Maggio 2011 Analisi trimestrale sui prezzi e sul mercato del Vino

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3 Maggio 2011 Analisi trimestrale sui prezzi e sul mercato del Vino L Analisi trimestrale sui prezzi e sul mercato del Vino è realizzata da Borsa Merci Telematica Italiana e nasce come iniziativa del sistema camerale e in particolare delle seguenti Camere di Commercio: Camera di Commercio di Firenze Camera di Commercio di Pisa Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro BMTI per la realizzazione dell Analisi trimestrale sui prezzi e sul mercato del Vino Gianluca Pesolillo (responsabile documento), Giampaolo Nardoni, Carla Bologna, Bruno De Lucia, Elisabetta Delmonte, Lorenzo Martucci, Ilaria Romano, Maria Carmela Somma, Nicolò Varesi. 2

4 Maggio 2011 Indice 1. Il mercato nazionale Il mercato vinicolo nazionale Le aspettative degli operatori Analisi dei prezzi I prezzi dei vini di qualità delle province di Firenze, Grosseto e Pisa I prezzi del vino da tavola I prezzi al consumo del vino Il mercato internazionale Il mercato vinicolo internazionale Import-export Le esportazioni della Toscana Le esportazioni di VQPRD Toscani Approfondimento normativo Al via le domande per la vendemmia verde e per la promozione dei vini sui mercati dei Paesi Terzi Analisi su superfici e produzione nazionali ed approfondimento sulla Toscana La produzione di vino in Italia La produzione di vino in Toscana I vini DOC, DOCG e IGT della regione Toscana Chianti Classico DOCG Vin Santo del Chianti Classico DOC Costa Toscana IGT

5 Il mercato nazionale Maggio Il mercato nazionale 4

6 Il mercato nazionale Maggio Il mercato vinicolo nazionale I dati provvisori dell Istat relativi alla produzione di vino nell anno 2010 mostrano, in controtendenza rispetto alle stime dei mesi scorsi, un incremento complessivo nella produzione di vini e mosti nazionale nella misura del 2,1%. Nel 2010 sono stati prodotti 46,7 milioni di ettolitri, pari a circa 1 milione di ettolitri in più rispetto all anno precedente. La regione Puglia ha fatto registrare il maggior incremento produttivo (+1,5 milioni di ettolitri), seguita dall Abruzzo (+380mila ettolitri) e dal Friuli Venezia Giulia (+200mila ettolitri). In calo le produzioni in Sicilia (500mila ettolitri in meno), Emilia Romagna (-350mila ettolitri) e Lazio (- 270mila ettolitri). Nonostante l incremento registrato sul fronte della produzione, le superfici investite ad uva da vino hanno subìto una flessione pari a circa 32mila ettari (-4,6% rispetto al 2009). Il calo delle superfici ha interessato quasi tutte le regioni italiane, ma circa il 50% di tale riduzione è determinata dal ridimensionamento delle superfici investite ad uva da vino nella Regione Siciliana (-17mila ettari). Per quanto riguarda la produzione, il 2010 fa registrare un incremento delle quantità prodotte di vini di qualità in particolare per il marchio IGT, la cui produzione è passata da 12,3 a 14 milioni di ettolitri (+14% circa). In aumento anche i vini a marchio DOC e DOCG (+500mila ettolitri), mentre diminuisce la produzione di vino da tavola (-900mila ettolitri). Sul versante dei prezzi all ingrosso, a seguito della ripresa delle quotazioni nella prima parte della nuova campagna, nel primo quadrimestre del 2011 i listini hanno mostrato una andamento sostanzialmente stabile delle quotazioni, con qualche revisione al rialzo su alcune piazze sia per i vini a denominazione di origine che per i vini da tavola. Nel periodo gennaio-aprile 2011 sono stati registrati moderati rialzi per i vini bianchi da tavola a bassa gradazione su alcune piazze del Sud, in particolare quelle pugliesi (Bari e Foggia). Anche sulla piazza di Pescara si sono rilevati degli aumenti ma unicamente ad aprile. Sulle altre piazze monitorate, invece, i prezzi sono rimasti stabili. In aumento anche i listini dei rossi ad alta gradazione su tutte le principali piazze prese in esame (Bari, Firenze, Pescara e Roma). In generale, i prezzi dei vini da tavola sia rossi che bianchi si attestano su livelli più elevati rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Tra i vini a denominazione di origine, particolare vivacità si è registrata sulla piazza di Firenze per i vini IGT mentre incrementi generalizzati, seppur limitatamente ad alcune annate, si sono avuti per il Chianti DOCG e per il Chianti Classico DOCG (vedi analisi dei prezzi a pag. 7). Un lieve ma generalizzato incremento dei prezzi del comparto vinicolo si registra nei primi quattro mesi del 2011 anche nella fase di vendita al dettaglio. Le variazioni degli indici dei prezzi al consumo, diffusi dall Istat, sono risultate positive nei primi mesi del 2011 sia per i vini da tavola che per quelli a denominazione d origine (vedi tabella 2.5). Prosegue il trend decrescente della domanda interna di vini che, secondo le ultime stime Ismea, nel primo trimestre 2011 è stata inferiore rispetto allo stesso trimestre del 2010, in particolare in termini di valore (-6,3%), ed in misura meno spiccata per le quantità (-1,3%). Si registra, tuttavia, una ripresa dei consumi di vini a denominazione d origine (DOC e DOCG) in quantità (+2,5% nel primo trimestre 2011) cui non corrisponde però una crescita del corrispettivo in valore che, anzi, risulta inferiore rispetto al primo trimestre 2010 (- 6,7%). Come avvenuto nel 2010, anche nei primi mesi del 2011 il ridimensionamento dei consumi interni è stato compensato dall andamento fortemente positivo delle esportazioni. Per 5

7 Il mercato nazionale Maggio 2011 quanto riguarda il 2010, i dati Istat hanno indicato che le esportazioni di vino italiano hanno raggiunto quasi i 4 miliardi di euro in termini di valore (+11,6% rispetto al 2009) e i 2,2 milioni di tonnellate in termini di quantità (+10,4%; vedi paragrafo 3.2), raggiungendo in entrambi casi il massimo storico. In linea con gli ottimi risultati del 2010, il primo bimestre del 2011 ha registrato, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, un netto incremento sia delle quantità esportate (+13%) che degli incassi (+15%). L export, dunque, continua a confermarsi come elemento di spinta dell intero comparto vinicolo. 1.2 Le aspettative degli operatori Dall indagine condotta presso gli operatori del settore vinicolo è emersa da più parti una conferma della fase di sostanziale stabilità dei prezzi nel corso degli ultimi tre mesi. Tale stabilità si inserisce in un mercato in cui l offerta di prodotto risulta essere essenzialmente in linea con la domanda. Tuttavia, per alcuni vini DOC e DOCG, come il Prosecco, il Montepulciano DOC ed il Brunello di Montalcino, il mercato ha avuto un andamento più vivace con conseguenti lievi incrementi di prezzo. Dinamismo si registra anche sul versante dell export, particolarmente sostenuto verso i Paesi extra-europei. Nei Paesi dell est Europa, che tendenzialmente acquistano vini a basso prezzo, risultano in aumento le vendite di vino sfuso. Le aspettative degli operatori circa l andamento del mercato nei i prossimi mesi sono di prezzi sostanzialmente stabili. I prossimi mesi saranno caratterizzati dalla vendita del prodotto in giacenza. In questo periodo dell anno è difficile che si verifichino forti trattative e negoziazioni in quanto la gran parte delle forniture è già stata sottoscritta. Nonostante l attuale situazione di equilibrio tra domanda ed offerta di prodotto, qualche spazio per eventuali spinte al ribasso dei prezzi potrebbe comunque registrarsi qualora si verificasse un eccedenza delle giacenze di prodotto rispetto alle attese. Nondimeno sono da escludere eventuali variazioni verso l alto dei prezzi che potrebbero verificarsi, invece, in caso di problemi di natura meteorologica e/o patologica sulla nuova produzione. In questo caso anche il prezzo del vino già in commercio potrebbe subire delle variazioni al rialzo. 6

