REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
|
|
- Alberta Arena
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI SANTO STEFANO BELBO, COSSANO BELBO E ROCCHETTA BELBO arch. Gianfranco Messina messina@inpg.it -
2 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 (Finalità e ambito di applicazione) 1. II presente regolamento disciplina la costituzione e il funzionamento degli organi e delle strutture di protezione civile afferenti al raggruppamento di comuni di Cossano Belbo, Rocchetta Belbo e Santo Stefano Belbo, di seguito denominato Raggruppamento, allo scopo di ottimizzare e regolamentare gli interventi in materia di protezione civile in caso di eventi calamitosi e di attuare attività di prevenzione relativamente alle differenti ipotesi di rischio. 2. Le prescrizioni del presente regolamento si applicano integralmente per disciplinare l'istituzione, la composizione, le funzioni, le modalità di funzionamento, la durata in carica, degli organi e delle strutture comunali e intercomunali di protezione civile. Art. 2 (Organi e strutture di livello comunale e intercomunale) 1. I Comuni appartenenti al Raggruppamento, al fine di tutelare la popolazione, i beni, l ambiente e gli insediamenti dai danni derivanti da calamità naturali o antropiche, nei limiti delle competenze attribuite dalla L. 225/1992 e s.m.i. e dalla L.r. 7/2003 e, considerata l istituzione in forma associata tra i Comuni del servizio protezione civile (Cossano Belbo, D.C.C. n. 26 del 21/12/2012; Rocchetta Belbo, D.C.C. n. 31 del 19/12/2012; Santo Stefano Belbo, D.C.C. n. 39 del 20/12/2012), assicurano lo svolgimento delle attività di protezione civile dotandosi ciascuno di una Sala Operativa Comunale (SOC) all interno del Centro Operativo Comunale (COC) e congiuntamente di una struttura intercomunale di protezione civile formata da: Comitato Intercomunale di Protezione Civile (CIPC); Comitato di Coordinamento Intercomunale del Volontariato di Protezione Civile (CCIV); Unità di Crisi Intercomunale (UCI); Sala Operativa Intercomunale (SOI). 2. Le strutture di protezione civile si avvarranno, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, di tutti i soggetti necessari al pieno e corretto svolgimento delle attività di protezione civile. CAPO II ORGANI E STRUTTURE Art. 3 (Comitato Intercomunale di Protezione Civile - CIPC) 1. Il Comitato Intercomunale di Protezione Civile (CIPC), di seguito denominato Comitato, assicura l espletamento dei compiti e delle funzioni di protezione civile in conformità alle prescrizioni degli strumenti di programmazione e pianificazione di protezione civile. 2. Il Comitato viene istituito entro due mesi dall adozione del presente regolamento. 3. Il Comitato formula proposte e osservazioni, esprime pareri, elabora obiettivi, indirizzi e studi quali supporto alle decisioni delle autorità di protezione civile sia in fase preventiva, sia di emergenza. 4. Il Comitato è composto dai Sindaci dei Comuni associati (membri permanenti), e da: Vicesindaco di Cossano Belbo; 2/8
3 Vicesindaco di Rocchetta Belbo; Vicesindaco di Santo Stefano Belbo; Assessore alla Protezione Civile e/o Lavori Pubblici di Cossano Belbo; Assessore alla Protezione Civile e/o Lavori Pubblici di Rocchetta Belbo; Assessore ai Lavori pubblici, manutenzione, gestione beni demaniali e patrimoniali, territorio di Santo Stefano Belbo; Comandante della Stazione dei Carabinieri di Santo Stefano Belbo. 5. Il Comitato è presieduto a rotazione annuale da uno dei Sindaci del Raggruppamento che assume il ruolo di Presidente. 6. Con la presenza dei tre membri permanenti la seduta del Comitato risulta regolarmente costituita. 7. È facoltà di ciascun Sindaco del Raggruppamento invitare alle sedute del Comitato i rappresentanti di Enti, Organismi istituzionali e ogni altra figura che venga ritenuta idonea in relazione agli argomenti da trattare, a fornire un contributo al supporto decisionale sia in fase preventiva, sia in emergenza. 8. Il Comitato viene convocato dal Presidente, o per tramite dello stesso, su richiesta di uno o più Sindaci facenti parte del Raggruppamento, mediante avviso di convocazione scritto e si insedia presso la sede del Comune Cossano Belbo, fatte salve altre localizzazioni indicate all occorrenza dal Presidente o da un suo delegato. In via straordinaria e urgente la convocazione potrà avvenire anche per le vie brevi. 9. Il Comitato definisce i protocolli con le strutture operative locali di protezione civile indicate all'art. 11 della L. 225/1992, al fine di incrementarne la capacità operativa e favorirne la necessaria integrazione e collaborazione. 10. Il Comitato provvede a organizzare periodiche esercitazioni, volte a verificare la risposta di protezione civile degli organi e delle strutture intercomunali di protezione civile in funzione di specifici scenari di evento, e attività formative e informative rivolte agli operatori e alla popolazione. 11. Nelle emergenze che richiedano un coordinamento di livello intercomunale, su richiesta di uno o più Sindaci del Raggruppamento, il Presidente dispone l apertura della Sala Operativa Intercomunale (SOI) dell Unità di Crisi Intercomunale (UCI). 