Zenone di Elea introduzione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Zenone di Elea introduzione"

Transcript

1 introduzione Ø Discepolo di Parmenide, probabilmente gli successe nella direzione della scuola. Nacque ad Elea a cavallo fra il VI ed il V secolo. Ø Della sua opera, la tradizionale Sulla Natura, rimangono pochissimi frammenti e testimonianze. lo scopo principale di Zenone fu quello di difendere la dottrina parmenidea da quanti lo criticavano. Noi, oggi, non conosciamo l identità di questi oppositori a Parmenide. Sappiamo, però, che negavano l Essere di Parmenide perché andava contro l evidenza. Premessa 1: Parmenide ci dice che l Essere è immobile, ma i nostri sensi ci dicono che le cose del mondo si muovono... Premessa 2: Parmenide ci dice che l Essere è unico, ma i sensi di mostrano un mondo molteplice. Conclusione: Parmenide si sbaglia.

2 A difesa di Parmenide In che modo Zenone pensò di difendere il suo maestro? Questo è quanto ci interessa maggiormente... Zenone, invece, di sostenere le idee del maestro, si dedica alla confutazione di quelle dei suoi avversari. Ecco che si dedica all analisi delle presunte evidenze invocate da questi personaggi, allo scopo di mostrare come non si tratti affatto di cose evidenti! In che modo? Zenone vuol far vedere come queste evidenze siano, da un punto di vista logico-razionale, autocontraddittorie.

3 I paradossi Questo procedimento ha fatto dire ad Aristotele che Zenone fu l inventore della dialettica intesa come controversia fra due posizioni che si vogliono demolire a vicenda. Quello che Zenone compie per la prima volta, è quanto i matematici chiamano dimostrazione per assurdo.

4 La dimostrazione per assurdo Zenone vuole dimostrare che assumendo il movimento e il molteplice come fatti reali evidenti e in effetti la realtà sensibile indica proprio questo si giunge a risultati logicamente assurdi. Prima di vedere alcuni esempi di Zenone, proviamo a dire cos è la dimostrazione per assurdo.

5 La dimostrazione per assurdo Ipotizziamo di voler dimostrare la seguente proposizione matematica T : Dato un numero naturale n arbitrariamente grande, esiste sempre un numero primo P tale per cui P > n T è il celebre teorema dell infinità dei numeri primi. Euclide (IV-III secolo ac) lo dimostrò nei suoi famosi Elementi (libro IX, proposizione 20). Nel corso della storia sono state date molte dimostrazioni diverse per questo teorema, ma la dimostrazione di Euclide è assai interessante per la sua semplicità e perché è, appunto, una dimostrazione per assurdo!

6 La dimostrazione per assurdo: Euclide Passaggio 1 Ipotizziamo che non T cioè il contrario di ciò che vogliamo dimostrare sia vero. In questo caso i numeri primi sarebbero un insieme finito del tipo I = {2, 3, pn} pn sarebbe, quindi, il più grande fra gli n numeri primi esistenti. Passaggio 2 Assumiamo, ora, un nuovo numero pm così definito: pm = (2 x 3 x pn) + 1

7 La dimostrazione per assurdo: Euclide Passaggio 3 Il numero pm è chiaramente più grande di pn, che per ipotesi è il più grande fra i primi. Avendo assunto non T come vera, inoltre, pm non può essere un numero primo... Vediamo: pm non è divisibile per 2 (resto 1), non è divisibile per 3 (resto 1) non è divisibile neppure per pn (resto 1). Allora anche pm è primo! Passaggio 4 Aggiungendo pm all elenco dei numeri primi, I = {2, 3, pn, pm}, potremmo ripetere l identico procedimento scoprendo un primo po più grande di pm e così via all infinito... Abbiamo così dimostrato che non T è falso. Ma visto che T è l esatto contrario di non T, il principio di non contraddizione di assicura che T deve essere vero! Abbiamo dimostrato che i numeri primi sono infiniti...

8 I paradossi relativi al movimento Torniamo a Zenone, l inventore della dimostrazione per assurdo. Egli vuole dimostrare che assumendo il movimento e il molteplice come fatti reali evidenti e in effetti la realtà sensibile indica proprio questo si giunge a risultati logicamente assurdi. Contro il movimento la storia ci tramanda quattro paradossi di Zenone. Analizziamone solo due, a mo di esempio.

9 I paradossi relativi al movimento Premessa Assumiamo un qualunque corpo C in movimento con una certa velocità costante V. Passaggio 1 Se C si muove, significa che in un certo tempo dato, diciamo t, percorrerà una certa distanza: d. Passaggio 2 Ma allora deve accadere che nel tempo t/2, C percorra la distanza d/2. Passaggio 3 Ma allora deve accadere che nel tempo t/4, C percorra la distanza d/4.

10 I paradossi relativi al movimento Passaggio 4 I passaggi 2 e 3 sono, chiaramente, ripetibili all infinito. In un tempo sempre più piccolo t/2 t/4 t/2 n con n appartenente a N, il corpo C percorrerà una distanza sempre più piccola d/2 d/4 d/2 n. Conclusione Visto che tempo (e distanza) possono essere divisi all infinito, il corpo C per compiere il tragitto d dovrà percorrere la somma di infiniti piccolissimi segmenti d/. Ma la somma di infiniti segmenti, per quanto piccoli, rappresenta una distanza infinita, la quale richiede un tempo infinito per essere percorsa. Eppure noi eravamo partiti da una distanza finita: d!

