Fa.Mar Metalli Srl. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2012 Rev. n. 6 del /08/06/2013 Dati aggiornati al 30/12/12

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1 Fa.Mar Metalli Srl 2012 Rev. n. 6 del /08/06/2013 Dati aggiornati al 30/12/12 Redatta secondo i requisiti del Regolamento CE n. 1221/09 - EMAS (Environmental Management Audit Scheme) del Parlamento Europeo e del Consiglio

2 Pag. 2 di 31 Ragione sociale FA.MAR METALLI S.r.l. Indirizzo della sede legale Via Canturina, 49 Frazione Canerlata Como (CO) Indirizzo della sede operativa Via dell Industria, Desio ( MB) Telefono Fax Indirizzo famar.metalli@gmail.com Codici NACE (Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici) Codice ATECO 2007 (Classificazione delle attività economiche) Autorizzazione all esercizio delle operazioni di messa in riserva (R13), deposito preliminare (D15) ew recupero (R3, R4) di rifiuti speciali non pericolosi Autorizzazione allo scarico reflui idrici in pubblica fognatura, rilasciata dal Comune di Desio su parere di Brianzacque Descrizione dell attività Iscrizione ordinaria all albo Nazionale Gestori Ambientali per la raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi ( 4 F) Iscrizione al SISTRI Certificato della Prevenzione Incendi. Vigili del Fuoco di Mialno Codice EA 24 (Recupero, riciclo) n addetti 4 n R.E.A. Monza Brianza CO n Partita IVA Anno di fondazione Dicembre 2008 Superficie totale del sito mq 2360 Direttore Tecnico delle Attività Responsabile Ambientale Figura di riferimento per le informazioni al pubblico ARPA di riferimento Nome del verificatore ambientale Numero di accreditamento Dati utilizzati per la redazione della Dichiarazione ambientale Accesso pubblico alla dichiarazione ambientale o alla dichiarazione ambientale aggiornata (Tavola n. 1: Dati generali dell azienda) (Commercio all ingrosso di rottami e cascami) (Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici): attività principale (Commercio all'ingrosso di rottami e sottoprodotti della lavorazione industriale metallici): attività secondaria Disposizione n. 75 del 21/10/2009 Protocollo n del 21/10/2009 In scadenza il 21/10/2019 Reg. n. 28/09 del 17/09/09 Gestione dei rifiuti non pericolosi attraverso le fasi di trasporto, trattamento (selezione e cernita) e conferimenmto al recupero. Commercio di metalli ferrosi. Intermediazione dei rifiuti senza detenzione MI34025 Inizio validità: 05/07/2010 Fine validità: 05/07/2015 WEB_CO_76557 Pratica n del 12/10/2009, in scadenza il 12/10/2015 Carlo Bianzale Carlo Bianzale Fabio Stellittano ARPA Lombardia; Dipartimento di Monza Via Solferino, Monza (MI) tel.: ; fax: monza@arpalombardia.it Bureau Veritas Spa Viale Monza Milano IT-V-0006 I dati riportati relativi ai rifiuti e ai consumi, ove non sia diversamente indicato, coprono il periodo dal 2010 al 2012 Su supporto elettronico o cartaceo

3 Pag. 3 di 31 Indice 1. Dichiarazione dell Amministratore Unico Informazioni generali sull azienda Politica ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale Comunicazione di EMAS Contesto territoriale Sede operativa Impianto di trattamento rifiuti Trasporto rifiuti Il processo produttivo Aspetti ambientali delle attività Aspetti ambientali indiretti Emergenze Conformità normativa Obiettivi e traguardi ambientali Glossario Responsabilità Allegato n Allegato n Allegato n Allegato n

4 Pag. 4 di Dichiarazione dell Amministratore Unico Il mio obiettivo nella elaborazione della presente Dichiarazione Ambientale, redatta in conformità al Regolamento CE 1221/09 (EMAS), è di fornire informazioni utili alla comprensione e alla valutazione delle attività della mia azienda dal punto di vista ambientale. In essa, infatti, sono descritti i miei intenti - formalizzati nella Politica Ambientale - la quantificazione e la valutazione degli impatti ambientali legati alle attività svolte nel sito, il Sistema di Gestione Ambientale e gli obiettivi da raggiungere negli anni a venire. Il rispetto che da sempre rivolgo alle Persone con le quali quotidianamente mi relaziono, e che da sempre riservo al Territorio sul quale io e la mia Azienda viviamo, è sempre stato ed è obiettivo primario della mia azione quotidiana, trasmesso a, e condiviso da, tutte le Persone che in FA.MAR operano. L'adesione al Regolamento EMAS, ha l'obiettivo di dare forza e visibilità al mio impegno di rispetto del Cliente che utilizza il nostro prodotto, delle Maestranze che operano nel nostro stabilimento, della comunità che vive sul nostro territorio. Considero fondamentale la creazione di un rapporto con le autorità e il territorio circostante fondato su trasparenza e fiducia reciproca, soprattutto per quanto riguarda i temi ambientali. Questo documento costituisce un importante strumento per consolidare tale rapporto. L Amministratore Unico Desio (MI), 30/11/11

5 Pag. 5 di Informazioni generali sull azienda La FA.MAR METALLI Srl è stata costituita nel Dicembre 2008 e nel mese di novembre del 2009 ha iniziato la propria attività a Desio (MB), nell attuale capannone, che, pur essendo costruito da alcuni anni, non era mai stato utilizzato. La sede operativa è di ampie dimensioni, accogliente ed è dotata di impianti moderni e tecnologicamente avanzati. L Amministratore Unico (Sig. Fabio Stellittano ) svolge la propria attività nel settore del commercio dei rottami metallici e nella gestione dei rifiuti prodotti da artigiani e da piccole e medie industrie ( carta e cartone, plastica, legno ed imballaggi misti). Attualmente l attività predominante è la raccolta, la lavorazione e la vendita di rifiuti metallici e sui quali è necessaria solo un attività di riduzione volumetrica o una separazione abbastanza omogenea. Il Sig. Fabio Stellittano infatti ha fatto e sta facendo un attività di sensibilizzazione nei confronti dei suoi fornitori, perché già presso i loro centri produttivi effettuino una raccolta differenziata dei rifiuti metallici e non. Nella tabella sottostante sono state riportate le quantità di rifiuti in entrata, in uscita e in giacenza dall inizio dell anno, al 02/01/13 Codice CER Descrizione Tot. rifiuti in entrata Tot. rifiuti in uscita Tot. rifiuti in giacenza Scarti di corteccia e sughero Rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate) Rifiuti da fibre tessili lavorate Limatura e trucioli di materiali ferrosi Polveri e particolato di materiali non ferrosi Carta e cartone Imballaggi in plastica Imballaggi in Legno Imballaggi metallici Imballaggi in Materiali Compositi Imballaggi in materiali misti Pneumatici fuori uso Metalli ferrosi Metalli non ferrosi Plastica Componenti non specificati diversamente Apparecchiature Fuori uso Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso Legno Plastica Miscele Bituminose Rame, Bronzo, Ottone Alluminio

6 Pag. 6 di 31 Codice CER Descrizione Tot. rifiuti in entrata Tot. rifiuti in uscita Ferro / Acciaio Metalli Misti Cavi, diversi da quelli alla voce Carta e Cartone Metalli Ferrosi Metalli non ferrosi Plastica e gomma Legno diverso da quello di cui alla voce Altri Rifiuti Legno diverso da quello alla voce Tot. rifiuti in giacenza Totale Kilogrammi (Tavola n. 2: Attività dell azienda) La sicurezza del lavoro è sotto controllo grazie ad un aggiornamento della valutazione dei rischi connessi alle attrezzature e alle attività svolte, come previsto dal D. L.vo 81/08 per il sito dell azienda. In merito a ciò, partendo dalla consapevolezza che la sicurezza in azienda deve avere come base portante la sensibilizzazione del personale, vengono tenuti corsi periodici in cui tutti gli addetti vengono informati sui rischi presenti nelle attività della movimentazione dei rifiuti e sulle misure di prevenzione/protezione adottati, ivi compreso l uso dei dispositivi di protezione individuale, atti ad evitare il contatto e l inalazione di sostanze pericolose.

