CAPITOLO 11 INCENTIVI SALARIALI
|
|
- Dorotea Simoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CAPITOLO 11 INCENTIVI SALARIALI Fate l ipotesi che ci siano 100 lavoratori in un economia in cui operano due imprese. Per l impresa A, il prodotto marginale dei lavoratori è pari a 35 l ora. Per l impresa B, invece, il prodotto marginale del lavoratore 1 è pari 1 all ora, quello del lavoratore 2 è pari a 2, e così via. L impresa A paga i suoi lavoratori un salario orario di 35 l ora mentre l impresa B paga i suoi lavoratori un salario basato sulla performance. Come si selezioneranno i lavoratori tra le imprese? Fate ora l ipotesi che una riduzione della domanda per entrambe le imprese riduca di metà il valore di ogni lavoratore di ogni impresa. Come si selezioneranno in questo caso i lavoratori tra le imprese? I lavoratori da 1 a 34 lavorano per l impresa A dato che il salario orario di 35 è maggiore del valore della loro produttività marginale nell impresa B. I lavoratori da 36 a 100, invece, lavorano per l impresa B. Il lavoratore 35 è indifferente. I lavoratori più produttivi, quindi, si accalcano nell impresa con salario basato sulla performance. Dopo la diminuzione del prezzo dell output, il prodotto marginale dei lavoratori per l impresa A è pari a 17,50 l ora, mentre per l impresa B il valore del lavoratore 1 diminuisce a 50 centesimi, il valore del lavoratore 2 scende a 1 l ora, e così via. La questione chiave è considerare ciò che accade al salario nell impresa con salario basato sulla performance. Anche questo salario presumibilmente diminuirà a 17,50 l ora. Se il salario si dimezza, allora la selezione dei lavoratori nelle due imprese rimane invariata Le aziende di taxi negli Stati Uniti in genere posseggono un gran numero di taxi e licenze. I tassisti, invece, pagano una quota giornaliera per affittare il taxi dall azienda. In cambio, i tassisti hanno il diritto di tenere gli introiti delle corse (cioè in pratica ricevono una commissione del 100% sulle loro vendite). Perché si è sviluppato questo tipo di retribuzione nell industria dei taxi? Immaginate quello che accadrebbe se l azienda di taxi pagasse una tassa del 50% sugli introiti delle corse. I tassisti avrebbero un incentivo a dare un errata informazione all azienda sulla quantità di introiti che hanno ottenuto per intascarne la maggior parte. Dato che le aziende di taxi trovano quasi impossibile monitorare i loro lavoratori, hanno sviluppato uno schema di retribuzione che lascia il monitoraggio agli autisti: facendo pagare una quota di affitto e lasciando che gli autisti tengano tutti gli introiti, ogni autista ha un incentivo a comportarsi in modo corretto sul lavoro Un impresa assume due lavoratori per assemblare biciclette. Per l impresa, il valore ogni assemblaggio è pari a 12. Per Carlo, il costo marginale dello sforzo è MC = 4N, dove N è il numero di biciclette assemblate ogni ora. Il costo marginale di Donatella è MC = 6N. (a) Se l impresa paga salari legati alla performance, quale sarà il salario orario di ogni lavoratore? Dato che per l impresa il valore di ogni assemblaggio è pari a 12, se l impresa offrisse salari legati alla performance, essa pagherebbe 12 per un assemblaggio, 24 per due assemblaggi, ecc.. Dato che il costo marginale di Carlo per il primo assemblaggio è pari a 4, il secondo è pari a 8, il terzo è pari a 12 e il quarto è pari a 16, Carlo assemblerà 3 biciclette ogni ora e riceverà un salario orario pari a 36. Analogamente, il costo marginale di Donatella per il primo assemblaggio è 6, quello per il secondo è pari a 12 e il terzo è pari a 18. Quindi Donatella assembla 2 biciclette ogni ora e riceve un salario orario di pari a
2 (b) Fate ora l ipotesi che l impresa offra un salario orario di 15 all ora e che licenzi ogni lavoratore che non assembla almeno 1,5 biciclette l ora. Quante biciclette assemblerà ogni lavoratore in una giornata lavorativa di 8 ore? Dato che lavorare è faticoso per i lavoratori, ognuno lavorerà duro per evitare di essere licenziato, ma non farà nulla di più di quanto necessario. Di conseguenza, ogni lavoratore assemblerà 1,5 biciclette all ora, per un totale di 12 biciclette in una giornata di otto ore Supponete che tutti i lavoratori inizino a lavorare per una particolare impresa quando hanno 20 anni. Il valore del prodotto marginale di ogni lavoratore è pari a 18 l ora. Per evitare che i lavoratori si sottraggano alle loro responsabilità sul lavoro, viene imposto un sistema di retribuzione differita; in particolare, il livello di salario per ogni livello di anzianità è determinato da: Salario = 10 + (0,4 anni nell impresa). Ipotizzate anche che il tasso di