12. Il Comitato assicura - in presenza di attività attuate sotto il coordinamento provinciale o sotto il coordinamento unitario del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e del Prefetto, previste per fronteggiare eventi la cui evoluzione configuri la casistica di cui all'art. 2, comma 2, lettera c) della L. R. 7/ il passaggio della gestione dell'emergenza dalle autorità comunali a quella provinciale e/o prefettizia, garantendo in ogni caso il concorso nella gestione delle operazioni di soccorso. 13. Il Comitato dura in carica fino alla scadenza del mandato di ciascun Sindaco del Raggruppamento e opera fino alla nomina del nuovo Comitato. Art. 4 (Comitato di Coordinamento Intercomunale del Volontariato di Protezione Civile - CCIV) 1. Il Comitato con la presenza del Referente Intercomunale del Volontariato di Protezione Civile (RIV) assume anche la funzione di Comitato di Coordinamento Intercomunale del Volontariato di Protezione Civile (CCIV) e potrà formulare indirizzi, elaborare obiettivi, pareri e proposte anche in merito alle attività delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile dei 3/8
4 Comuni del Raggruppamento sia in fase preventiva, sia in emergenza. 2. La durata in carica del (CCIV) coincide con quella del Comitato. Art. 5 (Sala Operativa Comunale - SOC) 1. La Sala Operativa Comunale (SOC) costituisce un presidio permanente e continuativo durante l emergenza e mantiene il collegamento con le strutture sovraordinate di protezione civile. 2. La SOC viene istituita entro due mesi dall adozione del presente regolamento. 3. La SOC può essere composta sia da amministratori, sia da personale dipendente del Comune ed è presieduta e convocata dal Sindaco o da un suo delegato. 4. La composizione della SOC è la seguente: Sindaco, di persona o tramite suo delegato, che la presiede; Referente Operativo Comunale (ROC); Referente Amministrativo Comunale (RAC) (limitatamente al Comune di Santo Stefano Belbo); Responsabile Comunale Volontariato (RCV). 5. La durata in carica della SOC coincide con quella del Sindaco. Art. 6 (Referente Operativo Comunale - ROC) 1. Il Referente Operativo Comunale (ROC) viene individuato dal Sindaco tra i dipendenti o gli amministratori comunali. 2. Il ruolo di ROC deve essere ricoperto da almeno due persone per garantire la turnazione in caso emergenze prolungate nel tempo e la presenza in servizio in ogni giorno dell anno di almeno un ROC. 3. Il ROC in ordinario: partecipa attivamente al processo di pianificazione e conosce in dettaglio il Piano Intercomunale di Protezione Civile, di seguito Piano; cura gli aggiornamenti del Piano; visiona i bollettini del Sistema di allertamento regionale pubblicati sulla rete RUPAR; collabora attivamente con il Comitato nell organizzare esercitazioni periodiche e iniziative di informazione alla popolazione. 4. Il ROC in emergenza: è il primo supporto operativo al Sindaco; collabora con il Sindaco nel coordinare la Sala operativa Comunale; nel caso in cui non sia previsto o non sia presente il ruolo del RAC, dovrà svolgere i compiti definiti al comma 4. del successivo Art In situazioni in cui i Sindaci, per tramite del Comitato, decidano di avvalersi nella gestione dell emergenza anche dell Unità di Crisi Intercomunale (UCI), il ROC assume il ruolo di referente del proprio Comune presso la Sala Operativa Intercomunale (SOI). 6. Alla scadenza del mandato del Sindaco, in caso di mancata nomina dei nuovi ROC, si 4/8
5 intenderanno tacitamente riconfermati quelli in carica nella precedente amministrazione. Art. 7 (Referente Amministrativo Comunale - RAC, limitatamente al Comune di Santo Stefano Belbo) 1. Il Referente Amministrativo Comunale (RAC) viene individuato dal Sindaco del Comune di Santo Stefano Belbo tra i dipendenti comunali. 2. Il ruolo di RAC deve essere ricoperto da almeno due persone per garantire la turnazione in caso emergenze prolungate nel tempo e la presenza in servizio in ogni giorno dell anno di almeno un RAC. 3. Il RAC in ordinario: gestisce i contatti con le ditte in situazioni di emergenza; collabora con il ROC negli aggiornamenti del Piano. 4. Il RAC in emergenza: segue il flusso delle comunicazioni istituzionali in ingresso e in uscita; gestisce gli atti amministrativi; gestisce i contatti e le attivazioni delle ditte che intervengono nel ripristino delle condizioni di ordinarietà; interroga i dati demografici. 5. In situazioni in cui i Sindaci, per tramite del Comitato, decidano di avvalersi nella gestione dell emergenza anche dell Unità di Crisi Intercomunale (UCI), il RAC assume il ruolo di Referente Amministrativo Intercomunale (RAI) presso la Sala Operativa Intercomunale (SOI). 6. Alla scadenza del mandato del Sindaco, in caso di mancata nomina dei nuovi RAC, si intenderanno tacitamente riconfermati quelli in carica nella precedente amministrazione. Art. 8 (Unità di Crisi Intercomunale - UCI) 1. Ciascun Sindaco del Raggruppamento, per l espletamento dei compiti di protezione civile di cui all Art. 15 della L.r. 7/2003, si avvale dell Unità di Crisi Intercomunale (UCI) quale supporto tecnico alle decisioni per la direzione dei servizi di emergenza e di assistenza alle popolazioni colpite. 