7 Pag. 7 di Politica ambientale Per poter dare un contributo allo sviluppo sostenibile, guidare efficacemente la propria attività verso il miglioramento continuo e conseguire risultati concreti, la Direzione ha stabilito un impegno specifico, di seguito esposto. Visione L azienda, riconoscendo il proprio ruolo e le proprie responsabilità verso l ambiente, ha stabilito il raggiungimento di un livello d eccellenza ambientale, in sintonia con la nuova filosofia dello sviluppo sostenibile. A tal fine è stato introdotto in azienda il Sistema della gestione dell Ambientale, atto a garantire un rafforzamento della coscienza e della responsabilità in chi vi opera. Missione Il miglioramento ambientale dei processi e servizi rappresenta per l azienda un obiettivo strategico orientato a rafforzare il proprio ruolo competitivo. In particolare si propone di garantire la tutela dell ambiente, uscendo da una logica di interventi occasionali - dettati dall urgenza o dalla gravità di un problema - per entrare in un ottica di programmazione e pianificazione delle attività tale da poter rispondere in maniera organica e sistematica alle crescenti esigenze di salvaguardia ambientale. Obiettivi aziendali L azienda è impegnata a: Garantire il rispetto delle disposizioni legislative e dei regolamenti in materia ambientale Coinvolgere il personale dell'azienda tramite momenti di sensibilizzazione e formazione, al fine di ottenere il massimo rispetto delle procedure del sistema aziendale e la massima comprensione della politica ambientale e degli obblighi prescritti dalla legislazione, nonché la riduzione degli impatti ambientali Ottimizzare i consumi delle risorse naturali, quale l energia elettrica ed in generale le prestazioni ambientali, privilegiando, ove possibile la prevenzione dall inquinamento Coinvolgere i fornitori nelle tematiche ambientali e nella conduzione delle attività inerenti la gestione dei rifiuti, in modo tale da ottenere la riduzione degli impatti ambientali. Mantenere elevate le quantità dei rifiuti recuperati, rispetto al totale dei rifiuti trattati Mettere a disposizione del pubblico i dati del sistema di gestione ambientale, nel quadro di un dialogo aperto con le autorità e gli enti pubblici e privati impegnati nelle attività di tutela dell ambiente.

8 Pag. 8 di Il Sistema di Gestione Ambientale Per adempiere gli impegni assunti con la Politica Ambientale e per conseguire gli obiettivi in essa stabiliti, l'azienda ha elaborato un Sistema di Gestione Ambientale, sulla base del Regolamento CE n 1221/09 (EMAS), che definisce: - la documentazione del sistema, - le responsabilità in campo ambientale, - i mezzi e le risorse economiche destinate al conseguimento degli obiettivi. In particolare la costruzione di un Sistema di Gestione Ambientale ha comportato per l'azienda la redazione dei seguenti documenti: - la Politica Ambientale, che definisce le linee programmatiche e gli impegni che l'azienda si assume per il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; - l'analisi Ambientale Iniziale, che individua gli impatti ambientali significativi, come pure le attività che possono provocare ricadute negative nei confronti dell'ambiente; essa si estende a tutte le attività svolte dall azienda, nonché a tutti i beni mobili e immobili di sua proprietà; - il Manuale di Gestione Ambientale, che descrive operativamente il Sistema di Gestione Ambientale, predisposto secondo le indicazioni del Regolamento EMAS e della Norma UNI EN ISO 1400l; - le Procedure Organizzative che definiscono ruoli e responsabilità per: - prevedere le modalità di identificazione degli aspetti ambientali - diretti ed indiretti - delle attività e della valutazione della loro significatività, - identificare le normative ambientali relative ai processi/servizi dell azienda e verificarne la corretta applicazione, - definire le modalità di formalizzazione, verifica, attuazione e aggiornamento degli obiettivi di miglioramento, nonché delle azioni per la loro realizzazione e il loro monitoraggio, - identificare le necessità di informazione e formazione del personale dell azienda, compresi i fornitori, e pianificarne la realizzazione, - individuare le modalità di gestione delle non conformità e della loro analisi critica, - gestire le comunicazioni esterne e rispondere alle segnalazioni provenienti dalle parti interessate (popolazione, autorità, clienti, fornitori, ecc.) riguardanti gli aspetti ambientali, mantenendo un dialogo aperto con le parti sociali, - fissare principi, criteri e modalità di qualificazione e sorveglianza dei principali fornitori di prodotti e servizi, per garantire il rispetto della legislazione vigente e un comportamento adeguato alla politica aziendale, quando operano per conto dell azienda, - stabilire le modalità di gestione delle risorse umane e tecnologiche, per prevenire e/o limitare gli impatti sull ambiente nell eventualità che si verifichino incidenti o situazioni di emergenza, - definire la pianificazione e le modalità di conduzione delle verifiche ispettive interne, al fine di verificare se il Sistema di Gestione Ambientale è in grado di tenere sotto controllo gli aspetti ambientali e di raggiungere gli obiettivi di miglioramento;

9 Pag. 9 di 31 - i Documenti di Registrazione, che raccolgono i dati necessari al monitoraggio dei vari aspetti ambientali, per permettere di verificarne la conformità alle disposizioni legislative e agli obiettivi stabiliti; - la Dichiarazione Ambientale, che è un documento pubblico - convalidato da un apposito Ente di Certificazione e verificato da ISPRA - nel quale l'azienda descrive i propri impatti ambientali e le azioni migliorative intraprese. Il Sistema di Gestione Ambientale adottato dall azienda si applica a tutta la struttura organizzativa, che è illustrata nell organigramma seguente. Amministratore Unico Responsabile Sicurezza della Rappresentante della Direzione e Responsabile della Gestione Ambientale e delle Emergenze Direzione Tecnica/trasporti Responsabile dell Impianto Responsabile Magazzino Responsabile Vendite/gestione dei fornitori Addetta alla Gestione della Documentazione Rifiuti Addetti ed autisti (Tavola n. 3: Organigramma aziendale Le funzioni in azzurro sono svolte da consulenti esterni ) Di seguito sono elencate le funzioni aziendali presenti nell organigramma, con le relative responsabilità riguardo al Sistema di Gestione Ambientale. - L Amministratore Unico ha la responsabilità di elaborare la Politica ambientale, eseguire il riesame annuale del sistema, approvare gli obiettivi, le priorità e i programmi ambientali e supervisionare tutte le attività dell azienda, controllando la realizzazione della politica e degli obiettivi ambientali. - Il Rappresentante della Direzione e Responsabile della Gestione Ambientale e delle Emergenze ha compiti di gestione, organizzazione, supervisione e coordinamento di tutte le attività dell azienda inerenti la gestione ambientale. Rende operativo il Sistema, gestisce ed emette la documentazione dello stesso, definisce ad attiva i Piani dei controlli ambientali annuali, ne registra i dati ed esegue gli audit ambientali. Verifica che tutte le non conformità e i reclami siano chiaramente identificati e gestiti in accordo alla procedura specifica. Gestisce le comunicazioni interne all azienda relative al Sistema. Garantisce e coordina l'attività della squadra antincendio. Valuta l entità delle eventuali emergenze e decide conseguentemente le modalità di intervento. - Il Responsabile della Sicurezza deve gestire le problematiche inerenti la sicurezza e l igiene nell ambiente di lavoro. Adempie alle prescrizioni nella sua funzione, come prescritto dal D. L.vo 81/08 e successive modifiche. Provvede all acquisto dei dispositivi di protezione individuali e ne verifica l'utilizzo e lo stato di conservazione. Assicura l informazione, la formazione e l addestramento di tutti gli addetti del sito in materia di sicurezza (anche con il supporto di consulenti esterni). - Il Direttore Tecnico/Trasporti ha il compito di sorvegliare sulla corretta gestione dei rifiuti, sia in accettazione che durante le lavorazioni e di verificare il corretto trasporto dei rifiuti.

