I giovani, l'alcol e la guida: risultati preliminari dell'indagine AMR2003 condotta nelle scuole superiori italiane
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- Orlando Mariano Marconi
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1 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ DIPARTIENTO ABIENTE E CONNESSA PREVENZIONE PRIARIA REPARTO ABIENTE E TRAUI OSSERVATORIO NAZIONALE ABIENTE E TRAUI (ONAT) Teodora acchia, Giancarlo Dosi, arco Giustini, ranco Taggi I giovani, l'alcol e la guida: risultati preliminari dell'indagine AR2003 condotta nelle scuole superiori italiane [2003] Pubblicato in Aspetti sanitari della sicurezza stradale, a cura di ranco Taggi, Istituto Superiore di Sanità, inistero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma, 2003, pp Il contenuto di questa pubblicazione può essere utilizzato citando la fonte nel modo seguente: Teodora acchia, Giancarlo Dosi, arco Giustini, ranco Taggi, "I giovani, l'alcol e la guida: risultati preliminari dell'indagine AR2003 condotta nelle scuole superiori italiane", in Aspetti sanitari della sicurezza stradale, a cura di ranco Taggi, Istituto Superiore di Sanità, inistero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma, 2003, pp
2 I giovani, l alcol e la guida: risultati preliminari dell indagine AR2003 condotta nelle scuole superiori italiane* Teodora acchia 1, Giancarlo Dosi 2, arco Giustini 2, ranco Taggi 2 1 Reparto di Diagnostica Chimico-Clinica delle Sostanze d Abuso 2 Reparto di etodologie e odelli Biostatistici, Istituto Superiore di Sanità 1. Introduzione La guida in stato di ebbrezza alcolica è uno dei problemi più rilevanti in relazione alla sicurezza stradale. Nei soggetti giovani questa condizione è spesso accompagnata dall uso concomitante di sostanze psicotrope, che contribuiscono ad incrementare il rischio. Come noto, alcol e sostanze interagiscono tra loro nel ridurre le capacità di guida, con conseguenti effetti sulla incidentalità stradale. In questa breve nota presenteremo quanto dichiarato sull uso di bevande alcoliche e sulla guida in stato di ebbrezza gli studenti delle Scuole Superiori italiane che hanno partecipato ad una specifica indagine condotta dall Istituto Superiore di Sanità su Guida e Comportamenti a Rischio. 2. ateriali e etodi I risultati qui riportati si riferiscono ai primi questionari restituiti (periodo di compilazione: febbraio-marzo 2003), relativi a 18 Regioni (35 provincie), per un totale di 95 Istituti di Istruzione Superiore. aggiori informazioni sull indagine AR2003, sui materiali e sulla metodologia adottata sono riportati in un articolo contenuto in questo stesso volume. 3. Risultati Il 33% del campione dichiara di essere astemio. Coloro che fanno uso di * Il presente lavoro è stato realizzato nell ambito del progetto DATIS (Dati Incidenti Stradali, finanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), del progetto EPIV (Epidemiologia e Prevenzione degli Incidenti e della Violenza, finanziato dall Istituto Superiore di Sanità) e del progetto DBT (Diagnostica biochimico-tossicologica in matrici convenzionali e non convenzionali: applicazioni per l attuazione del Codice della Strada e per le Dipendenze, finanziato dall Istituto Superiore di Sanità). 237
3 bevande alcoliche, quindi, rappresentano complessivamente il 67% degli intervistati, con preponderanza dei maschi (75%) rispetto alla componente femminile (59%). L età contribuisce in modo rilevante a modificare l abitudine all uso di alcol: nelle classi più giovani la prevalenza dei consumatori si attesta al 48%, sale invece al 78% tra i diciottenni e diciannovenni. I ragazzi che fanno uso di bevande alcoliche sono a qualsiasi età più numerosi delle ragazze. In media si comincia a bere attorno ai 13 anni (le ragazze attorno ai 14) ma è mediamente verso i 15 anni che il consumo di alcol diventa un abitudine più regolare per chi ne fa uso. Tra le bevande alcoliche consumate la birra si colloca al primo posto, a tutte le età, con una percentuale di consumatori superiore al 51% dell intero campione. Seguono il vino (bevuto dal 38% dei giovani), i superalcolici (36%) e gli aperitivi e digestivi alcolici (31%). L uso di qualunque bevanda alcolica è molto più diffuso nelle regioni settentrionali del Paese, decrescendo progressivamente verso il Sud e le Isole. Il consumo di alcol riguarda indifferentemente i due generi. La prevalenza di consumatori cresce con l età: in pratica, a anni tre ragazzi su quattro bevono birra, vino o superalcolici e molti consumano contemporaneamente più bevande. L uso di aperitivi è leggermente più contenuto. L assunzione di superalcolici è concentrata soprattutto nel week-end o in particolari occasioni, mentre la birra e il vino vengono bevuti più frequentemente, come gli aperitivi il cui consumo è particolarmente diffuso anche durante la settimana. Il vino viene consumato prevalentemente durante i pasti, la birra lungo tutto l arco della giornata. Aperitivi e superalcolici vengono invece generalmente consumati fuori pasto. Per la maggior parte dei partecipanti allo studio (ragazzi e ragazze) l occasione di bere si presenta soprattutto a casa di amici. a si beve naturalmente anche al pub, in discoteca, in pizzeria ed infine in casa propria, anche se in misura più contenuta. Uso di bevande alcoliche per genere ed area geografica: birra (val. %) 55,7 50,5 48,6 37,5 35,4 29,
