ORTESI SPINALI lezione 2

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1 ORTESI SPINALI lezione 2

2 INTRODUZIONE COME ABBIAMO VISTO NELLA PASSATA LEZIONE, LA COLONNA VERTEBRALE PUO ESSERE COLPITA DA DIVERSE PATOLOGIE, PUO PRESENTARE DELLE DEVIAZIONI ASSIALI (CONGENITE O ACQUISITE), PUO INCORRERE IN FRATTURE (TRAUMATICHE O PATOLOGICHE), O IN CEDIMENTI VERTEBRALI, OPPURE PUO TROVARSI IN UNA SITUAZIIONE DI DECORSO POST-OPERATORIO. IN TUTTE QUESTE SITUAZIONI POSSONO RITROVARSI COINVOLTE LE SINGOLE VERTEBRO O GRUPPI DI ESSE.

3 PER PREVENIRE IL PEGGIORAMENTO O AIUTARE IL MIGLIORAMENTO E/O LA GUARIGIONE, SI RICORRE A DIVERSE TERAPIE: FARMACOLOGICA ORTOPEDICA CHIRURGICA LA TERAPIA ORTOPEDICA, IN PARTICOLARE, OLTRE AL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO CON GINNASTICA CORRETTIVA, PREVEDE L UTILIZZO DI ORTESI SPECIFICHE PER IL RACHIDE.

4 COSA SONO LE ORTESI SONO DISPOSITIVI MEDICI FINALIZZATI AL RECUPERO DI UNA FUNZIONE CORPOREA IN QUANTO AUMENTANO E MIGLIORANO LA FUNZIONALITA E LA CAPACITA BIOMECCANICA DI PARTI DEL CORPO PRESENTI MA DEFICITARIE. IN PARTICOLARE, LE ORTESI SPINALI SONO DISPOSITIVI TECNICI CHE SI APPLICANO ALLA SUPERFICIE DEL TRONCO DEL PAZIENTE PER SOSTENERE, METTERE A RIPOSO O CORREGGERE IL RACHIDE.

5 QUESTE ORTESI HANNO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA TERAPIA DI ALCUNE PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA REGIONE LOMBO-SACRALE, MAGGIORMENTE SOGGETTA A SOLLECITAZIONI ESTERNE DETERMINATE DALL ATTIVITA MOTORIA E DI SOLLEVAMENTO. L USO REGOLARE E CONTROLLATO DELLE ORTESI SPINALI CONSENTE DI CONSEGUIRE UNA RIDUZIONE DELLA MOTILITA DEL RACHIDE E UN EQUILIBRIO DEL CARICO VERTEBRALE, CON EFFETTI POSITIVI SULLA POSTURA.

6 ORTESI RIGIDA E SEMIRIGIDA IN BASE AI MATERIALI CON I QUALI SONO COSTRUITI, LE ORTESI SI POSSONO DIVIDERE IN DUE CATEGORIE: RIGIDE SEMIRIGIDE

7 RIGIDE VENGONO ANCHE CHIAMATI DI IMMOBILIZZAZIONE E AGISCONO PER EFFETTO DELLA COMPRESSIONE ADDOMINALE E PER LA RIDUZIONE DELLA MOBILITA. SI COSTRUISCE CON ELEMENTI RIGIDI QUALI METALLO, PLASTICA TERMOFORMABILE O AMBEDUE GLI ELEMENTI. L EFFICACIA DEL CORSETTO E STRETTAMENTE DIPENDENTE DAL PERFETTO AGGIUSTAMENTO E MONTAGGIO DEI SUOI COMPONENTI.

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11 SEMIRIGIDE QUESTE VENGONO ANCHE CHIAMATE FASCE DI CONTENZIONE ED AGISCONO PRINCIPALMENTE PER COMPRESSIONE DELLA REGIONE INTRADDOMINALE CON SCARSA LIMITAZIONE AL MOVIMENTO. E COSTITUITA DA ELEMENTI TESSILI (TELA, COTONE, STOFFA, ETC..), I QUALI A LORO VOLTA POSSONO ESSERE ELASTICI O MENO IN BASE ALL AREA DELLA COLONNA CHE BISOGNA ANDARE A TRATTARE.

