NORME DI ATTUAZIONE. L area di intervento è posta in località Pievesestina in corrispondenza
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1 NORME DI ATTUAZIONE 1 - NORME DI P.R.G. E DATI DI PROGETTO Si confermano, per il piano in oggetto, le indicazioni del P.R.G. vigente del Comune di Cesena individua tale area all art. 45 delle norme di attuazione: AT3 - aree di cintura a destinazione prevalentemente residenziale Si tratta di aree marginali e di cintura del territorio urbanizzato, la cui trasformazione è finalizzata alla costituzione di sistemi e reti ambientali e di fruizione interconnesse (reti e corridori ecologici, verde naturale e attrezzato, ecc.), fra territorio extraurbano e Città consolidata. Si intende privilegiare un edilizia prevalentemente residenziale,e per usi assimilabili alla residenza a bassa densità con ampia presenza di verde privato. L intervento è ammesso secondo gli indici della scheda di trasformazione 12/13 AT3. Il rilascio del permesso di costruire relativo al fabbricato da edificare nel lotto, nel rispetto degli indici, potrà essere rilasciato solo dopo la stipula della convenzione Il certificato di conformità edilizia ed agibilità dei fabbricati sarà rilasciato ad opere di urbanizzazione ultimate e collaudate. 2 - DESCRIZIONE DELL AREA L area di intervento è posta in località Pievesestina in corrispondenza dell innesto della Via Diegaro-Pivesestina con la rotonda Saragat. Attualmente l area si presenta prevalentemente coltivata a seminativo. Il terreno risulta pianeggiante come si evince dal rilievo planialtimetrico. L accesso all attuale area avviene attraverso passo carraio dalle vie di cui sopra. L area verrà dotata di tutti i sottoservizi necessari al futuro insediamento.
2 3 - VALIDITA DEL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO E POSSIBILITA DI PROROGA, VARIANTI Il Piano Urbanistico Attuativo ha validità dieci anni dalla stipula della convenzione. Da tale data si applica quanto disposto dalla Legge n 1150/1942 all art. 17. Prima della scadenza, per idonee e reali esigenze di interesse pubblico, con delibera di C.C. potrà essere concessa una proroga per il completamento delle OO.UU. non superiore a dodici mesi. La ditta attuatrice potrà proporre varianti al Piano Urbanistico Attuativo per apportare modeste modifiche alle dimensioni del lotto ed alla distanza dai confini conseguenti al progetto esecutivo delle OO.UU. La Variante verrà istruita dall Ufficio competente e valutata dalla Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio. Lo schema tipologico come indicato nella tavola di progetto (tav 9) e (tav 21) individua la sagoma di massimo ingombro entro la quale è ammessa qualsiasi modifica planivolumetrica senza costituire variante al Piano Urbanistico Attuativo. 4 INDICI EDILIZI St Superficie territoriale E la superficie perimetrale nelle planimetrie di PRG, nella quale lo stesso si attua mediante Piano Urbanistico Attuativo (PUA) comprendente, oltre alle aree private, le aree pubbliche e di uso pubblico. Se Superficie edificabile E la zona all interno della quale è concentrata l edificabilità consentita nelle Aree di Trasformazione perequativa. 2
3 Sp Superficie permeabile E la quota della superficie di riferimento, permeabile in modo profondo, senza cioè la presenza di manufatti interrati. Per le parti di terreno pavimentato viene considerata la percentuale corrispondente alla permeabilità che risulta certificata per i singoli prodotti e/o materiali. Ip Indice di permeabilità = Sp/Sf o St E il rapporto tra la superficie permeabile Sp e la superficie di riferimento specificata dalle presenti norme (Sf per gli interventi diretti e St per gli strumenti attuativi). Sul Superficie utile lorda E la somma delle superfici di tutti i piani fuori terra e entro terra misurati al lordo di tutti gli elementi verticali con esclusione: dei porticati a piano terreno di uso pubblico, di qualsiasi altezza; -dei porticati e delle pensiline di uso privato o condominiale, per una aliquota non superiore al 30% della superficie utile lorda (Sul); -dei balconi e delle logge; -dei sottotetti non finestrati la cui altezza media interna sia inferiore a ml. 1,50; -delle cabine elettriche, delle centrali termiche e di ogni altro impianto tecnologico necessario al miglioramento delle condizioni del lavoro e dell ambiente; -dei servizi e dei depositi interrati compresi nella proiezione verticale della sagoma dell edificio; -delle autorimesse interrate limitatamente a 1 mq/10 mc.; -delle autorimesse di pertinenza, limitatamente a 1 mq/10 mc., poste al piano terra nei casi di impossibilità a realizzare locali interrati per motivi idrogeologici, con esclusione del territorio rurale per il quale valgono le norme dell art bis; -delle corsie di accesso e manovra alle autorimesse interrate; -dei soppalchi destinati a deposito e servizi entro il 60% della Sul ammessa per le destinazioni polifunzionali. 3