8 Analisi dei prezzi Maggio Analisi dei prezzi 7

9 Analisi dei prezzi Maggio I prezzi dei vini di qualità delle province di Firenze, Grosseto e Pisa Tra gennaio e aprile 2011 il Chianti DOCG mostra prezzi in risalita limitatamente ad alcune annate sulle piazze di Firenze (grafico 2.2), Siena (grafico 2.4) e Milano (grafico 2.5), mentre sulle piazze di Arezzo (grafico 2.1) e Pisa (grafico 2.3) i prezzi si mantengono stabili. L incremento del prezzo interessa in misura più netta le produzioni del 2008 e del 2009, mentre è più incerto l andamento del prezzo per la produzione del I prezzi crescono in misura modesta sulla piazza di Firenze: il prezzo della produzione 2008 vede un incremento di 4 /hl nella prima metà di aprile, mentre il prezzo della produzione 2009 seguendo lo stesso andamento cresce di 2,5 /hl. Modesta anche la crescita del prezzo sulla piazza di Milano: +2,5 /hl per la produzione Più consistenti gli incrementi registrati a Siena: il prezzo della produzione 2008 aumenta di 5 /hl a fine gennaio, mentre quello della produzione 2009 sempre a fine gennaio cresce di 12,5 /hl. Il prezzo del Chianti DOCG 2010 si caratterizza come già accennato sopra per un andamento più incerto e meno univoco. Sulla piazza di Firenze questo cresce a inizio febbraio da 80 a 83 /hl, per poi avere un lieve ribasso a 82,5 /hl all inizio di marzo e infine una ripresa a 83,5 /hl nella prima metà di aprile. Si registra dunque una crescita complessiva del prezzo (+3,5 /hl), seppur modesta. Sulla piazza di Siena invece il prezzo del Chianti DOCG 2010 vede una crescita improvvisa e consistente a fine gennaio, passando dagli iniziali 77,5 /hl a 95 /hl. A questa crescita subitanea segue una fase di assestamento: il prezzo diminuisce progressivamente fino a stabilizzarsi a metà febbraio sugli 85 /hl. La crescita complessiva (+7,5 /hl) è dunque maggiore di quella registrata a Firenze ma più concentrata nel tempo. Anche il Chianti Classico DOCG registra una crescita dei prezzi sia sulla piazza di Firenze che su quella di Siena e questa crescita, così come visto per il Chianti DOCG, interessa le annate 2008 e Sulla piazza di Firenze il prezzo del Chianti Classico DOCG 2008 cresce a più riprese passando dai 145 /hl di inizio gennaio a 170 /hl nella seconda metà di febbraio, mentre il prezzo del Chianti Classico DOCG 2009 cresce dai 140 /hl registrati a inizio gennaio ai 155 /hl registrati alla fine del mese. A Siena la crescita del prezzo è più contenuta e si verifica nella seconda metà di febbraio, in una sola ripresa: il prezzo della produzione 2008 cresce da 130 a 145 /hl mentre quello della produzione 2009 cresce da 140 a 150 /hl. Sul versante dei vini IGT si registra assoluta stabilità dei prezzi ad eccezione della piazza di Firenze, dove nel mese di marzo si registra una crescita per quanto riguarda le produzioni del 2010: il prezzo del Bianco Toscano IGT cresce di 7 /hl, quello del Rosso Toscano IGT di gradi cresce di 7,5 /hl, quello del Rosso Toscano IGT oltre 12 gradi cresce di 6 /hl, mentre quello del Toscano Sangiovese IGT cresce di 9,5 /hl. Chianti DOCG Grafico 2.1: Arezzo Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (franco cantina produttore) Chianti 2006 Chianti 2007 Chianti 2008 Chianti 2009 Chianti

10 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Grafico 2.2: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Chianti 2006 Chianti 2007 Chianti 2008 Chianti 2009 Chianti 2010 Grafico 2.3: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Chianti 2007 Chianti 2008 Chianti 2009 Grafico 2.4: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Chianti 2006 Chianti 2007 Chianti 2008 Chianti 2009 Chianti

11 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Grafico 2.5: Milano Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (franco partenza) Chianti 2007 Chianti 2007/2008 Chianti 2008/2009 Chianti 2009 Chianti 2010 Chianti Colline Pisane DOCG Grafico 2.6: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Chianti Colline Pisane 2007 Chianti Colline Pisane 2008 Chianti Colline Pisane 2009 Chianti Classico DOCG Grafico 2.7: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Chianti Classico 2005 Chianti Classico 2006 Chianti Classico 2007 Chianti Classico 2008 Chianti Classico 2009 Chianti Classico

12 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Grafico 2.8: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Chianti Classico 2006 Chianti Classico 2007 Chianti Classico 2008 Chianti Classico 2009 Bianco Pisano di San Torpé DOC Grafico 2.9: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Bianco Pisano di San Torpè 2008 Bianco Pisano di San Torpè 2009 Bianco Pisano di San Torpè

13 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Montescudaio DOC Montescudaio Bianco DOC Grafico 2.10: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Montescudaio bianco 2008 Montescudaio bianco 2009 Montescudaio bianco 2010 Montescudaio Rosso DOC Grafico 2.11: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Montescudaio rosso 2008 Montescudaio rosso 2009 Montescudaio rosso

14 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Toscano IGT Bianco Toscano IGT gradi Grafico 2.12: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Bianco Toscano gradi 2008 Bianco Toscano gradi 2009 Grafico 2.13: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Bianco Toscano gradi 2008 Bianco Toscano gradi 2009 Bianco Toscano gradi 2010 Grafico 2.14: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Bianco Toscano gradi 2008 Bianco Toscano gradi 2009 Bianco Toscano gradi

15 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Bianco Toscano IGT gradi Grafico 2.15: Arezzo Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (franco cantina produttore) Grafico 2.16: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Bianco Toscano gradi 2008 Bianco Toscano gradi 2009 Bianco Toscano gradi 2010 Grafico 2.17: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Bianco Toscano gradi 2008 Bianco Toscano gradi 2009 Bianco Toscano gradi

16 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Bianco Toscano IGT oltre 11 gradi Grafico 2.18: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Bianco Toscano oltre 11 gradi 2008 Bianco Toscano oltre 11 gradi 2009 Bianco Toscano oltre 11 gradi 2010 Rosso Toscano IGT gradi Grafico 2.19: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Rosso Toscano gradi 2008 Rosso Toscano gradi 2009 Rosso Toscano gradi

17 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Rosso Toscano IGT gradi Grafico 2.20: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Rosso Toscano gradi 2008 Rosso Toscano gradi 2009 Rosso Toscano gradi 2010 Grafico 2.21: Pisa Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (alla cantina dal produttore) Rosso Toscano gradi 2008 Rosso Toscano gradi 2009 Rosso Toscano gradi 2010 Grafico 2.22: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Rosso Toscano gradi 2008 Rosso Toscano gradi 2009 Rosso Toscano gradi

18 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Grafico 2.23: Milano Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (franco partenza) Rosso Toscano gradi 2007/2008 Rosso Toscano gradi 2008/2009 Rosso Toscano gradi 2009 Rosso Toscano gradi 2010 Rosso Toscano IGT 11 gradi e oltre Grafico 2.24: Arezzo Prezzo medio ( /q) negli ultimi due anni (franco cantina produttore) Rosso Toscano IGT oltre 12 gradi Grafico 2.25: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Rosso Toscano oltre 12 gradi 2008 Rosso Toscano oltre 12 gradi 2009 Rosso Toscano oltre 12 gradi

19 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Grafico 2.26: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Rosso Toscano oltre 12 gradi 2008 Rosso Toscano oltre 12 gradi 2009 Rosso Toscano oltre 12 gradi 2010 Toscano Sangiovese IGT oltre 12 gradi Grafico 2.27: Firenze Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco luogo di produzione) Toscano Sangiovese 2008 Toscano Sangiovese 2009 Toscano Sangiovese 2010 Rosso Toscano Sangiovese IGT Grafico 2.28: Siena Prezzo medio ( /hl) negli ultimi due anni (franco partenza) Rosso Toscano Sangiovese 2008 Rosso Toscano Sangiovese 2009 Rosso Toscano Sangiovese

20 Analisi dei prezzi Maggio I prezzi del vino da tavola Vino da tavola bianco - Gradazione alcolica 9-11 Tabella 2.1: Prezzi medi mensili ( /ettogrado) per CCIAA 2 negli ultimi 15 mesi (franco partenza), variazioni congiunturali per CCIAA degli ultimi 12 mesi e variazioni tendenziali per CCIAA degli ultimi tre mesi. In rosso le variazioni positive dei prezzi medi, in verde quelle negative. Mese AR BA FG PE PG PI VE VR Variazione rispetto al mese precedente Grafico 2.29: Prezzo medio ( /ettogrado) per CCIAA negli ultimi 15 mesi (franco partenza). AR BA FG PE PG PI VE VR feb-10 3,18 2,08 2,10 2,15 2,15 1,52 3,10 3,65 mag-10/apr-10 0,0% 1,1% 3,5% -1,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% mar-10 3,18 2,14 2,10 2,15 2,15 1,52 3,10 3,65 giu-10/mag-10 0,0% 1,1% 0,0% -2,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% apr-10 3,18 2,25 2,13 2,15 2,15 1,52 3,10 3,65 lug-10/giu-10 0,0% 0,0% 0,0% 4,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% mag-10 3,18 2,28 2,20 2,11 2,15 1,52 3,10 3,65 ago-10/lug-10 0,0% -100,0% 0,0% 0,0% 0,0% -100,0% 0,0% 0,0% giu-10 3,18 2,30 2,20 2,05 2,15 1,52 3,10 3,65 set-10/ago-10 0,0% #DIV/0! 0,0% 0,0% -100,0% #DIV/0! 0,0% 0,0% lug-10 3,18 2,30 2,20 2,15 2,15 1,52 3,10 3,65 ott-10/set-10 0,0% -1,5% 1,1% -4,7% #DIV/0! 0,0% 1,2% 0,0% ago-10 3,18 2,20 2,15 2,15 3,10 3,65 nov-10/ott-10 0,0% 3,4% 3,4% 7,3% #DIV/0! 0,0% 0,4% 1,0% set-10 3,18 2,26 2,20 2,15 1,52 3,10 3,65 dic-10/nov-10 0,0% 4,3% 2,9% 11,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,3% ott-10 3,18 2,23 2,23 2,05 1,52 3,14 3,65 gen-11/dic-10 0,0% 2,1% 2,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% nov-10 3,18 2,30 2,30 2,20 2,15 1,52 3,15 3,69 feb-11/gen-11 0,0% 0,0% 2,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% dic-10 3,18 2,40 2,37 2,45 2,15 1,52 3,15 3,70 mar-11/feb-11 0,0% 8,2% 2,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% gen-11 3,18 2,45 2,43 2,45 2,15 1,52 3,15 3,70 apr-11/mar ,0% 0,0% 0,0% 1,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% feb-11 3,18 2,45 2,50 2,45 2,15 1,52 3,15 3,70 mar-11 3,18 2,65 2,55 2,45 2,15 1,52 3,15 3,70 apr-11 2,65 2,55 2,48 2,15 1,52 3,15 3,70 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 Variazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno AR BA FG PE PG PI VE VR feb-11/feb-10 0,0% 18,1% 19,0% 14,0% 0,0% 0,0% 1,6% 1,4% mar-11/mar-10 0,0% 24,0% 21,4% 14,0% 0,0% 0,0% 1,6% 1,4% apr-11/apr ,0% 17,8% 20,0% 15,5% 0,0% 0,0% 1,6% 1,4% feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 AR BA FG PE PG PI VE VR Bari, Foggia e Perugia sono le uniche tre piazze dove il vino da tavola bianco 9-11 gradi registra incrementi di prezzo su base congiunturale nell ultimo trimestre (tabella 2.1): a Foggia si registra una crescita a febbraio (+2,7%) e a marzo (+2%), a Bari si registra una crescita a marzo (+8,2%), mentre a Pescara si ha una crescita ad aprile (+1,4%). Tutte le altre piazze registrano una piena stabilità dei prezzi. Bari, Foggia e Pescara sono anche le tre piazze che su base tendenziale mostrano i maggiori incrementi di prezzo (leggermente superiori nelle due piazze pugliesi rispetto a Pescara): nel mese di aprile questi incrementi sono compresi tra il +15,5% di Pescara e il +20% di Foggia. Venezia e Verona presentano lievi incrementi di prezzo su base tendenziale, rispettivamente dell 1,6% e dell 1,4%. Sulle piazze di Arezzo, Perugia e Pisa invece non si registra alcuna variazione dei prezzi nell arco degli ultimi 15 mesi. 2 Sono state considerate le Camere di Commercio nel cui listino è presente un prodotto le cui caratteristiche rientrano in quelle del vino da tavola bianco con gradazione alcolica

