COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO

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1 COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO - collegio.salerno@pec.peritiagrari.it - collegio.salerno@peritiagrari.it Prot. 630 Salerno, lì 27 Maggio 2015 A tutti gli iscritti all Albo e nell Elenco Speciale LORO SEDI OGGETTO: Circolare n 106/2015. Libera professione. Accesso a atti amministrativi e limite del divieto del c.d. accesso esplorativo. TAR, Campania-Salerno, Sez. I, Sentenza dell 8 Gennaio 2015, n 466. Colleghi, con la presente, si porta a conoscenza di tutti Voi che, l'ipotesi della richiesta di ostensione di atti volta all accertamento del vizio dell eccesso di potere per disparità di trattamento. Con sentenza n. 466/2015 il TAR Campania sez. Salerno si pronuncia in materia di accesso agli atti amministrativi e sul limite posto dalla Legge n. 241/1990, art. 24 comma 3, costituito dalla inammissibilità di istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni. In particolare, il Collegio, nel solco di una giurisprudenza già tracciata, evidenzia che può ritenersi legittimamente sussistente il limite in oggetto, nel caso in cui, con la richiesta di accesso, voglia verificarsi la sussistenza del vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento. Nel caso concreto, l istante è titolare di permesso di costruire, poi fatto oggetto da parte dell Amministrazione che lo ha rilasciato, dell avvio di un procedimento di annullamento in autotutela. La richiesta di accesso, denegata dalla Pubblica Amministrazione procedente e impugnata dinanzi al GA, ha ad oggetto gli atti relativi ad un permesso di costruire rilasciato ad un terzo, che, versando, a detta dell istante, nella medesima situazione di fatto e di diritto, non è stato invece destinatario di analogo procedimento in autotutela. Evidenzia il TAR che l interesse, che il ricorrente assume di voler tutelare, si concretizza nella verifica di un ipotetica disparità di trattamento in materia di rilascio di PRESIDENZA E SEGRETERIA Via Luigi Guercio, SALERNO Tel. e Fax

2 COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO - collegio.salerno@pec.peritiagrari.it - collegio.salerno@peritiagrari.it permessi di costruire e di relativi atti di autotutela e che l eventuale illegittimità assentita a terzi non giustifica alcun ulteriore provvedimento illegittimo della Pubblica Amministrazione. Allorquando la richiesta di accesso sia motivata dall interesse a dedurre il vizio di disparità di trattamento, non ricorre il presupposto della necessità per la difesa in giudizio di cui all art. 24, settimo comma, della Legge n. 241 e l accesso si traduce, invece, in un indagine esplorativa alla ricerca del vizio, preclusa dal divieto di controllo generalizzato. L interessato ha invece l onere di dedurre in giudizio, a tutela della propria posizione giuridica, il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento, articolandolo sulla base dei dati già a sua disposizione, con facoltà di chiedere al Giudice un ordine di esibizione di atti, a seguito dei quali, poi, produrre eventuali motivi aggiunti. In un evenienza del genere, o anche nei casi in cui il richiedente vuole conoscere un numero indeterminato di pratiche amministrative riguardanti terzi, il fine dell accesso è quello di compiere un indagine per la ricerca di un vizio dell attività amministrativa, con l attivazione del limite del divieto dell accesso esplorativo di cui al comma terzo dell art. 24, Legge n. 241/1990 e non può invocarsi il requisito previsto dal settimo comma dell art. 24, ovvero quello della necessità dei documenti dei quali si chiede copia, al fine della tutela in giudizio. La pronuncia, pur ponendosi nel solco di precedenti consolidati, si presenta di particolare attualità e rilevanza in un momento storico caratterizzato, anche a livello di produzione normativa - si pensi al D.Lgs. n. 33/2013 in materia di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni - da un esasperazione quasi ossessiva alla pubblicità degli atti amministrativi, con la conseguente creazione di una mole, quasi incontrollata, di dati oggetto di pubblicazione on line, che potrà determinare un rischio di caos informativo, foriero, più che di trasparenza, di un moderno oscurantismo. L occasione è gradita per porgere a tutti Voi più distinti saluti. Allego: - TAR, Campania-Salerno, Sez. I, Sentenza dell 8 Gennaio 2015, n 466. F.to IL PRESIDENTE Per. Agr. Antonio LANDI PRESIDENZA E SEGRETERIA Via Luigi Guercio, SALERNO Tel. e Fax

