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1 Premi Ctrl+L per visualizzazione a schermo intero (funzione non disponibile sul web scaricare il file e aprirlo con Adobe Reader) Herbert Marcuse L uomo a una dimensione

2 L autore Studi di germanistica e Filosofia (con Husserl e Heidegger a Friburgo) Membro dell Istituto di Francoforte dal 1932 Negli U.S.A. lavora per il Dipartimento di Stato e insegna alla Brandeis University (dal 1951) All università di S. Diego, offre spunti al movimento studentesco (dal 1965)

3 L Istituto per la ricerca sociale Fondazione nel primo dopoguerra Trasferito per l ascesa del nazismo (Ginevra, Parigi, New York) Rifondato in Germania nel secondo dopoguerra da Adorno, Horkheimer, Pollock

4 Tratti comuni nella scuola di Francoforte L impronta conferita da Max Horkheimer (direttore dal 1929) L accostamento tra democrazie liberali e totalitarismo Il tentativo di mediazione tra Marxismo e psicanalisi La traccia in Marcuse Eros e civiltà (1955)

5 Il problema-guida de L uomo a una dimensione (1964) Segni di contraddizione: minaccia atomica e incremento del benessere; produttività e repressione delle possibilità; grandi capacità intellettuali e materiali e incremento del dominio Compiti della teoria critica: analizzare la società alla luce delle capacità che essa usa o non usa o di cui abusa ; indagare le radici dello sviluppo e le loro alternative storiche

6 Il problema-guida de L uomo a una dimensione (1964) La teoria critica richiede: astrazione, analisi trascendente dei fatti Il progresso tecnico mostra un potere di integrazione degli opposti

7 Excursus storico sull alterazione delle basi della critica La critica ottocentesca pervenne ad una mediazione tra teoria e pratica, nella coscienza e nell azione della borghesia e del proletariato. Ora le stesse due classi non appaiono più essere agenti di trasformazione storica Di conseguenza, la critica è costretta ad arretrare verso un alto livello di astrazione

8 Excursus storico sull alterazione delle basi della critica La società reprime il bisogno di negare il positivo, perché è capace di distribuire beni e di usare la conquista scientifica della natura per la conquista scientifica dell uomo Termini come società, individuo, famiglia, classe indicavano forze non integrate; oggi la loro connotazione critica si va perdendo a favore di un uso solo descrittivo

9 Excursus storico sull alterazione delle basi della critica Riprendere l intento critico di queste categorie, ricostruendone il processo di soppressione, implica una regressione alla filosofia = ad una posizione esterna rispetto alle forze positive come a quelle negative D altra parte, la critica deve essere radicata storicamente e non puramente speculativa Due tendenze operano tra noi, fianco a fianco...

10 Il carattere totalitario della società industriale avanzata L apparato tecnico di produzione e distribuzione opera come un sistema Esso determina non solo occupazioni, abilità e atteggiamenti, ma anche bisogni ed aspirazioni individuali Somiglianze sono riscontrabili nello sviluppo del capitalismo e del comunismo

11 La società ad una dimensione: fenomenologia La libertà dal bisogno è diventata una possibilità reale il non conformismo sembra socialmente inutile Nuovi modi delle libertà (economica, politica, intellettuale) possono essere indicati solo in termini negativi

12 La società ad una dimensione: fenomenologia Bisogni sovraimposti: di produrre e consumare lo spreco, di lavorare fino all istupidimento, di rilassarsi in un modo che in parte allevia e in parte prolunga l istupidimento La liberazione dipende dalla coscienza della servitù, ma tale coscienza è ostacolata mediante la libertà stessa La libera scelta tra un ampia varietà di beni e servizi non significa libertà, se questi beni e servizi alimentano i controlli sociali

13 La società ad una dimensione: fenomenologia Il cosiddetto livellamento delle classi indica in realtà il grado di condivisione, da parte della maggioranza, dei bisogni e soddisfazioni che servono a conservare gli interessi costituiti Il riconoscimento è tale da mettere in discussione la critica basata sul concetto di alienazione I controlli tecnologici appaiono l incarnazione della Ragione / Il rifiuto di allinearsi sembra un segno di nevrosi

