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2 Provincia di Chieti A cura di Agenda 21 Locale della Provincia di Chieti P.zza Monsignor Venturi Chieti Tel Fax agenda21@provincia.chieti.it Ing. Manuel De Santis Tel manueldesantis@yahoo.it Dot.ssa Donatella Pavone Tel dontella.pavone1@tin.it Arch. Mauro Latini Coordinatore Rete Agenda 21 Locale della Regione Abruzzo Tel ; Fax mauro-latini@tiscali.it Si ringraziano tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione del Manuale Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 2

3 Provincia di Chieti INDICE PREMESSA 5 CAPITOLO 1 SVILUPPO SOSTENIBILE ED AMBIENTE Il Green Public Procurement Criteri ed etichette ecologiche 13 CAPITOLO 2 CONTESTO POLITICO E NORMATIVO Internazionale Europeo Nazionale Regionale Procedure d acquisto nelle Pubbliche Amministrazioni Appalti di rilevanza comunitaria Appalti sotto soglia Spese in economia CONSIP L inserimento dei criteri ecologici nelle procedure d appalto 47 CAPITOLO 3 IL PROGETTO GPP DELLA PROVINCIA DI CHIETI Analisi dello stato attuale della Provincia di Chieti Sintesi dei risultati Obiettivi e strategie della Provincia 65 CAPITOLO 4 INDICAZIONI OPERATIVE Esempio di bando per il servizio di pulizia Esempio di bando per la fornitura di carta per fotocopiatrici e stampanti Esempio di bando per la fornitura di arredi per scuole ed uffici 73 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 76 ALLEGATO 1 STRUMENTI DI SENSIBILIZZAZIONE DELL ENTE 78 Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 3

4 Provincia di Chieti ALLEGATO 2 ELENCO PRODOTTI ECOLABEL UTILIZZABILI DALLA PROVINCIA 87 ALLEGATO 3 SCHEMA DI AUTOVALUTAZIONE DELLA POLITICA DI GPP 89 ALLEGATO 4 CHECK-LIST DI VERIFICA DEI BANDI 90 ALLEGATO 5 MANUALE DEI CORRETTI COMPORTAMENTI 94 ALLEGATO 6 CATEGORIE DEI PRODOTTI E SERVIZI ED ELENCO CRITERI ECOLOGICI 111 Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 4

5 Provincia di Chieti PREMESSA Il cammino promosso dalla Provincia di Chieti in favore di politiche per la sostenibilità, avviato con la sottoscrizione della Carta di Aalborg 1, proseguito con l Adesione volontaria al Protocollo di Kyoto 2 e confermato con l Adesione agli Aalborg Committments 3, alla vigilia della VI Conferenza delle Città Sostenibili 4, e successivamente alla riconferma della leadership europea in materia di lotta ai Cambiamenti Climatici 5, necessita di un accelerazione al fine di tradurre la visione comune di un futuro sostenibile in obiettivi concreti ed azioni a livello locale. Tra i vari strumenti a disposizione delle politiche per lo sviluppo sostenibile quello degli Appalti ed Acquisti Verdi (Green Public Procurement) è il più idoneo a coniugare le esigenze di raggiungimento degli obiettivi dell Agenda di Lisbona 6 e quelli della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile delineata a Göteborg 7 ; il più efficace nell incidere sugli stili di vita dei singoli e delle organizzazioni e nel ri-orientare la produzione in direzione della sostenibilità. A conferma che tra gli obiettivi di Lisbona e quelli di Göteborg non vi possono essere contraddizioni, la Sentenza della Corte di Giustizia Europea, 8 che ha indotto a 1 Deliberazione di Consiglio Provinciale n CON / 3 del Deliberazione di Consiglio Provinciale n CON / 15 del Deliberazione di Consiglio Provinciale n CON / 23 del Quinta Conferenza Europea delle Città Sostenibili Portare gli impegni di Aalborg nelle strade Siviglia marzo Energy for a changing World 10 gennaio 2007 http//ec.europa.eu/energy/energy_policy/index_en.htm 6 La Strategia di Lisbona per il rinnovamento economico, sociale e ambientale concordata dal Consiglio europeo nel marzo 2000 quale piano decennale per fare dell Europa l economia basata sulla conoscenza più concorrenziale del mondo http//ec.europa.eu/lisbon_strategy/index_en.html 7 Consiglio Europeo di Göteborg 15 e 16 giugno 2001 Conclusioni della Presidenza Strategia per lo Sviluppo Sostenibile - http// 8 Sentenza della Corte di Giustizia Europea Caso Concordia Bus «Appalti pubblici di servizi nel settore dei trasporti - Direttive 92/50/CEE e93/38/cee - Comune aggiudicatore che organizza i servizi di trasporto in autobus ed un cui ente Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 5