11 il movimento: Achille e la tartaruga Del tutto analogo a quello appena visto, ma molto più famoso per la sua struttura narrativa assai fantasiosa, è il paradosso di Achille e della tartaruga. Achille è celebre per la sua velocità, almeno quanto le tartarughe lo sono per la loro lentezza! Ecco che Achille e una tartaruga si sfidano in una gara di corsa: vince chi arriva per primo a un traguardo fissato!

12 il movimento: Achille e la tartaruga Achille, ritenendo di essere troppo forte per la tartaruga, decide magnanimamente di concederle un vantaggio: diciamo 100 metri sulla linea di partenza. Cosa accade? Esattamente quanto visto prima! 1 Achille e la tartaruga partono nello stesso momento. Achille è velocissimo e in un tempo t percorre i 100 metri di vantaggio della tartaruga. Nello stesso tempo t la tartaruga percorre solo 10 metri. Quindi ora è in vantaggio di dieci metri.

13 il movimento: Achille e la tartaruga 2 Achille è velocissimo e in un tempo t/10 percorre i 10 metri di vantaggio della tartaruga. Nello stesso tempo t/10 la tartaruga percorre solo 1 metro. Quindi ora è in vantaggio di un metro. 3 Come appare chiaro, anche questo procedimento si può ripetere all infinito! Accadrà, allora, che Achille si avvicinerà sempre di più alla tartaruga, ma non riuscirà mai a raggiungerla il che è assurdo! Ecco che Zenone può dire ai critici di Parmenide: vedete che il movimento non è una cosa così evidente come voi pensate? La dimostrazione di Zenone, diversamente da quella di Euclide, è sbagliata. Ma perché? Questo lo vedrete nella parte di matematica dedicata a questo tema...

14 il movimento: la velocità Consideriamo brevemente anche l argomento detto dello stadio, il quale dimostra efficacemente come la velocità sia un concetto relativo, dunque privo di realtà oggettiva. In uno stadio, due corridori c1 e c2 partono dalle opposte estremità e corrono verso il centro dello stadio. Qual è la loro velocità? Se la velocità di c1 rispetto al centro dello stadio è v1, e quella di c2 è di v2, allora accadrà che la velocità di c1 rispetto a c2 sarà pari a v1+v2.

15 I paradossi relativi alla molteplicità Anche rispetto al tema della molteplicità di contro all unità e unicità dell Essere pretesa da Parmenide Zenone utilizza il medesimo sistema. Importante, come nelle argomentazioni precedenti, non è certo la correttezza o meno del risultato, ma la novità della procedura utilizzata.

16 I paradossi relativi alla molteplicità Passaggio 1 Ammettere la molteplicità, significa ammettere che ogni grandezza sia divisibile in parti. Ammettiamo, allora, di avere un oggetto lungo un metro e di cominciare a dividerlo in due parti uguali, di 50 cm ciascuna... Passaggio 2 Lo stesso, chiaramente, deve poi valere per ogni singola parte (le due parti di 50 cm, sono quindi divisibili ciascuna in due parti di 25 cm ciascuna), e così via all infinito...

17 I paradossi relativi alla molteplicità Passaggio 3 Le parti che, sommate insieme, dovrebbero di nuovo dare origine alla grandezza di partenza hanno: 1) Una lunghezza pari a 0 2) Oppure una lunghezza che, per quanto piccola possa essere, ha una certa misura, chiamiamola d. Logicamente non ci sono altre possibilità: una misura o è nulla o è equivalente a un certo numero, per quanto piccolo!

18 I paradossi relativi alla molteplicità Conclusione (paradossale) Ora abbiamo infiniti piccoli segmenti di lunghezza 0 oppure di lunghezza d. Vogliamo tornare all unità di partenza, il nostro oggetto lungo 1 metro... Però non ci riusciamo! - Sommare infiniti segmenti di lunghezza 0, dà ancora un segmento di lunghezza 0 - Sommare infiniti segmenti di lunghezza d, dà luogo ad una lunghezza infinita! Dov è finito il nostro metro di partenza???

19 I paradossi relativi alla molteplicità Fate molta attenzione a questo punto! Con i suoi paradossi Zenone non intendeva dire che le cose non si muovono, né che non esiste la molteplicità! Ciò che voleva dimostrare è, invece, che queste cose che appaiono ovvie, scontate ai nostri sensi sono, se sottoposte all analisi della ragione, problematiche e difficili a comprendersi! Questo vuol dire che le presunte evidenze su cui i critici di Parmenide si basavano... non erano affatto così evidenti!

20 I paradossi relativi alla molteplicità Zenone, pur rimanendo nella scia del maestro, istituisce dei paragoni fra la via della Verità (episteme) e quella dell opinione (doxa). Pensa cioè gli eventi del mondo reale in rapporto a principi logici. Con i suoi esempi concreti Zenone non fa altro che sottolineare il contrasto fra i principi logici esposti e la realtà. La logica e l esperienza si mettono così in crisi a vicenda. Parmenide ha posto le due vie, verità logica e opinione, su binari paralleli e inconciliabili. L Essere, la logica, ha una sua libertà e non concerne il mondo sensibile. Questa concezione però non appare soddisfacente e, se pure Zenone vuole riaffermare la verità contro l opinione, i confronti da lui istituiti hanno come effetto di far apparire i principi razionali ancora più contrastanti con il mondo sensibile. La filosofia successiva si occuperà di conciliare la razionale logica di Parmenide con le attestazioni dei sensi.