10 Pag. 10 di 31 - L addetta alla Documentazione Gestione Rifiuti, ha il compito di aggiornare costantemente il Registro di carico e scarico dei rifiuti, provvedere alla gestione dei Formulari di identificazione, alla compilazione del MUD, a quanto richiesto dalla gestione del SISTRI e al controllo delle autorizzazione dei fornitori. - Il Responsabile Vendite/gestione dei fornitori promuove i servizi dell azienda presso la potenziale clientela. Organizza e gestisce gli approvvigionamenti dei rifiuti da lavorare. Gestisce i rapporti con i fornitori/clienti per lo smaltimento e il recupero. Valuta e qualifica i fornitori. - Il Responsabile dell Impianto supervisiona tutte le attività produttive e la logistica interna ed esterna. Interviene in caso di anomalie nel processo produttivo. Gestisce gli operatori addetti alle operazioni di trattamento e di selezione dei rifiuti. Collabora con gli autisti nel carico e scarico dei rifiuti e materiali trasportati. Valuta le necessità di formazione in materia ambientale. Segnala al Direttore Tecnico eventuali anomalie procedurali o impiantistiche. Gestisce gli autisti, i quali provvedono alla corretta esecuzione delle operazioni di trasporto, carico e scarico dei rifiuti. Assicura il regolare svolgimento delle attività come pianificato dalla programmazione giornaliera. Controlla l esecuzione della manutenzione ordinaria dei mezzi aziendali e segnala alla Direzione eventuali necessità di interventi straordinari. - Il Responsabile del Magazzino verifica la corretta collocazione dei rifiuti secondo quanto previsto dall autorizzazione del sito e provvede all immagazzinamento dei rottami e dei rifiuti da recuperare. Formazione e coinvolgimento del personale La Direzione riconosce che la partecipazione attiva degli addetti è una forza motrice e una condizione indispensabile per garantire continue migliorie in campo ambientale. A tale scopo il personale coinvolto nella gestione ambientale deve possedere le competenze necessarie per garantire la corretta conduzione delle attività di propria pertinenza. A tal fine sono state identificate le necessità formative e le forme appropriate di partecipazione per garantire il rispetto continuo dei requisiti del Sistema di Gestione Ambientale e coinvolgere gli addetti nel processo di miglioramento delle prestazioni ambientali. 5. Comunicazione di EMAS La comunicazione ha un ruolo fondamentale nella costruzione e nel mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale. L azienda dispone di strumenti di comunicazione atti a: - consentire al cliente di ottenere tutte le informazioni relative alla gestione dei rifiuti; - recepire eventuali suggerimenti; - ricevere proposte di miglioramento; - rendere nota la Politica ambientale dell azienda. L azienda ha individuato nella Dichiarazione Ambientale lo strumento principale per diffondere al pubblico gli impegni assunti attraverso la Registrazione. Essa è inviata agli Enti Locali del territorio provinciale, ai clienti più importanti ed eventualmente ai fornitori dei servizi più significativi.

11 6. Contesto territoriale Pag. 11 di 31 La sede legale della FA.MAR METALLI srl è in Via Canturina, 49 Frazione Canerlata Como (CO) presso uno studio di Commercialisti, mentre la sede operativa è situata alla periferia sud del Comune di Desio (MB) ad una quota altimetrica di circa 200 m s.l.m. Da Milano è raggiungibile attraverso la Strada Statale 36 (Milano-Lecco) o la strada statale 35 (strada statale dei Giovi). La zona non presenta punti di particolare interesse naturalistico o paesaggistico e non è interessata da vincoli da vincoli idrogeologici. In Brianza, dove la FA.MAR è situata, dal punto di vista geologico il sottosuolo presenta indicativamente una composizione sabbiosoargillosa. Le falde del sottosuolo della zona possono essere distinte in falda tradizionale e falda profonda. La prima è caratterizzata da una falda che passa da libera, nelle aree di alta e media pianura, a semiconfinata, nelle zone di bassa pianura. La direzione del flusso della falda libera presenta un livello pari a 100 m s.l.m. con una soggiacenza media di circa 15 m. Tavola n. 4: Planimetria della zona fuori scala Corsi d acqua superficiali L idrografia superficiale della zona è costituita principalmente da canali di piccola portata. Il fiume Seveso scorre a circa 7 km dal sito. Storicamente non si registrano dissesti idrogeologici, né sono documentate situazioni di particolare pericolosità. Il clima L'area del sito si trova sul margine ovest della zona collinare delle Prealpi Briantee, che gode di un clima continentale, con inverni freddi ed estati calde con frequenti temporali. La zona risente tuttavia della protezione della catena alpina, che la ripara dalle correnti fredde provenienti dall'europa settentrionale. Le temperature medie oscillano tra circa 4 C in inverno e circa 20 C in estate. Le precipitazioni piovose sono particolarmente abbondanti in primavera ed autunno. Vegetazione e flora, paesaggio e uso del suolo Il paesaggio che circonda lo stabilimento della FA.MAR METALLI srl è di tipo agricolo. Non sono presenti particolari specie vegetali e arboree degne di interesse e di salvaguardia. L area vincolata più prossima all impianto è il Parco di Monza, a circa 4 km di distanza. Nelle vicinanze dell azienda non sono presenti località di particolare interesse storico/culturale o turistico. Sismicità Come dall O.P.C.M del 20/03/03 ( Primi elementi in materia di classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica ), modificato dall O.P.C.M del 03/05/06, il comune di Desio (MB) appartiene alla classe 4 (zona non sismica).

12 Pag. 12 di Sede operativa L impianto per la gestione dei rifiuti della FA.MAR METALLI SRL srl è situato nella zona industriale del Comune di Desio, definita dal PRG come area produttiva B4 e disciplinata dall articolo 17 delle Norme tecniche di attuazione. Essa è definita nel piano delle regole P.G.T. in Unità non residenziale di insediamento più recente e di contenute dimensioni P3, art disposizioni di attuazione del piano delle regole Il sito è censito nel NCEU del Comune di Desio al foglio 44, mappale 109,187,188 L insediamento è in un area artigianale isolato dal centro abitato ed i primi insediamenti abitativi sono distanti oltre 300 m., è confinante con un centro di autodemolizione e dista circa 500 metri da un impianto termovalorizzatore. (entrambi verso Nord) (Tavola n. 5: Vista aerea del sito)

13 Pag. 13 di 31 La pavimentazione del capannone è in calcestruzzo armato con rete metallica ed è impermeabilizzata grazie ad un foglio di polietilene situato al di sotto, in modo da garantire la salvaguardia dell acqua di falda ed eventuali inquinamenti del terreno. L impianto è suddiviso in varie aree funzionali poste all interno e all esterno del capannone - ognuna delle quali è adibita ad una delle specifiche operazioni sui rifiuti svolte nel sito. Le operazioni effettuate sono le seguenti: - messa in riserva (R13) di rifiuti speciali non pericolosi per un quantitativo massimo di 120 mc/105 ton. - recupero (R3, R4) di rifiuti speciali non pericolosi mediante cernita manuale e cesoiatura/spezzamento, per un quantitativo massimo di ton, pari a 30 ton/die - deposito preliminare (D15) di rifiuti prodotti dalle operazioni di selezione e cernita (CER ) in cantainer, per un quantitativo massimo di mc10 10 ton. Nel sito sono presenti: due reti idriche, una delle quali per gli usi civili e l altra per l alimentazione dell impianto di prevenzione incendi, entrambe alimentate dall acquedotto comunale; tre condotte fognarie, la prima delle quali raccoglie gli scarichi dei servizi igienici del sito e li invia alla pubblica fognatura, mentre la seconda raccoglie le acque di prima pioggia - raccolte nel piazzale mediante una rete di tubazioni opportunamente posizionata e una serie di caditoie di tipo stradale carrabili- per farle confluire anch esse nella pubblica fognatura, previo un trattamento in un impianto di depurazione, di cui al seguente punto. Una terza condotta raccoglie l acqua meteorica ricadente sulle coperture che confluiscono in un pozzo a tenuta con capacità pari a 8 m³ che saranno riutilizzate per irrigare l area a verde. ( Vedi allegato Planimetria sistema fognario) un impianto di trattamento acque di prima pioggia e meteoriche, per soddisfare le richieste del Regolamento Regionale della Lombardia n. 4 del 24/03/2006. Le acque di prima pioggia, in quanto potenzialmente inquinate, sono trattate in un impianto di disoleazione, separatore delle acque di prima pioggia ed accumulo. L impianto permette la separazione delle frazioni pesanti e delle eventuali componenti oleose surnatanti delle acque scaricate e garantisce il trattamento dei primi 5 mm di precipitazione meteorica. L acqua così depurata confluisce in pubblica fognatura, mentre il residuo in esse contenuto viene successivamente smaltito come rifiuto speciale. L acqua meteorica confluisce in una vasca a tenuta di 8 mc, collegata ad un pozzo perdente, e viene utilizzata per l irrigazione del verde presente nel sito; un impianto di riscaldamento della potenza di kw 24,1 alimentato da una caldaia a gas metano ed utilizzato per il riscaldamento degli uffici e dell acqua per uso sanitario; una linea aerea di distribuzione dell energia elettrica per gli usi civili, gestita dall ENEL S.p.A.; mezzi ed attrezzature di proprietà dell azienda: - 1 caricatore a polipo, - 1 autocarro, - 1 trattore stradale, - 1 rimorchio - 1 pressa cesoia per metalli, - 1 carrello elevatore a gasolio, munito di forca girevole, - 1 compattatore oleodinamico, - 4 container, - 1 macchina spela cavi, - 1 smonta gomme