6 Provincia di Chieti rimodulare la normativa europea in termini di appalti pubblici 9, costituisce un importante punto di riferimento. Non può passare inosservato che gli acquisti effettuati dalla Pubblica Amministrazione rappresentano in Italia il 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL), in Europa il 18%, negli USA il 14% e che, nell inserire criteri di qualificazione ambientale nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di acquisto di beni e servizi, le stesse svolgono di fatto il ruolo di cliente e di consumatore, e, in quanto tali, assumono da un lato una forte capacità di orientamento del mercato e dall altro forniscono, in termini di comportamenti, il buon esempio. In attesa di un coerente e definitivo impulso governativo, avviato con la Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 10, proseguito con il decreto 8 maggio 2003 n e recentemente ribadito nell ambito della Finanziaria 2007 attraverso l annuncio delle linee guida per un piano di attuazione del Green pubblic procurement e del Piano nazionale per la politica integrata di prodotto, gli Enti locali sono chiamati a dare forti segnali dal basso di volontà di procedere in tale direzione mediante un impegno concreto che, in Abruzzo, sarà supportato dal Piano Regionale economicamente indipendente partecipa all'appalto in quanto offerente - Presa in considerazione di criteri relativi alla tutela dell'ambiente per determinare l'offerta economicamente più vantaggiosa - Ammissibilità quando l'ente comunale offerente soddisfa più facilmente tali criteri» - Procedimento C-513/99 - http//curia.europa.eu/jurisp/cgibin/form.pl?lang=it&submit=rechercher&alldocs=alldocs&docj=docj&docop=docop&docor=docor&docjo=docjo&nu maff=c-513/99&datefs=&datefe=&nomusuel=&domaine=&mots=&resmax=100 9 COMUNICAZIONE INTERPRETATIVA DELLA COMMISSIONE - Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici COM (2001) 274 definitivo 10 Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (approvata dal CIPE il 2 agosto 2002 con Deliberazione n. 57 Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2002, supplemento ordinario n. 205 ) La Strategia stabilisce che almeno il 30% dei beni acquistati debba rispondere anche a requisiti ecologici; il 30-40% del parco dei beni durevoli debba essere a ridotto consumo energetico, tenendo conto della sostituzione e facendo ricorso al meccanismo della rottamazione. http//www2.minambiente.it/svs/svs/docs/strategia_azione_ambientale.pdf 11 Nell ambito del quale il Ministero dell Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare stabilisce che almeno il 30% dei beni acquistati debba rispondere anche a requisiti ecologici; il 30-40% del parco dei beni durevoli debba essere a ridotto consumo energetico, tenendo conto della sostituzione e facendo ricorso al meccanismo della rottamazione. Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 6

7 Provincia di Chieti Triennale di Tutela e Risanamento Ambientale 12 attraverso apposite linee di intervento. Nella logica di Agenda 21 Locale, infine, un processo di definizione della politica provinciale degli appalti di lavori, forniture e servizi non può escludere nessuno cittadini, consumatori, utenti, fornitori, imprese, pubblica amministrazione, saranno, necessariamente, attori fondamentali affinché la forte spinta che gli Acquisti e gli Appalti Verdi potranno dare al raggiungimento di risultati concreti in termini di sostenibilità sia motivo di soddisfazione per tutta la comunità provinciale ed occasione di sviluppo locale durevole. MAURO LATINI Coordinatore Rete Agende 21 Locali Regione Abruzzo 12 Piano Regionale di Tutela e Risanamento Ambientale , approvato dal Consiglio Regionale dell Abruzzo nella seduta del Verbale 47/7 Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 7

8 Provincia di Chieti CAPITOLO 1 SVILUPPO SOSTENIBILE E AMBIENTE Nel 1987 è comparso per la prima volta sulla scena politica internazionale il termine sviluppo sostenibile all interno del Rapporto della Commissione Mondiale sull Ambiente e lo Sviluppo. Tale Commissione, denominata Bruntland dal nome della presidente norvegese, definisce lo sviluppo sostenibile come - uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni; - un processo nel quale lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l orientamento dello sviluppo tecnologico ed il cambiamento istituzionale sono tutti in armonia, ed accrescono le potenzialità presenti e future per il soddisfacimento delle aspirazioni e dei bisogni umani entro i limiti della capacità di carico degli ecosistemi che ci sostengono. Strettamente legato è, quindi, il problema ambientale che diventa, da allora, di importanza sempre maggiore nella gestione politico-sociale e tema di fondamentale rilievo nell ottica di uno sviluppo in grado di consentire un utilizzo saggio della risorsa natura evitandone un cieco ed insensato sfruttamento. Lo sviluppo sostenibile consentirebbe una crescita economica rispettosa dell ambiente, parallelamente ad una politica ambientale che sia efficace sotto il profilo dei costi. La Dichiarazione di Rio del 1992, stipulata all interno della Conferenza delle Nazioni Unite sull ambiente e lo sviluppo sostenibile, testimonia il continuo interesse e la presa di coscienza del problema da parte dell opinione pubblica ed avvia un nuovo impegno di gestione da parte dei governi del mondo. Il documento programmatico sottoscritto al termine di tale Conferenza è l Agenda 21, cioè il piano di azione per lo svilupposostenibile del mondo nel XXI secolo e che stabilisce i principi ed i criteri a cui devono orientarsi le politiche dello sviluppo, a livello globale e locale. Le Agende 21 locali consentono, quindi, di trasformare gli obiettivi globali in azioni locali attraverso un processo condiviso e di partecipazione di tutti i gruppi e categorie sociali che consenta la realizzazione di strategie, obiettivi ed azioni finalizzati, sempre, alla costruzione del modello sostenibile. Il profilo tracciato continua ad essere percorso anche attraverso la Strategia dell Unione europea per lo sviluppo sostenibile (Goteborg 2001) e rafforzato con il Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 8

9 Provincia di Chieti Sesto Programma d Azione Comunitario del 2002 dove vengono definite le aree di intervento prioritarie per la protezione dell ambiente, i principi direttivi fondamentali e le azioni principali da attuare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. In tale anno, a dimostrazione di un attenzione ed un orientamento sempre maggiore, è stato ratificato il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra ed a Johannesburg si è svolto il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile dove nel piano di implementazione vengono spinti gli enti competenti a tutti i livelli a tenere in considerazione i fattori connessi con lo sviluppo sostenibile nei processi decisionali e dove si sottolinea l importanza di promuovere politiche di appalto pubblico che incoraggino lo sviluppo e la diffusione di beni e servizi compatibili con l ambiente. Tale concetto rientra nella definizione di Green Public Procurement cioè Appalti Pubblici Verdi. Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 9