I paradossi di Zenone

I paradossi di Zenone I paradossi di Zenone F. Fabrizi - P. Pennestrì The Mascheroni CAD Team Liceo Scientifico Isaac Newton, Roma Le fonti bibliografiche impiegate per conoscere il pensiero di Zenone sono Platone (nel dialogo

Dettagli

Senofane di Elea. Omero ed Esiodo hanno attribuitop agli dei furti, adulteri e reciproci inganni.

Senofane di Elea. Omero ed Esiodo hanno attribuitop agli dei furti, adulteri e reciproci inganni. Scuola di Elea fondatore = Parmenide di Elea (costa della Campania a sud di Paestum (Velia) visse tra il 550 e 450 a.c. Opera in versi Intorno alla natura di cui restano 154 versi Senofane di Elea critica

Dettagli

PARMENIDE-ZENONE LA SCUOLA ELEATICA

PARMENIDE-ZENONE LA SCUOLA ELEATICA PARMENIDE-ZENONE LA SCUOLA ELEATICA Antonia D Aria Dispensa ad uso degli studenti del Liceo Natta di Milano BIBLIOGRAFIA: MASSARO Il pensiero che conta SINI I filosofi e le opere ALTRO MATERIALE SCARICATO

Dettagli

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s RIASSUNTO e RILANCIO Abbiamo notato che la ricerca dell arché, cioè di qualcosa che possa fornire una spiegazione razionale del mondo e delle cose che lo compongono, procede lungo un percorso che conduce

Dettagli

PERCORSI INNOVATIVI in Matematica e in Fisica. Conferenze

PERCORSI INNOVATIVI in Matematica e in Fisica. Conferenze PROGETTO DI ECCELLENZA 2014 PERCORSI INNOVATIVI in Matematica e in Fisica Conferenze I Paradossi di Zenone di Elea I Paradossi di Zenone di Elea I Paradossi di Zenone di Elea Alfredo MARZOCCHI I Paradossi

Dettagli

Insiemi uguali? biiezione : A B bambino i libro i bambino ii libro ii bambino iii libro iii bambino iv libro iv

Insiemi uguali? biiezione : A B bambino i libro i bambino ii libro ii bambino iii libro iii bambino iv libro iv Insiemi uguali? Vogliamo occuparci del confronto di insiemi, in particolare di insiemi infiniti. Prima di potere parlare di confronto di insiemi è necessario però fare alcune precisazioni a riguardo della

Dettagli

Parmenide di Elea. Zenone di Elea. Melisso di Samo.

Parmenide di Elea. Zenone di Elea. Melisso di Samo. Eleati Parmenide di Elea. Zenone di Elea. Melisso di Samo. Parmenide di Elea Campania VI-V secolo a.c.. Discepolo dei Pitagorici. Poema Sulla natura. Ampi frammenti Cosmologia ontologia. La dea e le tre

Dettagli

Due esempi di inferenze per assurdo. Numeri ineffabili e diadi effabili. La diagonale ed il lato di un quadrato non sono commensurabili

Due esempi di inferenze per assurdo. Numeri ineffabili e diadi effabili. La diagonale ed il lato di un quadrato non sono commensurabili Due esempi di inferenze per assurdo. Numeri ineffabili e diadi effabili. La diagonale ed il lato di un quadrato non sono commensurabili ne discende che La lunghezza della diagonale di un quadrato non è

Dettagli

MODULO 1. La Filosofia della Natura VII-VI sec. a.c.

MODULO 1. La Filosofia della Natura VII-VI sec. a.c. MODULO 1 La Filosofia della Natura VII-VI sec. a.c. La filosofia della natura è conosciuta anche come: - Filosofia della Physis (=natura) - Cosmologia (si occupa del mondo = kosmos) - Filosofia presocratica

Dettagli

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno

Dettagli

02 - Logica delle dimostrazioni

02 - Logica delle dimostrazioni Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 0 - Logica delle dimostrazioni Anno Accademico 015/016

Dettagli

04 - Logica delle dimostrazioni

04 - Logica delle dimostrazioni Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 04 - Logica delle dimostrazioni Anno Accademico 013/014 D. Provenzano,

Dettagli

Appunti di geometria euclidea

Appunti di geometria euclidea Appunti di geometria euclidea Il metodo assiomatico Appunti di geometria Euclidea Lezione 1 Prima di esaminare nel dettaglio la Geometria dal punto di vista dei Greci è opportuno fare unrichiamo di Logica.