14 Pag. 14 di 31-1 bilancia a ponte, per pesare gli autocarri in ingresso ed uscita, 1 rilevatore manuale di radioattività Nel sito non sono presenti cabine elettriche e/o trasformatori che potrebbero generare campi elettromagnetici, né condensatori contenenti PCB o PCT, né coperture in cemento-amianto ( eternit ), né serbatoi interrati, né pozzi per il prelevamento dell acqua, né rischi per ecosistemi e biodiversità, né impianti contenenti sostanze dannose per l ozono. Entro un raggio di 200 metri dall insediamento non sono presenti punti di captazione di acqua ad uso potabile mediante infrastrutture di pubblico interesse. 8. Impianto di trattamento rifiuti Le attività dell impianto, autorizzate dalla Provincia di Monza Brianza, sono così identificate: messa in riserva (R 13), recupero (R4, R 3) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da insediamenti produttivi, da attività artigianali e commerciali e da raccolta differenziata. L impianto prevede la suddivisione in varie aree funzionali, adeguatamente contrassegnate ( Vedi allegato n. 1 ), ognuna delle quali è adibita ad una delle specifiche operazioni svolte nel sito, come risulta dalla tabella sottostante. SETTORE A Rif Operazione Descrizione m² m³ Ton A R13 Area ricevimento rifiuti metallici e non metallici B R4 Area selezione e cernita rifiuti ferrosi e non ferrosi C Area deposito materiali non ferrosi recuperati, in cumuli e/o container D Area deposito materiali non ferrosi recuperati, in cumuli e/o container E D15 Area deposito rifiuti speciali non pericolosi prodotti dalla cernita F R13 Area deposito rifiuti RAEE ex D.lgs 151/2005 solidi non pericolosi SETTORE B G R13 Area ricevimento rifiuti cartacei, legnosi, plastici H R3 Area selezione e cernita rifiuti cartacei, legnosi, plastici L Area depositi materiali legnosi recuperati, in cumuli e/o container M Area depositi materiali plastici recuperati, in cumuli e/o container N Area depositi materiali cartacei recuperati, in cumuli e/o container e/o container pressa AREE ESTERNE P R13 Area deposito rifiuto CER in pacchi pressati Q1 Area deposito materiali ferrosi recuperati, in cumuli e/o container Q2 Area deposito materiali ferrosi recuperati, in cumuli e/o container R Area deposito container pieni/coperti pronti per l invio al recupero finale S Area deposito container vuoti (Tavola n. 6: aree dell attività dell azienda)

15 Pag. 15 di 31 Le MPS ottenute dall attività di selezione e casoiatura dei rifiuti svolte nel sito sono: Materiali ferrosi e non ferrosi, leghe e simili conformi alle specifiche CECA, AISI, EURO, CAEF, UNI. Carta conforme alle specifiche UNI-EN 643; Plastica conforme alle specifiche UNIPLAST UNI Legno pronto per essere riutilizzato nell industria dei pannelli. 9. Trasporto rifiuti Per le attività di trasporto dei rifiuti, l azienda è iscritta all Albo Nazionale gestori ambientali, con il numero MI34025 per le categorie e le classi della tabella sottostante ed è in possesso dell iscrizione al SISTRI cod. pratica WEB_CO_ Categoria Descrizione Classe Quantità annua 4 Raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi (Tavola n. 7: Quantità dei rifiuti trasportabili ) 10. Il processo produttivo F Quantità annua complessivamente trattata inferiore a t Prima di stipulare un contratto per il trasporto e lo smaltimento di un particolare carico di rifiuti, occorre accertarne le caratteristiche fisico-chimiche (i rifiuti radioattivi non vengono infatti accettati dall azienda) e controllarne i requisiti amministrativi, ad esempio che il codice CER sia compreso tra quelli per i quali l azienda è in possesso delle autorizzazioni. Trasporto Per procedere all attività di raccolta e trasporto di un carico di rifiuti presso il sito aziendale, occorre prima sottoporlo ad un controllo visivo per verificarne: - la conformità degli imballi, - l etichettatura, quando prescritta o richiesta, - la compatibilità dei rifiuti caricati (se in colli), cioè che nei diversi contenitori siano effettivamente presenti le tipologie di rifiuti dichiarate. - la corrispondenza dei materiali al codice CER assegnato dal conferente. I rifiuti devono essere accompagnati dal Formulario di Identificazione, per la cui corretta compilazione occorre far riferimento al processo da cui provengono. Se l esito dei suddetti controlli è positivo, i rifiuti vengono caricati sugli automezzi mediante muletto o tramite gli organi di presa presenti sugli autocarri o cassoni scarrabili, di proprietà dell azienda o di trasportatori autorizzati, e trasportati al centro di stoccaggio/lavorazione. È compito del responsabile dell impianto definire la movimentazione dei mezzi di trasporto attraverso un apposita programmazione settimanale, al fine di controllare l utilizzo di tutte le risorse aziendali (uomini e mezzi). Accettazione Prima dello scarico, i mezzi in ingresso al centro di stoccaggio aziendale sono sottoposti ad un controllo effettuato da un addetto, che riscontra tutti i dati riportati sul Formulario di Identificazione (tipologia di rifiuto, provenienza, trasportatore, ecc.) e - mediante controllo visivo - si accerta che i materiali corrispondano al codice CER assegnato dal conferente e che nei diversi contenitori siano presenti tipologie omogenee di rifiuti. Nel caso di rifiuti metallici, effettua una prova della radioattività con un apposito rilevatore per verificare la presenza di radioattività. Nel caso che da tale verifica tutto risulti regolare, i rifiuti vengono scaricati dagli automezzi mediante ribalta o tramite gli organi di presa presenti sui veicoli o mediante muletti. I rifiuti, conferiti all'impianto

16 Pag. 16 di 31 con cassoni, che necessitano di essere sottoposti a cernita/selezione, dopo la relativa pesatura ed accettazione, sono scaricati all interno dell insediamento sull area specificatamente adibita. Dopo lo scarico, essi verranno collocati all interno dell insediamento nelle aree specifiche secondo lo stato fisico. Se invece dal controllo emergono delle irregolarità, vengono adottati i provvedimenti opportuni, ad esempio la restituzione del carico al mittente e la relativa comunicazione alla Provincia entro le 24 ore successive all arrivo, trasmettendo la fotocopia del Formulario di Identificazione. I mezzi in uscita vengono ripesati dopo lo scarico, per calcolare il peso netto e per completare il Formulario di Identificazione. Trattamento I rifiuti conferiti sono sottoposti a trattamenti diversi secondo la loro tipologia. In particolare: - i rifiuti metallici sono avviati alla pressatura o al taglio, - i rifiuti misti sono selezionati al fine del recupero, identificati mediante codice CER riportante la denominazione del rifiuto e stoccati in apposite aree di deposito. Al fine di evitare che le quantità di ogni tipologia di rifiuto eccedano quelle massime stoccabili autorizzate, l addetta alla documentazione della gestione dei rifiuti e il responsabile dell impianto hanno il compito di gestire giornalmente il ricevimento dei rifiuti in ingresso tramite il controllo delle giacenze. Vengono infatti calcolate quotidianamente, con il supporto del sistema informatico, le differenze tra i rifiuti stoccati e quelli destinati al recupero/smaltimento. I risultati sono poi comparati con le quantità massime stoccabili autorizzate. I conferimenti del giorno successivo sono programmati in base all esame degli elementi di cui sopra. Trasporto a destinazione Il trasporto a destinazione presso discariche o clienti della Materia prima seconda - è realizzato o con automezzi propri o di trasportatori autorizzati, regolarmente iscritte all Albo Nazionale Gestori Ambientali. Il carico della materia prima seconda sugli automezzi è realizzato con un muletto a gasolio (attrezzabile con forche), nel caso di rifiuti imballati; i container già pieni sono caricati direttamente per mezzo del sistema idraulico di cui sono dotati gli autocarri scarrabili. Prima dell uscita viene effettata la seconda pesatura dei camion: di quelli pieni per determinare il peso dei rifiuti in uscita, di quelli vuoti per determinare il peso dei rifiuti in ingresso.

