MODALITA DI PESCA NEI TERRITORI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO

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1 Allegato A) alla deliberazione di giunta n.338/35126 del 3/4/2001 e successive modifiche n.878/ del 31/12/2004 PROVINCIA DI RAVENNA SETTORE AGRICOLTURA MODALITA DI PESCA NEI TERRITORI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO ATTUAZIONE A: CRITERI ED INDIRIZZI PER I PROGRAMMI ITTICI PROVINCIALI E PER LA DISCIPLINA DEI CAPANNI PER LA PESCA SPORTIVA E RICREATIVA NEL PARCO REGIONALE DEL DELTA DEL PO

2 Art. 1 PREMESSA L Ente Gestore del Consorzio del Parco del Delta del Po con deliberazione assembleare n.2/414 del 10/02/99, ha provveduto alla stesura dei: Criteri ed indirizzi per i programmi ittici provinciali e per la disciplina dei capanni per la pesca sportiva e ricreativa nel territorio del Parco Regionale del Delta del Po. Art. 2 FINALITA Nelle acquae interne della Provincia, correnti all interno dell ambito territoriale del Parco del Delta del Po, la pesca sportiva e ricreativa e la pesca a pagamento, già regolamentate dalla L.R. 11/93, dal R.R. 29/93, dalle Deliberazioni regionali n.3544 del 27/07/93 e n del 9/11/93, successive modifiche ed integrazioni, viene ulteriormente regolamentata dalle seguenti modalità operative. Art. 3 ZONE ITTICHE DEL PARCO Foci Foce del Reno (dal poligono militare a mare) Foce del Bevano (a valle del rudere della ex passerella dei finanzieri)

3 3.2 - CORSI D ACQUA DI COLLEGAMENTO TRA IL MARE E LE VALLI SALMASTRE Staz. Pineta di S. Vitale e Piallasse di Ravenna Candiano (tratto asta portuale) Staz. Pineta di Classe e Saline di Cervia Del Pino o C. Immissario (dalla Ferrovia al mare) Del Pino o C. Immissario (a monte della Ferrovia) con tutti i tipi di reti a bilancia con reti a bilancione con canna (ove consentito dall Autorità Portuale con canna e bilancia con tutti gli attezzi Della Bova o Can. Mesolo con reti a bilancione con canna e bilancia Porto Canale (dalla Ferrovia al mare) Porto Canale (a monte della Ferrovia) C. Circondariale (C.Immissario C. Emissario) con reti a bilancione con canna e bilancia

4 3.3 - VALLI SALMASTRE INTERNE Valli di Comacchio (Aziende Vallive sott argine Reno Vene di Bellocchio LAGUNE IN COLLEGAMENTO CON IL MARE Piallassa della Baiona Piallassa dei Piomboni STAGNI SALMASTRI COSTIERI E SALINE Sacca di Bellocchio Ortazzo e Ortazzino Saline di Cervia

5 3.6 - PALUDI INTERNE D ACQUA DOLCE O DEBOLMENTE SALMASTRE Valle Mandriole Punte Alberete Bardello Bassa del Pirottolo CORSI D ACQUA CHE ALIMENTANO DIRETTAMENTE LE PALUDI DI ACQUA DOLCE Fiume Lamone (a monte della SS.Romea fino al limite ovest di Valle Mandriole) Canale Fossatone (riva sinistra a monte della SS. Romea) Canale Fossatone (a valle SS. Romea)

6 Art. 4 ULTERIORI PRESCRIZIONI 1. Nei corsi d acqua di collegamento tra il mare e le valli salmastre, a protezione dei flussi migratori della fauna ittica e del novellame in particolare, dal 15 febbraio al 15 marzo di ogni anno viene istituito il divieto di pesca con l ausilio di ogni tipo di reti. 2. Nelle lagune e Piallasse è consentita la pesca con canna a reti a bilancia (bilancione compreso), esclusivamente dalle rive perimetrali esterne e dalle rive interne dei canali. 3. Nelle acque di categoria B è vietata la pesca con la bilancella. 4. Bilancioni fissi: misure della rete. L attrezzo è costituito da una rete di forma quadrangolare i cui lati esterni previsti dal R.R. n.29/93, a partire dal , vengono diminuiti a m. 12x12 (o superficie equivalente). Ogni altra caratteristica della rete e della fissetta rimangono come stabilite dal R.R. medesimo. ( così modificato con delibera 878/ del 31/12/2004 ) 5. Limite quantitativo alla detenzione e all uso di pasturazione. Siano esse acque fluenti o di bonifica i limiti massimi consentiti sono uniformati ai seguenti: - pesca sportiva - max Kg.1 - manifestazioni sportive - max Kg.3 6. Orari di pesca L esercizio della pesca nelle acque delle zone classificate A dal è consentito dalle ore 6.00 alle ore 2.00 del giorno successivo. ( così modificato dal con delibera 878/ del 31/12/2004 ) 7. Limiti quantitativi del pescato Il limite giornaliero di pesce pescato mediante bilancione fisso per la pesca ricreativa, è di complessivi Kg.10, qualunque sia il numero dei pescatori presenti. Il limite giornaliero di pesce pescato mediante canna, bilancella, bilancia e quant altro, è di complessivi Kg.7. E fatta deroga ai limiti predetti quando il peso viene superato a causa dell ultimo esemplare catturato. Gli esemplari di specie alloctone catturati, di cui si ribadisce il divieto di reimmissione in acqua, non concorrono alla formazione dei quantitativi suddetti.

7 8. Divieto di pesca, di detenzione, di uso come esca viva o morta, con obbligo immediato di rilascio, delle seguenti specie: Cheppia (Alosa fallax) dal 15/04 al 30/06 Cobite comune (Cobitis taenia) dal 1/1 al 31/12 Ghiozzo cinerino (Pomatoschistus canestrini) dal 1/1 al 31/12 Ghiozzo di laguna (Knipowitschia panizzae) dal 1/1 al 31/12 Ghiozzo padano (Padogobius martensii) dal 1/1 al 31/12 Lampreda di mare (Petromyzon marinus) dal 1/1 al 31/12 Nono (Aphanius fasciatus) dal 1/1 al 31/12 Pigo (Rutilus pigus) dal 1/1 al 31/12 Savetta (Chondrostoma soetta) dal 1/1 al 31/12 Spinarello Gasterosteus aculeatus) dal 1/1 al 31/12 Storione comune (Acipenser sturio) dal 1/1 al 31/12 Storione del Po (Acipenser Naccarii ) dal 1/1 al 31/12 Storione ladano (Huso huso) dal 1/1 al 31/12 Triotto (Rutilus erytrophthalmus) dal 1/1 al 31/12 9. Testuggine Palustre (Emys orbicularis) Nel caso di cattura di Testuggine palustre: a) se catturata con reti occorre procedere all immediato rilascio; b) se catturata con canna occorre tagliare la lenza appena fuori della cavità boccale e procedere al rilascio immediato; c) in caso di cattura di esemplari di Testuggine palustre della Florida (Trachemys scripta), ne è tassativamente vietata la reimissione.

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