RELAZIONE SUL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA

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1 Servizio Controllo di gestione e controllo strategico Piazza Martiri Lugo Tel Fax schedaa@unione.labassaromagna.it RELAZIONE SUL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELLA BASSA Ottobre 2010 ROMAGNA Lugo Ottobre 2011 Sindaco di riferimento: Redatto da: Alberto Scheda, Marisa Ancarani 1

2 Caratteristiche del Servizio Il servizio di assistenza domiciliare persegue prioritariamente l obiettivo di mantenere il più possibile le persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti nel proprio ambiente domestico, in accordo con le scelte delle persone e/o dei familiari di riferimento, valorizzando le risorse, le capacità e l individualità delle persone nell ambito di un progetto individualizzato di vita e di cure che privilegia anche, ove possibile, il mantenimento delle relazioni e la partecipazione alle attività sociali della comunità di riferimento. In quest ottica va quindi visto l articolato sistema di interventi rivolti alla popolazione anziana che consistono principalmente in interventi di tipo assistenziale (aiuto nell igiene personale, nel vestirsi, nella somministrazione del cibo, nella cura dell ambiente domestico) e in interventi di supporto sociale per una migliore qualità della vita. Il sistema complessivo di interventi di supporto al domicilio mira a ritardare il più possibile il ricovero in strutture residenziali e il ricovero inappropriato in ospedale, ma sempre nell ottica dell appropriatezza del progetto in base ai bisogni e alle necessità di cura delle persone. Per questi motivi si ritiene normalmente che l efficacia complessiva dell assistenza domiciliare vada misurata attraverso la sua capacità di ritardare l istituzionalizzazione degli anziani. In realtà, occorre rilevare che non sempre è ipotizzabile una relazione di causa ed effetto tra un inefficace assistenza domiciliare e il ricovero dell anziano nelle strutture protette. Questo può in realtà dipendere da molteplici fattori che nulla hanno a che fare con le modalità di erogazione del servizio che si sta analizzando (ad es. l assenza di famigliari di riferimento o malattie che richiedono cure sanitarie e interventi assistenziali continui, ecc.). L analisi si compie su dati dell anno solare

3 Tipologia di Attività svolte 1 assistenza domiciliare (es. prestazioni assistenziali, riassetto casa, supporto pratiche amministrative, igiene personale.) 1a) Dimissione protetta: consiste nell intervento assistenziale temporaneo rivolto a persone non autosufficienti che, dimesse dai reparti ospedalieri successivamente alla fase post acuta, necessitano di tutela e sostegno nel momento del rientro al domicilio. 1b) Assistenza domiciliare complessa (ADI): assicura al domicilio e attraverso la predisposizione di un piano assistenziale individualizzato, gli interventi di cura alla persona non autosufficiente e il necessario supporto ai famigliari care givers 1c) Assistenza domiciliare leggera: riguarda interventi di supporto alla conduzione della vita quotidiana rivolti a persone ancora autosufficienti o parzialmente autosufficienti che presentano connotazioni di fragilità sociale 2 Servizi di supporto al domicilio 2 a) erogazione pasti a domicilio 2b) telesoccorso 2c) trasporto sociale I servizi di supporto al domicilio nel 2010 erano gestiti ancora dai singoli Comuni, tranne Lugo che li ha conferiti già a decorrere dal

