C O N S I G L I O R E G I O N A L E

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1 C O N S I G L I O R E G I O N A L E D E L L A B R U Z Z O V I A M I C H E L E I A C O B U C C I, L A Q U I L A - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n.59/aa/og del DIREZIONE ATTIVITA AMMINISTRATIVA SERVIZIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE RISORSE UMANE UFFICIO GIURIDICO ED ECONOMICO DEL PERSONALE Oggetto: Applicazione sentenza n. 211/2014 della Corte Costituzionale -incostituzionalità dell art. 43 c.1 della Legge regionale della Regione Abruzzo n. 6 dell 8/02/2005, come sostituito dall art. 1 c. 2 della Legge regionale della Regione Abruzzo n. 16 del 12/11/2008 nella parte in cui introduce il comma 2-bis nell art. 1 della legge della Regione Abruzzo 13 ottobre 1998 n Relazione del Responsabile dell Ufficio Premesso che numerosi dipendenti del Consiglio Regionale hanno presentato ricorso al giudice del lavoro per il riconoscimento del diritto alla perequazione retributiva, rispetto al trattamento economico percepito, ai fini della retribuzione individuale di anzianità, da altri dipendenti regionali inquadrati nello stesso ruolo; per i dipendenti sotto elencati il tribunale dell Aquila con propria sentenza, munita di titolo esecutivo, ha riconosciuto il diritto a percepire il maggior importo della RIA mensile nella misura indicata a fianco di ciascuno nel prospetto allegato come parte integrante e sostanziale al presente atto: (omissis), (omissis), (omissis) tutt ora in servizio; (omissis), (omissis), (omissis), (omissis), (omissis), (omissis), dipendenti collocati in pensione. con distinte determinazioni dirigenziali si è provveduto, per ciascun dipendente in servizio, all adeguamento mensile della Ria riconosciuta, ed al pagamento degli arretrati oltre agli interessi, per i dipendenti in pensione si è invece provveduto al pagamento degli arretrati calcolati come in sentenza e a dare mandato all Ufficio Bilancio e stipendi di procedere all adeguamento del modello PA04 ai fini pensionistici; Evidenziato che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 211/2014, depositata in data 18/07/2014 ha dichiarato l incostituzionalità dell art. 43 c.1 della Legge regionale della Regione Abruzzo n.6 dell 8/02/2005, come sostituito dall art. 1 c. 2 della Legge regionale della Regione Abruzzo n. 16 del 12/11/2008 nella parte in cui introduce il comma 2-bis nell art. 1 della legge della Regione Abruzzo 13 ottobre 1998 n. 118 (Riconoscimento agli effetti economici della anzianità di servizio prestato presso lo stato, Enti Pubblici, Enti locali e Regioni, nei

2 confronti del personale inquadrato nel ruolo regionale a seguito di pubblici concorsi ed estensione dei benefici previsti dalla L. n. 144 del 1989 al personale ex L. n.285 del 1977). l effetto tipico di tale sentenza è previsto dall art. 136 della Costituzione, secondo cui la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione e viene cancellata dall ordinamento giuridico; in riferimento alle conseguenze della caducazione della disposizione censurata nei confronti di coloro che hanno potuto godere del riconoscimento della RIA in forza di giudicati, definitivi e non, ma comunque precedenti l avvenuta dichiarazione di incostituzionalità della Legge Regionale, il Consiglio di Stato (adunanza della Commissione Speciale del 15 febbraio 2005, n. sezione 11548/2004) ha statuito che s intendono esauriti quei rapporti giuridici che sorti, regolati o decisi in base alla legge (successivamente) dichiarata incostituzionale non richiedano più l applicazione di quest ultima e siano qualificabili come esauriti in forza di altra e diversa norma di legge, sulla quale perciò, indipendentemente da quella dichiarata incostituzionale, sia possibile fondare siffatta qualificazione (ad esempio, situazioni o rapporti esauriti secondo la disciplina del giudicato, della prescrizione, della decadenza, delle preclusioni processuali, dell inoppugnabilità del provvedimento amministrativo). Pertanto la qualificazione come esauriti di un rapporto o di una situazione non deve mai fondarsi sulla norma di legge dichiarata costituzionalmente illegittima per la decisiva ragione che, altrimenti, continuerebbe ad applicarsi operando la predetta qualificazione, appunto, nonostante e dopo tale dichiarazione la norma incostituzionale: e ciò, in manifesta violazione del divieto stabilito dal combinato disposto degli articoli 136 comma 1 Costituzione, 1 della legge costituzionale n. 1 del 1948 e dell art. 30, comma 3, della legge n. 87 del Rilevato che all indomani della pubblicazione della sentenza che ha cancellato la normativa sulla RIA, manca la copertura legislativa per l erogazione mensile dell incremento accordato da una sentenza: il pagamento della RIA scaturisce, infatti, dalla disposizione della Legge regionale come applicata dal Giudice ma successivamente dichiarata incostituzionale; Considerato inoltre che, per altro verso, il venir meno della disciplina che ha dato luogo alla perequazione della RIA ha inevitabilmente rimosso anche l individuazione delle risorse economiche necessarie per finanziare l intervento che pure erano previste nella norma finanziaria della Legge regionale; Ritenuto pertanto che l erogazione delle somme in questione, per le quali non esiste più uno stanziamento disposto dalla legge, è da considerare a tutti gli effetti una erogazione indebita, dalla quale scaturisce il diritto/dovere dell amministrazione di ripetizione, secondo le regole ordinarie, anche in relazione alla eventuale insorgenza di profili di responsabilità erariale, nei confronti di tutti coloro a cui sia stata applicata la perequazione della RIA in forza di sentenza munita di titolo esecutivo differenziando il recupero laddove la sentenza sia passata definitivamente in giudicato; Evidenziato che per le finalità sopradette con nota prot del 16/10/2014 è stato richiesto all Avvocatura Regionale di conoscere l effettivo stato dei giudizi relativi ai sopracitati dipendenti ai quali è stata applicata la perequazione della RIA in forza di sentenza, di primo grado, munita di titolo esecutivo;

