CHE COSA SONO I BES?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CHE COSA SONO I BES?"

Transcript

1 CHE COSA SONO I BES? Gli alunni che mostrano di avere Bisogni Educativi Speciali non sono solo quelli in possesso di una certificazione, ma sono molti di più, e in particolare tutti quelli che necessitano come i primi di attenzione e di interventi mirati. Accanto agli alunni BES con certificazione o diagnosi ci sono quelli che, pur non presentando deficit nell apprendimento, risultano non possedere competenze cognitive adeguate nell area metacognitiva, linguistica e sociale; quelli che sono figli di migranti e presentano una serie di problematiche che vanno da una incapacità di comunicare a causa del linguaggio e di una cultura molto differente dalla nostra; quelli che vivono situazioni familiari difficili (genitori con condotte antisociali, con patologie psichiatriche, etc). In questi casi abbiamo alunni con normali capacità di apprendimento che però sono ostacolati da una scarsa dotazione di mezzi di apprendimento o da risposte psicologiche e comportamentali eccessive. Nell area degli alunni con BES, dunque, vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio economico culturale Prima categoria Sono gli alunni in situazioni di diversa abilità certificate ai sensi della 104/92 Seconda categoria Alunni con DSA (riferimento legge 170/2010) Disturbi specifici nell area del linguaggio Disturbi nelle aree non verbali Disturbi lievi dello spettro autistico Disturbi dell attenzione e dell iperattività Funzionamento cognitivo limite Terza categoria Studenti con gravi difficoltà legate all area dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale Differenza tra certificazione, diagnosi e individuazione dei casi di BES 1

2 in particolare, per gli STUDENTI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO Si tratta di studenti che presentano situazioni di svantaggio determinate da particolari situazioni sociali o ambientali e difficoltà di apprendimento tali da compromettere in modo significativo la frequenza e il positivo svolgimento del percorso di formazione. Nel progettare interventi a favore di questi studenti va tenuto presente che il singolo caso è definito: -su indicazione del consiglio di classe -in accordo con la famiglia -con l acquisizione del parere di uno specialista in psicologia che abbia fornito la consulenza al consiglio di classe ovvero del verbale della riunione del consiglio di classe in cui sia riportato il parere dello specialista. -con il coinvolgimento attivo dello studente stesso. Queste situazioni possono presentarsi in corso d anno ed è il consiglio di classe che rileva il caso e che decide chi, fra i docenti, lo dovrà più direttamente seguire. Può essere comunque naturale che inizialmente si attivi il coordinatore di classe ma che, se opportuno, il consiglio di classe individui un docente più idoneo a seguire quella specifica situazione Nell area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale bisogna: individuare sulla base di elementi oggettivi (es. segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche; con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana Alcuni criteri per l individuazione - svantaggio socio-economico (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo e materiali didattici); - svantaggio linguistico (alunni nati all estero, adottati; alunni che parlano italiano solo a scuola ); - svantaggio culturale (alunni con problematiche psicologiche: poco motivati, passivi, aggressivi, con scarsa autostima, che non fanno compiti, non hanno materiale didattico/sportivo, alunni con genitori problematici: non seguiti dalla famiglia, con genitori poco presenti/ depressi/ divorziandi/divorziati/separati); - Alunni stranieri Alunni stranieri In particolare per quanto concerne gli alunni con cittadinanza non italiana necessitano innanzitutto interventi didattici relativi all apprendimento della lingua e, solo in via eccezionale, della formalizzazione tramite un PDP (CM n. 8/2013) soprattutto per alunni: 2

3 neo arrivati in Italia; ultratredicenni; provenienti da Paesi di lingua non latina; dove siano chiamate in causa altre problematiche. BES: CHE FARE Incontri con la famiglia Convocare i genitori (o esercenti patria potestà) Condividere con loro il progetto di intervento Accogliere informazioni e/o suggerimenti 1. Incontro preliminare: ricostruzione dell iter scolastico e diagnostico; raccolta di dati significativi; condivisione della diagnosi. 2. Secondo incontro: presentazione di proposte percorribili; illustrazione e condivisione delle decisioni assunte, coinvolgendo possibilmente lo studente. 3. e seguenti Incontri successivi gestione corresponsabile e condivisa del percorso didattico, nel pieno rispetto e riconoscimento dei ruoli Alleanza educativa con la famiglia Accordo contrassegnato dalla reciprocità (elaborandolo congiuntamente) PEI e PDP vengono firmati dalla famiglia per condivisione, non per semplice presa visione La famiglia è chiamata a seguire a casa il lavoro scolastico del figlio curando lo svolgimento dei compiti, sostenendo le attività di studio attraverso modalità quali la lettura vicariante, la creazione di mappe e di schemi, l esercitazione orale, ecc.) accompagnandolo nella ricerca e nella scoperta delle proprie modalità e stili di apprendimento, cercando, insieme a lui e agli insegnanti, strade personalizzate efficaci Possibili criticità: famiglie sofferenti L insegnante Caratteristiche del singolo docente: empatia, assenza di preconcetti, professionalità nella didattica e nella valutazione, capacità di gestione della classe, conoscenza della tecnologia, creatività e fantasia In TEAM Promuovere un lavoro sinergico in team Condividere le strategie individuate e la loro applicazione Definire e individuare i criteri di valutazione, gli strumenti compensativi, le misure dispensative Progettare percorsi di autostima e condividere un contratto educativo con la famiglia Promuovere e sostenere il confronto a livello interistituzionale 3

