PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

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1 L Comunità Montana VALLI ORCO E SOANA AGENZIA di SVILUPPO del TERRITORIO (Art. 9-ter L.R. n. 16/99) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Via Torino, Locana (TO) Tel Fax cmvos@actaliscertymail.it sito -

2 INDICE 1 INTRODUZIONE Pag.1 2 TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Pag I dati da pubblicare Pag Programma triennale per la trasparenza e l integrità e relativo stato di attuazione (articolo 11, comma 8, Pag.2 lettera a), del decreto) Piano e Relazione sulla performance di cui all articolo 10 del decreto (articolo 11, comma 8, Pag.2 lettera b), del decreto) Dati informativi sull organizzazione e i procedimenti Pag Dati informativi relativi al personale Pag Dati relativi a incarichi e consulenze Pag Dati sulla gestione economico-finanziaria dei servizi pubblici Pag Dati sulla gestione dei pagamenti. Pag Dati relativi alle buone prassi Pag Dati su sovvenzioni, contributi, crediti, sussidi e benefici di matura economica Pag Dati sul public procurement Pag Le modalità di pubblicazione dei dati Pag La programmazione delle attività Pag Le modalità Pag I tempi di attuazione Pag Le risorse dedicate Pag Gli strumenti di verifica Pag.7 3 RENDICONTAZIONE DELLA PERFORMANCE Pag Le modalità di attuazione Pag I tempi di attuazione Pag Le risorse dedicate Pag Gli strumenti di verifica Pag.8 4 SVILUPPO DELLA CULTURA DELL INTEGRITA Pag Le modalità di attuazione Pag Il Codice Etico Pag.9 5 I COLLEGAMENTI CON IL PIANO DELLA PERFORMANCE Pag.9 6 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA Pag.9 CODICE ETICO Pag.10 Art. 1 Disposizioni di carattere generale Pag.10 Art. 2 Principi generali di comportamento Pag.10 Art. 3 Imparzialità Pag Art. 4 Conflitto di interesse Pag.11 2

3 Art. 5 Riservatezza Pag.11 Art. 6 Rapporti con gli organi di informazione Pag.11 Art. 7 Doni e utilità Pag.12 Art. 8 Attività collaterali Pag.12 3

4 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito decreto, introducono i concetti di trasparenza della performance, rendicontazione della performance ed integrità, che le amministrazioni sono tenute a garantire in ogni fase del ciclo di gestione della performance. Il concetto di trasparenza della performance è inteso come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Il rilievo che ad esso viene attribuito è sottolineato dall articolo 11, comma 1, del decreto, che stabilisce che la trasparenza costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell articolo 117, secondo comma, lettera m),della Costituzione. Il concetto di rendicontazione della performance è inteso nell accezione di rendicontazione sociale, che è lo strumento col quale l amministrazione risponde alle esigenze di accountability, relazionando sulle ricadute sociali delle attività da essa svolte alle categorie di soggetti (stakholder) che possono influenzarle, esserne influenzate o esserne interessate. L ampiezza e l intensità del rapporto con gli stakeholder sono evidenziate dall articolo 11, comma 6, del decreto, che, nel sancire l obbligo per le amministrazioni di presentare sia il Piano della performance che la Relazione sulla performance alle associazioni di consumatori o utenti, ai centri di ricerca e a ogni altro osservatore qualificato, nell ambito di apposite giornate della trasparenza, introduce la necessità, per le amministrazioni: di coinvolgere gli stakeholder sin dalla fase di programmazione degli obiettivi di ricaduta sociale da inserire nel Piano della performance; di predisporre un documento di Rendicontazione sociale, che dia conto delle attività svolte e dei risultati ottenuti nell ambito degli obiettivi di ricaduta sociale inseriti nel Piano della performance, al termine della fase di monitoraggio degli obiettivi. Il concetto di integrità coinvolge gli aspetti di legalità e di sviluppo della cultura dell integrità, che le amministrazioni sono impegnate a garantire e si fonda su valori e principi: 1