10 Provincia di Chieti 1.1- Il Green Public Procurement La Commissione Europea, nel 2001, pubblica il Libro Verde sulla Politica Integrata dei Prodotti (IPP) che risulta essere di fondamentale importanza per la disposizione di una strategia comunitaria che possa essere efficace ed utile nell integrazione del tema ambientale nelle politiche di settore e nei mercati. In tale politica si pone particolare attenzione al sistema prodotto e si è scelto un approccio basato sul suo ciclo di vita (LCA - Analisi del Ciclo di Vita). Qualsiasi azione che interessa le varie fasi del ciclo deve considerare l impatto complessivo che il prodotto stesso ha sull ambiente, prendendo non solo in considerazione gli aspetti ambientali associati alla produzione, all uso ed allo smaltimento ma, anche, i costi che tale prodotto ha sulla società. Con questo metodo risulta necessaria l integrazione fra i vari soggetti economici, sociali ed istituzionali coinvolti al fine di porre l attenzione sull importanza della progettazione e realizzazione ecologica, sull informazione dei consumatori e sull adozione di prodotti eco-compatibili. Lo scopo di tale politica è consentire l evoluzione del mercato verso un miglioramento ambientale, attraverso la sensibilità dei consumatori verso prodotti verdi ed ad impatto ridotto. Considerando, quindi, l intero ciclo di vita, si intuisce che svariati sono i soggetti coinvolti e gli strumenti che possono essere utilizzati per attuare, in vari modi, una corretta politica integrata. Il Libro Verde definisce, quindi, il Green Public Procurement come uno degli strumenti operativi di maggior rilievo al fine di ridurre l impatto ambientale agendo sia sulla domanda che sull offerta di prodotti e servizi. La Commissione Europea definisce ufficialmente il GPP come l approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiano la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull ambiente lungo l intero ciclo di vita. Tale strumento strategico, attraverso la revisione delle procedure d acquisto comunemente usate, consente di agire nell integrazione di caratteristiche ambientali nei criteri di aggiudicazione degli appalti e dei bandi. Garantendo sempre la tutela della trasparenza e delle pari opportunità tra le imprese, si valuta l offerta più vantaggiosa non solo attraverso un analisi dei costi del relativo prodotto o servizio ma, anche, attraverso l analisi dell impatto di carattere ambientale che tale prodotto o servizio esercita. La Pubblica Amministrazione che, come da normativa è spinta Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 10

11 Provincia di Chieti nell utilizzo di questo strumento operativo, attraverso gli acquisti verdi, può produrre significativi risultati di carattere ambientale e quindi partecipare attivamente allo sviluppo sostenibile globale. La diffusione del GPP garantisce una riduzione dei consumi di materie prime e di energia, riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti prodotti, riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di sostanze pericolose in genere. Il potenziale del GPP sul mercato europeo è rilevante considerando che gli acquisti pubblici rappresentano circa il 16% del prodotto interno lordo dell Unione Europea. La domanda crescente di beni e servizi ecologici consentirebbe sicuramente, quindi, il raggiungimento di notevoli miglioramenti ambientali. L importanza di tale strumento è ancora più evidente analizzando alcuni dati del progetto di ricerca RELIEF co-finanziato dalla Commissione Europea e che ha valutato le potenzialità di carattere ambientale che avrebbero le PA dell Unione Europea se tutti gli enti pubblici dell UE optassero per edifici di alta qualità ambientale e bassa dispersione termica si eviterebbe di produrre l equivalente di 60 milioni di tonnellate di CO 2 resa; oppure se richiedessero computer a basso consumo energetico, si eviterebbe di produrre circa tonnellate di CO 2 ; oppure se scegliessero servizi igienici e rubinetti a ridotto consumo d acqua, si risparmirebbe il consumo di circa 200 milioni di tonnellate di questa risorsa così importante. L applicazione di una così significativa politica ambientale consente alla Pubblica Amministrazione di diffondere modelli di consumo e di acquisto sostenibile anche verso altri soggetti pubblici e privati, dalle aziende ai singoli cittadini. Alcune organizzazioni internazionali, come l OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) e l ICLEI (International Council for Local Environmental Initiatives), quale organizzazione delle autorità locali europee per la diffusione degli acquisti sostenibili, hanno attivato specifiche attività per la divulgazione e l applicazione di procedure di acquisto verdi. Diversi sono i casi di Pubbliche Amministrazioni europee (Goteborg, Pori, Kolding, Dunkerque) che hanno tratto ottimi risultati nell applicazione del GPP sia sotto il profilo ambientale che sotto quello più strettamente economico, evidenziando come sia possibile acquistando prodotti verdi ridurre, anche, i costi di gestione e/o le spese dirette per gli acquisti. Esempio principale di buona riuscita nel territorio italiano è quello relativo alla Provincia di Cremona capofila nell attuazione e lo sviluppo di questo metodo e alla quale va attribuita la realizzazione di un Manuale particolarmente ricco ed utile per tutti gli Enti che hanno applicato il GPP in seguito, realizzato all interno dell iniziativa GPPnet - la rete degli acquisti pubblici verdi. Altri importanti esempi riguardano, anche, le Pubbliche Amministrazioni di Ferrara, Bologna, Bergamo, Ravenna, Torino, Reggio Emilia. La Commissione dell Unione Europea nel 2004 ha elaborato Buying green, Comprare Verde per l edizione italiana, un manuale pratico-applicativo per la Pubblica Amministrazione sugli appalti pubblici e la protezione dell ambiente, che Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 11

12 Provincia di Chieti risulta essere uno strumento contenente le linee guida sul Green Public Procurement e che contiene esempi e consigli su come inserire criteri ambientali nei bandi di gara all interno delle consuete procedure d appalto e nel rispetto delle regole del mercato interno. Vengono poi trattati gli argomenti delle specifiche contrattuali e della selezione dei fornitori che dovranno essere informati e sensibilizzati. Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 12