3 T.A.R. Campania Salerno Sezione I Sentenza 8 Gennaio 2015, n. 466 N /2015 REG.PROV.COLL. N /2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2184 del 2014, proposto da:xxxxx, in persona dell Amministratore Unico xxxxxxxxxx, in qualità di consulente tecnico, rappresentati e difesi dall'avv. xxxxxxxxxx con domicilio eletto presso xxxxxx; contro Comune di Salerno in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. xxxxxxxxxx, con domicilio eletto presso xxxxxxxxxxxxxxx; nei confronti di xxxxxxxxxxxxxx per l'annullamento provvedimento prot.n.xxxxxxxxxxxcon cui il Comune di Salerno - sportello unico per l'edilizia - ha comunicato il rigetto dell'istanza di accesso agli atti avanzata dalla ricorrente in data 07/07/2014. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Salerno xxxxxxxxxxxxxxxxx Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa;

4 Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 gennaio 2015 il dott. Francesco Gaudieri e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO 1.- Con l atto notificato il 15 ottobre 2014, depositato il 23 ottobre 2014, la società nominata in epigrafe ed il consulente tecnico impugnano il provvedimento con il quale la resistente amministrazione cumane di Salerno ha denegato l accesso agli atti relativi al permesso di costruire n. xxxxxxx rilasciato axxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Hanno premesso di aver interesse alla documentazione richiesta dal momento che il permesso di costruire n. xxxxxxxx rilasciato alla ricorrente società ed inteso alla demolizione e ricostruzione di un immobile preesistente, sito al quartiere xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, da attuare con i benefici del Piano Casa regionale, con il bonus del 35%, è stato oggetto di avvio di procedimento di annullamento in autotutela, nel mentre un analoga iniziativa imprenditoriale, autorizzata con il permesso di costruire n. xxxxxxx, facente capo axxxxxxxxxxxxxxxx, insistente nello stesso quartiere, con analogo incremento premiale, non è stato oggetto di alcun atto di autotutela. Pertanto, proprio al fine di ricevere chiarimenti e di valutare eventuali disparità di trattamento, hanno avanzato istanza di accesso, denegata, previo interpello della ditta controinteressata, dichiaratasi contraria. A fondamento dell atto di reiezione è stato opposta la carenza d interesse diretto, rimarcando una volontà esplorativa, preordinata ad un controllo generalizzato dell attività amministrativa, nonché l esistenza di informazioni soggette a riservatezza. Avverso il diniego sono insorti i deducenti, rimarcando l esigenza di avere gli atti in questione anche al fine di tutelare i propri interessi, instaurando un contraddittorio con l amministrazione, chiedendo l annullamento dell atto impugnato per i seguenti motivi : - Violazione e falsa applicazione dell art. 41 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione Europea; violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 24 e 97 Cost; 22 e egg. L. n. 241/90; Eccesso di potere sotto diversi profili, sussistendo il rapporto di strumentalità tra l interesse azionato e la documentazione di cui si chiede l accesso, necessaria alla difesa in giudizio dell interesse giuridicamente rilevante. - Analoghe censure da altra angolazione, non ravvisandosi nel caso in esame, ipotesi derogatorie intese alla tutela della riservatezza. - Analoghe censure da altra angolazione atteso che le motivazione rassegnate dall amministrazione omettono di considerare che gli immobili interessati dai diversi permessi ricadono, comunque, nello stesso quartiere e devono seguire lo stesso iter procedurale; la documentazione richiesta è un mezzo utile per la difesa dell interesse e non lo strumento di prova diretta della lesione di tale interesse; non mira ad un controllo generalizzato perché mira a dei dati specifici; l accesso risulta assentibile anche mediante oscuramento dei dati sensibili. 2.- Resiste in giudizio l intimata amministrazione comunale, rimarcando l impermeabilità del diniego opposto dal momento che l istanza de qua mira alla ricerca del vizio di disparità di trattamento. 3.- Resiste in giudizio anche il contro interessato chiedendo la reiezione del ricorso perché la conoscenza degli atti da parte dei singoli non può risolversi in un controllo generalizzato ma deve portare alla conoscenza di atti effettivamente o anche solo potenzialmente incidenti sui loro