5 che ispirano la gestione al di là dei risultati che si ottengono e degli obiettivi che si perseguono; che devono essere condivisi dagli stakeholder interni ed esterni; il cui rispetto è promosso e monitorato, ai sensi dell articolo 14, comma 4, lettera g), del decreto. L articolazione ed i contenuti del presente documento si ispirano alle Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità, emanate, con Delibera n. 105 del 15 ottobre 2010, dalla CiVIT, ai sensi dell articolo 13, comma 6, lettera e), e comma 8 del Decreto Legislativo n. 150/ TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE L impegno alla trasparenza è un elemento di governance in senso stretto, in quanto teso a regolare i rapporti nei confronti dei soggetti interessati alla gestione della CMVOS, che, in definitiva, rappresentano la collettività montana. A fronte di tale impegno, la CMVOS ha istituito, ai sensi dell articolo 11, comma 8, del decreto, una sezione denominata Trasparenza, valutazione e merito, all interno del proprio sito istituzionale. Ai sensi dell art. 18 dello Statuto la CMVOS informa la propria attività, nei confronti della collettività montana, al principio della trasparenza assumendolo quale strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell imparzialità e del buon andamento dell azione amministrativa. 2.1 I dati da pubblicare Nella sezione Trasparenza, valutazione e merito, tenuto conto delle prescrizioni di legge in materia di trasparenza, delle disposizioni in materia di dati personali, della natura dei settori di competenza e dei procedimenti della CMVOS, sono pubblicati, anche con sistemi di link con altre sezioni del sito istituzionale, le categorie di dati ed i contenuti specifici indicati di seguito, in corrispondenza di ciascuno dei quali sono riportate, fra parentesi, le norme che ne prevedono la pubblicazione Programma triennale per la trasparenza e l integrità e relativo stato di attuazione ( articolo 11, comma 8, lettera a), del decreto) Piano e Relazione sulla performance di cui all articolo 10 del decreto (articolo 11, comma 8, lettera b), del decreto). 2

6 2.1.3 Dati informativi sull organizzazione e i procedimenti a) Informazioni concernenti ogni spetto dell organizzazione (organigramma, articolazione degli uffici, attribuzioni e organizzazione di ciascun ufficio, nomi dei responsabili dei singoli uffici, (articolo 54, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n 82/2005 e s.m.i.); b) Elenco completo delle caselle di posta elettronica istituzionali attive, specificando se si tratta di una casella di posta elettronica certificata (articolo 54, comma 1, lettera d), del decreto legislativo n. 82/2005 e s.m.i.); c) Elenco delle tipologie di procedimento svolte da ciascun ufficio, il termine per la conclusione di ciascun procedimento ed ogni altro termine procedimentale, il nome del responsabile del procedimento e l unità organizzativa dell istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell adozione del provvedimento finale (articolo 54, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 82/2005 e s.m.i.); d) Scadenze e modalità di adempimento dei procedimenti individuati ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge n. 241/1990 (articolo 54, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 85/2005 e s.m.i.); e) Informazioni circa la dimensione della qualità dei servizi erogati (ai sensi dei principi di cui all articolo 11 del decreto, nonché delle indicazioni di cui alle Delibere CiVIT n. 88 del 24 giugno 2010 e n. 105, paragrafo 4.2., lettera f, del 23 settembre 2010) Dati informativi relativi al personale a) Curricula e retribuzione del Direttore, con specifica evidenza sulle componenti variabili della retribuzione e sulle componenti legate alla retribuzione di risultato (articolo 11, comma 8, lettere f) e g) del decreto), indirizzo di posta elettronica (articolo 21 della legge n. 69/2009); b) Curricula dei titolari di posizioni organizzative (articolo 11, comma 8, lettera f) del decreto). c) Curricula, retribuzioni, compensi ed indennità di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo (articolo 11, comma 8, lettera h), del decreto). d) Nominativo e curriculum dell OIV (articolo 11, comma 8, lettera e), del decreto). e) Tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici (articolo 21 della legge n. 69/2009); 3