13 Provincia di Chieti 1.2- Criteri ed etichette ecologiche L attuazione del Green Public Procurement consente, quindi, l inserimento di criteri ecologici di scelta nei bandi di gara senza violare i principi di libertà di circolazione delle merci e dei servizi, di non discriminazione e di proporzionalità. I marchi o etichette ambientali sono segni distintivi applicati su prodotti o servizi a basso impatto ambientale che consentono al consumatore di avere informazioni sulla sua caratteristica ecologica complessiva o semplicemente su alcuni aspetti specifici che ne contraddistinguono la realizzazione e/o l utilizzo. La presenza di tali marchi risulta essere, quindi, un utile ed immediata verifica che tale prodotto o servizio possa essere catalogato come verde. Le etichette ecologiche, per le aziende, sono uno strumento di mercato rilevante per evidenziare il proprio orientamento ambientale rispetto alla concorrenza, fornendo attraverso il marchio, informazioni utili e chiare e risultando, quindi, un valore aggiunto verso i consumatori finali orientati ad acquisti sempre più rispettosi dell ambiente. In generale, quindi, gli strumenti conoscitivi - che garantiscono informazioni sul ciclo di vita sulla base dei quali è possibile selezionare ed individuare le caratteristiche ecologiche dei beni e servizi acquistati - possono essere divisi in volontari ed obbligatori e ricondotti alle seguenti categorie - marchi ambientali o ecolabels (Eco-etichette di Tipo I, Norma ISO 14020) - autodichiarazioni del fabbricante (Eco- etichette di Tipo II) - Dichiarazioni Ambientali di Prodotto o EDP (ISO Tipo III, Norma ISO 14025) - marchi settoriali (es Energy Star, FSC) - etichette obbligatorie (es Etichetta energetica) I sistemi di etichettatura verde possono essere catalogati in due grandi categorie obbligatori e volontari. Le etichette obbligatorie, possono essere applicate in vari settori e vincolano i produttori e distributori al rispetto delle relative normative. Le etichettature obbligatorie possono essere le energy labels che riguardano gli elettrodomestici, i certificati verdi per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, le packaging labels per gli imballaggi. Per le etichette volontarie, l azienda decide volontariamente di aderire al sistema di etichettatura e, conseguentemente, viene verificata costantemente la rispondenza dei prodotti ai criteri relativi a tale marchio. Le etichette volontarie fanno parte della categoria ISO Tipo I, disciplinate dalle norme internazionali della serie Tali marchi, certificati e verificati da terze parti indipendenti, sono basati su criteri Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 13

14 Provincia di Chieti ecologici multipli che considerano l intero ciclo di vita del prodotto appartenente alla relativa categoria, e ne indicano le migliori prestazioni ambientali. In questa categoria rientrano molti marchi diffusi sul mercato europeo e mondiale e, nel 2002 è stata istituita una Banca Dati Europea sul GPP che permette di avere informazioni sulle caratteristiche ambientali di oltre cento di prodotti. Oltre ai marchi ecologici, l Ente può fare riferimento e richiedere alle aziende le dichiarazioni ambientali di prodotto e/o le certificazioni ambientali che l azienda produttrice detiene, come EMAS e ISO o il possesso di requisiti equivalenti quali Redazione di Bilanci verdi o di sostenibilità, pratiche di audit sociali, politica acquisti sostenibili, codici etici o di autocondotta. Le dichiarazioni ambientali di prodotto o EDP o DAP, ISO Tipo III, sono Dati ambientali quantificati per un prodotto, basati su parametri pre-determinati contenuti nelle ISO (LCA), che possono essere integrati da altre informazioni qualitative o quantitative. Le EDP sono strumenti operativi estremamente efficaci per il GPP poiché consentono di dimostrare quelli che possono essere dati rilevanti per una stazione appaltante che introduca criteri ambientali. La diffusione del mercato delle EDP consente un agevole confronto di una serie di dati ambientali e fare riferimento ad esse nelle procedure d acquisto pubbliche è utile per stimolare l attenzione sulle performance ambientali soprattutto in quei settori, come l alimentare e l edilizia, dove non esistono o trovano difficile applicazione i Marchi di Tipo I. Le certificazioni verdi possono riguardare, anche, il Rapporto Ambientale o il Sistema di Gestione Ambientale e vengono assegnate attraverso il parere professionale rilasciato da parte di un verificatore esterno indipendente riguardo la completezza, comprensibilità e affidabilità del Rapporto Ambientale nel primo caso o sulla conformità del Sistema di Gestione Ambientale della ditta od in generale dell organizzazione, nel secondo. Questo consente di individuare, migliorare e monitorare gli aspetti ambientali presenti. Le principali certificazioni di SGA sono l EMAS (Environmental Management and Audit Scheme) e la norma ISO (International Organization for Standardization) Envioronmental Management System. L EMAS è uno strumento volontario europeo di politica ambientale introdotto con il Regolamento CEE 1836/93 attraverso il quale si passa da una impostazione di tipo command and control ad una basata sulla auto-responsabilizzazione ambientale delle imprese che trovano giovamento economico e di immagine nell attuare processi eco-sostenibili. In Italia il sistema fa capo al Comitato Ecolabel-Ecoaudit il quale assegna l etichetta ecologica. Le ISO 14000, a differenza delle ISO 9000 che riguardano la qualità dei prodotti e servizi, sono norme internazionali che definiscono i requisiti necessari che un organizzazione deve avere per poter ottenere la certificazione concernente la qualità di Gestione Ambientale. Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 14

15 Provincia di Chieti Di seguito sono riportati alcuni schemi con le etichette ecologiche e di settore più diffuse Eco-etichette di Tipo I Marchio ecologico europeo Ecolabel Marchio ecologico autriaco Umweltzeichen Marchio ecologico tedesco Blaue Engel Marchio ecologico dei Paesi Scandinavi Nordic Swan Marchio ecologico dei Pesi Bassi Milieukeur Marchio ecologico spagnolo Aenor-Medio Ambiente Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 15

16 Provincia di Chieti Eco-etichette di Tipo I Marchio ecologico catalano Distintu de Garantia de Qualitat Ambiental Marchio ecologico francese NF Environmental Marchio ecologico della Repubblica Ceca Marchio ecologico ungherese Marchio ecologico svedese Good Environmental Choise Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 16