4 Efficacia Come sempre l efficacia viene misurata con l output in termini di servizio. Ovviamente l analisi va completata con gli aspetti relativi alla qualità approssimati per esempio dalle indagini di customer satisfaction rivolta ad utenti e familiari 1. (vedi report allegato estratto dalla rilevazione del gestore Zerocento sul 2009 territorio di Lugo- S. Agata) n. utenti (flusso annuo) assistenza domiciliare complessa, Leggera e dimissioni protette (Unione) n.utenti Bagnacavallo Bagnara conselice Cotignola Fusignano Massa Lombarda Lugo 30 S. Agata sul Santerno Alfonsine Complessivamente vengono assistiti 966 utenti (352 in dimissione protetta, 487 in assistenza domiciliare complessa ADI, 127 in assistenza domiciliare leggera) suddivisi per ente come da grafico sopra. Il servizio già dal 2010 veniva fornito dall Unione per tutti gli enti. Tutti i dati degli utenti sono espressi in termini di flusso annuo, cioè il numero assoluto dei nominativi serviti in corso d anno. Gli utenti assistiti sono 966 che riportati in persone-anno (anni uomo) corrispondono a 520, un anziano servito 6 mesi su 12, per esempio, corrisponde a 0,5 persone-anno. Nel calcolo persone-anno non si può tenere conto delle dimissioni protette (vedi grafico successivo) in quanto è un servizio che prevede un tempo di intervento rispetto all'anno e per singolo utente 1 In effetti le cooperative che gestiscono il servizio le effettuano avendo la certificazione EN ISO 9001:2000. Inoltre dal 2012 sono obbligatoriamente richieste dal sistema di accreditamento. 4

5 troppo limitato. Pertanto il dato di 520 riportato è stato calcolato solo sull'assistenza complessa e leggera 2. Segue il dettaglio del tipo di prestazione di assistenza fornita divisa per ente. Dimissioni Protette: di cui n. utenti totali (flusso annuo) dimissioni protette (Unione) Bagnacavallo Bagnara conselice Cotignola Fusignano Massa Lombarda Lugo S. Agata sul Santerno Alfonsine Come si evince dal grafico sopra il numero di dimissione protette, è in valore assoluto molto alto. Tale valore si conferma dal confronto con gli altri enti. Il distretto di Lugo, corrispondente all Unione, supera il distretto di Ravenna e anche la media regionale che ha un valore dell 1,4% nel 2010, contro un valore dell Unione del 4,86%. Ciò significa che ogni 100 dimissioni mediamente in regione si hanno 1,4% dimissioni protette. Mentre nell Unione sono 4,86%. Questo esprime un alto livello di assistenza erogata. 2 Per disposizione di legge la dimissione protetta prevede interventi temporanei su un numero limitato di gg., quindi non è stata calcolate nell indicatore di 520 persone anno ed è stata scorporata 5

6 ANDAMENTO DIMISSIONI PROTETTE PRESIDI PUBBLICI ESCLUSO DISCIPLINA NIDO 6 % DIM PROTETTE/TOTALE 5 4 FAENZA LUGO RAVENNA RER ANNO DIMISSIONE La tabella sopra dimostra come i livelli di servizio dell Unione (rispetto alle dimissioni protette) siano molto alti rispetto a quelli degli altri comprensori della Provincia di Ravenna. Inoltre si evince che il trend di dimissioni protette sia decisamente in crescita. Negli ultimi 4 anni, c è un netto incremento che passa dall 1,90% del 2007 al 4,86% del La tabella successiva indica i principali valori in senso assoluto rappresentativi del livello di servizio svolto. Più significativo è il numero di assistiti nominali, rispetto a quello persona anno (anno uomo) in termini di lavoro in quanto vi è per ogni assistito un progetto specifico dell Assistente Sociale per ogni singolo utente. La differenza fra assistiti nominali e annui è dato dal turn-over naturale e dai movimenti di presa in carico. numero assisti nominali numero assistiti persona anno numero famiglie assistite n. di ore di assistenza erogate Per fare qualche confronto fuori provincia si evidenzia come l ASP dell Unione dei Comuni Modenesi Area Nord abbia 842 assistiti nominali con un totale di ore. 6