2. L UCI inoltre, coordina le attività svolte dalle SOC e, qualora i Sindaci decidano di gestire un emergenza in forma intercomunale, anche le attività svolte dalla Sala operativa Intercomunale (SOI). 3. L UCI viene istituita entro due mesi dall adozione del presente regolamento. 4. L UCI viene convocata dal Presidente del Comitato o per tramite dello stesso, su richiesta di uno o più Sindaci del Raggruppamento. 5. L UCI è presieduta dal Presidente del Comitato ed è costituita da: Responsabile del Servizio intercomunale di Protezione Civile (Referente Operativo Intercomunale - ROI); Responsabile dell'ufficio Tecnico di Cossano Belbo (membro permanente); Responsabile dell'ufficio Tecnico di Rocchetta Belbo (membro permanente); Responsabile dell'ufficio Tecnico di Santo Stefano Belbo (membro permanente); 5/8
6 Responsabile Polizia Locale; Responsabile Personale di Cossano Belbo; Responsabile Personale di Rocchetta Belbo; Responsabile Affari Generali-Cultura e Personale di Santo Stefano Belbo; Responsabile Finanze di Cossano Belbo; Responsabile Finanze di Rocchetta Belbo; Responsabile Programmazione e Finanze di Santo Stefano Belbo; Responsabile Demografici di Cossano Belbo; Responsabile Demografici di Rocchetta Belbo; Responsabile Demografici di Santo Stefano Belbo. 6. Con la presenza del Presidente e dei tre membri permanenti la seduta dell UCI risulta regolarmente costituita. 7. È facoltà dei Sindaci del Raggruppamento chiamare a partecipare ai lavori membri aggiuntivi in grado di fornire contributi specialistici per la gestione delle emergenze e di nominarli in qualità di componenti esterni. 8. L UCI assicura - in presenza di attività attuate sotto il coordinamento della Provincia o sotto il coordinamento unitario del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e del Prefetto, previste per fronteggiare eventi la cui evoluzione configuri la casistica di cui all'art. 2, comma 2, lettera c), ovvero così come modificato dalla L. 12 luglio 2012, n.100, della L.R. 7/ secondo le prescrizioni definite dal CIPC, il passaggio della gestione dell'emergenza agli organi tecnici provinciali e/o prefettizi, garantendo in ogni caso il concorso nella gestione delle operazioni di soccorso. 9. La durata in carica dell UCI coincide con quella del Comitato. Art. 9 (Sala Operativa Intercomunale - SOI) 1. Nel caso in cui l emergenza, per gravità o estensione, richieda azioni e misure da adottarsi in ambito intercomunale, i Sindaci dei Comuni del Raggruppamento, possono avvalersi della Sala Operativa Intercomunale (SOI) dell UCI per gestire, condividere e ottimizzare l utilizzo delle risorse presenti sul territorio del Raggruppamento. 2. La SOI viene istituita entro due mesi dall adozione del presente regolamento. 3. La SOI è costituita da: Presidente del Comitato, di persona o tramite suo delegato, che la presiede; Referente Operativo Intercomunale (ROI); Referente Operativo Comunale (ROC) del Comune di Cossano Belbo; Referente Operativo Comunale (ROC) del Comune di Rocchetta Belbo; Referente Operativo Comunale (ROC) del Comune di Santo Stefano Belbo; Referente Amministrativo Comunale (RAI); Referente Intercomunale del Volontariato (RIV). 6/8
7 4. La durata in carica della SOI coincide con quella del Comitato. Art. 10 (Referente Operativo Intercomunale - ROI) 1. Il Referente Operativo Intercomunale (ROI) è il responsabile del Servizio Protezione Civile intercomunale; 2. Il ruolo di ROI in caso di assenza responsabile del Servizio Protezione Civile intercomunale, verrà ricoperto da uno dei ROC presenti presso la SOI. 3. Il ROI in ordinario: cura gli aggiornamenti del Piano, coordinando le attività dei ROC; collabora con i ROC e il RIV per organizzare esercitazioni periodiche e attività formative e informative rivolte agli operatori della protezione civile e alla popolazione. 4. Il ROI in emergenza: mantiene un quadro aggiornato delle attività dei ROC; coordina la SOI dell UCI qualora i Sindaci, per tramite del Comitato, decidano di avvalersene nella gestione dell emergenza. Art. 11 (Referente Amministrativo Intercomunale - RAI) 1. Il ruolo di Referente Amministrativo Intercomunale (RAI), nel caso in cui i Sindaci, per tramite del Comitato, decidano di avvalersi nella gestione dell emergenza anche dell Unità di Crisi Intercomunale (UCI), viene ricoperto dal RAC. 2. Il RAI presso la Sala Operativa Intercomunale (SOI): segue il flusso delle comunicazioni istituzionali in ingresso e in uscita; gestisce gli atti amministrativi; gestisce i contatti e le attivazioni delle ditte che intervengono nel ripristino delle condizioni di ordinarietà; interroga i dati demografici. Art. 12 (Referente Intercomunale del Volontariato di Protezione Civile - RIV) 1. Il Referente Intercomunale del Volontariato di Protezione Civile (RIV) viene individuato dal (CIPC) e rappresenta le Organizzazioni di volontariato di protezione civile convenzionate con i Comuni del Raggruppamento. 2. Il ruolo di RIV deve essere ricoperto da almeno due persone per garantire la turnazione in caso emergenze prolungate nel tempo. 3. Il RIV in ordinario: collabora con il ROI negli aggiornamenti del Piano per gli aspetti relativi al volontariato; collabora con il ROI per organizzare esercitazioni periodiche e attività formative e informative rivolte agli operatori della protezione civile e alla popolazione. 4. Il RIV in emergenza: assume il ruolo di coordinatore delle attività del volontariato di protezione civile del Raggruppamento presso la (SOI); 7/8
