RISULTATI DEL SONDAGGIO MAGGIO 2011

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1 CAMPIONATO DI SERIE C RISULTATI DEL SONDAGGIO MAGGIO PARTECIPANTI Al sondaggio hanno partecipato 14 intervistati, così suddivisi: per girone di provenienza: 50% provenienti dal girone A (province di Torino, Cuneo, Alessandria, Asti); 29% provenienti dal girone B (province di Torino, Aosta, Novara, Vercelli, Biella); 14% entrambi i gironi; 7% non ha specificato il girone di provenienza. per ruolo rivestito: 57% dirigente; 14% allenatore; 14% giocatore; 15% altro o non risponde.

2 2. ASPETTI LOGISTICI ED ECONOMICI voti da 1 a 7 5,4 scelta dei giorni di gara 4,7 composizione dei gironi 4,7 qualità dei campi di gioco 3,2 lunghezza del campionato 3,2 adeguatezza dei costi In questa sezione gli intervistati hanno dato un giudizio complessivamente buono alla scelta dei giorni di gara, alla qualità dei campi da gioco e alla composizione dei gironi, formati secondo criteri geografici. Nessuna voce raccoglie giudizi vicini alla sufficienza, ma ben due sono negative: la lunghezza del campionato, presumibilmente ritenuto troppo corto, e sull adeguatezza dei costi, evidentemente ritenuti eccessivi. 3. ARBITRAGGIO voti da 1 a 7 5,1 presenza 4,8 puntualità 4,1 competenza tecnica 3,8 adeguatezza nelle designazioni 2,8 atteggiamento Nella valutazione dell arbitraggio emerge un ottimo giudizio su presenza e puntualità, un giudizio sufficiente sulla competenza tecnica. e sull adeguatezza delle designazioni, mentre è decisamente negativo il giudizio sull atteggiamento. 4. COMUNICAZIONE CON IL COMITATO voti da 1 a 7 5,0 sito FIP Piemonte 4,8 comunicati ufficiali 4,8 e mail 4,3 telefono 4,1 di presenza La comunicazione con il comitato vede giudizi positivi soprattutto sul sito FIP Piemonte, sul servizio e mail e sui comunicati ufficiali. Più che sufficiente il giudizio sul supporto al telefono e appena sufficiente quello sulla relazione di presenza. 5. PARTECIPAZIONE A CAMPIONATI GIOVANILI 36% almeno 3 o 4 = 57% almeno 2 0% almeno 1 7% nessun obbligo Oltre metà degli intervistati si dice favorevole alla richiesta delle DOA nazionali (obbligo di partecipazione a 2 campionati giovanili), mentre uno su tre aumenterebbe l obbligo a 3 o 4. Una esigua minoranza è per l eliminazione di obblighi a riguardo. Tra i commenti pervenuti, uno degli intervistati chiede di aggiungere all obbligo di partecipazione a due campionati giovanili anche l obbligo di avere un centro minibasket, con una deroga biennale per dare a tutti l opportunità di adeguarsi. 2