7 ANDAMENTO DELLE DIMISSIONI PROTETTE A DOMICILIO MODALITA' DI DIMISSIONE PRESIDI PUBBLICI ESCLUSA DISCIPLINA PROTETTA DOM ALTRA DIMISSIONE TOTALE NIDO N.DIMESSI % N.DIMESSI % N.DIMESSI % RAVENNA ,19% ,81% % ,66% ,34% % ,82% ,18% % ,29% ,71% % ,85% ,15% % ,63% ,37% % ,57% ,43% % ,38% ,62% % ,18% ,82% % ,65% ,35% % ,57% ,43% % ,14% ,86% % UNIONE ,86% ,14% % ,63% ,37% % ,18% ,82% % ,90% ,10% % ,96% ,04% % ,65% ,35% % ,58% ,42% % ,15% ,85% % ,13% ,87% % ,29% ,71% % ,21% ,79% % ,04% ,96% % FAENZA ,35% ,65% % ,49% ,51% % ,25% ,75% % ,42% ,58% % ,80% ,20% % ,33% ,67% % ,93% ,07% % ,71% ,29% % ,58% ,42% % ,82% ,18% % ,72% ,28% % ,43% ,57% % TOTALE RER ,40% ,60% % ,24% ,76% % ,00% ,00% % ,83% ,17% % ,76% ,24% % ,69% ,31% % ,82% ,18% % ,61% ,39% % ,52% ,48% % ,67% ,33% % ,39% ,61% % ,15% ,85% % 7

8 Come si vede dalla tabella sopra dal 2007 vi è un salto notevole in termini di dimissioni protette. Ciò attiene al fatto che da quell anno è iniziato il Programma Regionale sulle dimissione protette e di conseguenza vi è stato un incremento di prestazioni veramente significativo. Assistenza domiciliare complessa (ADI) n.(flusso annuo) assisti domiciliare complessa Bagnacavallo Bagnara conselice Cotignola Fusignano Massa Lombarda Lugo 16 S. Agata sul Santerno Alfonsine Si tratta degli assistiti di assistenza domiciliare complessa (ADI), espresso come numero assoluto dei nominativi serviti in corso d anno. 8

9 n.assisti domiciliare leggera (n. assoluto flusso annuo) Bagnacavallo Bagnara conselice Cotignola Fusignano Massa Lombarda Lugo S. Agata sul Santerno Alfonsine Si tratta degli assistiti di assistenza domiciliare leggera espresso come numero assoluto dei nominativi serviti in corso d anno. Commento efficacia Ovviamente il numero di utenti cambia molto da ente a ente in funzione della popolazione residente in età e del bisogno. Si tenga conto che nel 2010 non vi è stata nessuna lista di attesa. Oltre al dato assoluto si possono confrontare alcuni dati con il resto dei distretti della Provincia di Ravenna (anno 2009). Come si evince dalla tabella sotto il numero di ADI 3 in carico è superiore agli standard regionali (1,5) e anche ai dati di tutti gli altri distretti. 3 ADI sta per assistenza domiciliare integrata, che corrisponde a quella che è stata rilevata come assistenza domiciliare complessa. 9

10 Tasso di ADI in carico andamento provinciale, confronto tra distretti e raffronto con standard RER ex DGR ,5 4,0 3,9 3,5 3,0 Ravenna 2,5 2,5 2,2 2,6 Unione faenza 2,0 1,5 1,5 2,0 1,4 2,2 2,1 2,1 2,0 1,5 1,5 provincia standar regionale ex dgr ,0 1,1 0,8 0,5 0, Anche per i valori dell assistenza domiciliare complessa (ADI) il Benchmarking provinciale e Regionale ci pone al primo posto (dati di confronto disponibili fino al 2009). In fatti lo standard regionale è di 1,5% contro il valore di 3,9% dell Unione. Anche rispetto alla Provincia dal 2008 superiamo i valori degli altri distretti per numero di assistiti. 10

11 L assistenza per utente e per Famiglia ORE DI ASSISTENZA n. di ore di assistenza erogate media ore di assistenza per famiglia assistita media ore di assistenza per utene nominale valore Unione Bassa Romagna Valore Medio provincia di Modena (campione di 10 Comuni Ricerca ANCI ER) In valore assoluto eroghiamo quasi ore annue di assistenza, per una media di 107 ore per famiglia assistita e 93 ore per utente nominale. Per ore di assistenza si intendono le ore annue complessive di assistenza diretta per la cura della persona e quindi il tempo trascorso presso il domicilio nonché lo spostamento dalla sede al domicilio dell utente e lo spostamento dal domicilio di un utente all altro. Si ritiene importante il confronto dei dati del nostro territorio con i dati di riferimento emersi dalla ricerca annuale elaborata dall ANCI EMILIA ROMAGNA (progetto ABS)su un campione di 10 enti della provincia di Modena. Dalla comparazione emerge che l Unione dei Comuni della Bassa Romagna eroga meno ore di assistenza in rapporto al numero delle famiglie assistite e al singolo utente rispetto al territorio modenese. Emerge quindi anche un dato di lettura del nostro territorio in cui sono ancora molto forti le reti informali di sostegno (rapporti di buon vicinato, forte tessuto sociale rappresentato dal volontariato, rete famigliare molto presente) soprattutto in riferimento agli anziani fragili, ma ancora autosufficienti. 11

