Verbale delle Decisioni della VIII Conferenza delle Alpi 16 novembre 2004 a Garmisch-Partenkirchen

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Verbale delle Decisioni della VIII Conferenza delle Alpi 16 novembre 2004 a Garmisch-Partenkirchen"

Transcript

1 VIII/21 OL : DE Verbale delle Decisioni della VIII Conferenza delle Alpi 16 novembre 2004 a Garmisch-Partenkirchen Il Ministro federale Jürgen Trittin, Ministro dell ambiente, della protezione della natura e della sicurezza dei reattori, nonché Presidente della Conferenza delle Alpi, apre l VIII a Conferenza delle Alpi. Punto 1 OdG: Approvazione dell'ordine del giorno La Conferenza delle Alpi approva l ordine del giorno. Punto 2 OdG: Decisione sulle competenze La Conferenza delle Alpi constata che i rappresentanti delle Parti contraenti dispongono dei pieni poteri richiesti. Punto 3 OdG: Autorizzazione della partecipazione degli osservatori La Conferenza delle Alpi rileva che le organizzazioni presenti sono già state ammesse in qualità di osservatori. VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

2 - 2 - Punto 4 OdG: Rapporti sulla ratifica e l'implementazione La Conferenza delle Alpi prende atto dei rapporti delle Parti contraenti sulla situazione della ratifica e dell implementazione. Punto 5 OdG: Rapporto sull'attività del Comitato Permanente fra la VII e l'viii Conferenza delle Alpi La Conferenza delle Alpi prende atto del rapporto sull attività del Comitato Permanente 1 e ringrazia tutti gli interessati del loro lavoro. Punto 6 OdG: Programma di Lavoro Pluriennale della Conferenza delle Alpi ( ) La Conferenza delle Alpi 1. approva il Programma di Lavoro Pluriennale della Conferenza delle Alpi approva la Dichiarazione sul Programma di Lavoro Pluriennale della Conferenza delle Alpi ( ) 3. Punto 7 OdG: Trasporti La Conferenza delle Alpi 1. prende atto del rapporto sulle attività del Gruppo di Lavoro Trasporti 4 e ringrazia la Presidente e il Gruppo di Lavoro per il lavoro svolto; 2. prende atto del rapporto di sintesi sull applicazione del Protocollo Trasporti 5 approvato dal Comitato Permanente. 3. approva la dichiarazione allegata relativa alla tematica dei Trasporti incarica il Comitato Permanente e il Gruppo di Lavoro Trasporti sotto la Presidenza francese di proseguire il proprio lavoro sulla base del mandato attribuitogli 7, riferendo alla IX Conferenza delle Alpi. 1 Si veda l allegato 1 documento VIII/5 2 Si veda l allegato 2 documento VIII/6/2 3 Si veda l allegato 3 documento VIII/6/3 4 Si veda l allegato 4 documento VIII/7/1 e allegati 5 Si veda l allegato 5 documento VIII/7/2 6 Si veda l allegato 6 documento VIII/7/3 7 Si veda l allegato 7 documento VIII/7/4 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

3 - 3 - Punto 8 OdG: Obiettivi ambientali e indicatori La Conferenza delle Alpi 1. prende atto, dando parere conforme, del rapporto del Gruppo di Lavoro Obiettivi ambientali e indicatori 8 e ringrazia il Presidente e il Gruppo di Lavoro per il lavoro svolto; 2. considera adempiuto il mandato del Gruppo di Lavoro Obiettivi ambientali e indicatori ; 3. approva il sistema di indicatori proposto in questa forma e presuppone che il Segretariato Permanente segua il dibattito internazionale sugli indicatori e la loro rilevanza per le Alpi; 4. incarica il Segretariato Permanente, a. di rendere accessibili i risultati del Gruppo di Lavoro (in particolare tabelle, carte, risultati delle ricerche, elaborazioni) su Internet; b. di fare proprio il dibattito sulla rappresentazione del campo di attuazione della Convenzione delle Alpi nella forma proposta dal Gruppo di Lavoro e di adeguare conseguentemente la carta digitale di base, nonché c. di pubblicare il rapporto finale del Gruppo di Lavoro. Punto 9 OdG: Relazione sullo stato delle Alpi /Sistema di osservazione e informazione delle Alpi (SOIA/ABIS) I. Relazione sullo stato delle Alpi La Conferenza delle Alpi 1. incarica il Segretariato Permanente di predisporre, entro la IX Conferenza delle Alpi, il primo rapporto sullo stato delle Alpi, che, sulla base del modello di uno sviluppo sostenibile dell area alpina e di elementi chiave ancora da stabilire, presenti qualitativamente e quantitativamente lo stato e le tendenze evolutive e illustri a tale riguardo gli indicatori chiave pertinenti conformemente al rapporto del Gruppo di Lavoro Obiettivi ambientali e indicatori. Le Parti contraenti sono invitate a trasmettere al Segretariato Permanente i dati e le informazioni necessari a tale fine. Il Gruppo di Lavoro di referenti nazionali 8 Si veda l allegato 8 documento VIII/8/2 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

4 - 4 - istituito al Punto II/3 per la gestione dei dati coadiuverà sotto ogni aspetto il Segretariato Permanente nel suo lavoro; 2. invita il Segretariato Permanente a presentare una proposta relativamente alla struttura e agli elementi chiave da trattare alla 30 a seduta del Comitato Permanente; 3. ricorda che, sebbene il rapporto sullo stato delle Alpi ricada sotto la responsabilità del Segretariato Permanente, alle Parti contraenti e agli osservatori è concessa la facoltà di esprimere il proprio parere nell ambito della stesura del rapporto; 4. delibera che i rapporti successivi a tale primo rapporto sullo stato delle Alpi dovranno essere stilati con cadenza quadriennale. II. Sistema di osservazione e informazione delle Alpi La Conferenza delle Alpi 1. ritiene che la strategia presentata 9 costituisca una valida base per il futuro dibattito; 2. sottolinea che per il SOIA/ABIS dovrà essere creata entro breve una struttura avente come oggetto, in particolare, la stesura del rapporto sullo stato delle Alpi; 3. istituisce a questo scopo un gruppo di esperti presso il Segretariato Permanente, con il compito di consigliare il Segretariato Permanente nella valutazione dei dati. Tale gruppo sarà composto dai referenti nazionali che saranno designati in conformità con il punto rileva che questo gruppo di esperti dovrà elaborare innanzi tutto la struttura e l orientamento del SOIA/ABIS, e che le sue funzioni dovranno essere svolte dai Focal Points nazionali nell ambito del Comitato Permanente. 5. invita le Parti contraenti a designare al Segretariato Permanente, entro fine 2004, i referenti nazionali per il flusso di dati tra le parti contraenti e il Segretariato Permanente, necessario all elaborazione della Relazione sullo stato delle Alpi. 6. invita il Segretariato Permanente a presentare nuovamente la strategia di lungo periodo per il SOIA/ABIS, alla luce delle esperienze raccolte. Punto 10 OdG: Rischi naturali 9 Si veda l allegato 9 documento VIII/9/2 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