3 Rilevato che L individuazione dei soggetti effettivamente titolari di diritti esauriti è necessaria poiché nei confronti dei medesimi non è possibile procedere alla ripetizione delle somme pagate prima del deposito della sentenza n. 211/2014 della Corte Costituzionale; Si propone: nelle more del riscontro da parte dall Avvocatura regionale: di revocare gli adeguamenti mensili della RIA, a partire dal mese di novembre p.v, previa comunicazione agli interessati dell avvio del procedimento ed al contestuale recupero dell importo già erogato nelle mensilità successive al deposito della sentenza abrogativa della norma, ai dipendenti (omissis), (omissis), e (omissis), in quanto tutt ora in servizio; di dare mandato al Servizio Risorse Finanziarie e Strumentali-Ufficio Bilancio e stipendi di procedere, per i dipendenti (omissis), (omissis), (omissis), (omissis), (omissis) e (omissis),, all aggiornamento, ed al successivo inoltro all Ente previdenziale, del modello PA04 dalla data della sentenza abrogativa della norma in quanto dipendenti collocati a riposo; F.to L Estensore (Francesca Celeste) F.to Il Responsabile dell Ufficio (Wanda Sebastiani)

4 IL DIRIGENTE Vista e condivisa la proposta del titolare dell Ufficio giuridico ed Economico del personale, responsabile del procedimento in parola; Vista la L.R. n. 77/1999; Vista la Legge 241/90 e s.m.i.; Vista la L.R. n. 8/2014 del relativa all esercizio di bilancio per l anno 2014 Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 211/2014, depositata in data 18/07/2014; Evidenziato che con nota prot del 16/10/2014 è stato richiesto all Avvocatura Regionale di conoscere l effettivo stato dei giudizi relativi ai dipendenti sopra indicati ai quali è stata applicata la perequazione della RIA in forza di sentenza di primo grado munita di titolo esecutivo; Rilevato che solo a seguito del riscontro dell Avvocatura regionale, ed al fine del recupero delle somme già erogate, si potrà individuare a quali dipendenti dovranno essere recuperate tutte le somme erogate in esecuzione della sentenza munita di titolo esecutivo; Ritenuto, di revocare gli adeguamenti mensili della RIA, a partire dal mese di novembre p.v, ed al contestuale recupero dell importo già erogato nelle mensilità successive al deposito della sentenza abrogativa della norma, ai dipendenti con rapporto di lavoro in corso presso il Consiglio regionale come indicato nel prospetto allegato come parte integrante e sostanziale al presente atto; di dare mandato al Servizio Risorse Finanziarie e Strumentali - Ufficio Bilancio e stipendi di aggiornare ed inoltrare all Ente previdenziale, dalla data della sentenza abrogativa della norma, il modello PA04 dei dipendenti collocati a riposo; Visto il prospetto allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale; Ritenuto, infine, che la notifica del presente atto agli interessati è valevole anche ai fini della comunicazione dell avvio del procedimento; Per i motivi esposti in narrativa e che qui si intendono integralmente riprodotti DISPONE di revocare ai dipendenti, con rapporto di lavoro in corso presso il Consiglio regionale, (omissis), (omissis), (omissis), gli adeguamenti mensili della RIA a partire dal mese di novembre p.v nella misura indicata a fianco di ciascuno nel prospetto allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale; di procedere, anche in forma rateizzata, al recupero dell importo già erogato nelle mensilità successive al deposito della sentenza abrogativa della norma secondo le modalità che verranno concordate con l Ufficio Bilancio e stipendi; di dare mandato all Ufficio Bilancio e stipendi di procedere, per i dipendenti (omissis), (omissis), (omissis), (omissis), (omissis) e (omissis), all aggiornamento, e successivo inoltro all Ente previdenziale, del modello PA04 dalla data della sentenza abrogativa della norma in quanto dipendenti collocati a riposo;

5 di rinviare a successivo atto, a seguito della corretta individuazione dei soggetti titolari di sentenza munita di mero titolo esecutivo così come richiesto all Avvocatura regionale, la procedura di recupero di tutte le somme erogate dalla notifica di ciascuna sentenza alla data di deposito della sentenza della Corte Costituzionale. di stabilire che la notifica del presente atto agli interessati è valevole anche ai fini della comunicazione dell avvio del procedimento. F.to IL DIRIGENTE (Dott.ssa Tiziana Grassi) Copia informale in versione informatica di documento originale analogico (cartaceo) ai sensi degli art. 22 e 40 del D.lsg 82/2005. Si omette la pubblicazione dello schema allegato e dei dati personali a tutela della privacy.