LA NUOVA POLITICA DI SVILUPPO RURALE Regione Basilicata Potenza 23 maggio Matteo Rastelli AGEA
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1 LA NUOVA POLITICA DI SVILUPPO RURALE Regione Basilicata Potenza 23 maggio 2014 Matteo Rastelli AGEA
2 In questa presentazione : La nuova politica di sviluppo rurale dell UE: principali elementi, architettura e misure Il nuovo "Quadro" della Politica di sviluppo rurale Programmazione strategica 2
3 Riformare la politica di sviluppo rurale dell UE Contribuire agli obiettivi di UE 2020 Rispondere alle sfide concentrando gli obiettivi Migliorare l interazione con le altre politiche dell UE - Complementarietà/sinergie, coordinamento, divisione del lavoro Rafforzare l orientamento ai risultati Semplificare e razionalizzare l attuazione 3
4 Principali elementi della riforma 1. Accrescere l'efficacia, l'efficienza e i risultati della politica di SR - rafforzando l'approccio strategico. 2. Assicurare un migliore coordinamento e complementarietà con gli altri Fondi europei strutturali e di investimento - stabilendo un quadro comune. 3. Migliorare il potenziale della politica di SR per meglio sostenere le zone rurali e i loro specifici fabbisogni di sviluppo - migliorando gli strumenti della politica. 4. Rendere lo SR più facile da utilizzare e accessibile per i beneficiari. 4
5 Principali elementi della riforma (1) 1. Accrescere l'efficacia, l'efficienza e i risultati della politica di SR - rafforzando l'approccio strategico - Chiaro contributo alle priorità della Strategia EU Flessibilità nell'uso e combinazione delle misure per meglio affrontare gli specifici fabbisogni territoriali. - Orientato ai risultati con un insieme di target a livello di programma. - Sistema di monitoraggio e valutazione. - Condizionalità ex ante e verifica delle performance. 5
6 Principali elementi della riforma (2) 2. Assicurare un migliore coordinamento e complementarietà con gli altri Fondi europei strutturali e di investimento - stabilendo un quadro comune - Quadro regolamentare comune. - Meccanismi comuni: AP, condizionalità ex ante, verifica performance. - Strumenti comuni: CLLD, strumenti finanziari. - Regole armonizzate: ammissibilità, rapporti, valutazione 6
7 Principali elementi della riforma (3) Migliorare il potenziale della politica di SR per meglio sostenere le zone rurali e i loro specifici fabbisogni di sviluppo - migliorando gli strumenti della politica - Migliorare il potenziale delle misure a favore dell'innovazione, dell'ambiente e del contrasto/adattamento ai cambiamenti climatici. - Gruppi/pacchetti di misure per migliorare i risultati e semplificare la gestione finanziaria, - Nuove misure per affrontare i fabbisogni emergenti (ex. Strumenti di gestione dei rischi per la produzione, sia ambientali che economici, cooperazione e strumenti per l'avviamento di LEADER). - Flessibilità nella scelta delle misure (abolizione del sistema degli "assi ) per una più ampia utilizzazione degli effetti sinergici. 7
8 Principali elementi della riforma (4) 4. Rendere lo SR più facile da utilizzare e accessibile per i beneficiari - Lo Stato membro nell'ap deve indicare le azioni previste nei programmi per ridurre il carico amministrativo per i beneficiari. - Utilizzazione possibile di un sistema semplificato per i costi da parte degli Stati membri. 8
9 Il nuovo "Quadro" della politica di sviluppo rurale Produzione alimentare redditizia Pilastro 1 Politica Agricola Comune Gestione sostenibile delle risorse naturali e azioni sul cambiamento climatico Sviluppo territoriale equilibrato Pilastro 2: Politica di sviluppo rurale Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale Fondi Strutturali e di Investimento Europei 11 Obiettivi tematici 6 priorità dell'unione Orizzonte 2020 Agricoltura sostenibile Partenariato Europeo per l'innovazione Produttività e Sostenibilità dell'agricoltura 9
10 Il nuovo "Quadro" della politica di sviluppo rurale Nuovi elementi chiave della politica Quadro unico per i fondi strutturali dell'ue approccio territoriale, semplificazione, armonizzazione delle norme - Quadro Strategico Comune e Accordo di Partenariato - Valutazione della performance dei programmi sulla base di obiettivi quantificati e condizionalità ex ante Approccio strategico, targeting e orientamento ai risultati - 6 priorità dell Unione per lo sviluppo rurale in relazione a UE2020 e una serie di aree tematiche per ciascuna priorità - Obiettivi quantificati ex ante per area tematica a livello di programma Programmi a livello nazionale o regionale - Abbandono degli assi, flessibilità e possibilità di creare pacchetti di misure per rispondere a esigenze locali specifiche - Possibilità di sotto-programmi tematici 10