5 Considerati, da un lato, i pericoli naturali e, dall altro, la particolare importanza della regione alpina per l Europa intesa come paesaggio naturale e culturale, spazio di vita ed economico per 14 milioni di abitanti, nonché come riserva di acqua potabile e spazio ricreativo, la Conferenza delle Alpi sottolinea la necessità di garantire uno sviluppo sostenibile dell area alpina e di superare in tal senso i conflitti tra insediamenti, trasporti, tutela ambientale, agricoltura, silvicoltura e attività ricreative nell interesse delle generazioni presenti e future. Ciò deve trovare realizzazione principalmente attraverso una coerente attuazione dei Protocolli della Convenzione delle Alpi, in particolare del Protocollo Foreste montane. 2. La Conferenza delle Alpi conferma, alla luce dei singolari eventi catastrofici degli ultimi anni (valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti nelle Alpi) la sfida prioritaria che i pericoli naturali comportano per le politiche nazionali e comuni nell arco alpino. 3. Nelle regioni alpine, i pericoli naturali mettono a repentaglio le regioni delle aree pianeggianti. La riduzione del rischio è sia un interesse comune sia una reciproca responsabilità. La gestione del rischio deve pertanto coinvolgere l arco alpino nel suo complesso. 4. La Conferenza delle Alpi prende atto, dando parere conforme, del rapporto del Gruppo di Lavoro Valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti e si esprime a favore dell attuazione delle raccomandazioni concrete 10, elaborate dal Gruppo di Lavoro attraverso le politiche nazionali e la politica alpina comune, conformemente alla Convenzione delle Alpi. In tale contesto deve essere ritenuto prioritario un sistema di gestione integrale dei rischi, mirato alla prevenzione, alla gestione delle catastrofi (intervento) e alla successiva ricostruzione. 5. La Conferenza delle Alpi constata con grande preoccupazione, che il cambiamento climatico globale si ripercuote anche sulle Alpi, con un aumento dei pericoli naturali o con effetti visibili quali il progressivo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, con conseguenze in parte estremamente negative. La Conferenza delle Alpi sottolinea la necessità di limitare a non oltre 2 gradi centigradi, attraverso una politica climatica internazionale, l innalzamento globale della temperatura atmosferica rispetto all era preindustriale. La Conferenza delle Alpi rivendica pertanto con vigore l attuazione a livello mondiale della convenzione quadro sul cambiamento climatico e la ratifica dei protocolli di Kyoto da parte degli stati che non hanno ancora provveduto in tal senso. 6. La Conferenza delle Alpi ritiene sia necessario intensificare lo scambio di esperienze transnazionale in materia di pericoli naturali. 10 Si veda l allegato 10 documento VIII/10/2 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

6 - 6 - A tale scopo, la Conferenza delle Alpi istituisce la Piattaforma pericoli naturali, con il seguente progetto: - La Piattaforma pericoli naturali viene costituita sotto forma di rete di alti funzionari delle Parti contraenti con mandato permanente ai sensi degli Allegati 11 e ; - essa si riunisce almeno una volta l anno e riferisce alla Conferenza delle Alpi per il tramite del Comitato Permanente; - la Piattaforma pericoli naturali coopera con istituzioni governative e non governative specializzate e competenti in materia, sia nazionali che internazionali. 11 Si vedano gli allegati 11 e 12 documenti VIII/10/3 e VIII/10/4 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

7 - 7 - Punto 11 OdG: Popolazione e cultura La Conferenza delle Alpi 1. prende atto del rapporto del Presidente del Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura 12 che traccia un modello dei possibili contenuti e delle forme politiche e giuridiche e ringrazia il Presidente e il Gruppo di Lavoro per l attività svolta; 2. assegna al complesso tematico Popolazione e cultura grande importanza nel contesto dello sviluppo sostenibile e stabilisce che su questa materia venga predisposta una dichiarazione politica; 3. incarica il Comitato Permanente di provvedere alla prosecuzione dei lavori del Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura, sotto la Presidenza italiana, sulla base dei risultati finora ottenuti, in particolare dei possibili contenuti nell Allegato 13, e alla presentazione, da parte del Gruppo di Lavoro, di una bozza della dichiarazione entro la IX Conferenza delle Alpi; 4. incarica il Comitato Permanente di garantire che il Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura tenga in debita considerazione, in sede di stesura della dichiarazione politica, i contributi delle reti, delle organizzazioni di enti locali e regionali esistenti sull arco alpino nonché degli osservatori e invita il Gruppo di Lavoro a cooperare con i suddetti soggetti e con la Presidenza della Conferenza delle Alpi nell organizzazione di iniziative specifiche in tale ambito; 5. stabilisce che la dichiarazione politica venga sottoposta a verifica in conformità alla decisione VII/4 adottata dalla VII Conferenza delle Alpi e che trascorsi 4 anni dall approvazione della dichiarazione politica venga verificata, alla luce delle esperienze maturate nell implementazione della stessa, l opportunità di elaborare un protocollo Popolazione e cultura. Punto 12 OdG: Partenariati montani internazionali La Conferenza delle Alpi 1. prende atto del rapporto della Presidenza del Comitato Permanente 14 sui progressi dell'impegno dei Paesi aderenti nell'ambito dei partenariati montani. 2. si esprime a favore dei partenariati montani nelle regioni montane dei Carpazi, del Caucaso e dell'asia centrale, da parte dei Paesi aderenti e sottolinea che l ulteriore sviluppo dei partenariati montani esistenti costituisce un tema focale a lunga scadenza nel Programma di Lavoro Pluriennale. 12 Si veda l allegato 13 documento VIII/11/1 13 Si veda l allegato 14 documento VIII/11/2 14 Si veda l allegato 15 documento VIII/12 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

8 invita il Segretariato Permanente ad avviare una cooperazione con il Segretariato ad interim della Convenzione dei Carpazi. 4. decide di mettere a disposizione le esperienze del processo alpino per lo sviluppo di una Convenzione del Caucaso. 5. prende in considerazione l'adesione della Convenzione delle Alpi alla Global Mountain Partnership e incarica il Comitato Permanente di decidere a questo riguardo sulla base di un rapporto del Segretariato Permanente, che illustri gli obblighi e le implicazioni connessi all'adesione, nonché le risorse umane e finanziarie necessarie per una partecipazione. Punto 13 OdG: Rete delle aree protette alpine La Conferenza delle Alpi 1. prende atto del rapporto di attività della Rete delle aree protette alpine prende atto dello studio Aree protette transfrontaliere e rete ecologica nelle Alpi raccomanda alle Parti contraenti, sulla base dei risultati di questo studio, misure concrete per la realizzazione di una rete ecologica, come previsto dall articolo 12 del Protocollo Protezione della natura e tutela del paesaggio : - allargamento e integrazione delle aree protette nell ottica della creazione di grandi spazi coesi senza soluzione di continuità, che tengano conto anche delle aree NATURA elaborazione, concertazione e realizzazione di progetti per una rete ecologica e per i corridoi migratori e relativa realizzazione con il coinvolgimento degli enti territoriali e della popolazione locale - concertazione di piani di gestione e di misure a valenza ambientale (tra l altro nei settori dell agricoltura, della silvicoltura e della caccia) in merito alle specie e agli habitat all interno delle aree protette e dei relativi collegamenti - attuazione di studi locali e regionali per l implementazione delle misure raccomandate 15 Si veda l allegato 16 documento VIII/13/2 16 Si veda l allegato 17 documento VIII/13/3 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