7 f) Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l ammontare dei premi effettivamente distribuiti (articolo 11, comma 8, lettera c), del decreto). g) Analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell utilizzo della premialità sia per il Direttore, i Responsabili di Posizione Organizzativa, sia per i Dipendenti (articolo 11, comma 8, lettera d), del decreto). h) Codice disciplinare (articolo 55, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, come modificato dall articolo 68 del decreto) Dati relativi a incarichi e consulenze a) Incarichi retribuiti e non retribuiti conferiti a dipendenti pubblici e ad altri soggetti (articolo 11, comma 8, lettera i), del decreto e articolo 53 del decreto legislativo n. 165/2001). Gli incarichi considerati sono: i) incarichi retribuiti e non retribuiti conferiti o autorizzati dall Amministrazione ai propri dipendenti in seno alla stessa Amministrazione o presso altre amministrazioni o società pubbliche o private; ii) incarichi retribuiti e non retribuiti conferiti dall Amministrazione ai dipendenti di altra amministrazione; iii) incarichi retribuiti e non retribuiti affidati, a qualsiasi titolo, dall Amministrazione a soggetti esterni. In ordine a questa tipologia di informazioni è necessario indicare: soggetto incaricato, curriculum di tale soggetto, oggetto dell incarico, durata dell incarico, compenso lordo, soggetto conferente, modalità di selezione e di affidamento dell incarico e tipo di rapporto, dichiarazione negativa (nel caso in cui l Amministrazione non abbia conferito o autorizzato incarichi) Dati sulla gestione economico-finanziaria dei servizi pubblici a) Servizi erogati agli utenti finali, nonché il monitoraggio del loro andamento (articolo 11, comma 4 del decreto); b) Contratti integrativi stipulati, relazione tecnico-finanziaria e illustrativa, certificati dal Revisore del Conto (articolo 55, comma 4, del decreto). c) Dati concernenti consorzi, enti e società di cui la CMVOS fa parte, con indicazione, in caso di società, della relativa quota di partecipazione, nonché dei dati concernenti l esternalizzazione di servizi e attività anche per il tramite di convenzioni. 4

8 Dati sulla gestione dei pagamenti. Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture (indicatore di tempestività dei pagamenti), nonché tempi medi di definizione dei procedimenti e di erogazione dei servizi con riferimento all esercizio finanziario precedente (articolo 23, comma 5, della legge n. 69/2009) Dati relativi alle buone prassi Buone prassi in ordine ai tempi per l adozione dei provvedimenti e per l erogazione dei servizi al pubblico (articolo 23, commi 1 e 2, della legge n. 69/2009) Dati su sovvenzioni, contributi, crediti, sussidi e benefici di matura economica Accessibilità in via telematica dell Albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica (articoli 1 e 2 del DPR n. 118/2000) Dati sul public procurement Dati previsti dall articolo 7 del decreto legislativo n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture). L individuazione di tali dati, ai fini della loro pubblicazione, spetta all Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. 2.2 Le modalità di pubblicazione dei dati Le modalità di pubblicazione dei dati sul sito istituzionale della CMVOS sono aderenti alle Linee guida per i siti web della PA contenute nella Direttiva del Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione n. 8/2009, con particolare riferimento: alla trasparenza e ai contenuti minimi dei siti pubblici; all aggiornamento ed alla visibilità dei contenuti; all accessibilità ed all usabilità; alla classificazione ed alla semantica; ai formati aperti; ai contenuti aperti. In particolare, il Responsabile delle Pubblicazioni sul sito istituzionale provvede: 5

