Economia del Lavoro 2010
|
|
- Agnolo Costanzo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-2 La discriminazione del mercato del lavoro - 1
2 Hip: 2 tipi di lavoratori sul mkt del lavoro: donne e uomini. Impresa competitiva sta decidendo quanto di questi input acquistare. Hip.: donne e uomini perfetti sostituti nella produzione => funzione di produzione: q f ( E E ) q = output dell impresa, E W = n. lavoratrici, e E M = n. lavoratori maschi. N.B.: output dell impresa dipende dal numero totale dei lavoratori assunti, indipendentemente dal genere => MP E 2 è lo stesso se si assume un maschio o una femmina. W M
3 in tal caso qualsiasi differenza che si verifica nello status economico dei 2 gruppi non può essere attribuita a differenziali di qualifica, ma al comportamento discriminatorio dei partecipanti al mercato I w dovrebbero essere = alla produttività marginale che è la stessa tra i due gruppi Per semplicità, ignoriamo il ruolo del k nel processo di produzione. 3
4 A) Impresa che non discrimina: ha i prezzi degli input costanti di w W e w M euro per il lavoro di uomini e donne, determinati dal mercato. I 2 gruppi di lavoratori hanno lo stesso VMP E, => assumerà qualsiasi gruppo sia più conveniente: w W < w M => assume solo donne; (discriminazione nel sistema?) w W > w M => assume solo uomini. In particolare: Hip.: w W < w M => impresa che non discrimina assumerà donne fino al punto in cui: W w = VMP E Fig. 9 1 illustra questa condizione di massimizzazione del profitto: impresa che non discrimina assume * E W donne (e nessun uomo). 4
5 Figura 9-1 La decisione di occupazione di un impresa che non discrimina (in un mrk del lavoro che discrimina: w W < w M ) Se il salario femminile determinato dal mercato è inferiore a quello maschile, un impresa che non discrimina assumerà solamente donne, fino al punto in cui il * salario femminile uguaglia il valore del prodotto marginale del lavoro, ovvero E W. Se assumesse uomini, ne assumerebbe di meno e, data l uguaglianza di MP, 5 produrrebbe di meno e farebbe minori profitti
6 B) Impresa che discrimina: si comporta come se il salario femminile non fosse w W ma w W (1 + d) d = coefficiente di discriminazione => l impresa che discrimina non confronta w W e w M ma w W (1 + d) e w M la regola decisionale è: se w W (1 + d) < w M => assume solamente donne se w W (1 + d) > w M => assume solamente uomini L impresa assume chi costa di meno (tutto compreso): dipende 6 da d
7 Implicazione chiave del modello di Becker: se uomini e donne sono perfetti sostituti, le imprese avranno una forza lavoro segregata per genere. Ci sono, quindi, due tipi di imprese: quelle che assumono solo forza lavoro maschile (imprese maschili) e quelle che assumono solamente donne (imprese femminili). Il genere della forza lavoro che l impresa sceglie dipende da d: pochi pregiudizi (d piccolo) => solo donne (Fig. 9 2b) forti pregiudizi (d grande) => solo uomini (Fig. 9 2a). (se w W (1 + d) < w M => assume solamente donne se w W (1 + d) > w M => assume solamente uomini ) 7
8 Impresa maschile: assume i lavoratori fino al punto in cui w M = VMP E. Poiché per hip. w W < w M => impresa sta pagando un prezzo alto per i suoi lavoratori => ne assume relativamente pochi (E* M nella figura). Impresa femminile: anche questa tende ad assumere pochi lavoratori (lavoratrici). Se non discrimina: w W = VMP E => E* W Discriminazione d 0 : w W (1 + d 0 ) = VMP E => E 0 W< E* W Discriminazione d 1 > d 0 : w W (1 + d 1 ) = VMP E => E 1 W< E 0 W< E* W Il n. di donne assunte è più piccolo nelle imprese che 8 hanno coefficienti di discriminazione più grandi.