sconto sia zero per tutti i lavoratori. Quale sarà l età obbligatoria di pensionamento con questo schema di retribuzione? (Suggerimento: utilizzate un foglio di calcolo Excel). Per semplificare il problema, fate l ipotesi che il lavoratore lavori un ora all anno (la risposta sarebbe la stessa indipendentemente dal numero di ore lavorative, se il numero di ore lavorate in ogni anno è costante). Alcune delle variabili necessarie per determinare la lunghezza ottima del contratto sono: Età Anzianità sul posto di lavoro VMP VMP cumulato Salario Salario cumulato ,00 10, ,40 20, ,80 31, ,20 42,40 : : : : : : ,60 276, ,00 294, ,40 312, ,80 331,20 : : : : : : ,60 712, ,00 738, ,40 764,40 Il VMP è constante a 18 l anno. Il VMP cumulato dà il prodotto totale del lavoratore all impresa in ogni anno del contratto. Il salario contrattuale si calcola usando l equazione data, mentre il salario cumulato è il valore totale del salario ricevuto dal lavoratore fino a quel punto. Fino al ventesimo anno di anzianità, il lavoratore riceve un salario inferiore al valore del suo prodotto marginale (VPM); dopo il 21mo anno, il salario del lavoratore supera il valore del suo prodotto marginale. Il contratto sarà quando scisso quando il VPM totale cumulato uguaglia il salario totale cumulato pagato dal contratto di retribuzione differita. Ciò si verifica al 41mo anno di lavoro. Così l età ottimale per il pensionamento del lavoratore è 61 anni. Consentire al lavoratore di andare in pensione dopo questa età sarebbe un pessimo affare per l impresa. 73
3 11-5. Fate l ipotesi che la tecnologia di produzione necessiti di una forza lavoro pari a 100 lavoratori indipendentemente dal livello salariale. L impresa, tuttavia, sa che la produttività del lavoratore è fortemente influenzata dal suo salario. La relazione storica tra il livello di salario e l output dell impresa è dato da: Salario Orario 8, , , , , Unità di Output Quale livello salariale dovrebbe scegliere un impresa che massimizza il profitto? Cosa accade al salario di efficienza se c è un aumento della domanda per l output dell impresa? I dati del problema possono essere utilizzati per calcolare l elasticità dell output rispetto al salario. Il salario di efficienza è infatti tale per cui l elasticità deve essere pari a 1. Tale condizione è soddisfatta se l impresa aumenta il salario orario da 10 a 11,25 : (90-80)/80 (11,25-10)/10 = 1. Il salario di efficienza, quindi, è 11,25. Osservate che questo salario di efficienza è indipendente da ogni qualsiasi condizione del mercato del lavoro e non dipende dal livello dalla domanda per l output dell impresa Siano date tre imprese identiche che differiscono però nell efficienza del monitoraggio dei lavoratori, che è data per ogni impresa e non può essere cambiata. Il costo del monitoraggio è lo stesso in tutte e tre le imprese, ma l impresa A identifica i lavoratori scansafatiche quasi sempre, l impresa B ha una probabilità lievemente inferiore di scoprire i lavoratori scansafatiche, e l impresa C ha una probabilità bassa di identificare il lavoratori che si sottraggono ai loro compiti. Se tutte e tre le imprese pagano salari di efficienza per evitare che i loro lavoratori facciano gli scansafatiche, quale impresa pagherà il salario di efficienza maggiore? E quale impresa quello minore? In questo esempio, non c è connessione tra costo del monitoraggio e efficienza del monitoraggio, dato che è stato ipotizzato che l efficienza del monitoraggio non può essere variata. Inoltre, il valore della disoccupazione è lo stesso per i lavoratori indipendentemente dal loro datore di lavoro. Focalizzandosi proprio sulla probabilità di essere scoperti e licenziati, quindi, i lavoratori nell impresa A hanno l incentivo minore a non impegnarsi (dato che è più probabile che siano scoperti) mentre i lavoratori dell impresa C hanno l incentivo più grande a sottrarsi ai loro compiti (dato che è meno probabile che siano scoperti). I salari di efficienza vengono usati per compensare l incentivo di sottrarsi ai propri compiti. In base alla discussione precedente, quindi, l impresa A pagherà il salario di efficienza più basso mentre l impresa C quello più elevato Siano date tre imprese identiche in tutti gli aspetti (inclusa la probabilità con la quale scoprono un lavoratore scansafatiche), che differiscono però per i costi di monitoraggio. Monitorare i lavoratori è molto costoso per l impresa A, mediamente costoso per l impresa B e poco costoso per l impresa C. Se tutte e tre le imprese pagano salari di efficienza per evitare che i loro lavoratori si sottraggano ai loro doveri, quale impresa pagherà il maggiore salario di efficienza? Quale impresa pagherà quello minore? In questo esempio, non c è connessione tra il costo di monitoraggio e l efficienza del monitoraggio. Il salario di efficienza, quindi, è determinato dagli incentivi dei lavoratori, non dai costi delle imprese (la decisione di monitorare i lavoratori, invece, dipenderà dal costo del monitoraggio). Quindi, tutte tre le imprese le offriranno lo stesso salario di efficienza. 74