9 inserimento dei risultati nella banca dati del Sistema di osservazione e di informazione delle Alpi - monitoraggio e relazioni pubbliche comuni 4. invita il Segretariato Permanente a seguire l avanzamento dei lavori per la realizzazione della rete ecologica e a riferirne al Comitato Permanente. 5. istituisce una Task Force Aree protette sul tema delle aree protette alpine presso il Segretariato Permanente. 6. invita il Segretariato Permanente, la Francia e la Rete delle aree protette alpine, sulla scorta della proposta della Francia sull istituzione di una Task Force per le aree protette presso il Segretariato Permanente 17, a stipulare un contratto sulle modalità precise di annessione. Punto 14 OdG: Auditing nelle zone sciistiche La Conferenza delle Alpi 1. accoglie con favore il documento Auditing delle zone sciistiche Guida alla rivalutazione ecologica 18 quale contributo all attuazione del Protocollo Turismo della Convenzione delle Alpi; 2. saluta il fatto che, dopo la sperimentazione dell auditing nel Liechtenstein (Malbun), in Svizzera (Adelboden) e in Austria (Schladming), le Parti contraenti Germania e Italia abbiano scelto le aree sciistiche pilota di Oberstdorf (Germania), Cortina d Ampezzo e La Thuile (Italia) allo scopo di sperimentare ulteriormente i metodi e i criteri individuati nell audit oltre, eventualmente, ad altre procedure pertinenti; saluta inoltre il fatto che la Slovenia indicherà un area sciistica entro l inizio del 2005; 3. saluta il fatto che le Parti contraenti intendano mettere a disposizione fondi per finanziare la fase pilota nell ambito di un progetto comune INTERREG IIIB Spazio Alpino; 4. invita le Parti contraenti a riferire al Comitato Permanente una volta portata a termine la fase sperimentale; 5. incarica il Comitato Permanente di verificare se e in che misura l auditing debba essere aggiornato alla luce di tali esperienze e di riferire alla IX Conferenza delle Alpi in merito. 17 Si veda l allegato 18 documento VIII/13/4 18 Si veda l allegato 19 documento VIII/14 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

10 Punto 15 OdG: Cooperazione con la rete di comuni "Alleanza nelle Alpi" La Conferenza delle Alpi 1. prende atto con soddisfazione della firma del Memorandum of Understanding (MoU) fra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e la Rete di comuni Alleanza nelle Alpi come contributo importante a una cooperazione stretta, strutturata e durevole nell ambito dell attuazione della Convenzione delle Alpi a livello locale e microregionale. 2. saluta con favore il fatto che la Rete di comuni, nel suo futuro lavoro, intensifichera gli sforzi per avviare progetti nell ambito delle priorità e dei principali contenuti tematici del Programma di Lavoro Pluriennale della Conferenza delle Alpi ( ). Punto 16 OdG: Utilizzo del logo della Convenzione delle Alpi La Conferenza delle Alpi 1. ritiene necessario che l utilizzo del logo della Convenzione delle Alpi venga esteso, oltre alla cerchia di soggetti autorizzati stabilita nelle relative delibere della Conferenza delle Alpi, ai partner con i quali il Segretariato Permanente abbia sottoscritto un MoU (Memorandum of Understanding); 2. incarica il Segretariato Permanente di presentare una proposta sui criteri e le modalità di assegnazione del logo in occasione della 30 a seduta del Comitato Permanente; 3. incarica il Segretariato Permanente di provvedere all assegnazione del logo secondo i criteri e le modalità approvate dal Comitato Permanente. VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

11 Punto 17 OdG: Rapporto sull'attività del Segretariato Permanente La Conferenza delle Alpi prende atto del rapporto sulle attività del Segretariato Permanente 19 ringraziandolo del lavoro svolto. Fra le Parti contraenti esistono pareri diversi sulla valutazione del rapporto Si veda l allegato 20 documento VIII/17 20 Dichiarazione dell Italia: L Italia ritiene che le affermazioni contenute nel rapporto sulle attività del Segretariato Permanente relativamente a presunte divergenze fra l Italia e il Segretariato siano destituite di fondamento e che la responsabilità della denunciata scarsa efficienza nell esecuzione del programma di lavoro previsto dall atto convenzionale fra EURAC e Segretariato - compresa l interruzione nel luglio 2004 dei lavori per lo sviluppo del SOIA - sia attribuibile unicamente alla responsabilità del Segretariato stesso, poiché in ogni momento aveva il potere di rivedere i termini del contratto e di richiederne modifiche - laddove necessarie. L Italia ha rispettato pienamente l impegno preso alla VII Conferenza delle Alpi di Merano finanziando le spese del personale destinato all esecuzione del citato impegno. Inoltre ha messo a disposizione la homepage gratuitamente senza porre alcuna obiezione alle richieste di cambiamento dello sito stesso. L Italia inoltre non condivide l attribuzione della responsabilità dell interruzione dei lavori per lo sviluppo del SOIA nel luglio 2004 in quanto la stessa è stata decisa dal Segretariato sotto la propria responsabilità. VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

12 Punto 18 OdG: Regolamento del personale del Segretariato Permanente, Regolamento finanziario e contabile del Segretariato Permanente, Bilancio biennale del Segretariato Permanente per gli esercizi 2005 e 2006 e prospettive per gli esercizi 2007 e 2008 La Conferenza delle Alpi 1. approva il progetto di Regolamento del personale 21 trasmessole dal Comitato Permanente. 2. approva il progetto di Regolamento finanziario e contabile del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi 22, trasmessole dal Comitato Permanente. 3. a. approva il progetto di bilancio del Segretariato Permanente 23 conformemente alla proposta di scenario 1 (aumento del tasso d inflazione stimato all 1,5% annuo), per un importo totale di ,92. L ammontare complessivo delle quote dovute dalle Parti contraenti è quindi pari a ,00 per il 2005 e a ,33 per il b. decide di non modificare nei prossimi due anni la ripartizione delle quote obbligatorie tra le Parti contraenti, ma di procedere, in occasione della IX Conferenza delle Alpi, al riesame e, se del caso, alla revisione di tale ripartizione. c. delega al Comitato Permanente la facoltà, dopo il versamento della quota obbligatoria ancora dovuta da una Parte contraente per il 2004, di decidere dell impiego dell avanzo di ,98 dell esercizio 2003 che il 28 Comitato Permanente ha accettato in via eccezionale di riportare sul bilancio Punto 19 OdG: Nomina del Segretario Generale della Convenzione delle Alpi La Presidenza constata che non è stato raggiunto un consenso su questo argomento. Punto 20 OdG: Presidenza della Conferenza delle Alpi per gli anni La Conferenza delle Alpi affida all Austria la Presidenza della Conferenza delle Alpi per gli anni 2005 e Si veda l allegato 21 documento VIII/18/1 22 Si veda l allegato 22 documento VIII/18/2 23 Si veda l allegato 23 documento VIII/18/3 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

