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1 Soluzioni Progettuali Scheda: SP24 Rev: 19/04/2010 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE A CAPANNA in complesso edilizio COPERTURE IN ESAME Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Le coperture in esame, appartenenti ad un unica proprietà immobiliare, sono inserite in un ampio e articolato complesso edilizio costituito da fabbricati di altezza diversa, adiacenti fra loro. I tetti, si presentano con tipologia a capanna, manto in laterizio e inclinazione inferiore al 50%, Le falde risultano poste a quote diverse distanti fra loro m. Su entrambe le porzioni, individuate con le lettere A e B, risultano installati alcuni pannelli solari e dei camini. Lungo le facciate sottostanti, sono presenti, sul fronte principale, una terrazza a tasca e, lungo il fronte tergale sulla corte, una tettoia e dei balconi. La distanza libera di caduta, misurata tra la linea di gronda e le superfici sottostanti di possibile impatto, variano in funzione della presenza dei diversi elementi architettonici raggiungendo il valore minimo sulla terrazza a tasca. Per procedere a una corretta progettazione del sistema anticaduta dovremo tener conto proprio di questa distanza: Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est ,15 PANNELLI SOLARI A B 2,50 S 4,55 B A 3,15 N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m. di altezza non sono considerati lavori in quota 2. Le distanze sono espresse in metri FRONTE PRINCIPALE lato nord FRONTE TERGALE lato sud

2 ANALISI Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore montacarichi impianto termico impianto di condizionamento impianto di climatizzazione impianto di ventilazione impianto di depurazione impianto di sollevamento acque impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro PRESENTE NON PRESENTE Camini Sfiati Antenne Pannelli solari Pannelli fotovoltaici altro OCCASIONALE FREQUENTE: OPERATIVA ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/6

3 Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: Parte delle coperture presenta una superficie non calpestabile dovuta alla presenza dei pannelli solari. Il manto di copertura in laterizio a coppi ed embrici è caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento e sufficiente ancoraggio al solaio. La morfologia delle falde presenta inclinazione media (compresa tra 15% e 50%). La pendenza può determinare rischi di rotolamento dell operatore, in caso di inciampo o, nel caso di basse temperature con formazione di ghiaccio, rischi di scivolamento. TETTO A Distanza minima di caduta : H. 3,15 m lungo la facciata tergale sulla corte. La copertura presenta, in corrispondenza del colmo, un dislivello con la falda adiacente, più bassa, di m. Sulla copertura vi sono un impianto a pannelli solari e tre camini ubicati in prossimità della linea di gronda. TETTO B Distanza minima di caduta : H. 2,50 m lungo la facciata principale, in corrispondenza della terrazza a tasca. La copertura presenta, rispetto ai tetti adiacenti, più bassi, un dislivello costante di m. (altezza non apprezzabile ai fini delle lavorazioni in quota). Sulla copertura vi sono un impianto a pannelli solari e un camino ubicato in porzione d angolo. Esigenze manutentive prevedibili: Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo ispettivo e occasionale, per quanto attiene le esigenze di controllo degli impianti a pannelli solari, di risanamento del manto e di pulizia delle canne fumarie, di tipo operativo per possibili esigenze di ripristino e sostituzione di componenti dell impianto solare. Le tipologie di manutenzione ipotizzate ( occasionale, ispettiva e occasionale ), sono indirizzate al monitoraggio dello stato di funzionamento degli impianti, al comportamento nel tempo delle componenti edili impiegate, alla verifica dello stato di ostruzione dei condotti di scarico dei fumi da combustione, alle necessità di ripristino delle componenti impiantistiche. Contesto: Le coperture in esame sono, rispettivamente, di tipo contiguo basso (Tetto A) e contiguo alto (Tetto B), entrambi prospicienti frontalmente la pubblica via e posteriormente la corte interna di pertinenza. Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. Le Attività manutentive in copertura potrebbero causare rischi di schiacciamento per caduta di oggetti dall alto, in corrispondenza delle aree sottostanti il bordo esterno dei tetti. Materiale Informativo tratto da: Pagina 3/6

4 LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda BORDI Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso) 4,50 DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Linea orizzontale UNI 795 classe D Linea verticale/inclinata UNI Rigida Linea verticale/inclinata UNI Flessibile Ancoraggio UNI 517 Tipo A Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda Tipo B classe A2 Palo UNI 795 classe A1 Ancoraggio UNI 795 classe A1 PUNTO DI ACCESSO Ae esterno Av interno con apertuta verticale Ai interno con apertura orizzontale o inclinata Percorso di Accesso est. Scalini di transito SOLUZIONE PROGETTUALE 1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai 2.00 metri l uno dall altro (1.50 m preferibile) 2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura ( gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda CR004. 5,40 3,10 0,76 Copertura non oggetto di progettazione terrazza 2,32 5,45 1,71 7,30 7,40 A 5,74 Ganci di risalita Uso doppio cordino L. max 2,00 mt PANNELLI SOLARI 1,50 1,50 2, ,60 Ae terrazza a tasca Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell ancoraggio è 2,6 m dall angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno è puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004. PANNELLI SOLARI B 1,70 Zona con Uso escusivo di cordinol. max 2,00 m. 1,70 S 2,28 Zona Particolare Uso supplementare del cordino con lungh. Max 2,00 m. per evitare il rotolamento sul tetto adiacente non protetto 2,20 5,50 7,70 Copertura non oggetto di progettazione Pagina 4/6

