Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura!
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- Eloisa Frigerio
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1 Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! La conclusione della prima fase del percorso; l identificazione dei problemi che ostacolano i processi di integrazione sociosanitaria a cura di: Marco Brunod e Sonia Cicero Imola, 27 aprile 2016
2 Obiettivi Il percorso di ricerca e sperimentazione 1. Identificare le criticità di ordine metodologico, organizzativo e strumentale che possono ostacolare i processi di integrazione socio sanitaria tra i servizi del distretto di Imola 2. Sviluppare un processo di progettazione partecipata di soluzioni metodologiche e strumentali in grado di favorire miglioramenti dei processi di produzione integrata di servizi socio sanitari nel distretto di Imola 3. Condividere una prospettiva di identificazione e rappresentazione degli esiti degli interventi socio-sanitari e sperimentarne l applicazione 4. Individuare realistici indirizzi di sviluppo tecnico e organizzativo in grado di incrementare le esperienze di coprogettazione, con particolare attenzione ai livelli cooperazione interni ed esterni e alla qualità dei servizi erogati 5. Favorire il consolidamento all interno del sistema di servizi socio sanitari operanti nel distretto di Imola di un comune orientamento culturale e metodologico in tema di integrazione
3 Articolazione del percorso di ricerca e sperimentazione Fasi Contenuti e obiettivi Metodologia Tempi Analisi approfondita dei processi di cooperazione attivati per realizzare servizi socio sanitari integrati Costituzione di 3 laboratori per l analisi di casi complessi che ripropongano problematiche ricorrenti di integrazione socio sanitaria 1 Identificazione di problemi di ordine metodologico, organizzativo e strumentale che possono ostacolare i processi di integrazione Identificazione degli aspetti su cui attivare la progettazione di soluzioni migliorative Ogni laboratorio avrà a disposizione 3 incontri della durata ciascuno di mezza giornata A conclusione dei laboratori, plenaria aperta a tutti gli operatori che hanno partecipato al percorso Attivazione di un gruppo di progettazione composto da operatori di diversi servizi Febbraio / Aprile Progettazione di soluzioni per migliorare i processi di integrazione e delle modalità con cui introdurle in via sperimentale Costituzione di 2 gruppi di progettazione che avranno a disposizione 3 incontri della durata ciascuno di mezza giornata Plenaria aperta a tutti gli operatori che hanno partecipato al percorso Definizione delle modalità con cui realizzare le sperimentazioni Maggio / Giugno Sperimentazione delle soluzioni messe a punto da definire Settembre 2016/17
4 Ipotesi da cui siamo partiti Fattori che favoriscono l integrazione nella realizzazione di interventi multidisciplinari L identificazione condivisa dei problemi da affrontare e degli obiettivi trasformativi da perseguire La contribuzione dei destinatari alla realizzazione dei servizi e la loro rispondenza sociale La funzionalità delle reti temporanee che si attivano per realizzare progetti di intervento socio sanitari La qualità dei sistemi relazionali: all interno del proprio gruppo di lavoro, tra servizi, con i destinatari Le competenze professionali che si mettono in gioco e il valore aggiunto generato dagli scambi e dalle cooperazioni che si attivano
5 L integrazione percepita dagli operatori dei Servizi socio sanitari del Distretto di Imola (esiti questionario) VISS > 6,6 Rispondenza sociale 10 6,2 Identificazione problemi 6,4 5 6,7 Funzionalità delle reti 0 7,2 6,4 Valorizzazione competenze Relazioni fiduciarie
6 Le fasi dell analisi di casi complessi realizzate dai laboratori 0 Breve presentazione del caso Come il servizio A accoglie la domanda, individua i destinatari e la situazione problematica Come il servizio A identifica i servizi da coinvolgere (B, C, D, E, F ) nella gestione del caso complesso, come si istituisce la rete di servizi dedicata e le forme di cooperazione Come la rete di servizi, istituita per la gestione del caso complesso, condivide l identificazione e la rappresentazione della situazione problematica e la definizione dei destinatari prioritari 4 Come la rete definisce gli obiettivi e il progetto integrato di intervento 5 Come la rete realizza il progetto, cura i processi di integrazione e l apporto dei destinatari 6 Come la rete documenta le attività che realizza e rappresenta gli esiti dell intervento