12 PER OTTENERE UN MAGGIOR GRADO DI LIMITAZIONE DELLA MOBILITA, SI POSSONO UTILIZZARE DELLE STECCHE METALLICHE NELLA PARTE POSTERIORE. QUANDO L INTERESSAMENTO DELLA COLONNA E PIU GENERALIZZATO, LE FASCE SONO PIU ALTE E SI COMPLETANO CON L AZIONE DI TIRANTI SCAPOLARI.

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16 FUNZIONE DELLE ORTESI SPINALI L EFFETTO CHE SI OTTIENE CON QUESTO TIPO DI ORTESI E IL RISULTATO DELL APPLICAZIONE DI ALCUNE FORZE SULLA COLONNA VERTEBRALE, BASATE SU AZIONI BIOMECCANICHE.

17 1) AUMENTO DELLA PRESSIONE INTRADDOMINALE: IN QUESTO CASO SI SCARICA LA COLONNA LOMBARE POICHE DIMINUISCONO LE SOLLECITAZIONI MUSCOLOLEGAMENTOSE E LA PRESSIONE INTRADISCALE.

18 2) LIMITAZIONE DELLA MOBILITA : LA RIDUZIONE DELL AMPIEZZA DEI MOVIMENTI SARA IN FUNZIONE DEI PUNTI DI APPLICAZIONE DELLE FORZE E DEGLI ELEMENTI UTILIZZATI NELLA COSTRUZIONE DEL CORSETTO.

19 3) MODIFICAZIONE DELLE CURVE VERTEBRALI: MEDIANTE L APPLICAZIONE DI ORTESI SI PUO MODIFICARE LA LORDOSI E LA CIFOSI.

20 A SECONDA DELLA PATOLOGIA, LO SPECIALISTA DOVRA DARE LA GIUSTA INDICAZIONE. A QUESTO PUNTO SARA COMPITO DEL TECNICO ORTOPEDICO FORNIRE AL PAZIENTE IN PRESIDIO PIU IDONEO.

21 SE IL PAZIENTE HA UNA PATOLOGIA INVALIDANTE RICONOSCIUTA, PUO RICHIEDERE LA FORNITURA ATTRAVERSO IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE (SSN), FACENDOSI COMPILARE IL MOD. 03 (CON PROGRAMMA TERAPEUTICO ALLEGATO) E RIPORTARE I CODICI DA NOMENCLATORE TARIFFARIO, DOCUMENTO CHE STABILISCE LA PATOLOGIA E LE MODALITA DI FORNITURA DI PROTESI, ORTESI ED ALTRI AUSILI.

22 PRESA IN CARICO IL TECNICO ORTOPEDICO, UNA VOLTA CHE SI TROVERA DI FRONTE AL PZ., PRIMA DI INIZIARE LA CONFEZIONE DEL PRESIDIO ( SOPRATTUTTO SE SU MISURA ), DOVRA TENERE CONTO DIVERSI ASPETTI QUALI: EVENTUALI DEFORMITA, DEVIAZIONI, DIFFICOLTA MANUALI, INTOLLERANZE.. MA PRIMO FRA TUTTI IL SESSO, POICHE LA CONFORMAZIONE FISICA DI UN UOMO E MOLTO DIVERSO DA QUELLO DI UNA DONNA.

23 ALTRO PUNTO FONDAMENTALE E L ALTEZZA DEL SOGGETTO, CHE INFLUISCE, NEL CASO DI UN ORTESI DI SERIE O PREFORMATA, SULLA TAGLIA DELL CORSETTO. IN BASE AD ENTRAMBI I FATTORI, IL CORSETTO SEMIRIGIDO DEVE ESSERE REALIZZATO IN MODO CHE SI ADATTI PERFETTAMENTE AL SINGOLOI SOGGETTO.

24 MISURE PER IL CONFEZIONAMENTO DI UN CORSETTO, IL T.O. DOVRA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE DIVERSE MISURE: BACINO SOTTO BACINO VITA ALTEZZA POSTERIORE ALTEZZA ANTERIORE

25 Tutti questi dati verranno poi successivamente inseriti all interno della scheda progetto, in cui sono segnalate anche altre caratteristiche del pz., quali l età, il sesso, la manualità, la presenza di altre eventuali patologie, l attività lavorativa, etc.., rilevate durante la prima valutazione, che sono fondamentali per la scelta del tessuto e delle stecche da applicare e per determinare il tipo di chiusura adeguato.

