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2 Nuovi strumenti per il controllo dei costi di produzione: Feed Cost Calculator & Meat Price Calculator a. Introduzione In suinicoltura ci sono due fattori che influenzano il risultato economico in maniera determinante: il prezzo della carne ed il costo delle materie prime. L allevatore è alla mercé del mercato ed in molti casi l esito finanziario della sua attività è chiaro solo alla fine dell anno, quando ormai è troppo tardi per intervenire. Anche il nutrizionista è costretto, nel corso della sua attività di consulenza, a mediare tra il soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali dei suini e i limiti imposti dalla situazione dei mercati. L identificazione dei costi formula oltre i quali non gli è consentito spingersi è affidata alla sua esperienza. Lo studio presente fa riferimento alla tipica produzione suinicola italiana, il suino pesante di 160 Kg, ma le stesse argomentazioni valgono per il suino leggero. b. Obbiettivo L obbiettivo di questo lavoro è quello di fornire all allevatore ed al nutrizionista degli strumenti che permettano loro di modulare in tempo reale i mangimi al fine di bilanciare le caratteristiche nutrizionali ed il costo di produzione. Inoltre, questo studio mira alla realizzazione di programmi semplici ed immediati in grado di fornire dati affidabili in termini di costo/kg carne per un determinato periodo di tempo o in prospettiva. I nuovi strumenti proposti sono il Feed Cost Calculator (FCC) ed il Meat Price Calculator (MPC). FCC consente di calcolare il costo sostenibile dei mangimi di ogni fase produttiva a partire dall attuale (o ipotetico) prezzo della carne. MPC calcola, inserendo i costi dei mangimi aziendali, il prezzo minimo della carne in grado di sostenere economicamente l attuale (o ipotetica) situazione produttiva. c. FCC & MPC: principio di funzionamento Questi due programmi sono basati sulla semplice considerazione che il ciclo del suino, e della scrofa in particolare, può essere concepito come un unica catena produttiva. Scrofa, suinetti in svezzamento, suini in accrescimento, magronaggio ed ingrasso possono venire considerati come un unica entità produttiva. Il quantitativo di mangime (inteso come somma dei mangimi delle varie fasi) necessario a completare questo ciclo produttivo è Kg, come spiegato in figura 1. La quantità dei vari mangimi viene calcolata attraverso dati standard già presenti all interno dei parametri dei programmi (dati di default). Questi parametri possono essere modificati inserendo dati aziendali come la mortalità, il numero di parti per scrofa, il numero di svezzati per scrofa, le rese dei mangimi, le fasi alimentari applicate, il tasso di rimonta, ecc. E evidente che più l inserimento dei parametri di base ricalca la situazione reale dell azienda e più accurati saranno i risultati.

3 Figura 1: Ciclo produttivo della scrofa d. Il punto chiave: l incidenza del costo dell alimentazione Il secondo passaggio è il calcolo, partendo dal denaro ottenuto dalla vendita della carne, della somma a disposizione per coprire I costi alimentari che è stato necessario sostenere per produrre quella carne. Il punto cruciale per superare correttamente questo ostacolo è conoscere precisamente l incidenza dei costi alimentari sul costo totale di produzione. Questo dato è facilmente deducibile dall esame della contabilità aziendale. Se il dato non fosse a disposizione si può utilizzare il dato che viene fornito di default dai programmi. Le aziende campione esaminate hanno evidenziato, per il primo semestre 2011, un incidenza percentuale dell alimentazione per l allevamento a ciclo chiuso pari al 66-68% (vedi tabella 1). Tabella 1: Incidenza percentuale del costo dell alimentazione per allevamenti a ciclo chiuso (Fonte: C.R.P.A., 2010) ,0% 58,9% 59,9% 66-68%* *Questo dato si riferisce al primo semestre 2011 e rispecchia la reale situazione delle aziende campione esaminate. e. Indice di Valore del Mangime (I.V.M.) Una volta determinato il quantitativo di denaro a disposizione per l alimentazione (sempre nell ottica della sostenibilità economica), queste risorse devono essere allocate per ciascuna fase in misura proporzionale. Infatti se semplicemente dividessimo la somma di denaro totale a disposizione per il quantitativo totale di mangime otterremmo un unico costo formula identico per tutte le fasi. E quindi necessario trovare un sistema per ponderare le risorse economiche alimentari sulla base delle caratteristiche di ciascun mangime. La soluzione a questo problema è l Indice di Valore del Mangime (I.V.M.). IVM è la misura del valore economico di un determinato mangime calcolato proporzionalmente al suo valore nutrizionale. Gli Indici di Valore vengono calcolati considerando Lisina digeribile, Energia Netta, Fosforo Digeribile, Lattosio, Amido + Zuccheri per ciascun mangime ed il loro costo correlato alla situazione di mercato. IVM non è un quindi un valore costante ma dipende dalla quotazione delle varie materie prime sul mercato e dalle caratteristiche nutrizionali che si vogliono assegnare a ciascun mangime.