9 Figura 9-2 La decisione di occupazione in un impresa con pregiudizio Maggiore è d, più l impresa si allontana dalla condizione di Max profitto! Le imprese che discriminano possono essere sia imprese maschili (se il coefficiente di discriminazione è molto elevato) sia femminili (se il coefficiente di discriminazione è relativamente basso). Un impresa maschile assume lavoratori fino al punto in cui il salario maschile uguaglia il valore del prodotto marginale. Un impresa femminile assume lavoratori fino al punto in cui il salario femminile aggiustato per l utilità uguaglia il valore del prodotto marginale. Le imprese che 9 discriminano assumono meno lavoratori di quelle che non discriminano.
10 La discriminazione e i profitti Implicazione fondamentale della teoria di Becker: la discriminazione non paga. Da fig. 9-2: decisione di assunzione di imprese maschili non è redditizia per due ragioni Avrebbe potuto assumere lo stesso numero di lavoratrici ad un salario inferiore (dato che uomini e donne sono perfetti sostituti, avrebbe potuto produrre lo stesso output ad un costo inferiore) => Π assumono il numero sbagliato di lavoratori per MAX Π: (impresa che non discrimina, basandosi sui «veri» salari, ne assumerebbe molti (molte) di più) => Π 10
11 Ovviamente anche imprese femminili stanno rinunciando ai loro Π : Fig. 9.3: relazione π d d = 0 (no discriminazione, ma w W < w M ), forza lavoro tutta femminile E * W => profitti π max euro. d > 0 (leggermente), ancora una forza lavoro tutta femminile, ma occupano meno donne (dell ottimo) => π. (vedi fig. 9.2) d W (soglia di pregiudizio): la perdita di utilità dell assumere donne è troppo grande, impresa assume solamente maschi => π a π W euro (sta pagando un salario molto più elevato di quello che occorrerebbe). Imprese maschili: assumono lo stesso n. di lavoratori (E * 11 M) indipendentemente dal loro d => stessi π (bassi) indip. da d
12 Figura 9-3 I profitti e il coefficiente di discriminazione Hip.: w W < w M d = 0 => profitto MAX d se w W (1 + d) < w M => assume solamente donne Ma più d, più mi allontano dal MAX profitto Alla fine: se w W (1 + d) > w M => assume solamente uomini Il coefficiente di discriminazione riduce i profitti in due modi. Anche se l impresa che discrimina assume solamente donne, ne assume troppo poche, se assumesse solamente maschi, 12 ne assumerebbe troppo pochi ad un salario molto elevato.
13 Becker: la discriminazione da parte dell impresa non paga perché le decisioni di assunzione l allontanano dal livello di occupazione che max.zza π. La discriminazione danneggia l impresa rispetto ai suoi concorrenti (che non discriminano) L equilibrio del mercato del lavoro Sappiamo che: imprese con d piccolo => femminili imprese con d grande => maschili => Come deriviamo la curva di domanda delle lavoratrici 13 nel mercato del lavoro (al variare del rapp. w W /w M)?
14 Hip.: tutti i datori di lavoro discriminino le donne (ogni impresa ha un d > 0). Fig. 9. 4: Se w W > w M (w W /w M > 1) => nessun datore di lavoro, nemmeno se ha d piccolo, vuole assumerle: il prezzo (aggiustato per la disutilità) sarà ancora più elevato => non esiste domanda per lavoratrici. Anche se w W < w M di poco, aggiustato per l utilità diventerebbe w W (1+d) > w M probabilmente in tutte le imprese (nessuno vorrebbe assumere una lavoratrice). Se (w W /w M ) : l impresa con il pregiudizio minore attraversa la soglia R, w W (1+d) < w M, =>diventa 14 femminile.