4 I componenti la comunità scolastica devono possedere gli strumenti di conoscenza e le competenze necessarie affinché la corresponsabilità del progetto formativo elaborato e realizzato per gli alunni con BES sia condivisa e applicata. 1) durante le prime fasi del percorso scolastico pone attenzione ai segnali di rischio (prevenzione) ed ai fini di una segnalazione tempestiva (previa messa in atto di attività di potenziamento); 1) A fronte di situazione di rischio, si adopera per attuare strategie di recupero e/o di potenziamento; Ogni insegnante (individualmente e collegialmente): 3) (insieme ai colleghi) segnala alla famiglia il persistere di difficoltà (nonostante gli interventi di recupero); 4) (insieme ai colleghi) prende visione della eventuale certificazione diagnostica rilasciata dall ASL o da enti accreditati; 5) (insieme ai colleghi) provvede alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati; 6) (previo accordo con i colleghi) si avvale di strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; 7) (previo accordo in team) adotta misure dispensative/compensative; 8) (previa condivisione e accordo con i colleghi) predispone verifiche e fa riferimento a criteri di valutazione coerenti; 9) (con i colleghi) effettua incontri con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola per raccogliere informazioni utili o per comunicare il percorso scolastico dell alunno (ponendo attenzione anche alle dinamiche relazionali della classe) Gestione della classe Compito dei docenti: dedicare tempo a Fare la classe operare secondo unitarietà di intenti (coerenza) Accordi in relazione al progetto formativo Accordo per la conduzione in aula Accordi su modalità di somministrazione delle verifiche Accordi su criteri di valutazione PER ATTUARE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO EFFICACI sotto il profilo didattico, ma ancor più significativi dal punto di vista socio-relazionale è importante che gli insegnanti operino con unitarietà di intenti e, contestualmente, curino atteggiamenti e approcci che contribuiscano alla costruzione identitaria positiva dell allievo con BES, creando un clima positivo nella classe, favorendo un dialogo in tutte le attività con i compagni della classe, stimolando e sostenendo la motivazione intrinseca. Occorre inoltre che agiscano per costruire ambienti di apprendimento in cui l allievo con BES, sentendosi accolto e ascoltato: - sviluppi autostima e fiducia nelle proprie capacità, - adotti stili di attribuzione positivi. - Presupposto: ciò che funziona per l alunno con BES, è altrettanto efficace per gli altri - Attivare e attuare strategie per: - Valorizzare i punti di forza (intuizione, pensiero visivo e creativo, divergente); - Minimizzare quelli di debolezza (errori ortografici, deficit nella memoria di lavoro, lentezza esecutiva, facile affaticabilità, mancata autonomia nella lettura.). Facilitare l apprendimento attraverso 4

5 - il canale visivo: avvalendosi di organizzatori grafici, come schemi, mappe, immagini, filmati e colori (molto utile la lavagna interattiva multimediale); - il canale uditivo (audiolibri, registrazioni, sintesi vocale o lettore umano, libri di testo digitali); Alcune misure: aumento dei tempi di lavoro (compiti, esercitazioni, verifiche, ecc.); riduzione del carico di lavoro (o suddiviso) modalità di verifica prevalentemente orale, con facilitazioni Ipotesi per una lezione efficace Iniziare l attività con una sintesi della lezione precedente, coinvolgendo tutti con domande flash ( warm up ); Avvalersi del brainstorming visivo e grafico per orientarsi nelle informazioni (creando Mappa della lezione da seguire durante le attività); variare azioni e contenuti, sollecitando diverse abilità, affinché ciascuno possa trovare il suo spazio e favorire la motivazione; ogni tanto interrompere e fare sintesi dei contenuti; riprendere e ripetere in modi diversi i concetti più importanti (controllare spesso se gli alunni seguono se è chiaro il percorso); prediligere strategie di apprendimento cooperativo, come il cooperative learning o il lavoro a coppie, in cui le capacità cognitive dell alunno con BES possano esprimersi nell interazione con i compagni, incaricati di fungere da mediatori per le strumentalità di base; fornire materiale registrato per riascoltare la lezione STRATEGIE di insegnamento Evitare / Evitare di Lezioni esclusivamente frontali Lunghe spiegazioni Copiare dalla lavagna o dal foglio Le consegne e le verifiche in corsivo o con caratteri piccoli Porre l accento sugli errori Marcatori di diversità Far uscire l alunno per andare in aule separate gruppi di livello Favorire / Sostenere / Promuovere Lezioni interattive Riflessioni e condivisioni fra gli alunni Fornire materiale fotocopiato Se necessario, prediligere il carattere stampatello maiuscolo Depenalizzare l errore (meglio individuare i processi cognitivi e i ragionamenti sottesi) Compensare Favorire / Sostenere / Promuovere il canale visivo (video, schemi e mappe concettuali) stimolare gli altri canali (uditivo, cinestetico, verbale) educazione di decodifica delle immagini (programmi televisivi, film, ecc.) Ambiente aula Evitare Ambienti dispersivi e cartelloni con scritte a caratteri misti o con grazie La posizione in ultima fila in classe (o nelle ultime file) Favorire / Sostenere / Promuovere Ambienti con stimoli adeguati e strutturati Alle pareti appendere cartelloni schematici, scritti in stampatello maiuscolo 5

6 Posto in aula: nelle prime file di fronte alla lavagna CREARE ambienti di apprendimento in cui l allievo con BES, sentendosi accolto e ascoltato, sviluppi autostima e fiducia nelle proprie capacità, adotti stili di attribuzione positivi Organizzazione del setting per studiare Gli studenti più capaci organizzano l attività di studio definendo un programma di lavoro distribuito nel tempo (De Beni, Moè, 2007) Definire i momenti per lo svolgimento dei compiti (per organizzare i tempi anche per il gioco) Definire i tempi per le diverse materie (in base al carico di studio. Può essere utile indicare quanto tempo utilizzare per ciascun compito) I materiali: sapere quali devono essere utilizzati per il compito (compresi gli strumenti compensativi!!) Organizzare i materiali da usare (raccoglitori, diversi per ciascuna materia; etichette colorate; tabelle compensative ) Limitare le distrazioni - definire con chiarezza le pause per riprendere la concentrazione, si potrebbe anche ascoltare musica fare scarabocchi arrotolare della carta (Stella G., Grandi L., 2012) STRATEGIE di insegnamento Evitare Di esporre l alunno pubblicamente senza un riscontro positivo (pertanto prepararlo) Richieste senza avere precedentemente concordato (es. interrogazioni) Espressioni negative o di dissenso esplicite e/o forti Espressioni del tipo: Avete capito? Espressioni secche come: Guarda meglio! Favorire / Sostenere / Promuovere La partecipazione alla vita della classe Interrogazioni programmate e attività in classe preventivamente comunicate all alunno Apprezzare i suoi contributi Apprezzare e stimare esiti positivi Mi sono spiegato? Optare per: dove, cosa, come, a che fine, con quale prospettiva guardare (porsi come facilitatori) Gli insegnanti devono partire dalla conoscenza delle modalità di funzionamento dell allievo con BES per cercare di contenere e superare le difficoltà, e per valorizzare le potenzialità. Una didattica individualizzata considera: stili di apprendimento, e stili cognitivi adottati. N.B. Negli allievi con BES, infatti, il disturbo condiziona inconsapevolmente la preferenza dello stile di apprendimento, costringendoli a passare ad altri stili, che diventano quelli favoriti Stili di apprendimento e stili cognitivi Il concetto di intelligenze multiple (Gardner, 2005): l intelligenza è un fattore composto da differenti modalità cognitive, che permettono di affrontare e comprendere la realtà e che variano da persona a persona anche in base a fattori culturali e ambientali Per promuovere apprendimenti efficaci, l insegnante 6