14 La società ad una dimensione: fenomenologia Non si tratta di adattamento o introiezione, ma di identificazione: la dimensione interiore, lo spazio privato sono stati invasi dalla realtà tecnologica I mezzi recano con sé atteggiamenti, abitudini, reazioni intellettuali ed emotive: non è soltanto pubblicità, ma un modo di vivere

15 La società ad una dimensione: fenomenologia Un modo di esistenza qualitativamente nuovo non può risultare da mutamenti solo economici o politici: deve investire la base tecnica

16 La chiusura dell universo politico Collusione tra mondo degli affari e organizzazioni dei lavoratori Adesione dei partiti di opposizione a programmi minimi Cause: indebolimento delle basi sociali e alterazione degli obiettivi Le contraddizioni interne sono poste in parentesi di fronte al nemico esterno

17 Teoria marxiana classica e capitalismo maturo Il socialismo veniva presentato come negazione determinata del capitalismo (abbattimento dell apparato politico e conservazione di quello tecnologico) Ma lo scientific management incorpora la razionalita tecnica nell apparato produttivo Il mutamento implicherebbe alienazione delle classi lavoratrici dall universo tecnologico (la negazione si forma prima del mutamento) Ma lo spazio interno per la trascendenza storica viene negato

18 La trasformazione delle classi lavoratrici La tecnologia ha sostituito tensione e sforzo mentali (ritmi accelerati, controlli, isolamento reciproco) alla fatica muscolare Standardizzazione e routine assimilano professioni e sviluppano un forte sentimento di gruppo (si è nella corrente )

19 La trasformazione delle classi lavoratrici L integrazione nel processo di produzione genera integrazione nella coscienza (bisogni, aspirazioni, tenore di vita, tempo libero, sfera politica) Desiderio di partecipare alla soluzione di problemi produttivi [p. 50]

20 La trasformazione delle classi dirigenti I proprietari perdono la loro veste di agenti responsabili per diventare semplici burocrati: il dominio si trasforma in amministrazione la fonte dello sfruttamento sparisce dietro la razionalità obiettiva e le frustrazioni sono private del loro bersaglio Decisioni su questioni di vita e di morte sono prese in luoghi sui quali gli individui non hanno alcun controllo

21 La trasformazione delle classi dirigenti La schiavitù non è determinata dall asprezza della fatica, ma dalla condizione di strumento Più la reificazione diventa totalitaria, più gli amministratori si trovano a dipendere dall apparato che essi stessi amministrano

22 Prospettive future (nel 1964) Una guerra nucleare Oppure, il Nemico assumerebbe un carattere permanente (!) Il capitalismo continuerebbe a migliorare l attuale tenore di vita, nonostante i suoi sprechi. Ciò grazie anche ad un economia imperniata sui bisogni della difesa e all integrazione politicoeconomica

23 Prospettive future (nel 1964) L automazione integrale potrebbe spezzare la forma reificata, proprio attraverso l oggettivazione del lavoro La possibilità di contenere le spinte centrifughe dipende dall abilità degli interessi costituiti di adattarsi alle esigenze del Welfare Nei paesi in via di sviluppo, la trasformazione in società industriali richiede una secolarizzazione totale

24 Lo stato del benessere Lo stato del benessere sembra in grado di elevare il livello della vita amministrata Esso però ha accresciuto il peso di funzioni parassitarie (pubblicità, relazioni pubbliche, indottrinamento, obsolescenza pianificata) Liberali e conservatori denunciano le capacità oppressive del Welfare, ma solo per difendere le capacità oppressive del sistema che l ha preceduto

25 I nazionalismi e l incoscienza Con l armamento e l industria del XX secolo le patrie possono garantire la loro sicurezza solo facendo parte di insiemi organizzati con peso mondiale Le credenze collettive non assimilano i mutamenti reali La collusione tra l industria moderna e il potere fondato sul territorio è un vizio la cui realtà è più profonda che non le istituzioni e strutture capitalistiche e comuniste (F. Perroux)

26 La desublimazione repressiva Processo di liquidazione degli elementi di trascendenza insiti nella alta cultura L alta cultura appare come confutata dalla realtà Contenuti di opposizione ed estraneità vengono appiattiti mediante il loro inserimento, la loro riproduzione su larga scala e mercificazione

27 La desublimazione repressiva Alti messaggi vengono pronunciati in contesti in cui si mescolano propaganda, affari, disciplina, rilassamento L ideale viene tradotto in termini operativi: la società avanzata riduce la sfera di elementi sublimati