15 Figura 9-4 La determinazione del rapporto dei salari femminili/maschili sul mercato del lavoro E la discriminazione che genera ed aumenta i differenziali salariali. Se non ci fosse discriminazione la curva di domanda partirebbe da qui: Se il rapporto dei salari femminile/maschile è molto elevato, nessuna impresa sul mercato del lavoro vorrà assumere donne. Quando il rapporto diminuisce, molte più imprese sono compensate per la loro disutilità e aumenta la domanda per la manodopera femminile. Il rapporto del salario femminile/maschile di equilibrio è dato dall intersezione della domanda e dell offerta. Se alcune imprese preferissero assumere donne, sarebbero disposte a farlo anche se il rapporto del salari fosse maggiore di 1, spostando la curva di domanda a D 2. Se l offerta di lavoro femminile è 15 sufficientemente piccola, è quindi possibile che il rapporto del salario femminile/maschile sia maggiore di 1.
16 Se w W continuano a : 1. molte più imprese decidono di diventare femminili (il salario più basso compensa del pregiudizio); 2. le imprese che stavano già assumendo donne ne assumono ancora di più => la domanda di lavoro femminile. Se w W è molto basso rispetto a w M : anche le imprese con d grande assumeranno donne la curva di domanda del mkt per il lavoro femminile (D) è inclinata negativamente. N.B. Il rapporto dei salari di equilibrio degli uomini e delle donne dipende non solo da D ma anche da S di lavoro femminile. 16
17 Hip. di Fig. 9.4: l offerta di lavoro femminile perfettamente inelastica (non dipende dal wage gender gap): N lavoratrici sul mkt (indipendentemente dal loro salario relativo): il rapporto di equilibrio tra w W e w M uguaglia D ed S di lavoro femminile: gender gap di equilibrio Se il salario relativo femminile > equilibrio: troppe donne cercano un lavoro rispetto alla domanda: w W L opposto avviene se il salario relativo femminile è sotto l equilibrio. Però l offerta di lavoro femminile potrebbe essere crescente con w W : potremmo avere più donne occupate quando w W è molto vicino a w M 17
Economia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La decisione di occupazione nel breve periodo 1 La domanda di lavoro La decisione di occupazione di b.p. Breve periodo è un tempo sufficientemente
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 3 - I sindacati monopolisti 1 Nei modelli di sindacato monopolista, il sindacato sceglie il salario e l impresa fissa l occupazione HIP.: il sindacato sia
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - Mercati del lavoro non concorrenziali: il monopolio 1 Monopolio : mercato in cui le imprese influenzano il prezzo dell output che
DettagliCapitolo 14 Mercati dei fattori. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 14 Mercati dei fattori A CHE PUNTO SIAMO PARTE SECONDA 1) Teoria dell impresa Le imprese producono acquistando i fattori produttivi (K e L) e combinandoli secondo una funzione di produzione (Q=f(K,L)).
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 4 - Applicazioni di politica economica: i sindacati e l allocazione delle risorse 1 PBL.: l equilibrio salario occupazione del sindacato monopolista è inefficiente:
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) La domanda di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) La domanda di lavoro Figura 3-2 La decisione di assunzione dell impresa nel breve periodo: un impresa che massimizza il profitto assume lavoratori
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-5 La discriminazione del mercato del lavoro - 1 Discriminazione da pregiudizio aiuta a capire come sul mkt del lavoro si possano verificare differenze di guadagni e
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La curva di domanda di lavoro nel lungo periodo 1 La curva di domanda di lavoro nel l.p. Cosa accade alla domanda di lavoro di lungo periodo dell
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Le decisioni di assumere e licenziare delle imprese in ogni momento creano e distruggono molti posti di lavoro. Le imprese assumono lavoratori
DettagliMercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14)
Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) LA DOMANDA DI LAVORO DI BREVE PERIODO PER UN IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA Si è visto in che modo la massimizzazione del profitto guidi le scelte dell
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-9 Il capitale umano -Addestramento sul lavoro 1 On the job training (OJT) è almeno la metà del capitale umano di un lavoratore. Può essere di due tipi: l addestramento
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro -Introduzione -L equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale 1 Introduzione Lavoratori: preferiscono lavorare quando
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Abbiamo visto le conseguenze dell equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale (es. efficienza). Ma una economia
DettagliMercato del lavoro in concorrenza imperfetta