4 Uso di bevande alcoliche per genere ed area geografica: vino (val. %) 2 42,9 37,0 28,9 27,8 21,9 13,3 Uso di bevande alcoliche per genere ed area geografica: superalcolici (val. %) 2 39,8 35,4 24,3 31,3 20,4 11,8 Quasi la metà dei ragazzi sostiene di essersi ubriacato almeno una volta nella vita. Questo vissuto che si presenta più marcato nelle regioni settentrionali e centrali del Paese - riguarda tutti, maschi e femmine; ma tra coloro che talora hanno alzato un po troppo il gomito la componente maschile è più rappresentata La percezione dei rischi per la salute connessi all uso dell alcol I giovani che hanno partecipato alla ricerca - soprattutto i maschi - ritengono che il consumo di alcol possa produrre danni alla salute mentale (19.1%) o fisica (29.1%). Una quota più alta - attorno al 60% - questa volta con una maggiore prevalenza femminile - pensa che invece le bevande alcoliche non producano alcun danno se assunte in quantità moderate ( dipende dalla quantità ). Si tratta di convinzioni che non variano sostanzialmente con l età. Un segnale in controtendenza proviene tuttavia da una piccola quota di giovani, attorno al 5-8%, quota crescente con l età, soprattutto maschi, che non ritiene affatto dannoso per la salute il consumo di alcol. 239
5 Prevalenza dell'uso di bevande alcoliche nei due generi per età (val. %) ,8 67,6 52,3 75,8 61,5 84,4 85,6 65,3 68,0 81,8 74,0 42, Alcol & guida: i comportamenti sulla strada Il 4% dei ragazzi e l 1% delle ragazze che hanno partecipato allo studio non ritengono che mettersi alla guida dopo aver assunto bevande alcoliche possa accrescere il rischio di un incidente stradale. La maggioranza del campione coinvolto nella ricerca (53% dei maschi e 59% delle femmine) pensa invece esattamente il contrario: chi intende mettersi alla guida di un veicolo e assume bevande alcoliche, aumenta il rischio di avere un incidente stradale. Un altra quota - attorno al 40% - pur riconoscendo l esistenza di un maggior rischio lo ritiene tuttavia legato alla quantità di alcol assunto; insomma, ancora una volta, dipende dalla quantità. Tra coloro che guidano un automobile, il 30.1% dei maschi e l 8.2% delle femmine dichiarano di aver guidato almeno una volta nella vita sentendosi in condizioni alterate a causa dell alcol assunto; dichiarano invece di aver fatto questa esperienza nelle ultime quattro settimane che hanno preceduto l intervista il 19.1% dei maschi e il 5.6% delle femmine (che vuol dire poi un ragazzo su cinque e una ragazza su venti). Sempre tra coloro che guidano un automobile, l 8.3% dei maschi ed il 3.0% delle femmine hanno dichiarato di essere stati fermati almeno una volta, mentre erano alla guida, per il controllo del tasso alcolemico. 4. Discussione e conclusioni I primi risultati ottenuti dallo studio indicano che la guida sotto l effetto dell alcol non è un evento raro tra i giovani. In base ai risultati di molti studi, e dai controlli su strada effettuati dalla Polizia Stradale, sappiamo che la proporzione di soggetti trovati con alcolemia superiore al limite di legge aumenta al crescere dell età: ciò sottolinea ulteriormente quanto sia importante che i più giovani percepiscano chiaramente questo rischio, per evitare di incorrervi poi da adulti. Una attenta e specifica riflessione deve essere effettuata sulla percezione della quantità di alcol che può essere assunta senza ripercussioni sulla 240
6 Uso di bevande alcoliche per genere ed area geografica: superalcolici (val. %) 2 39,8 35,4 24,3 31,3 20,4 11,8 guida (e senza superare il limite legale). Circa la percezione dei danni sulla salute e circa il rischio per la guida, il gruppo di coloro che rispondono dipende dalla quantità è molto numeroso. L affermazione può essere teoricamente corretta, ma nei fatti la quantità è estremamente variabile da individuo ad individuo; e lo è anche all interno dello stesso individuo, dipendendo dalle modalità di assunzione, dall abitudine al bere (si tenga conto, ad esempio, di coloro che usano bevande alcoliche solo nel fine settimana) e da numerosi altri fattori. Ancora, poiché il problema è sempre quello dell interazione Uomo- Ambiente-Veicolo, una quantità assunta che mediamente comporti rischi moderati, può essere determinante nel ridurre drasticamente i livelli di attenzione se si accumulano e interagiscono tra loro condizioni particolarmente sfavorevoli. Per questa ragione pensiamo che il messaggio da trasmettere ai giovani, come ai meno giovani, sia quello dell incompatibilità tra alcol e guida. Infine, sul versante della salute ci sembra opportuno ed urgente che i ragazzi prendano coscienza che l uso di bevande alcoliche in giovane età è comunque da evitare, e che gli adulti siano correttamente informati sulle quantità che, allo stato attuale delle conoscenze, in base al sesso e al proprio stato di salute, possono essere considerate non dannose per un individuo adulto (in base a quanto segnalato dall Organizzazione ondiale della Sanità). RICONOSCIENTI Al presente lavoro hanno collaborato Antonella Crenca, Gianni ondi, assimiliano Bugarini e Stefano Gentili. 241
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