28 La desublimazione repressiva L alta cultura esprimeva un alienazione metodica rispetto all intero mondo degli affari e dell industria: era una cultura feudale Personaggi: l artista, la prostituta, l adultera, il criminale senza patria, il poeta-ribelle, l idiota = coloro che non lavorano per vivere in un modo ordinato e normale Nella letteratura della società industriale avanzata troviamo personaggi ibridi, usciti dalla solita vita

29 La desublimazione repressiva Nella letteratura pretecnologica è il ritmo di coloro che hanno il tempo per pensare, contemplare, sentire e narrare A differenza del concetto marxiano, l alienazione artistica consiste in una trascendenza consapevole Non è nostalgia romantica: ciò che l arte conserva nella memoria appartiene al futuro

30 La desublimazione repressiva In un pluralismo armonioso, opere e verità contraddittorie coesistono in un mare di indifferenza Missione della letteratura e dell arte era: proteggere la coscienza infelice, le possibilità frustrate e le promesse tradite L arte poteva essere una forza cognitiva

31 La desublimazione repressiva Senso del tragico: vivere ciò che si è significa sconfitta, rassegnazione e morte Tensione tra l attuale e il possibile riconciliata nell opera come forma: la bellezza come promessa di felicità Ma l arte può parlare il suo linguaggio solo finché sono vive le immagini che confutano l ordine costituito

32 La desublimazione repressiva La società tecnologica tende ad invalidare non solo certi stili, ma la sostanza stessa dell arte: M.me Bovary andrebbe dallo psicanalista L alta cultura ha i propri riti: per frequentare concerti, opera, teatro occorre prepararsi come per una festa (!) Ora le opere circolano come attrezzatura che adorna lo stato di cose prevalente

33 La desublimazione repressiva Circolando come classici, le opere perdono la loro forza antagonistica I privilegi culturali esprimevano la contraddizione tra ideologia e realtà. L accessibilità ha tolto l ingiustizia, ma anche l atto di accusa Il nucleo insolubile viene progressivamente eroso dalla razionalità tecnologica

34 La desublimazione repressiva Si comprende lo sforzo dell avanguardia nel creare un estraniazione e non empatia (es. Brecht) Pensiero è il lavoro che fa vivere in noi ciò che non esiste (P. Valery) La struttura proposizionale del linguaggio vien fatta esplodere; i materiali tradizionali compaiono solo come citazioni

35 La desublimazione repressiva L alienazione artistica è sublimazione La mercificazione sostituisce una gratificazione immediata a quella mediata: il principio del piacere assorbe il principio di realtà Esistono modi repressivi di desublimazione Tutta una dimensione di attività è stata deerotizzata : la libido diventa meno polimorfa

36 La desublimazione repressiva Funzionalismo ed erosione della privacy completano la deerotizzazione dell ambiente L autentica sublimazione conserva la memoria delle rinunce (coscienza infelice)/la liberazione dallo scontento ha una funzione conformistica

37 La chiusura dell universo di discorso Universo di comunicazione pubblicitario: promozione sistematica del pensiero positivo Il discorso, privato delle mediazioni, promuove l identificazione immediata della ragione col fatto, dell essenza con l esistenza Sintassi abbreviata, senza spazio per lo sviluppo del significato

38 La chiusura dell universo di discorso La parola diventa cliché: stimolo a risposta fissa Proposizioni analitiche autovalidantisi funzionano come formule magico-rituali: es. Libertà e democrazia implicano libera iniziativa, impresa, individuo

39 La chiusura dell universo di discorso La riduzione di ogni cosa a fatto commerciale unisce sfere di esperienza un tempo antagonistiche: es. rifugio antiatomico di lusso

40 La chiusura dell universo di discorso Il concetto è nato per negare l identificazione della cosa con i suoi usi contingenti: il significato del soggetto eccede quello della proposizione

41 La chiusura dell universo di discorso Nella tensione tra è e dovrebbe, tra essenza e apparenza, l altra dimensione è colta dal pensiero dialettico come possibilità storica: sopprimerla equivale a sopprimere la storia (!), una questione non accademica, ma politica