Mercato del lavoro in concorrenza imperfetta Monopsonio Sommario Monopolio dell impresa sul mercato del prodotto Sindacato monopolista e modelli di contrattazione su salari ed occupazione (right to manage;
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO
1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Introduzione - 1 Introduzione Teoria tradizionale: Posti di lavoro uguali e lavoratori uguali => unico salario, le imprese e
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 6 - Gli scioperi 1 Difficoltà a dare spiegazione economica di scioperi: non è razionale (ambedue le parti ci perdono) HIP.: esistono 100 di rendita da dividere
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO
1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - 1 Adesso vediamo un modello in cui non abbiamo più solo due tipologie di lavoro (uno rischioso e uno sicuro), ma esistono molte
DettagliLA DOMANDA DI LAVORO
LA DOMANDA DI LAVORO Introduzione Il lavoro è un input primario di produzione La teoria tradizionale lo tratta in maniera analoga a qualsiasi altro fattore produttivo La teoria della domanda di lavoro
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 5 - La contrattazione efficiente 1 Soluzione salario occupazione da modello con sindacato monopolista inefficiente (sindacato il valore del contributo del
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Mercati del lavoro concorrenziali: in equilibrio ogni impresa nell industria ha lo stesso prezzo concorrenziale p e paga un salario
DettagliCAPITOLO 4 L EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO
CAPITOLO 4 L EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO 4-1. Fate l ipotesi che la curva d offerta di lavoro sia inclinata positivamente e che la curva di domanda di lavoro sia inclinata negativamente. Lo studio
DettagliIl tasso di disoccupazione: confronti internazionali
Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Andamento della disoccupazione - Il caso statunitense - Euro area Italy United States Japan United Kingdom 12.00 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 1997
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 2 - Le determinanti dell iscrizione al sindacato 1 HIP.: iscrivendosi al sindacato, il lavoratore diviene automaticamente coperto dal sindacato nella contrattazione
DettagliPrincipi di Economia - Microeconomia Esercitazione 4 Teoria della Produzione Soluzioni
Principi di Economia - Microeconomia Esercitazione 4 Teoria della Produzione Soluzioni Daria Vigani Marzo 2017 1. L impresa Tech S.p.A. produce modem all interno di un mercato perfettamente concorrenziale.
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO
1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione
DettagliPotere di mercato. Sommario. Monopolio. Monopolio
Potere di mercato Monopolio Sommario Perché esistono i monopoli. Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo Costo del Monopolio in termini di benessere
Dettagliconcorrenza perfetta vs. monopolio
Lezione di Giacomo Degli Antoni, 20-3- 13 concorrenza perfetta vs. monopolio (Cap. 3 e 4 Carlton - Perloff) Piano della lezione Caratteristiche principali della concorrenza perfetta Caratteristiche principali
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-1 La discriminazione del mercato del lavoro -Introduzione -Il coefficiente di discriminazione 1 Introduzione Nei capitoli precedenti abbiamo studiato come le differenze
DettagliSindacati e mercato del lavoro
Sindacati e mercato del lavoro Il ruolo del sindacato Due tipi di funzioni: 1. Veicola le preferenze dei lavoratori in condizioni di informazione imperfetta o frizioni 2. Sfrutta una posizione di monopolio
DettagliIst. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA
Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA TEORIA DELL IMPRESA Il modello di comportamento dell impresa
DettagliIntroduzione all Oligopolio
SUN - Economia Politica - 1 a Cattedra 27 maggio 2012 Definizione di mercato Oligopolistico L oligopolio è una forma di mercato intermedia tra la libera concorrenza e il monopolio, in essa l offerta è
DettagliMicroeconomia 2/ed David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright 2012 The McGraw-Hill Companies srl
11.7 MONOPSONIO Mercato di monopsonio Un mercato costituito da un unico acquirente e da molteplici venditori. Un monopsonio è un mercato costituito da un singolo acquirente e da più venditori. Il singolo
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 11 GLI INCENTIVI SALARIALI 4 - Incentivi e retribuzione differita 1 Gli scansafatiche (shirker) che perdono tempo in attività non strettamente collegate al loro lavoro
DettagliCapitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.7 McGraw-Hill, 2001 La teoria
DettagliL ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO
Economia Politica Appunti delle lezioni Raffaele Paci testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 24, Zanichelli Cap 18 I mercati dei fattori di produzione L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO
DettagliMaster in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale. Modulo di Economia Industriale e Settoriale. Dott.ssa Marcella Scrimitore.
Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale Modulo di Economia Industriale e Settoriale Dott.ssa Marcella Scrimitore Parte seconda 1 L oligopolio Interdipendenza: Indici di concentrazione e di Herfindahl
Dettaglip = p p = 440
Esercizio 1.1 Dato che il reddito dei consumatori è pari a 600, la funzione di domanda può essere scritta: Q = 300 0.p Uguagliando domanda e offerta, otteniamo: 300 0.p = 50 + 0.3p p = 500 Se il reddito
DettagliConcorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)
Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico
DettagliLezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e
Corso di Economica Politica prof. S. Papa Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e offerta di lavoro Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza
DettagliIndice Sommario. pag. Indice delle figure TEORIA DEL CONSUMATORE Domande a risposta aperta
Indice Sommario pag. Indice delle figure... 5 1. TEORIA DEL CONSUMATORE... 9 Domande a risposta aperta... 11 Problemi... 38 Domande a risposta multipla... 55 2. PRODUZIONE E COSTI... 59 Domande a risposta
DettagliEconomia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Raffaele Paci
Economia olitica Appunti delle lezioni Raffaele aci testo di riferimento: Mankiw, rincipi di economia, 3 ed., 2, Zanichelli Cap 15 Il monopolio Inquadramento generale In questa sezione prenderemo in esame
DettagliCorso di Laurea in Economia e Commercio ECONOMIA POLITICA Prof. Maurizio Pugno A.A. 2017/2018. L inflazione
Novembre 2017 Corso di Laurea in Economia e Commercio ECONOMIA POLITICA Prof. Maurizio Pugno A.A. 2017/2018 L inflazione Definizione L inflazione è l aumento persistente e generalizzato dei prezzi. Il
DettagliCAPITOLO 9. La concorrenza perfetta
CAPITOLO 9 La concorrenza perfetta 1 Mercati di concorrenza perfetta Un mercato di concorrenza perfetta è composto da imprese che producono beni identici e che vendono allo stesso prezzo. Il volume di
DettagliCapitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto
Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti
DettagliCapitolo 11 Concorrenza perfetta. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 11 Concorrenza perfetta MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto contabile è
DettagliCAPITOLO 4: LA DOMANDA DI LAVORO (BL1 cap.4)
CAPITOLO 4: LA DOMANDA DI LAVORO (BL1 cap.4) Introduzione Il lavoro è un input primario di produzione, la cui domanda dipende da quanto l impresa produce (domanda derivata) La teoria tradizionale lo tratta
DettagliEconomia Politica. Cap 13 I costi di produzione. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi
Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 13 I costi di produzione IMPRESE E SETTORI INDUSTRIALI In questo
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-5 Offerta di lavoro -La decisione sulle ore di lavoro 1 Hip.: un lavoratore sceglie una particolare combinazione di C e L che max.zzi la sua U => raggiunge il livello
DettagliEsame di Microeconomia CLEC - 14/06/2016. Versione A PARTE PRIMA
Esame di Microeconomia CLEC - 14/06/2016 Versione A Corso AK - Peragine Corso LZ - Serlenga PARTE PRIMA NOME COGNOME MATRICOLA ISTRUZIONI L esame è composto da tre parti: 10 domande vero falso, 1 domanda
Dettagli6014 Principi di Economia Il monopolio (Cap. 15)
614 Principi di Economia Il monopolio (Cap. 15) Harcourt Brace & Company Monopolio Solo venditore di un prodotto che non ha stretti sostituti; è un price-maker. Harcourt Brace & Company Perché esistono