17 Pag. 17 di 31 Schema del processo produttivo Raccolta e Prelievo dei rifiuti Trasporto Pesatura camion in ingresso Scarico Pesatura camion in uscita Rifiuti (R13) in ingresso Cernita (R3, R4 ) Adeguamento volumetrico (R4) Messa in riserva (R13) Deposito preliminare (D15) in container o messa in riserva (R13) dei rifiuti imballati Deposito preliminare (D15) on container o messa in riserva (R13) dei rifiuti risultanti dalla cernita Arrivo dei camion vuoti Pesatura dei camion in ingresso Carico Pesatura dei camion in uscita Trasporto a destinazione Recupero Tavola 8: Flusso delle attività aziendali

18 Pag. 18 di 31 IL flusso delle attività dell azienda con i relativi impatti Carta e toner e accessori informati Attività di ufficio Inquinamento da rifiuti Consumo di risorse Energia elettrica Inquinamento atmosferico Acqua per usi civili Inquinamento delle acque Gas metano Trasporto dei rifiuti Traffico indotto Materiali per pulizia Inquinamento acustico Inquinamento atmosferico Accettazione dei rifiuti non pericolosi Inquinamento del suolo e sottosuolo Consumo di risorse: energia elettrica e imballi Energia elettrica Materiali per imballo Attività di cernita, cesoiatura/spezzamento Inquinamento per i rifiuti Inquinamento degli scarichi e delle acque meteoriche Legenda Input Stoccaggio Inquinamento atmosferico per incendio Consumi materiali Processo Output Impatto visivo Manutenzione delle attrezzature in dotazione al sito Inquinamento per odori Inquinamento luminoso Inquinamento acustico Impatto visivo Aspetti indiretti Inquinamento da rifiuti da parte dei fornitori (Tavola n. 9: Diagramma di flusso delle attività e i relativi impatti ambientali )

19 11. Aspetti ambientali delle attività Pag. 19 di 31 L Analisi Ambientale Iniziale, in conformità a quanto richiesto dalla Norma UNI EN ISO e dal regolamento EMAS 1221/09, viene effettuata prendendo in esame tutti gli aspetti ambientali diretti (cioè riguardanti gli aspetti che l azienda ha sotto il suo controllo diretto) ed indiretti (cioè riguardanti gli aspetti che l azienda non ha sotto il proprio controllo diretto, ma sui quali può esercitare un azione o un influenza mediante interventi che possono modificare il comportamento dei soggetti responsabili degli impatti ambientali veri e propri), che possono essere presenti nel sito. Si è quindi proceduto all attribuzione di una classe di significatività alta, media, bassa e lieve, sulla base di due fattori opportunamente combinati: - probabilità che si verifichi, o che si torni a verificare, tale impatto ambientale - densità dell impatto, definita dalla sua reversibilità e dalla tossicità più o meno grave per l ambiente e per l uomo. Nell attribuzione del valore del livello di probabilità, occorre che corrispondano alla realtà entrambi i criteri previsti per ogni livello. In caso contrario viene considerato il livello superiore. La classe di significatività dell impatto viene calcolata come risultato (R) di probabilità (P) x Intensità (I), mediante una scala che va da 1 a 16, dove il tipo di significatività dell impatto viene definito in base alla tabella sottostante. In presenza della classe di significatività media o alta, l impatto viene considerato significativo e vengono definite azioni di adeguamento o di miglioramento delle prestazioni ambientali nel breve o medio termine. Nel caso di classe di significatività bassa e lieve l impatto non è considerato significativo e verranno definite azioni correttive o migliorative da programmare solo per migliorare situazioni di partenza già soddisfacenti in sé. ATTIVITA ASPETTO AMBIENTALE DELLE ATTIVITA IMPATTO P * D* R* Signf.* Cond,* Attività di ufficio Trasporto dei rifiuti Stoccaggio, recupero dei rifiuti e produzione di materiali ferrosi e cartacei destinati al mercato del riciclo Produzione di rifiuti ( Carta da macero e toner e accessori informatici) (D) Utilizzo di energia elettrica per il condizionamento e per l alimentazione delle apparecchiature per l ufficio e della carta per le attività amministrative ; acqua per usi civili e gas metano per il riscaldamento (D) Scarichi civili (D) Materiali per le pulizie (D) Produzione di fumi generati dall impianto di riscaldamento (D) Presenza di rifiuti radioattivi (D) Traffico indotto dei mezzi in circolazione ed emissioni in atmosfera dei mezzi di trasporto (D) Utilizzo di gasolio per i mezzi di trasporto dei rifiuti (D) Attività di recupero dei rifiuti (D) Rumore ai confini del sito (D) Utilizzo di energia elettrica e gasolio nelle fasi di recupero e movimentazione dei rifiuti (D) Rispetto della legislazione (D) Sversamenti di sostanze chimiche (D) Inquinamento da rifiuti Consumo di risorse naturali Inquinamento da rifiuti Sostanze pericolose Inquinamento atmosferico Inquinamento da radiazioni ionizzanti Inquinamento atmosferico Consumo di risorse Bassa N Media N/A/E Bassa N Bassa N Bassa N Bassa Bassa N Inquinamento da rifiuti Media N Inquinamento Media A/E acustico Consumo di Media N/A/E risorse Sanzioni Bassa N amministrative Inquinamento Bassa N del suolo e del sottosuolo

20 Pag. 20 di 31 ATTIVITA ASPETTO AMBIENTALE DELLE ATTIVITA IMPATTO P * D* R* Signf.* Cond,* Presenza del sito Aspetti indiretti legati ai fornitori e clienti Produzione di odori Scarichi delle acque di prima pioggia (D) Presenza di rifiuti pericolosi (D) Acque meteoriche suscettibili di contaminazione (D) Aspetto visivo della struttura del centro (D) Impatto luminoso (D) Biodiversità (D) Fornitori dei servizi di analisi fumi, acque, controllo dei dispositivi antincendio della manutenzione delle attrezzature- muletto (I) Fornitori dei servizi di trasporto e smaltimento dei rifiuti (I) (Tavola n. 10: Aspetti ambientali della sede operativa) Molestie olfattive Inquinamento delle acque Inquinamento del suolo e sottosuolo Inquinamento delle acque Impatto visivo Inquinamento luminoso Danni all ecosistema Inquinamento da rifiuti Inquinamento da rifiuti Lieve N Bassa N Bassa N Bassa N Bassa N Bassa N Bassa N Media A/E Media A/E Legenda: (D) = aspetto diretto; (I) = aspetto indiretto; N = condizioni normali; A = condizioni anomale; E = condizioni di emergenza; P = probabilità; I* = Intensità dell impatto; R = risultato; Signif. = significatività; Cond. = condizioni Inquinamento da rifiuti I rifiuti prodotti dall azienda nelle attività di ufficio sono: la carta da macero, la cui raccolta viene effettuata in appositi contenitori situati negli uffici, che vengono poi svuotati nei contenitori ad hoc predisposti all interno dell azienda; le cartucce di toner esaurite (codice CER ), che sono avviate ad attività di recupero da parte del fornitore della manutenzione che, dopo averne verificato l integrità e la funzionalità, le ricarica con polvere di toner nuova, oppure sono smaltite in proprio. Non sono disponibili dati significativi; rifiuti urbani, consegnati al servizio della nettezza urbana di Desio. Nell attività l azienda non ha prodotto scarto da inviare alla discarica, in quanto tutti i rifiuti sono stati recuperati al 98%. Consumi di risorse Le risorse naturali utilizzate dall azienda sono energia elettrica, gas metano ed acqua. L energia elettrica viene impiegata per: l illuminazione dei locali degli uffici e del magazzino di stoccaggio; l alimentazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche degli uffici; l alimentazione della pressa per la trasformazione dei metalli ( ferro, alluminio ), della carta e della plastica in pacchi; Ad oggi i consumi sono stati i seguenti: Anno MWh t. rifiuti Indicatore MW/t. rifiuti 30/09/10 2, ,320 0, /11/11 21, ,900 0, /12/12 19, ,47 0,0043 (Tavola n. 11: Consumi di energia elettrica)

21 Pag. 21 di 31 Gli indicatori evidenziano andamenti alterni, dovuti in parte al fatto che nel 2011 la Direzione ha ritenuto di dare in comodato d uso gratuito l appartamento con tutte le utenze, presente nel sito ad un operario, che svolge la finzione di custode ed in parte ad una maggiore sensibilità degli addetti al risparmio energetico. Altre risorse sono : - il gas metano, utilizzato per il riscaldamento dei locali degli uffici e dell abitazione del custode. Il consumo del presente anno è stato di mc 2293; si ritiene che il valore del consumo evidenziato non sia significativo; - l acqua, utilizzata per usi igienici ed il consumo è stato di mc. 878, si ritiene che il valore riscontrato non sia significativo. Consumi di carta Il consumo della carta è ridotto al minimo, poiché l azienda effettua un attività di razionalizzazione e risparmio del suo utilizzo, ad esempio usando la seconda facciata di fogli già stampati, oppure sostituendo progressivamente l archiviazione cartacea dei documenti con quella su supporti informatici. Inquinamento atmosferico Gli impatti ambientali correlati ad emissioni in atmosfera sono le emissioni degli automezzi adibiti al trasporto dei rifiuti e quelle dell impianto di riscaldamento. Per quanto riguarda gli autocarri di proprietà dell azienda e destinati al trasporto di rifiuti, sono del tipo EURO 5, di recente acquisto. Nella loro revisione annuale, svolta presso officine autorizzate come prescritto dal Nuovo Codice della Strada Appendice VIII dell art.237- verrà effettuata la verifica dei gas di scarico (per determinare la quantità e la qualità dei gas inquinanti emessi dai motori a combustione spontanea). Nelle attività produttive non vengono generate polveri o effluenti molesti che potrebbero danneggiare l ambiente e le persone. Relativamente all impianto di riscaldamento, sono stati effettuati controlli sulle emissioni per il 2010 e il I risultati sono esposti nella sottostante tabella. Parametri U.M Ossigeno ( O2 ) % 8,2 11,0 Anidride carbonica ( CO2) % 7,2 5,6 Rendimento combustione % 94,2 93,1 Inquinamento da radiazioni ionizzanti L azienda ritira materiali metallici e ferrosi, potenzialmente contenenti minerali con tracce di uranio naturale e torio naturale. Ciò comporta per l azienda un attività di sorveglianza dei metalli in ingresso; infatti vengono monitorati con uno strumento per la rilevazione della radioattività. Non si sono mai verificate situazioni di presenza di materiale radioattivo. Traffico indotto L azienda possiede 2 mezzi di trasporto propri ( EURO 5) che rispettano le norme nazionali ed europee antinquinamento. Il traffico indotto del centro di stoccaggio/ lavorazione è costituito dagli automezzi per il trasporto e la movimentazione dei rifiuti. Il flusso dei mezzi in ingresso/uscita al centro è stimato in 3 mezzi/giorno, concentrati negli orari e nei giorni di apertura del centro stesso. La movimentazione all interno del sito viene effettuata con un muletto elevatore a gasolio e un caricatore a polito. Si ritiene che l impatto sia del tutto insignificante.