4 Hf Altezza di ciascun fronte di fabbricato Si utilizza ai fini della verifica delle distanze dai confini e dalle strade e dell applicazione dell indice di visuale libera Vl. L altezza dei fronti dei fabbricati è rappresentata dalla differenza tra la quota media del marciapiede stradale e la linea orizzontale di intersezione tra il piano verticale della fronte e l intradosso del solaio di copertura. Se la quota del marciapiede pubblico è superiore a quella del terreno sistemato l hf va computata da quest ultimo. Sono esclusi dal calcolo dell altezza della fronte i corpi tecnici e le sagome della copertura. Vl Indice di visuale libera Espime il rapporto minimo (mt/mt) ammissibile fra il distacco delle fronti del fabbricato dai confini di zona (ad eccezione delle zone di rispetto stradale e dai confini stradali) e di proprietà e l altezza delle stesse fonti. Vl = 1 dai confini di zona e Vl = 0,5 fra tessuto residenziale e aree di trasformazione. P Numero dei piani E il numero dei piani abitabili e dei servizi fuori terra. Si considerano piani interrati quelli aventi quota all estradosso del solaio pari a cm. 70 rispetto al marciapiede dell edificio. Il marciapiede del fabbricato dovrà avere quota di imposta non superiore a cm 50 rispetto alla strada o al marciapiede pubblico. 4
5 5 DATI TECNICI DI PROGETTO 6 SCHEMA TIPOLOGICO E CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Per schema tipologico si intende l'indicazione di linee guida per la stesura del progetto da inserire in un lotto, come indicato nella Tavola 21. Destinazioni d uso Tipologia A: Residenza (Edificio composto da 2 o più piani) Schema di edificio residenziale costituito da 9 alloggi di cui n 5 > 50 mq e n 4 < 50 mq (come da RE). 5
6 Il fabbricato si compone di 2 o più piani fuori terra con sottotetto non abitabile e piano interrato destinato a garage. Il piano interrato ha un altezza utile di 2,40 ml il piano terra e primo destinati agli alloggi hanno una altezza di mt 2,70. La copertura delimita un piano che può essere adibito a vano tecnico o abitazione. La forma della copertura può essere libera ed avere il manto di finitura in coppi o lamiera metallica. La sagoma di massimo ingombro riportata nello schema tipologico definisce il limite entro la quale è ammessa qualsiasi modifica planivolumetrica nel rispetto degli indici riportati nelle norme tecniche. L'altezza massima può essere variata da mt 6,00 a mt 8,00. 6
7 I prospetti le aperture esterne e gli aggetti possono essere modificati. La distribuzione interna degli spazi e la collocazione degli alloggi è libera, potranno altresì essere variati nel numero quelli con superficie maggiore di 50 mq. Il vano scale e i ballatoi possono essere realizzati coperti o scoperti. Gli spazi condominiali sono collegati da percorsi interni, che permettono di accedere al parcheggio pertinenziale posto a ovest o direttamente al piano interrato. La scelta dei materiali di finitura è libera. E possibile destinare porzioni di area cortilizia all uso esclusivo delle unità edilizie del piano terra. 7 SPAZI PUBBLICI Per spazi pubblici si intendono : - strade - parcheggi pubblici - verde di compensazione - verde pubblico attrezzato - percorsi ciclo-pedonali Le aree sovraccitate, che non siano incluse nel perimetro della SE verranno cedute gratuitamente al comune. Il Piano urbanistico specifica le quantità di aree a servizi da attrezzare: Verde di compensazione mq 818 Verde pubblico attrezzato mq 157 Parcheggi mq 100 7
8 Strade e percorsi ciclo-pedonali Le strade comprendono oltre alla carreggiata, il marciapiede pedonale, l aiuola e le banchine non carrabili. Il percorso ciclo-pedonale è pavimentato con manto bituminoso colorato. Le alberature e i corpi illuminanti delle strade e parcheggi sono indicati nelle tavole corrispondenti. Parcheggi Il Piano particolareggiato definisce le aree da destinarsi a parcheggio pubblico comprensive degli spazi di manovra. Percorsi pedonali Il percorso ciclo - pedonale in fregio alla rotonda avrà una pavimentazione in conglomerato bituminoso con superficie verniciata e una larghezza di m 2,50. Verde Si intendono per aree a verde le aree a verde pubblico ed a verde pubblico attrezzato identificate nella tavola 8. Il piano individua le varie zone ed il diverso trattamento delle superfici a verde. Impianti tecnici 8
9 Il Piano particolareggiato prevede gli schemi per le reti fognarie, acqua, gas e per il funzionamento del sistema idraulico, nonché linee elettrica e telefonica Tutte le reti sono state concordate, in linea di massima, con le aziende fornitrici dei servizi. Il progetto esecutivo dovrà essere redatto in conformità alle disposizioni impartite da ogni rispettiva azienda erogatrice dei servizi. Regole bioclimatiche di involucro Gli edifici del piano dovranno essere realizzati nel rispetto delle disposizioni della Delibera C.C. n 96 del 2008, Allegato D: Disciplinare per incentivare l edilizia sostenibile in modo da raggiungere almeno il 30% delle caratteristiche richieste e poter usufruire degli incentivi da essa predisposti. 9
10 8 - ELENCO ELABORATI A maggior specifica di quanto sopra esposto si rimanda alle Tavole allegate e precisamente 1
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