Introduzione IMPULSIVITÀ E AUTOCONTROLLO

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1 Introduzione Nella ricerca di strategie didattiche innovative che permettano l integrazione di tutti gli alunni nei percorsi di classe e il superamento delle difficoltà scolastiche, le fiabe e i racconti rappresentano strumenti di straordinario valore ed efficacia. Essi infatti forniscono all alunno la possibilità di imparare divertendosi, trovando input validi per il chiarimento di argomenti disciplinari all interno dei divertenti avvenimenti di una narrazione. Nello stesso tempo, le fiabe e i racconti danno all alunno la possibilità di imparare creando perché, attraverso la comprensione e la trasformazione creativa delle sequenze narrative, si realizza un percorso di apprendimento dei contenuti scolastici. Gli avvenimenti delle diverse narrazioni rappresentano, inoltre, elementi di forte coesione tra bambini e ragazzi, in quanto permettono di imparare insieme agli altri all interno di percorsi cooperativi strutturati, nei quali è possibile acquisire abilità cognitive e sociali. La scelta di presentare argomenti disciplinari e di stimolarne l apprendimento attraverso la narrazione di fiabe e racconti è, quindi, dettata dalla consapevolezza che tale approccio funziona in maniera efficace, in quanto gli stessi personaggi delle diverse storie rappresentano dei mediatori eccezionali tra gli ostici contenuti scolastici e gli interessi, i sogni e i desideri dei bambini e dei ragazzi. Nonno Boris, l anziano e strampalato astronauta di Viaggio nello spazio, riesce a spiegare con naturalezza e semplicità alcune nozioni geometriche che altrimenti risulterebbero complicate e noiose. Il lettore incontra tali informazioni senza resistenze o pregiudizi, non considerandole «argomenti difficili da comprendere e da imparare a memoria», ma piuttosto aspetti divertenti del racconto per mezzo dei quali ragionare, creare e, fondamentalmente, divertirsi. Ciò accade in tutte le otto storie presentate, nelle quali apprendisti maghi, cacciatori di tesori, pirati, alberi parlanti e molti altri personaggi accompagnano l alunno in un percorso divertente e creativo per l apprendimento di importanti abilità e competenze nell area linguistica, in quella logico-matematica e nell ambito socio-comunicativo. La scelta di utilizzare storie inventate e costruite appositamente per facilitare un determinato apprendimento scolastico o sociale permette la creazione di uno stile di insegnamento innovativo e originale che libera le doti creative del docente, avvicinandolo al mondo dei bambini e dei ragazzi, in cui fantasia e immaginazione sono elementi di fondamentale importanza. Tale approccio, nello stesso tempo, favorisce negli alunni la creazione di uno stile di apprendimento attivo, in cui è stimolata la partecipazione nelle fasi di completamento, revisione e creazione dei materiali didattici, e in cui è garantito il coinvolgimento emotivo e motivazionale, rendendo altamente significativo qualsiasi apprendimento proposto. Introduzione 9