7 a) deve conoscere i propri stili cognitivi e le preferenze, in quanto condizionano le sue modalità di insegnamento ; b) deve aiutare gli allievi ad esplorare i diversi stili di apprendimento e cognitivi (per una costruzione condivisa della conoscenza) (Stella, Grandi, 2011) Gli stili di apprendimento sono caratteristici comportamenti cognitivi, affettivi e fisiologici che funzionano come indicatori relativamente stabili di come i discenti percepiscono l ambiente di apprendimento, interagiscono con esso e vi reagiscono (Keefe, 1979) Stile di apprendimento È l approccio all apprendimento preferito di una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni (Mariani, 2000) Lo stile e canali sensoriali Gli stimoli provenienti dall esterno (input) vengono elaborati cognitivamente, producendo una risposta (output). L accesso alle informazioni (stimoli) è la fase indispensabile per qualsiasi apprendimento (come acquisizione di conoscenze Stili cognitivi Designa un approccio individuale comune ad ogni contenuto Si è - prevalentemente intuitivi oppure - prevalentemente riflessivi Indipendentemente dal contesto Stili di apprendimento Canali sensoriali preferiti Maggiore o minore facilità a registrare gli stimoli a seconda della modalità con cui vengono proposti Ha relazione con il tipo di intelligenza L informazione viene recepita tramite i canali sensoriali (Mariani 1996, 2000): VISIVO-VERBALE A B C D E F G H I VISIVO NON VERBALE UDITIVO CINESTETICO Canali di accesso alle informazioni e strategie da attivare per valorizzare lo stile di apprendimento Canale e stile di apprendimento 7

8 VISIVO-VERBALE Preferenza per la lettura e per la scrittura: l apprendimento avviene tramite la lettura Strategie. L insegnante dovrebbe stimolare gli alunni a Prendere appunti in classe e rileggerli a casa Appuntare per iscritto le istruzioni relative ai compiti e alle lezioni Riassumere la lettura con sintesi scritta Fare un elenco di quello che si vuole / si deve ricordare Disporre di istruzioni o di spiegazioni scritte Commentare con testo scritto grafici e diagrammi VISIVO NON VERBALE Sono preferite le immagini, le fotografie, i disegni, i simboli, le mappe, i grafici, i diagrammi (visual learning) Strategie. L insegnante dovrebbe stimolare gli alunni a Usare disegni, schemi, mappe, parole chiave, immagini e grafici per ricordare Usare colori diversi per evidenziare le parole chiave nel testo Organizzare i contenuti secondo una gerarchizzazione Creare mappe mentali di quanto viene ascoltato e/o letto. UDITIVO Privilegia l ascolto. Punto di forza durante le lezioni o durante le discussioni (quando si parla), come pure all interno di un gruppo di lavoro insieme ai suoi compagni Strategie. L insegnante dovrebbe stimolare gli alunni a Prestare attenzione durante le spiegazioni delle lezioni in classe Richiedere spiegazioni orali ai docenti Sfruttare le conoscenze pregesse Registrare le lezioni a scuola Usare la sintesi vocale per la lettura Usare gli audiolibri per leggere testi di narrativa Lavorare in coppia con un compagno CINESTETICO Predilige attività concrete. Ama fare esperienza diretta di un problema, per comprendere ciò di cui si parla Strategie. L insegnante dovrebbe stimolare gli alunni a Effettuare tutte le prove realizzabili nelle materie in cui è ciò che è contenuto di studio può essere trasformato in attività pratica Suddividere i momenti di studio rispetto a quelli di pausa Alternare tempi in cui dover stare seduti con tempi in cui è possibile stare in piedi (o muoversi) Creare mappe, grafici, schemi e diagrammi dei contenuti studiati. (cfr. Stella G., Grandi L., 2012) GLOBALE-ANALITICO 1. Quadro di insieme Stili cognitivi 8

9 2. Singoli particolari VERBALE-VISUALE 1. Riassunto, associazioni verbali 2. Caratteristiche visuo-spaziali. Immagini mentali, schemi, rappresentazioni grafiche SISTEMATICO-INTUITIVO 1. Una variabile per volta (procede sistematicamente, analizzando le diverse variabili) 2. Ipotesi (procede attraverso ipotesi alla ricerca di IMPULSIVO-RIFLESSIVO 1. Risponde rapidamente (contiene note positive, ricordare che alcune attività sono veloci ) 2. È più lento, accurato DIPENDENTE DAL CAMPO-INDIPENDENTE DAL CAMPO 1. Rimanda a una percezione fortemente influenzata da come è organizzato il contesto 2. Poco scarsamente influenzato dal contesto CONVERGENTE-DIVERGENTE 1. PROCEDE secondo logica, sulla base delle informazioni possedute 2. Procede autonomamente e creativamente, con possibilità di generare nuove risposte stile di apprendimento e stile cognitivo GLI ALUNNI CON BES Incontrano maggiori difficoltà con il canale visivo-verbale PROCESSANO MOLTO BENE LE INFORMAZIONI CON IL CANALE VISIVO- NON VERBALE POSSONO AVERE BUONE CAPACITÀ UDITIVE (l ascolto va allenato con audiolibri, sintesi vocale, potenziamento di strategie di lettura) CANALE CINESTETICO: : può essere utile allenare gli alunni a prendere appunti grafici, sfruttando gli indici testuali, abituandoli a spiegare i contenuti attraverso esempi. Privilegiano stili di apprendimento NON VERBALI, UDITIVI, CINESTETICI Solitamente si avvalgono di uno stile cognitivo globale, per cui hanno una visione di insieme, ma faticano a cogliere informazioni in sequenza (hanno invece una buona visione di insieme)» Pensiero visivo piuttosto che verbale Prediligono lo stile VISUALE piuttosto che verbale Gli alunni con DSA hanno un PENSIERO DIVERGENTE Più SVILUPPATO Per questo gli insegnanti devono diversificare le proposte operative didattiche, sperimentando strategie diverse, allenare i diversi canali di accesso (modalità di apprendimento) dei loro allievi, utilizzando mappe concettuali (ovvero, sfruttando l accesso tramite il canale visivo), esercitare gli allievi ad una esposizione orale dei contenuti con il supporto visivo delle mappe (anche durante le interrogazioni), insegnare agli allievi ad avvalersi di più modalità per ciascun compito richiesto (prendere appunti, studiare un testo, fare una scaletta, ecc.) proporre più modalità per raccogliere informazioni (visivi, uditivi, fotografici, ecc.) suggerire l uso di colori diversi oppure di tratti grafici diversi per la categorizzazione dei contenuti del testo scritto. Cosa fare Stile di insegnamento VERBALE Strategie per l allievo: può sfruttare le spiegazioni attraverso il canale uditivo (evitare di fare riferimenti al testo scritto) Stile di insegnamento VISUALE Strategie per l allievo: può ricorrere a tutti gli elementi iconici, sfruttando il canale visivo 9