4 11-8. Perché è più probabile che un impresa paghi un salario orario ai lavoratori impiegati nel proprio stabilimento, ma un salario legato alla performance ai suoi rappresentanti? Ogni lavoratore impiegato nello stabilimento ha un posto nella linea di assemblaggio e deve fare una determinata mansione per ogni unità del prodotto che viene realizzata. Quindi, il processo di produzione richiede un ridotto monitoraggio dei lavoratori, dato che i lavoratori sono più o meno obbligati a fare il loro lavoro o la linea di assemblaggio si interromperà e il direttore dello stabilimento saprà risalire al colpevole. Questa è la situazione ideale nella quale utilizzare un sistema di retribuzione basato sul salario orario. Viceversa, è più probabile che i rappresentanti percepiscano un salario basato sulla performance perché è molto più difficile monitorare i loro sforzi: pagando salari legati alla performance, i venditori hanno un incentivo a lavorare duro per vendere il più possibile Fate l ipotesi che l utilità di un lavoratore dipenda soltanto dal suo salario (un bene ) e da quanto impegno mette sul posto di lavoro (un male ). Disegnate le curve di indifferenza relative a questi due beni per il lavoratore. Curve di indifferenza: salari e impegno Impegno Salario Con il salario sull asse orizzontale, le curve di indifferenza hanno la forma mostrata nella figura. Esse sono inclinate positivamente e l utilità aumenta all aumentare del salario e al diminuire dello sforzo. In questo modo, le curve riflettono il fatto che i salari sono un bene, mentre lo sforzo è un male. 75
5 (a) Perché un impresa sceglierebbe di offrire un contratto di profit sharing ai suoi lavoratori occupati invece di pagare salari legati alla performance? E molto difficile pagare salari legati alla performance in alcuni situazioni. Per esempio, se la produzione dipende dalla performance del gruppo di lavoratori, determinare il contributo del singolo può essere impossibile. Considerate la Southwest Airlines, famosa per avere un programma di profit sharing e molto amata dai suoi lavoratori. Per pagare un assistente di volo un salario legato alla performance, la compagnia aerea dovrebbe intervistare i passeggeri quando decolla l aereo e quindi, in base all opinione dei passeggeri, pagare appropriati salari legati alla performance. Chiaramente questo è impossibile. Il profit sharing, d altra parte, è un modo conveniente per approssimare il sistema di salario legato alla performance. Dato che tutti i lavoratori sono coperti dal profit sharing alla Southwest Airlines, tutti i lavoratori hanno un incentivo continuo a fare molto bene il loro lavoro affinchè i clienti siano soddisfatti. (b) Descrivete il problema del free riding in un sistema di retribuzione di profit sharing. Come potrebbero risolvere questo problema i lavoratori di un impresa? Quando tutti i lavoratori sono coperti da un piano di profit sharing, un lavoratore singolo ha l incentivo ad evitare le sue responsabilità dato che la produzione dipende solo in modo minimo dal suo impegno, ma dipende in gran parte dall impegno di tutto il suo gruppo di lavoro. Se tutti i lavoratori ragionassero in questo modo, però, ne risulterebbe un livello di produzione molto basso. Di conseguenza, il profitto totale dell impresa sarebbe molto minore del caso in cui i lavoratori fossero pagati con uno schema retributivo legato alla performance. Un modo per risolvere il problema del free rider è la pressione sociale. Se l atmosfera creata dei lavoratori all interno del gruppo è di responsabilizzazione, in cui ognuno deve fare la sua parte e chi fa lo scansafatiche viene punito in qualche modo (socialmente, attraverso report annuali sul rendimento, con il licenziamento, etc.), l incentivo a sottrarsi ai propri obblighi sarà ridotto (a) Spiegate in che modo le stock-options sono un meccanismo per cercare di allineare gli incentivi dei CEO con gli incentivi degli azionisti? L idea di base è che il valore totale delle stock options dei CEO sarà maggiore se il prezzo della quota aumenta durante la loro permanenza in azienda. Dato che gli azionisti vogliono che l impresa abbia azioni di alto valore, offrire azioni ai CEO come parte del loro pacchetto compensativo è un modo per incentivare