9 a) a fare in modo che la sezione del sito denominata Trasparenza, valutazione e merito sia raggiungibile da un link, chiaramente identificabile dall etichetta Trasparenza, valutazione e merito, posto nell homepage del sito stesso; b) a suddividere la sezione Trasparenza, valutazione e merito in voci corrispondenti alle macroaree indicate ai punti , nello stesso ordine, cliccando sulle quali l utente ha accesso alle informazioni di interesse. Le voci sono previste anche se i rispettivi contenuti non sono stati ancora pubblicati. In tal caso è visualizzato un messaggio indicante in costruzione ; c) a pubblicare tempestivamente informazioni e dati, corredandoli con la data di pubblicazione e dell ultima revisione, ad eliminare le informazioni superate o non più significative, nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali; d) a contestualizzare chiaramente ogni contenuto informativo pubblicato, indicando, sinteticamente, la tipologia delle informazioni, il periodo a cui le informazioni si riferiscono, l ufficio che le ha predisposte e l ufficio al quale si riferiscono; e) ad inserire strumenti di notifica degli aggiornamenti a livello di intera sezione ed a livello di singolo argomento; f) a pubblicare le informazioni e i documenti,nonché i dati che sono alla base delle informazioni stesse, in formato aperto utilizzando, preferibilmente, più formati con eventuali file di specifica, in modo che siano raggiungibili direttamente dalla pagina dove le informazioni di riferimento sono riportate; g) a garantire che gli utenti possano fornire feedback e valutazioni sulla qualità delle informazioni pubblicate, ad esempio, in termini di precisione, completezza, correttezza, tempestività, al fine di coinvolgerli nell attività dell amministrazione e nei suoi meccanismi di funzionamento e per tener conto delle loro osservazioni, agendo di conseguenza La programmazione delle attività Le modalità Si concretizzano nell analisi della situazione esistente, nell evidenziazione delle carenze rispetto ai dati da pubblicare indicati al punto 2.1 e rispetto alle modalità di pubblicazione indicate al punto 2.2.,nell adeguamento dei contenuti e delle modalità risultati carenti. 6

10 2.3.2 I tempi di attuazione Nel corso del 2010, sono state attuate le fasi di progettazione, di predisposizione, di caricamento dei dati iniziali e di installazione nel sito istituzionale delle CMVOS, della sezione Trasparenza, valutazione e merito che, ad oggi, risulta già in linea. Nel corso del 2011, sarà completato il caricamento e la messa in linea dei dati mancanti. Nel corso del 2012, sarà effettuata una revisione del sito tenendo conto delle eventuali osservazioni fornite dagli stakeholder interni e esterni. Nel corso del 2013 sarà realizzato il caricamento dei dati sulla base della revisione progettuale del Le risorse dedicate La piattaforma tecnologica è già disponibile e coincide con quella già in uso per la gestione del sito istituzionale della CMVOS. La risorsa umana coincide con quella attualmente già dedicata alle rilevazioni e alla gestione del sito. Le risorse finanziarie saranno rimodulate in base alle eventuali esigenze di restayling dopo la verifica del Gli strumenti di verifica L efficacia delle iniziative è monitorata, ai sensi dell articolo 14, comma 4, lettera a), del decreto, dall OIV che è chiamato a comunicare tempestivamente le criticità eventualmente rilevate in corso di esercizio e che è tenuto ad elaborare una relazione annuale al termine del periodo di rilevazione coadiuvato dal dipendente cui è affidata la gestione del sito istituzionale. 3. RENDICONTAZIONE DELLA PERFORMANCE 3.1. Le modalità di attuazione La rendicontazione della performance è effettuata con le modalità e nei tempi stabiliti dal Sistema di misurazione e valutazione della performance. Il suddetto documento avvia un percorso di integrazione graduale con il controllo di gestione passando, nei fatti, da una concezione 7