8 coordina le attività svolte dai RCV; si raccorda con il ROI per la gestione delle attività di supporto svolte dal volontariato. Art. 13 (Servizio di Reperibilità) Il Raggruppamento, nel rispetto delle norme contrattuali riguardanti il personale e in base al disposto della L.r. 7/2003 e dei relativi Regolamenti attuativi, assicura il servizio di reperibilità della struttura di protezione civile. CAPO III DISPOSIZIONI FINALI Art. 14 (Pubblicità del Regolamento) Copia del presente regolamento sarà tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento. I contenuti principali e del presente regolamento saranno inoltre pubblicizzati alla popolazione attraverso le forme più opportune. Art. 15 (Notificazione del Regolamento) Copia del presente regolamento sarà notificata al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente della Provincia ed al Prefetto della Provincia di Cuneo. Art. 16 (Rinvio) Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento, si rinvia alle norme vigenti in materia di protezione civile. Art. 17 (Entrata in vigore) Il presente regolamento entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione all Albo Pretorio. 8/8
COMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1. (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. II presente regolamento disciplina
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 16/2004 TESTO UNICO DI PROTEZIONE CIVILE )
COMUNE DI CROSIO DELLA VALLE (Provincia di Varese) REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 16/2004 TESTO UNICO DI PROTEZIONE CIVILE ) Approvato con
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 21 ottobre 2015 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI...
DettagliCOMUNE DI COSSATO Piazza Angiono, Cossato (BI)
Protezione Civile C.O.M. 2 Cossato L.R. 14/04/2003, n. 7 D.P.G.R. 18/10/2004, nn. 7R e 8R REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina, nel
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE SOMMARIO CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI 3 ART. 1 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO 3 ART. 2 COMPITI DEL SERVIZIO 3 CAPO II
DettagliProvincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
ORIGINALE Provincia di Torino Città di Orbassano VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 301 OGGETTO: PROTEZIONE CIVILE - 'UNITÀ DI CRISI E RELATIVO TAVOLO DELLE FUNZIONI. AGGIORNAMENTO ELENCO
DettagliComitato Provinciale di Protezione Civile
Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia Comitato Provinciale di Protezione Civile SETTORE VIII servizio protezione civile dirigente arch, Giacomo Consoli Regolamento del Comitato Provinciale di Protezione
DettagliPROTEZIONE CIVILE COMUNI DI ARQUATA SCRIVIA, SERRAVALLE SCRIVIA, VIGNOLE BORBERA, STAZZANO, GRONDONA
PROTEZIONE CIVILE REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNI DI ARQUATA SCRIVIA, SERRAVALLE SCRIVIA, VIGNOLE BORBERA, STAZZANO, GRONDONA Piazza Bertelli, n 21. - 15061 ARQUATA SCRIVIA - C.O.M. 14
DettagliCOMUNE DI BADIA POLESINE. SETTORE TECNICO Ufficio Protezione Civile
COMUNE DI BADIA POLESINE SETTORE TECNICO Ufficio Protezione Civile REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 06/02/2008 Modificato con deliberazione
DettagliLa Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile
La Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile Il Sistema Nazionale di P.C. è un sistema complesso e unico nell ambito della pubblica amministrazione. Viene istituito nel 1992 (Legge
DettagliCAPO PRIMO DISPOSIZIONI PRELIMINARI
CAPO PRIMO DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Oggetto del regolamento Il Comune di San salvatore Monferrato nell'intento di tutelare la popolazione, i beni, l'ambiente e gli insediamenti dai danni derivanti
DettagliPIANO INTERCOMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE
Poggio Berni Santarcangelo di Romagna Torriana Verucchio PIANO INTERCOMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE SEZIONE PARTE GENERALE DOCUMENTO Relazione di sintesi FILE RELAZIONE DI SINTESI.doc DATA Novembre
DettagliREGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile
COMUNE DI MARANO VICENTINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale N 41 del 15.06.2005. ART. 1 FINALITA Il Comune di MARANO
DettagliACCORDO TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E LA BANCA D ITALIA TRA
ACCORDO TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E LA BANCA D ITALIA L anno duemilaquattordici, il giorno 22 del mese di dicembre TRA la Presidenza del Consiglio
DettagliC O M U N E D I ISOLA SANT ANTONIO
C O M U N E D I ISOLA SANT ANTONIO PROVINCIA DI ALESSANDRIA - C. A. P. 15050 REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO PRIMO DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art.
