dispositivo automatico a fotocellule e munite di temporizzatore; posa in opera di segnaletica verticale e di plateaux informativi; creazione di luoghi di riparo per i ciclisti all interno di stazioni ferroviarie, caselli e depositi dimessi medianti l esecuzione di opere di ristrutturazione edilizia ed adeguamento statico, igienico e funzionale dei locali necessari. pag. 6

7 4. Prefattibilità geologica La tipologia degli interventi non richiede l effettuazione di uno studio geologico generale dei siti e dei pendii interessati dalle ciclovie, giacché si tratta di opere di sistemazione e di adeguamento funzionale di infrastrutture lineari esistenti sulle quali non sono previsti significativi incrementi dei carichi accidentali, né di quelli permanenti. Ciò nonostante, nel caso di interventi puntuali su edifici e manufatti esistenti, quali vecchi edifici ferroviari e case cantoniere da utilizzare per locali di riparo dei ciclisti, sarà necessario acquisire una relazione geologica o geotecnica del sito interessato contenente tutti i dati caratteristici del terreno sottostante e delle fondazioni dei manufatti stessi sui quali poter basare responsabilmente la progettazione esecutiva delle opere da eseguire. Particolare attenzione dovrà essere posta a riguardo della raccolta, canalizzazione e scolo delle acque meteoriche in relazione all esigenza di garantire la conservazione e stabilità del percorso ciclabile. 5. Prefattibilità ambientale L esecuzione delle opere da eseguire per la realizzazione della rete ciclabile oggetto del presente SDF non richiede l acquisizione di pareri autorizzativi generali, in quanto non è prevista l esecuzione di nuovi percorsi lineari o la costruzione di manufatti e edifici ex novo. Alcuni tratti delle ciclovie di progetto attraversano zone sottoposte a vincoli paesistici-ambientali e naturalistici e pertanto occorrerà ottenere i nulla-osta preventivi degli enti e degli organismi preposti alla tutela dei vincoli stessi anche per le opere da eseguire su strutture esistenti, in relazione alle tipologie di materiali da utilizzare e alle variazioni estetiche su edifici e manufatti. Nel dettaglio dovranno essere acquisiti i pareri indicati nella tabella seguente: N Percorso ciclabile Sito Vincolo 1 VIA DEI BORBONI Bosco Tre Cancelli - Tricarico S.I.C. 2 VIA DEI BORBONI Matera - Zona sud Parco Murgia 3 VIA DEL SOLE Rivello - Lago Sirino Paesistico - Ambientale 4 VIA DEL SOLE Castelluccio Inferiore Parco del Pollino 5 VIA DEI TRE MARI Comune di Rivello Paesistico - Ambientale 6 VIA DEI TRE MARI Da Lauria a Senise Parco del Pollino pag. 7

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9 6. Prefattibilità sui tratti di ferrovia dismessa Tratto R.F.I. confine campano in località Pennarrone - Staz. di Lagonegro Allo stato attuale su questo tratto esiste ancora l armamento ferroviario per il quale si prevede la rimozione in tempi relativamente brevi, anche in considerazione della decisone definitiva da parte della società proprietaria che non ha ritenuto fattibile il ripristino del servizio ferroviario. Per poter destinare parte di detto percorso all uso ciclabile dovrà essere acquisita preventivamente l autorizzazione di R.F.I. S.p.a. e la determinazione del costo per l eventuale concessione del comodato d uso del tracciato. L autorizzazione dovrà essere anche di tipo tecnico con l indicazione delle opere da eseguire per l adeguamento del tracciato all uso ciclabile, sia per quanto riguarda la pavimentazione, sia per le gallerie e gli altri manufatti, quali ponti e fabbricati di stazioni e depositi esistenti Tratto Ferrovie Calabro Lucane da Lagonegro al confine calabrese a Castelluccio Inferiore Per questo tratto di ferrovia in ex concessione è in corso la procedura di consegna degli immobili da parte dei competenti Uffici Ministeriali del Demanio in favore della Regione Basilicata che lo dovrà acquisirli al demanio regionale. Attualmente essi sono assegnati in regime di concessione alla Ferrovie Appuro Lucane S.r.l. che svolge il servizio di autolinea sostitutivo dell originario servizio ferroviario. Sebbene il tracciato sia dimesso e per la gran parte dissestato o infestato da vegetazione, per poter destinare ad uso ciclabile i tratti e le opere d arte meglio conservate, occorrerà richiedere alla F.A.L. s.r.l. la necessaria autorizzazione con l indicazione del canone da corrispondere per la concessione del comodato d uso. 7. Smaltimento rifiuti speciali L esecuzione dei lavori per la realizzazione delle ciclovie di progetto comporterà la produzione di rifiuti edilizi speciali derivanti dalla demolizione di pavimentazioni di asfalto, di opere in muratura di edifici e manufatti,di coperture, infissi metallici e di legno con vetri, pavimenti e canalizzazioni di impianti in edifici da recuperare quali ex stazioni e locali di ricovero e di manovra. Detti detriti saranno separati per categoria tipologica di rifiuto, secondo le classificazioni indicate dalle norme vigenti, e saranno conferite presso discariche autorizzate allo smaltimento nel rispetto del D.Lgs , n 22 (decreto Ronchi), del D.Lgs n 389 del e del D.Lgs n 152/2006. pag. 9

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