10 Stile di insegnamento GLOBALE Strategie per l allievo: questo stile consente all allievo di attivare le conoscenze pregresse Stile di insegnamento ANALITICO Strategie per l allievo: beneficiare dell uso delle mappe (attenzione: evitare di fornire informazioni in serie, perché potrebbero metterlo in difficoltà) Stile di insegnamento SISTEMATICO Strategie per l allievo: lo aiuta a distinguere le distinte tappe (utilizzarlo quando gli argomenti sono complessi ) Stile di insegnamento INTUITIVO Strategie per l allievo: può sviluppare le inferenze sugli argomenti Suggerimenti Il ruolo del docente è fondamentale per rilevare la presenza del le difficoltà e per attivare precocemente interventi efficaci. Non sottovalutare le difficoltà dell alunno. Nel caso di dubbi, è bene suggerire alla famiglia una valutazione presso specialista o centro diagnostico convenzionato. Non tutti gli allievi/le allieve con BES sono uguali. Far capire allo studente che si è attenti al suo funzionamento e si è disponibili all aiuto. I BES comportano sono una diversa organizzazione (anche neurologica, es. DSA) e un diverso stile di apprendimento. Agire in maniera coordinata con gli operatori sanitari e i genitori. In classe Valutare i contenuti, evitando di considerare gli errori di compitazione. Ricordare che all allievo con BES serve un tempo maggiore per eseguire i compiti a casa (assegnarne in misura minore; raccordarsi con la famiglia) Aumentare il tempo da dedicare ai compiti e alle attività didattiche in aula (lasciare più tempo per organizzare i pensieri; lasciare più tempo per completare il lavoro). Individuare punti di forza Individuare le attività in cui la prestazione è positiva e sostenerla. Evitare di esprimere considerazioni come lento, pigro, stupido. Evitare il confronto con i compagni. Evitare di far copiare dalla lavagna Evitare la lettura ad alta voce in classe, a meno che non sia lui stesso a chiederlo. Se possibile, fare in modo che possa preparare il testo o parte di esso in anticipo, in modo da proporre alla classe una lettura scorrevole e sicura. Le abilità vanno giudicate sulla base delle risposte orali (dare minore, scarso o nullo rilievo alle prove scritte). Gli obiettivi e i metodi In merito agli obiettivi del programma didattico, non sono previste deroghe per i BES a parte le disabilità; considerare che l apprendimento costa grande fatica per l alunno con BES; considerare che questa fatica perdura fin dall inizio del percorso scolastico; assicurare massima libertà e flessibilità ai modi di apprendere. fissare obiettivi concreti e realistici verificare l adeguatezza del materiale didattico (es. per la lettura: il lessico, la struttura sintattica e l aspetto grafico, che non deve essere troppo pieno ); utilizzare software didattico compensativo, come la sintesi vocale, i libri digitali, gli audiolibri; i libri di lettura in CD (testi narrativi) disponibili nelle librerie e presso le biblioteche pubbliche, dizionari digitali, software specifici; rammentare che i testi scolastici in adozione hanno una versione digitale (da richiedere alla casa editrice). porre attenzione alla tipologia e al livello delle verifiche. 10

11 porre attenzione alle consegne verbali (attenzione alle consegne multiple, accertarsi che siano state comprese correttamente: Scrivete in alto a destra, Riportate questa parola nella colonna di sinistra ). Interventi pedagogico-didattici Didattica Individualizzata e Personalizzata D.M. 5669/11 comma 2 dell art. 4: «I percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi, compresi comunque all interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo, sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell alunno e dello studente, adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo». Le Istituzioni Scolastiche esplicitano e formalizzano le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, gli strumenti compensativi, le misure dispensative al fine di assicurare uno strumento utile alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese IL P.D.P. (esteso ai BES) La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con BES, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensate adottate. Per i Disabili: Piano educativo personalizzato PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Linee Guida 3.1 Documentazione dei percorsi didattici La scuola predispone un documento che deve contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: dati anagrafici dell alunno; tipologia di disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate; forme di verifica e valutazione personalizzate. fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici. Sulla base della documentazione riportata nel Piano Didattico Personalizzato, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove in corso d anno o a fine Ciclo. le modalità delle verifiche in corso d anno o a fine Ciclo. Chi lo elabora? 11

12 Consiglio di classe o Team docenti (tutti gli insegnanti della classe) viene concordato con la famiglia, alleato privilegiato: la famiglia deve partecipare attivamente al progetto formativo della scuola. «Ciascun insegnante della classe procede, in collaborazione dei colleghi, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti; attua strategie educativo-didattiche di potenziamento» (Linee Guida) Caratteristiche del PDP strumento di garanzia del diritto allo studio Promuove e assicura continuità didattica Formalizza: cioè documenta le attività scolastiche Programma: progetta modalità didattiche strumento flessibile Modificabile quando e se necessario strumento di CONDIVISIONE > > raccordo e collaborazione interistituzionale Famiglia, specialisti, scuola Cfr. (a cura di) Chiocca E., Strumenti di supporto per studenti con disturbi specifici di apprendimento e deficit di attenzione e iperattività (Forum-Media, edizioni) Compiti - Esplicitare - Formalizzare - Documentare - Condividere - Progettare - Promuovere Documentare i percorsi didattici: il Piano Didattico Personalizzato introdotto dall art. 5 del D.M. 12 luglio 2011, n. 5669, impostato dalle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento. Normativa di riferimento Legge 170/2010 Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, n Linee Guida per il Diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA ( ) art. 5 del DM 5669/11 stabilisce che il Piano Didattico Personalizzato deve elencare: gli strumenti compensativi e le misure dispensative che la scuola intende adottare a favore dello studente. È compilato dagli insegnanti componenti il Team Docente o il Consiglio di Classe Entro 3 mesi dall avvio delle attività didattiche concordato con la famiglia, alleato privilegiato FASI DI ELABORAZIONE Sintesi dei passaggi essenziali fase consultiva: raccolta delle informazioni e definizione del profilo di partenza fase di raccordo: obiettivi educativi condivisi 12