21 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Vino da tavola bianco - Gradazione alcolica Tabella 2.2: Prezzi medi mensili ( /ettogrado) per CCIAA 3 negli ultimi 15 mesi (franco partenza), variazioni congiunturali per CCIAA degli ultimi 12 mesi e variazioni tendenziali per CCIAA degli ultimi tre mesi. In rosso le variazioni positive dei prezzi medi, in verde quelle negative. Mese PG PI Variazione rispetto al mese precedente feb-10 2,35 1,88 mag-10/apr-10 0,0% 0,0% mar-10 2,35 1,88 giu-10/mag-10 0,0% 0,0% apr-10 2,35 1,88 lug-10/giu-10 0,0% 0,0% mag-10 2,35 1,88 ago-10/lug-10 0,0% -100,0% giu-10 2,35 1,88 set-10/ago ,0% #DIV/0! lug-10 2,35 1,88 ott-10/set-10 #DIV/0! 0,0% ago-10 2,35 nov-10/ott-10 #DIV/0! 0,0% set-10 1,88 dic-10/nov-10 0,0% 0,0% ott-10 1,88 gen-11/dic-10 0,0% 0,0% nov-10 2,35 1,88 feb-11/gen-11 0,0% 0,0% dic-10 2,35 1,88 mar-11/feb-11 0,0% 0,0% gen-11 2,35 1,88 apr-11/mar-11 0,0% 0,0% feb-11 2,35 1,88 mar-11 2,35 1,88 apr-11 2,35 1,88 Grafico 2.30: Prezzo medio ( /ettogrado) per CCIAA negli ultimi 15 mesi (franco partenza). 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 Variazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno PG PG feb-11/feb-10 0,0% 0,0% mar-11/mar-10 0,0% 0,0% apr-11/apr-10 0,0% 0,0% feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 PI PI PG PI Il vino da tavola bianco gradi continua a registrare la più totale stabilità di prezzo: sia sulla piazza di Perugia che su quella di Pisa si continua a non registrare alcuna variazione nell arco degli ultimi 15 mesi (tabella 2.2). 3 Sono state considerate le Camere di Commercio nel cui listino è presente un prodotto le cui caratteristiche rientrano in quelle del vino da tavola bianco con gradazione alcolica

22 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Vino da tavola rosso - Gradazione alcolica 9-11 Tabella 2.3: Prezzi medi mensili ( /ettogrado) per CCIAA 4 negli ultimi 15 mesi (franco partenza), variazioni congiunturali per CCIAA degli ultimi 12 mesi e variazioni tendenziali per CCIAA degli ultimi tre mesi. In rosso le variazioni positive dei prezzi medi, in verde quelle negative. Mese PG PI VE VR Variazione rispetto al mese precedente Grafico 2.31: Prezzo medio ( /ettogrado) per CCIAA negli ultimi 15 mesi (franco partenza). PG PI VE VR feb-10 1,70 3,00 2,50 3,05 mag-10/apr-10 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% mar-10 1,70 3,00 2,54 3,05 giu-10/mag-10 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% apr-10 1,70 3,00 2,60 3,05 lug-10/giu-10 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% mag-10 1,70 3,00 2,60 3,05 ago-10/lug-10 0,0% -100,0% 0,0% 0,0% giu-10 1,70 3,00 2,60 3,05 set-10/ago ,0% #DIV/0! 0,0% 0,0% lug-10 1,70 3,00 2,60 3,05 ott-10/set-10 #DIV/0! 0,0% 6,2% 0,0% ago-10 1,70 2,60 3,05 nov-10/ott-10 #DIV/0! 0,0% 3,9% 9,8% set-10 3,00 2,60 3,05 dic-10/nov-10 0,0% 0,0% 1,0% 3,0% ott-10 3,00 2,76 3,05 gen-11/dic-10 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% nov-10 1,70 3,00 2,87 3,35 feb-11/gen-11 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% dic-10 1,70 3,00 2,90 3,45 mar-11/feb-11 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% gen-11 1,70 3,00 2,90 3,45 apr-11/mar-11 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% feb-11 1,70 3,00 2,90 3,45 mar-11 1,70 3,00 2,90 3,45 apr-11 1,70 3,00 2,90 3,45 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 Variazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno PG PI VE VR feb-11/feb-10 0,0% 0,0% 16,0% 13,1% mar-11/mar-10 0,0% 0,0% 14,2% 13,1% apr-11/apr-10 0,0% 0,0% 11,5% 13,1% feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 PG PI VE VR Il prezzo del vino da tavola rosso 9-11 gradi (tabella 2.3) non registra variazioni nell ultimo trimestre in alcuna delle quattro piazze considerate. Ad aprile su base tendenziale i prezzi sulle piazze di Venezia e Verona registrano rispettivamente un +11,5% e un +13,1% rispetto ad aprile Tale differenza è riconducibile agli incrementi di prezzo registrati tra ottobre e novembre 2010 sulla piazza di Venezia, e nel mese di novembre 2010 sulla piazza di Verona. A Perugia e a Pisa invece non si registra alcuna variazione nei prezzi nel corso degli ultimi 15 mesi. 4 Sono state considerate le Camere di Commercio nel cui listino è presente un prodotto le cui caratteristiche rientrano in quelle del vino da tavola rosso con gradazione alcolica

23 Analisi dei prezzi Maggio 2011 Vino da tavola rosso - Gradazione alcolica Tabella 2.4: Prezzi medi mensili ( /ettogrado) per CCIAA 5 negli ultimi 15 mesi (franco partenza), variazioni congiunturali per CCIAA degli ultimi 12 mesi e variazioni tendenziali per CCIAA degli ultimi tre mesi. In rosso le variazioni positive dei prezzi medi, in verde quelle negative. Mese AR BA FI PE PG PI RM Variazione rispetto al mese precedente Grafico 2.32: Prezzo medio ( /ettogrado) per CCIAA negli ultimi 15 mesi (franco partenza). AR BA FI PE PG PI RM feb-10 3,60 2,20 2,50 2,35 1,90 3,04 3,15 mag-10/apr-10 0,0% 1,1% 0,0% 4,3% 0,0% 0,0% -1,6% mar-10 3,60 2,24 2,50 2,35 1,90 3,04 3,15 giu-10/mag-10 0,0% 1,1% -1,0% 0,0% 0,0% 0,0% -1,6% apr-10 3,60 2,35 2,50 2,35 1,90 3,04 3,15 lug-10/giu-10 0,0% 0,0% -3,0% 4,1% 0,0% 0,0% -3,3% mag-10 3,60 2,38 2,50 2,45 1,90 3,04 3,10 ago-10/lug-10 0,0% -100,0% 0,0% 0,0% 0,0% -100,0% 0,0% giu-10 3,60 2,40 2,48 2,45 1,90 3,04 3,05 set-10/ago-10 0,0% #DIV/0! 0,0% 0,0% -100,0% #DIV/0! 0,0% lug-10 3,60 2,40 2,40 2,55 1,90 3,04 2,95 ott-10/set-10 0,0% -1,5% 0,0% 0,0% #DIV/0! 0,0% 0,0% ago-10 3,60 2,40 2,55 1,90 2,95 nov-10/ott-10 0,0% 3,2% 4,2% 2,9% #DIV/0! 0,0% 0,0% set-10 3,60 2,36 2,40 2,55 3,04 2,95 dic-10/nov-10 0,0% 4,2% 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% ott-10 3,60 2,33 2,40 2,55 3,04 2,95 gen-11/dic-10 0,0% 2,0% 6,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% nov-10 3,60 2,40 2,50 2,63 1,90 3,04 2,95 feb-11/gen-11 0,0% 0,0% 13,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% dic-10 3,60 2,50 2,50 2,65 1,90 3,04 2,95 mar-11/feb-11 0,0% 7,8% 3,3% 1,9% 0,0% 0,0% 14,9% gen-11 3,60 2,55 2,65 2,65 1,90 3,04 2,95 apr-11/mar ,0% 0,0% 0,0% 1,9% 0,0% 0,0% 3,2% feb-11 3,60 2,55 3,00 2,65 1,90 3,04 2,95 mar-11 3,60 2,75 3,10 2,70 1,90 3,04 3,39 apr-11 2,75 3,10 2,75 1,90 3,04 3,50 4,00 Variazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno AR BA FI PE PG feb-11/feb-10 0,0% 15,9% 20,0% 12,8% 0,0% 0,0% -6,3% mar-11/mar-10 0,0% 22,9% 24,0% 14,9% 0,0% 0,0% 7,6% apr-11/apr ,0% 17,0% 24,0% 17,0% 0,0% 0,0% 11,1% PI RM 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 AR BA FI PE PG PI RM Per quanto riguarda i prezzi del vino da tavola rosso gradi si registrano aumenti dei prezzi nella maggior parte delle piazze considerate (tabella 2.4): gli incrementi più consistenti si registrano a Roma (+14,9% a marzo, +3,2% ad aprile) e a Firenze (+13,2% a febbraio, +3,3% a marzo). Anche Bari (+7,8% a marzo) e Pescara (+1,9% a marzo e ad aprile) presentano aumenti di prezzo. Su base tendenziale tutte queste piazze registrano una crescita del prezzo rispetto ai 12 mesi precedenti: ad aprile le differenze rispetto all anno precedente sono comprese tra il +11,1% di Roma e il +24% di Firenze. Roma è peraltro l unica piazza dove nell ultimo trimestre si registra una variazione di prezzo negativa su base tendenziale: a febbraio infatti il prezzo registra un -6,3% rispetto a febbraio del Le piazze di Arezzo, Perugia e Pisa non registrano invece alcuna variazione di prezzo negli ultimi 15 mesi. 5 Sono state considerate le Camere di Commercio nel cui listino è presente un prodotto le cui caratteristiche rientrano in quelle del vino da tavola rosso con gradazione alcolica