11 12 Il nuovo "Quadro" della politica di sviluppo rurale Complementarietà e coordinamento dei Fondi QSC Livello europeo Regolamento Fondi comunitari del Quadro Strategico Comune FEASR, Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo di coesione e Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) Livello nazionale Accordo di Partenariato Documento nazionale che definisce la strategia e le priorità dello Stato membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei Fondi per perseguire la strategia UE2020 Livello nazionale o regionale Programma di sviluppo rurale (Programmi operativi degli altri Fondi)
12 Il nuovo "Quadro" della politica di sviluppo rurale La politica di sviluppo rurale dell'ue come secondo pilastro della PAC Complementarietà con il Primo Pilastro: - Inverdimento (Greening) - Sostegno ai giovani agricoltori - Sostegno alle piccole aziende agricole - Sostegno alle Zone soggette a Vincoli Naturali (ZVN) - Promozione - Servizi di consulenza alle aziende agricole - Sostegno agli investimenti e misure ambientali per Vino, Ortofrutta e organizzazioni di mercato Regole comuni orizzontali su gestione finanziaria e controlli. OCM unica. 12
13 Il nuovo "Quadro" della politica di sviluppo rurale Obiettivi: Regolamento Disposizioni Comuni (CPR) - Ottimizzare sinergie, efficacia ed efficienza nell'ambito di una sufficiente flessibilità per ogni politica di perseguire la propria missione - Semplificare la programmazione e l'attuazione 11 obiettivi tematici comuni esplicitati nelle specifiche priorità dei Fondi Aspetti rinforzati per una maggiore efficacia della politica - Condizionalità ex ante e quadro dei risultati Armonizzazione di un insieme di regole di attuazione: - Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD), per un approccio territoriale integrato - Ammissibilità e durata della spesa, incluso approccio unico per semplificare costi - Strumenti finanziari - Monitoraggio & Valutazione, rapporti annuali e strategici - Gestione e controllo 13
14 Il nuovo "Quadro" della politica di sviluppo rurale Accordo di Partenariato Documento nazionale preparato dallo Stato membro - Coinvolgimento dei partners - Approvato dalla Commissione in seguito a valutazione e dialogo Definisce la strategia e le priorità dello Stato membro, le modalità di impiego efficace ed efficiente dei Fondi del QCS: - Modalità per garantire l'allineamento con la strategia UE 2020(per ex. analisi e sviluppo dei fabbisogni, risultati attesi e ripartizione finanziaria indicativa per Fondo) - Descrizione delle modalità volte a garantire l'approccio integrato dei Fondi per lo sviluppo territoriale - Modalità per garantire l'attuazione efficiente (incluso: partenariato, capacità amministrativa, riduzione degli oneri amministrativi a carico dei beneficiari) 14
15 Programmazione Strategica Approccio strategico rinforzato Chiare indicazioni sulle principali aree tematiche d'intervento: - 6 Priorità dell'unione per lo sviluppo rurale Aspetti chiave sui quali impostare gli interventi nel rispetto dei fabbisogni d'intervento a livello dell'unione Suddivise in aree tematiche operative per meglio strutturare l'attribuzione delle misure e gli interventi programmati - 3 Temi/Obiettivi orizzontali: Innovazione, Ambiente, Cambiamento climatico Rafforzamento dell'orientamento ai risultati dei programmi: - Obiettivi quantificati ex ante per area tematica a livello di programma Elevato gradi di flessibilità nell'uso e combinazione delle misure per meglio affrontare i fabbisogni e tener conto delle opportunità delle aree rurali (per ex. abbandono degli assi, flessibilità e possibilità di creare pacchetti di misure ecc.) Possibilità di prevedere sottoprogrammi tematici 15
16 6 priorità dell'unione per lo sviluppo rurale Innovazione, Ambiente e Cambiamento Climatico come temi trasversali 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione in agricoltura, silvicoltura e zone rurali 2. Potenziare la redditività e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme in tutte le Regioni, promuovere tecnologie agricole innovative e la gestione sostenibile delle foreste 3. Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, incluse la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi relativi all'agricoltura e alle foreste 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale 6. Promuovere l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali 16