11 autoreferenziale ad una concezione di apertura ai cittadini ed agli utenti e ponendo in primo piano: L impatto delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività; La rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi anche attraverso modalità interattive (web 2.0). Con la sua adozione la CMVOS si impegna a sviluppare relazioni stabili e codificate con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione, ripensando e organizzando le proprie attività nell ottica della rendicontazione sociale, della quale procede ad adottare gli strumenti operativi integrati fra loro e con i sistemi gestionali già esistenti I tempi di attuazione Nel corso del 2011, è assicurata la trasparenza degli obiettivi già programmati, attraverso la loro pubblicazione nella sezione Trasparenza, valutazione e merito del sito istituzionale della CMVOS, nonché attraverso la presentazione del Piano della performance agli stakeholder. Nel corso dello stesso anno, sono avviate le procedure tese all instaurazione di modalità consolidate di rendicontazione sociale Le risorse dedicate La piattaforma strategica di sostegno alle fasi di programmazione degli obiettivi e di monitoraggio dei risultati coincide con quelli già in uso per il controllo di gestione. Le risorse umane necessarie coincidono con quelle attualmente già dedicate alle rilevazioni del controllo di gestione. Non occorrono ulteriori risorse finanziarie rispetto a quelle già previste nell anno Gli strumenti di verifica L efficacia delle iniziative contenute nel Programma triennale per la trasparenza e l integrità è continuamente monitorata, ai sensi dell articolo 14, comma 4, lettera a), del decreto, dall OIV. L OIV utilizza i sistemi attualmente in uso per il controllo di gestione tenendo conto che la CMVOS è già certificata in base alla norma SA 8000 sulla Responsabilità Sociale. Il documento Rendicontazione sociale che rende conto delle attività svolte e dei risultati ottenuti viene approvato dal Consiglio della Comunità Montana in qualità di Organo di indirizzo politico-amministrativo. 8

12 4. SVILUPPO DELLA CULTURA DELL INTEGRITA 4.1. Le modalità di attuazione I valori ed i principi su cui la CMVOS fonda la propria gestione sono contenuti nello Statuto, nel Regolamento di Organizzazione e nel Codice Etico. Le azioni di monitoraggio e di repressione si attuano attraverso l applicazione del Codice Disciplinare di cui al vigente C.C.N.L Il Codice Etico Il codice Etico,in ambiente pubblico, viene visto prevalentemente come codice di comportamento dei dipendenti. Il Codice etico della CMVOS è allegato alla presente. 5. I COLLEGAMENTI CON IL PIANO DELLA PERFORMANCE Il presente documento, emesso successivamente alla conclusione della sessione di programmazione degli obiettivi per l anno 2011, ha effetti sulla programmazione degli obiettivi per l anno 2012 e sui contenuti del Piano della performance LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA L indirizzo della posta elettronica certificata della CMVOS cmvos@actaliscertymail.it è pubblicata sul sito istituzionale e nell indice degli indirizzi delle pubbliche amministrazioni. Locana, 24 Marzo 2010 IL DIRETTORE (Dott. Gualtiero FASANA) 9

13 CODICE ETICO Art. 1: Disposizioni di carattere generale 1. Le disposizioni del presente Codice costituiscono specificazioni degli obblighi di diligenza, lealtà, imparzialità che qualificano il corretto comportamento dei dipendenti pubblici. 2. Il dipendente si impegna ad osservare il presente Codice all atto dell assunzione in servizio, della sottoscrizione del contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, del distacco o comando presso l Ente o della sottoscrizione del contratto di consulenza. Art. 2: Principi generali di comportamento 1. Il dipendente si impegna nella sua attività dedicando la giusta quantità di tempo e di energie allo svolgimento dei propri compiti, nella consapevolezza di essere remunerato ogni giorno per il proprio lavoro. 2. Il comportamento del dipendente è tale da stabilire rapporti di fiducia e collaborazione tra l Ente e i soggetti interessati a qualunque titolo all attività da esso svolto. A tal fine, sia nelle comunicazioni epistolari sia in quelle orali il dipendente manifesta disponibilità e cortesia, usando un linguaggio semplice, motivando le sue risposte e collaborando, se possibile, alla identificazione della soluzione anche quando esula dalla sua competenza. 3. Il dipendente non utilizza a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, non fornisce informazioni in merito a questioni in corso di valutazione presso l Ente e si astiene dal manifestare opinioni e giudizi su specifici affari sui quali si debba pronunciare. 4. Nell uso dei beni di cui dispone per ragioni d ufficio, il dipendente si comporta in modo da poter sempre giustificare al pubblico tale uso come conforme al corretto esercizio della propria attività professionale. Art. 3: Imparzialità 1. Il dipendente opera con imparzialità, evita trattamenti di favore, respinge pressioni indebite ed assume le proprie decisioni nella massima trasparenza, evitando di creare o di fruire di situazioni di privilegio. 2. Nello svolgimento dei suoi compiti il dipendente: a. non assume impegni, non dà indicazioni né fa promesse o rassicurazioni in ordine a questioni che rientrino nella competenza dell Ente; 10