26 MATERIALI I CORSETTI SEMIRIGIDI SONO REALIZZATI IN PREVALENZA DA TESSUTO RIGIDO, ACCOMPAGNATO ALCUNE VOLTE DA TESSUTO ELASTICO E DA STECCHE DI DIVERSA STRUTTURA. QUESTO TIPO DI ORTESI PERMETTE UNA LIMITAZIONE DEL MOVIMENTO, SENZA PERO BLOCCARLO TOTALMENTE, LASCIANDO COSI UNA NOTEVOLE AUTONOMIA AL PZ. CHE LO INDOSSERA PER LA MAGGIOR PARTE DELLA GIORNATA, ANCHE DURANTE L ATTIVITA LAVORATIVA O SPORTIVA.

27 TESSUTI I TESSUTI PER IL CONFEZIONAMENTO DI UN CORSETTO SEMIRIGIDO SI POSSONO DIVIDERE IN DUE TIPOLOGIE: RIGIDO ED ELASTICO. OLTRE A QUESTA DIFFERENZA, OGNI SINGOLO TIPO DI TESSUTO, SI DISTINGUE OLTRE CHE PER LA TRAMA, ANCHE PER IL PESO. PIU SARA PESANTE, MAGGIORI SARANNO RESISTENZA E RIGIDITA, QUINDI PIU LIMITAZIONE DEI MOVIMENTI.

28 TESSUTO RIGIDO QUESTO TESSUTO COSTITUISCE LA MAGGIOR PARTE DEL CORPO DEL CORSETTO SEMIRIGIDO. LA SCELTA DEL TIPO DI TESSUTO DA UTILIZZARE VIENE FATTA DAL T.O. IN BASE ALLA PATOLOGIA CHE SI DEVE TRATTARE ED AL LIVELLO DI SOPPORTABILITA DEL PZ.

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30 TESSUTO ELASTICO VIENE POSIZIONATO SULLA PARTE DEL CORSETTO CHE DOVRA AVVOLGERE I FIANCHI DEL PZ. ( IN CASI PARTICOLARI QUESTO TESSUTO PUO ESSERE APPLICATO ANCHE ANTERIORMENTE ), A CUI SI ADATTERA PROPRIO PER LA SUA NATURA NATURA ELASTICA. ANCHE QUESTO TESSUTO VARIA A SECONDA DEL PESO, IN BASE AL QUALE SARA PIU O MENO AMPIO IL RANGE DI ALLUNGAMENTO.

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32 STECCHE LE STECCHE, DI DIVERSA FORMA E SPESSORE, SI OCCUPANO DELLA CORREZIONE, DEL RINFORZO E DEL SOSTEGNO NON SOLO DELLA COLONN, MA DELL INTERA ZONO CORPOREA AVVOLTA DALL ORTESI. SI POSSONO DIVIDERE IN: STECCHE PARAVERTEBRALI STECCHE AUTOMODELLANTI STECCHE A SPIRALE

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36 CHIUSURA E QUASI SEMPRE ANTERIORE, TRANNE NEL CASO IN CUI SIA PRESENTE UNA CHIUSURA LATERALE CON GANCI A SINISTRA E STRINGHE A DESTRA. QUESTE POSSONO ESSERE MOLTEPLICI, LA PIU UTILIZZATA E QUELLA GRADUATA CON TIRANTI PROVVISTI DI VELCRI E FIBBIE, PIOCHE PERMETTE UNA FACILE GESTIONE E REGOLAZIONE SOPRATTUTTO PER QUEI PZ. CHE HANNO UNA MANUALITA SCARSA O COMPROMESSA A CAUSA DI PATOLOGIE O LESIONI.

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40 LAVORAZIONE L ORTESI SPINALE SEMIRIGIDA, CHE HA LA FUNZIONE PER LA MAGGIOR PARTE MECCANICA SUL PZ., SARA DISEGNATA IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL MEDICO PRESENTI SULLA PRESCRIZIONE E SULLE OSSERVAZIONI DEL TECNICO ORTOPEDICO. ESSA DOVRA SODDISFARE SIA LE CARATTERISTICHE MECCANICHE, SIA QUELLE FISICHE E DOVRA ADATTARSI ALLA GEOMETRIA DEL CORPO UMANO.