2 Le quattro fiabe e i quattro racconti inseriti in questo volume sono riferiti a diversi obiettivi didattici e sociali e vengono accompagnati, ciascuno, da un percorso di lavoro in gruppi cooperativi, in cui tutti gli alunni sono chiamati a lavorare insieme per imparare e produrre, e da un percorso individualizzato, utile per il recupero delle abilità previste nella narrazione. Fiabe e racconti come facilitatori per l apprendimento Spesso ci si chiede perché alcune discipline scolastiche e alcuni argomenti in particolare risultino decisamente ostici per diversi alunni. Nelle classi di scuola elementare e media ci sono alunni che, nonostante ripetuti e faticosi sforzi, non riescono a superare le difficoltà ortografiche, ad applicare le formule per il calcolo dell area delle figure geometriche piane o, ancora, a operare correttamente con le frazioni. L analisi semplicistica che viene fatta rispetto a un insuccesso di un alunno parte molto spesso dall idea che tutto dipenda da una carenza di abilità dell alunno stesso, che non è in grado di dare una risposta positiva. In questo modo, la responsabilità dell insuccesso e la qualità della risposta vengono attribuite esclusivamente all alunno, senza riflettere su come lo stimolo gli è stato proposto. È necessario sottolineare, invece, come nei processi percettivi del bambino siano importanti tre fattori che favoriscono, nei confronti degli stimoli ricevuti, un coinvolgimento emotivo positivo e una conseguente risposta di qualità. Il primo fattore è l attenzione percettiva, che viene favorita dalla diversità e dalla originalità dello stimolo proposto. Un contenuto scolastico presentato in forma piatta e monotona non contribuisce a stimolare l attenzione e, di conseguenza, non aiuta l allievo a cogliere e a comprendere gli aspetti rilevanti dello stimolo ricevuto. Un secondo fattore è rappresentato dalla memoria percettiva, che favorisce i collegamenti con ciò che è già conosciuto o che fa parte del proprio patrimonio di esperienze e che, quindi, permette una elaborazione attiva dello stimolo stesso. Il terzo importante fattore nei processi percettivi è la motivazione, che rende uno stimolo particolarmente rilevante in quanto lo lega agli interessi e ai desideri, investendo la sfera affettiva e relazionale del bambino. Uno stimolo, quindi, dovrebbe essere presentato in modo da favorire l attenzione del bambino, attraverso elementi di novità e originalità, stimolare la rielaborazione attiva, grazie ai collegamenti mnestici, e potenziare la motivazione, attraverso il coinvolgimento in attività interessanti e piacevoli. La facilitazione dell apprendimento passa necessariamente per questi tre fattori e, quindi, deve intervenire trasversalmente su attenzione, memoria e motivazione. In questa ottica la fiaba e il racconto rappresentano ottimi strumenti perché esaltano la diversità e l originalità, stimolano il collegamento con il proprio mondo e le proprie esperienze e aumentano la motivazione e l interesse verso un lavoro piacevole e divertente. Una fiaba o un racconto per ogni apprendimento? Potrebbe essere la soluzione a molte difficoltà scolastiche e la creazione di una nuova idea di scuola in cui imparare non è più noioso, perché lo si fa attraverso la propria fantasia e la propria creatività. 10 Fiabe e racconti per imparare