DettagliAltri vincoli dell impresa
Il comportamento dell impresa sul mercato dell output Altri vincoli dell impresa La tecnologia come gli input si trasformano in output La domanda a che prezzo i consumatori sono disposti a comprare i beni
DettagliESERCITAZIONE ALLE PROVE INTERMEDIE Di ECONOMIA POLITICA (Canale A-D) Prof. E. Felli 22 marzo 2013
ESERCITAZIONE ALLE PROVE INTERMEDIE Di ECONOMIA POLITICA (Canale A-D) Prof. E. Felli 22 marzo 2013 1) La Fig. 1 rappresenta il caso di una variazione del prezzo di uno dei due beni (panini e film in Dvd),
DettagliOrganizzazione del capitolo
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 3 (a) Fattori specifici e distribuzione del reddito 1 Slide 3-1 Organizzazione del capitolo Introduzione Il commercio internazionale nel modello a fattori
DettagliIl monopolio Concetti chiave
Il monopolio Concetti chiave Massimizzazione del profitto Confronto tra monopolio e c.p. Perdita netta di monopolio Discriminazione di prezzo 1 Ipotesi di base in un modello di Struttura di mercato Massimizzazione
DettagliIst. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA SETTIMANA
Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2015-2016. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA SETTIMANA L OFFERTA DELL INDUSTRIA Si consideri una industria composta
DettagliCAPITOLO 5 FORME DI MERCATO EAI PROF. PAOLO COLLACCHI - DOTT. RICCARDO CORATELLA 205
CAPITOLO 5 FORME DI MERCATO EAI 2014-2015 - PROF. PAOLO COLLACCHI - DOTT. RICCARDO CORATELLA 205 RICAVO TOTALE, RICAVO MARGINALE E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO Il ricavo totale è l'importo in denaro (
DettagliEconomia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA
Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA In sintesi, una tecnologia costituisce un insieme di piani
DettagliIstituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo Prof. Gianmaria Martini Tipi di curve di costo (I) Abbiamo visto come ottenere la funzione di costo
DettagliOfferta e Domanda Aggregata Lezione n.4. Corso di Economia Applicata all Ingegneria Anno Accademico Prof. Avv. Cristiano Di Giosa
Offerta e Domanda Aggregata Lezione n.4 Corso di Economia Applicata all Ingegneria Anno Accademico 2013-2014 Prof. Avv. Cristiano Di Giosa Il Mercato La Uno dei temi centrali della Microeconomia è lo studio
DettagliFattori di produzione
I mercati dei fattori della produzione Capitolo 18 Fattori di produzione Fattori di produzione sono gli input utilizzati per produrre beni e servizi. 1 Il mercato dei fattori di produzione La domanda per
DettagliGli investimenti, il tempo e il mercato dei capitali
Capitolo 15 Gli investimenti, il tempo e il mercato dei capitali A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 15-1 Argomenti Stock e flussi (par. 15.1) Il valore attuale scontato (par. 15.2) Il valore di un obbligazione
DettagliIl comportamento delle imprese
Il comportamento delle imprese Fino a ora il comportamento delle imprese è entrato nella nostra analisi in modo del tutto marginale, attraverso la curva di offerta e la legge dell offerta secondo cui al
DettagliLA TEORIA DELL OFFERTA. Tecnologia e costi di produzione
LA TEORIA DELL OFFERTA Tecnologia e costi di produzione IL COMPORTAMENTO DELL IMPRESA In questa lezione approfondiremo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta.