12 Le modalità di erogazione del Servizio Orario del servizio: dati riferiti ad assistenza domiciliare complessa e dimissioni protette Unione Bassa Romagna Campione Prov. Di Modena Anci ER giorni di servizio alla settimana 7 6,1 giorni di servizio all'anno ore di funzionamento del servizio al giorno 12 8,2 Il servizio si articola nell arco di 12 ore al giorno, di norma dalle 7.00 alle 19.00, per tutti i giorni della settimana compreso i festivi. L ampia copertura assistenziale del servizio garantisce una cura ed un monitoraggio costante dei bisogni soprattutto in riferimento alle persone anziane non autosufficienti. In riferimento al Benchmark dei Comuni della Provincia di Modena si evince che il servizio erogato nel nostro territorio ha una copertura in numero di ore maggiore, tutto ciò ovviamente si riflette in termini di spesa Efficienza L efficienza viene misurata sul piano della valutazione delle risorse utilizzate. Anche per un servizio come quello che si sta analizzando, rivolto alle persone ed in particolare a persone che si trovano in uno stato di bisogno e molte volte di disagio sociale, le azioni intraprese dall ente dovrebbero essere legate alla buona gestione delle risorse. Le principali voci di spesa sono il corrispettivo per i gestori esterni pari a su un totale dei costi del servizio di corrispondente al 92% della spesa totale. Altra spesa significativa è il personale interno dedicato alle funzioni amm.ve e di coordinamento che da una stima interna dei carichi di lavoro dedicati al Servizio di Assistenza Domiciliare assomma a Le altre voci sono di peso residuale (utenze e manutenzioni dei locali amm.vi) Sulle componenti di costo i confronti non sono significativi perché attinenti alle modalità di gestione del servizio (gestione diretta, gestione affidata a terzi, mista,..) costi unitari Unione Bassa Romagna Campione Prov. Di Modena Anci ER costo unitario per utente nominale 1.858, ,61 costo unitario per famiglia assista 2.139, ,40 costo unitario per ora di assistenza 19,96 28,03 Per ogni utente nominale si sostiene una spesa di annue. L utente nominale è il riferimento più corretto rispetto alla persona/anno in quanto per ogni singolo soggetto viene fatto un progetto individuale dall assistente domiciliare, che ha quindi un costo fisso in termini di progettazione e monitoraggio dell intervento. 12

13 Se si volesse calcolare il costo unitario per persona anno (anno uomo) l importo sarebbe di molto più alto in quanto come sopra esposto il numero di utenti nominali è molto superiore agli anni uomo. costo unitario per persona anno 3.452,80 Significativa anche la spesa sostenuta per ogni famiglia assistita pari a Il costo unitario per ora di assistenza è estremamente prossimo al costo sostenuto per ogni ora acquistata dai gestori esterni in base ai prezzi delle convenzioni. Ciò in quanto come abbiamo visto il 92% dei costi è proprio quello sostenuto per le cooperative di assistenza. Il dato di confronto con i comuni della provincia di Modena riguarda enti di dimensioni diverse e con gestioni a volte differenziate (alcune dirette, alcune esternalizzate, alcune miste, ). E comunque significativo e utile come punto di riferimento. 13

