Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica ed extrascolastica. Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe.

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2 NESSUNO ESCLUSO: PROGETTI ED ESPERIENZE PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA LA NOSTRA AGORA : INSIEME SI PUO Parte Prima: LINEE GENERALI Il territorio nel quale opera il nostro Istituto è da diversi anni meta di un costante flusso migratorio che diventa migrazione di insediamento piuttosto che di passaggio. A Capannori i cittadini stranieri, sia comunitari che extracomunitari, sono cresciuti secondo la media nazionale che si attesta intorno al 7% su una popolazione totale di quasi 46 mila abitanti. Le etnie extracomunitarie più numerose sono i marocchini (793) seguiti dagli albanesi (652), cingalesi (387) polacchi (55) tunisini (53) ucraini (41). La nazionalità più numerosa tra i comunitari è quella rumena con 672 presenze. Sul territorio comunale vivono anche se in numero minore algerini, senegalesi, somali, slavi, bosniaci, brasiliani, cinesi e cubani ed altre nazionalità. Le classi presentano quindi una composizione eterogenea per la provenienza geografica degli alunni, che varia continuamente, spesso anche nel corso dell anno scolastico. Tale situazione dinamica è spesso spunto e fonte di arricchimento, di stimolo, ma, talvolta, è causa di problemi di integrazione. La rilevata tendenza ad un innalzamento del numero degli alunni stranieri (figli di entrambi i genitori stranieri, con un bagaglio lessicale italiano pari a zero o molto limitato) ha evidenziato molti bisogni. Il nostro Istituto ha preso atto di una realtà in continua evoluzione, che ci ha posto di fronte a scelte di riorganizzazione progettuale e, nel corso degli anni, hanno portato a mettere in atto azioni su più livelli. L apprendimento dell'italiano L2 è condizione necessaria per favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine a quella del paese ospitante e questo significa utilizzare il processo di apprendimento della lingua italiana come mezzo di comunicazione, conoscenza e scambio culturale, affinchè la comunicazione verbale e scritta serva per l'espressione dei bisogni e dei vissuti quotidiani e come strumento per altri apprendimenti. Ci siamo pertanto posti di seguire le seguenti tracce di riflessione per realizzare dei percorsi : A. PER GLI ALUNNI STRANIERI: accoglienza ed integrazione nella classe, acquisizione del codice linguistico italiano e conoscenza di alcuni elementi della cultura italiana; B. PER TUTTI GLI ALUNNI E I DOCENTI: accoglienza del soggetto straniero- conoscenza delle altre culture, con particolare riferimento a quelle dei nuovi alunni iscritti. C. PER LE FAMIGLIE: integrazione e apprendimento della lingua italiana soprattutto per le donne del nucleo familiare. PERCORSO A: accoglienza ed integrazione nella classe e acquisizione del codice linguistico italiano. Accoglienza ed integrazione nella classe, acquisizione del codice linguistico italiano e conoscenza di alcuni elementi della cultura italiana: Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica ed extrascolastica. Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe. Miglioramento della comunicazione interpersonale. Acquisizione della lingua italiana nei suoi diversi aspetti: livello tecnico/ funzionale livello comportamentale

3 livello semantico testuale Conoscenza di alcuni aspetti della cultura italiana. Accoglienza del soggetto straniero- conoscenza delle altre culture, con particolare riferimento a quelle dei nuovi alunni iscritti.

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5 Raccordo tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola e con le figure professionali individuate per l attuazione dei corsi scolastici in lingua a favore degli alunni stranieri, per realizzare un percorso didattico interculturale e la messa a punto di piani di lavoro individualizzati e/o di piccolo gruppo, di classi aperte per gli alunni coinvolti. Maggior competenza ed efficacia nell'affrontare e risolvere le problematiche connesse all'intercultura. AZIONI MESSE IN ATTO 1. Organizzazione di attività di laboratorio nelle classi dove sono presenti alunni stranieri 2. Attivazione di un gruppo di RICERCA-AZIONE per mettere in atto percorsi didattici nelle classi interessate per la presenza di alunni non italofoni da sperimentare e verificare unitariamente. 3. Disponibilità di laboratori linguistici con ricchezza di materiale da utilizzare anche sviluppando la propria autonomia di studio 4. Costituzione in modo stabile di un gruppo di consulenza didattica formato dai docenti che si sono precedentemente formati e lavorato sul tema dell accoglienza e integrazione degli alunni non italofoni. RISULTATI ATTESI OBIETTIVI INDICATORI Favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine a quella del paese ospitante Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica ed extrascolastica Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe Miglioramento della comunicazione interpersonale Conoscenza di alcuni aspetti della cultura italiana Apprendimento dell'italiano L2: Implementare l apprendimento della Lingua italiana come strumento per l integrazione Miglioramento della comunicazione interpersonale Acquisizione della lingua italiana nei suoi diversi aspetti: livello tecnico/ funzionale livello comportamentale livello semantico testuale Costituzione in modo stabile di un gruppo di consulenza formato dai docenti che si sono precedentemente formati e lavorato sul tema dell accoglienza e integrazione degli alunni non italofoni. Messa a disposizione di un Protocollo condiviso, di una didattica modulistica chiara e in lingua di origine, di materiale didattico e pubblicazioni su italiano L2.