3 6. ISCRIZIONE DI GIOCATORI UNDER A REFERTO Under 21 (nati nel 1991 e anni seguenti) 22% almeno 3 o 4 = 50% almeno 2 14% almeno 1 14% nessun obbligo Under 22 (nati nel 1990 e anni seguenti) 7% almeno 3 o 4 21% almeno 2 29% almeno 1 = 36% nessun obbligo 7% non risponde Over 32 (nati nel 1979 e anni precedenti) 21% massimo 3 o 4 7% massimo 2 0% massimo 1 = 58% nessun obbligo 14% non risponde La metà degli intervistati si dice favorevole alla richiesta delle DOA nazionali (obbligo di iscrizione a referto di 2 giocatori di categoria U21), mentre quasi uno su quattro aumenterebbe l obbligo ai 3 richiesti nel campionato appena concluso, o addirittura a 4. Una minoranza è per l eliminazione di ogni obbligo. Agli intervistati è stato chiesto un parere anche su eventuali obblighi su giocatori U22, ossia neo svincolati a parametro, non richiesti dalle DOA nazionali, ma in un recente passato richiesti a livello regionale. Gli intervistati si sono divisi tra chi non aggiungerebbe alcun obbligo U22, chi ne richiederebbe 1 e chi 2. Pochissimi ne richiederebbero di più. Sulla questione over c è una maggioranza contro ogni vincolo, ma c è anche una curiosa e significativa fetta di intervistati che imporrebbe un limite, anche se molto ampio. Tra i commenti, qualcuno sostiene che l obbligo U21 è già di per sé sufficiente a produrre in futuro U22 e U23 in grado di competere. Qualcun altro, sostenitore dell assenza di ogni vincolo o fascia protetta, demanda al campo l unico giudizio valido. 7. FORMULA DEL CAMPIONATO 2001/2012 La stagione 2011/2012 si preannuncia speciale per la serie C regionale. L organico di 20 squadre, transitorio fra le precedenti 24 e le future 16, obbliga il comitato regionale a studiare una formula ad hoc, che consenta di raggiungere l obiettivo prefissato, valorizzando il livello del gioco e mantenendo l equità competitiva. A questo scopo sono state prodotte tre ipotesi di formula, le quali garantiscono un minimo di 26 partite a tutte le squadre. 1 36% incrociata 2 43% con tre fasi 3 7% a fasce 14% nessuna o non risponde Il popolo degli intervistati si divide fra le prime due ipotesi, cosiddette incrociata e con tre fasi, mentre quasi nessuno propende per la proposta a fasce, ritenuta dai più troppo complessa. In appendice sono riportate le descrizioni delle due ipotesi di formula più gettonate. La terza, poco votata, è giudicata complessa e viziata dal fatto che, nei gironi di terza fase con 5 squadre, ci sarebbe un fastidioso turno di riposo. C è chi sottolinea che 3

4 qualunque formula va bene, a patto che consenta a tutte le squadre di giocare fino ad aprile compreso. Due intervistati hanno elaborato proposte personali, di seguito riassunte: 1 proposta personale: gironi geografici A e B con andata e ritorno, poi "fase ad orologio" ed infine playoff/playout ad eliminazione diretta. 2 proposta personale: gironi geografici A e B, poi un girone fra le migliori 4 (A1 A2 B1 B2), un girone fra le peggiori 4 (A9 A10 B9 B10) ed infine un girone fra le altre 12, nel quale ogni squadra incontra solo le 6 provenienti dall altro girone, in casa o fuori casa in funzione della precedente posizione di classifica. Alla fine di questa seconda fase, viene stilata una classifica dal 1 al 20 posto, dalla quale si attinge per i playoff (prime 8) e per i playout (ultime 8). La formula è motivata da esigenze di omogeneità ed equità. Tutti giocano almeno 24 partite. 8. COPPA PIEMONTE 72% favorevole 7% indifferente o non risponde 21% contrario Una netta maggioranza è favorevole al mantenimento della coppa. C è chi chiede di rivederla totalmente, chi la vede come una serie di amichevoli organizzate, prive di reale mordente agonistico, aperte anche giocatori non tesserati. Altri chiedono che sia organizzata a libera partecipazione, e che la fase finale non coincida con una festività. La formula citata è quella classica con mini gironi da 4 squadre. 9. INCENTIVI ECONOMICI ALLE SOCIETÀ 86% favorevole 14% indifferente o non risponde 0% contrario 1 65% tanti campionati giovanili 2 7% più under a referto 3 0% poche multe 14% altro 14% non risponde Com era prevedibile, la maggioranza delle società è favorevole all opportunità di ricevere degli incentivi economici. Più della metà ritiene che questi debbano andare a chi partecipa a tanti campionati giovanili, riprendendo un progetto già attuato in parte anni fa dal comitato regionale. Qualcuno aggiungerebbe ai criteri anche la classifica finale, specchio del lavoro tecnico svolto. Altri sostengono l utilità dell istituzione di un premio fair play, altri puntano su incentivi rivolti esclusivamente ai settori giovanili e ai centri minibasket, evitando di aggiungere risorse a chi investe sui giocatori già formati. 4