17 17 Programmazione Strategica Priorità dello sviluppo rurale Focus area/aree tematiche Obiettivi orizzontali 1. Trasferimento di conoscenze Innovazione 2. Redditività, competitività, Innovazione tecnologica delle aziende Gestione sostenibile delle foreste 3.Organizzazione filiera agroalimentare Trasform./ commer. Benessere an. e Gestione rischi 4. Ripristinare, Preservare e Valorizzare ecosistemi 5. Uso efficiente delle risorse Passaggio a un'economia basse emissioni di carbonio e clima resiliente 6. Inclusione sociale, Riduzione povertà E sviluppo economico nelle aree rurali (a) Innovazione, cooperazione, e sviluppo delle conoscenze di base; (b) Legame tra agricoltura, produzione alimentare e foreste, ricerca e innovazione; (c) Apprendimento lungo tutto l'arco di vita e formazione professionale. (a) Redditività economica di tutte le aziende, ristrutturazione e modernizzazione, in particolare per accrescere la partecipazione/orientamento al mercato e la diversificazione; (b) Favorire l'accesso, un'adeguata qualifica degli agricoltori e il ricambio generazionale. (a) Integrazione del settore primario nella filiera agroalimentare: schemi di qualità, valore aggiunto, promozione nei mercati locali e nelle filiere corte, associazioni / organizzazioni di produttori e interprofessionali (b) Prevenzione e gestione dei rischi aziendali. (a) Biodiversità, incluse le aree Natura 2000, zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici e nelle zone agricole di alto pregio naturale nonché dell'assetto paesaggistico dell'europa; (b) Gestione delle risorse idriche, inclusa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi; (c) Prevenzione dell'erosione del suolo e migliore gestione del suolo. (a) Uso efficiente dell'acqua (b) Uso efficiente dell'energia (c) Fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e altre materie grezze non alimentari per la bio-economia (d) Riduzione dei gas a effetto serra e delle emissioni di ammoniaca (e) Conservazione e sequestro del carbonio. (a) Diversificazione, creazione e sviluppo delle piccole imprese e creazione di impiego (b) Sviluppo locale nelle zone rurali (c) Tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle aree rurali (TIC). Innovazione, Cambiamento Climatico e Ambiente
18 Programmazione Strategica Elementi chiave della programmazione strategica Valutazione Ex-ante Analisi SWOT e valutazione dei fabbisogni dell'area interessata dal programma Definizione della Strategia d'intervento: - Analisi SWOT, identificazione dei fabbisogni e loro priorità - Scelta delle priorità/aree tematiche appropriate e approccio rispetto agli obiettivi/temi orizzontali - Definire targets appropriati per ogni area tematica scelta - Stabilendo e giustificando la scelta e la combinazione delle misure alla luce dell'analisi SWOT - Precisando l'allocazione finanziaria per le misure/operazioni e gli indicatori appropriati. 18
19 Programmazione Strategica Analisi SWOT e individuazione dei fabbisogni L'analisi SWOT consente di avere una visione d'insieme di tutta la zona d'intervento in termini di punti di forza, debolezza, opportunità e minacce: - Deve consentire di individuare e affrontare i più importanti fabbisogni - Stabilisce la "baseline" d utilizzare per il monitoraggio e la valutazione - Deve coprire gli elementi relativi a tutte le 6 priorità e a tutte le aree tematiche Identificazione dei fabbisogni seguito logico dall'analisi SWOT: - Definire le priorità fra i diversi fabbisogni, valutare la loro importanza relativa, analisi e attribuzione alle priorità e aree tematiche - Chiara indicazione/giustificazione qualora non emergano specifici fabbisogni in relazione a uno o più aree tematiche. 19
20 Programmazione Strategica Sotto-programmi tematici (SPT) Devono contribuire alla realizzazione delle priorità dell'unione - Analisi SWOT generale deve giustificare ogni SPT Riguarda, ma non solo, (lista non esaustiva): - Giovani agricoltori - Piccole aziende agricole - Zone montane - Filiere corte - Donne in zone rurali - Cambiamento climatico e biodiversità - Specifiche esigenze connesse alla ristrutturazione di determinati settori con un impatto considerevole in una particolare zona rurale Possibilità di intensità di aiuto più elevate (+10%) per SPT su piccole aziende e filiere corte, cambiamento climatico e biodiversità e aumento per giovani agricoltori e zone di montagna Requisiti: specifica analisi SWOT e identificazione dei bisogni, logica d'intervento, selezione e combinazione di misure, definizione degli obiettivi, allocazione finanziaria, indicatori specifici, modalità di realizzazione 20