DettagliC O M U N E D I D O L O Provincia di Venezia
C O M U N E D I D O L O Provincia di Venezia REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con delibera C.C. n. 18 del 06.03.1999 esecutivo 1 INDICE DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Oggetto del Regolamento
DettagliCITTÀ DI CARMAGNOLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
CITTÀ DI CARMAGNOLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PIANO DI EMERGENZA COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE arch. Gianfranco
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI MEDE (Provincia di Pavia) REGOLAMENTO PER LA PROTEZIONE CIVILE INDICE CAPO I GENERALITA Art. 1. Art. 2. Art. 3. Istituzione Competenze Attribuzioni del Sindaco CAPO II COMITATO COMUNALE PER LA
DettagliComitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco
Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco La funzione del volontario della Protezione Civile negli organismi di coordinamento Le condizioni
DettagliORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE A livello locale è previsto che ciascun Comune si doti di una organizzazione, determinabile in maniera flessibile in funzione delle specifiche caratteristiche
DettagliRegolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile
Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile Art. 1 Premessa Per rispondere in modo sempre più concreto alle suddette esigenze di protezione civile, la Provincia di Cremona e
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA (di seguito anche Regione ) e UNIONE PROVINCE LOMBARDE (di seguito anche UPL), per l istituzione del Tavolo permanente di consultazione istituzionale in materia
DettagliPARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 giugno 2012, n. 1216
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 97 del 04-07-2012 19551 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 giugno 2012, n. 1216 Lotta attiva
DettagliREGOLAMENTO per il funzionamento della CONSULTA SPORTIVA
Allegato n. 1 alla delibera del Consiglio Comunale n. 02 del 30.01.2007 CITTA DI ORZINUOVI Provincia di BRESCIA A R E A S E R V I Z I G E N E R A L I REGOLAMENTO per il funzionamento della CONSULTA SPORTIVA
DettagliCONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni)
CONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni) REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina
DettagliFunzioni di supporto secondo il Metodo Augustus
Funzioni di supporto secondo il Metodo Augustus Le Linee Guida del Metodo Augustus (sviluppate dal Dipartimento di Protezione Civile), hanno lo scopo di: fornire un indirizzo per la pianificazione di emergenza,
DettagliLegge regionale 14 aprile 2003, n. 7.
Legge regionale 14 aprile 2003, n. 7. Disposizioni in materia di protezione civile. Il Consiglio regionale ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE la seguente legge: promulga Capo I. AMBITO
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche
DettagliIl servizio di protezione civile
Le strutture e l organizzazione della protezione civile in Italia e in Lombardia ARCH. FRANCESCO STUCCHI Monza 4 Dicembre 2014 Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO
REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO Art. 1 - Costituzione E istituita la Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Bergamo, con sede presso
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di Valtopina (provincia di Perugia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Attuazione dell art.13 del Protocollo di intesa del 11 gennaio 2005 tra i Comuni di Bastia Umbra,
DettagliALLEGATO SCHEDE OPERATIVE CE.SI E C.O.I.