5 Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE -DPI Accesso. Il punto di accesso alle coperture è esterno e avviene mediante gradini di transito installati in corrispondenza della terrazza a tasca. In prossimità del settore di sbarco sono presenti due ancoraggi di risalita attraverso i quali l operatore, utilizzando un doppio cordino di 2,00 m. e procedendo con successive manovre di aggancio/sgancio, può raggiungere il primo sistema di ancoraggio principale installato sul colmo del tetto A. Da qui, attraverso una scala fissa a gradini, sarà possibile raggiungere in sicurezza il colmo del tetto più alto (Tetto B) in corrispondenza del quale è prevista una seconda linea vita. Sistema di protezione. Si prevede l uso di un sistema guidato associato a un doppio cordino di lunghezza max 2,00 mt che consenta di operare in condizioni trattenuta lungo le porzioni angolari e i prossimità dei lati esterni con ridotte dimensioni della distanza libera di caduta ( 3,15 m. sui balconi del fronte tergale). Per garantire le condizioni di trattenuta in corrispondenza del lato sulla terrazza a tasca (distanza libera di caduta 2,50 m.), vista la sua ridotta profondità, si prevede l uso esclusivo del cordino fisso di lunghezza Max 2,00 m. La presenza dei pannelli solari, in questo caso specifico, non incide sul corretto posizionamento dei ganci di trattenuta (o deviazione) necessari a garantire le condizioni di sicurezza duranti i lavori di manutenzione. I sistemi di protezione principale sono costituiti, per ognuno dei due tetti, da una Linea UNI EN 795 cl. C installata sul colmo, idonea alla presenza contemporanea di 2 persone per consentire la manutenzione/movimentazione dei pannelli solari. La distanza tra gli ancoraggi di trattenuta posti in corrispondenza dei lati con ridotto valore del tirante d aria, sono stati posizionati ad una distanza, tra loro, che non supera i 2,00 m. necessari all operatore per effettuare le operazioni di aggancio/sgancio in condizioni di totale sicurezza. Aree particolari. Aree particolari sono quelle sovrastanti i balconi e quelle lungo le direttrici di intersezione con i tetti adiacenti non protetti. Quest ultimi, nonostante presentino, rispetto alla copertura principale, una dislivello inferiore a 2,00 (non apprezzabile ai fini delle lavorazioni in quota), potrebbero essere causa di rischi indiretti dovuti al passaggio dell operatore su di essi e al successivo rotolamento oltre i loro bordi di gronda. La presenza di una superficie occupata dall impianto a pannelli solari, non calpestabile, costituisce elemento sensibile della manutenzione complessiva. Piano di evacuazione. Il sistema di protezione, se correttamente utilizzato, non prevede condizioni di arresto caduta oltre i bordi di gronda. Pagina 5/6

6 DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Cordini L max. m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Procedure - prescrizioni 1. L operatore prima di accedere alla copertura dovrà indossare l imbracatura e dotarsi di doppio cordino di lunghezza pari a 2,00 m. e dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI 353.2; 2. Dal punto di accesso localizzato in corrispondenza della terrazza a tasca, attraverso i ganci numerati con 1 e 2, procedendo con successive manovre di aggancio/sgancio del doppio cordino, dovrà raggiungere il sistema di protezione principale posto sul colmo del tetto A e collegarsi ad esso. 3. rimanendo agganciato a questa prima linea vita, potrà muoversi liberamente per tutta la superficie della falda A ponendo attenzione ad applicare le prescrizioni per le aree a rischio specifico individuate in corrispondenza dei bordi di gronda. 4. Nelle aree a rischio specifico, evidenziate dalla campitura grigia, l operatore rimanendo assicurato al sistema di protezione principale mediante dispositivo guidato, dovrà provvedere all ancoraggio supplementare del cordino (lunghezza max. 2,00 m.) ai punti di trattenuta previsti in prossimità dei bordi della copertura. 5. Il tetto B, posto a quota superiore, potrà essere raggiunto mediante scala fissa a gradini prevista in prossimità dell ultimo gancio di risalita. 6. Da qui, l operatore, attraverso successive manovre di aggancio/sgancio del solo cordino doppio, dal montante della scala, potrà collegarsi direttamente alla seconda linea vita presente sul tetto B. Su questa copertura, vista la ridotta profondità della falda sulla terrazza a tasca, l operatore dovrà intervenire con l ausilio esclusivo del cordino fisso mentre per le operazioni sulla falda posteriore, lungo la corte interna, dovrà ancorare al sistema di protezione principale il dispositivo guidato e mantenere a disposizione il doppio cordino solo per l ancoraggio supplementare ai ganci di trattenuta presenti lungo il bordo esterno. 7. Non è previsto l uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori. 8. Durante le operazioni di manutenzione in copertura, considerata la possibilità di caduta di oggetti, è necessario delimitare e segnalare l area sottostante durante tutta la durata dei lavori. Pagina 6/6

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