4 Tabella 2: Indice di Valore del Mangime (I.V.M.) per il mese di Settembre 2011 Mangime I.V.M. Gestazione 112,8 Lattazione 134,3 Svezzamento Prima fase 253,9 Svezzamento Seconda fase 183,3 Accrescimento 135,9 Ingrasso 129,7 Finissaggio 125,5 Figura 2: Rappresentazione grafica della distribuzione percentuale dei vari mangimi sul ciclo della scrofa per quantità (1) e I.V.M. (2) f. Prove di efficacia di FCC & MPC Nella tabella n 3 è riportato un esempio di calcolo del costo dei mangimi sulla base di due differenti situazioni di mercato comparato al costo-formula reale di mangimi aziendali reali con le stesse caratteristiche nutrizionali di quelli ipotetici. Nel Giugno 2011 tutte le materie prime hanno raggiunto i costi più elevati dell anno. Ad un prezzo della carne di un suino di 160 Kg di 1,34 euro/kg corrispondevano i massimi costi accettabili per i mangimi (calcolati secondo il Feed Cost Calculator) riportati nella seconda colonna. Sfortunatamente i costi delle materie prime non permettevano di formulare mangimi nutrizionalmente corretti entro costi formula sostenibili dall azienda. Per ogni Kg di carne prodotta l allevatore stava perdendo 0,138 euro. Nel Settembre 2011 la situazione è drasticamente cambiata: il prezzo della carne ha raggiunto 1,52 euro/kg e le materie prime hanno raggiunto i prezzi minimi dell anno fino a quel momento. In quella specifica situazione di mercato, l allevatore stava guadagnando 0,201 euro per Kg di carne.

5 Tabella 3: Simulazione dei costi dei mangimi comparata ai costi aziendali reali 15/06/ /09/2011 Prezzo della carne suini 160 Kg 1,340 1,520 Max costi accettabili Costi reali mangimi Max costi accettabili Costi reali mangimi Gestazione 0,216 0,245 0,245 0,222 Lattazione 0,257 0,306 0,291 0,286 Svezzamento 1 a fase 0,485 0,529 0,551 0,506 Svezzamento 2 a fase 0,350 0,349 0,397 0,325 Accrescimento 0,260 0,297 0,295 0,272 Ingrasso 0,248 0,268 0,281 0,238 Finissaggio 0,240 0,266 0,272 0,233 Costo previsto della carne 1,340 1,478 1,520 1,319 Ricavi - Spese ( /Kg di carne) -0,138 0,201 Il lavoro riportato in tabella 3 ha permesso di determinare numericamente l entità dei ricavi o delle perdite aziendali in due specifici momenti di mercato. Per ottenere la fotografia della situazione economica aziendale su un periodo, è necessario utilizzare come input le medie ponderate dei costi dei mangimi sul periodo e compararle alla media ponderata dei prezzi della carne venduta in quel periodo. Il risultato ottenuto rifletterà la reale situazione economica dell attività produttiva dell azienda. g. Conclusioni Feed Cost Calculator (FCC) è un software creato per il nutrizionista consulente con lo scopo di bilanciare il costo dei mangime e le sue caratteristiche nutrizionali con la situazione del mercato, ovviamente tenendo conto dei limiti oggettivi imposti dalle oscillazioni delle materie prime (vedi situazione di Giugno 2011). Meat Price Calculator (MPC), percorrendo il ragionamento inverso, consente di prevedere il costo/kg carne in grado di coprire le spese dell azienda, ovvero il prezzo minimo della carne in grado di produrre il pareggio di bilancio. Questi due programmi sono basati su argomenti che ogni allevatore e nutrizionista è in grado potenzialmente di formulare da solo; ogni allevatore sa bene se in un determinato momento sta guadagnando o perdendo, ed ogni nutrizionista sa se il costo dei mangimi che sta formulando eccederà o meno le entrate aziendali. Tuttavia questi calcoli semplici ed immediati consentono di dare una precisa dimensione numerica alla situazione economica aziendale. Inoltre essi permettono di svolgere simulazioni sull effetto che variazioni dei costi formula producono sul costo/kg carne. Questi due programmi sono un servizio che Bivit mette a disposizione dei suoi clienti, nell ottica di fornire un assistenza sempre più completa e che non può più prescindere dal rispondere ad esigenze che investono l ambito economico generale dell azienda. Sono disponibili anche le versioni per allevamenti da ingrasso e per allevamenti a ciclo aperto. Dr. Michele Lanzoni Bivit Italia mlanzoni@hotmail.com

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