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7 PERCORSO B: PER TUTTI GLI ALUNNI E I DOCENTI: accoglienza del soggetto stranieroconoscenza delle altre culture, con particolare riferimento a quelle dei nuovi alunni iscritti. Raccordo tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola e con le figure professionali individuate per l attuazione dei corsi scolastici in lingua a favore degli alunni stranieri, per realizzare un percorso didattico interculturale e la messa a punto di piani di lavoro individualizzati e/o di piccolo gruppo, di classi aperte per gli alunni coinvolti. Maggior competenza ed efficacia nell'affrontare e risolvere le problematiche connesse all'intercultura. Formazione per l insegnamento dell italiano come L2 AZIONI MESSE IN ATTO Elaborazione,in momenti di studio fra docenti,di percorsi didattici per garantire lo scambio, la circolazione e il confronto di esperienze per l accoglienza e l alfabetizzazione degli alunni stranieri. Individuazione di modalità adeguate di valutazione. Semplificazione dei testi di studio per aiutare gli alunni a comprendere la realtà Organizzazione di un Corso di Formazione per docenti sul tema dell italiano come Lingua2 Costituzione in modo stabile di un gruppo di consulenza didattica formato dai docenti che si sono precedentemente formati e lavorato sul tema dell accoglienza e integrazione degli alunni non italofoni. DOCENTI COINVOLTI 1. Tutti i docenti con presenza di alunni stranieri nelle classi 2. Commissione per linee di indirizzo formata da docenti dei tre ordini di scuola. 3. Gruppo di consulenza didattica formato dai docenti che si sono precedentemente formati e lavorato sul tema dell accoglienza e integrazione degli alunni non italofoni. RISULTATI ATTESI OBIETTIVI INDICATORI Formazione docenti per l insegnamento della lingua italiana come L2 Maggior competenza ed efficacia nell'affrontare e risolvere le problematiche connesse all'intercultura. Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe Miglioramento della comunicazione

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9 Conoscenza di alcuni aspetti della cultura italiana Elaborazione,in momenti di studio fra docenti,di percorsi didattici per garantire lo scambio, la circolazione e il confronto di esperienze per l accoglienza e l alfabetizzazione degli alunni stranieri. Costituzione di un gruppo di coordinamento per la implementazione del Progetto all interno dell I.C. Aiutare gli alunni a comprender la realtà circostante attraverso la semplificazione dei testi di studio Individuazione di modalità adeguate di valutazione Raccordo tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola con le figure professionali individuate per l attuazione dei corsi scolastici in lingua a favore degli alunni stranieri, per realizzare un percorso didattico interculturale e la messa a punto di piani di lavoro individualizzati con relativi criteri di valutazione. Costituzione in modo stabile di un gruppo di consulenza Messa a disposizione di un Protocollo condiviso, di una didattica formato dai docenti che si sono precedentemente formati e lavorato sul temadell accoglienza e integrazione degli alunni non italofoni. modulistica chiara e in lingua di origine, di materiale didattico e pubblicazioni su italiano L2. i PERCORSO C: PER LE FAMIGLIE: integrazione e apprendimento della lingua italiana soprattutto per le donne del nucleo familiare. Favorire lo sviluppo di una positiva immagine degli altri, di altri gruppi etnici, di altre culture, di altri popoli (per tutti i genitori) Promuovere l apprendimento della Lingua italiana come strumento per l integrazione per gli adulti, perchè la padronanza della lingua sia utile nel facilitare la relazione tra le madri straniere e i servizi educativi e scolastici frequentati dai loro figli; Acquisizione delle informazioni per poter accedere ai servizi (sociali, sanitari, assistenziali...) presenti sul territorio; Messa a disposizione di modulistica chiara e in lingua di origine per una migliore comprensione del percorso scolastico dei figli Costituzione di un Centro Migranti con banca dati Attivazione di un laboratorio di alfabetizzazione per donne straniere con possibilità di trasporto e babysittting. AZIONI MESSE IN ATTO Costituzione di laboratori di italiano L2 sia come gruppi di prima che di seconda alfabetizzazione. I laboratori si realizzano anche con attività pratiche per facilitare la cooperazione e l integrazione nelle varie attività del quotidiano. Cura dell evidenza documentale delle attività didattiche proposte nei vari laboratori di italiano L2 Coordinamento di un gruppo di docenti per aggiornare il materiale interculturale con libri e altre pubblicazioni necessarie e/o richieste. Attivazione di servizio di trasporto e baby-sittting.