5 interessi particolari: pertanto, l eventuale conoscenza, in ipotesi, di illegittimità commesse dalla pubblica amministrazione nessun giovamento arrecherebbe alla posizione soggettiva del richiedente. Nella specie, inoltre, vertendosi in materia di attività vincolata e non discrezionale, per cui la conoscenza di come il Comune di Salerno abbia trattato il contro interessato sarebbe del tutto indifferente per il ricorenre. 4.- Con memoria depositata il 23 dicembre 2014, parte ricorrente ha vieppiù illustrato le proprie ragioni. 5.- Alla camera di consiglio dell 8 gennaio 2015, il Collegio si è riservata la decisione. 6.- Il ricorso è infondato e soggiace a declaratoria di reiezione in applicazione del principio, consolidato in giurisprudenza, a mente delle cui indicazioni, allorchè il provvedimento impugnato sia sorretto da più motivi tra loro autonomi, esso è legittimo anche quando uno solo di essi sia valido (ex multis Cons. St. Sez. V 7 aprile 1991, n. 244; Sez. V 10 giugno 2005 n. 3052; Sez. IV 20 dicembre 2002 n. 7251; Sez. V n. 6301). 6.a.- Nella specie, l Amministrazione ha denegato l accesso ravvisando l inesistenza di un interesse differenziato, concreto ed attuale alla situazione giuridica da tutelare, che il Collegio reputa fondata, ravvisandosi piuttosto l ipotesi del controllo generalizzato sull azione amministrativa. In definitiva, sembra che l istanza di accesso agli atti all origine dei fatti di causa, piuttosto che poggiare su un interesse concreto ed attuale all ostensione, risulti piuttosto finalizzata all esercizio di un controllo di carattere generalizzato sull operato dell amministrazione. 6.b.- Gioverà ricordare che la giurisprudenza è consolidata nel ritenere che il diritto di accesso non corrisponde a un azione popolare, il suo esercizio non può che essere collegato alla sussistenza (e alla puntuale rappresentazione) di un interesse differenziato, concreto ed attuale all accesso ai documenti. Il diritto di accesso - per come è oggi configurato dalla l. n. 241 del postula pur sempre un accertamento concreto dell'esistenza di un bisogno differenziato di conoscenza in capo a chi richiede i documenti, perché non è orientato ad un controllo generalizzato e indiscriminato di chiunque sull'azione amministrativa (che è anzi espressamente vietato a norma dell'art. 24, comma 3), ma solo alla conoscenza da parte dei singoli titolari di atti effettivamente, o anche solo potenzialmente, incidenti sui loro interessi particolari (in tal senso ex plurimis -: Cons. Stato, VI, 6 ottobre 2011, n. 5481; id., VI, 12 luglio 2011, n ; id., VI, 15 giugno 2011, n. 3650). 6.c.- Nel caso di specie, l interesse che il ricorrente assume di voler tutelare si condensa nella verifica di un ipotetica disparità di trattamento in materia di rilascio di permessi di costruire e relativi atti di autotutela, per cui l accesso agli atti e l eventuale conoscenza di una ipotetica disparità di trattamento non arrecherebbe alcun presidio all esigenza di tutelare in giudizio i propri interessi, essendo noto che l eventuale illegittimità assentita a terzi non giustifica alcun ulteriore provvedimento illegittimo della pubblica Amministrazione, in specie se si versa, come nel caso in esame, in materia di attività vincolata. Ad ogni buon fine, deve stimarsi condivisibile l approdo giurisprudenziale richiamato dal Comune nelle proprie difese in materia di accesso giustificato da esigenze connesse a disparità di trattamento, essendosi precisato che allorquando la richiesta di accesso sia motivata dall interesse a dedurre il vizio di disparità di trattamento, non ricorre il presupposto della necessità per la difesa in giudizio di cui all art. 24, settimo comma, della legge n. 241 del 1990, il quale postula che vi sia già una lesione concreta ed attuale degli interessi giuridici e non consente al richiedente di avviare un indagine esplorativa alla ricerca di tale specifico vizio, senza averne

6 alcuna prova, e pertanto: ( ) Va osservato che la mancata visione dei documenti non priva il ricorrente del diritto di difesa, potendo il ricorso essere proposto sulla base di altre censure, e potendo altresì essere dedotto il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento in base ai dati già a disposizione, salvo chiedere al giudice un ordine di esibizione di atti, a seguito dei quali articolare motivi aggiunti. In un evenienza del genere, in cui il richiedente vuole conoscere un numero indeterminato di pratiche amministrative riguardanti terzi, al fine di compiere un investigazione per la ricerca di un vizio dell agire amministrativo, nella mediazione tra diritto di difesa e diritto alla privacy, si deve ritenere che manca la rigorosa necessità dei documenti per la difesa in giudizio, necessità che non può essere valutata né dal richiedente l accesso né dalla pubblica amministrazione destinataria della richiesta, e che deve invece essere valutata, a giudizio instaurato, dal giudice, in sede di esame della richiesta istruttoria dell interessato (così Cons. Stato, sez. VI, 12 gennaio 2011 n. 117). (TAR Piemonte Torino Sezione II n del ). Può concludersi per la reiezione del ricorso. 7.- Sussistono giuste ragioni per disporre l integrale compensazione delle spese. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Salerno nella camera di consiglio del giorno 8 gennaio 2015 con l'intervento dei magistrati: Amedeo URBANO, Presidente Francesco GAUDIERI, Consigliere, Estensore Paolo SEVERINI, Consigliere