24 Analisi dei prezzi Maggio I prezzi al consumo del vino I prezzi al consumo nazionali Tabella 2.5: Variazioni congiunturali dei prezzi al consumo nazionali negli ultimi 12 mesi e variazioni tendenziali negli ultimi tre mesi. In rosso le variazioni positive, in verde quelle negative. Vino Vini da tavola Vini di qualità Vini spumante mag-10/apr-10 0,0% mag-10/apr-10 #DIV/0! mag-10/apr-10 #DIV/0! mag-10/apr-10 #DIV/0! giu-10/mag-10 0,1% giu-10/mag-10 #DIV/0! giu-10/mag-10 #DIV/0! giu-10/mag-10 #DIV/0! lug-10/giu-10 0,1% lug-10/giu-10 #DIV/0! lug-10/giu-10 #DIV/0! lug-10/giu-10 #DIV/0! ago-10/lug-10 0,1% ago-10/lug-10 #DIV/0! ago-10/lug-10 #DIV/0! ago-10/lug-10 #DIV/0! set-10/ago-10 0,1% set-10/ago-10 #DIV/0! set-10/ago-10 #DIV/0! set-10/ago-10 #DIV/0! ott-10/set-10 0,1% ott-10/set-10 #DIV/0! ott-10/set-10 #DIV/0! ott-10/set-10 #DIV/0! nov-10/ott-10 0,1% nov-10/ott-10 #DIV/0! nov-10/ott-10 #DIV/0! nov-10/ott-10 #DIV/0! dic-10/nov-10 0,0% dic-10/nov-10 #DIV/0! dic-10/nov-10 #DIV/0! dic-10/nov-10 #DIV/0! gen-11/dic-10 0,1% gen-11/dic-10 0,4% gen-11/dic-10 0,6% gen-11/dic-10 0,7% feb-11/gen-11 0,0% feb-11/gen-11 0,0% feb-11/gen-11 0,0% feb-11/gen-11 0,1% mar-11/feb-11 0,0% mar-11/feb-11 0,1% mar-11/feb-11 0,1% mar-11/feb-11-0,1% apr-11/mar-11 0,2% apr-11/mar-11 0,3% apr-11/mar-11 0,1% apr-11/mar-11 0,0% Vino feb-11/feb-10 0,9% mar-11/mar-10 0,9% apr-11/apr-10 1,0% Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Nota: I prezzi al consumo relativi alle voci Vini da tavola, Vini di qualità e Vini spumante sono rilevati a partire da gen-11. I prezzi al consumo nella regione Toscana 6 Tabella 2.6: Prezzi medi mensili ( /litro) per provincia negli ultimi 15 mesi, variazioni congiunturali per provincia degli ultimi 12 mesi e variazioni tendenziali per provincia degli ultimi tre mesi. In rosso le variazioni positive dei prezzi medi, in verde quelle negative. Mese Arezzo Firenze Grosseto Pisa Pistoia Siena Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Variazione rispetto al mese precedente Arezzo Firenze Grosseto Pisa Pistoia Siena feb-10 2,35 1,66 1,92 1,73 1,66 1,22 mag-10/apr-10 0,0% 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% mar-10 2,35 1,66 1,93 1,73 1,66 1,22 giu-10/mag-10-1,3% 1,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% apr-10 2,32 1,65 1,92 1,71 1,64 1,22 lug-10/giu-10 0,9% 1,2% 0,0% -0,6% 0,6% 0,0% mag-10 2,32 1,65 1,94 1,71 1,64 1,22 ago-10/lug-10 0,0% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% giu-10 2,29 1,68 1,94 1,71 1,64 1,22 set-10/ago-10 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,2% 0,0% lug-10 2,31 1,70 1,94 1,70 1,65 1,22 ott-10/set-10 0,4% -0,6% -0,5% 0,6% -4,2% 0,0% ago-10 2,31 1,71 1,94 1,70 1,65 1,22 nov-10/ott-10 0,0% 2,4% 0,0% -1,8% 0,0% 0,0% set-10 2,31 1,71 1,94 1,70 1,67 1,22 dic-10/nov-10 0,4% 0,0% -0,5% 0,0% 0,0% 0,0% ott-10 2,32 1,70 1,93 1,71 1,60 1,22 gen-11/dic-10-26,2% 5,7% 2,1% 0,0% 0,0% 0,0% nov-10 2,32 1,74 1,93 1,68 1,60 1,22 feb-11/gen-11 0,0% 0,0% -4,6% 0,0% 0,0% ####### dic-10 2,33 1,74 1,92 1,68 1,60 1,22 mar-11/feb-11 0,0% -0,5% 8,6% 0,0% -0,6% ####### gen-11 1,72 1,84 1,96 1,68 1,60 1,22 apr-11/mar-11 0,0% 0,5% -1,5% 0,0% 0,0% ####### feb-11 1,72 1,84 1,87 1,68 1,60 n.d. mar-11 1,72 1,83 2,03 1,68 1,59 n.d. apr-11 1,72 1,84 2,00 1,68 1,59 n.d. Variazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno Arezzo Firenze Grosseto Pisa A livello nazionale si assiste, nell ultimo trimestre, ad una lieve crescita dei prezzi al consumo nel comparto del vino nel mese di marzo (+0,2%) preceduta da due mesi di prezzi stabili. In particolare sono i vini da tavola a mostrare la crescita maggiore (+0,1% a febbraio e +0,3% a marzo), mentre i prezzi degli spumanti sono pressoché stabili: +0,1% a febbraio, -0,1% a marzo. Su base tendenziale il comparto mostra nel mese di aprile una crescita dei prezzi pari all 1% (tabella 2.5). Tra i capoluoghi toscani analizzati (tabella 2.6) si osserva grande eterogeneità: Arezzo e Pisa registrano prezzi stabili, Firenze mostra una sostanziale stabilità (-0,5% in marzo e +0,5% in aprile), Pistoia un calo a marzo (-0,6%), Grosseto una crescita complessiva dovuta ad un forte aumento dei prezzi a marzo (+8,6%) e a cali minori a gennaio (-4,6%) e ad aprile (-1,5%). Su base tendenziale Firenze e Grosseto mostrano una crescita dei prezzi, le altre piazze un calo. Pistoia Siena feb-11/feb-10-26,8% 10,8% -2,6% -2,9% -3,6% ####### mar-11/mar-10-26,8% 10,2% 5,2% -2,9% -4,2% ####### apr-11/apr-10-25,9% 11,5% 4,2% -1,8% -3,0% ####### 6 Si sono considerate tutte le province della Regione Toscana che partecipano alla rilevazione dei prezzi al consumo Istat. 23