21 Programmazione Strategica Logica d'intervento Identifica le migliori misure/operazioni per raggiungere gli obiettivi fissati Base per definire gli indicatori necessari per misurare i progressi nell'attuazione, l'efficienza e l'efficacia delle azioni/misure in relazione agli obiettivi Lo Stato membro ha la responsabilità di stabilire un appropriato mix di misure per raggiungere gli obiettivi previsti - Flessibilità nell'uso delle misure a supporto delle differenti priorità e aree tematiche 21
22 Programmazione Strategica Concentrazione sui risultati La logica di intervento deve chiaramente come le misure operano insieme in maniera "complementare": - Le misure possono contribuire a più di una priorità/area tematica allo stesso momento? - Si crea valore aggiunto se ogni misura supporta l'intervento delle altre la somma è maggiore del contributo delle singole parti - L'effetto multiplo degli interventi rispetto alle differenti priorità e aree tematiche deve essere valutato Approccio orientato ai risultati, programmazione flessibile e attenzione alle sinergie tra e all'interno delle misure 22
23 Programmazione Strategica Allocazione finanziaria minima Un importo minimo del totale FEASR del PSR deve essere riservato: - Almeno 30% per : Investimenti per Clima e ambiente (Art 17) Misure forestali (Art 21 e 28) Biologico (Art 29) Natura 2000 (Art 30 eccetto Direttiva Acque) Indennità Compensativa (Art 31 e 32) Impegni silvo ambientali (art 34) - Almeno 5% per Leader 23
24 Le misure principali (1) Trasferimento di conoscenze, azioni di informazione, consulenza Corsi di formazione, seminari e coaching adattati alle esigenze dei beneficiari Attività dimostrative e di informazione Programmi di scambi e di visite interaziendali Investimenti Per migliorare la performance dell azienda agricola Per la trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli Infrastrutture per l'agricoltura (accesso ai terreni, ricomposizione/ miglioramento fondiari, approvvigionamento energetico e gestione idrica Investimenti non produttivi 24
25 Le misure principali (2) Regimi di qualità e attività di informazione / promozione Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Aiuti all'avviamento d impresa per: Giovani agricoltori Attività extra-agricole in zone rurali Sviluppo di piccole aziende agricole Investimenti in attività extra-agricole (diversificazione) Pagamenti annuali agli agricoltori che aderiscono al regime per i piccoli agricoltori (P1) e cedono la propria azienda ad un altro agricoltore 25
26 Le misure principali (3) Costituzione di gruppi o organizzazioni di produttori Sulla base di un piano aziendale e limitato a PMI Pagamenti agro-climatico-ambientali e agricoltura biologica Compensano impegni che vanno al di là dei pertinenti requisiti obbligatori (incluso greening) Flessibilità: possibile rinnovo annuale dopo 5 anni e promozione di contratti collettivi Gli SM devono provvedere a fornire conoscenze e informazioni necessarie per l esecuzione di queste misure Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici Nuovo metodo a livello europeo per la delimitazione di aree soggette a vincoli naturali significativi Benessere degli animali 26
27 Strumenti relativi alle foreste Forestazione e imboschimento Le misure principali (4) Allestimento di sistemi agroforestali Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi e calamità naturali, comprese fitopatie, infestazioni parassitarie, eventi catastrofici e rischi climatici Investimenti diretti ad accrescere la resilienza, il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione degli ecosistemi forestali Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste. 27
28 Le misure principali (5) Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali Investimenti in infrastrutture su piccola scala Energie rinnovabili e banda larga Studi e investimenti in servizi di base, attività o infrastrutture culturali, ricreative e turistiche, restauro e riqualificazione del patrimonio culturale e naturale, riconversione Leader: piu focalizzato su innovazione e governance locale Approccio coerente e coordinato con gli altri fondi del QSC - Disposizioni comuni nel regolamento QSC e designazione di un lead-fund Specifico del FEASR: sostegno preparatorio - Kit di avviamento LEADER e progetti pilota su piccola scala - Potenziamento delle capacità, formazione e creazione di reti in vista dell'elaborazione e dell'attuazione di strategie di sviluppo locale 28