17 Provincia di Chieti Eco-etichette di Tipo II Marchio internazionale Pannello ecologico Consorzio Pannello Ecologico Marchio internazionale per i materiali riciclabili Se è utilizzato per un'asserzione di contenuto riciclato, è accompaganto da un valore percentuale indicato come percentuale del rapporto tra la massa di materiale riciclato e la massa di prodotto Eco-etichette di Tipo III (quantificazione convalidata degli impatti associati al ciclo di vita del prodotto) Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD Etichette obbligatorie Etichetta energetica Indica la classe di efficienza energetica degli elettrodomestici Materiali di imballaggio Vari simboli Sostanze pericolose Vari simboli Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 17

18 Provincia di Chieti Marchi di settore Forest Stewardship Council Programme for Endorsement of Forest Certification scheme Green Energy Standard Eugene Energy Star Marchio internazionale WashRight A.I.S.E. International Association or Soaps, Detergents and Mainternance Products Marchio TCO Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 18

19 Provincia di Chieti CAPITOLO 2 CONTESTO POLITICO E NORMATIVO L ordinamento giuridico italiano non contiene disposizioni che obbligano le Pubbliche Amministrazioni ad integrare considerazioni ambientali 13 nelle procedure di acquisto - tese all approvvigionamento di beni e servizi o alla realizzazione di opere- pur prevedendo che queste acquistino determinate quantità di beni prodotte con materiale riciclato. L inserimento dei criteri verdi negli appalti riveste, dunque, carattere volontario, benché sia da tempo vivamente caldeggiato, soprattutto a livello europeo. Ciò implica che, nei limiti del rispetto delle regole di trasparenza e concorrenza, ciascuna Amministrazione Pubblica possa inserire criteri ambientali nelle procedure menzionate. Un impulso decisivo in questa direzione, è dato dall emanazione delle Direttive Comunitarie 17 e 18 del 2004, che prevedono, la possibilità di inserire criteri ecologici negli appalti di rilevanza comunitaria. Questi atti rappresentano in un certo senso lo sbocco fisiologico di una serie di attività preparatorie dell Unione Europea che hanno portato a consolidarsi un orientamento che identifica nel public procurement un elemento fondamentale lungo il percorso per un futuro sostenibile. Lo Stato italiano, che avrebbe dovuto ottemperare agli obblighi imposti dal legislatore comunitario entro il 1 gennaio del 2006, ha recepito tali fonti, seppur con ritardo, attraverso l emanazione del nuovo Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture (D. Lgs 163 del 2006), con il quale si è teso ad uniformare la disciplina degli appalti sotto soglia a quelli sopra la soglia comunitaria prevedendo espressamente anche per i primi l inserimento di criteri verdi nei relativi bandi. In Italia, il processo tendente all adozione di politiche di Green Public Procurement, culminato nel recepimento degli indirizzi dell Unione europea, è stato piuttosto graduale. Esso risulta scandito nel tempo dall emanazione di diverse disposizioni che impongono alle Pubbliche Amministrazioni l acquisto di prodotti ecologici. Tali obblighi, soprattutto nella normativa meno recente, risultano fortemente connotati dall esigenza di contenere il consumo di risorse e di ridurre la produzione di rifiuti, attraverso il riciclo dei materiali e il relativo riutilizzo. Difatti, la maggior parte delle 13 Non esiste, cioè, una legge sugli appalti verdi Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 19

20 Provincia di Chieti prescrizioni impone l acquisto di beni, prodotti attraverso l utilizzo di materiale riciclato. Orientamento analogo hanno avuto le norme emanate dai singoli legislatori regionali. Va rilevato che, sebbene da un lato lo strumento del Green Public Procurement, per essere adottato, necessiti di una forte spinta da parte del legislatore, dall altro è necessaria la consapevolezza e un concreto impegno di tutti gli Enti Pubblici ed in particolare degli Enti Locali. Questi dovrebbero introdurre ed implementare, nel loro agire complessivo, strumenti volontari di sostenibilità. Solo intraprendendo questo percorso sarà possibile dare un contributo apprezzabile allo sviluppo sostenibile, sia in termini materiali, sia come lancio di tendenze in grado di influenzare, nel tempo, il mercato e i comportamenti della comunità locale. Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 20

21 Provincia di Chieti 2.1 Internazionale A livello internazionale la necessità di introdurre il Green Public Procurement è stata richiamata da diverse organizzazioni. In particolare l OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) menziona espressamente il GPP tra i principali strumenti utili per raggiungere la dissociazione tra crescita economica e pressioni ambientali nel OECD Environmental strategy for the first decade of the 21 st Century. Nella Recommendation of the Council on improving the environmental performance of public procurement (23 gennaio 2002) mira, inoltre, ad attivare gli stati membri, affinchè prendano in considerazione gli aspetti ambientali nelle loro politiche di acquisto di beni e servizi e promuovano il miglioramento della qualità ambientale adottando misure concrete - suggerite nel documento - al fine di assicurare che i criteri ambientali vengano incorporati negli appalti pubblici, nel rispetto dei criteri di trasparenza, non discriminazione e concorrenza. Con la Guida Verde per gli acquisti delle pubbliche amministrazioni (2000) si rivolge invece ad un pubblico più vasto, rappresentato dagli Enti pubblici. Nell ambito di Agenda 21 Locale, occorre ricordare il Piano d implementazione del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile (Johannesburg 2002) che, nel capitolo 3 Cambiamento dei modelli di produzione e di consumo attualmente insostenibili sostiene che «le autorità pubbliche dovrebbero essere incoraggiate ad integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nei processi decisionali, inclusi quelli che riguardano la pianificazione per lo sviluppo locale, gli investimenti e gli acquisti pubblici. In particolare, vanno promosse politiche d acquisto pubbliche che favoriscano lo sviluppo e la diffusione di prodotti e servizi compatibili con l ambiente». Chiare indicazioni sull utilità dello strumento del Green Public Procurement si hanno anche nella Carta di Hannover e nella Carta di Impegni di Aalborg. Nell ambito delle Agende 21 Locali, nel 2000, la Carta di Hannover punto C. 7 (autorità locali) sosteneva che «Dovremo identificare quali sono le opportunità che le nuove tecnologie e i concetti innovativi sui servizi ci offrono per far diventare le nostre città più eco-efficienti. Dovremo utilizzare consapevolmente il nostro potere d'acquisto sul mercato indirizzandoci verso valide soluzioni di sviluppo sociale e ambientale». La Carta degli Impegni di Aalborg, sottoscritta nel 2004, prevede il tema 4 Consumo responsabile e stili di vita in cui si sostiene l impegno «ad adottare e a incentivare un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 21