i CEO a massimizzare il profitto dell impresa. (b) Enron era un azienda che è stata rovinata in parte dalle azioni offerte al management dirigenziale. Spiegate. Sebbene offrire azioni possa essere un modo per allineare gli incentivi del CEO con quelli degli azionisti, quello che accade realmente è che le azioni danno un incentivo al CEO a massimizzare il prezzo della quota con ogni mezzo possibile. Alla Enron (e alla WorldCom e altre), questo ha portato a CEO a comportamenti scorretti. Quindi, il prezzo dell azione è aumentato ma non per le giuste ragioni (cioè un maggiore valore dell impresa), bensì per ragioni sbagliate (esempio, contabilità errata, etc.). I CEO hanno incassato le loro stock options appena prima che il mercato scoprisse il problema. In questo caso, le stock options hanno aumentato la ricchezza del CEO ma non il valore dell impresa per l azionista. (c) Oltre ad appropriate riforme contabili, quali altre riforme relative alle stock options possono evitare che situazioni come quella accaduta alla Enron non si verifichino in futuro? Una possibile soluzione al problema (b) sarebbe emettere stock options che non possono essere incassate dal CEO per un certo periodo dopo l abbandono dell azienda (ad esempio, due, cinque o dieci anni). In teoria, tali stock-options spingerebbero il CEO a prendere le migliori decisioni di lungo periodo per l impresa. 76
6 (a) Gli avvocati che si occupano di lesioni personali non fanno pagare nulla al cliente finché non ottengono un risarcimento monetario sulla base del successo della causa dei loro clienti. Perché? Una ragione è che molte persone, pur avendo casi con evidenza solida, non potrebbero pagare le spese legali nel caso perdessero la causa. Anche se tali individui hanno buone probabilità di vincere, non ne sono certi. Senza questo tipo di contratto, questi clienti potrebbero decidere di non perseguire la loro causa data l incertezza del risultato. Un altra ragione che giustifica tale tipo di contratto sono gli incentivi: se gli avvocati ricevono il pagamento solamente dopo aver vinto la causa e ottenuto il risarcimento, questo spinge l avvocato a perseguire la vittoria con il massimo impegno. In realtà, questo sistema di pagamento può essere visto come un tipo di profit sharing. (b) Cosa accadrebbe al numero di cause se gli avvocati dovessero invece far pagare un salario orario e non una percentuale fissa sul risarcimento? Questo ridurrebbe il numero di cause dato che molte persone non perseguirebbero cause frivole. Molti individui sono infatti avversi al rischio e sarebbero spaventati all idea di perdere ed essere costretti a pagare di tasca loro le elevate parcelle dell avvocato. 77
CAPITOLO 10 I SINDACATI
CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione
DettagliCapitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica
Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliIndice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliCAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO
CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO 1-1. Quante ore allocherà un individuo alle attività di tempo libero se le sue curve di indifferenza tra consumo e beni sono concave verso l origine? Il lavoratore o lavorerà
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliIl mercato del lavoro
Il mercato del lavoro Dati mercato del lavoro: Un confronto (2012) Italia Francia Germania OECD Tasso disoccupazione 10.7 10.3 5.5 8.0 Tasso occupazione (*) 57.6 63.9 72.8 65.1 Femminile 47.8 60 68 57.2
DettagliDipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014
Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Applicazione di politica economica: l assicurazione sulla salute e il mercato del lavoro 1 Negli Stati Uniti i datori di lavoro
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano -Il modello dell istruzione 1 Il capitale umano Il modello dell istruzione L istruzione, come abbiamo visto, è associata a tassi di disoccupazione
DettagliInflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste:
Inflazione e Produzione In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste: Da cosa è determinata l Inflazione? Perché le autorità monetarie tendono a combatterla? Attraverso quali canali
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliIstituzioni di Economia
Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliIl mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria
Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern
DettagliCapitolo 26: Il mercato del lavoro
Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo
DettagliEdited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.