29 2. Focus sui nuovi strumenti di gestione del rischio 29
30 Il toolkit di gestione del rischio 3 strumenti disponibili scatola verde OMC: 1. Contributi ai premi di assicurazione 2. Fondi di mutualizzazione 3. Strumento di stabilizzazione del reddito "Fondo di mutualizzazione": regime riconosciuto dallo Stato membro conformemente al proprio ordinamento nazionale, che permette agli agricoltori affiliati di assicurarsi e di beneficiare di pagamenti compensativi in caso di perdite di produzione o in caso di drastico calo del reddito Beneficiari devono essere agricoltori attivi cosi come definiti nel primo pilastro 30
31 Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante Copertura del rischio di perdite economiche causate da: - Avversità atmosferiche - Malattie degli animali o delle piante - Infestazioni parassitarie - Incidenti ambientali - Organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali Soglia di danno: minimo 30% della produzione media Intensità d aiuto massima: 65% del premio La manifestazione deve essere riconosciuta dall autorità competente dello Stato membro in modo formale 31
32 Fondi di mutualizzazione Stesse condizioni come per le assicurazioni in termini di copertura del rischio (cause), soglia di danno, riconoscimento dell'evento I fondi pubblici non possono contribuire alla costituzione del capitale iniziale Spese ammissibili: a) costi amministrativi di costituzione del fondo (max 3 anni) b) importi versati in compensazione agli agricoltori in seguito ad una crisi c) interessi su prestiti commerciali eventualmente assunti a fini compensativi Intensità d aiuto massima: 65% delle spese ammissibili 32
33 Strumento di stabilizzazione del reddito Basato sullo stesso meccanismo e le stesse condizioni di un fondo di mutualizzazione Soglia di calo del reddito: superiore al 30% del reddito medio annuo del singolo agricoltore Importo massimo dell indennizzo erogato dal fondo: 70% della perdita di reddito (scatola verde OMC) "Reddito": somma degli introiti che l'agricoltore ricava dalla vendita della propria produzione sul mercato, incluso qualsiasi tipo di sostegno pubblico e detratti i costi dei fattori di produzione 33
34 PEI: Possibili temi nella Comunicazione della Commissione (NB. Piano strategico di implementazione adottato nel luglio 2013) Produttività agricola - Uso più efficiente delle risorse naturali, difesa fitosanitaria integrata e controllo biologico delle fitopatie e dei parassiti Biodiversità, servizi eco-sistemici e funzionalità del suolo - Biorisanamento dei suoli inquinati, strategie innovative di adattamento ai cambiamenti climatici, sistemi agro-ecologici integrati Bio-economia - Bio-raffinazione, riciclaggio e uso intelligente della biomassa prodotta dai materiali di scarto; migliorare la resistenza alle malattie ed ottenere prodotti finali di qualità più elevata Catena integrata di approvvigionamento - Innovazione gestionale, per es. filiera corta, organizzazioni di produttori; miglioramento dei sistemi di informazione Qualità e sicurezza degli alimenti - Nuovi programmi di qualità alimentare e di trattamento sanitario del patrimonio zootecnico; informazione e istruzione dei consumatori, imballaggi intelligenti 34
35 35 Esempio di progetto EIP: Certificazione di piante autoctone (IT Lombardia) Ente di un parco naturale e una fondazione 10 vivai Gruppo sulla certificazione e commercializzazione di piante autoctone 3 agenzie di marketing 1 Università Obiettivo: sviluppare protocolli di certificazione di produzione di piante autoctone in vivai ornamentali in combinazione con marketing e commercializzazione in una filiera specifica per piante autoctone.
36 Esempio tematico: cosa puo' fare la politica di sviluppo rurale per sostenere la filiera corta? Sotto-programma tematico sulla filiera corta con maggiorazione dell'intensità d'aiuto per le misure incluse: +10% Combinazione di misure in un pacchetto Filiera corta o sostegno a singole misure rilevanti, per esempio: - Cooperazione - Creazione di gruppi o organizzazioni di produttori - Partecipazione a regimi di qualità e attività di promozione/ informazione - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi - Investimenti - Leader Creazione di un gruppo operativo e realizzazione di un progetto innovativo nell'ambito del PEI 36
37 Grazie per l attenzione Matteo Rastelli AGEA m.rastelli@agea.gov.it 30
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