3 Il lavoro in gruppi cooperativi 1 Per ciascuna delle otto storie contenute in questo testo viene presentato un percorso di attività in gruppi cooperativi, utile per l acquisizione di abilità didattiche e sociali e finalizzato alla produzione e alla realizzazione di un compito di gruppo. La scelta di tale modalità di lavoro è determinata dalla natura stessa dell approccio cooperativo, che prevede la necessità per gli alunni di lavorare insieme in vista di obiettivi comuni. Avviare un percorso di apprendimento socializzato e condiviso significa creare la possibilità di arrivare con semplicità e naturalezza alla conquista di competenze che ciascun alunno costruisce lavorando insieme ai suoi compagni. Il lavoro cooperativo, infatti, si sviluppa tenendo presenti alcuni elementi essenziali, quali l interdipendenza positiva, la responsabilità individuale e di gruppo e l interazione costruttiva. L interdipendenza positiva fa sì che ciascun componente del gruppo diventi consapevole del fatto che non può esistere un successo individuale senza il successo di tutto il gruppo. Questo elemento investe direttamente la sfera delle responsabilità, in quanto ciascun alunno è responsabile del proprio ruolo e del proprio lavoro e, nello stesso tempo, di quello di tutto il gruppo del quale fa parte. L interazione costruttiva richiede agli alunni di mettere a disposizione dei compagni le proprie abilità, richiedendo e fornendo aiuto, a seconda delle necessità, a tutti i compagni. Questi tre aspetti fondamentali, in relazione con gli apprendimenti previsti nelle fiabe e nei racconti, permettono agli alunni di acquisire nuove competenze sia in campo didattico che sociale. L intervento dell insegnante nell organizzazione del lavoro cooperativo può essere suddiviso in diversi momenti operativi. 1. Definizione degli obiettivi didattici e sociali Le attività dei gruppi devono essere finalizzate all acquisizione di competenze didattiche, riferibili agli apprendimenti previsti in ciascuna storia, e sociali, individuabili nella capacità di lavorare insieme ai compagni. La chiara definizione degli obiettivi didattici permette di porre l accento in maniera decisa sugli aspetti della narrazione che si legano agli apprendimenti che si intendono favorire e fornisce ad alunni e insegnanti la possibilità di produrre altro materiale per le esercitazioni, da unire a quello già previsto nel volume. Per quanto riguarda gli obiettivi sociali, essi vanno riferiti allo sviluppo di competenze importanti, quali il saper lavorare e produrre materiali insieme ai compagni; saper discutere e collaborare su particolari aspetti del lavoro; saper aiutare i compagni in difficoltà; saper presentare ai compagni i propri lavori e visionare quelli realizzati dagli altri componenti del gruppo. All interno di ciascuno degli otto percorsi cooperativi presenti in questo testo vengono suggeriti alcuni obiettivi didattici e sociali, ai quali l insegnante può aggiungere quelli ritenuti più idonei nel lavoro con la propria classe. 2. Formazione dei gruppi La formazione dei gruppi è un momento particolarmente importante, nel quale l insegnante, considerando le diverse abilità possedute dagli alunni e la loro 1 Per un approfondimento sulle modalità di gestione del lavoro cooperativo si consiglia la lettura del testo Apprendimento cooperativo in classe di David W. Johnson, Roger T. Johnson e Edythe J. Holubec, Trento, Erickson, Introduzione 11

4 capacità di lavorare insieme agli altri, costruisce gruppi eterogenei in cui attivare collaborazioni produttive. L eterogeneità di abilità e risorse permette e favorisce una maggiore interazione costruttiva tra i componenti dei gruppi stessi. Nei diversi percorsi cooperativi presentati viene fornita un indicazione rispetto ai criteri per la formazione dei gruppi e ai compiti loro assegnati. Tali criteri, chiaramente, possono essere modificati dall insegnante e adattati alla reale situazione della classe. 3. Assegnazione dei ruoli All interno di ciascun gruppo vanno assegnati i ruoli in relazione agli obiettivi didattici e sociali e alle abilità ed esigenze educative dei singoli componenti. L assegnazione dei ruoli non deve risultare una rigida distinzione di compiti, ma piuttosto deve prevedere una rotazione e uno scambio che favoriscano la crescita educativa attraverso la circolarità di abilità e competenze all interno dei gruppi. Una particolare attenzione va rivolta ai ruoli legati al funzionamento del gruppo, ai ruoli relativi all apprendimento e a quelli di stimolo alle attività del gruppo stesso. Nelle tre categorie appena citate, vengono suggeriti in particolare ruoli come: ricapitolare le idee espresse nel gruppo; verificare la partecipazione e la comprensione da parte di tutti i componenti del gruppo; sviluppare le idee e le proposte espresse nel gruppo; fornire aiuto ai compagni in difficoltà. 4. Organizzazione dei materiali L organizzazione del materiale e la sua consegna ai gruppi va fatta nel momento in cui vengono illustrate le diverse attività che il gruppo stesso dovrà svolgere. Verranno consegnati, quindi, tutti i materiali utili al raggiungimento degli obiettivi didattici e sociali previsti nella narrazione, alla realizzazione del compito del gruppo e alla valutazione finale del lavoro svolto. Nelle otto unità di lavoro, quindi, verranno forniti ai gruppi i seguenti materiali: una copia del racconto o della fiaba; una copia dello Schema sintetico delle attività da svolgere (scheda operativa per gli alunni); il materiale utile per lo svolgimento dell attività stessa (libri di testo, altri testi, materiale strutturato, schemi, mappe concettuali, appunti, ecc.); indicazioni per la ricerca di ulteriori materiali su testi, enciclopedie, internet; materiali per la realizzazione del prodotto del gruppo (cartelloni, colori, ecc.); una copia della Scheda per la valutazione finale di gruppo (p. 17); una copia della Scheda di chiusura del lavoro di gruppo (p. 18). 5. Svolgimento delle attività Al momento della consegna dei materiali ai singoli gruppi, l insegnante illustra le diverse attività che dovranno essere svolte e il prodotto finale da realizzare. In particolare dovranno essere fornite spiegazioni riguardo alle varie fasi del lavoro (di gruppo, individuali o di classe) illustrate nello Schema sintetico per gli alunni. Durante lo svolgimento delle attività, l insegnante dovrà fornire consigli e chiarimenti e monitorare il lavoro allo scopo di verificare se all interno dei diversi gruppi vengono rispettati i ruoli e la scansione operativa delle operazioni. 12 Fiabe e racconti per imparare