13 fase di progettazione: programmazione individualizzata e personalizzata, con indicati gli strumenti compensativi e le misure dispensative adottate e definizione dei criteri di valutazione fase della valutazione: a) analisi intermedia b) analisi finale. 13

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe Argomenti: Gestione del gruppo-classe Cooperative learning Tutoring

Dettagli

STILI DI INSEGNAMENTO E STILI DI APPRENDIMENTO

STILI DI INSEGNAMENTO E STILI DI APPRENDIMENTO STILI DI INSEGNAMENTO E STILI DI APPRENDIMENTO Laura Barbirato Gennaio 2014 1 Insegnamento ed apprendimento non sono la stessa cosa.infatti è possibile insegnare anche molto bene senza che gli studenti

Dettagli

I Bisogni Educativi Speciali. Viaggio verso l Inclusione per Una scuola di tutti e di ciascuno. Istituto A. Cairoli, Pavia Eliana Spadaro

I Bisogni Educativi Speciali. Viaggio verso l Inclusione per Una scuola di tutti e di ciascuno. Istituto A. Cairoli, Pavia Eliana Spadaro I Bisogni Educativi Speciali Viaggio verso l Inclusione per Una scuola di tutti e di ciascuno 1 La sfida della scuola di oggi: passare dall Integrazione all Inclusione 2 Perché? I care = Me ne importa,

Dettagli

I bisogni educativi speciali

I bisogni educativi speciali I bisogni educativi speciali Seconda unità di lavoro novembre 2013 roberto.grison@istruzioneverona.it - gli svantaggi socio-economici, (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo

Dettagli

I bisogni educativi speciali le azioni della scuola

I bisogni educativi speciali le azioni della scuola I bisogni educativi speciali le azioni della scuola Seminario Bardolino 29 ottobre 2013 Dall integrazione all inclusione alcuni aspetti culturali e normativi 1947 La Costituzione 1967 Scuola di Barbiana

Dettagli

LA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

LA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Con il termine Bisogno Educativo Speciale si indica una difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo

Dettagli

GLI STUMENTI DIDATTICI NEI BES PER L INCLUSIONE

GLI STUMENTI DIDATTICI NEI BES PER L INCLUSIONE GLI STUMENTI DIDATTICI NEI BES PER L INCLUSIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva, permanente o transitoria, in ambito

Dettagli

STILE DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO

STILE DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO STILE DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO PREMESSE la classe è un gruppo eterogeneo, Punti di forza e di debolezza dell'eterogeneità, varie aree di differenze individuali (età, sesso, attitudini, intelligenze,

Dettagli

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per alunni DSA

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per alunni DSA Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per alunni DSA Scuola Secondaria di Primo Grado D. Bertolini versione in vigore dall anno scolastico 20011/2012 Perché il PDP? Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES Anno Scolastico 2014-2015 Classe: Sezione: Coordinatore di classe: Prof 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica:

Dettagli

La scuola secondaria di fronte ai DSA e ai BES

La scuola secondaria di fronte ai DSA e ai BES Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Direttore: Prof. Cesare Cornoldi La scuola secondaria di fronte ai DSA e ai BES Dalla diagnosi al PDP Dott.ssa M. G. Martino

Dettagli

Stili di apprendimento, stili cognitivi e stili di insegnamento

Stili di apprendimento, stili cognitivi e stili di insegnamento Stili di apprendimento, stili cognitivi e stili di insegnamento Per una scuola inclusiva Prof.ssa F. Carta Cagliari 1 Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali Non riescono spontaneamente a sfruttare appieno

Dettagli

Direttiva 27 dicembre 2012

Direttiva 27 dicembre 2012 Direttiva 27 dicembre 2012 Premessa L area dello svantaggio scolastico viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali e richiede una speciale attenzione da parte della scuola. Comprende problematiche

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Eventuale diagnosi: Redatta da: Presso: DATI RELATIVI AL BISOGNO

Dettagli

Piano Didattico Personalizzato

Piano Didattico Personalizzato 1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. STRADELLA - NEPI - Anno Scolastico... Scuola...... Classe... 2 A)

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Diagnosi: Redatta da: Presso: DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Legge 170/2010) Allievo: Classe...Sezione... A.S. 2011/2012 Docente Coordinatore di Classe Referente DSA di

Dettagli

Progetto Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali

Progetto Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali Progetto Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali Gruppo di lavoro per l inclusività (G.L.I) Per favorire l inclusione di alunni con difficoltà di apprendimento o più in generale con bisogni educativi

Dettagli

Collegio Docenti 18 settembre 2013

Collegio Docenti 18 settembre 2013 Collegio Docenti 18 settembre 2013 Dalla disabilità ai Bisogni Educativi Speciali: cosa deve fare la scuola alla luce delle nuove direttive Allegato n.4 al verbale del 18 settembre 2013 PATRIZIA DEL BIANCO.

Dettagli

Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell Allievo

Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell Allievo Allievi con altri Bisogni Educativi Speciali - Non DSA Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell Allievo Alunno Classe A.S Descrizione delle abilità e dei comportamenti Rientrano

Dettagli

ISTITUTO LEONARDO DA VINCI

ISTITUTO LEONARDO DA VINCI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA: PRIMARIA SECONDARIA I GRADO SECONDARIA II GRADO ANNO SCOLASTICO: 1. DATI GENERALI Nome e Cognome Data di nascita Classe Coordinatore della classe Diagnosi: Diagnosi

Dettagli

Laboratorio neo assunti in ruolo Prof.ssa F. Carta STILI DI APPRENDIMENTO, STILI COGNITIVI E STILI DI INSEGNAMENTO

Laboratorio neo assunti in ruolo Prof.ssa F. Carta STILI DI APPRENDIMENTO, STILI COGNITIVI E STILI DI INSEGNAMENTO Laboratorio neo assunti in ruolo 2016-16 Prof.ssa F. Carta STILI DI APPRENDIMENTO, STILI COGNITIVI E STILI DI INSEGNAMENTO 1 Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali Non riescono spontaneamente a sfruttare

Dettagli

Strumenti Compensativi e Dispensativi nella didattica inclusiva

Strumenti Compensativi e Dispensativi nella didattica inclusiva Strumenti Compensativi e Dispensativi nella didattica inclusiva Se non riusciamo a collocare i nostri studenti nell indicativo I presente della nostra lezione, se il nostro sapere e il piacere di servirsene