5 APPENDICE : IPOTESI DI FORMULE PROPOSTA INCROCIATA PRIMA FASE GIRONI Sono formati due gironi A e B con criteri geografici. Ogni squadra gioca gare di andata e ritorno contro le squadre del proprio girone e gare di sola andata contro le squadre dell altro girone (tot. 28 gare). I punti acquisiti contribuiscono comunque alla classifica del proprio girone. In ciascun girone vanno ai playoff, 5-6 si fermano, 7-8 vanno ai playout, 9-10 retrocedono direttamente in serie D. Le partecipanti ai playout formeranno una classifica completa dal 13 al 16 posto, per determinare salvezze, retrocessioni e priorità per eventuali ripescaggi. Il numero di retrocesse in D dipenderà dal numero di piemontesi promosse dalla C regionale alla C dilettanti (1 o 2) e dal numero di piemontesi retrocesse dalla C dilettanti in C regionale (0, 1, 2, 3 o 4). Nel caso migliore per il Piemonte (2 promosse in C dil. e nessuna retrocessa in C reg.), i playout riguarderebbero solo società già salve. Nel caso peggiore (1 promossa in C dil. e 4 retrocesse in C reg.) i playout riguarderebbero società già retrocesse e sarebbe retrocessa anche la peggiore delle due seste. SECONDA FASE PLAYOFF & PLAYOUT A1 B4 A2 B3 promossa B1 in C dilett. A4 B2 A3 A5, B5 e migliore fra A6 e B6 confermate in C regionale peggiore fra A6 e B6 confermata con riserva in C regionale 13 A7 vinc. 14 B8 15 B7 perd. 16 A8 A9-B9-A10-B10 retrocesse in D PROPOSTA CON TRE FASI PRIMA FASE SECONDA FASE TERZA FASE GIRONI A / B GIRONI TOP / OPEN PLAYOFF & PLAYOUT Sono formati due gironi A e B con Entrambi i gironi prevedono criteri geografici. Ogni squadra gare di andata e ritorno, ma gioca gare di andata e ritorno ogni squadra affronta solo le all interno del proprio girone (tot. squadre provenienti dall altro 18 gare). Tutte le squadre girone (tot. 10 gare), partendo accedono alla seconda fase: le dai punti in classifica maturati prime 5 di ogni girone accedono al in prima fase contro le squadre girone TOP, per concorrere alla ritrovate nella seconda. promozione in C dilettanti, le Al termine del girone di ultime5 di ogni girone accedono al seconda fase TOP, la 1 sale girone OPEN, per concorrere alla direttamente in C dil. e 2-3 salvezza. 4-5 vanno ai playoff. GIRONE TOP Al termine del girone di A1-A2-A3-A4-A5-B1-B2-B3-B4-B5 seconda fase OPEN, le ultime 4 retrocedono direttamente in GIRONE OPEN D, mentre vanno A6-A7-A8-A9-A10-B6-B7-B8-B9-B10 ai playout. TOP1 è promossa direttamente in C dilettanti TOP2 TOP5 Spareggia con TOP3 Toscana 2 TOP4 TOP6-TOP7-TOP8-TOP9-TOP10 confermate in C reg. OPEN1 confermata in C reg. OPEN2 confermata con riserva in C reg. 13 OPEN3 vinc. 14 OPEN6 15 OPEN4 perd. 16 OPEN5 OPEN7-OPEN8-OPEN9-OPEN10 retrocesse in D 5