Dettagli

ANSELMO D AOSTA

ANSELMO D AOSTA Prova ontologica (argomento a priori ) Lo stolto afferma: Qualcun altro, invece, afferma: DIO NON ESISTE (proposizione A) DIO È CIÒ DI CUI NON SI PUÒ PENSARE IL MAGGIORE (proposizione B) A questo punto

Dettagli

L infinito. Alberto ALBANO. Dipartimento di Matematica Università di Torino. Il mondo greco. Il Rinascimento. La Matematica moderna

L infinito. Alberto ALBANO. Dipartimento di Matematica Università di Torino. Il mondo greco. Il Rinascimento. La Matematica moderna mondo L Alberto ALBANO Dipartimento di Università di Torino mondo 1 mondo 2 3 Le origini del problema mondo Nelle prime riflessioni del pensiero, compare una domanda fondamentale: la materia può continuare

Dettagli

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali Università Roma Tre L. Chierchia 1 Gli insiemi N, Z e Q Il sistema dei numeri reali (R, +,, ) può essere definito tramite sedici assiomi: quindici assiomi algebrici (si veda ad esempio 2.3 in [Giusti,

Dettagli

In principio era Zenone di Elea

In principio era Zenone di Elea ΖΉΝΩΝ Ὁ ἘΛΕΆΤΗΣ In principio era Zenone di Elea Di Paolo Bonavoglia 2017 Il primo e il terzo paradosso di Zenone Alle radici del calcolo infinitesimale Venezia 30-09-2017 Paolo Bonavoglia Zenone di Elea,

Dettagli

Lezione 4. Problemi trattabili e soluzioni sempre più efficienti. Gianluca Rossi

Lezione 4. Problemi trattabili e soluzioni sempre più efficienti. Gianluca Rossi Lezione 4 Problemi trattabili e soluzioni sempre più efficienti Gianluca Rossi Trattabile o intrattabile? Consideriamo ora il problema, ben noto a tutti gli studenti a partire dalla scuola media, di calcolare

Dettagli

Appunti di informatica. Lezione 7 anno accademico Mario Verdicchio

Appunti di informatica. Lezione 7 anno accademico Mario Verdicchio Appunti di informatica Lezione 7 anno accademico 2016-2017 Mario Verdicchio L algoritmo di Euclide per l MCD Dati due numeri A e B, per trovare il loro MCD procedere nel seguente modo: 1. dividere il maggiore

Dettagli

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE.

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. PH. ELLIA Indice Introduzione 1 1. Divisori di un numero. 1 2. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica. 2 3. L insieme dei numeri primi è

Dettagli

1 L INFINITO DA PITAGORA A GALILEO 8/11/

1 L INFINITO DA PITAGORA A GALILEO 8/11/ 1 L INFINITO DA PITAGORA A GALILEO 8/11/2012 502 2 L INFINITO PRIMA DI PITAGORA Mistici Filosofi Poeti Anassimandro ( ) Solo numeri razionali FINITI! 3 LA LISTA DEI CONTRARI Termine interminato ( ) Uno

Dettagli

MASTER Comunicazione della Scienza

MASTER Comunicazione della Scienza MASTER 2007-2008 Comunicazione della Scienza Linguaggi e fondamenti concettuali della matematica 2a settimana Euclide 1 Euclide - Elementi Euclide - Elementi La prima proposizione del Libro I degli Elementi

Dettagli

3/10/ Divisibilità e massimo comun divisore

3/10/ Divisibilità e massimo comun divisore MCD in N e Polinomi 3/10/2013 1 Divisibilità e massimo comun divisore 1.1 Divisibilità in N In questa sezione introdurremo il concetto di divisibilità e di massimo comun divisore di due numeri naturali

Dettagli

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017) Elementi di Algebra e di Matematica

Dettagli

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Esercizio 1.12 Per dimostrare che per ogni funzione esiste una formula in cui compaiono le variabili tale che la corrispondente

Dettagli

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Principio di induzione matematica

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Principio di induzione matematica Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Principio di induzione matematica Il Principio di induzione matematica è una tecnica di dimostrazione che permette la dimostrazione simultanea di infinite affermazioni.

Dettagli

P ( X n X > ɛ) = 0. ovvero (se come distanza consideriamo quella euclidea)

P ( X n X > ɛ) = 0. ovvero (se come distanza consideriamo quella euclidea) 10.4 Convergenze 166 10.4.3. Convergenza in Probabilità. Definizione 10.2. Data una successione X 1, X 2,...,,... di vettori aleatori e un vettore aleatorio X aventi tutti la stessa dimensione k diremo

Dettagli

RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile

RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile RELATIVISMO OPINIONE Doxa Sensi Conoscenza relativa Mutevole varia nel Tempo Molteplice varia nello Spazio Soggettiva varia nei diversi soggetti RELATIVISMO Impossibilità verità Universale e Immutabile

Dettagli

Insiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia

Insiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia Insiemi, Numeri, Terminologia Prof. Simone Sbaraglia Corso Rapido di Logica Matematica La logica formale definisce le regole cui deve obbedire qualsiasi teoria deduttiva. Una proposizione e` una affermazione

Dettagli

ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE

ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/ d6081/index.html Ricevimento:

Dettagli

Giovanna Carnovale. October 18, Divisibilità e massimo comun divisore

Giovanna Carnovale. October 18, Divisibilità e massimo comun divisore MCD in N e Polinomi Giovanna Carnovale October 18, 2011 1 Divisibilità e massimo comun divisore 1.1 Divisibilità in N In questa sezione introdurremo il concetto di divisibilità e di massimo comun divisore