22 Pag. 22 di 31 Consumi di carburante Il consumo di gasolio è legato principalmente alle attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti e della MPS, ma in parte alle movimentazioni interne, per il carico o lo scarico dei metalli e/o rifiuti, fatto con il muletto o con il caricatore a polipo. Il gasolio utilizzato è conforme alle Direttive Comunitarie, con contenuto di composti solfuri inferiore allo 0.05 %, come si evince dalle schede tecniche. Non è ampia la possibilità dell azienda di incidere su questo aspetto, poiché i consumi di gasolio sono strettamente necessari per lo svolgimento delle attività e dei servizi dell azienda. E comunque intenzione della Direzione ridurne il consumo con l ottimizzazione dei trasporti mediante una attenta organizzazione dei ritiri presso i clienti. L azienda inoltre sensibilizza gli autisti ad avere comportamenti nella guida che riducano gli sprechi di carburante. Nella tabella sottostante sono riportati i quantitativi utilizzati e gli indicatori, che sono costanti nel tempo. Tipo di carburante Settembre 2010 Novembre 2011 Dicembre 2012 t. rifiuti caricati 1379, , ,47 t. gasolio 14,988 27,245 23,380 t. gasolio/ t. rifiuti caricati 0,011 0, ,0053 Il peso specifico del gasolio è l/kg 0,835 (Tavola n. 12: Consumi del carburante) Inquinamento delle acque L azienda non produce scarichi idrici di tipo industriale, ma solo di tipo igienico-sanitario. Essi sono recapitati in pubblica fognatura. Le acque di prima pioggia (pari a 5 mm per mq ai sensi del Regolamento della Regione Lombardia n. 4/2006), che dilavano il piazzale durante gli eventi meteorici, possono essere inquinate e produrre danni ambientali. Per evitare possibili inquinamenti l azienda si è dotata di un impianto per depurare tali acque, garantendone il rispetto dei livelli qualitativi previsti dalla legislazione vigente (D. L.vo 152/06). Alla suddetta vasca viene effettuata una manutenzione annuale. L azienda effettua lo stoccaggio dei pneumatici al coperto, al fine di evitare ristagni d acqua, causa di sviluppo di insetti molesti.. In data 17/11/2011 sono state effettuate le analisi dei 51 parametri previsti dalla tabella 3 dell allegato 5 del D.lgs n. 152 del 2006 all acqua di scarico prelevata dall apposito pozzetto d ispezione. I valori dei parametri esaminati sono tutti nei limiti di legge previsti per lo scarico in pubblica fognatura Inquinamento olfattivo Le attività non generano odori sgradevoli, poichè l azienda non tratta rifiuti putrescibili o maleodoranti. Inquinamento del suolo e del sottosuolo Il terreno sul quale oggi sorge il sito era originariamente destinato all attività di deposito di materiali per costruzioni, che non ha prodotto inquinamento del terreno. Si esclude pertanto ogni possibilità di inquinamento pregresso. Occorre rilevare che, per la valutazione di eventuali contaminazioni del suolo, le aree del sito risultano pavimentate e dotate di idonee reti fognarie per le acque meteoriche. La possibilità dell inquinamento del suolo per la fuoriuscita di sostanze liquide pericolose ( oli per la lubrificazione ed altre sostanze ) durante la loro movimentazione è molto remota, infatti esse sono stoccate in aree predefinite e pavimentate, impermeabilizzate e i contenitori sono dotati di vasca di contenimento in caso di sversamenti. La manipolazione dei prodotti chimici avviene nel pieno rispetto delle prescrizioni impartite dalle Schede Tecniche di Sicurezza, la cui esistenza e aggiornamento sono controllati dal Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale Ad oggi non si sono verificati sversamenti accidentali.

23 Pag. 23 di 31 Inquinamento acustico Le emissioni sonore provenienti dal sito della FA.MAR METALLI srl derivano da: - operazioni di carico e scarico dei container scarrabili o no; - attività di cernita e pressatura dei materiali cartacei o metallici; - movimentazione dei rifiuti imballati, effettuata col muletto a gasolio; Nel mese di settmbre 2010 un tecnico abilitato ha effettuato la rilevazione fonometrica esterna, al fine di accertare la situazione di rumore in conformità al D.P.C.M. 01/03/1991. L area di ubicazione del sito, secondo i criteri di classificazione di cui al D.P.C.M. citato, è stata posta dal Comune di Desio, in parte nell Area in classe V ( aree prevalentemente industriali ), per la quale valgono i limiti massimi di immissione pari a 70 db(a) di giorno e 60 db(a) di notte, e in parte nell Area in classe IV Aree di intensa attività umana per la quale valgono i limiti massimi di immissione pari a 65 db(a) di giorno e 55 db(a) di notte. La rilevazione del rumore è stata effettuata mediante il campionamento in 4 punti diversi del perimetro dello stabilimento, di seguito riportati. Punti di rilevazione Valore rilevato db(a) Valore Limite db(a) Conformità Rilevamento n. 1 58, SI Rilevamento n. 2 67, SI Rilevamento n. 3 61, SI Rilevamento n. 4 57,2 65,.0 SI (Tavola n. 13: Valori della rilevazione del rumore) Non si sono effettuate rilevazioni notturne in quanto l impianto non è attivo. Gli insediamenti abitativi più vicini distano oltre 300 m dall insediamento verso OVEST La rumorosità data dal funzionamento delle macchine ed attrezzature utilizzate dalla società FA.MAR METALLI S.r.l., in generale sono inferiori ai limiti previsti dalla zonizzazione effettuata da parte del Comune di Desio. In merito al criterio differenziale di rumore, calcolato secondo quanto previsto dalla normativa vigente ed in quanto la zona non è classificata come esclusivamente industriale, si riscontra un superamento del limite consentito pari a 5 db(a). Infatti il punto 4 Misura di Lr (rumore residuo) è pari a 57.2 db(a). Dall analisi dell area circostante all insediamento si sono individuate le prime abitazioni, che distano circa 300 m verso Ovest dall area interessata (nel Comune di Varedo). Dai dati previsti per il periodo diurno presso il recettore sensibile si ottiene un valore inferiore ai 55 db(a) che sono Le condizioni acustiche che consentono il normale svolgimento della maggior parte delle attività che potrebbero essere disturbate dal rumore. La Direzione eserciterà un azione di sensibilizzazione nei confronti dell Amministrazione Comunale perché venga effettuata una revisione della zonizzazione acustica e vengano elevati i valori limiti del punto 4. Vibrazioni La produzione di vibrazioni, sia all interno del capannone che all esterno, è un aspetto ambientale non significativo, in quanto tutta l area è pavimentata. Impatto visivo L impianto, essendo collocato in un capannone esistente e confinante con altra attività di recupero/smaltimento di rifiuti (autodemolizione),non diminuisce il verde esistente. In passato inoltre l area è sempre stata recintata ed adibita a deposito di materiali da costruzione.