14 b. non partecipa a incontri informali con soggetti interessati su questioni rilevanti ai fini dell attività d ufficio, se a ciò non espressamente autorizzato; c. mantiene un comportamento imparziale in occasione di esami o di concorsi nonché in occasione di promozioni o trasferimenti che lo coinvolgono. Art. 4: Conflitto di interesse 1. Il dipendente, nell esercizio delle sue funzioni, non deve assumere o svolgere attività inerenti alle proprie mansioni in situazioni di conflitto di interesse. 2. Il dipendente informa per iscritto l Ente in ordine agli interessi, finanziari e non finanziari, che egli e, qualora ne sia a conoscenza, il coniuge, i suoi parenti entro il terzo grado di parentela o soggetti conviventi abbiano nelle attività o nelle decisioni di competenza dell Ente. Su motivata richiesta dell Ente il dipendente fornisce ulteriori informazioni sulla propria situazione patrimoniale e tributaria. 3. Il dipendente si astiene dal partecipare all adozione di decisioni o ad attività dell Ente che possano coinvolgere, direttamente o indirettamente, interessi finanziari propri o, qualora ne fosse a conoscenza, di parenti entro il terzo grado o conviventi. Art. 5: Riservatezza 1. Il dipendente: a. non fornisce informazioni, se non previsto espressamente dalla Legge, in merito ad attività istruttorie o di indagine in corso presso l Ente; in particolare, non fornisce informazioni volte a consentire l individuazione di altri dipendenti coinvolti direttamente nelle questioni in corso di valutazione. b. non rilascia informazioni in merito a provvedimenti relativi ai procedimenti in corso se non espressamente previsto dalla Legge; c. consente l accesso alle informazioni in merito ai provvedimenti e/o procedimenti ufficialmente conclusi, a coloro che ne abbiano titolo, nei limiti in cui ciò non sia escluso dal segreto d ufficio, da disposizioni legislative o regolamenti e dagli obblighi di riservatezza. Art. 6: Rapporti con gli organi di informazione 1. Il dipendente si astiene, se non autorizzato dal Presidente, da ogni dichiarazione pubblica che possa incidere sull immagine dell Ente. 11

15 Art. 7: Doni e utilità 1. Il dipendente non accetta, neanche in occasione di festività per sé o per gli altri, regali o altre utilità aventi valore economico da soggetti (persone, società o enti) in qualsiasi modo interessati all attività dell Ente, ad eccezione di regali d uso di modico valore. 2. Il dipendente che riceve, indipendentemente dalla sua volontà, doni o altre utilità di non modico valore, ne dà tempestivamente comunicazione scritta al Presidente e provvede alla loro immediata restituzione per tramite dell Ufficio. Art. 8: Attività collaterali 1. Il dipendente non svolge attività che contrastino con l adempimento dei compiti d ufficio. 2. Il dipendente interviene, se autorizzato, a convegni, seminari e altri incontri o manifestazioni solo qualora gli stessi siano adeguatamente qualificati dal punto di vista istituzionale, tecnico o scientifico e strettamente attinenti a materie di specifico interesse per l attività d ufficio. 3. Il dipendente che ha intenzione di pubblicare articoli di stampa che abbiano ad oggetto materie di competenza dell Ente chiede la preventiva autorizzazione al Presidente. 4. Nell ambito delle sue funzioni, il dipendente si astiene dal prendere parte a manifestazioni o iniziative in contrasto con il concetto svolgimento delle funzioni stesse. 12

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