5 6. Valutazione di gruppo Quello della valutazione è un momento molto importante per il gruppo, che esprime un giudizio di valore sul proprio operato. Tale valutazione deve consentire la valorizzazione degli aspetti positivi legati al prodotto realizzato e ai processi interpersonali che hanno portato all esecuzione del compito. È importante che venga evidenziato il contributo fornito da tutti i componenti e che venga espressa una valutazione che metta in evidenza gli aspetti positivi e quelli che necessitano di un miglioramento nelle successive attività in gruppi cooperativi. Per la valutazione di gruppo può essere utilizzata la scheda di p. 17. Per ogni gruppo deve essere compilata, attraverso una discussione e una valutazione condivisa, una sola scheda. 7. Chiusura del lavoro di gruppo e presentazione del materiale prodotto Dopo la valutazione di gruppo, la chiusura del lavoro viene effettuata attraverso una breve relazione scritta realizzata dal gruppo stesso, riguardante in particolare: la definizione dell argomento centrale dell attività svolta; l individuazione delle cinque cose più importanti che sono state apprese durante l attività; gli eventuali dubbi o domande per ulteriori chiarimenti sull argomento. Per la relazione scritta di chiusura del lavoro può essere utilizzata la scheda di p. 18. Per ogni gruppo deve essere compilata una sola scheda. Una volta chiuso il lavoro, il gruppo presenta al resto della classe il prodotto realizzato e prende visione di quelli realizzati dagli altri gruppi. 8. Verifica individuale Al termine del lavoro per gruppi cooperativi è bene che l insegnante verifichi l apprendimento dei contenuti e degli argomenti oggetto dell attività da parte di tutti gli alunni. La verifica individuale può essere realizzata attraverso test, questionari, prove scritte o orali in cui gli alunni sono chiamati a rispondere a quesiti riguardanti l argomento trattato. In alternativa è possibile proporre, a livello individuale, un attività simile a quella svolta nei gruppi, allo scopo di consolidare gli apprendimenti e, nello stesso tempo, verificare le abilità e le difficoltà dei singoli alunni. Il lavoro individualizzato Per ogni unità di lavoro viene presentato un percorso individualizzato che utilizza i personaggi e le sequenze significative della fiaba o del racconto per facilitare l apprendimento dei contenuti e degli argomenti didattici presentati. Il percorso individualizzato può essere proposto agli alunni in difficoltà come alternativa o come attività preparatoria al lavoro in gruppi cooperativi. Nel secondo caso, l alunno ha la possibilità di riflettere ed esercitarsi sugli argomenti e acquisire le abilità necessarie per una partecipazione attiva nei gruppi cooperativi insieme al resto della classe. Le schede del percorso individualizzato sono utilizzabili direttamente dagli alunni e forniscono agli stessi la possibilità di esercitarsi riducendo al minimo il rischio di errori e insuccessi. Nello stesso tempo, le schede forniscono importanti indicazioni all insegnante per la costruzione di altro materiale di aiuto per l apprendimento, adatto alla situazione e alle abilità di ogni singolo alunno. Introduzione 13

