Acqua per i bambini della Tanzania. Regione di Iringa, Tanzania
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- Renata Puglisi
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1 Acqua per i bambini della Tanzania Regione di Iringa, Tanzania Fondazione AVSI Milano Via Legnone 4 Tel milano@avsi.org Cesena (FC) - Via Padre Vicinio da Sarsina 216 Tel cesena@avsi.org
2 [ ] gli affamati devono essere saziati, i nudi vestiti, i malati curati in vista della guarigione, i carcerati visitati, ecc [ ] i soccorritori devono essere formati in modo da saper fare la cosa giusta nel modo giusto, assumendo poi l impegno del proseguimento della cura. La competenza professionale è una prima fondamentale necessità, ma da sola non basta. Si tratta, infatti, di esseri umani, e gli esseri umani necessitano sempre di qualcosa in più di una cura solo tecnicamente corretta. Hanno bisogno di umanità. Hanno bisogno dell attenzione del cuore - Benedetto XVI, Deus Caritas Est (n ) 2
3 Contesto La Repubblica Unita di Tanzania è uno stato della costa orientale dell Africa centrale ed è uno dei paesi più poveri non solo dell Africa centrale, ma del mondo; ha un PIL pro-capite di circa 220 dollari l anno, rientrando così nella lista dei Least Developed Countries. Il 60% della popolazione sopravvive con meno di 2 dollari al giorno. Il 60% della popolazione è privo dell elettricità e il 40% dell acqua potabile. Negli ultimi anni si è registrata una contenuta crescita economica permessa dalla stabilità politica. A partire dal 1973, il Governo diede disposizioni affinché la popolazione fosse radunata in villaggi e non più in insediamenti sparsi, in fattorie isolate o in piccoli villaggi coltivando i campi e praticando l'agricoltura itinerante. Per quanto questo provvedimento volesse garantire i servizi alla popolazione provocò invece degli effetti negativi per l'economia agricola, non più itinerante e che richiedeva da una parte tecnologie e conoscenze che i contadini non possedevano, dall altra lunghe distanze a piedi dai campi al centro abitato. Nel 1993 il governo si impegna con il Fondo Monetario Internazionale ad avviare un serrato programma di aggiustamento economico che lo porta ad un drastico taglio dei fondi per i servizi sociali. L'economia dipende in gran parte dall'agricoltura che pesa per circa 60% del PIL, costituisce l'85% delle esportazioni e impiega il 80% della forza lavoro. Le condizioni geografiche e climatiche limitano i campi coltivati al 4% del territorio. L industria pesa circa il 10% del PIL ed è prevalentemente limitata alla trasformazione dei prodotti agricoli. Il bilancio dello stato è gravato da un onerato debito pubblico, che limita la possibilità di attuare riforme strutturali. IL CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO La Regione di Iringa è localizzata L acqua distribuita alle fontane pubbliche nell altopiano Centrale della Tanzania. Secondo la Banca Mondiale, il 57,6% della popolazione della Regione vive sotto la soglia di povertà, contro una media nazionale del 51,1%. Nonostante i notevoli investimenti fatti dal Governo Centrale per assicurare la fornitura di acqua potabile alle zone rurali, solo la metà della popolazione di queste (da notare che la popolazione rurale rappresenta l 80% del totale nazionale) ha accesso ad un affidabile fornitura di acqua. Questo a causa dell insufficiente manutenzione degli impianti. Più del 30% degli acquedotti delle zone rurali non funzionano correttamente. Nel 1991, la politica idrica nazionale tanzaniana fissò che dal 2002 la popolazione avrebbe potuto disporre, ad una distanza media di 400 mt dalle abitazioni, di acqua pulita e sana. Oggi solamente il 50% della popolazione rurale ha accesso ad un affidabile servizio di rifornimento idrico. 3