Dettagli

La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende:

La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende: Premessa L area dello svantaggio scolastico viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali e richiede una speciale attenzione da parte della scuola. Comprende problematiche diverse classificabili

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria e Secondaria di Primo grado Via Enrico Dalfino - Sammichele di Bari E.mail:BAIC80500V@istruzione.it C.F.93251060724 tel / fax 080/8917208 PIANO DIDATTICO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DEL MARE

ISTITUTO COMPRENSIVO DEL MARE ISTITUTO COMPRENSIVO DEL MARE RAIC810006 - C.F.: 92048190398 - TEL 0544/530218 - FAX 0544/531474 RAIC810006@PEC.ISTRUZIONE.IT - comprensivodelmare@gmail.com Via IV Novembre 86, 48122 Marina di Ravenna

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010 n Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

Legge 8 ottobre 2010 n Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Legge 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Interventi di identificazione precoce casi sospetti Attività di recupero didattico mirato

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (per alunni con BES non DSA non Stranieri di recente immigrazione) da redigere ogni anno scolastico entro il primo trimestre di scuola. (LINEE Guida allegate al DM 5669 paragrafo

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico. Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA Classe. Sezione. Anno Scolastico. 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Luogo e data di nascita Diagnosi

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO.. Sezione. Coordinatore di classe..

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO.. Sezione. Coordinatore di classe.. ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ANTONIO ZANELLI Sezione Tecnica Agraria (Produzioni e trasformazioni Gestione ambiente e territorio) Sezione Professionale Servizi per l agricoltura Sezione Liceo Scientifico

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO G. VERGA Via della Libertà s.n.c. - 04014 PONTINIA (LT) 0773/86085 fax 0773/869296

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA A.I.D ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Piazza dei Martiri 1/2 40121 Bologna tel. 051242919 Fax 0516393194 c.f. 04344650371 sito: www.dislessia.it email: info@dislessia.it PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER

Dettagli

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione Che cos è il G.L.I.? alunni disabili per i quali è stato espressamente previsto un PEI. Il G.L.I. ridefinisce il tradizionale approccio all integrazione scolastica,

Dettagli

SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO

SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO La relazione deve consistere in un elaborato originale, non limitato a una semplice esposizione delle attività svolte. Esso deve evidenziare la capacità del tirocinante

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO Via Martiri della Libertà, n 2 29010 MONTICELLI D ONGINA (PC) Tel: 0523 827325 Fax: 0523 827385 e-mail: PCIC806002@istruzione.it

Dettagli

VADEMECUM OPERATIVO PER ALUNNI DSA

VADEMECUM OPERATIVO PER ALUNNI DSA VADEMECUM OPERATIVO PER ALUNNI DSA REFERENTE DSA D ISTITUTO La eventuale presenza all interno dell Istituto scolastico di un docente esperto, con compiti di referente, non deve sollevare il Collegio dei

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Cosa sono?

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Cosa sono? BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Cosa sono? 1 sono le necessità di tutti quelli alunni che presentano delle particolarità che impediscono il loro normale apprendimento e richiedono interventi individualizzati

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) ISTITUTI COMPRENSIVI SANDRO PERTINI 1 SANDRO PERTINI 2 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) 1 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO. Cognome. Nome Data e

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO dott.ssa Silvia Ceccaroli dott.ssa Nicoletta Staffa Associazione Strategicamente Insieme PROGETTO «IMPARARE E» Comune di Cervia 1 incontro 08.09.2016 DISTURBI SPECIFICI

Dettagli

Il mio stile di apprendimento

Il mio stile di apprendimento Il mio stile di apprendimento 2009 Diffusione Scolastica Srl - Novara. Pagina fotocopiabile e scaricabile dal sito: www.scuola.com Riduzione e adattamento a cura del Prof. Walter Galli GLI STILI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Istituto Professionale per i Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità Alberghiera Andrea Barbarigo in Venezia A CURA DEL GRUPPO D ISTITUTO PER LA DISLESSIA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI BES PDP ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMPI BISENZIO RITA LEVI MONTALCINI PLESSO A. S. Pag.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI BES PDP ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMPI BISENZIO RITA LEVI MONTALCINI PLESSO A. S. Pag. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI BES PDP ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMPI BISENZIO RITA LEVI MONTALCINI PLESSO. A. S... Pag. 1 di 10 ELEMENTI CONOSCITIVI DELL ALUNNO Nome e cognome Dati anagrafici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO. PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO Anno Scolastico 2011/2012

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO. PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO Anno Scolastico 2011/2012 ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO Anno Scolastico 2011/2012 NORMATIVA DI RIFERIMENTO - DPR 275/99 Regolamento recante norme

Dettagli

3. INTERVENTI RIABILITATIVI in atto.

3. INTERVENTI RIABILITATIVI in atto. Istituto Anno scolastico PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni con Bisogni Educativi Speciali Piano Didattico Personalizzato per lo studente nato a il della classe sezione della scuola. Il consiglio

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Statale G.Rodari Via Aquileia,1 - Baranzate (Mi) Tel/fax 02-3561839 Cod. mecc. MIIC8A900C Anno Scolastico 2012/2013 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Secondaria di primo grado Anno Scolastico 2015 2016

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Secondaria di primo grado Anno Scolastico 2015 2016 via dei Castagni, 10-19020 Bolano (SP) tel. 0187933789 e-mail : spic80400g@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Secondaria di

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA A.I.D ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA ONLUS Piazza dei Martiri 1/2-40121 Bologna tel. 051242919 Fax 0516393194 P. IVA/cs 04344650371 sito: www.dislessia.it e-mail: info@dislessia.it PERCORSO DIDATTICO

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE. I.c. Piero della Francesca a.s. 2012/2013

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE. I.c. Piero della Francesca a.s. 2012/2013 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE I.c. Piero della Francesca a.s. 2012/2013 Direttiva ministeriale del 27/12/2012 Circ. Ministeriale n 8 del 06/03/2013 [ ] ogni alunno, con continuità o per determinati periodi,

Dettagli

PDP PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES. Istituzione scolastica PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES

PDP PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES. Istituzione scolastica PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES PDP PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Istituzione scolastica Plesso A.S. A cura del Gruppo PAI-PDP-BES dell I.C. A. Gandiglio - Fano. Pag. 1 di 10 ELEMENTI CONOSCITIVI DELL ALUNNO Dati