14 Economicità Il tasso di copertura GRADO DI COPERTURA DEI COSTI Proventi totali/costo totale 85% Il grado di copertura totale delle spese è dell 85%. Cioè le entrate totali (contributi e proventi) coprono l 85% dei costi. L altro 15% è dato dall Unione con entrate proprie. Le entrate entrate Proventi da tariffa ,35 Altri proventi (Fondo regionale per la non autosufficienza) ,06 TOTALE ,41 Di quell 85% di copertura, la struttura dell entrate è prettamente derivata. Su 1,5 milioni circa di entrata totali, il contributo regionale per non autosufficienza copre il 79% del totale. Da questo è facile capire come la manovra 2011 possa pesantemente incidere sulla capacità di prestazione degli enti di erogare servizi. Il restante 26% sono entrate tariffarie dagli utenti ed è il valore su cui l Unione ha teoricamente margine di intervento agendo sulle tariffe. a carico Unione; ; 15% proventi da tariffa; ; 18% fondo regionale; ; 67% 14

15 Le tariffe REDDITO ISEE TARIFFA ORARIA TARIFFA ORARIA DA APPLICAR E DALLA 31 ORA Fino a 5.000,00 0,50 0,33 Da a 6.000,00 1,00 0,65 Da a 7.000,00 1,50 0,98 Da a 8.000,00 2,00 1,30 Da a 9.000,00 2,50 1,63 Da a ,00 3,00 1,95 Da a ,00 3,50 2,28 Da a ,00 4,00 2,60 Da a ,00 5,00 3,25 Da a ,00 5,50 3,58 Da a ,00 6,00 3,90 Da a ,00 6,50 4,23 Da a ,00 7,00 4,55 Da a ,00 8,00 5,20 Da a ,00 8,50 5,53 Da a ,00 9,00 5,85 Da a ,00 9,50 6,18 Superiore a ,00 6,50 Le tariffe sono stabilite periodicamente dalla Giunta dell Unione previa concertazione con le Organizzazioni Sindacali del territorio. Come si vede, nella determinazione tariffaria si è tenuto conto dell Indicatore della Situazione Economica del nucleo quale elemento rilevante in relazione alla capacità di sostenere le spese assistenziali anche in presenza di bisogni continui. VALORE FAMIGLIA ISEE 6.000, , ,00 valore Unione Bassa Romagna ,00 9,00 10,00 Valore Medio provincia di Modena (campione di 10 Comuni Ricerca ANCI ER) ,56 10,84 11,75 15

16 Il confronto con il campione di Comuni modenesi rivela un significativo divario. Prendendo ad esempio 3 famiglie con valori ISEE di 6.000, , e si evidenzia come le tariffe dell Unione siano decisamente più contenute in particolare per la fascia più popolosa cioè quella dei 6.000, anche quella dei risulta più bassa. Notare inoltre come vi sia uno schiacciamento per i valori più alti. Praticamente una famiglia con di ISEE paga una tariffa oraria di poco superiore ad una di Distribuzione utenti per tariffa Assistenza domiciliare complessa (ADI) TARIFFE INTERE UTENTI TARIFFE RIDOTTE UTENTI 0, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 8 5,20 8 8, , ,00 5 5,85 5 9, , , , Ad un Indicatore della Situazione Economica Equivalente di euro corrisponde un nucleo familiare di una persona con reddito da pensione annuo lordo rilevato dalla dichiarazione dei redditi che può variare da Euro 9500 ad Euro Questo perchè nell'ammontare dell'indicatore ISEE finale incidono le variabili relative alla presenza o meno della casa di proprietà e quindi al conseguente pagamento del canone di locazione che è detratto dal reddito nel suo ammontare annuo complessivo, dalla presenza o meno di beni mobiliari. Tutti questi elementi vanno Bagnaa determinare Conselicil valore Cotignol della Fusignan scala di Massa equivalenza Lugche abbatte Alfonsin quindi più o meno il reddito di riferimento. Tot cavallo e a o Lombarda o S. Agata e nr. Utenti Ad un cui indicatore viene della Situazione Economica Equivalente di Euro corrisponde un nucleo consegnato familiare composto il pasto da due persone, 78 di 17 solito una 10 coppia di 3anziani, con 9 reddito 4 lordo 18rilevato 4 dalla 13 dichiarazione dei redditi che può variare da a Euro per i motivi di cui al caso sopra. nr. Utenti In riferimento ad un indicatore di Euro siamo in presenza di un anziano assistito che vive telesoccorso nella famiglia del figlio e quindi 2generalmente un nucleo 1 composto da 4 persone 1 e oltre, con reddito complessivo nr. Utenti del trasporto nucleo rilevato dalla dichiarazione dei redditi dei vari componenti di oltre Euro. sociale Dal 2012 cambierà il sistema di calcolo ISEE regionale passando dal valore familiare a quello del singolo anziano

17 numero di utenti per fascia tariffaria ADI n. utenti tariffe in Come si vede dal grafico sopra abbiamo 2 picchi di numerosità nella tariffa massima (79 utenti a 10 ) e in quella da 7 (84 utenti), poi seguono la tariffa minima 34 utenti a 0,50. In generale si ribadisce come la massima sia più bassa di quella di altri territori dell Emilia. Difficile stimare se sia una domanda elastica al prezzo rispetto al fenomeno delle badanti non regolari o di altri servizi privati 5. Il rischio di alzare la massima potrebbe essere proprio quello di spostare su altri operatori questa quota di utenti. Se calcoliamo la frequenza degli utenti nelle classi vediamo che ben 362 utenti su 487 (cioè quasi il 75%, pari a 2/3) si collocano a pagare dai 7 in giù, un valore al disotto del quale risulterebbe probabilmente difficile trovare assistenza nel mercato parallelo, soprattutto con tale livello qualitativo. Nel caso si volesse agire sulle tariffe si potrebbe quindi ipotizzare di agire su alcune di queste fasce, si tenga conto che la minima ha veramente un valore basso 0,50 ora. Si tenga inoltre conto che dalla 30 ora in poi ogni utente passa ad una tariffa ridotta (vedi tabella sopra) Non sono ovviamente disponibili dati sul fenomeno delle badanti, l unico dato disponibile è quello del Contributo aggiuntivo Badanti (DGR 1206/2007) che però sottostima assolutamente il fenomeno trattandosi solo di quelle in regola aventi i requisiti. Il dato al 1/1/2009 è per tutta l Unione di 103 contratti attivi. 17

18 UTENTI ASSIS. DOM. LEGGERA n. utenti tariffe in Ragionamento simile per le tariffe dell Assistenza domiciliare leggera Altri Servizi di supporto al domicilio Nel 2010 solo il comune di Lugo aveva conferito gli altri servizi accessori all Unione. Nell ambito del progetto integrato di vita e di cura riferito alla persona risulta fondamentale supportare la domiciliarità attraverso percorsi assistenziali integrati con altre opportunità e politiche sociali e socio sanitarie quali i servizi di pasto al domicilio, telesoccorso e trasporto. La tabella indica le persone che usufruiscono sia dell assistenza domiciliare (dimissione protetta, assistenza complessa e leggera) sia dei servizi di supporto. I servizi indicati in tabella sono stati conferiti all Unione dei Comuni con decorrenza Conclusioni Sicuramente l Unione della Bassa Romagna eroga un alto livello di servizio sia in valore assoluto che procapite. Gli indicatori degli altri comprensori della Provincia di Ravenna e la media regionale sono significativamente più bassi in termini di capacità di assistenza (n. dimissioni protette, etc..) che a volte sono 3 volte più alti. Ovviamente preoccupa il fatto che l 79% delle entrate derivano dal finanziamento regionale ed un probabile taglio del trasferimento regionale per effetto della manovra estiva 2011 avrebbe pesanti effetti. Dalle tariffe arriva ben il 26% dell entrate. Complessivamente comunque il tasso di copertura dei costi (tra trasferimenti e tariffe) è del 85% il restante 15% è coperto dall Unione con risorse proprie (provenienti dagli enti) Le tariffe paiono significativamente più basse di quelle del campione di riferimento. Si pensi che in tutte le fasce ISEE prese a campione le tariffe dell Unione sono più basse. Si nota anche un forte schiacciamento verso il basso per le fasce maggiori di Tutto ciò, insieme alla qualità del servizio reso, va valutato anche alla luce del rincaro dei costi dei gestori per effetto dell Accreditamento regionale. 18

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