CENTRO TESSILE COTONIERO e ABBIGLIAMENTO S.p.A. INDUMENTI DI PROTEZIONE AL CALORE

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2 L indumento protettivo da calore/fuoco deve garantire la dovuta protezione in caso di necessità, ma deve essere anche tollerato da chi lo indossa e quindi possedere il dovuto comfort in relazione alle normali condizioni operative. Pertanto deve essere quanto più possibile: mirato capace di evitare le conseguenze dannose di uno specifico effetto traumatico, idoneo: capace di sostenere le sollecitazioni termiche e meccaniche cui è sottoposto confortevole: tollerato da chi lo indossa

3 Il comfort di un indumento di protezione al calore deriva da: peso contenuto, facilità con cui l utilizzatore può compiere le operazioni richieste capacità di consentire l evaporazione del sudore, smaltendo così l eccesso di calore prodotto nel corso dell attività fisica svolta. l umidità produce effetti negativi in termini di trasmissione di calore, per questo le caratteristiche di coibenza termica possono venire drasticamente ridotte se l indumento è bagnato o intriso di sudore, aumentando così la conduttività.

4 Le normative specifiche Le diverse condizioni operative in presenza di fonti di calore e fiamma determinano varie tipologie di Dispositivi di protezione per il calore costituiti e caratterizzati da materiali con livelli di prestazione diversi. Sono state emanate diverse norme specifiche

5 NORME DI PRODOTTO norma titolo EN ISO EN ISO EN ISO IEC/EN EN EN 469 EN 1486 Indumenti e materiali a propagazione limitata di fiamma (sostituisce EN 533) Indumenti di protezione contro il calore e fiamma (sostituisce EN 531) Indumenti di protezione per saldatori (sostituisce EN 470-1) Indumenti contro gli effetti termici dell arco elettrico Indumenti contro gli incendi di vegetazione Indumenti di protezione per vigili del fuoco Indumenti riflettenti per operazioni speciali di lotta contro gli incendi

6 norma EN ISO EN 367 ISO 9151 EN ISO 6942 EN 373 ISO 9185 EN 348 ISO 9150 EN 702 ISO ISO NORME METODI DI PROVA titolo propagazione limitata di fiamma determinazione della trasmissione del calore convettivo determinazione della trasmissione del calore radiante comportamento ai grandi spruzzi di metalli fusi comportamento ai piccoli spruzzi di metalli fusi determinazione della trasmissione del calore da contatto trattamento in stufa

7 indumento tipo di protezione tipo di assemblaggio Indumenti per Interventi di emergenza Indumenti per Vigili del fuoco Indumenti per antincendio boschivo Indumenti contro l arco elettrico Fiamma Calore radiante Calore convettivo Calore da contatto Fiamma Calore radiante Calore convettivo Fiamma Calore radiante Calore convettivo Effetti termici dell arco elettrico Multistrato alluminizzato Multistrato impermeabile Multistrato traspirante Monostrato/ multistrato norma EN 1486 EN 469 EN IEC categoria III III III III Indumenti per lavoratori dell industria Indumenti per saldatori Fiamma Calore radiante Calore convettivo Metallo fuso Fiamma Metallo fuso Monostrato/ multistrato EN ISO II/III Monostrato EN ISO II Indumenti flame retardant Piccola Fiamma Monostrato/ multistrato EN ISO II

8 MATERIALI Fibre sintetiche con finissaggi chimici antifiamma (poliestere con trattamento FR); Fibre cellulosiche con finissaggi chimici antifiamma (es. cotone FR); Fibre intrinsecamente ignifughe, aramidiche, modacriliche, che offrono un comportamento al fuoco molto stabile e possono essere accoppiate con fibre conduttive per ottenere prestazioni di antistaticità (es. Nomex ); Fibre costituite da una mischia di fibre di carbonio e fibre paraaramidiche (Kevlar ) che presentano elevata resistenza alla fiamma ed alle alte temperature, assenza di carbonizzazione, elevata resistenza meccanica ed antistaticità.

9 Propagazione limitata di fiamma EN ISO Una fiamma definita proveniente da un bruciatore è applicata per 10 s alla superficie (metodo A) o al bordo inferiore (metodo B) di provini tessili orientati verticalmente Gas: propano o butano Lunghezza fiamma: 40 2 mm Dimensioni provino: 20 x 16 cm

10 Trasmissione del calore mediante esposizione alla fiamma EN 367- ISO 9151 Un provino orientato orizzontalmente viene sottoposto a flusso termico di 80 kw/m2 emesso da una fiamma di un bruciatore a gas collegato sotto di esso. Il calore è misurato mediante un calorimetro collocato sopra il provino Viene calcolato l Indice di Trasferimento del Calore HTI sulla base del tempo in s per ottenere un aumento della temperatura di 12 o 24 C del calorimetro Gas: butano Dimensioni provino: 14 x 14 cm

11 Trasmissione del calore radiante EN ISO 6942 Un provino fissato su un telaio viene esposto ad una fonte di calore radiante (barre di carburo di silicio riscaldate elettricamente) Livelli di densità di flusso: livelli bassi: 5 10 kw/m2 livelli medi: kw/m2 livelli alti: 80 kw/m2 Viene calcolato l Indice di Trasferimento del Calore RHTI sulla base del tempo in s per ottenere un aumento della temperatura di 12 e 24 C del calorimetro Dimensioni provino: 23 x 8 cm

12 Resistenza allo spruzzo di metalli fusi EN 373 ISO 9185 I materiali vengono provati colando piccole quantità di metalli fusi sul provino sostenuto ad angolo Il deterioramento viene valutato mettendo una pellicola di PVC direttamente dietro il provino e valutando il suo deterioramento

13 Resistenza al contatto con piccoli spruzzi di metallo fuso EN 348 ISO 9150 L estremità di una barra di acciaio è fusa con la fiamma di un cannello per la saldatura ossiacetilenica Mediante la proiezione di gocce sulla superficie di un provino disposto verticalmente si misura il numero di gocce necessarie a determinare un innalzamento della temperatura di 40 K nel calorimetro posto dietro il materiale

14 Trasmissione del calore per contatto EN 702 ISO Un cilindro riscaldante viene riscaldato fino alla temperatura di contatto (da 100 a 500 C) Il provino viene posto su un calorimetro e il cilindro riscaldato viene avvicinato sul provino Viene calcolato il tempo limite t t tempo in cui la temperatura del calorimero si innalza di 10 C al di sopra del valore iniziale

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