6 Le quattro fiabe e i quattro racconti Il testo comprende quattro fiabe e quattro racconti, pensati e scritti allo scopo di stimolare e motivare l alunno nell apprendimento di contenuti riguardanti l area linguistica, l area logico-matematica e l area socio-comunicativa. Di seguito vengono fornite alcune indicazioni sulle singole narrazioni e sugli apprendimenti ad esse collegati attraverso il percorso cooperativo e quello individualizzato. Magia bianca e magia nera È la storia di due piccoli apprendisti maghi, Uvi e Luna, che studiano per ottenere la patente di magia e difendono il mondo dal desiderio di potere del malvagio Mortilius, esperto di magia nera. Il racconto propone attività in gruppi cooperativi e individualizzate per il potenziamento dell abilità di produzione di testi scritti. In particolare gli alunni impareranno a: descrivere persone e luoghi scrivere un testo in rima scrivere una lettera riconoscere e trasformare il discorso diretto e indiretto. L Isola degli errori Un cacciatore di tesori, l Ammiraglio Nemo, percorre mari e oceani per conquistare l enorme tesoro nascosto sull Isola degli errori. Aiutato dai suoi due figliocci, Nando e Cico, e dal gabbiano Johnny, deve lottare contro i pericoli più incredibili e contro gli errori di ortografia di Capitan Forchetta e della sua banda di pirati. Il racconto propone attività in gruppi cooperativi e individualizzate per il recupero delle difficoltà ortografiche. In particolare per imparare a: separare le parole in modo corretto usare gli accenti e gli apostrofi usare l h conoscere le parole con raddoppiamenti consonantici. Il topolino e il ragno Un topolino, sciocco e ingenuo, si allontana dalla sua casa e non riesce più a tornarvi. In suo aiuto accorre il ragno, saggio e magico, che gli fa conoscere le caratteristiche di molti animali della foresta e lo salva in diverse situazioni pericolose. La fiaba propone attività in gruppi cooperativi e individualizzate per stimolare la scrittura creativa, mettendo a disposizione le carte dei personaggi e fornendo indicazioni operative per inventare nuove storie. Viaggio nello spazio Un vecchietto ultracentenario, il simpatico nonno Boris, trasforma la sua vecchia auto in una potente astronave e porta i suoi due nipotini a fare un giro 14 Fiabe e racconti per imparare