22 Provincia di Chieti consumo e una produzione sostenibili». «Lavoreremo quindi, in tutta la nostra comunità, per (par. 4) ricorrere a procedure di appalto sostenibili». Nel United Nations guidelines for consumer protection (2003), per promuovere il Sustainable Procurement si ritiene necessario tener conto del miglior rapporto qualità-prezzo, sulla cui valutazione incidono gli aspetti ambientali (analisi del ciclo di vita del prodotto), e gli aspetti sociali. In particolare, nello stesso documento (asse III Linee Guida, Area G Consumo sostenibile nei punti 43, 44 e 45) si evidenzia il ruolo della promozione degli acquisti sostenibili. Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 22

23 Provincia di Chieti 2.2 Europeo Negli ultimi anni l Unione Europea è stata investita dell arduo compito di conciliare le istanze di natura economica con quelle connesse allo sviluppo sostenibile. Ciò ha comportato uno sforzo teso ad armonizzare aspetti apparentemente in contrasto tra loro, ossia quello del mercato unico, libero, concorrenziale e competitivo - che evoca l idea di crescita economica -, con quelli della tutela dell ambiente e politica sociale - che comportano una ponderazione tale da rallentare detta crescita -. La difficile convivenza tra queste esigenze ha richiesto un impegno sinergico coinvolgente le politiche economiche da una parte e quelle sociali e ambientali dall altra. In questo contesto di ripensamento dei modelli di sviluppo, si inserisce il tema del Public Procurement. La sua centralità all interno dell azione comunitaria è stata per lungo tempo fortemente penalizzata da una disciplina normativa frammentaria, stratificata ed obsoleta, che ha sollecitato un processo di ridefinizione normativa teso alla ricerca di un giusto equilibrio del Public Procurement con gli aspetti ambientali e sociali 14. La Commissione europea è stata protagonista di questo processo. Infatti, dopo aver effettuato una ricognizione sullo stato dell arte nel settore dei pubblici appalti, ha individuato una serie di iniziative da adottare per incoraggiare la competitività nei settori degli appalti pubblici e delle concessioni, integrando considerazioni di carattere ambientale e sociale. Questa complessa attività, unita a quella interpretativa svolta dalla Corte di Giustizia, ha dato un impulso significativo sfociato nell emanazione delle Direttive 17 e 18 del Di seguito si indicano in ordine cronologico i più importanti documenti che richiamano l importanza del GPP. Libro Verde Gli appalti pubblici nell Unione Europea (1996); Comunicazione adottata dalla Commissione il 27 novembre 1996 par. VI del cap. 5 ad Appalti pubblici e ambiente A seguito dell importanza crescente della protezione dell ambiente in ambito comunitario e dell espressa disposizione dell art 130 R (trattato CE versione consolidata di Maastricht) che prevede l integrazione delle esigenze di protezione dell ambiente nelle altre politiche comunitarie, auspica, in ragione della rilevanza quantitativa del settore degli appalti pubblici (14% del PIL della Comunità Europea), 14 C. Alberti, Tutela ambientale, politica sociale e appalti verso uno sviluppo sostenibile del mercato unico. Primi interventi interpretativi della Commissione CE Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 23

24 Provincia di Chieti che le direttive in materia di appalti pubblici prevedano espressamente la possibilità di introdurre, entro certi limiti, considerazioni di carattere ambientale nei bandi di gara. Decisione della Commissione del 24 gennaio 2001, sul Sesto programma di azione per l ambiente dell Unione Europea (2001) (Cap Indurre il mercato a lavorare per l'ambiente) Nel quadro del proposto approccio di politica integrata dei prodotti (IPP), la Commissione cercherà di migliorare l'ecologicità dei prodotti per tutto il loro ciclo di vita. Lo scopo è soddisfare il fabbisogno dei consumatori utilizzando meno risorse, ponendo minori rischi per l'ambiente e prevenendo alla fonte la generazione di rifiuti. Saranno previsti incentivi economici per i prodotti ecologici, la promozione di una domanda verde mediante una migliore informazione ai consumatori, lo sviluppo di una base oggettiva per una politica verde di approvvigionamenti pubblici e l'incoraggiamento di una progettazione più ecologica dei prodotti. Ciò implica un dialogo con le parti interessate al fine di migliorare la progettazione dei prodotti in base ad iniziative volontarie dell'industria e dei settori merceologici e sarà accompagnata, se necessario, da strumenti normativi e legislativi. L'approvvigionamento pubblico costituisce circa il 14% della domanda sul mercato e i purchasers delle imprese e degli organismi governativi e non governativi possono contribuire a rinverdire il mercato adottando tra i criteri di acquisto anche quello ambientale. La Commissione, nel garantire l'omogeneità del mercato interno, continuerà ad incoraggiare l'adozione di pratiche di approvvigionamento verdi inserendo, in una base di dati, linee guida che aiuteranno imprese e autorità locali a istituire sistemi validi e ad evitare di reinventare la ruota ogni volta. Sarà anche presa in esame la possibilità di promuovere l'approvvigionamento verde introducendo l'obbligo di effettuare, prima dell'acquisto, una valutazione dell'impatto ambientale delle diverse offerte conformi ai requisiti delle autorità aggiudicanti. In tal modo la scelta sarà operata con perfetta cognizione delle sue conseguenze ambientali. Per dare l'esempio, la Commissione ed altre istituzioni ed organismi comunitari procederanno ad un riesame approfondito delle proprie pratiche di approvvigionamento ed intraprenderanno i passi necessari per migliorarle. Libro Verde sulla politica integrata relativa ai prodotti del 27 febbraio 2001 nel cap. 4.2 (Strumenti e incentivi per consumi più ecologici) si da risalto al ruolo della pubblica amministrazione nell orientare l offerta verso prodotti ecologici e rendere questi più competitivi sul mercato. Se una parte consistente di amministrazioni pubbliche incrementerà la propria domanda di prodotti ecologici ci sarà un effetto enorme sul mercato dei prodotti compatibili con l'ambiente e l'industria si troverà ad aumentarne sensibilmente la produzione. La Commissione considererà anche la praticabilità di promuovere l acquisto di prodotti ecologici previa l obbligazione di eseguire, una valutazione dell impatto ambientale delle differenti opzioni rispondenti ai bisogni fissati dalle amministrazioni pubbliche acquirenti. In questo modo, le decisioni verranno prese in piena consapevolezza delle conseguenze per l ambiente. Inoltre la Commissione considera di importanza strategica l informazione presso le amministrazioni responsabili degli acquisti poiché gli acquirenti pubblici non dispongono di sufficienti informazioni specifiche riguardo le caratteristiche ambientali che dovrebbero Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 24