Dettagli

Alunni Diversamente Abili (DVA)

Alunni Diversamente Abili (DVA) Alunni Diversamente Abili (DVA) Protocollo per l inclusione degli studenti diversamente abili Finalità: garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni; inserire gli alunni diversamente

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola Classe Sezione Referente DSA Coordinatore di classe

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola Classe Sezione Referente DSA Coordinatore di classe PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola Classe Sezione Referente DSA Coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A Nome Cognome Data Luogo di nascita DIAGNOSI SPECIALISTICA Redatta

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA Anno Scolastico 2015/16

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA Anno Scolastico 2015/16 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE SASSETTI-PERUZZI 50127 Firenze Via San Donato, 46/48 - Tel: 055-366809 Fax: 055-331155 E-mail: fiis02900l@istruzione.it Pec: fiis02900l@pec.istruzione.it Codice ministeriale:fiis02900l

Dettagli

IL PDP: UNO STRUMENTO

IL PDP: UNO STRUMENTO Istituto Sacro Cuore Villa d Adda 30 settembre 2011 IL PDP: UNO STRUMENTO DIVENUTO INDISPENSABILE PER UNA DIDATTICA PERSONALIZZATA Dott.ssa Pamela Chiesa Pedagogista Mediatrice Feuerstein COSTITUZIONE

Dettagli

Guida alle parole chiave della didattica

Guida alle parole chiave della didattica Guida alle parole chiave della didattica Nelle indicazioni nazionali del 2012, nelle circolari ministeriali in genere e soprattutto nella scuola e tra le insegnanti, si stanno diffondendo alcune parole

Dettagli

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola secondaria. Indirizzo di studio.. Classe.. Sezione. Referente BES e coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data

Dettagli

Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo

Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia Elena Dal Pio Luogo LEGGE 170 8 ottobre 2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di: Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Garantire

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di BORGORICCO Comuni di Borgoricco e Villanova di Camposampiero Viale Europa, 14 350 Borgoricco (PD) PIANO

Dettagli

I PROTAGONISTI DEL PDP

I PROTAGONISTI DEL PDP Master Didattica e psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento anno accademico 2015/2016 Il piano didattico personalizzato Valeria Rossini valeria.rossini@uniba.it I PROTAGONISTI DEL PDP Dirigente

Dettagli

PER INFORMAZIONI:

PER INFORMAZIONI: Sezione Brescia e Provincia www.aiditalia.org www.aidlombardia.it https://www.facebook.com/associazioneitalianadislessiaaidsezione Brescia PER INFORMAZIONI: brescia@dislessia.it Associazione Italiana Dislessia

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE ABBA - BALLINI Via Tirandi n. 3-25128 BRESCIA tel. 030/307332-393363 - fax 030/303379 www.abba-ballini.it email: info@abba-ballini.it ANNO SCOLASTICO... PIANO DIDATTICO

Dettagli

Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia

Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Accoglienza Inclusione Bisogni Educativi Speciali Educazione Linguistica Life Skills La storia

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA Intestazione della scuola PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA La scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ! PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI DSA Anno Scolastico 2015-2016 Classe: Sezione: Coordinatore di classe: Prof 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica:

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA SCUOLA SECONDARIA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA SCUOLA SECONDARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO G.M.SACCHI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Mazzini n.1 c.a.p. 26034 PIADENA (CR) Tel.: 0375/98294

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AGGIORNAMENTO Anno Scolastico 20 / 20

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AGGIORNAMENTO Anno Scolastico 20 / 20 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AGGIORNAMENTO Anno Scolastico 20 / 20 Scuola primaria Scuola secondaria Classe Sezione Referente DSA o coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Rapporti

Dettagli

Interventi di compenso / dispensa

Interventi di compenso / dispensa Correlazione fra D.S.A. e interventi compensativi e dispensativi Peculiarità dei processi cognitivi lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo Interventi

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Via S. Pertini 8, 40033 Casalecchio di Reno (BO) - Dist.29 Tel: 051 2986511 Fax: 051 6130474 C.F..92001450375 segreteria@salvemini.bo.it - www.salvemini.bo.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA (L. 170/2010 art. 5 previsto dal D.M. 12 luglio 2011, allegato alle linee guida)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA (L. 170/2010 art. 5 previsto dal D.M. 12 luglio 2011, allegato alle linee guida) ISTITUTO COMPRENSIVO L. BIANCHI 82028 SAN BARTOLOMEO IN GALDO cod. fisc. 91001270627 e-mail bnic82500a@istruzione.it Via Costa 5 - tel. 0824.963.444 fax 0824.963444 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA

Dettagli

ISTITUTO ANNO SCOLASTICO. Indirizzo CLASSE: _ ALLIEVO:

ISTITUTO ANNO SCOLASTICO. Indirizzo CLASSE: _ ALLIEVO: ISTITUTO Indirizzo PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO CLASSE: _ ALLIEVO: 1. DATI SCOLASTICI In possesso di Diagnosi Specialistica di DSA: SI NO se SI, aggiornata al / / Alunni presenti in classe

Dettagli

Dott.ssa Samantha Di Domenico

Dott.ssa Samantha Di Domenico Dott.ssa Samantha Di Domenico COME AFFRONTARE LA DISLESSIA A SCUOLA L insegnante può essere la prima persona che si accorge del problema e il suo intervento è determinante Nel processo di insegnamento/apprendimento

Dettagli

aggiornata in data effettuati da

aggiornata in data effettuati da ALLEGATO 1 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ISTITUZIONE SCOLASTICA: ANNO SCOLASTICO: ALUNNO:. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della

Dettagli

MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA

MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA Progetto DSA: creare una buona scuola per un apprendimento facilitato degli allievi DSA Prof. Antonio Augenti, Dott.ssa Maria A. Geraci Dott.ssa M. Filomena Casale PREMESSA

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, UNIVERSITA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VIA G.MARCONI,15 P.zza Risorgimento,27-00037 SEGNI -TEL.06.9768153 - FAX 06.9766199 Codice

Dettagli

Problematiche generali connesse con l'integrazione scolastica degli alunni disabili o con i bisogni educativi speciali"

Problematiche generali connesse con l'integrazione scolastica degli alunni disabili o con i bisogni educativi speciali Piano di formazione del personale docente neoassunto a.s. 2015-16 Scuola Polo I.I.S. "FERRARIS-BRUNELLESCHI", Empoli LABORATORIO FORMATIVO Problematiche generali connesse con l'integrazione scolastica