13 Punto 21 OdG: Approvazione del verbale delle decisioni La Conferenza delle Alpi approva il verbale delle decisioni provvisorio e lo trasmette al Comitato Permanente per l approvazione della versione definitiva. VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

14 Elenco degli Allegati Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Rapporto sull'attività del Comitato Permanente fra la VII e l'viii Conferenza delle Alpi - documento VIII/5 Programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi ( ) - documento VIII/6/2 Dichiarazione sul Programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi ( ) documento VIII/6/3 Allegato 4 Rapporto sull'attività del Gruppo di Lavoro Trasporti - documento VIII/7/1 e allegati Allegato 5 Allegato 6 Rapporto di sintesi sull applicazione del Protocollo Trasporti - documento VIII/7/2 Dichiarazione della VIII Conferenza delle Alpi relativa alla tematica dei Trasporti documento VIII/7/3 Allegato 7 Mandato del Gruppo di Lavoro Trasporti per 2005 e documento VIII/7/4 Allegato 8 Allegato 9 Allegato 10 Documentare le Trasformazioni dell Habitat alpino (Rapporto conclusivo del Gruppo di Lavoro Obiettivi ambientali e indicatori ) - documento VIII/8/2 Strategia per lo sviluppo del nuovo SOIA - documento VIII/9/2 Raccomandazioni della Conferenza delle Alpi nell ambito dei pericoli naturali - documento VIII/10/2 Allegato 11 Mandato della Piattaforma Pericoli naturali - documento VIII/10/3 Allegato 12 Formalità relative alla Piattaforma Pericoli naturali - documento VIII/10/4 Allegato 13 Rapporto sull'attività del Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura - documento VIII/11/1 Allegato 14 Contenuti possibili per la dichiarazione in materia di Popolazione e cultura - documento VIII/11/2 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

15 Allegato 15 Allegato 16 Allegato 17 Allegato 18 Allegato 19 Rapporto sui progressi nell ambito dei partenariati montani internazionali - documento VIII/12 Rapporto sull attività della rete delle aree protette alpine - documento VIII/13/2 Studio Aree protette transfrontaliere e rete ecologica nelle Alpi - documento VIII/13/3 Proposta della Francia sull istituzione di una Task Force Aree protette presso il Segretariato Permanente - documento VIII/13/4 Auditing delle zone sciistiche Guida alla rivalutazione ecologica - documento VIII/14 Allegato 20 Rapporto sull'attività del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi - documento VIII/17 Allegato 21 Regolamento del personale del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi - documento VIII/18/1 Allegato 22 Regolamento finanziario e contabile del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi - documento VIII/18/2 Allegato 23 Bilancio biennale del Segretariato Permanente per gli esercizi 2005 e 2006 e prospettive per gli esercizi 2007 e documento VIII/18/3 VIII sessione della Conferenza delle Alpi, OdG 21

16 NEU NOUVEAU NUOVO NOVO VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi 16 novembre 2004, Garmisch-Partenkirchen ODG 5 Rapporto sull attività del Comitato Permanente tra la VII e l VIII Conferenza delle Alpi Allegati: Rapporto e proposta di decisione del Comitato Permanente VIII a sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

17 2 ODG 5 Rapporto sull attività del Comitato Permanente tra la VII e l VIII Conferenza delle Alpi VIII/5 A. Rapporto del Comitato Permanente Classificazione 1. Mandati conferiti dalla VII Conferenza delle Alpi del 19 novembre 2002 al Comitato Permanente e ai Gruppi di Lavoro 2. Programma di lavoro della Presidenza tedesca 2003/ Sedute del Comitato Permanente 4. Risultati a. Mandati della VII Conferenza delle Alpi al Comitato Permanente e ai Gruppi di Lavoro b. Programma di lavoro della Presidenza tedesca 2003/2004 c. Altri temi Mandati conferiti dalla VII Conferenza delle Alpi del 19 novembre 2002 al Comitato Permanente e ai gruppi di lavoro La VII Conferenza delle Alpi (Merano, 19 novembre 2002) ha conferito al Comitato Permanente i seguenti mandati: Segretariato Permanente (punto 5 OdG) La decisione relativa al Segretariato Permanente (doc. VII/2) prevede i seguenti mandati: Presentazione di una proposta riguardo ai privilegi e alle immunità, garantiti al Segretariato Permanente, al Segretario Generale, al Vice-Segretario Generale e al personale del Segretariato negli Stati parte della Convenzione delle Alpi diversi dallo stato della sede (doc. VII/2, E.) Nomina del Vice-Segretario Generale (doc. VII/2, allegato II, articolo 4, punto 1) Verifica del bilancio preventivo e consuntivo del Segretariato Permanente e inoltro di eventuali commenti alla Conferenza delle Alpi (doc. VII/2, allegato 1, articolo 6, punto 2) VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

18 3 Supervisione al bando internazionale di ricerca di candidati per la nomina del Segretario Generale e istituzione di un Gruppo di lavoro per la preselezione dei candidati (doc. VII/2, allegato II, articolo 1, punti 1 e 2) VIII/5 Gruppo di verifica (punto 6 OdG) Elaborazione, a cura del Gruppo di verifica, di un modello standardizzato che serva alle Parti contraenti come base per i loro resoconti periodici (doc. VII/4). Approvazione del modello standardizzato (formato resoconti) da parte del Comitato Permanente (doc. VII/4, Appendice, I, 1.2) Gruppo di Lavoro Caduta di valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti (punto 7 OdG) Creazione di una piattaforma denominata Pericoli naturali che provveda complessivamente a rendere più efficace la protezione contro i rischi naturali (VI Conferenza delle Alpi di Lucerna, punto 8, 4 OdG) Proroga del mandato del Gruppo di Lavoro sino alla fine del 2004 Informativa da parte del Gruppo di Lavoro al Comitato Permanente circa i contenuti e lo stato attuale del rapporto alluvioni, colate di detriti e smottamenti sino alla primavera del 2003 Informativa da parte del Gruppo di Lavoro al Comitato Permanente circa la necessità e le potenzialità di una piattaforma pericoli naturali nonché sul fabbisogno di coordinamento con altre organizzazioni già operanti nel campo dei pericoli naturali Gruppo di Lavoro Trasporti (punto 8 OdG) Avvio del lavoro sulla base del mandato conferito al Gruppo di Lavoro Trasporti, sotto la Presidenza francese, e preparazione di una relazione da sottoporre all VIII Conferenza delle Alpi Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura (punto 9 OdG) Proseguimento, sotto la Presidenza dell Italia, del lavoro del Gruppo di Lavoro esistente, sulla base del Rapporto intermedio presentato dal Comitato Permanente in occasione della VII Conferenza delle Alpi, allo scopo di tracciare un modello concettuale dei possibili contenuti e delle forme politiche e giuridiche di un eventuale strumento per il settore Popolazione e cultura da sottoporre all VIII Conferenza delle Alpi. VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