Dettagli

LA SCUOLA DI ELEA SENOFANE - PARMENIDE - ZENONE - MELISSO

LA SCUOLA DI ELEA SENOFANE - PARMENIDE - ZENONE - MELISSO LA SCUOLA DI ELEA SENOFANE - PARMENIDE - ZENONE - MELISSO 1. NOTE GENERALI I maestri della scuola di Mileto, i pitagorici e in qualche misura lo stesso Eraclito, avevano studiato la physìs, cioè la "natura",

Dettagli

Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814)

Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Kant aveva voluto costruire una filosofia del finito. Fichte vuol costruire una filosofia

Dettagli

Montessori e Psicomatematica

Montessori e Psicomatematica Cinisello Balsamo, 29 novembre 2014 Montessori e Psicomatematica Benedetto Scoppola, Opera Nazionale Montessori e Universita di Roma Tor Vergata Sommario - Grazie - Montessori e la matematica: l origine

Dettagli

MATEMATICA DI BASE 1

MATEMATICA DI BASE 1 MATEMATICA DI BASE 1 Francesco Oliveri Dipartimento di Matematica, Università di Messina 30 Agosto 2010 MATEMATICA DI BASE MODULO 1 Insiemi Logica Numeri Insiemi Intuitivamente, con il termine insieme

Dettagli

Johann Gottlieb Fichte

Johann Gottlieb Fichte ADESIONE A KANT Il primo Fichte riteneva che la prospettiva emersa con Kant fosse, in ambito filosofico, insuperabile. -1- Oggetto proprio della Filosofia non è l Essere (quindi l ontologia) ma il sapere

Dettagli

Il principio di Induzione Matematica

Il principio di Induzione Matematica Il principio di Induzione Matematica prf.ssa Giovanna Corsi 11 luglio 2004 Il principio di induzione matematica è un metodo dimostrativo che fa esplicito riferimento ai numeri naturali.... Il riferimento

Dettagli

L'avventura della matematica secondo il metodo Montessori dal punto di vista di un matematico

L'avventura della matematica secondo il metodo Montessori dal punto di vista di un matematico Roma, 21 gennaio 2016 L'avventura della matematica secondo il metodo Montessori dal punto di vista di un matematico Benedetto Scoppola, Opera Nazionale Montessori e Universita di Roma Tor Vergata Sommario

Dettagli

Ing. Pier Franz Roggero, Dott. Michele Nardelli, P.A. Francesco Di Noto

Ing. Pier Franz Roggero, Dott. Michele Nardelli, P.A. Francesco Di Noto Pagina 1 di 10 DIMOSTRAZIONE CHE TUTTE LE COPPIE DI NUMERI PRIMI CONSECUTIVE SONO INFINITE COMPRESA QUELLA DEI PRIMI GEMELLI E CHE QUINDI LA CONGETTURA DI POLIGNAC E VERA Ing. Pier Franz Roggero, Dott.

Dettagli

Paradossalmente Logico

Paradossalmente Logico SEDE DI CREMA Paradossalmente Logico Valentina Ciriani e Stefano Ferrari Cosa è un paradosso? Paradosso contro l opinione corrente Deriva dal greco: parà (contro) e doxa (opinione) Un paradosso può essere

Dettagli

11. Misure con segno.

11. Misure con segno. 11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante

Dettagli

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari Sommario Proprietà dell estremo superiore per R... 2 Definitivamente... 2 Successioni convergenti... 2 Successioni monotone... 2 Teorema di esistenza del limite

Dettagli

Insiemi numerici. Definizioni

Insiemi numerici. Definizioni 1 Insiemi numerici Gli insiemi numerici sono insiemi i cui elementi sono numeri, cioè appartengono all'insieme N dei naturali, degli interi Z, dei razionali Q, dei reali R o dei complessi C ( es.: A =

Dettagli

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA ALGEBRA PRIMO ANNO TOMO NR. 1

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA ALGEBRA PRIMO ANNO TOMO NR. 1 BOOK IN PROGRESS MATEMATICA ALGEBRA PRIMO ANNO TOMO NR. 1 SOMMARIO DEL TOMO 1 CAPITOLO 1: IL LINGUAGGIO DEGLI INSIEMI 1.1 Gli insiemi e la loro rappresentazione pag. 1 1. I sottoinsiemi pag. 6 1.3 Insieme

Dettagli

LEZIONE N 3 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA

LEZIONE N 3 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA LEZIONE N 3 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA GLI INSIEMI NUMERICI N Numeri naturali Z : Numeri interi Q : Numeri razionali R : Numeri reali Q A meno di isomorfismi!!! R 5 π 2 3 11

Dettagli

Per la terza classe della scuola secondaria di I grado. Numeri e rettangoli

Per la terza classe della scuola secondaria di I grado. Numeri e rettangoli Per la terza classe della scuola secondaria di I grado Numeri e rettangoli Qui sotto vedete due rettangoli, disegnati sulla carta a quadretti: il primo ha un lato di 39 quadretti e l altro di 27; il secondo

Dettagli

M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA INSIEMI

M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA INSIEMI M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA INSIEMI Assumiamo come primitivo il concetto di insieme e quello di appartenenza di un elemento a un insieme. La notazione x A indica

Dettagli

IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies

IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies Out[267]= IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies Eduardo R. Caianiello Circolo di Matematica e Fisica Dipartimento di Fisica E.R. Caianiello Università di Salerno Premio Eduardo

Dettagli

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni La statistica inferenziale Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni E necessario però anche aggiungere con

Dettagli

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo C.6 Funzioni continue Pag. 114 Dimostrazione del Corollario 4.25 Corollario 4.25 Sia f continua in un intervallo I. Supponiamo che f ammetta, per x tendente a ciascuno degli estremi dell intervallo, iti

Dettagli

Corso base di Matematica. - I numeri -

Corso base di Matematica. - I numeri - Corso base di Matematica - I numeri - Fin dall antichità è stata avvertita dall uomo l esigenza di contare le cose. Ad es. gli animali al pascolo, i cacciatori e le prede, ecc. Da questa istintività nasce

Dettagli

La matematica non è un opinione, lo è oppure...?