42 La storia Ricordare è una forma di mediazione che spezza il potere onnipresente dei fatti dati. Mettersi in rapporto col passato significa militare contro la chiusura dell universo stabilito di discorso e di comportamento Il soggetto come agente storico costituisce la sua identità in e contro la sua pratica storica

43 L indebolimento del potere negativo del pensiero Il concetto (Begriff) è il risultato di un processo di riflessione, che ha afferrato la cosa nel contesto di altre, che non comparivano nell esperienza immediata e che apportano una spiegazione (mediazione)

44 L indebolimento del potere negativo del pensiero Il concetto è generale perché comprende più ed altro rispetto alla cosa: la forma in cui essa appare Si ha comprensione quando la cosa è ricostituita nella sua relazione universale, trascendendo la sua apparenza immediata verso la sua realtà

45 Il pensiero negativo e la logica della protesta Il conflitto tra tendenze alla stabilizzazione ed elementi sovversivi, pensiero positivo e pensiero negativo si ritrova nel contrasto tra la logica dialettica di Platone e la logica formale dell Organon di Aristotele La Ragione greca distingueva Vero e falso come ciò che è rispetto a ciò che appare. La verità ha il valore dell essere.

46 Il pensiero negativo e la logica della protesta Il non-essere è una possibilità e una minaccia. La lotta per la verità è una lotta per la salvezza dell Essere. La verità è dunque impegno, progetto umano: l epistemologia è di per sé un etica Questa concezione riflette un mondo minacciato e tuttavia accordato con cause finali (κόσμος): un mondo bidimensionale, dove apparenza e realtà sono condizioni ontologiche

47 Il pensiero negativo e la logica della protesta Il processo del pensiero è nel superare condizioni negative: la realtà è antagonistica Nella filosofia, l analisi dell esperienza contiene un giudizio di valore Ma poiché i valori filosofici non guidavano l organizzazione della società, né la trasformazione della natura, essi apparivano irreali.

48 Il pensiero negativo e la logica della protesta L essere finito è realizzazione incompleta (potenza-atto). L indagine filosofica concepisce una realtà che ha dominato la propria negatività: completa, indipendente, libera. Vie ad essa sono λόγος e ἔρως: due modi di negazione

49 Il logos apofantico e il progetto tecnologico E la logica del giudizio: distinguere vero e falso assegnando ad ogni soggetto il predicato che gli pertiene, come sua proprietà Il pregiudizio ontologico è qui nella scissione tra potenzialità e attualità

50 Il logos apofantico e il progetto tecnologico Nel dialogo platonico la realtà è giudicata in termini che ne configurano il rovesciamento. Nel rovesciamento, la realtà perviene alla sua verità La forma proposizionale nasconde il carattere negativo della realtà empirica, nella quale uomini e cose esistono come altri da sé

51 Il logos apofantico e il progetto tecnologico La verifica della proposizione dovrebbe implicare un processo. L enunciato categorico si trasforma allora in imperativo categorico La ricerca socratica della definizione è un operazione sovversiva, perché il concetto propone una nuova πόλις Chi non astrae, in realtà non pensa

52 Il logos apofantico e il progetto tecnologico L astrazione, come evento storico, rimane condizionata e limitata dalla sua base storica La nozione della supremazia del pensiero ne dichiara al tempo stesso l impotenza Il pensiero fa astrazione da coloro che portano il peso della realtà inautentica

53 Il logos apofantico e il progetto tecnologico In vista del controllo, l uomo doveva creare l armonia teorica tra pensiero e fatto, in luogo della discordia reale. Le contraddizioni diventano la macchia di un modo di pensare scorretto Il sovvertimento scientifico dell esperienza immediata non sviluppa concetti di protesta

54 La razionalità tecnologica e la logica del dominio Il dominio tecnologico trasforma la dipendenza personale in dipendenza dall ordine oggettivo La manipolazione non è solo il prodotto di una specifica applicazione della scienza, ma inerente alla stessa scienza pura

55 La razionalità tecnologica e la logica del dominio La matematizzazione della natura ha separato la realtà da ogni scopo inerente Il logos scientifico ha spezzato il suo legame con l eros e la razionalità scientifica emerge come neutrale

56 La razionalità tecnologica e la logica del dominio I valori, separati dalla realtà oggettiva, diventano soggettivi. Le idee morali, religiose, umanitarie diventano puri ideali e il loro contenuto concreto e critico svanisce: possono avere superiore dignità, ma contano meno nelle transazioni della vita reale