25 Provincia di Chieti cercare nei prodotti. A questo scopo è intenzione della Commissione di porre le basi per istituire una rete europea di scambio di buone prassi tra le pubbliche amministrazioni. Sviluppo Sostenibile in Europa per un mondo migliore strategia dell Unione Europea per lo sviluppo sostenibile (15 maggio del 2001) Proposta della Commissione per il Consiglio europeo di Göteborg. Nel capitolo sulla necessità di Investire nella scienza e nella tecnologia per il futuro si sostiene (tra le azioni) che «Sulla base del documento di orientamento che la Commissione pubblicherà tra breve, gli Stati membri dovrebbero valutare come fare un uso migliore degli appalti pubblici per favorire prodotti e servizi compatibili con l'ambiente». Libro Verde sulla politica integrata relativa ai prodotti. Comunicazione della Commissione sulla Politica integrata dei prodotti sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale (18 Giugno 2003). Questo documento è frutto delle consultazioni con i portatori di interesse avviate dalla Commissione dopo la pubblicazione del libro verde e specifica gli obiettivi di quest ultimo. Nel cap. 5.1 (Gli strumenti necessari per creare un quadro giuridico ed economico adeguato) il sistema degli appalti verdi viene espressamente menzionato quale strumento per promuovere un continuo miglioramento ambientale, necessario per incoraggiare i produttori a realizzare nuove generazioni di prodotti più ecologici e incoraggiare i consumatori ad acquistare tali prodotti. Nel cap. 5.3 (Fornire ai consumatori le informazioni necessarie per decidere) la Commissione afferma di voler predisporre degli strumenti destinati ai pubblici acquirenti in grado di favorire la considerazione degli aspetti ambientali nelle loro politiche d acquisto. In particolare un manuale pratico destinato alle pubbliche autorità; una banca dati sui gruppi di prodotti; un sito web dedicato all'integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici. Verso una strategia tematica per l uso sostenibile delle risorse COM (2003) 572 definitivo del 1 ottobre Nell introduzione (pagina 7) ben chiarisce il legame esistente tra politica integrata di prodotto (e quindi GPP), strategia per la riduzione dei rifiuti e strategia per l uso sostenibile delle risorse quando afferma «La strategia sulle risorse intende esplicitare il nesso tra l uso delle risorse e i loro impatti ambientali per individuare i settori dove occorre intervenire. La politica integrata sui prodotti (Integrated Product Policy - IPP) fornisce vari strumenti per ridurre l impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Le due iniziative sono quindi complementari. La strategia di prevenzione e riciclo dei rifiuti parte dalla fase rifiuti e, col tempo, si concentrerà sulle questioni prioritarie individuate dalla strategia sulle risorse. La realizzazione in parallelo delle tre iniziative consentirà apporti incrociati e contribuirà quindi gradualmente a migliorare l approccio globale attraverso un processo di apprendimento iterativo. Il fatto di affrontare contemporaneamente i problemi ambientali di risorse e prodotti nelle diverse fasi dei loro cicli di vita migliorerà anche la comprensione delle scelte di compromesso le misure adottate per ridurre l impatto ambientale in una data fase possono, ad esempio, aumentare l impatto in un altra fase. Secondo un approccio coerente bisogna valutare la riduzione dell impatto ambientale lungo l intero ciclo di vita». Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 25

26 Provincia di Chieti Comunicazione della Commissione Verso una strategia tematica di prevenzione e riciclo dei rifiuti COM (2003) 301 definitivo del 27 maggio Nel capitolo 5.2 Strumenti per promuovere la produzione dei rifiuti prevede «Un coordinamento degli approcci nazionali indirizzati ai soggetti del mercato potrebbe offrire dei vantaggi. In particolare, le scelte dei consumatori e i programmi volontari attuati dagli acquirenti pubblici possono essere segnali potenti in grado di stimolare lo sviluppo di prodotti più ecologici, e quindi anche di prodotti che generano meno rifiuti nelle fasi di produzione, uso e consumo». Nel Capitolo Misure sul lato della domanda si sostiene che «La domanda di materiali riciclati è influenzata da molti fattori, tra cui le percezioni dei consumatori, le specifiche dei prodotti, le norme sugli appalti pubblici e i modelli di acquisto delle imprese. (.) Dato che l uso di materiali riciclati è uno dei fattori che influenzano le prestazioni dei prodotti nel loro ciclo di vita, le proposte finalizzate all introduzione di misure sul lato della domanda dovrebbero tenere conto del ciclo di vita dei prodotti». Piano d azione per le tecnologie ambientali (COM(2004) 38 definitivo del 28/01/04) sostiene la necessità del soggetto pubblico di orientare il mercato verso tecnologie più pulite, in almeno due capitoli. Cap. 4.2 «Le tecnologie ambientali potranno prosperare solo se questa situazione subirà notevoli miglioramenti. Per questo serviranno misure politico-strategiche coraggiose; altri strumenti importanti sono gli incentivi e un quadro normativo adeguato, l'utilizzo degli appalti pubblici e gli strumenti volontari». Cap «Nel corso del 2004 la Commissione valuterà anche l opportunità di incentivare le tecnologie ambientali definendo obblighi basati sulle prestazioni nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Questa iniziativa potrebbe dare una spinta alle tecnologie ambientali e garantirne l'arrivo sul mercato. Gli acquirenti o i gruppi di acquirenti potrebbero formulare specifiche tecniche che spingano le imprese ad andare oltre le migliori tecnologie attualmente disponibili; così facendo, l industria saprebbe che, producendo prodotti di questo tipo, avrebbe più possibilità di ottenere gli appalti. Ci sarebbe pertanto concorrenza per soddisfare i criteri, con un impulso al mercato. Questo tipo di procedura d appalto, che a volte è stata denominata appalto di tecnologia, è già stato applicato da vari Stati membri nel caso dei prodotti ad alta efficienza energetica (la Svezia ad esempio lo ha fatto per i frigoriferi e le pompe di calore)». Comunicazione della Commissione dell 11 febbraio 2004 Verso una strategia tematica sull ambiente urbano. Nel cap Altre misure necessarie per assicurare la massima diffusione dell edilizia sostenibile «Tutti gli Stati membri, le autorità locali e gli altri acquirenti pubblici saranno incoraggiati a introdurre requisiti di sostenibilità nelle procedure d appalto e nell utilizzazione dei fondi pubblici per l edilizia residenziale e altri lavori di costruzione, e a introdurre incentivi fiscali a favore di un edilizia più sostenibile». Il Manuale Acquistare Verde SEC(2004) 1050 del 18 Agosto 2004 è un documento fondamentale, destinato alle autorità pubbliche locali e nazionali, esplicativo su come il GPP possa essere adottato all interno delle pubbliche amministrazioni. Primo rapporto sullo stato d attuazione ETAP COM(2005) 16 definitivo il 27/01/05, che, nel capitolo 3, afferma che «Dovrebbero essere elaborati piani d azione nazionale per gli appalti pubblici verdi, con obiettivi ben definiti e parametri comparativi per Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 26

27 Provincia di Chieti dare massima diffusione a questo tipo di appalti e per fornire orientamenti e strumenti pratici ai committenti pubblici» Progetto di dichiarazione sui principi guida dello sviluppo sostenibile COM(2005) 218 che prevede, tra gli obiettivi fondamentali, la tutela dell ambiente, ovvero «Prevenire e ridurre l inquinamento ambientale e promuovere la produzione e il consumo sostenibili per spezzare il vincolo tra crescita economica e degrado ambientale». Comunicazione della Commissione Riesame della politica ambientale 2005 COM (2006) 70 definitivo in cui si afferma che l innovazione compatibile con l ambiente e le tecnologie ambientali possono incentivare la crescita economica e contribuire a realizzare gli obiettivi in termini di occupazione [ ] Nei rispettivi programmi nazionali di riforma gli Stati membri hanno riconosciuto queste opportunità e hanno dato spazio alla ricerca e sviluppo, alla promozione dell efficienza energetica e al ricorso agli appalti pubblici eco-compatibili ( verdi ) nonché a strumenti economici come la fiscalità. Nuova strategia per lo sviluppo sostenibile ( giugno 2006) il Consiglio europeo ha adottato, il 16 giugno 2006, una nuova strategia europea per lo sviluppo sostenibile (l'agenda di Goteborg), per un'unione Europea allargata. Con l'adozione di tale strategia l'unione europea si pone la finalità ambiziosa di integrare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli di sviluppo economico e sociale. In tal senso, il documento afferma di realizzare sinergie ed elenca delle sfide (cambiamento climatico ed energia; trasporti sostenibili; produzione e consumi sostenibili; conservazione e gestione delle risorse naturali; salute pubblica; inclusione sociale, demografia e immigrazione; povertà globale e sfide dello sviluppo sostenibile globale) prestando particolare attenzione a quello della produzione e dei consumi sostenibili. Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia riveduta per lo sviluppo sostenibile P6_TA(2006)0272 sottolinea la necessità di misure complementari, ad esempio misure fiscali e per gli appalti pubblici sostenibili, nonché l'eliminazione quanto prima possibile di sovvenzioni pubbliche insostenibili in una serie di settori politici, in particolare nei settori dell'energia e dell'agricoltura; In ambito normativo, hanno notevole importanza le direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (pubblicate sulla G.U.C.E. n. L 134 del 30/4/2004), poichè in esse si fa esplicito riferimento alla possibilità di integrare criteri ecologici negli appalti pubblici. In particolare la Direttiva Europea 18 del 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi, prevede la possibilità di introdurre criteri ecologici nelle procedure di aggiudicazione nei seguenti articoli art. 23 art. 26 art. 27 art. 48 Specifiche tecniche Condizioni di esecuzione dell appalto; Obblighi relativi alla fiscalità, alla tutela dell'ambiente, alle disposizioni in materia di sicurezza e alle condizioni di lavoro; Capacità tecniche e professionali; Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 27

28 Provincia di Chieti art. 50 art.53 Norme di gestione ambientale;si può inserire il riferimento al sistema di gestione ambientale per stabilire capacità tecniche e professionali dell operatore economico; Criteri di aggiudicazione dell appalto Nella Direttiva Europea 17 del 2004, relativa alle procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia e fornitori di servizi di trasporto e servizi postali, la stessa possibilità è prevista negli articoli art. 34 art. 38 art. 39 art. 52 art. 55 Specifiche tecniche; Condizioni di esecuzione dell appalto; Obblighi relativi alla fiscalità, alla tutela dell'ambiente, alle disposizioni in materia di sicurezza e alle condizioni di lavoro; Mutuo riconoscimento delle condizioni amministrative, tecniche o finanziarie nonché dei certificati, dei collaudi e delle documentazioni; Criteri di aggiudicazione degli appalti; Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi 28

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