19 4 VIII/5 Gruppo di Lavoro Obiettivi di qualità ambientale (punto 10 OdG) Proroga del mandato del Gruppo di Lavoro sulla base di un mandato approvato dal Comitato Permanente. Via Alpina e rete di comuni Alleanza nelle Alpi (punto 14 OdG) Chiarimento dello status richiesto in conformità al verbale delle delibere di Lucerna dalla Via Alpina e dalla rete di comuni Alleanza nelle Alpi Rete delle Aree Protette Alpine (punto 15 OdG) Applicazione delle decisioni in merito alla Rete delle Aree Protette Alpine (coordinamento con altre attività, sostegno alla Rete delle Aree Protette Alpine da parte degli Stati parte) 2. Programma di lavoro della Presidenza tedesca 2003/2004 In occasione della VII Conferenza delle Alpi, la Repubblica Federale Tedesca è succeduta all Italia alla Presidenza della Conferenza delle Alpi. La Presidenza tedesca ha sottoposto un programma in dieci punti per gli anni 2003/2004, il cui obiettivo consiste nel portare avanti l attuazione, in tutti i paesi alpini, della Convenzione delle Alpi e dei suoi Protocolli, i quali con la ratifica di Austria, Liechtenstein e Germania sono ormai entrati tutti in vigore in conformità al diritto internazionale. A tale proposito sono stati indicati dieci punti chiave: instaurazione della piena operatività del Segretariato Permanente sviluppo del formato per i resoconti periodici delle Parti contraenti, al fine di vigilare sull osservanza della Convenzione delle Alpi e dei suoi protocolli ratifica e misure di attuazione del Protocollo dei Trasporti elaborazione di un sistema di indicatori per tutto l arco alpino e preparazione di una relazione sullo stato delle Alpi, da stilarsi regolarmente miglioramento degli strumenti di difesa e prevenzione riguardo ai pericoli naturali, mediante l istituzione di una rete transfrontaliera di centri competenti e organi decisionali delle Parti contraenti promozione di forme di turismo sostenibile (tra l altro con audit nelle aree sciistiche) VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

20 5 VIII/5 miglioramento della gestione transfrontaliera delle aree protette dell arco alpino, con l obiettivo della segnalazione di nuove aree protette transfrontaliere raggiungimento di un intesa sui contenuti e le forme di uno strumento specifico per il settore popolazione e cultura intensificazione dei collegamenti internazionali della Convenzione delle Alpi con altre regioni montane al fine di contribuire al Partenariato Internazionale per lo sviluppo sostenibile nelle regioni montane elaborazione di un programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi (proposta della Svizzera) Il Comitato Permanente ha approvato il programma di lavoro 2003/2004 in occasione della sua 25 a seduta ed ha deliberato l elaborazione di un piano pluriennale entro l VIII Conferenza delle Alpi. L adempimento dei punti del programma di lavoro ha costituito regolare oggetto delle consultazioni del Comitato Permanente. 3. Sedute del Comitato Permanente Sotto la presidenza tedesca, si sono tenute cinque sedute ordinarie e una seduta straordinaria del Comitato Permanente. 25 a seduta da al Benediktbeuern, D 26 a seduta dal al Bad Reichenhall, D 27 a seduta dal al Innsbruck; A 28 a seduta dal al Bolzano, I 29 a seduta dal al Garmisch-Partenkirchen, D seduta straordinaria il Berlino, D In conformità alla delibera OdG 8b (partecipazione finanziaria e organizzativa del Segretariato alle sedute del Comitato), approvata nella 26 a seduta del Comitato Permanente, sono state organizzate e finanziate due sedute del Segretariato Permanente, tenutesi a Innsbruck e Bolzano. VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

21 6 VIII/5 4. Risultati a. Mandati della VII Conferenza delle Alpi al Comitato Permanente e ai Gruppi di Lavoro Segretariato Permanente Il Comitato Permanente ha collaborato intensamente con il Segretario Generale ad interim all instaurazione della piena operatività del Segretariato Permanente. (rimando: Rapporto sulle attività del Segretariato Permanente all VIII Conferenza delle Alpi) Il Comitato Permanente ha presentato e approvato la proposta richiesta dalla Conferenza delle Alpi riguardo ai privilegi e alle immunità garantiti fuori dallo stato della sede (doc. VII/2,E.) in occasione della 25 a seduta (verbale delle decisioni del 25 Comitato Permanente, OdG 7, c.). Nella seduta straordinaria del 4 dicembre 2003, il Comitato Permanente ha nominato il Sig. Schleicher-Tappeser (cittadino tedesco) Vice-Segretario Generale del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi. Dopo aver verificato il bilancio preventivo per gli anni 2004, 2005, 2006 e il bilancio consuntivo per il 2003 del Segretariato Permanente su mandato della Conferenza delle Alpi (doc. VII/2, allegato 1, articolo 6, punto 2), il Comitato Permanente, in occasione della 27 a seduta, ha approvato il bilancio consuntivo per il 2003, l operato del Segretario Generale ad interim e il bilancio previsionale per il Il Comitato Permanente ha supervisionato il bando internazionale di ricerca di candidati per la nomina del Segretario Generale ed ha istituito una commissione per la preselezione dei candidati (doc. VII/2, allegato II, articolo 1, punti 1 e 2). In occasione della 28 a seduta, il Comitato Permanente ha ascoltato i tre candidati proposti dalla commissione ed ha proposto all VIII Conferenza delle Alpi due candidati e una procedura per la nomina del Segretario Generale, creando quindi i presupposti, affinché l VIII Conferenza delle Alpi possa nominare il Segretario Generale. Gruppo di verifica La commissione, istituita con la decisione VII/4 della VII Conferenza delle Alpi al fine di verificare l attuazione della Convenzione delle Alpi e dei suoi Protocolli ha concluso con successo i suoi lavori sotto la presidenza tedesca. Principale oggetto delle consultazioni sono state le istruzioni essenziali per la preparazione di un modello standardizzato che servirà alle Parti contraenti come base per i loro resoconti periodici (formato resoconti). Il Comitato VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