La matematica non è un opinione, lo è oppure...? La matematica non è un opinione, lo è oppure...? Giulio Giusteri Dipartimento di Matematica e Fisica Università Cattolica del Sacro Cuore Brescia 26 Febbraio 2010 Vecchie conoscenze Dedurre... dedurre...

Dettagli

Un modello matematico della riflessione e rifrazione. Riflessione

Un modello matematico della riflessione e rifrazione. Riflessione Un modello matematico della riflessione e rifrazione. Proposizioni iniziali 1. In un dato mezzo la luce si muove con una velocità costante lungo una retta 1. 2. La velocità della luce dipende dal mezzo

Dettagli

ESEMPIO Un esempio di insieme vuoto è l insieme dei numeri reali di quadrato 4. B A

ESEMPIO Un esempio di insieme vuoto è l insieme dei numeri reali di quadrato 4. B A TEORI DEGLI INSIEMI GENERLIT Un insieme è un ente costituito da oggetti. Il concetto di insieme e di oggetto si assumono come primitivi. Se un oggetto a fa parte di un insieme si dice che esso è un suo

Dettagli

DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI

DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI 1. L insieme dei numeri naturali Nel sistema assiomatico ZF, l Assioma dell infinito stabilisce che: Esiste un insieme A, i cui elementi sono insiemi e tale che

Dettagli

I NUMERI. Si dice "radice quadrata" di un numero positivo a, quel numero positivo b che elevato al quadrato dà come risultato a.

I NUMERI. Si dice radice quadrata di un numero positivo a, quel numero positivo b che elevato al quadrato dà come risultato a. Questa dispensa rappresenta una breve introduzione ai numeri reali e alla loro Topologia, minimo necessario per affrontare serenamente lo studio dell ANALISI MATEMATICA. Inoltre non si ha la pretesa che

Dettagli

Primo modulo: Aritmetica

Primo modulo: Aritmetica Primo modulo: Aritmetica Obiettivi 1. ordinamento e confronto di numeri;. riconoscere la rappresentazione di un numero in base diversa dalla base 10; 3. conoscere differenza tra numeri razionali e irrazionali;

Dettagli

2 non è un numero razionale

2 non è un numero razionale 2 non è un numero razionale 1. Richiami: numeri pari e dispari. Un numero naturale m è pari (rispettivamente dispari) se e solo se esiste un numero naturale r tale che m = 2r (rispettivamente m = 2r +

Dettagli

Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni

Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni 29 novembre 2010 1 Successione di funzioni Ricordiamo innanzitutto un po di definizioni. Definizione 1. Una successione di funzioni è una corrispondenza

Dettagli

Kangourou della Matematica 2012 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Cervia, 5 maggio Quesiti

Kangourou della Matematica 2012 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Cervia, 5 maggio Quesiti Kangourou della Matematica 0 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Cervia, 5 maggio 0 Quesiti. umeri di quest anno Quanti numeri interi positivi n sono tali che entrambi i numeri n 0 e n + 0 siano

Dettagli

Congruenze. Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Novembre 2006

Congruenze. Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Novembre 2006 Congruenze Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Novembre 2006 1 Il resto nella divisione tra interi Consideriamo i numeri naturali 0, 1, 2, 3,... ed effettuiamone la divisione per 3, indicando il resto:

Dettagli

Kangourou della Matematica 2012 finale nazionale italiana Mirabilandia, 7 maggio 2012

Kangourou della Matematica 2012 finale nazionale italiana Mirabilandia, 7 maggio 2012 Kangourou della Matematica 2012 finale nazionale italiana Mirabilandia, 7 maggio 2012 LIVELLO STUDENT S1. (5 punti ) Assegnati tre punti non allineati nello spazio, quante sfere passano per questi tre

Dettagli

1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R.

1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R. 1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R Per introdurre il concetto di matrice, a 2 righe e 2 colonne, iniziamo col considerare griglie o tabelle di numeri Gli elementi della griglia,

Dettagli

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI A. MARTINI Castelfranco Veneto (TV) Elementi di Logica

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI A. MARTINI Castelfranco Veneto (TV) Elementi di Logica settembre 008 Elementi di Logica 1. Nozioni preliminari La logica studia come funziona il pensiero e il ragionamento espresso attraverso degli enunciati Il ragionamento è un sistema di enunciati che permette

Dettagli

Teoria intuitiva degli insiemi

Teoria intuitiva degli insiemi Teoria intuitiva degli insiemi Il concetto di insieme. lcuni esempi Tutta la matematica moderna è fondata sul concetto di insieme. Un insieme è da considerarsi nella sua nozione intuitiva di collezione,

Dettagli

1 Richiami di logica matematica

1 Richiami di logica matematica Geometria e Topologia I 7 marzo 2005 1 1 Richiami di logica matematica Definire cos è un enunciato, una proposizione (elemento primitivo della logica delle proposizioni). La definizione è data in termini

Dettagli

Su alcuni paradossi in matematica e in logica (Claudio Bernardi

Su alcuni paradossi in matematica e in logica (Claudio Bernardi Paderno del Grappa, 24 agosto 2011 Su alcuni paradossi in matematica e in logica (Claudio Bernardi claudio.bernardi@uniroma1.it) La parola paradosso assume almeno tre significati: a) un'affermazione che

Dettagli

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo.