4 IL PROGETTO Il Progetto vuole contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione della regione, ed in particolare degli abitanti dei 24 villaggi del Distretto di Iringa, intervenendo sull Acquedotto di Ismani, che copre i 24 villaggi del Distretto di Iringa, riqualificandolo e ulteriormente sviluppandolo al fine di rendere accessibile l acqua alla popolazione. I beneficiari residenti nei 21 villaggi serviti attualmente dall acquedotto sono con un aumento stimato a grazie al progettato collegamento alla rete di tre nuovi villaggi per un totale di 24 villaggi del Distretto. L acquedotto di Ismani sarà dotato di un nuovo impianto di trattamento dell acqua sorgiva per eliminare la contaminazione batterica e di una riqualificata e più estesa rete di distribuzione per un totale di circa 148 km che alimenterà 24 villaggi per un totale di 273 fontane pubbliche e 180 allacciamenti privati. OBIETTIVI e RISULTATI INTERMEDI 1. Acquedotto del Distretto di Iringa Rural completo di nuove opere di presa sorgenti e di una nuova stazione di trattamento delle acque. Nel corso del 2013 sono stati riabilitati il 45% dell acquedotto, insieme a 63 fontane pubbliche. La qualità dell acqua è stata migliorata del 50%, grazie alla realizzazione e attivazione di un sistema di potabilizzazione costituito da un dissabbiatore per la eliminazione dei materiali pesanti presenti nell acqua, insieme all ancoraggio e alla messa in sicurezza della condotta in ghisa che porta l acqua delle sorgenti a quota 1500 mt. Inoltre sono state riabilitate e adattate due vasche in cemento armato a quota 1500 mt, la prima come stazione di trattamento per l eliminazione dei residui argillosi rimasti nell acqua dopo il dissabbiatore; la seconda come filtro rapido a sabbia per una ulteriore filtrazione dell acqua distribuita nell acquedotto. In questo modo vengono trattati 2160 m³/giorno di acqua, ovvero 39,9 lt/giorno pro capite. Inoltre ad oggi il 20% degli allacciamenti privati dispongono di un contatore. 2. Acquedotto esteso verso i tre villaggi di Igingilanyi, Ikengeza e Chamdindi. Nel 2013 sono stati riabilitati 50 km di rete distributiva, con la riattivazione di 13 serbatoi e altri 6 di azzeramento della pressione, su 51 serbatoi totali da riabilitare. E stato riscontrato un incremento del 30% dell accesso all acqua da parte della popolazione residente nella zona. 4
5 3. Formazione di un efficiente Organo Direttivo per la gestione tecnica e amministrativa dell acquedotto. Nel 2013 è stato eletto e reso operante il nuovo Organo Direttivo, insieme all adozione di una nuova Costituzione. Per l Organo Direttivo (Direttore, membri contabili e tecnici) in maniera specifica sono stati realizzati 8 momenti formativi dall inizio del progetto. E stato quindi completato il 55% del percorso formativo previsto. 4. Formazione di 24 Comitati di Villaggio per la gestione delle fontane Nel 2013 sono stati identificati: 24 Animatori di villaggio facenti parte della commissione tecnica; 24 fontanieri; 24 responsabili economici. E stato preparato e distribuito materiale didattico sull igiene, insieme ad un manuale sulla formazione. E in corso la raccolta delle quote associative. 5. Intera popolazione coinvolta dall acquedotto sensibilizzata sull utilizzo dell acqua e sui temi della salute pubblica Oltre alla produzione e distribuzione di materiale informativo, sono state realizzate 14 riunioni di presentazione del progetto alle autorità locali e ulteriori 14 alla popolazione. Circa persone sono state raggiunte da attività di sensibilizzazione. Inoltre sono stati organizzati 13 focus group e 13 momenti di sensibilizzazione nelle scuole primarie del villaggio con la partecipazione di studenti. Sono state effettuate visite a domicilio, con 392 visite di follow up realizzate e dalle quali è stato riscontrato che il 25% delle famiglie ha introdotto cambiamenti di comportamento. ATTIVITA 2014 Per il 2014 si prevede la continuazione delle seguenti attività: - Riabilitazione di 32 serbatoi - Realizzazione di 210 fontane pubbliche - Formazione e sensibilizzazione della popolazione (circa persone) contattaci! paola ferrari, private partnership _ paola.ferrari@avsi.org 5
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