22 7 VIII/5 Permanente, in occasione della 28 a seduta 2004, ha approvato il modello standardizzato, elaborato dal Gruppo di verifica, che servirà per la prima volta alle Parti contraenti il , come base per i loro resoconti periodici. Il mandato della Conferenza delle Alpi di cui al doc. VII/4, Appendice I, 1.2 si intende quindi adempiuto. (Rimando: Rapporto del Presidente del Gruppo di verifica al Comitato Permanente, Presidenza della Germania, 28 a seduta del Comitato Permanente) Gruppo di Lavoro Caduta di valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti Il mandato relativo alla creazione di una piattaforma denominata Pericoli naturali, volta a rendere più efficace la protezione contro i pericoli naturali, era già stato conferito alla VI Conferenza delle Alpi di Lucerna mentre le relative basi professionali sono state elaborate sotto la presidenza svizzera, nell ambito del mandato del Gruppo di Lavoro Caduta di valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti, prorogato dalla VII Conferenza delle Alpi. Nella sua 25 a seduta, il Comitato Permanente ha dichiarato adempiuto il mandato del Gruppo di Lavoro e, in occasione della 26 a seduta, ha preso atto del rapporto conclusivo. Su invito del Liechtenstein, nel corso della 5 conferenza sul Protocollo Foreste montane, tenutasi nel Liechtenstein dal 10 al 12 maggio 2004, si è discusso come procedere. Per preparare la piattaforma, il Comitato Permanente ha istituito un Gruppo di Lavoro ad hoc chiamato Pericoli naturali, incaricato di operare sotto la guida della Germania, il quale, sulla base del rapporto conclusivo del Gruppo di Lavoro Caduta di valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti, ha preparato una delibera politica sul tema dei pericoli naturali e ha predisposto la creazione della piattaforma per l VIII Conferenza delle Alpi. La Svizzera si è già dichiarata disponibile ad assumere la presidenza per i primi due anni. Il Comitato Permanente ha approvato le raccomandazioni professionali e il progetto di istituzione della piattaforma Pericoli naturali e, nella sua 28 a seduta, ha raccomandato all VIII Conferenza delle Alpi una delibera in tal senso. Con l istituzione della piattaforma da parte dell VIII Conferenza delle Alpi, il mandato conferito dalla VI e VII Conferenza delle Alpi al Comitato Permanente si intende adempiuto. (Rimando: Rapporto conclusivo del Gruppo di lavoro Caduta di valanghe, alluvioni, colate di detriti e smottamenti, Presidenza svizzera, 26 a seduta del Comitato Permanente) Gruppo di Lavoro Trasporti Il Gruppo di Lavoro Trasporti ha proseguito la sua attività sotto la Presidenza della Francia in conformità al mandato conferitogli dal Comitato Permanente, il quale ha invitato il Gruppo di Lavoro a verificare la possibilità di adottare anche per altri corridoi di traffico dell arco VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

23 8 VIII/5 alpino i provvedimenti atti a trasferire il transito di merci dalla strada alla ferrovia, previsti dal Piano d azione Brennero 2005, e a preparare, per l VIII Conferenza delle Alpi, una dichiarazione dei ministri sul tema dei trasporti. Il Comitato Permanente riteneva particolarmente importante che le delegazioni presenti nel Gruppo di Lavoro fossero rappresentate dai settori Ambiente e Trasporti. Il Gruppo di Lavoro Trasporti ha redatto il Rapporto sull attuazione degli obiettivi del Protocollo Trasporti e la Dichiarazione dell VIII Conferenza delle Alpi sui Trasporti. Nella sua 28 a seduta, il Comitato Permanente dell VIII Conferenza delle Alpi ha raccomandato l approvazione di entrambi i documenti. Sulla base di tali risultati, il Comitato Permanente, nella 29 a seduta, ha deciso di conferire al Gruppo di Lavoro Trasporti il mandato di prosecuzione dell attività. (Rimando: Rapporto sulle attività del Gruppo di Lavoro Trasporti, Presidenza francese, 28 a seduta del Comitato Permanente; Rapporto sull attuazione degli obiettivi del Protocollo Trasporti all VIII Conferenza delle Alpi; Dichiarazione dell VIII Conferenza delle Alpi sui trasporti) Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura Il Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura ha proseguito i lavori sotto la presidenza italiana, sulla base del rapporto intermedio sottoposto alla VII Conferenza delle Alpi ed ha presentato un rapporto al Comitato Permanente. In conformità al mandato, conferitogli dalla VII Conferenza delle Alpi, di tracciare un modello concettuale dei possibili contenuti e delle forme politiche e giuridiche di un eventuale strumento per il settore Popolazione e cultura, il Comitato Permanente, in occasione della 28 a seduta, ha raccomandato all VIII Conferenza delle Alpi di decidere la preparazione di una dichiarazione politica, che fosse disponibile per la verifica, e ne ha indicato i contenuti sulla base dei risultati del Gruppo di Lavoro. Su proposta del Comitato Permanente, il Gruppo di Lavoro deve proseguire i lavori sotto la Presidenza dell Italia e ultimarli entro la IX Conferenza delle Alpi. Il Comitato Permanente ha invitato soprattutto la Rete di comuni a partecipare al Gruppo di Lavoro. (Rimando: Rapporto del Gruppo di Lavoro Popolazione e cultura all VIII Conferenza delle Alpi, Presidenza italiana) VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

24 9 VIII/5 Gruppo di Lavoro Obiettivi di qualità ambientale In occasione della 25 a seduta, il Comitato Permanente ha preso atto del rapporto Obiettivi ambientali nell arco alpino e proposte di monitoraggio tramite indicatori redatto dal Gruppo di Lavoro, richiedendone la pubblicazione. Il Comitato Permanente ha modificato il nome del Gruppo di Lavoro in Obiettivi e indicatori ambientali e lo ha incaricato di sviluppare un sistema di indicatori per l intero arco alpino e di sottoporre all VIII Conferenza delle Alpi una proposta per l ulteriore utilizzo di indicatori ai fini della stesura di una relazione sullo stato del territorio alpino. Il rapporto del Gruppo di Lavoro è stato approvato in occasione della 28 a seduta del Comitato Permanente e pertanto il mandato si intende adempiuto e concluso. Il Comitato Permanente ha raccomandato all VIII Conferenza delle Alpi l accettazione del sistema di indicatori proposto e la pubblicazione del rapporto conclusivo. (Rimando: Rapporto conclusivo Documentare le trasformazioni dell habitat alpino, Gruppo di Lavoro Obiettivi e indicatori ambientali, Presidenza tedesca) Via Alpina e Rete di comuni Alleanza nelle Alpi Il Comitato Permanente ha incaricato il Segretario Generale del Segretariato Permanente di sottoporre una proposta di accreditamento degli organismi di attuazione della Convenzione delle Alpi, sulla base della quale, in occasione della 27 a seduta, ha constatato che il conferimento dello status di osservatore è sufficientemente regolamentato. Inoltre, il Comitato Permanente ha autorizzato il Segretario Generale a concludere accordi volontari di partenariato con istituzioni idonee. Per l VIII Conferenza delle Alpi, il Segretariato Permanente ha preparato la firma di un primo accordo di partenariato con la rete dei comuni della Alleanza nelle Alpi mentre è in fase di preparazione un accordo analogo con la Via Alpina. Il mandato della VII Conferenza delle Alpi si intende quindi adempiuto. Rete delle Aree Protette Alpine La VII Conferenza delle Alpi ha incaricato il Comitato Permanente di provvedere affinché gli Stati parte siano invitati a fornire il loro sostegno alla Rete delle Aree Protette Alpine, mediante contributi volontari per progetti oppure con il trasferimento di personale. Al fine di adempiere tale mandato, il Comitato Permanente, nella 26 a seduta, ha invitato la Rete delle Aree Protette Alpine ad elaborare, entro la 27 a seduta, una proposta di progetto per l ulteriore attuazione dell Articolo 12 del Protocollo Protezione della natura e tutela del paesaggio ( rete ecologica ) ed ha promesso di verificare la possibilità di finanziamento del progetto. VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