7 Laboratorio 1 > esiti dell analisi di casi complessi CRITICITÀ EMERSE 1 La rete dei servizi coinvolti si sviluppa in modo estemporaneo, 2 non è progettata, è debolmente riconosciuta e identificata Manca una lettura ricomposta della situazione problematica che determina un debole sviluppo di ipotesi interpretative in grado di orientare la definizione di comuni strategie di azione Prevale un approccio settoriale, ciascun servizio si occupa di ciò che è di sua competenza e fatica a sviluppare cooperazioni continuative con altri servizi per trattare la complessità delle questioni poste dal paziente e dalla sua famiglia I processi operativi si sviluppano in una logica di staffetta Vengono utilizzati due strumenti (UVM e PUA) più per sviluppare mediazioni tra le diverse intenzioni operative dei servizi che per costruire un progetto integrato Non sono stati attivati soggetti a cui affidare il compito di accompagnare la rete dei servizi e fare regia degli interventi da realizzare La documentazione relativa alle intenzioni progettuali, agli interventi realizzati e agli esiti è molto scarsa, mancano strumenti di ricomposizione MIGLIORAMENTI Sviluppo di metodologie e strumenti per favorire: la rilettura e la ricomposizione del problema del paziente la condivisione di ipotesi interpretative, di strategie di azione e di obiettivi operativi Definizione e rinforzo del setting di lavoro : la rete dei servizi le fasi del processo di integrazione I soggetti facilitatori del processo il ruolo di UVM e PUA
8 Laboratorio 2 > esiti dell analisi di casi complessi CRITICITÀ EMERSE I destinatari dell intervento sono individuati singolarmente, il nucleo familiare problematico a cui appartengono viene però lasciato sullo sfondo La rete si istituisce in modo naturale/progressivo, non è formalizzata, è sostenuta da un generoso attivismo Manca una lettura ricomposta della situazione problematica che non facilita lo sviluppo di ipotesi interpretative condivise e l individuazione di indirizzi strategici e priorità operative Non è sufficientemente strutturato e tutelato uno spazio riflessivo per condividere l identificazione dei problemi, la formulazione di ipotesi interpretative e la definizione di strategie di azione 5 I processi di cooperazione tra servizi, pur essendo caratterizzati da reciproche disponibilità, si attivano con una certa lentezza rincorrendo l incremento progressivo delle criticità poste dai diversi componenti del nucleo familiare 6 Non è identificato un soggetto operativo che possa prendersi cura della tenuta del setting di lavoro Il ruolo dell UVM per sostenere la realizzazione di progetti integrati di rete e quello del case manager è incerto MIGLIORAMENTI Sviluppo di metodologie e strumenti per favorire: la costruzione di un linguaggio comune la selezione dei casi su cui attivare progetti integrati Definizione e rinforzo del setting di lavoro : costruzione e governo della rete dei servizi tempi e luoghi in cui attuare i processi di integrazione soggetti responsabili del setting di lavoro il ruolo di UVM e PUA
9 Laboratorio 3 > esiti dell analisi di casi complessi CRITICITÀ EMERSE MIGLIORAMENTI L identificazione del destinatario è tutta centrata sull individuo del nucleo familiare portatore del problema più grave, le difficoltà della famiglia sono poco assunte La famiglia non diventa un partner, coinvolgibile in modo attivo nella realizzazione del progetto di intervento, ma assume in modo crescente un ruolo critico e rivendicativo L identificazione dei problemi da affrontare e la costruzione di una progettualità di intervento sostenibile e poco condivisa con la famiglia vista come destinataria dell intervento Sviluppo di metodologie e strumenti per favorire le comunicazioni nella rete: la selezione delle informazioni da condividere gli strumenti informatici da utilizzare La scarsa strutturazione della rete e l insufficiente condivisione tra servizi e operatori delle complessità insite nella situazione da affrontare non favorisce l individuazione di strategie alternative alla fornitura frammentata di prestazioni preordinate Non è sufficientemente strutturato un gruppo di lavoro in grado di sostenere gli operatori singolarmente esposti nel trattare problematiche complesse Non è definito chi si prende cura del funzionamento della rete di servizi coinvolti nella realizzazione del progetto integrato Soddisfacente utilizzazione di strumenti per condividere informazioni e favorire comunicazioni Strutturazione della prima fase del processo: individuazione dei problemi complessi (criteri) e dei destinatari costruzione della rete soggetti responsabili del processo il ruolo di UVM e PUA
10 La progettazione di soluzioni per migliorare i processi di integrazione socio sanitaria Gruppo di progettazione giallo Sviluppo di metodologie e strumenti per favorire: la costruzione di un linguaggio comune l individuazione dei problemi complessi e dei destinatari (criteri di selezione) su cui attivare progetti integrati la rilettura e la ricomposizione dei problemi dei destinatari la condivisione di ipotesi interpretative, di strategie di azione e di obiettivi operativi la selezione delle informazioni da condividere e gli strumenti informatici da utilizzare individuazione di indicatori di esito (grado di trasformazione dei problemi trattati) Gruppo di progettazione verde Definizione e rinforzo del setting e dei processi di lavoro: le fasi del processo di realizzazione di progetti integrati costruzione e governo della rete dei servizi tempi e luoghi in cui attuare i processi di integrazione soggetti responsabili del setting di lavoro e facilitatori dei processi il ruolo di UVM e PUA Individuazione di indicatori di processo (funzionalità in rapporto a standard definiti)
11 Il percorso di ricerca affidato ai laboratori Incontri Gruppo di progettazione verde Gruppo di progettazione giallo date orari date orari 1 12 maggio 9,30 / maggio 14 / 17, maggio 9,30 / maggio 14 / 17, giugno 9,30 / 13 9 giugno 14 / 17,30 Plenaria 15 giugno / 13
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