25 Il mercato internazionale Maggio Il mercato internazionale 24

26 Il mercato internazionale Maggio Il mercato vinicolo internazionale Il 2010 è stato il secondo anno di applicazione della nuova OCM vino (che prevede un premio ai viticoltori per l abbandono definitivo dei vigneti) nei Paesi dell Unione Europea, che si è tradotta in una riduzione delle superfici coltivate all interno dei confini comunitari. Dopo la riduzione tra il 2008 ed il 2009 (-93mila ettari), secondo le ultime stime dell OIV (aggiornate al mese di marzo 2011), il vigneto europeo è passato da ettari nel 2009 a di ettari nel 2010 (-64mila ettari). Circa il 50% di tale ridimensionamento è attribuibile alla riduzione delle superfici spagnole investite ad uva (-31mila ettari). Al di fuori dei confini dell Unione Europea il potenziale produttivo si mantiene stabile anche nel 2010 (per il terzo anno consecutivo) e vede in aumento i vigneti cinesi e cileni, controbilanciato dalla riduzione di quelli di australiani e turchi. Anche in termini di produzione l annata 2010 è da considerarsi una delle meno abbondanti degli ultimi quindici anni nei Paesi UE. La produzione di vino (esclusi succhi e mosti) nei paesi comunitari nel 2010 sfiorerebbe i 153 milioni di ettolitri (circa 10milioni di ettolitri in meno rispetto al 2009). Tale riduzione interesserebbe tutti i Paesi dell Ue ad eccezione del Portogallo che registrerebbe un incremento produttivo di circa 900mila ettolitri. Anche al di fuori dei confini comunitari prevale la tendenza alla riduzione delle quantità prodotte. Il calo più consistente interesserebbe gli Usa (-2,3 milioni di ettolitri), mentre è previsto un considerevole incremento per la produzione di vino argentina (+4,1 milioni di ettolitri). Complessivamente la produzione mondiale 2010, secondo le stime dell OIV, dovrebbe attestarsi tra i 256,3 e i 263,7 milioni di ettolitri, con una flessione rispetto all anno precedente compresa tra -2,8% e -5,5%. Tabella 3.1: Produzione mondiale di vino (esclusi succhi e mosti) per Paese (milioni di ettolitri) 2009* previsione 2010 var. % 2010/2009 Francia 46,4 45,0-3,0% Italia 47,5 44,8-5,5% Spagna 35,2 34,0-3,3% USA 22,0 19,6-10,7% Argentina 12,1 16,3 33,9% Australia 11,7 11,2-4,0% Sudafrica 10,0 9,2-7,7% Cile 10,1 8,8-12,4% Germania 9,1 7,2-21,4% Portogallo 5,9 6,8 15,2% Grecia 3,4 3,1-7,9% Brasile 2,7 2,5-9,8% Nuova Zelanda 2,1 1,9-7,3% Austria 2,4 1,7-26,1% Totale Mondo 271,2 256,3 / 263,7-5,5% / -2,8% Fonte: Elaborazione BMTI su dati OIV *dati provvisori Nonostante il perdurare della crisi dell economia mondiale nel 2010 si registra una ripresa del commercio internazionale di vini. Il volume delle esportazioni di vino dovrebbe infatti raggiungere i 93 milioni di ettolitri, circa 6 milioni di ettolitri in più rispetto all anno Ad una crescita del volume delle esportazioni non corrisponde tuttavia un incremento del valore degli scambi internazionali legati al vino. Questo andamento divergente tra valore e volume delle esportazioni si spiega in parte con la recente tendenza, già emersa lo scorso anno ed effetto riconducibile alla crisi economica, che vede crescere la commercializzazione di vino sfuso (con prezzo più contenuto) rispetto a quello imbottigliato. Tutti i principali Paesi esportatori sono interessati da questa ripresa del commercio internazionale. In particolare i paesi tradizionalmente produttori come Italia, Francia e Spagna vedono incrementare le quantità esportate in misura maggiore rispetto ai Paesi dell emisfero Sud e degli Stati Uniti. La Spagna mostra il maggior incremento in termini di quantità esportate rispetto al 2009 (+2,3 milioni di ettolitri). 25

27 Il mercato internazionale Maggio 2011 Tabella 3.2: Volume delle esportazioni mondiali di vino per Paese (milioni di ettolitri) * previsione 2010 var. % 2010/2009 Italia 18,5 17,5 19,2 20,6 7,3% Spagna 15,1 16,9 14,6 16,9 15,8% Francia 15,2 13,7 12,6 13,5 7,1% Sudamerica 1 9,7 10,0 9,7 10,0 3,1% Oceania 2 8,6 7,9 8,8 9,4 6,8% USA 4,2 4,6 4,0 4,1 2,5% Germania 3,5 3,6 3,6 3,9 8,3% Sudafrica 3,1 4,1 4,0 3,8-5,0% Portogallo 3,4 2,9 2,3 2,6 13,0% PECO 3 1,9 1,8 1,4 1,3-7,1% Moldavia 0,6 1,0 1,0 1,0 0,0% Magreb 4 0,2 0,2 0,1 0,2 100,0% Totale Mondo 89,4 89,9 87,0 92,9 6,8% Fonte: Elaborazione BMTI su dati OIV *dati provvisori 1: Argentina e Cile 2: Australia e Nuova Zelanda 3: Bulgaria, Ungheria e Romania 4: Algeria, Tunisia e Marocco Sul versante dei prezzi, i vini comuni in Francia, dopo l incremento registrato sin dagli inizi della nuova campagna e proseguito nel primo bimestre del 2011, hanno mostrato un inversione di tendenza a partire da marzo, particolarmente spiccata per i vini bianchi. Le quotazioni dei vini bianchi comuni (grafico 3.1), infatti, dopo aver superato i 5,02 /ettogrado nel mese di febbraio 2011, sono decisamente rientrate nei due mesi successivi facendo registrare una flessione del 15% nel mese di marzo (con una media di 4,07 /ettogrado) e del 33% nel mese di aprile (con una media di 2,88 /ettogrado). Tali ribassi hanno riportato le quotazioni dei vini bianchi comuni leggermente sopra i livelli registrati ad inizio campagna. Diverso l andamento dei Bianchi IGP (grafico 3.2) che, grazie al rialzo rilevato nel secondo bimestre dell anno, si è attestato sui 7,15 /ettogrado. Per quanto riguarda i vini rossi, ad aprile si è registrato un lieve ribasso delle quotazioni dei vini comuni, che si sono attestate sui 4,30 /ettogrado, sopra le quotazioni dei vini bianchi. Anche per il segmento dei rossi IGP nel mese di aprile si è registrata una battuta d arresto (-2%), con il prezzo attestato sui 5,4 /ettogrado, dopo i costanti incrementi rilevati a partire dal mese di settembre Grafico 3.1: Quotazioni dei vini comuni in Francia ( /ettogrado) Rossi comuni Bianchi Comuni 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 ago-09 ott-09 dic-09 feb-10 apr-10 giu-10 ago-10 ott-10 dic-10 feb-11 apr-11 Fonte: Elaborazione BMTI su dati FranceAgrimer Grafico 3.2: Quotazioni dei vini IGP in Francia ( /ettogrado) 8,00 Bianchi IGP Rossi IGP 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 ago-09 ott-09 dic-09 feb-10 apr-10 giu-10 ago-10 ott-10 dic-10 feb-11 apr-11 Fonte: Elaborazione BMTI su dati FranceAgrimer 26

28 Il mercato internazionale Maggio Import-export Tabella 3.3: Esportazioni nazionali di vini e mosti relative agli anni 2009 e 2010 (dati rettificati) in valore ed in volume e relative variazioni percentuali Valore in milioni di euro Volume in tonnellate Var. % 2010/ Var. % 2010/2009 Germania 816,9 849,5 4,0% ,2% Stati Uniti 742,0 827,1 11,5% ,4% Regno Unito 462,6 461,6-0,2% ,2% Svizzera 230,5 259,0 12,4% ,1% Canada 190,7 245,4 28,7% ,9% Danimarca 104,8 132,4 26,4% ,7% Russia 65,5 103,9 58,6% ,9% Giappone 97,6 102,3 4,9% ,6% Paesi Bassi 90,5 101,3 11,9% ,8% Austria 73,1 87,7 19,9% ,5% Francia 90,7 86,6-4,4% ,4% Svezia 83,2 85,1 2,3% ,5% Ue , ,7 6,5% ,3% Mondo 3.510, ,1 11,6% ,4% Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT Tabella 3.4: Importazioni nazionali di vini e mosti relative agli anni 2009 e 2010 (dati rettificati) in valore ed in volume e relative variazioni percentuali Valore in milioni di euro Volume in tonnellate Var. % 2010/ Var. % 2010/2009 Francia 158,5 158,4-0,1% ,0% Stati Uniti 51,9 48,7-6,0% ,8% Spagna 15,0 24,2 61,7% ,5% Germania 5,1 7,8 52,8% ,9% Portogallo 5,6 6,9 22,7% ,2% Ungheria 0,8 1,6 111,2% ,2% Austria 1,7 1,5-8,2% ,1% Cile 1,8 1,3-29,7% ,8% Regno Unito 2,0 1,1-43,9% ,8% Argentina 0,8 1,0 20,6% ,6% Ue ,2 205,3 6,2% ,4% Mondo 252,2 259,1 2,8% ,9% Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT Osservando la tabella 3.3 si può vedere come nel 2010 le esportazioni italiane di vino siano cresciute del 10,4% in volume e dell 11,6% in valore rispetto al La prima destinazione dell export vinicolo italiano rimane la Germania, sia in termini di volume (701mila tonnellate) che di valore (quasi 850 mln ). In termini di valore gli Stati Uniti il cui import mostra un tasso di crescita superiore a quello tedesco si collocano al secondo posto e il Regno Unito il cui import è stabile al terzo. Si registra una forte crescita delle vendite verso la Russia (+63,9% in volume, +58,6% in valore), mentre l unico paese che registra una contrazione significativa delle proprie importazioni (sia in termini di volume che di valore) è la Francia. In termini di volume l import italiano (tabella 3.4) di vino cresce (+14,9%) in misura maggiore rispetto all export, mentre avviene il contrario in termini di valore (+2,8%). Inoltre, le importazioni italiane sono trainate dalle produzioni di origine UE (+38,4% in volume, +6,2% in valore), mentre le esportazioni italiane crescono soprattutto verso i paesi extra-ue. La Spagna è il maggiore venditore di vino all Italia con 65mila tonnellate, mentre in termini di valore al primo posto c è la Francia (158 mln ). Spagna (+93,5% in volume, +61,7% in valore) e Ungheria il cui export è più che raddoppiato registrano la crescita maggiore del proprio export vinicolo verso l Italia. 27