Dettagli

DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi. Prof.ssa Chiara Stella Ciardo maggio 2012

DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi. Prof.ssa Chiara Stella Ciardo maggio 2012 DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi Prof.ssa Chiara Stella Ciardo 08-09-11 maggio 2012 1 Introduzione ELEMENTI IMPRESCINDIBILI IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO LA PROGRAMMAZIONE degli interventi

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LABORATORIO 1 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI a.s. 2016-17 Grosseto Paola Brunello Dirigente Scolastico

Dettagli

Diverse strategie da prendere in considerazione. 1 USR Lombardia Formazione BES

Diverse strategie da prendere in considerazione. 1 USR Lombardia Formazione BES Diverse strategie da prendere in considerazione 1 USR Lombardia Formazione BES Strategie osservative - sguardo attento alle difficoltà e alle potenzialità - check list - questionari qualitativi - colloqui

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1. DATI GENERALI NOME E COGNOME DATA DI NASCITA CLASSE INSEGNANTE COORDINATORE DELLA CLASSE DIAGNOSI MEDICO- SPECIALISTICA ISTITUTO COMPRENSIVO S. GOTTARDO Scuola secondaria di I grado G. Da Passano -

Dettagli

Nuoro - 25 settembre 2015 Cagliari - 28 settembre 2015 Sassari - 5 ottobre 2015

Nuoro - 25 settembre 2015 Cagliari - 28 settembre 2015 Sassari - 5 ottobre 2015 Ufficio Scolastico Regionale della SARDEGNA CTS-SASSARI Centro Territoriale di Supporto Dall integrazione all inclusione Corso di formazione per docenti referenti del GLI delle Istituzioni Scolastiche

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P. E. I.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P. E. I. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P. E. I. per l integrazione degli alunni diversamente abili (C.M. n 258/83; C.M. n 250/86; D.P.R. 24/02/94) ALUNNO/A... CLASSE.. SEZIONE.... INDIRIZZO... ANNO SCOLASTICO..

Dettagli

Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E LINGUISTICO

Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E LINGUISTICO Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E LINGUISTICO Classe.. Sezione. Anno Scolastico DATI RELATIVI ALL ALUNNO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Alunno Classe Pag 1/12 1. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALI ZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALI ZZATO Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Provinciale di Catania ***** PIANO DIDATTICO PERSONALI ZZATO per alunni con D.S.A. 1. ANALISI SITUAZIONE DI PARTENZA COGNOME: NOME: DATA E LUOGO DI

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUZIONE SCOLASTICA: ANNO SCOLASTICO: 2015 2016 ALUNNO: 1. Dati generali Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della Diagnosi medico-specialistica

Dettagli

PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S SEDE: CATELNOVO NE MONTI INDIRIZZO: ALBERGHIERO PRESENTATO AL CONSIGLIO DI CLASSE DEL NOVEMBRE2014

PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S SEDE: CATELNOVO NE MONTI INDIRIZZO: ALBERGHIERO PRESENTATO AL CONSIGLIO DI CLASSE DEL NOVEMBRE2014 PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S. 2014-2015 SEDE: CATELNOVO NE MONTI INDIRIZZO: ALBERGHIERO DOCENTE: TARASCONI CRISTIANA CLASSE: VB MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO PRESENTATO AL CONSIGLIO DI CLASSE DEL NOVEMBRE2014

Dettagli

ADEMPIMENTI DOCENTI: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Primaria a.s

ADEMPIMENTI DOCENTI: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Primaria a.s ADEMPIMENTI DOCENTI: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Primaria a.s. 2014-2015 SEGNALAZIONE DEGLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ e SUPPORTO AI DOCENTI Scheda di segnalazione al D.S. AZIONI A SUPPORTO DEGLI

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VALMAURA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ALUNNI CON DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE CON IPERATTIVITA (ADHD) Il presente piano personalizzato viene

Dettagli

SCHEDA PER LA RACCOLTA DI INFORMAZIONI FINALIZZATA ALLA REDAZIONE DEL

SCHEDA PER LA RACCOLTA DI INFORMAZIONI FINALIZZATA ALLA REDAZIONE DEL SCHEDA PER LA RACCOLTA DI INFORMAZIONI FINALIZZATA ALLA REDAZIONE DEL Piano Didattico Personalizzato per alunni con DSA DSA = Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI Il Protocollo di Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio Docenti e inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure

Dettagli

Istituto Comprensivo Via Casal Bianco

Istituto Comprensivo Via Casal Bianco MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE - Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Comprensivo Via Casal Bianco Modello di PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Secondaria di I Grado Anno Scolastico

Dettagli

Istituto Tecnico Statale Tullio Buzzi. Percorso didattico specifico 1 Anno scolastico

Istituto Tecnico Statale Tullio Buzzi. Percorso didattico specifico 1 Anno scolastico Istituto Tecnico Statale Tullio Buzzi Percorso didattico specifico 1 Anno scolastico DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A Cognome e nome: Luogo e data di nascita: / / Classe: Sez. DIAGNOSI 2 1 OSSERVAZIONE DELL

Dettagli

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO- LUCINICO- VIA ROMANA N.32 Sede legale scuola secondaria di 1 grado Perco Tel. e fax481 390161 fax 0481 390173 e-mail GOIC81000R@istruzione.it

Dettagli

EDUCATIONAL SUPPORT LINEE GUIDA POLICY ON EDUCATIONAL SUPPORT

EDUCATIONAL SUPPORT LINEE GUIDA POLICY ON EDUCATIONAL SUPPORT EDUCATIONAL SUPPORT LINEE GUIDA POLICY ON EDUCATIONAL SUPPORT A.S. 2016/2017 La Scuola per l Europa di Parma, in quanto scuola italiana accreditata al sistema delle Scuole Europee, promuove l inclusione

Dettagli

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA SCUOLA PRIMARIA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO G.M.SACCHI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Mazzini n.1 c.a.p. 26034 PIADENA (CR) Tel.: 0375/98294

Dettagli

A.S Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO. Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali

A.S Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO. Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali A.S. 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali Inf. Prim. Sec. TOT Doc. redatti DISABILITA CERTIFICATE (Legge 104/92

Dettagli

Quale PDP per i BES? Vicenza 24 maggio 2013 Flavio Fogarolo

Quale PDP per i BES? Vicenza 24 maggio 2013 Flavio Fogarolo Quale PDP per i BES? Vicenza 24 maggio 2013 Flavio Fogarolo C. M. n. 8 del 6/3/2013 Indicazioni operative Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico

Dettagli