24 Pag. 24 di 31 A tutt oggi non si sono verificate lamentele da parte della comunità adiacente riguardanti l inserimento dell azienda nell area per quanto riguarda l impatto visivo, anche perché gli edifici e le strutture dell azienda sono perfettamente in linea - in termini di struttura e di altezza - con l ambiente circostante L impatto visivo prodotto dal sito aziendale è pertanto da ritenersi non significativo. Inquinamento luminoso L inquinamento luminoso, compromettendo l equilibrio naturale tra il giorno e la notte, provoca danni all ambiente (alterazione dell ecosistema) e alla salute dell uomo (disturbi metabolici e psichi). L impatto luminoso dell azienda non è significativo, poiché i lampioni muniti di fari proiettanti la luce verso il basso e presenti nel sito, rispettano l inclinazione di luce prevista per legge Biodiversità L area del sito è rispettosa della biodiversità, come si evince dalla seguente tabella: Descrizione Superficie m² % rispetto al totale Superficie totale dell insediamento 2.630,00 100% Superficie scoperta impermeabile 1.305,03 49,79% Superficie a verde 486,72 18,58% Superficie coperta da capannone 828,25 31,63% (Tavola n. 14: Biodiversità) L area del sito presenta un equa distribuzione delle varie tipologie delle aree, che in futuro verrà rispettata in quanto non sono previsti ampliamenti delle aree di lavorazione. Le aree destinate al verde sono oggetto di manutenzione periodica. Le attività non generano danni alla fauna e alla flora eventualmente presente nella zona. 12. Aspetti ambientali indiretti L aspetto indiretto più rilevante è il monitoraggio sui fornitori di servizi necessari allo svolgimento delle attività. Le procedure della FA.MAR METALLI srl prevedono che l azienda qualifichi tutti i fornitori di cui si avvale. Nel processo di qualifica, viene tenuto in considerazione il comportamento dei fornitori dal punto di vista della salvaguardia dell ambiente durante le attività svolte nel sito. Le tipologie di servizi per i quali si ricorre a fornitori sono le seguenti: - trasporto e smaltimento dei rifiuti; - analisi delle emissioni in atmosfera dell impianto di riscaldamento; - analisi delle acque reflue; - controllo dei dispositivi antincendio: (estintori, idranti e naspi); - manutenzione delle attrezzature (muletto a gasolio). I fornitori dei vari servizi sono scelti in base alla loro capacità di garantire il rispetto della legislazione vigente in materia, nonché di specifiche indicazioni comportamentali finalizzate al contenimento degli impatti ambientali associati alle attività svolte. L azienda qualifica con attenzione anche i fornitori dello smaltimento dei rifiuti, vale a dire gli impianti di recupero/smaltimento a cui sono destinati i rifiuti trattati, verificandone la validità delle autorizzazioni ed effettuando sopralluoghi. Per aver la certezza del rispetto di quanto richiesto, sui fornitori, ritenuti importanti dalla Direzione, vengono pianificate delle verifiche ispettive e viene svolta un attività di sensibilizzazione. Inoltre sono preferiti quelli che operano con sistemi di qualità gestionale ed ambientale certificati da enti accreditati o registrati EMAS.

25 Pag. 25 di Emergenze La FA.MAR METALLI srl ha provveduto all individuazione e valutazione di tutte le situazioni di emergenza che possono essere correlate alle attività svolte nel sito. In base alla valutazione definita per ogni situazione d emergenza sono state predisposte misure per prevenire e attenuare l impatto ambientale / danno ai lavoratori ed alle cose che ne può conseguire. La capacità di risposta alle situazioni d emergenza e l idoneità delle procedure sono periodicamente sottoposte a prove e simulazioni. Le misure attuate sono le seguenti: - la definizione di un Piano di Emergenza; - la formazione e l addestramento del personale addetto all Emergenza; - l identificazione delle modalità di comunicazione ed allertamento dei servizi di soccorso esterni per la gestione delle emergenze (es. vigili del fuoco, servizi di pronto soccorso o di interventi specializzati, ecc.). In particolare, nel caso di sversamenti di sostanze chimiche allo stato liquido (che sono normalmente stoccate in aree dell azienda dotate di pavimentazione e completamente impermeabilizzate), si provvede a circoscrivere lo sversamento con adeguati kit di emergenza e a smaltire il rifiuto. Nel caso invece di rotture di condotte fognarie del sito, vengono attivate le misure di emergenza, che prevedono l intervento di un mezzo idoneo entro pochi minuti. Nel caso che gli sversamenti vengano effettuati su terreno, si provvede a decontaminare la zona inquinata. La FA.MAR METALLI Srl srl è un azienda a rischio d incendio medio, secondo quanto previsto nel DPR 151 del 01/08/11. Essa quindi è soggetta a visita e controllo dei VV.FF. ai fini del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi. L attività per la quale l azienda è in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi è il deposito per la cernita della carta usata, stracci di cascami e di fibre tessili per l industria della carta superiori a 5 t. ( attività 34 del DPR 151/11) 14. Conformità normativa Le prassi introdotte dal Sistema di Gestione Ambientale consentono all azienda il costante aggiornamento normativo, relativamente alle leggi nazionali e regionali di carattere ambientale, mediante la consultazione della Gazzetta Ufficiale. Tutte le verifiche interne ed esterne svolte sulle attività hanno evidenziato il completo rispetto delle leggi e di quanto prescritto dalle autorizzazioni proprie della FA.MAR METALLI Srl. 15. Obiettivi e traguardi ambientali Gli obiettivi ambientali rappresentano i risultati che l organizzazione si prefigge di ottenere in campo ambientale, coerentemente con gli impegni espressi nella Politica Ambientale. I traguardi costituiscono invece i requisiti particolareggiati di prestazione applicabili all organizzazione, stabiliti per conseguire gli obiettivi. Ciascun traguardo deve essere definito sulla base di una approfondita e realistica analisi delle attività connesse al conseguimento degli obiettivi e deve essere compatibile con le risorse umane e finanziarie dell azienda. Inoltre l azienda provvede alla definizione del Piano degli Obiettivi Ambientali, che è il documento attraverso il quale vengono specificate e rese operative le azioni da intraprendere per il raggiungimento di ogni traguardo. Lo stato di avanzamento di ogni azione specificata in tale Piano sarà mantenuto costantemente sotto controllo mediante un apposita procedura, anche grazie all utilizzo di indicatori di tipo quantitativo (ove applicabili) che permettano di accertare operativamente che le scadenze siano rispettate e che le attività siano realizzate.

26 Pag. 26 di 31 OBIETTIVI TRAGUARDI AZIONI DA INTRAPRENDERE Ottimizzare i consumi di risorse naturali Coinvolgere i fornitori dei servizi Mantenere elevato il quantitativo dei rifiuti da inviare al recupero, rispetto al totale dei rifiuti trattati Riduzione dei consumi di energia elettrica del 1% annuo, rispetto a quelli dell anno precedente Verifica dei consumi di energia elettrica, sulla base dell indicatore MWh /t.rifiuti. Sensibilizzazione del personale, tramite interventi informativi, alla riduzione dei consumi di risorse Risorse umane interne/ finanziarie Risorse interne 10 h anno/addetto Risorse esterne 1000 Responsabile Indicatori Tempi Responsabile Gestione Ambientale Responsabile Gestione Ambientale MWh /t.rifiuti Programmazio ne annuale Controllo annuale ( Dicembre ) Controllo annuale ( Dicembre ) Nel corso del 2011, come risulta dalla tabella n. 11 i consumi di energia elettrica sono risultati superiori a quelli degli anni precedenti. Si fa notare che nel 2009 e 2010 l azienda non era attiva a pieno regime, per cui i valori rilevati negli anni precedenti non erano significati come dati di partenza per ipotizzare un miglioramento. E quindi solo dai dati del 2011 che la Direzione intende partire per migliorare il consumo dell energia elettrica. Si fa presente anche che sono stati svolti degli interventi formativi per tutti gli addetti allo scopo di sensibilizzarli sia alla realizzazione degli obiettivi, che alla politica ambientale della Direzione. Nel corso del 2012, per effetto dell attività di sensibilizzazione effettuato lo scorso anno, l indicatore del consumo di energia elettrica è migliorato rispetto a quello dell anno precedente. Infatti si è passati da un indicatore (MW/t. rifiuti) del 2011 di , a 0,0043 del 2012, mentre i valori assoluti dei consumi del 2011 sono MWh 21,352 e quelli del 2012 sono MWh. 19,073. In termini di percentuale si è realizzato un miglioramento nei consumi del 10,6%. La Direzione ritiene che esistano ancora margini di miglioramento per il Produzione del 2% di energia elettrica da fonti rinnovabili sul totale dell energia utilizzata Produrre energia elettrica mediante il sistema fotovoltaico, con pannelli installati sul tetto del sito Amministratore Unico % produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul totale. Dicembre 2012 Nel corso del 2011 la Direzione ha preso in esame la possibilità di produrre energia alternativa con i pannelli fotovoltaici, ma vista la situazione economica dell azienda e non essendo chiaro a livello di legislazione che regola gli incentivi per l energia alternativa, ha preferito spostare all anno prossimo l obiettivo. Nel corso del 2012 la Direzione ha deciso di abbandonare la realizzazione di questo traguardo, in quanto il conto energia non offre più alcuna possibilità di investimento redditizio. Nel 2013 e negli anni successivi non verranno prese iniziative in questo settore Sensibilizzazione dei fornitori alle tematiche ambientali Durante gli incontri con i fornitori, provvedere a sensibilizzarli alle tematiche ambientali previste dalla Politica aziendale e al rispetto delle prescrizioni legislative Risorse interne 10 h anno/addetto Responsabile della Gestione Ambientale Incontri annuali con 2 fornitori che effettuano il recupero o smaltimento dei rifiuti. Controllo annuale ( Dicembre ) Nel corso del 2011 sono stati svolti corsi di sensibilizzazione ai fornitori. In alcuni casi si è adottato il metodo dell audit come quello più efficace per sensibilizzare i fornitori alle tematiche ambientali e alla condivisione della politica ambientale della FA.MAR metalli srl Nel corso del 2012 si è proceduto alla realizzazione degli interventi di sensibilizzazione dei fornitori alle tematiche di salvaguardia dell ambiente, sia mediante dei sopraluoghi presso i loro siti, sia durante gli incontri che si sono realizzati in occasione del rinnovo dei contratti di fornitura dei servizi. Complessivamente nel corso del 2012 sono state dedicate a quest attività 12 ore. Mantenere al 100% il recupero dei metalli, mentre al 75%% il recupero degli altri rifiuti quali, carta, plastica, legno Sensibilizzazione dei clienti alla differenziazione del rifiuto all origine e degli addetti della FA.MAR ad effettuare il recupero dei rifiuti accettati Risorse interne 30 h anno /addetto Responsabile Commerciale t. rifiuti recuperati/t. totale rifiuti accettati Controllo annuale ( Dicembre ) Nel corso del 2011 il recupero dei metalli è del 100%, mentre il recupero dei rifiuti ( carta, plastica, legno e rifiuti misti) è del 96% L obiettivo dell azienda è di mantenere elevata la % del recupero di tutti i materiali raccolti