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Il Mot Le caratteristiche del moto Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Le caratteristiche del moto Immagina di stare seduto in treno

Dettagli

Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari

Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari In questa lezione ci dedicheremo a studiare a fondo quali proprietà della matrice dei coefficienti di un sistema (e della

Dettagli

GEOMETRIE NON EUCLIDEE. postulati definizioni

GEOMETRIE NON EUCLIDEE. postulati definizioni GEOMETRIE NON EUCLIDEE assiomi Euclide (300 a.c.) Elementi postulati definizioni ssioma: proposizione evidente di per sé che non ha bisogno di essere dimostrata (enunciati matematici di carattere generale).

Dettagli

Misura. Istituzioni di matematiche 2. Come facciamo a misurare? Come facciamo a misurare? Diego Noja

Misura. Istituzioni di matematiche 2. Come facciamo a misurare? Come facciamo a misurare? Diego Noja Istituzioni di matematiche 2 Diego Noja (diego.noja@unimib.it) 10 marzo 2009 Misura CDL Scienze della Formazione Primaria Istituzioni di matematiche 2 pagina 1 CDL Scienze della Formazione Primaria Istituzioni

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LA SAPIENZA CORSO DI STUDI IN INFORMATICA ESERCITAZIONI AL CORSO DI LOGICA MATEMATICA LOGICA PROPOSIZIONALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LA SAPIENZA CORSO DI STUDI IN INFORMATICA ESERCITAZIONI AL CORSO DI LOGICA MATEMATICA LOGICA PROPOSIZIONALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LA SAPIENZA CORSO DI STUDI IN INFORMATICA ESERCITAZIONI AL CORSO DI LOGICA MATEMATICA LOGICA PROPOSIZIONALE TAVOLE DI VERITÀ, COLETEZZA VERO-FUNZIONALE Esercizio 1. Calcola le tavole

Dettagli

Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3)

Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3) Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3) Nicola Durante 2011-12 Abstract 1 Insiemi numerici (Lezione del 5.10.11) 1.1 Cenni di teoria degli insiemi Richiamiamo brevemente alcuni simboli usati in

Dettagli

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13)

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) DISPENSA N. 4 Sommario. Dimostriamo il Teorema di Completezza per il Calcolo dei Predicati del I ordine. 1. Teorema di Completezza Dimostriamo il Teorema

Dettagli

LEZIONE 5. AX = 0 m,1.

LEZIONE 5. AX = 0 m,1. LEZIONE 5 5 isoluzione di sistemi Supponiamo che AX = B sia un sistema di equazioni lineari Ad esso associamo la sua matrice completa (A B Per quanto visto nella precedente lezione, sappiamo di poter trasformare,

Dettagli

LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE

LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE INTRODUZIONE In generale, abbiamo un idea chiara del significato di pendenza quando viene utilizzata in contesti concernenti l esperienza quotidiana, ad esempio quando

Dettagli

SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 2011

SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 2011 1 SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 011 Problema 1. Sia Z l insieme dei numeri interi. a) Sia F 100 l insieme delle funzioni

Dettagli

1 I numeri naturali. 1.1 Gli assiomi di Peano

1 I numeri naturali. 1.1 Gli assiomi di Peano 1 I numeri naturali I numeri naturali sono il punto di partenza per la costruzione degli altri insiemi numerici: numeri interi, razionali, reali e quindi complessi, interi modulo n. Il concetto di numero

Dettagli

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Strutture algebriche: anelli

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Strutture algebriche: anelli Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Strutture algebriche: anelli Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017) Elementi di Algebra e di Matematica Discreta 1 / 29 index

Dettagli

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo.

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Il moto dei corpi Le caratteristiche del moto Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Le caratteristiche del moto Immagina di stare seduto

Dettagli

RELAZIONI, FUNZIONI, INSIEMI NUMERICI. 1. Relazioni. Siano X e Y due insiemi non vuoti. Si definisce il prodotto cartesiano

RELAZIONI, FUNZIONI, INSIEMI NUMERICI. 1. Relazioni. Siano X e Y due insiemi non vuoti. Si definisce il prodotto cartesiano RELAZIONI, FUNZIONI, INSIEMI NUMERICI C. FRANCHI 1. Relazioni Siano X e Y due insiemi non vuoti. Si definisce il prodotto cartesiano X Y := {(x, y) x X, y Y } dove con (x, y) si intende la coppia ordinata

Dettagli

Lavoro individuale: leggi attentamente il testo e completa il testo che trovi al termine del stesso. (10 )

Lavoro individuale: leggi attentamente il testo e completa il testo che trovi al termine del stesso. (10 ) Testo 1: Lavoro individuale: leggi attentamente il testo e completa il testo che trovi al termine del stesso. (10 ) Lavoro di gruppo T1: discuti assieme ai tuoi compagni il significato di quanto hai letto

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO A. VALLISNERI Classe III A 1 o quadrimestre/ 1 a verifica 3 novembre 2011

LICEO SCIENTIFICO A. VALLISNERI Classe III A 1 o quadrimestre/ 1 a verifica 3 novembre 2011 1 LICEO SCIENTIFICO A. VALLISNERI Classe III A 1 o quadrimestre/ 1 a verifica 3 novembre 2011 Verifica (per l orale) su: Ripasso di algebra, introduzione alla geometria analitica Alunno:................................................

