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2 Le malattie cardiovascolari costituiscono la più importante causa di morte nel mondo e la loro elevata crescente prevalenza incide, anche in Italia, sulla salute pubblica, sulle risorse sanitarie ed economiche. I recenti dati Istat riportano che 1 italiano su 4 è affetto da malattie cardiache. La frequenza di nuovi eventi coronarici nella fascia di età anni è di 5,7/ 1000/ anno negli uomini e di 1,7/ 1000/ anno nelle donne. L invecchiamento della popolazione e l aumentata sopravvivenza dopo eventi cardiaci acuti ne giustificano l aumento di prevalenza negli ultimi anni e l ulteriore incremento previsto nei prossimi decenni.

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6 * IHD: malattie ischemiche cardiache *

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12 da Atlante italiano delle Malattie Cardiovascolari su pazienti tra i 35 e i 74 anni.

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14 PRESSIONE ARTERIOSA

15 PRESSIONE ARTERIOSA Ipertesi: PAS > 160 mmhg; PAD > 95 mmhg o trattamento antiipertensivo Borderline: PAS mmhg; PAD mmhg da Atlante italiano delle Malattie Cardiovascolari su pazienti tra i 35 e i 74 anni.

16 TASSO DI ATTACCO DEGLI EVENTI CORONARICI

17 TASSO DI ATTACCO DEGLI EVENTI CORONARICI

18 TASSO DI ATTACCO DEGLI EVENTI CORONARICI

19 TASSO DI ATTACCO DEGLI EVENTI CORONARICI

20 FATTORI DI RISCHIO PER PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI

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22 Salute cardiovascolare degli italiani: i dati preliminari dell indagine Oec/Hes Prevalenza di condizioni a rischio per uomini e donne, anni Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/health Examination Survey

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26 ALTRE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI di interesse del Medico del lavoro

27 FIBRILLAZIONE ATRIALE La prevalenza viene riportata essere, a seconda dei diversi studi, dello 0.5 1% La prevalenza appare relativamente bassa nei soggetti giovani ed aumenta progressivamente con l avanzare dell età (ad esempio dello 0.1% nei soggetti di eta <55 anni e del 9% nei soggetti di eta >80 anni)

28 Sindrome WOLFF PARKINSON WHITE La prevalenza media viene riportata essere, a seconda dei diversi studi, di circa 1/450 Risultano affetti prevalentemente uomini di giovane età

29 Sindrome di BRUGADA La prevalenza è variabile dal 5 al 66/ (valori maggiori nell Estremo Oriente) Interessa prevalentemente la 3-4 decade di età con un rapporto uomini-donne di 8-10/1

30 Sindrome del Q-T lungo (LQTS) La prevalenza è variabile da 1/5000 a 1/7000 Stretta correlazione con la morte improvvisa cardiaca

31 PACEMAKER 2010: impianti 465/ abitanti

32 ICD 2010: impianti 283/ abitanti

33 Prolasso mitralico La prevalenza varia dall 1% al 6 % della popolazione

34 CARDIOMIOPATIE Non disponibili dati definitivi sulla prevalenza delle cardiomiopatie in Italia Stime attuali di: 1/500 per la cardiopatia ipertrofica 1/1000 1/5000 cardiopatia aritmogena almeno 1/500 per la cardiopatia dilatativa

35 dati destagionalizzati, valori assoluti in milioni di unità

36 FATTORI DI RISCHIO PER L APPARATO CARDIOVASCOLARE Movimentazione manuale carichi Movimentazione pazienti Sforzi fisici isometrici e/o isotonici Rumore e vibrazioni Stress lavoro-correlato Microclima sfavorevole Radiazioni solari Broncoirritanti Rischi chimici Lavoro a turni - notturno

37 Italia: 29,5%

38 Alcune considerazioni: Progressivo invecchiamento della popolazione lavorativa Aumento della popolazione lavorativa di immigrati Fattori di rischio professionali per l apparato cardiovascolare Ruolo del MC nella promozione della salute

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42 CARDIOPATIE PROFESSIONALI (agenti chimici e fisici) CARDIOPATIE MULTIFATTORIALI CON COMPONENTE PROFESSIONALE

43 D.Lgs. 81/08 Articolo 25 - Obblighi del medico competente 1. Il Medico competente: a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute, secondo i principi della responsabilità sociale; b) programma ed effettua la sorveglianza sanitaria di cui all articolo 41 attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati;

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