27 Pag. 27 di 31 OBIETTIVI TRAGUARDI AZIONI DA INTRAPRENDERE Mettere a disposizione del pubblico i dati del Sistema di Gestione Ambientale Risorse umane interne/ finanziarie Responsabile Indicatori Tempi Nel corso del 2012 la % del recupero dei metalli è rimasta fissa al 100%, mentre il recupero dei rifiuti ( carta, plastica, legno e rifiuti misti) è del 69%, di molto inferiore a quanto si era realizzato nel 2011, in quanto nel corso dell anno sono aumentate le quantità da selezionare ed è diminuita la % selezionata per mancanza di risorse. L obiettivo dell azienda è di arrivare nel 2013 al 75% per il recupero della carta, plastica, legno Raccolta di nuove tipologie di rifiuti misti su cui effettuare il 35% del recupero Acquisto di una nuova attrezzatura per la selezione e il trattamento dei rifiuti Assunzione di personale da destinare alla selezione di nuovi rifiuti Amministratore Unico t. rifiuti recuperati/t. totale rifiuti misti accettati Controllo annuale ( Dicembre Nel corso nel 2011, viste le condizioni economiche generali, la Direzione ha ritenuto di non effettuare investimenti nell allestimento di impianti per il trattamento di nuovi rifiuti. L obiettivo viene rimandato a dato successiva. Nel corso del 2012 la % del recupero dei metalli è rimasta fissa al 100%, mentre il recupero dei rifiuti misti è stato del 69% CER , mentre il 31% sono altri rifiuti portati all inceneritore/temovalorizzatore.(cer = KG CER = KG ) L obiettivo dell azienda nell anno 2013 sarà di raggiungere il 35% del recupero. relativamente a questi ultimi rifiuti Contribuire alla crescita della cultura del rispetto dell ambiente presso gli attori il territorio Perfezionare il sito internet per far conoscere ai fornitori e ai clienti e a tutti gli interessati sia la politica che la Dichiarazione ambientale Risorse interne 800 Amministratore Unico n. clienti o fornitori o interessati che consultano il sito dell azienda Dicembre 2013 La direzione non ha ancora messo in atto tutte le azioni correttive richieste per modificare il sito internet e contribuire in tal modo alla diffusione di una cultura attenta al rispetto dell ambiente. Con l approvazione della Dichiarazione ambientale da parte dell ISPRA si procederà al suo inserimento nel sito. Nel corso del 2012 la Direzione dell azienda ha proceduto ad inserire nel sito dell azienda la Dichiarazione approvata per offrire al pubblico una visione trasparente delle attività dell azienda. (Tavola n. 15: Piano degli Obiettivi Ambientali) L azienda si impegna a destinare adeguate risorse umane e finanziarie al raggiungimento degli obiettivi sopra descritti. Nel caso che si verificassero necessità d ordine ambientale non programmate, la Direzione valuterà le decisioni in merito. Qualora ne emerga la necessità, l azienda assicura la massima cooperazione con le Autorità Pubbliche per stabilire ed aggiornare procedure di emergenza ambientale.ù 16. Glossario CE: Comunità Europea CER (Codice Europeo Rifiuti): codice identificativo dei rifiuti assegnato in base all origine degli stessi secondo quanto disposto dalla normativa in campo di rifiuti D. Lgs.: Decreto Legislativo del Governo NACE (dal francese Nomenclature des Activités dans la Communauté Européenne ) : codice identificativo della tipologia di attività economica inserito all interno di un sistema di classificazione per settore economico dell Unione Europea. Sviluppo sostenibile: sviluppo che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri UNI: Ente Nazionale Italiano di Unificazione Ambiente: contesto nel quale un'organizzazione opera, comprende l'aria, l'acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Aspetto Ambientale: elemento di un'attività, prodotto o servizio di un'organizzazione che può interagire con l'ambiente. Emergenza: situazione particolarmente critica, tale da determinare condizioni di danno alle cose e agli uomini. Impatto Ambientale: qualunque modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un'organizzazione.

28 Pag. 28 di 31 Politica Ambientale: dichiarazione, fatta da un'organizzazione, delle sue intenzioni e dei suoi principi in relazione alla sua globale prestazione ambientale, che fornisce uno schema di riferimento per l'attività, e per la definizione degli obiettivi e dei traguardi in campo ambientale. Unità di misura l Il litro è un'unità di misura di volume. t La tonellata (simbolo: t.) è l'unità di misura della massa nel Sistema Internazionale (SI) MWh Megawatt ora: è un'unità di misura dell'energia m metro (simbolo: m) è l'unita base nel SI della lunghezza. mc Metro cubo: unità di misura impiegata per misurare il volume mq Il metro quadro (o metro quadrato) è un'unità di misura della superficie ed è, per definizione, l'area racchiusa da un quadrato avente i lati lunghi un metro V volt è l'unità di misura derivata dal SI del potenziale elettrico e della differenza di potenziale. ppm Parte per milione Elenco tavole Tavola n. 1: Dati generali dell azienda Tavola n. 2: Attività dell azienda Tavola n. 3: Organigramma aziendale Tavola n. 4: Planimetria della zona fuori scala Tavola n. 5: Vista aerea del sito Tavola n. 5: Attività dell azienda Tavola n. 6: Aree dell attività dell azienda Tavola n. 7: Quantità dei rifiuti trasportabili Tavola n. 8: Flusso delle attività aziendali Tavola n. 9: Diagramma di flusso delle attività con gli impatti ambientali Tavola n. 10: Aspetti ambientali della sede operativa Tavola n. 11: Consumi di energia elettrica Tavola n. 12: Consumi del carburante Tavola n. 13: Valori della rilevazione del Rumore Tavola n. 14: Biodiversità Tavola n. 15: Piano degli Obiettivi Ambientali 17. Responsabilità Il Bureau Veritas Italia ha verificato che la Dichiarazione Ambientale EMAS tratti tutti gli aspetti ambientali significativi legati all attività dell organizzazione, fornendo informazioni chiare e attendibili. Su tale base ha convalidato la presente Dichiarazione Ambientale. L azienda s impegna a fornire il presente documento alle parti interessate e a metterlo a disposizione del pubblico, secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009 (EMAS). L Amministratore Unico Fabio Stellittano

29 Pag. 29 di 31 Allegato n. 1 Planimetria generale del sito, con identificazione delle aree di stoccaggio dei rifiuti Aggiornata Al 08/02/2012.

30 Pag. 30 di 31 Allegato n. 2 Planimetria con punti della rilevazione del rumore esterno

31 Pag. 31 di 31 Allegato n. 3 Sistema fognario del sito

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