In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliCapitolo 10 Z Elasticità della domanda
Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliScelte in condizioni di rischio e incertezza
CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
DettagliLa Concorrenza Monopolistica
La Concorrenza Monopolistica Caratteristiche Molteplicità di imprese Libertà di entrata (entreranno imprese finché vi sarà possibilità di profitti positivi). L entrata di nuove imprese favorisce i consumatori
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliMICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare
DettagliI ricavi ed i costi di produzione
I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa
DettagliBlanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari
Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.
DettagliÈ importante la struttura finanziaria?
CAPITOLO 17 È importante la struttura finanziaria? Semplici PROBLEMI 1. Si noti che il valore di mercato di Copperhead supera di molto il suo valore contabile: Valore di mercato Azioni (8 milioni di azioni
DettagliEconomia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi
Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 15 Il monopolio Inquadramento generale In questa sezione prenderemo
DettagliIl settore moto e il credito al consumo
Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il
DettagliCAPITOLO 5 I DIFFERENZIALI SALARIALI COMPENSATIVI
CAPITOLO 5 I DIFFERENZIALI SALARIALI COMPENSATIVI 5-1. I politici ambientalisti spesso sostengono che è redditizio per le imprese perseguire una strategia amica dell ambiente (per esempio, costruendo fabbriche
DettagliCapitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 10 Costi COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene ricordare che la categoria
DettagliLezione 10 Segnalazione e auto-selezione
Lezione 10 Segnalazione e auto-selezione I problemi derivanti dalla selezione avversa possono essere attenuati da due risposte organizzative: 1) La segnalazione. Una delle parti mette in atto comportamenti
DettagliMassimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del
DettagliAspettative, consumo e investimento
Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina
DettagliESERCITAZIONE 1. 15 novembre 2012
ESERCITAZIONE 1 Economia dell Informazione e dei Mercati Finanziari C.d.L. in Economia degli Intermediari e dei Mercati Finanziari (8 C.F.U.) C.d.L. in Statistica per le decisioni finanziarie ed attuariali
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano - L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni 1 L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni La forma del profilo età guadagni
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 19 e 20. Dott.ssa Rossella Greco
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 19 e 20 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 1. dal Cap. 19 del Libro di Testo) Nei paesi di Richland
DettagliSCREENING E MERCATI ASSICURATIVI
SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante
DettagliMONOPOLIO, MONOPOLISTA
Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliRichiami di teoria della domanda di moneta
Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale
DettagliCAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI
VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita
DettagliIntroduzione all informazione asimmetrica. Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale;
Introduzione all informazione asimmetrica Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale; Informazione imperfetta Virtualmente ogni transazione economica
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
DettagliA.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI
A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI Esercizio 1 a) Qual è la differenza tra sistema pensionistico a ripartizione con metodo contributivo e sistema pensionistico
DettagliIndice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3
INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE VI IL MERCATO REALE PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 Il settore reale ---------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliSTUDIO LEGALE ASSOCIATO KANAYAMA Norme base della retribuzione degli avvocati (versione abbreviata)
STUDIO LEGALE ASSOCIATO KANAYAMA Norme base della retribuzione degli avvocati (versione abbreviata) ART. 1 TIPOLOGIE DI RETRIBUZIONE DEGLI AVVOCATI, ECC. 1) Le tipologie di retribuzione degli avvocati
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-7 Il capitale umano - La teoria dei segnali 1 Hip. base del modello di istruzione (teoria del capitale umano): istruzione => ( produttività del lavoratore) => w. Ragionamento
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliIl mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma
Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del
DettagliPaperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust?
Paperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust? Paperone Anna Torre, Rockerduck Ludovico Pernazza 1-14 giugno 01 Università di Pavia, Dipartimento di Matematica Concorrenza Due imprese Pap e Rock operano
DettagliCapitolo 20: Scelta Intertemporale
Capitolo 20: Scelta Intertemporale 20.1: Introduzione Gli elementi di teoria economica trattati finora possono essere applicati a vari contesti. Tra questi, due rivestono particolare importanza: la scelta
DettagliCapitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliPIL : produzione e reddito
PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi
Dettaglistudi e analisi finanziarie La Duration
La Duration Cerchiamo di capire perchè le obbligazioni a tasso fisso possono oscillare di prezzo e, quindi, anche il valore di un fondo di investimento obbligazionario possa diminuire. Spesso si crede
DettagliCapitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale
DettagliCAPITOLO 7 LA DISTRIBUZIONE DEL SALARIO
CAPITOLO 7 LA DISTRIBUZIONE DEALARIO 7-1. Valutate la validità della seguente affermazione: il crescente differenziale salariale tra i lavoratori altamente istruiti e quelli meno istruiti genererà dei
DettagliDisoccupazione e salario reale
Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i
DettagliMaster della filiera cereagricola. Impresa e mercati. Facoltà di Agraria Università di Teramo. Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa
Master della filiera cereagricola Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa Facoltà di Agraria Università di Teramo Impresa e mercati Parte prima L impresa L impresa e il suo problema economico L economia studia
DettagliIl razionamento del credito
Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento
Dettagli= 8.000 + 2.000 = 5.000.
Esercizio 1 Consideriamo il mercato delle barche usate e supponiamo che esse possano essere di due tipi, di buona qualità e di cattiva qualità. Il valore di una barca di buona qualità è q = 8000, mentre
DettagliAspettative, Produzione e Politica Economica
Aspettative, Produzione e Politica Economica In questa lezione: Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione. Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative. Determiniamo
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 19: Spence s Job Market Signalling model David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 4. dal Cap. 21 del Libro di Testo) a) Gregorio,
DettagliPerchè un asta? Lezione 15. Tipi di aste. Tipi di aste. Tipi di aste. Tipi di aste. Aste
Perchè un asta? Lezione 15 Aste Una delle forme più antiche di mercato. Arte, immobili pubblici, licenze telefoniche, frutta, e-bay E spesso difficile scoprire quanto potenziali acquirenti valutino effettivamente
DettagliL INFORMAZIONE ASIMMETRICA
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 L INFORMAZIONE ASIMMETRICA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliREGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE
REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE Nella Sezione 16.5 abbiamo visto come un regolatore che voglia fissare il prezzo del monopolista in modo da minimizzare la
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliCALCOLO COMBINATORIO
CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,
DettagliLezione 8. (BAG cap. 7) IL MEDIO PERIODO Il mercato del lavoro. Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia IL MEDIO PERIODO
Lezione 8 (BAG cap. 7) IL MEDIO PERIODO Il mercato del lavoro Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia IL MEDIO PERIODO 2 1 Nel breve periodo la domanda determina la produzione =>
DettagliI COSTI NEL BREVE PERIODO
Capitolo 10 Costi COSTI Occorre collegare la produzione dell impresa ai costi sostenuti per realizzarla, sia nel breve, sia nel lungo periodo Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
DettagliUD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario
UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliEsercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA
Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro Applicazioni di politica economica: trattenute in busta paga e sussidi 1 Effetti di una politica governativa che sposti la curva
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Ampliamo la teoria ipotizzando che ci siano molti tipi differenti di lavoratori (i.e. specializzati, non specializzati) e molti tipi differenti
DettagliLezione 23. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione di primo grado. Discriminazione di primo grado
Lezione 3 omportamento monopolistico ome dovrebbe fissare il prezzo un monopolista? Fino ad ora abbiamo pensato al monopolio come ad un impresa che deve vendere il suo prodotto allo stesso prezzo per ogni
DettagliEsercitazione del 5/10/09
Esercitazione del 5/10/09 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Corso di Microeconomia, Docente Luigi Marattin 1 Esercizi. 1.1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato sono date da:
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliChi non risolve esercizi non impara la matematica.
96 matematica per l economia Esercizio 65. Consideriamo ancora il problema 63 dell azienda vinicola, aggiungendo la condizione che l azienda non può produrre più di 200 bottiglie al mese. Soluzione. La
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro sufficiente
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13 Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 11 del Libro di Testo) Curva di offerta degli stereo portatili
DettagliEquazione quantitativa della moneta
Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene
DettagliUn modello matematico di investimento ottimale
Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Investimento per un singolo agente
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
Dettagli