DettagliCapitolo 5 Mercato del lavoro e disoccupazione
Capitolo 5 Mercato del lavoro e disoccupazione DOCENTI 1 Indice degli argomenti: Uno sguardo di insieme La domanda e l offerta nel mercato del lavoro Un interpretazione statica della disoccupazione Un
DettagliOFFERTA DELL IMPRESA
Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SETTIMA SETTIMANA OFFERTA DELL IMPRESA Ipotizziamo di essere in regime di concorrenza
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 8 - L ipotesi exit - voice 1 I sindacati influenzano molti altri aspetti del rapporto di occupazione, a parte il salario: la produttività del lavoratore,
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-4 La discriminazione del mercato del lavoro - 1 Se i consumatori hanno pregiudizi: le loro decisioni d acquisto non sono basate sul prezzo reale del bene, p, ma sul
DettagliIst. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-O), A.A Prof. R. Sestini
Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-O), A.A. 2016-2017. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SETTIMA e OTTAVA SETTIMANA CURVE di COSTO Esse illustrano dal punto di
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 11 GLI INCENTIVI SALARIALI 1 - Retribuzioni legate alla performance e salario orario 1 Confrontiamo i due sistemi retributivi estremi, ampiamente utilizzati: le retribuzioni
DettagliCapitolo 6. La produzione. A.A Microeconomia - Cap. 6-1
Capitolo 6 La produzione A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 6-1 Il comportamento dell'impresa Tre fasi distinte di analisi nello studio del comportamento dell'impresa: 1. Tecnologia di produzione 2. I
Dettagli6 + 2Q = 30 4Q. da cui: Q = 4 Sostituendo Q nella funzione di domanda (o nella funzione di offerta), si ottiene: p = 14
Esercizio 4.1 L esercizio propone funzioni di domanda e offerta (in forma inversa) e richiede di calcolare il surplus sociale. Occorre innanzitutto calcolare prezzo e quantità di equilibrio, date dall
DettagliCapitolo 12 Il monopolio
Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale
DettagliEsame di Microeconomia CLEC - 05/07/2016
Esame di Microeconomia CLEC - 05/07/2016 Versione A Domande Vero Falso (risposta corretta 1 punto; -0,25 risposta errata ; 0 punti risposta in bianco") 1. Un individuo neutrale al rischio è indifferente
DettagliEconomia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a Docente Eleonora Pierucci
Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013 Docente Eleonora Pierucci eleonora.pierucci@unibas.it Concorrenza perfetta Equilibrio di Concorrenza perfetta P = MC LP = AC LP Profitto
DettagliDiscriminazione di genere: teorie, evidenza empirica e politiche
Discriminazione di genere: teorie, evidenza empirica e politiche Tindara Addabbo Università di Modena e Reggio Emilia Summer School Renzo Imbeni Modena 28 Settembre 2010 1 Riferimenti bibliografici Tindara
DettagliElementi di Economia a.a Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011
Elementi di Economia a.a. 2010-2011 Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011 Domande a risposta multipla Fabio ha assunto Luca come assistente nella sua fabbrica
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 7-3 La distribuzione del salario - La struttura del salario: i fatti base 1 La distribuzione del salario La struttura del salario: i fatti base Fig. 7-4: Negli US, la
DettagliRipasso di microeconomia: concorrenza, monopolio e oligopolio. Unit 03
Ripasso di microeconomia: concorrenza, monopolio e oligopolio Unit 03 Un mercato è in concorrenza perfetta se ogni compratore e ogni venditore è così piccolo da non potere influenzare il prezzo e se i
DettagliEconomia Politica II H-Z Lezione 5
Economia Politica II H-Z Lezione 5 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 Capitolo VI. Il mercato del lavoro 2 1.1. Occupazione, disoccupazione e partecipazione Forza lavoro:
DettagliDefinizione di discriminazione. Tab La discriminazione BL1- cap.17 OECD, Segregazione e discriminazione salariale
Definizione di discriminazione La discriminazione BL1- cap.17 OECD, 2008 1 Perché alcuni gruppi di lavoratori vengono pagati di meno e si concentrano in alcuni settori/posizioni professionali? Discriminazione:
DettagliCommercio internazionale e tecnologia
Commercio internazionale e tecnologia Introduzione Commercio internazionale e tecnologia Vantaggi assoluti e vantaggi comparati Modello di specializzazione e salari (reali) La dimensione del paese 2009
DettagliOfferta in concorrenza perfetta: Cap.6
Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione
Dettagli6014 Principi di Economia I mercati concorrenziali (Cap. 14)
614 Principi di Economia I mercati concorrenziali (Cap. 14) Ricavi dell impresa nel mercato concorrenziale Ricavi: TR = (P X Q) Ricavi medi (AR) AR = TR/Q=P Ricavi marginali (MR) MR =ΔTR/ΔQ Massimizzazione
DettagliMonopolio P, R R R RMe (domanda) Viki Nellas Esercizio 1
onopolio Viki Nellas Esercizio La curva di domanda di un monopolista è 000. La funzione dei suoi costi totali è 7.5 + 00 + 00 a) Determinate le curve del ricavo medio e marginale di questa impresa e rappresentatele
DettagliCapitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.7 McGraw-Hill, 2001 La teoria
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 7-2 La distribuzione del salario - 1 Esistono diversi modi per misurare la disuguaglianza di una data distribuzione del reddito. Le misure sono basate sul calcolo di quanto
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-4 Applicazioni dell offerta di lavoro -Natalità 1 Applicazioni dell offerta di lavoro: natalità Una componente importante dell offerta di lavoro è la dimensione della
DettagliCapitolo 9. Il mercato del lavoro e i salari
Capitolo 9 Il mercato del lavoro e i salari La spiegazione dei differenziali salariali è uno dei problemi che si può affrontare dopo avere compreso il funzionamento dei mercati del lavoro. I mercati del
DettagliStruttura di mercato: insieme di elementi che incidono sul comportamento e il rendimento delle imprese di mercato, quali numero di imprese e tipo di
Struttura di mercato: insieme di elementi che incidono sul comportamento e il rendimento delle imprese di mercato, quali numero di imprese e tipo di bene venduto Concorrenzialità del mercato: dipende dalla
DettagliIl bastone da hockey e la trappola malthusiana
Il bastone da hockey e la trappola malthusiana Quale meccanismo condannò l umanità a stare sulla parte piatta del bastone di hockey per secoli e come fu che l umanità ne usci Premessa Per vivere l uomo
DettagliDifferenziazione / Oligopolio. Colombi Simone Oberti Marco Piantoni Stefano Pirola Andrea Spinella Giuseppe
Differenziazione / Oligopolio Colombi Simone Oberti Marco Piantoni Stefano Pirola Andrea Spinella Giuseppe Differenziazione / Oligopolio Introduzione al Modello di Bertrand Riconsiderazioni del Modello
DettagliCapitolo 4 Domanda individuale e domanda di mercato. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 4 Domanda individuale e domanda di mercato COSA ABBIAMO FATTO FINORA CONCETTI INTRODUTTIVI LA SCELTA RAZIONALE DEL CONSUMATORE (vincolo di bilancio, curve di indifferenza, funzione di utilità,
DettagliForme di mercato e massimizzazione del profitto 1
Forme di mercato e massimizzazione del profitto 1 Forme di mercato e la determinazione del prezzo Il mercato è il luogo (non necessariamente fisico) nel quale chi richiede un prodotto (il consumatore)
DettagliUniversità degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 L OLIGOPOLIO.
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA : MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 L Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliLe imprese nei mercati concorrenziali
Le imprese nei mercati concorrenziali Le decisioni di prezzo e di produzione delle imprese sono influenzate dalla forma di mercato. Un caso estremo di mercato è quello della concorrenza perfetta. Tre condizioni:
DettagliEconomia Politica e Istituzioni Economiche
Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 10 e 11 Il mercato del lavoro Il mercato del lavoro P Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione P Tasso di
DettagliEsercizi svolti per l esame di Microeconomia
Esercizi svolti per l esame di Microeconomia Università di Bari aa. 015-16 Es. 3.1 Concorrenza perfetta In un mercato in concorrenza perfetta in equilibrio di lungo periodo il prezzo è P = 00, la quantità
Dettagli