ALLEGATO SCHEDE OPERATIVE CE.SI E C.O.I. INTERCOMUNALE DELLA MONTAGNA PISTOIESE Provincia di Pistoia SCHEDA Ce.Si. intercomunale Centro Situazioni Intercomunale (Ce.Si.) NUMERO DI RIFERIMENTO DEL Ce.Si.:
DettagliREGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)
REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) (emanato con Decreto Rettorale n.17/2016 del 20 gennaio 2016) in vigore dal 21 gennaio 2016 INDICE Articolo 1 - Principi
DettagliCONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE
CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 224/21.12.2006 In vigore dal 1 febbraio 2007 SOMMARIO Articolo 1 - Compiti
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI PIANIFICAZIONE E D'INTERVENTO DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE
BOZZA vers. del 15 marzo 2013 - Revisione Baglivo REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNI DI Bairo, Baldissero Canavese, Meugliano, Rueglio, Torre Canavese, Traversella e Vidracco GESTIONE IN FORMA
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di Pianezza Provincia di Torino Settore Tecnico Servizio Patrimonio e Manutenzioni ---------------------------------------------------------------------- REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
DettagliCittà di Seregno. Regolamento delle Consulte
Città di Seregno Regolamento delle Consulte Art. 1 - Istituzione delle Consulte Comunali 1. Il Comune di Seregno valorizza le libere forme associative per la partecipazione dei cittadini all attività amministrativa,
DettagliBURC n 08 del 04 febbraio 2002
BURC n 08 del 04 febbraio 2002 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 21 dicembre 2001 - Deliberazione n. 6940 - Area Generale di Coordinamento AA.GG. e Personale - Variazione Ordinamento Amministrativo
DettagliCOMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania)
COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania) STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Statuto della Consulta Giovanile Comunale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n 68 del 22/11/2005
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità
Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PROVINCIA-AUTONOMIE LOCALI
REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PROVINCIA-AUTONOMIE LOCALI Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento disciplina la Conferenza Permanente Provincia-Autonomie Locali prevista dall art. 8 del vigente
DettagliL AS A S S I S ST S EN E Z N A A A L A LA A PO P P O O P L O AZ A ION O E N E VU V L U NE N R E A R B A I B LE
VULNERABILITA MENTALE: GESTIONE DEL SOCCORSO E MISURE DI PREVENZIONE INCENDI L ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE VULNERABILE FABIO CICILIANO Foligno, 13 Marzo 2014 Perché? Il Servizio Nazionale di Protezione
DettagliREGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI
REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Organizzazione Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari COMUNE DI CASTELFORTE Prov. di Latina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL- LE COMMISSIONI
DettagliCONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELIBERA IN DATA 27/10/2009, n 64 OGGETTO: Parere in ordine D.L. n.488 del 29/9/2009 "Nuova disciplina
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il decreto-legge 12 giugno 2001, n. 217, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n. 317, che istituisce il Ministero della salute
DettagliPROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE
PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE o O o PREMESSO che la legge n.225/92, istitutiva del
DettagliCOMUNE DI BORGIA -PROVINCIA DI CATANZARO- -PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE-
COMUNE DI BORGIA -PROVINCIA DI CATANZARO- -PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE- Progettista: Dott. Ing. PROCOPIO Francesco ELABORATI TECNICI Delibera del Consiglio Comunale n. del TAVOLA N. Il Sindaco
DettagliREGOLAMENTO FORUM GIOVANILE
REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE COMUNE DI MINERVINO MURGE (Aggiornato nel mese di marzo 2012) CAPO I - FINALITA E SCOPI Art. 1 Istituzione E istituito dal Comune di MINERVINO MURGE (BA), con Deliberazione
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore ANCILLI STEFANO. Responsabile del procedimento ANCILLI STEFANO. Responsabile dell' Area L. CASTO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. G04365 del 29/04/2016 Proposta n. 5501 del 18/04/2016 Oggetto: individuazione dei criteri e
DettagliREGIONE PIEMONTE. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 febbraio 2017, n. 6
REGIONE PIEMONTE DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 febbraio 2017, n. 6 Regolamento regionale recante: «Attuazione della legge regionale 23 marzo 2016, n. 5 (Norme di attuazione del divieto
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.
DettagliREGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 622 25/10/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 15956 DEL 24/10/2016 STRUTTURA PROPONENTE Area: SEGRETARIO GENERALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI MELICUCCO REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE 01CAPITOLO 1... 3 02Art. 1 - Oggetto del regolamento.... 3 03Art. 2 - Le attività e le funzioni di protezione civile.... 3 04Art. 3
DettagliCOMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI
COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI Approvato con deliberazione n. 85/C.C. del 30.11.2016 e modificato con deliberazione n. 73/C.C. del 25.7.2017
Dettaglicav. Luigi Fasani 1 La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità
Corso per volontari di protezione civile La legislazione di Protezione Civile Luigi Fasani La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità 1992 Legge 225
DettagliModello di intervento
Agenzia Protezione Civile Centro Operativo Regionale PIANIFICAZIONE EMERGENZA PER BLOCCHI PROLUNGATI DELLA VIABILITA Emergenza autostradale e superstradale per maxi esodi estivi in caso di blocchi prolungati
DettagliOggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze.