7 nello spazio. Pianeti dalla forma e dal nome molto originali e simpatici personaggi fanno vivere ai tre esploratori spaziali avventure molto divertenti. Il racconto propone attività in gruppi cooperativi e un percorso individualizzato per l apprendimento di alcune nozioni di geometria riguardanti: i poligoni il cerchio il cubo. Il tappeto volante La piccola Marisella vola sul suo tappeto e impara a conoscere i gravi problemi che affliggono l umanità, come la guerra, l inquinamento, gli sprechi dei Paesi ricchi e la produzione di spaventose armi distruttive. La bambina cerca di risolvere i problemi del mondo frazionando il suo tappeto e regalandone le parti agli «strani» personaggi che incontra nel suo viaggio. La fiaba propone attività in gruppi cooperativi e un percorso individualizzato per l apprendimento delle abilità logico-matematiche legate al concetto di frazione e al calcolo con le frazioni. Il nuovo re Un anziano re cerca una persona degna di diventare il suo successore e propone una gara per la conquista della sua corona. I tre concorrenti hanno a disposizione 100 euro per dimostrare di meritare la corona del vecchio sovrano. La fiaba propone attività in gruppi cooperativi e un percorso individualizzato per il riconoscimento di monete e banconote in euro e la soluzione di quesiti legati all uso del denaro. Il grattacielo sul lago Un bambino di nome Pablito si ritrova per magia in un enorme città, alla ricerca delle quattro magiche pietre viola. Scopre così l importanza della comunicazione e impara a spostarsi utilizzando diversi mezzi di trasporto. Il racconto propone un lavoro in gruppi cooperativi per imparare le diverse modalità comunicative, gli elementi propri della città, i mezzi di trasporto e alcune regole stradali da rispettare. Da lì si vede meglio Un viaggiatore ascolta dall albero raccontastorie quattro fiabe di culture diverse e comprende come le differenze ci permettano di conoscere meglio la realtà e noi stessi. La fiaba propone un percorso in gruppi cooperativi con l obiettivo di ricercare e conoscere alcuni elementi culturali propri delle fiabe e delle tradizioni popolari di diversi Paesi del mondo e di unirli insieme nella costruzione di un unica storia interculturale. Nelle ultime due unità di lavoro, data la natura delle proposte educative riferite alla comunicazione e all intercultura, non vengono proposti percorsi individualizzati, in quanto si ritiene indispensabile, per tali obiettivi, un attività condivisa da tutta la classe all interno dei gruppi cooperativi. Introduzione 15

8 Fiabe e racconti Magia bianca e magia nera Abilità didattiche e sociali sviluppate La produzione di testi scritti: descrivere persone e luoghi scrivere un testo in rima scrivere una lettera riconoscere e trasformare il discorso diretto e indiretto. L Isola degli Errori L ortografia: separare le parole usare gli apostrofi e gli accenti usare l h conoscere le parole con i raddoppiamenti consonantici. Il topolino e il ragno La scrittura creativa: inventare e scrivere storie con le carte dei personaggi. Viaggio nello spazio Le figure geometriche: i poligoni il cerchio il cubo. Il tappeto volante Conoscere il concetto di frazione e saper operare con le frazioni. Il nuovo re L euro: riconoscere monete e banconote; risolvere quesiti legati all uso del denaro. Il grattacielo sul lago La comunicazione (iconica, gestuale, verbale e tecnologica) e spostarsi nella città. Da lì si vede meglio Imparare dalle differenze: costruire una storia interculturale. 16 Fiabe e racconti per imparare

9 SCHEDA PER LA VALUTAZIONE FINALE DI GRUPPO Il gruppo ritiene che gli aspetti maggiormente positivi del lavoro svolto siano stati: Un aspetto del lavoro da migliorare nelle attività cooperative future è: Il gruppo, rispetto ai seguenti compiti svolti, ha eseguito il lavoro in modo Non completamente positivo Positivo Molto positivo Fare ricerche Ricapitolare le idee espresse Elaborare le nuove informazioni Verificare la comprensione e la partecipazione di tutti Sviluppare le idee e le proposte Fornire aiuto ai compagni Ciascun componente del gruppo ha fornito come contributo più importante: Nome e cognome Contributo più importante Il gruppo ha apprezzato l attività svolta Poco Molto Il gruppo ritiene di aver imparato dall attività svolta Poco Molto Il gruppo ritiene che il prodotto realizzato sia valido Poco Molto Una tematica sulla quale il gruppo vorrebbe svolgere in futuro un attività cooperativa è: Introduzione , Carlo Scataglini, Fiabe e racconti per imparare, Trento, Erickson

10 SCHEDA DI CHIUSURA DEL LAVORO DI GRUPPO L argomento centrale di questo lavoro è stato: Definiamo meglio l argomento centrale del lavoro: Le cinque cose più importanti che abbiamo imparato sono: Le cose che non abbiamo capito bene e vorremmo ci fossero rispiegate sono: , Carlo Fiabe Scataglini, e racconti Fiabe per imparare e racconti per imparare, Trento, Erickson

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