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11 Creazione di uno spazio accogliente e di momenti di incontro che le facciano sentire meno sole e "un po' come a casa"; Valorizzazione e scambio della loro cultura di origine e dei saperi e saper fare di ciascuna. PERSONE COINVOLTE Il luogo privilegiato di conoscenza e di incontro delle donne immigrate e di raccolta delle iscrizioni è certamente la scuola, in particolare la scuola materna e la scuola dell'obbligo: è stato quindi necessario e fondamentale stabilire un rapporto fra gli operatori della scuola e gli altri volontari o figure di riferimento del Corso. Altro luogo di incontro sono i consultori, attivi in molte ASL, spesso con la presenza di mediatori o di operatori che si occupano in particolare delle problematiche delle donne straniere e, nel nostro caso con lo sportello Immigrati, l Ufficio Scuola e l Assessorato alle politiche sociali del Comune di Capannori. L'incontro delle donne in queste realtà avviene generalmente con la donna singola, ma è stato necessario valutare con il capo-famiglia la partecipazione delle donne ai corsi. La produzione dei moduli per l'iscrizione ha tenuto conto dei criteri di semplicità, chiarezza, leggibilità che li rendono immediatamente fruibili e con la traduzione in più lingue. I Luoghi I luoghi privilegiati per l'attuazione di questo progetto sarebbero stati le aule di edifici scolastici o comunque altri luoghi generalmente riconosciuti quali spazi al servizio dei cittadini, per cui sono stati utilizzati locali messi a disposizione dal Comune di Capannori, nel CENTRO proprio perchè le donne possano sentire loro il territorio che fornisce servizi essenziali. PERCHE LE DONNE POTESSERO FREQUENTARE NELLE ORE DEL MATTINO IL CORSO SI E RESO NECESSARIO APPRONTARE UN SERVIZIO DI TRASPORTO per raccogliere le donne che abitano su un territorio vasto e poco servito dai mezzi pubblici, che comunque esse non avevano piacere di utilizzare. La cura dei bimbi Accanto al luogo dove si svolgono le lezioni con le mamme è stato necessario organizzare uno spazio gestito da volontarie, che potesse ospitare bambini di età inferiore ai tre anni e che disponesse quindi di giochi, giocattoli e materiale strutturato adatti a questa fascia d'età. Spesso, infatti, la possibilità di portare con sé i figli piccoli è stata la conditio sine qua non per la partecipazione delle mamme straniere ai corsi. RISULTATI ATTESI OBIETTIVI INDICATORI

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13 Promuovere l apprendimento della Lingua italiana come strumento di integrazione per gli adulti Integrazione e apprendimento della lingua italiana soprattutto per le donne del nucleo familiare. Miglioramento della comunicazione Conoscenza di alcuni aspetti della cultura italiana Conoscenza e diffusione di una nuova cultura dell integrazione Collaborare in modo proficuo con il territorio Costituzione di un gruppo di coordinamento per la implementazione del Progetto Attivazione del Corso di alfabetizzazione in sinergia con l Ente comunale e altre associazioni presenti sul territorio Realizzare una festa di condivisione Alla fine dell anno di lavoro proposta una festa di condivisione con particolare attenzione a cibi e musiche prodotti dalle donne straniere. Costituzione in modo stabile di un gruppo di consulenza formato dai docenti che si sono precedentemente formati sul tema dell accoglienza e integrazione degli alunni non italofoni Messa a disposizione di un Protocollo condiviso, di una didattica e di modulistica chiara e in lingua di origine, di materiale didattico e pubblicazioni su italiano L2. i.

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