Il Presidente Oggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze. VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; VISTA la legge regionale 7 gennaio
DettagliREGOLAMENTO DEL DISTRETTO DI PROTEZIONE CIVILE COLLI EUGANEI NORD
REGOLAMENTO DEL DISTRETTO DI PROTEZIONE CIVILE COLLI EUGANEI NORD Approvato con deliberazione di C.C. n. 5 del 01/03/2003 Modificato con deliberazione di C.C. n. 43 del 26/11/2008 e n. 53 del 29/11/2010
DettagliLegge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21. B.U.R. 20/4/1996 n.20
Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21 B.U.R. 20/4/1996 n.20 INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE [1] Articolo
DettagliLEGGE REGIONALE 27 giugno 1997, n. 45 Norme in materia di risorse energetiche Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - n.
LEGGE REGIONALE 27 giugno 1997, n. 45 Norme in materia di risorse energetiche. 7.7.1997 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - n. 27 Capo I DISPOSIZIONI GENERALI E PROGRAMMAZIONE ARTICOLO 1 (Ambito
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO DEI SINDACI Del Distretto 2 dell ASL 5
COMITATO DEI SINDACI CITTÀ DI RIVOLI, ROSTA, VILLARBASSE, ALPIGNANO E VAL DELLA TORRE DISTRETTO 2 dell A.S.L. 5 - REGIONE PIEMONTE REGOLAMENTO DEL COMITATO DEI SINDACI Del Distretto 2 dell ASL 5 Approvato
DettagliGiunta Regionale del Lazio
Giunta Regionale del Lazio DELIBERAZIONE N. 3894 DEL 29 LUGLIO 1998 Presa d atto dell accordo tra le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Umbria, Sardegna per il coordinamento delle attività
DettagliCOMUNE di SPINEA. Assessorato alla Protezione Civile
COMUNE di SPINEA Assessorato alla Protezione Civile INDICE 1 Eventi a rilevante impatto locale 1.1 Premessa su gli eventi a rilevante impatto locale 2 Pianificazione di un evento a rilevante impatto locale
DettagliC O M U N E D I S A N N I C O L A M A N F R E D I PROVINCIA DI BENEVENTO
C O M U N E D I S A N N I C O L A M A N F R E D I PROVINCIA DI BENEVENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 93 DEL 12-10-2015 COPIA OGGETTO ISTITUZIONE, COMPOSIZIONE, COMPITI E SCELTA DEL CENTRO OPERATIVO
DettagliOrgani Collegiali della scuola
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Ufficio Scolastico Provinciale di Padova Area della comunicazione e web Organi Collegiali della scuola Piccola guida Sommario
DettagliCOMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA
COMUNE DI PASSIRANO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE POLITICHE SOCIALI Approvato con delibera di C.C. n. 39 del 27/04/2004 Modificato con delibera di C.C. n. 77 del 29/11/2004 Modificato
DettagliCOMUNE DI COLLI AL METAURO
COMUNE DI COLLI AL METAURO (Provincia di Pesaro e Urbino) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI, L ORGANIZZAZIONE, LE MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEL MUNICIPIO (APPROVATO CON DELIBERAZIONE
DettagliOGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE
OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA
DettagliIl giorno.., presso sono presenti il Sindaco del Comune di Venezia ed il Presidente dell Unione dei Comuni del Miranese:
CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI VENEZIA E L UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI POLIZIA LOCALE E DI SICUREZZA URBANA Il giorno.., presso sono presenti il Sindaco
DettagliL AUTORITA DI PROTEZIONE CIVILE. DELLA CITTA DI LAMEZIA TERME (art. 108 D. Lgs. 112/1998; del. G.R. 24/7/2007, n. 472)
PIANO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA CITTA DI LAMEZIA TERME (art. 108 D. Lgs. 112/1998; del. G.R. 24/7/2007, n. 472) SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO SCHEDA N. REV. N. AGGIORNATO AL FILE 4 19 novembre 2011 PPCLamezia\scheda_4
DettagliCOMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE
COMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 6 DEL 22/022008 1 I N D I C E ARTICOLO
DettagliLEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA
LEGGE REGIONALE N. 21 DEL 13-04-1996 REGIONE BASILICATA INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE Fonte: BOLLETTINO
DettagliCittà di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE
Città di Lecce Settore Affari Generali ed Istituzionali REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 INDICE ART. 1
DettagliUfficio. COMUNE DI TAVAZZANO CON VILLAVESCO Provincia di Lodi REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA COMUNALE
Ufficio COMUNE DI TAVAZZANO CON VILLAVESCO Provincia di Lodi REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE" Approvato con deliberazione consiliare n. 84
DettagliCOMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso
COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROTEZIONE CIVILE (Approvato con deliberazione di C.C. n. 11 del 29.01.1991) SOMMARIO CAPO 1 - DISPOSIZIONI PRELIMINARI...3 Art.