Dettagli

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria. Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo

Dettagli

LA TEORIA DELLE 3 DIMENSIONI: di Lorenzo

LA TEORIA DELLE 3 DIMENSIONI: di Lorenzo LA TEORIA DELLE 3 DIMENSIONI: di Lorenzo Vogelsang(artifex2754@gmail.com) Fig 1 INTRODUZIONE: Le cose sono composte sia dall infinito che dal finito ovvero, hanno alcune parti definibili mentre altro non

Dettagli

Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61

Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 (15.9) Teorema. Consideriamo il piano affine. Se A A 2 (K) è un punto e r una retta che non passa per A, allora esiste unica la retta per A che non interseca

Dettagli

Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva

Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva Fondamenti di Storia della Filosofia - Lezione di giovedì 14 aprile 2016 1 Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva SCHEMA Stabilito che la cosa in sé di Kant è un falso problema,

Dettagli

GIOVANNI FEDERICO HERBART

GIOVANNI FEDERICO HERBART MISCELLANEA POST-HEGELIANA I GIOVANNI FEDERICO HERBART http://biografieonline.it/img/bio/j/johann_friedrich_herbart.jpg Herbart inizia in nome del realismo la reazion contro l idealismo romantico. Di vita

Dettagli

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Le Derivate Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato durante

Dettagli

La cardinalità di Q e R

La cardinalità di Q e R La cardinalità di Q e R Ha senso chiedersi se ci sono più elementi in N o in Q? Sono entrambi due insiemi infiniti. I numeri naturali sono numerosi quanto i quadrati perfetti, infatti ad ogni numero naturale

Dettagli

(l'uguaglianza degli angoli indica il parallelismo delle rette)

(l'uguaglianza degli angoli indica il parallelismo delle rette) SESTA LEZIONE-teoria delle parallele Riprendiamo la discussione del teorema degli angoli alterni interni. Questo teorema è alla base della teoria delle parallele. Da esso discendono i criteri di parallelismo.

Dettagli

Un po di logica. Christian Ferrari. Laboratorio di matematica

Un po di logica. Christian Ferrari. Laboratorio di matematica Un po di logica Christian Ferrari Laboratorio di matematica 1 Introduzione La logica è la disciplina che studia le condizioni di correttezza del ragionamento. Il suo scopo è quindi quello di elaborare

Dettagli

Due numeri naturali non nulli a, b tali che MCD(a,b) = 1 si dicono coprimi o relativamente primi.

Due numeri naturali non nulli a, b tali che MCD(a,b) = 1 si dicono coprimi o relativamente primi. MASSIMO COMUNE DIVISORE E ALGORITMO DI EUCLIDE L algoritmo di Euclide permette di calcolare il massimo comun divisore tra due numeri, anche se questi sono molto grandi, senza aver bisogno di fattorizzarli

Dettagli

Limiti di successioni

Limiti di successioni Capitolo 5 Limiti di successioni 5.1 Successioni Quando l insieme di definizione di una funzione coincide con l insieme N costituito dagli infiniti numeri naturali 1, 2, 3,... talvolta si considera anche

Dettagli

Prof.ssa Laura Salvagno

Prof.ssa Laura Salvagno Prof.ssa Laura Salvagno Nella vita di tutti i giorni abbiamo spesso a che fare con il concetto di rapporto, partiamo perciò da alcuni esempi per introdurre l argomento. Consideriamo tutte le gare combattute

Dettagli

sempre vere sempre false

sempre vere sempre false Logica: elementi I principi della logica sono innanzitutto i seguenti: Identità: a=a (ogni cosa è cioè identica a se stessa) Non contraddizione: non (a e non a). E impossibile che la stessa cosa sia e

Dettagli

1 Combinazioni lineari.

1 Combinazioni lineari. Geometria Lingotto LeLing5: Spazi Vettoriali Ārgomenti svolti: Combinazioni lineari Sistemi lineari e combinazioni lineari Definizione di spazio vettoriale Ēsercizi consigliati: Geoling 6, Geoling 7 Combinazioni

Dettagli

Elementi di Logica Teoria degli insiemi

Elementi di Logica Teoria degli insiemi Precorso di Analisi Matematica Facoltà d'ingegneria Università del Salento Elementi di Logica Teoria degli insiemi Proff. A. Albanese E. Mangino Dipartimento di Matematica e Fisica E. De Giorgi - Università

Dettagli

Esercizi di rappresentazione

Esercizi di rappresentazione Esercizi di rappresentazione Sandro Zucchi 2013-14 Primo esercizio (connettivi vero-funzionali - Bonevac) Quale dei connettivi seguenti è vero-funzionale? (Se classifichi un connettivo come vero-funzionale,

Dettagli