57 La razionalità tecnologica e la logica del dominio L impegno teoretico si sposta dal metafisico (che cos è?) al funzionale (come...?) Nell agire si è liberi da qualsiasi sostanza al di fuori del contesto operativo

58 La razionalità tecnologica e la logica del dominio Le due razionalità (liberazione e dominio) non coincidono con pensiero classico e pensiero moderno: vi è un continuum storico di dominio La tecnologia è diventata il maggior veicolo di reificazione: in essa uomo e natura diventano oggetti fungibili di un organizzazione

59 Il pensiero positivo La radicale accettazione dell empirico viola l empirico, perché in essa parla l individuo astratto (rispetto al suo orizzonte di possibilità) Compito della Filosofia non è guarire, ma comprendere. Il medico (come Freud) deve invece ridare al paziente la capacità di operare nel suo mondo

60 Il pensiero positivo Anche quando ai concetti trascendenti viene concessa una dimensione separata di significato (poetica, metafisica), si crea una speciale riserva che comunque non impegna né il discorso, né il comportamento comuni

61 Il pensiero positivo Fascismo e nazismo hanno mostrato che l aumento della repressione non si manifesta soprattutto in ideologie irrazionali, ma nello spingere al massimo la razionalizzazione tecnica dell apparato. Essa rese gli individui incapaci di vedere dietro L approccio scientifico all irrazionalità del tutto è mistificatore perché richiede un comportamento che accetta la follia

62 Gli universali Bellezza, Giustizia, Felicità riflettono la coscienza infelice di un mondo diviso, radicata nell esperienza primaria (bidimensionale) della differenza tra potenzialità e realtà

63 Gli universali La bellezza, ad es., è percepita quasi come un trauma, in quanto spezza il circolo dell esperienza quotidiana ed apre un altra realtà La bellezza è promessa di felicità (Stendhal): contiene il riferimento ad una condizione che si manifesta mentre svanisce e che, nello svanire, indica ciò che può essere

64 Gli universali Nei concetti filosofici, l eccedenza dell universale va letta come indicazione delle potenzialità storiche: tutto il non ancora realizzato

65 La valutazione dei progetti storici Il processo di liberazione implica la coscienza, la capacità di impossessarsi delle potenzialità liberanti: implica la libertà La trascendenza oltre le condizioni stabilite presuppone la trascendenza entro queste stesse condizioni

66 Ecologia e etica cattolica La Storia è la negazione della Natura: il regno della scarsità, della sofferenza, dell immediatezza è mediato nel corso della trasformazione storica, non solo come oggetto di dominio, ma anche di liberazione La glorificazione del naturale fa parte dell ideologia che protegge la società innaturale E anche naturale che i pesci grossi mangino i pesci piccoli, benché ciò non sembri forse naturale ai pesci piccoli

67 In chi sperare? Il ritiro di energia mentale e fisica dagli atteggiamenti socialmente imposti è possibile solo ad alcuni Lavoro di squadra e divertimento hanno invaso lo spazio interiore della vita privata

68 In chi sperare? Libertà che rafforzano la repressione: distruggere il silenzio, essere laidi, offendere la cortesia tutte tese a prevenire l Autonomia e costringere l Altro a condividere ciò che tutti sentono, vedono e odorano La liberazione delle dimensioni represse dell esperienza richiede la repressione delle soddisfazioni e bisogni eteronomi

69 In chi sperare? Tutto si oppone all emergere di un nuovo soggetto storico La liberazione delle possibilità inerenti, la negazione dall interno non esprime più in modo adeguato l alternativa storica

70 In chi sperare? La negazione del dominio appare oggi essere negatività pura, rifiuto assoluto Ma l unificazione degli opposti è un illusione; in ciò sta il terreno concreto per il rifiuto Al si sotto della base popolare conservatrice vi è il sostrato dei reietti, degli stranieri, degli inabili, dei disoccupati Violando le regole del gioco, mostrano che è un gioco truccato

71 In chi sperare? La teoria critica rimane negativa. In questo modo si mantiene fedele a coloro che, senza speranza, vivono il Grande Rifiuto Nur um der Hoffnungslosen willen ist uns die Hoffnung gegeben (Walter Benjamin)

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