DettagliIl Piano Comunale di Emergenza Comune di Genova
Il Piano Comunale di Emergenza Comune di Genova Dott.ssa Francesca Bellenzier Dirigente Settore Protezione Civile Direzione Polizia Municipale Settore Protezione Civile e Comunicazione Operativa Compiti
DettagliPROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SANTO STEFANO BELBO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SANTO STEFANO BELBO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE arch. Gianfranco Messina - disaster manager messina@inpg.it - http://www.inpg.it giugno 2013
DettagliCITTÀ DI MOGLIANO VENETO Provincia di Treviso
CITTÀ DI MOGLIANO VENETO Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO E DELLA PROMOZIONE SOCIALE Approvato con deliberazione di Consiglio
DettagliISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO
P.G. N.: 78687/2001 N. O.d.G.: 190/2001 N. Archivio: 108 Data Seduta Giunta: 22/05/2001 Data Seduta Consiglio: 10/09/2001 Data Pubblicazione: 12/09/2001 Data Esecutività: 22/09/2001 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA
DettagliCOMUNE DI VALENZANO Provincia di Bari
COMUNE DI VALENZANO Provincia di Bari REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DELL ASSOCIAZIONISMO L ISTITUZIONE DELL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'
Citta'di Casoria REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' approvato dal Consiglio Comunale con atto n 9 del 23.03.2017-1 Articolo 1 ISTITUZIONE E SEDE Al fine di favorire la piena integrazione
DettagliOrdinanza n. 1 del 5 Giugno 2014
IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DEL D.L. N. 74/2012 ED AI SENSI DELL ART. 1 DEL D.L. N. 74/2014 Ordinanza n. 1 del 5 Giugno 2014 Misure per il coordinamento
DettagliALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ANNO 2007 REPERTORIO N.869 PROTOCOLLO N.29961 IL RETTORE V I S T O V I S T O lo Statuto Generale dell'università degli Studi di Bologna emanato con D.R. 24/3/93,
Dettagliproposta di legge n. 323
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 323 a iniziativa dei Consiglieri Solazzi, Cardogna, Traversini, Foschi, Zaffini presentata in data 9 maggio 2013 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE
DettagliC O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P
C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliAllegato Deliberazione C.C. n. 75 del 19/12/ 2011 CITTA DI SAN MAURO TORINESE
Allegato Deliberazione C.C. n. 75 del 19/12/ 2011 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE, COMPOSIZIONE, FUNZIONI, MODALITA FUNZIONAMENTO E DURATA IN CARICA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE
DettagliRegione Siciliana Presidenza DIPARTIMENTO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Presidenza DIPARTIMENTO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE COSTITUZIONE E REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA COLONNA MOBILE REGIONALE DEL VOLONTARIATO DELLA SICILIA ORIENTALE
DettagliL.R. 5/2007, art. 61, c. 5, lett. a) B.U.R. 14/10/2009, n. 41. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 settembre 2009, n. 0268/Pres.
L.R. 5/2007, art. 61, c. 5, lett. a) B.U.R. 14/10/2009, n. 41 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 settembre 2009, n. 0268/Pres. Regolamento di attuazione della Parte III, Paesaggio, ai sensi dell articolo
DettagliPagina 1. BOZZA del 22/05/2014
1 BOZZA del 22/05/2014 OGGETTO: ISTITUZIONE DELLA STRUTTURA TECNICA DENOMINATA UFFICIO DI SUPPORTO ALLA CONFERENZA TERRITORIALE E DI COLLEGAMENTO TRA LA DIREZIONE GENERALE DELL AZIENDA USL DELLA ROMAGNA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI BIELLA E L ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BIELLA
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI BIELLA E L ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BIELLA PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI PROTEZIONE CIVILE PREMESSO CHE: l art. 6, comma 1 della Legge n.
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI
All. sub A alla delibera di C.C. n. 06 del 17.02.2004 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente
DettagliPIANO PROTEZIONE CIVILE
PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO COMUNALE INDICE ART. 1 - SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE...2 ART. 2 - ORGANI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE...2 ART. 3 - IL SINDACO...2 ART. 4 - IL COMITATO COMUNALE
DettagliA.T.O. CALABRIA 3 CROTONE SEGRETERIA TECNICO OPERATIVA
A.T.O. CALABRIA 3 CROTONE SEGRETERIA TECNICO OPERATIVA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SEGRETERIA TECNICO OPERATIVA Premesse A) La Provincia di Crotone, in qualità d Ente locale responsabile del
DettagliCITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno Approvato con D.C.C. n. 139 del 12/07/2002 Art. 1 - Istituzione È istituita la Consulta
DettagliCOMUNE DI VIESTE Provincia di Foggia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE
COMUNE DI VIESTE Provincia di Foggia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE INDICE CAPO I - NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI ART. 1 - ISTITUZIONE ART. 2 - ATTRIBUZIONI CAPO II - ORGANI DELLA CONSULTA GIOVANILE
DettagliCITTA di GROTTAGLIE Provincia di Taranto
REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Il testo del presente Regolamento Comunale, adeguato alla legge n. 265 del 3/08/99 è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.29 del
DettagliASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE
R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs
Dettagli