25 10 VIII/5 Nella 27 a seduta, il Comitato Permanente ha accettato la bozza di progetto relativa alla rete ecologica e ha incaricato la Rete delle Aree Protette Alpine di attuarlo. Il progetto è stato finanziato con contributi volontari di D/F/A/Li//MC/CH/I. Di conseguenza, in occasione della 29 a seduta del Comitato Permanente, è stato presentato lo studio Aree protette transfrontaliere e rete ecologica nelle Alpi, in base al quale il Comitato Permanente ha proposto all VIII Conferenza delle Alpi alcuni interventi concreti per la realizzazione della rete ecologica nelle Alpi. (Rimando: Studio Aree protette transfrontaliere e rete ecologica nelle Alpi, Rete delle Aree Protette Alpine, Segnali alpini 3) Il Comitato Permanente ha raccolto le considerazioni di principio della Francia riguardo all annessione della Rete delle Aree Protette Alpine al Segretariato Permanente e, nella 28 a seduta, ha proposto all VIII Conferenza delle Alpi di istituire una task force aree protette presso il Segretariato Permanente. Esso ha inoltre invitato il Segretariato Permanente, la Francia e la Rete delle Aree Protette Alpine a preparare, entro la 30 a seduta, un opportuno contratto, redatto sulla base della proposta francese. b. Programma di lavoro della Presidenza tedesca 2003/2004 I risultati relativi ai temi del programma di lavoro, aventi un nesso con i mandati conferiti dalla VII Conferenza delle Alpi al Comitato Permanente e ai Gruppi di lavoro, sono esposti al punto 4.a. Inoltre, il Comitato Permanente si è occupato anche dei seguenti temi compresi nel programma di lavoro: Relazione sullo stato delle Alpi / Sistema di Osservazione e di Informazione delle Alpi (SOIA) Il Comitato Permanente ha evidenziato la particolare importanza della Relazione sullo stato delle Alpi e, nella 28 a seduta, ha invitato l VIII Conferenza delle Alpi ad affidare al Segretariato Permanente la redazione della prima relazione sullo stato delle Alpi, entro la IX Conferenza delle Alpi. A tale proposito, ha definito la collaborazione delle Parti contraenti, l applicazione del sistema di indicatori per l intero arco alpino, il ruolo del SOIA e i passi da compiersi a breve e lungo termine. Forme di turismo sostenibile / Audit nelle aree sciistiche VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

26 11 VIII/5 Il Comitato Permanente si è occupato dell audit nelle aree sciistiche, promosso dalla fondazione pro natura pro ski (Liechtenstein) guida alla valorizzazione ecologica. A seguito della discussione, dopo LI/CH/A anche altre Parti contraenti (D/I/...) si sono dichiarate disponibili a testare il procedimento nei comprensori sciistici esistenti. Al termine di questa fase di prova, il Comitato Permanente affronterà nuovamente il tema dell audit e riferirà alla IX Conferenza delle Alpi. Partenariato Internazionale per lo sviluppo sostenibile nelle regioni montane La VII Conferenza delle Alpi, in una dichiarazione dei ministri, ha confermato il proprio impegno nelle regioni montane dei Carpazi, del Caucaso e dell Asia centrale e il Comitato Permanente si è regolarmente interessato delle attività, svolte dagli Stati parte in queste zone montane. Esso ha invitato il Segretariato Permanente a seguire le attività internazionali in materia di partenariati montani ed a presentare alla Conferenza delle Alpi una proposta relativa ad una collaborazione di principio. In occasione della 29 a seduta, il Comitato Permanente si è occupato di tale proposta ed ha raccomandato all VIII Conferenza delle Alpi di esaminare l adesione alla Global Mountain Partnership. (Rimando: Rapporto sullo stato di avanzamento dei partenariati internazionali con altri massicci montuosi) Programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi Il Comitato Permanente ha incaricato il Segretariato Permanente di elaborare una bozza di programma di lavoro pluriennale ed ha convocato un gruppo di lavoro ad hoc sotto la responsabilità della Presidenza, il quale si è riunito due volte (a Berlino e Monaco di Baviera). In occasione della 29 a seduta del Comitato Permanente, il Segretariato Permanente ha quindi presentato la bozza del programma di lavoro, comprensiva di una dichiarazione relativa al programma di lavoro. Il Comitato Permanente ha raccomandato all VIII Conferenza delle Alpi l approvazione del programma di lavoro pluriennale. (Rimando: Programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi dal 2005 al 2010) c. Altri temi Su richiesta di varie Parti contraenti e osservatori, il Comitato Permanente si è occupato di alcuni temi speciali: VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

27 12 VIII/5 Protocollo Acqua (iniziativa della CIPRA) In occasione della 26 a e 27 a seduta, il Comitato Permanente si è occupato della bozza per un protocollo acqua della CIPRA, confermando l importanza di questo tema nelle Alpi e decidendone l inserimento nel programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi. Esso ha deliberato di tenere conto in questo ambito degli aspetti specifici del tema acqua per le Alpi e del relativo fabbisogno d intervento. Sport nelle Alpi (iniziativa dell Italia) Il Comitato Permanente ha accolto con favore l iniziativa italiana di affrontare il tema dello Sport nelle Alpi nell ambito della Convenzione delle Alpi, decidendone l inserimento nel programma di lavoro pluriennale della Conferenza delle Alpi (27 a seduta). Utilizzo del logo della Convenzione delle Alpi (Segretariato Permanente) Su iniziativa del Segretariato Permanente, il Comitato Permanente si è occupato dell utilizzo del logo della Convenzione delle Alpi e ha proposto all VIII Conferenza delle Alpi di estendere l utilizzo del logo ai partner, con cui il Segretariato ha stipulato accordi di partenariato. Il Comitato Permanente ha incaricato il Segretariato Permanente di presentare i criteri e le modalità per un ulteriore utilizzo del logo entro la 30 a seduta. VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

28 13 VIII/5 B. Proposta di decisione La Conferenza delle Alpi prende atto del rapporto sull attività del Comitato Permanente e ringrazia tutti gli interessati del loro lavoro. VIIIa sessione della Conferenza delle Alpi, ODG 5

29 NEU NOUVEAU NUOVO NOVO VIII/6/2 PLP/MAP Programma di Lavoro Pluriennale della Conferenza delle Alpi Sollecitare l attuazione della Convenzione La Convenzione delle Alpi oggi Il nuovo contesto Il ruolo del programma di lavoro pluriennale Priorità per l implementazione nei prossimi sei anni I principali contenuti tematici Mobilità, accessibilità, transito Società, cultura, identità Turismo, tempo libero, sport Natura, agricoltura e silvicoltura, paesaggio Strumenti e compiti La Relazione sullo stato delle Alpi Compiti trasversali... 9 Appendice: Stato di ratifica dei Protocolli / 11