29 Il mercato internazionale Maggio 2011 Tabella 3.5: Bilancia commerciale di vini e mosti relativa agli anni 2009 e 2010 (dati rettificati) in valore ed in volume Valore in milioni di euro Volume in tonnellate export 3.510, , import 252,2 259, saldo 3.258, , Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT Tabella 3.6: Import-export di vini e mosti nei periodi gen-feb 2010 e gen-feb 2011 (dati rettificati) in valore ed in volume e relativa variazione percentuale Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT Valore in milioni di euro var. % gen-feb11/ gen-feb 10 gen-feb 11 gen-feb10 Volume in tonnellate var. % gen-feb11/ gen-feb 10 gen-feb 11 gen-feb10 export 491,5 566,0 15,1% ,7% import 22,9 26,6 16,2% ,7% La bilancia commerciale dell Italia registra un miglioramento del saldo, che nel 2010 passa da 3,26 a 3,66 mld (tabella 3.5) per effetto della maggiore crescita delle esportazioni passate da 3,5 a 3,9 mld rispetto alle importazioni, passate da 252 a 259 milioni di. Su base tendenziale (tabella 3.6) il primo bimestre del 2011 registra una crescita del valore dell export vinicolo italiano, che passa dai 491,5 mln registrati tra gennaio e febbraio 2010 ai 566 mln registrati tra gennaio e febbraio 2011 (+15,1%). L import cresce, nello stesso periodo, dai 22,9 mln registrati nel primo bimestre dell anno scorso ai 26,6 mln registrati nel primo bimestre del Si assiste dunque ad un miglioramento del saldo di bilancia commerciale. Anche le quantità di vino esportate nel primo bimestre del 2011 crescono su base tendenziale in valore assoluto in misura maggiore rispetto alle quantità importate: le prime passano infatti da quasi 287mila a 323mila tonnellate, mentre le seconde passano da quasi 18mila a 31mila tonnellate. 28

30 Il mercato internazionale Maggio 2011 Tabella 3.7: Esportazioni della classe Ateco 2007 " Vini di uve" per regione negli anni 2009 e 2010 (valori* in milioni di euro e quote percentuali sul totale Italia) e relativa variazione percentuale /2009 Valori Quote % Valori Var. % Piemonte 724,7 20,6% 785,6 8% Valle d'aosta 0,6 0,0% 1,3 +++ Lombardia 176,5 5,0% 212,5 20% TrentinoAlto Adige 390,2 11,1% 407,4 4% Veneto 1.027,1 29,3% 1.158,3 13% Friuli Venezia Giulia 59,1 1,7% 65,5 11% Liguria 7,2 0,2% 9,7 33% Emilia Romagna 222,8 6,3% 265,2 19% Toscana 509,5 14,5% 587,3 15% Umbria 19,6 0,6% 23,1 18% Marche 36,6 1,0% 41,3 13% Lazio 32,4 0,9% 34,6 7% Abruzzo 89,4 2,5% 100,5 12% Molise 5,0 0,1% 4,0-20% Campania 22,6 0,6% 26,4 17% Puglia 78,1 2,2% 88,9 14% Basilicata 1,4 0,0% 1,6 11% Calabria 3,8 0,1% 4,3 14% Sicilia 87,8 2,5% 88,6 1% Sardegna 16,2 0,5% 19,3 19% Regioni diverse e non specificate 0,3 0,0% 4,1 +++ Italia 3.511,1 100,0% 3.929,6 11,9% *dati provvisori Fonte : Elaborazione BMTI su dati ISTAT Cartogramma 3.1: Esportazioni della classe Ateco 2007 "Vini di uve" per regione nell anno 2010 in milioni di euro (A) e variazioni percentuali rispetto all anno precedente (B) A B Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT Da un analisi della tabella 3.7 emerge come tutte le regioni italiane registrino nel 2010 una crescita delle proprie esportazioni (espresse in valore) ad eccezione del Molise. Le regioni che registrano la maggiore crescita in percentuale sono la Liguria (+33%), la Lombardia (+20%), l Emilia-Romagna (+19%) e la Sardegna (+19%). Le regioni che registrano le maggiori esportazioni in valore assoluto sono invece il Veneto (1,16 mld ), il Piemonte (785,6 mln ), la Toscana (587 mln ) e il Trentino Alto Adige (407,4 mln ). Queste quattro regioni rappresentano insieme circa i tre quarti dell intero export vinicolo nazionale. 29

31 Il mercato internazionale Maggio Le esportazioni della Toscana Grafico 3.3: Andamento delle esportazioni della classe Vini di uve della regione Toscana dal I trimestre 2009 al IV trimestre 2010 (valori in milioni di euro) I trim '09 II trim '09 III trim '09 IV trim '09 I trim '10 II trim '10 III trim '10 IV trim '10 Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Tabella 3.8: Esportazioni della classe Vini di uve della regione Toscana e dell Italia dal I trimestre 2009 al IV trimestre 2010 (valori in milioni di euro). I trim '09 II trim '09 III trim '09 IV trim '09 I trim '10 II trim '10 III trim '10 IV trim '10 Toscana 112,9 116,6 123,7 156,3 117,5 143,2 137,5 189,1 Italia 727,1 862,9 874, ,8 816,3 945,3 956, ,9 inc. % Toscana/Italia 16% 14% 14% 16% 14% 15% 14% 16% Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Le esportazioni vinicole della Toscana mostrano una chiara tendenza alla crescita nel corso del 2009 e del 2010 (grafico 3.3). Queste passano dai 112,9 mln del primo trimestre 2009 ai 189,1 mln registrati nel quarto trimestre Dal grafico emerge inoltre come le esportazioni toscane presentino una certa stagionalità: nell ultimo trimestre dell anno si verifica sia nel 2009 che nel 2010 una forte crescita, la quale fa sì che il valore dell export nell ultimo trimestre superi nettamente quello nei tre trimestri precedenti. Dalla tabella 3.8 si può osservare come negli ultimi due anni l incidenza della Toscana sull export nazionale sia considerevole e si mantenga sempre in una forbice piuttosto ristretta (tra il 14% e il 16%). Inoltre, osservando i dati della tabella 3.8, si può riscontrare come in occasione dell ultimo trimestre dell anno vi siano sensibili aumenti delle esportazioni non solo a livello regionale, ma anche nazionale. 30

32 Il mercato internazionale Maggio Le esportazioni di VQPRD Toscani Tabella 3.9: Andamento delle esportazioni di vino a denominazione d origine Rosso/rosato Toscana 6 nell anno 2010 in valore ed in volume per Paese di destinazione e relativa variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell anno precedente Valore in milioni di euro Volume in tonnellate Var. % 2010/ Var. % 2010/2009 Stati Uniti 115,2 137,0 18,9% % Germania 50,6 83,2 64,5% % Canada 21,7 35,9 65,2% % Regno Unito 17,7 26,7 51,2% % Svizzera 13,0 20,7 59,4% % Danimarca 5,0 12,6 153,9% % Giappone 9,1 9,1 0,4% % Paesi Bassi 4,3 8,5 96,8% % Belgio 4,7 8,1 74,8% % Austria 3,8 7,3 93,4% % Francia 4,6 7,2 57,4% % Ue ,0 172,7 72,7% % Mondo 275,0 401,0 45,8% % Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Le esportazioni toscane di vino di qualità prodotto in regione determinata registrano nel 2010 una crescita percentuale molto maggiore di quella osservata in generale per il comparto vinicolo a livello nazionale. Le esportazioni di vino rosso toscano di qualità (tabella 3.9) crescono infatti del 31% in termini di volume e del 45,8% in termini di valore, mentre le esportazioni di vino bianco toscano di qualità crescono del 39,1% in termini di volume e del 64% in termini di valore. È interessante notare come le esportazioni di vino rosso verso i paesi UE crescano in misura maggiore rispetto a quelle verso i paesi Extra-UE, mentre per quanto riguarda le esportazioni di vino bianco sono quelle verso i paesi extra-ue a crescere in misura maggiore. Gli Stati Uniti si confermano nel 2010 come il primo paese di destinazione dell export di vino rosso toscano (27mila tonnellate, 137 mln ), seguiti dalla Germania (oltre tonnellate e 83 mln ), la quale registra tuttavia nel 2010 un tasso di crescita maggiore delle proprie importazioni. Questi due paesi incidono insieme per oltre il 50% dell export di vino rosso toscano. I paesi che registrano la crescita maggiore del valore delle proprie importazioni sono la Danimarca (+153,9%), i Paesi Bassi (+96,8%) e l Austria (+93,4%) (tabella 3.10). 6 Codice nomenclatura combinata(nc8): Vini prodotti in Toscana, in recipienti di capacità <= 2 litri e con titolo alcolometrico effettivo inferiore o uguale a 15 % vol, a denominazione d'origine protetta (DOP) (escl. vini spumanti, vini frizzanti e vini bianchi). 31

33 Il mercato internazionale Maggio 2011 Tabella 3.10: Andamento delle esportazioni di vino a denominazione d origine Bianco Toscana 7 nell anno 2010 in valore ed in volume per Paese di destinazione e relativa variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell anno precedente Valore in milioni di euro Volume in tonnellate Var. % 2010/ Var. % 2010/2009 Svizzera 3,6 6,6 86% ,7% Germania 4,1 4,9 20% ,0% Cina 0,0 1,5 3153% ,1% Stati Uniti 1,0 1,5 43% ,0% Paesi Bassi 0,8 1,1 49% ,5% Australia 0,1 0,7 537% ,6% Giappone 0,3 0,7 114% ,9% Regno Unito 0,5 0,7 23% ,5% Belgio 0,4 0,4 0% ,0% Ue-27 7,0 8,4 20% ,5% Mondo 12,8 21,0 64% ,1% Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat I maggiori importatori di vino bianco toscano di qualità sono la Svizzera e la Germania. Nel 2009 la Germania era il primo importatore sia in termini di valore che di quantità. Nel 2010 invece la Germania importa quantità leggermente maggiori (1.171 tonnellate contro le della Svizzera), mentre la Svizzera presenta una spesa maggiore (6,6 mln contro 4,9 mln ). Oltre alla Svizzera le cui importazioni in valore crescono dell 86% i paesi che registrano la maggiore crescita della spesa per importazioni di vino bianco toscano di qualità sono l Australia (+537%), il Giappone (+114%) ma soprattutto la Cina. Quest ultima vede la propria spesa crescere di oltre 30 volte, passando a 1,5 mln, e diventando il terzo importatore (superando anche gli Stati Uniti) (tabella 3.11). Tabella 3.11: Andamento delle esportazioni di vino a denominazione d origine Bianco Toscana e Rosso/rosato Toscana nei periodi gen-feb 2010 e gen-feb 2011 in valore ed in volume e relativa variazione percentuale nel periodo considerato Valore in milioni di euro Volume in tonnellate gen-feb 10 gen-feb 11 var. % gen-feb11/ var. % gen-feb11/ gen-feb 10 gen-feb 11 gen-feb10 gen-feb10 Vino Bianco Toscana (DOP) 2,2 3,0 38,2% ,7% Vino Rosso/rosato Toscana (DOP) 49,4 60,5 22,5% ,2% Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Su base tendenziale (tabella 3.11) le esportazioni di vino toscano del primo bimestre 2010 mostrano una forte crescita rispetto allo stesso periodo del Tra gennaio e febbraio 2010 è stato esportato vino bianco per un valore pari a 3 mln contro i 2,2 mln dei primi due mesi del Per quanto riguarda i vini rossi il valore dell export del primo bimestre passa invece dai 49,4 mln registrati nel 2009 ai 60,5 mln del Codice nomenclatura combinata(nc8): Vini bianchi prodotti in Toscana, in recipienti di capacità <= 2 litri e con titolo alcolometrico effettivo inferiore o uguale a 15 % vol, a denominazione d'origine protetta (DOP) (escl. vini spumanti e vini frizzanti). 32

34 Approfondimento normativo Maggio Approfondimento normativo 33

35 Approfondimento normativo Maggio Al via le domande per la vendemmia verde e per la promozione dei vini sui mercati dei Paesi Terzi. Nel numero di novembre 2010 della rivista, sono state approfondite le misure di sostegno della nuova OCM vino nello specifico quelle permanenti previste dal Regolamento CE n. 555/2008 relativo ai programmi di sostegno, agli scambi con i Paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli e di seguito elencate: Regime di pagamento unico e sostegno a favore dei viticoltori; Vendemmia verde; Promozione sui mercati dei Paesi terzi; Fondi di mutualizzazione; Assicurazione del raccolto; Investimenti. Le domande di sostegno di prossima scadenza interessano la vendemmia verde e la promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi. Il 22 marzo u.s. l AGEA ha infatti emanato una circolare in cui ricordava agli operatori del settore vitivinicolo che le domande di premio relative alla misura di vendemmia verde - di cui all art. 103 del Reg. CE n. 1234/2007 e all art. 11 del Reg. CE n. 555/ devono essere presentate all AGEA stessa o agli organismi pagatori regionali entro il 31 maggio 2011, salvo anticipi disposti dagli organismi regionali. La presentazione delle domande può essere effettuata esclusivamente per mezzo delle procedure informatiche predisposte dall AGEA sul portale del SIAN, allo stesso modo i richiedenti per avere informazioni sullo stato dell arte della loro domanda avranno come unica forma ufficiale di notifica il sito web del SIAN ( Innanzitutto il viticoltore, interessato alla presentazione della domanda, dovrà aggiornare il proprio fascicolo aziendale presso l Organismo pagatore competente indicando, tra l altro, la totalità delle superfici a sua disposizione a prescindere dal fatto che esse siano oggetto di una domanda di aiuto o meno. Inoltre, nella domanda il viticoltore dovrà indicare anche il metodo di vendemmia impiegato - meccanico, manuale o chimico nonché dichiarare di non aver usufruito degli aiuti previsti nella precedente campagna per la stessa particella vitata. I beneficiari della misura saranno viticoltori che, avendone l obbligo, hanno soddisfatto nella corrente campagna 2010/2011 gli obblighi previsti dagli art. 8 e 9 del Reg. CE n. 436/2009 in materia di presentazione delle Dichiarazioni di Vendemmia e di Produzione, e che gestiscono unità vitate che rispettino i seguenti requisiti: essere coltivate con varietà di uve da vino secondo la classificazione ufficiale regionale; essere in buone condizioni vegetative; essere impiantate da almeno quattro campagne; aver formato oggetto di dichiarazione di raccolta uve nella precedente campagna; non aver beneficiato della stessa misura per la precedente campagna; ricadere in zone vinicole eventualmente escluse dalla misura da parte delle regioni; rientrare nella superficie massima e/o minima ammissibile dalla misura stabilita dalle Regioni. I viticoltori che potranno beneficiare dell aiuto saranno inclusi in un elenco pubblicato entro il 7 giugno 2011 sul portale di AGEA e SIAN. Successivamente a tale data gli operatori ammessi dovranno procedere alle operazioni di vendemmia verde entro il 15 giugno Quest ultima scadenza è fissata anche per i viticoltori che decidessero di rinunciare alla propria domanda di pagamento. Essi dovranno infatti inviare la rinuncia - esclusivamente per via telematica - utilizzando il modulo on-line messo a disposizione sul portale SIAN, evitando in questo modo la perdita di risorse finanziabili disponibili. 34

36 Approfondimento normativo Maggio 2011 A partire dal 16 giugno 2011 e fino al 31 luglio 2011, l AGEA provvederà quindi a svolgere controlli sull effettiva esecuzione della vendemmia verde e sulla misurazione delle superfici vitate attraverso la visita in campo. Per determinare l effettiva superficie da ammettere all aiuto, sarà necessario verificare: l esistenza del vigneto e l effettiva coltivazione; la completa rimozione e distruzione di tutti i grappoli; la metodologia di vendemmia utilizzata. In seguito ai controlli effettuati, l AGEA provvederà al pagamento dell aiuto entro il 15 ottobre 2011, termine ultimo previsto dalla normativa comunitaria. In merito alla misura di promozione dei vini nei Paesi terzi, invece, il Decreto n del 4 aprile 2011 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali espone le modalità operative e le procedure per la presentazione dei progetti relativi alla campagna vitivinicola Le domande per la promozione dei vini a valere sia sui fondi quota di nazionale sia su quelli quota regionale dovranno essere presentate entro il 10 giugno 2011 all AGEA. I beneficiari dell aiuto (art. 4 del Reg. CE n. 555/2008) saranno innanzitutto i produttori di vino e le cooperative, le associazioni temporanee di impresa di produttori di vino (che costituiranno i primi beneficiari in ordine di priorità), le organizzazioni di produttori e gli enti pubblici. Le azioni che verranno finanziate riguardano attività di promozione e pubblicità - rivolte in special modo ai prodotti di qualità - realizzabili attraverso i canali di informazione quali stampa e televisione. Potranno essere finanziate anche attività di informazione tra cui degustazioni e presentazioni dei prodotti con materiale da banco e da esposizione da attuarsi presso i punti vendita; partecipazioni a fiere e manifestazioni di importanza internazionale; creazioni di siti internet nella lingua del paese destinatario; realizzazione di opuscoli pieghevoli e infine realizzazione di incontri con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi da svolgersi anche presso le aziende partecipanti ai progetti. Quest ultima attività di promozione dovrà avere un tetto massimo di spesa pari a euro e in ogni caso un costo non superiore al 10% dell importo complessivo del progetto. Successivamente all istruttoria delle domande presentate, i beneficiari ammessi dovranno presentare entro il 20 settembre 2011 all organismo pagatore - AGEA - uno schema contenente la documentazione richiesta ai sensi dell art. 4 del DM n Sarà compito dell AGEA, a questo punto, stipulare con i beneficiari appositi contratti entro il 10 ottobre Rispettando questa tempistica sarà possibile, in definitiva, consentire ai beneficiari di mettere in atto le azioni promozionali finanziate già a partire dal successivo 16 ottobre, ovvero in pieno periodo prenatalizio. Dall indagine condotta presso gli operatori del settore vinicolo in merito alla concessione degli aiuti destinati alla vendemmia verde, è emerso come pochi operatori abbiano scelto di presentare la domanda di sostegno reputando l aiuto conveniente per alcune varietà di uve. La maggior parte degli operatori intervistati invece pensa di non presentare il progetto in quanto ritiene che ci possa essere un mancato guadagno nel destinare l uva all intervento di vendemmia verde. Altri ritengono che il contributo concesso per questa misura sia troppo basso e non sufficiente a coprire i costi delle operazioni necessarie a realizzarla (potatura, trattamenti e altro), per cui alla fine gli stessi reputano più conveniente vinificare. In merito all interesse degli operatori del settore intervistati verso la presentazione del progetto per la Misura di Promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi, l indagine ha evidenziato alcuni consensi. Alcune delle aziende che presenteranno domanda dichiarano infatti di voler sfruttare il contributo al fine di favorire l internazionalizzazione dei loro marchi e 35

37 Approfondimento normativo Maggio 2011 prodotti, altre, invece, con l obiettivo di rafforzare la visibilità dei loro prodotti. Altre ancora, presentando il progetto, sperano di poter incrementare la vendita del loro vino attraverso nuove opportunità commerciali. La maggior parte degli operatori intervistati tuttavia non pensa di presentare la domanda di sostegno. Molti degli operatori infatti dichiarano di possedere aziende di piccole dimensioni e pertanto non hanno risorse sufficienti da poter investire in questo nuovo progetto. Altri ancora sostengono di non essere strutturalmente pronti ad esportare il loro prodotto, per altri il mercato nazionale è sufficiente ad assorbire tutto il prodotto dell azienda e infine alcuni sostengono che - dato che l importo minimo finanziabile per il progetto è cinquantamila euro tale contributo risulta eccessivo per la propria azienda. 36

38 Analisi su superfici e produzione nazionali e della Regione Toscana Maggio Analisi su superfici e produzione nazionali ed approfondimento sulla Toscana 37

39 Analisi su superfici e produzione nazionali e della Regione Toscana Maggio La produzione di vino in Italia Grafico 5.1: Superficie (ha) investita a vite per la produzione di uva da vino (A) e produzione (q) di uva da vino (B) in Italia dal 2000 al A - Superficie Uva da vino B - Produzione Uva da vino Migliaia Milioni '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10* 0 '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10* Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Grafico 5.2: Produzione (hl) di vino in Italia dal 2000 al Produzione Vino Milioni '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10* Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Tabella 5.1: Resa (q/ha) dell uva da vino in Italia ( ) con evidenziazione degli anni in cui la resa è stata massima (in verde) e di quelli in cui è stata minima (in rosso) * Uva da vino 109,1 105,8 92,8 92,6 110,6 103,8 105,9 90,7 96,5 91,9 97,9 Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Secondo i più recenti dati ISTAT per il 2010, la superficie che l Italia investe ad uva da vino si estende per circa 670mila ettari (grafico 5.1 A). Dopo la crescita registrata nel 2009, è individuabile nel 2010 una contrazione di quasi il 4,6%, facendo tornare la superficie coltivata a valori prossimi a quelli del Nel biennio considerato si è quindi passati dalla massima estensione del 2009 (702mila ettari) alla minima degli ultimi undici anni. Se la superficie investita si è ridotta, la produzione di uva da vino (grafico 5.1 B) è aumentata rispetto al 2009, arrivando ad oltre 64 milioni di quintali e avvicinandosi ai valori di produzione del Anche nella produzione di vino, il cui volume si attesterebbe nel 2010 a circa 46,7 milioni di ettolitri, è identificabile un andamento positivo, pari ad un +2% circa rispetto al 2009 (grafico 5.2). 38

40 Analisi su superfici e produzione nazionali e della Regione Toscana Maggio 2011 Cartogramma 5.1: Superficie investita a vite per la produzione di uva da vino (A) e produzione di uva da vino (B) in Italia nell anno 2010*. A B Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Cartogramma 5.2: Produzione di vino in Italia nell anno 2010*. Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Nel 2010 tre regioni d Italia investono a vite più di 70mila ettari: Sicilia (107mila ettari), Puglia (più di 97mila ettari) e Veneto (70mila ettari) (cartogramma 5.1 A). Di queste il Veneto e la Puglia producono oltre 10 milioni di quintali di uva da vino (cartogramma 5.1 B). Le quattro maggiori produttrici di vino sono nell ordine Veneto, Puglia, Emilia-Romagna e Sicilia, con una produzione superiore a 5 milioni di ettolitri nel 2010 (cartogramma 5.2). La Toscana, con più di 2 milioni e 800mila ettolitri di vino (il 6,1% della produzione nazionale) è la settima regione italiana per produzione vinicola. 39

41 Analisi su superfici e produzione nazionali e della Regione Toscana Maggio La produzione di vino in Toscana Grafico 5.3: Superficie (ha) investita a vite per la produzione di uva da vino (A) e produzione (q) di uva da vino (B) in Toscana dal 2000 al A - Superficie Uva da vino B - Produzione Uva da vino Migliaia '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10* Milioni 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10* Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Grafico 5.4: Produzione (hl) di vino in Toscana dal 2000 al Produzione Vino Milioni 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10* Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Tabella 5.2: Resa (q/ha) dell uva da vino in Toscana ( ) con evidenziazione degli anni in cui la resa è stata massima (in verde) e di quelli in cui è stata minima (in rosso) * Uva da vino 65,1 58,5 62,2 62,5 84,5 72,6 76,1 70,3 69,4 68,0 72,6 Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Il vigneto toscano è rimasto sostanzialmente invariato in termini di superficie tra il 2009 e il 2010, con un aumento di soli 163 ettari (grafico 5.3 A). L attuale estensione ( ettari) è d altra parte molto prossima al massimo valore degli ultimi undici anni registrato nel 2008, e maggiore rispetto al 2000 di circa il 4,4%. La produzione di uva da vino (grafico 5.3 B) ha avuto nello stesso biennio un aumento di circa il 10,6%, portando il totale prodotto a più di 4,2 milioni di quintali, il miglior risultato dal 2000 escludendo il picco del Data quindi la stabilità della superficie, l incremento è imputabile ad un miglioramento della resa (tabella 5.2). Anche la produzione di vino (grafico 5.4) ha avuto nell ultimo biennio un aumento (+3%), discostandosi dall andamento decrescente registrato nel periodo

42 Analisi su superfici e produzione nazionali e della Regione Toscana Maggio 2011 Tabella 5.3: Superficie investita a vite per la produzione di uva da vino e produzione di uva da vino nelle province di Firenze e Pisa, nella regione Toscana e in Italia nell anno 2010*. Superficie in produzione (ha) Uva da vino Provincia/Toscana Provincia/Italia Resa (q/ha) Produzione raccolta (q) % superficie % produzione % superficie % produzione Firenze , ,9% 30,4% 2,7% 2,0% Pisa , ,1% 6,1% 0,5% 0,4% Toscana , ,0% 100,0% 8,9% 6,6% Italia , ,0% 100,0% Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Tabella 5.4: Produzione di vino nelle province di Firenze e Pisa, nella regione Toscana e in Italia nell anno 2010*. Vino Provincia/Toscana Provincia/Italia Produzione (hl) % produzione % produzione Firenze ,6% 1,9% Pisa ,1% 0,4% Toscana ,0% 6,1% Italia ,0% Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Nel 2010 la superficie toscana investita a uva da vino è stata pari all 8,9% di tutta la vigna italiana, con una produzione di circa 4,2 milioni di quintali di uva, pari al 6,6% del totale nazionale (tabella 5.3). Nello stesso anno in Toscana si è prodotto il 6,1% dell intera produzione italiana di vino (tabella 5.4). Per quanto riguarda le due provincie di Firenze e Pisa, queste rappresentano rispettivamente il 31% e il 6,1% della superficie regionale coltivata a vite. Con riferimento ai volumi di produzione, Firenze ha prodotto nel 2010 circa il 30,4% di tutta l uva da vino toscana, e con più di 900mila ettolitri il 32% del vino regionale. Importante anche il contributo alla produzione nazionale di vino: nel 2010 circa il 2% di tutto il vino italiano è stato infatti prodotto proprio nella provincia di Firenze (tabelle 5.3 e 5.4). Nella provincia di Pisa si sono invece raccolti circa 260mila quintali di uva da vino e prodotti 174mila ettolitri di vino, corrispondenti al 6,1% della produzione toscana e allo 0,4% di quella nazionale. 41

43 Analisi su superfici e produzione nazionali e della Regione Toscana Maggio 2011 Grafico 5.5: Produzione (hl) di vino per tipologia in Toscana (A) e in Italia (B) dal 2007 al A Toscana B Italia Bianco Rosso e rosato Mosto * Bianco Rosso e rosato Mosto * Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Grafico 5.6: Produzione (hl) di vino per marchio di qualità in Toscana (A) e in Italia (B) dal 2007 al A Toscana B Italia DOC e DOCG IGT Da tavola * DOC e DOCG IGT Da tavola * Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat (*dati provvisori) Analizzando la ripartizione per tipologia di vino prodotto (grafico 5.5 A), nella regione Toscana appare evidente un forte sbilanciamento nella produzione di vino rosso e rosato, che rappresenta ben l 85% dell intera produzione vinicola regionale. Tale valore non rispecchia quello nazionale: in Italia infatti circa il 48,2% del vino prodotto è rosso e rosato e il 47,4% è vino bianco (grafico 5.5 B). D altra parte in Toscana si è registrato nel 2010 un incremento del 3,8% proprio della produzione di vino rosso e una riduzione dell 1,6% per il vino bianco, amplificando ulteriormente la specializzazione regionale. Con più di 2,4 milioni di ettolitri, la regione contribuisce inoltre per circa il 10,8% alla produzione nazionale di vino rosso e rosato. L analisi per marchio di qualità (grafico 5.6 A) indica inoltre che nel 2010 più del 62% del vino toscano è a denominazione di origine. Con quasi 1,8 milioni di ettolitri di vino DOC e DOCG, il massimo volume degli ultimi 4 anni, la Toscana è inoltre la terza regione d Italia per produzione di vino a denominazione contribuendo per circa l 11,3% alla produzione italiana di vino DOC-DOCG. Tra il 2009 e il 2010 si registra una crescita dei quantitativi prodotti di vino da tavola in Toscana (+4,6%), in controtendenza rispetto all andamento nazionale (-6%) (grafico 5.6 B). 42

44 I vini DOC, DOCG e IGT della regione Toscana Maggio I vini DOC, DOCG e IGT della regione Toscana 43

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