41 I CORSETTI SEMIRIGIDI SONO ASSEMBLATI IN BASE ALLE MISURE RILEVATE, ALLE CARATTERISTICHE FISICHE AL TRATTO DELLA COLONNA CHE SI DEVE SALVAGUARDARE ED AL TIPO DI SOSTEGNO RICHIESTO. IL T.O. TAGLIERA IL TESSUTO USANDO COME BASE DEI MODELLI, LA CUI ALTEZZA ED INCLINAZIONE VENGONO MODIFICATI SECONDO LA CONFORMAZIONE ANATOMICA DEL PZ.

42 DURANTE IL TAGLIO DEL TESSUTO DESTINATO AI LATI DEL CORSETTO, E NECESSARIO SEGUIRE LA LINEA ANATOMICHE DELLE COSTOLE, QUINDI NON VENGONO ESEGUITI TAGLI ORIZZONTALI, MA DIAGONALI. NELLA PARTE ANTERIORE DELL ORTESI VIENE IMBASTITA UNA CHIUSURA PROVVISORIA, NEL CASO DEI TIRANTI CON IL VELCRO, NECESSARIA SOLAMENTE DURANTE LA PROVA, CHE IN SEGUITO VIENE EVENTUALMENTE MODIFICATA O SPOSTATA.

43 CONSEGNA DOPO CHE L ORTESI E STATA CHIUSA E RIFINITA, VIENE CONSEGNATA AL PZ. A CUI VIENE SPIEGATO COME UTILIZZARLA E PRENDERSENE CURA. E IMPORTANTE CHE IL PZ. IMPARI AD INDOSSARE IL CORSETTO AUTONOMAMENTE.

44 LA POSIZIONE IDEALE PER INDOSSARE IL CORSETTO E DA SDRAIATI, IN QUANTO LA COLONNA SI TROVA IN SCARICO ED E MOLTO PIU SEMPLICE PER IL PZ. POSIZIONARLA. INSEGNARE ANCHE ( INDIPENDENTEMENTE DAL TIPO DI CHIUSURA ) CHE BISOGNA INIZIARE A CHIUDERLO DAL BASSO. INFORMARE INOLTRE DELLA NECESSITA DI INDOSSARE UNA MAGLIETTINA DI COTONE SOTTO L ORTESI PER EVITARE IL CONTATTO DIRETTO TRA IL TESSUTO E L EPIDERMIDE, CHE POTREBBE GENERARE IRRITAZIONI O PIAGHE.

45 CONCLUSIONI NON ESISTE UN ORTESI SPINALE SEMIRIGIDA CHE SI PUO APPLICARE A QUALSIASI PZ., PER QUESTO ESISTONO DIVERSI MODELLI CHE POSSONO ADATTARSI AI SUOI BISOGNI ED ALLE SUE CARATTERISTICHE, OLTRE ALLE ORTESI CONFEZIONATE SU MISURA. IL RUOLO DEL T.O. E PROPRIO QUELLO DI TROVARE L ORTESI PER OGNI SINGOLO SOGGETTO SEGUENDO LE INDICAZIONI FORNITE DAL MEDICO, VAGLIANDO TRA I NUMEROSI MODELLI A DISPOSIZIONE, RIADATTANDOLI QUALORA VI CI FOSSE LA NECESSITA.

46 BISOGNA FARE TUTTO IL POSSIBILE IN MODO CHE IL PZ. SIA AUTONOMO NELL UTILIZZO DELL ORTESI, CHE SI TROVI A PROPRIO AGIO NELL USARLA E CHE LA STESSA RISPETTI LE ASPETTATIVE DEL PROGRAMMA PREVISTO DAL MEDICO PRESCRITTORE. UN ALTRO ASPETTO DA NON SOTTOVALUTARE E QUELLO DEL RAPPORTO UMANO, IN QUANTO IL T.O. E QUELLA FIGURA CHE DEVE ACCOMPAGNARE L UTENTE NELLA PARTE FINALE DELLA TERAPIA ORTOPEDICA, CONSEGNANDOLI UN PRESIDIO MEDICO CHE DEVE ACCETTARE E CON CUI DEVE IMPARARE A CONVIVERE.

47 GRAZIE

48 IN COLLABORAZIONE CON: SEDE CENTALE: VIA PERGOLESI, 8 MILANO 02/ ALTRE SEDI: VIA MILANESE, 300 SESTO S. GIOVANNI 02/ VIA STOPPANI, 9 RHO 02/ P.ZZA OSPEDALE MAGGIORE, 3 MILANO 02/

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