30 1 Sollecitare l attuazione della Convenzione 1.1 La Convenzione delle Alpi oggi La Convenzione quadro e i Protocolli La Convenzione delle Alpi è un accordo di diritto internazionale fra l Austria, la Svizzera, la Germania, la Francia, il Principato del Liechtenstein, l Italia, il Principato di Monaco, la Slovenia e la Comunità Europea. La Convenzione è applicabile sul territorio delle Alpi, pari ad una superficie di circa chilometri quadrati con 13,2 milioni di abitanti. Tabella 1: Superficie e popolazione del territorio d applicazione della Convenzione delle Alpi, percentuali dei singoli stati membri Superficie Popolazione Alpi 190'000 km2 13,2 mio Italia 27,6% 33,8% Austria 28,5% 23,8% Francia 21,4% 16,7% Svizzera 13,1% 12,3% Germania 5,8% 10,1% Slovenia 3,6% 2,8% Monaco 0,001% 0,23% Liechtenstein 0,08% 0,22% (Fonte: Segnali alpini 1, Innsbruck 2004) La Convenzione quadro è stata sottoscritta dalle Parti fra il 1991 e il 1994 ed è entrata in vigore nel I diversi Protocolli sono stati firmati uno dopo l altro da tutti gli Stati membri entro il 2002 (l UE fino ad oggi ne ha firmati soltanto tre). I Protocolli sono entrati in vigore il Tuttavia, non ancora tutti i Protocolli sono stati ratificati da tutte le Parti contraenti (vedi tabella nell appendice). L organo decisionale della Convenzione delle Alpi è la Conferenza delle Alpi che si riunisce normalmente ogni due anni a livello ministeriale. L organo esecutivo è il Comitato Permanente che si riunisce due o tre volte l anno. La Presidenza della Conferenza delle Alpi e del Comitato Permanente viene esercitata a rotazione da ogni paese membro per una durata di due anni. La Convenzione per lo sviluppo sostenibile delle Alpi La Convenzione delle Alpi punta ad uno sviluppo integrato e sostenibile dell arco alpino. Questo pensiero fondamentale è sempre presente nella Convenzione quadro e in tutti i Protocolli. Da quando nel 1991 venne sottoscritta la Convenzione quadro, il concetto dello sviluppo sostenibile (sustainable development) ha acquisito una grande rilevanza in tutti i paesi e nella politica internazionale. Con il suo approccio integrato includente la dimensione ecologica, economica e sociale, la Convenzione delle Alpi è stata un indubbio precursore per altre aree di montagna ed altre Convenzioni internazionali. L interdipendenza delle differenti dimensioni di sviluppo è particolarmente evidente in territori che, come le Alpi, sono fortemente influenzati dall attività umana ( paesaggi culturali ). La Convenzione delle Alpi richiede un approccio innovativo e costruttivo onde garantire condizioni di vita e opportunità di sviluppo ottimali, in grado di conservare attivamente quanto è degno di essere conservato al variare delle condizioni generali. Una nuova fase di sviluppo Con l entrata in vigore dei Protocolli nel 2002, per la Convenzione delle Alpi è iniziata una nuova fase di sviluppo: l attuazione passa in primo piano. Alla sua VII sessione a Merano nel 2002, la Conferenza delle Alpi ha deciso sull istituzione del Segretariato Permanente ad Innsbruck con una sede distaccata a Bolzano. Il Segretariato è operativo dal Contemporaneamente, la Conferenza delle Alpi e le Parti hanno lanciato una serie di attività comuni per l implementazione della Convenzione (vedi anche Capitolo 2). Il presente programma di lavoro intende fornire un orientamento a medio termine per questa nuova fase. 2 / 11

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

PROTOCOLLO RELATIVO ALLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI) SULLA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE

PROTOCOLLO RELATIVO ALLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI) SULLA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE PROTOCOLLO RELATIVO ALLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI) SULLA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE La Repubblica d Austria, la Repubblica Francese, la Repubblica Federale

Dettagli

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Legge federale sulle finanze della Confederazione

Legge federale sulle finanze della Confederazione Decisioni del Consiglio degli Stati del 10.09.2014 Proposte della Commissione del Consiglio nazionale del 18.09.2014 e-parl 23.09.2014 08:45 Legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC) (Nuovo

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la

Dettagli

D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI

D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo*

Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo* Supplemento 4.2007 111 Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo* LA REGIONE LIGURIA, rappresentata dal Presidente Claudio BURLANDO LA REGIONE PIEMONTE, rappresentata dalla

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l invalidità

Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l invalidità Progetto della Commissione di redazione per il voto finale Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l invalidità (LPP) (Finanziamento degli istituti di previdenza

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del PSR 2007-2013 (approvato dalla Commissione

Dettagli

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Con la presente si convoca l assemblea generale dei lavoratori per il giorno / / alle ore : presso la sede legale dell azienda sita in Via n a ( ) per discutere e re in merito ai

Dettagli

PROPOSTA DI MANDATO PER IL GRUPPO DI LAVORO TURISMO SOSTENIBILE per il periodo 2015-2016

PROPOSTA DI MANDATO PER IL GRUPPO DI LAVORO TURISMO SOSTENIBILE per il periodo 2015-2016 PROPOSTA DI MANDATO PER IL GRUPPO DI LAVORO TURISMO SOSTENIBILE per il periodo 2015-2016 1. Istituzione del gruppo di lavoro Decisione della Conferenza delle Alpi in merito all istituzione del Gruppo di

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.

INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7. www.iacpignataromaggiore.it Proc.09 Stesura del POF INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.ARCHIVIAZIONI SCOPO Questa

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance

Dettagli

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ

OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ CONVEGNO VENERDÌ 20 FEBBRAIO 2015 OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e 10 ma edizione dello SWOMM Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport in collaborazione con Ministero

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04. REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04.2014) Art. 1 - ISTITUZIONE Il Comune di Montegiorgio istituisce

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE TRA LA CORPORACION ANDINA DE FOMENTO LA REGIONE LOMBARDIA

ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE TRA LA CORPORACION ANDINA DE FOMENTO LA REGIONE LOMBARDIA ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE TRA LA CORPORACION ANDINA DE FOMENTO E LA REGIONE LOMBARDIA 2009 ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LA CORPORACION

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES

REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES (proposta deliberata dal Senato Accademico nella seduta del 23 maggio 2013 e approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 maggio

Dettagli

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n. STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio

Dettagli

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche

Dettagli

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano; 23048 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA 4 luglio 2013, n. 650 D.G.R. n. 494 del 17 aprile 2007 e Del. G. R. n. 1176 del 24 maggio 2011 - Azione

Dettagli

WORLD DUTY FREE S.P.A.

WORLD DUTY FREE S.P.A. WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI

REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI (Approvato dal Consiglio di indirizzo in data 16/2/2009) ART. 1 (oggetto) 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell art.2, comma 4, e dell art.17,

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli