Una Giornata di studi in nome di Giorgio Buchner l'eu rethév di Pithecusa
|
|
- Caterina Nobile
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Per il decennale del Museo Archeologico di Villa Arbusto Una Giornata di studi in nome di Giorgio Buchner l'eu rethév di Pithecusa In occasione del decennale dell'apertura del Museo Archeologico Pithecusae (aprile ) si è svolta, a Lacco Ameno - Villa Arbusto, una giornata di studi nel nome di Giorgio Buchner, a cui è legata la scoperta di Pithecusa. Un evento che visse un lungo periodo di gestazione, se si pensa che il primo concreto avvio per la scelta di Villa Arbusto e per la sua acquisizione al patrimonio comunale risaliva già al dicembre 1977, quando si svolse a Lacco Ameno un convegno di studi riguardante.'ideologia funeraria nelle società antiche. Vi partecipò anche il dott. Giorgio Buchnner con una comunizazione su "Articolazione sociale, differenze di rituale e composizione dei corredi nella necropoli di Pithecusa", di cui riportiamo qualche parte. La mort, les morts dans les sociétés anciennes Congrès, Ischia 1977 Articolazione sociale, differenze di rituale e composizione dei corredi nella necropoli di Pithecusa di Giorgio Buchner A pochi passi dalla casa in cui si svolge questo Convegno dedicato all ideologia funeraria nel mondo antico, si estende la necropoli della prima colonia greca dell Italia meridionale. Non ho potuto perciò sottrarmi all invito di parlarne, rivoltomi dall amico Bruno d Agostino, anche se, sinceramente, avrei preferito non prendere la parola. Sebbene siano trascorsi ormai 25 anni da quando scoprii le prime tombe nella valle di San Montano e sebbene il loro numero sia ormai ragguardevole, manca tuttora quella elaborazione statistica della moltitudine di informazioni raccolte che sarebbe la base indispensabile per il discorso che avrei voluto fare oggi, elaborazione che presuppone il restauro di tutto il materiale finora scavato, purtroppo ancora ben lungi dall essere completato. Sono costretto a limitarmi perciò a brevi cenni non corro borati da cifre precise e ben poco potrò aggiungere a quanto ho già osservato in altre occasioni. La valle di San Montano è stata usata ininterrottamente per un millennio come luogo di sepoltura, dalla metà, almeno, dell VIII secolo a.c. al III secolo d.c. Le tombe che vi si affol lano e vi si sovrappongono permettono quindi di seguire il perdurare e il cambiare delle usanze funebri, dai primi tempi dell insediamento euboico fino all età romana inoltrata. Oggi intendo occuparmi tuttavia soltanto dei primi 175 anni circa della necropoli, dalle tombe più antiche fino a quelle caratterizzate dalla ceramica corinzia. Durante tutto questo periodo, al quale appartiene la maggioranza - più di quattro quinti - delle tombe finora scoperte, le usanze funebri non subiscono mutamenti tranne per un particolare di cui si dirà più tardi. La campagna di scavo dell anno 1977 che - completando un ampio taglio attraverso tutta la larghezza della valle - si è spinta per la prima volta fin sotto il piede dell acropoli di Monte di Vico, ha permesso di chiarire meglio la topografia dell impianto cimiteriale. Si è potuto accertare che le tombe più antiche, cioè quelle del terzo quarto dell VIII secolo, si trovano nel tratto della valle che è più lontano dall acro poli. In questo taglio trasversale, largo 15 e lungo ca. 70 m, la situazione si presenta nel modo seguente, a cominciare dal versante più distante dal piede di Monte di Vico : a un primo tratto, subito sotto la strada attuale che conduce alla spiaggia di San Montano, in cui le tombe a fossa sono rade e mancano tombe a cremazione a tumulo cosa facilmente comprensibile perché qui, in antico, il pendio era ancora piuttosto scosceso -, segue un tratto largo ca. 25 m fittamente coperto di 4 La Rassegna d Ischia 4/2009
2 tumuli a cremazione e sottostanti tombe a fossa in massima parte appartenenti al terzo quarto dell VIII secolo, e soltanto poche tombe dell ultimo quarto dell VIII e del VII secolo. Segue un ulteriore tratto largo ca. 15 m che soltanto inizialmente contiene qualche tomba della fine dell VIII secolo, mentre per il resto è coperto di tumuli del VII e inizio VI secolo con sottostanti tombe a fossa dello stesso periodo. Le tombe si arrestano al limite di una strada col fondo di terra battuta, larga ca. 4 m, che doveva condurre alla spiaggia. Tra questa strada e il piede di Monte di Vico si trova ancora uno spazio largo una quindicina di metri, privo di tombe e di qualsiasi altra traccia archeologica. Le tombe del terzo quarto dell VIII secolo iniziano quindi a una distanza di una quarantina di metri dal piede dell acropoli, e soltanto nel VII se colo la necropoli vi è stata ravvicinata di un altra quindicina di metri, una zona non ancora esplorata. Ricordiamo brevemente i diversi tipi di sepoltura che sono stati simultaneamente in uso a Pithecusa, per tutto il tempo che va dalla metà dell VIII all inizio del VI secolo. Il rito della cremazione era quello generalmente usato per gli adulti, uomini e donne, ma vi sono anche dei casi di fanciulli cremati. Le tombe a cremazione finora rin venute sono senza eccezione a tumulo, e senza urna cineraria. Si tratta di piccoli tumuli del diametro tra 1,5 e 4 m, alti in origine ca. 1,00-1,50 m i quali coprono una lente di terra nera di perimetro tondeggiante, contenente alla rinfusa i frammenti di ossa cremate, di vasi e di ornamenti personali bruciati e legno carbonizzato, cioè l insieme degli avanzi del rogo. I roghi stessi non erano mai accesi sul posto dove fu eretto il tumulo, ma su un ustrino comune che non è stato ancora tro vato. I resti furono portati poi sul posto della sepoltura definitiva e accumulati in un leggero incavo praticato sulla superficie pianeggiante del piano di calpestio, dunque non sotterrati, e ricoperti col tumulo la cui faccia esterna è costruita con pietre grezze ma connesse a regola d arte, mentre internamente è riempito di pietre e terra alla rinfusa. L inumazione in tombe a fossa con corredo è stata usata invece per infanti, bambini e fanciulli e soltanto molto raramente anche per adulti. In genere il morto veniva deposto in una cassa di legno sul coperchio della quale erano posate molto spesso alcune pietre più o meno grandi, mentre pietre di rincalzo si trovano incastrate tra la cassa e le pareti della fossa. I neonati venivano inumati ad enchytrismos, in anfore o più rara mente in pithoi. Anche feti immaturi erano sepolti nella necropoli in quelle semplici pentole da cucina i cui frammenti sono frequentissimi nei livelli di abitazione e che sono troppo piccole per aver potuto contenere un neonato maturo. Un gruppo distinto costituiscono le contemporanee sepolture ad inumazione senza corredo in fosse che sono in genere meno profonda mente scavate, più strette, senza cassa di legno e senza pietre. A diffe renza delle tombe a fossa con corredo, quelle senza corredo apparten gono per buona parte a individui adulti. Le tombe a cremazione a tumulo ammontano al 23,5 %, il totale di quelle ad inumazione al 76,5 %, ivi comprese anche le tombe senza corredo e quelle a enchytrismos. Queste ultime rappresentano il 32% di tutte le altre tombe ad inumazione e sono un indice della altissima mortalità perinatale. Ho già osservato in altra occasione come le piante della necropoli, che a prima vista sembrerebbero presentare una disposizione del tutto caotica delle tombe, a un esame meno superficiale rivelano invece una articolazione in appezzamenti familiari (family plots) entro i quali si osserva una stratigrafia orizzontale delle sepolture. Sono specialmente le tombe a cremazione, in genere riunite in agglomerali formati da tumuli agglutinati successivamente, che permettono di riconoscere questi appezzamenti, anche se, nei particolari, spesso non è agevole individuare la delimitazione precisa poiché non si tratta di riquadri rigidamente tracciati. Questi appezzamenti familiari sono stati in genere rispettati a lungo. Soltanto dalla seconda metà del V secolo in poi, quando ormai i tumuli antichi erano interamente scomparsi sotto terra, per il continuo apporto di terreno alluvionale dilavato dalle colline circostanti, si riprese a seppellire nuovamente nelle stesse aree senza tener più alcun conto delle sepolture sottostanti. Avevamo finora un unico caso in cui un appezza mento contenente tombe del terzo e dell ultimo quarto dell VIII secolo è stato riassegnato ad un altra famiglia nel periodo medio-protocorinzio e da questa usato fino all inizio del VI secolo. Ciò che restava fuori terra dei tumuli precedenti è stato demolito allora e i nuovi tumuli sono stati sovrapposti. Un secondo caso analogo è apparso nell ultima campagna di scavo del 1977, con un intervallo sorprendentemente breve tra la prima e la successiva occupazione della stessa area. Si tratta infatti di tumuli con materiale tardo-protocorinzio e corinzio-antico che sono stati rasi al suolo, asportando parzialmente anche le lenti di terra nera, per sovrapporvi altri tumuli contenenti ugualmente ceramica del periodo corinzio antico. (..) Per quanto riguarda ciò che si può desumere dalle tombe circa l articolazione sociale degli abitanti di Pithecusa nell VIII e VII secolo non posso aggiungere nulla alle cose già dette. Tutte le tombe finora scavate appartengono a famiglie di ceto medio. Tra i singoli appezzamenti familiari si osservano peraltro delle differenze che denotano gradi socio-economici diversi delle varie famiglie. Quelle di livello medio-alto sono caratterizzate da ornamenti personali, in prevalenza di argento, quelle di livello medio-basse possiedono invece ornamenti personali di bronzo. Dalle statistiche elaborate da David Ridgway risulta per tutta la seconda metà dell VIII secolo una percentuale alta di ornamenti personali di argento nelle tombe a cremazione, vale a dire di adulti, rispetto alle tombe ad inumazione, ovvero di bambini; e in genere una percentuale più alta di oggetti di argento nelle tombe del terzo quarto dell VIII secolo rispetto a quelle dell ultimo quarto del secolo. La maggiore ricchezza di argento nel periodo più antico viene confermata dalle tombe successivamente scavate che Ridgway non ha potuto ancora utilizzare. Nelle tombe del VII secolo, invece, l argento diventa molto raro. Ovviamente questi dati statistici rispecchiano la maggiore prosperità di Pithecusa nella fase iniziale della colonia, che corrisponde anche alla massima estensione topografica dell abitato e il suo successivo graduale impoverimento che diventa evidente dal principio del VII secolo in poi, ma forse ebbe inizio già nell ultimo quarto dell VIII secolo. Che ciò sia connesso con la fondazione e il progressivo sviluppo di Cuma, non pare dubbio. Un altra indicazione sulla struttura sociale forniscono le tombe ad inumazione senza corredo o con corredo poverissimo, che si trovano frammischiate, nello stesso appezzamento familiare, a quelle con corredo a volte in gruppi, a volte isolate. Che non si tratti di sepolture più recenti è dimostrato dal fatto che sono ugualmente sottoposte ai tumuli delle tombe a cremazione. Quasi sempre si tratta di fosse molto meno profondamente scavate rispetto al piano di campagna antico, che è indicato dal livello della base dei tumuli, spesso molto strette e corte, appena sufficienti a contenere il cadavere. Mentre avviene soltanto raramente che una fossa con corredo venga tagliata altro che marginalmente, e La Rassegna d Ischia 4/2009 5
3 senza danneggiare il suo contenuto, da una successiva fossa con corredo, si osserva abbastanza frequentemente che scheletri senza corredo sono stati tagliati senza alcun rispetto da forse con corredo. Si tratta evidentemente di individui di infimo rango sociale, di condizione sociale, che tuttavia venivano sepolti nello stesso appezzamento cimiteriale della famiglia alla quale appartenevano come schiavi. Non conosciamo da Pithecusa, fino ad oggi, le tombe appartenenti al ceto aristocratico, quelle tombe a cremazione che contengano le ossa cremate raccolte in un lebete di bronzo e che sono, invece, note da Cuma e da Eretria. Non mi resta che ripetere: tombe di questo tipo non potevano mancare a Pithecusa, perché non è immaginabile, nella seconda metà dell VIII secolo, una società greca, anche Gli scritti di Giorgio Buchner se coloniale, composta di soli individui di ceto medio, di commercianti e artigiani, contadini e marinai, senza uno strato sociale dominante aristocratico. Su questo assunto, se non erro, gli storici si trovano d accordo. (...) Nella maggioranza delle tombe a fossa con corredo il morto era deposto dentro una cassa di legno di cui talvolta si sono conservate le tracce. Sul coperchio della cassa venivano poste molto spesso alcune pietre, abbastanza grandi qualche volta, inoltre, tutta la parte inferiore della fossa riempita di pietre. Lo stesso rito, cioè cassa di legno con pietre poste sul coperchio, si ritrova tanto a Cuma, quanto a Eretria, nelle tombe ad inumazione dei bambini del sepolcreto presso la porta occidentale. Che le pietre poste sul coperchio della cassa abbiano avuto lo scopo di impedire un nefasto ritorno del morto tra i vivi, mi sembra tuttora la spiegazione più probabile. Ma anche qui si riscontra un certo numero di casi in cui questa usanza non viene osservata e mancano del tutto le pietre sulla cassa. In superficie le tombe a inumazione, comprese quelle ad enchytrismos, erano indicate con un segnacolo costituito da un mucchio di pietre o, in rari casi, anche con un vero e proprio tumulo costruito allo stesso modo di quelli delle tombe a cremazione. È da presumere che in origine tutte le tombe ad inumazione fossero contrassegnate in tal modo, anche se spesso i segnacoli non si sono conservati, specie quando vi furono sovrapposti dei tumuli a cremazione. Testimonianze di un culto dei morti dopo la sepoltura e di eventuali offerte fatte G. Buchner, La storia del nostro porto, in Ischia Nuova, anno II n. 5, 30 gennaio 1944 G. Buchner, A. Rittmann, Origine e passato dell Isola d Ischia, Macchiaroli, Napoli, G. Buchner e C. F. Russo, La coppa di Nestore e un iscrizione metrica da Pitecusa dell VIII s. av. Cr., Rend. Acc. Lincei ser. VIII vol. X, 1955, pp G. Buchner, Articolazione sociale, differenze di rituali e composizione dei corredi nella necropoli di Pithecusa, Atti Convegno Internazionale: Ideologia funeraria nel mondo antico, 6-10 dicembre 1977, pp Anche in G. Gnoli J. P. Vernant (ed.): La Mort, les Morts dans les sociètès anciennes, Cambridge 1982, G. Buchner, Base di donario con dedica ad Aristeo rinvenuta a Pithecusa (Ischia), RAAN, N. S. XXIV-XXV, , G. Buchner, C. Gialanella, Museo Archeologico di Pithecusa, Isola d Ischia, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, G. Buchner, Cuma nell VIII secolo a. C., osservata dalla prospettiva di Pithecusa, in I Campi Flegrei nell Archeologia e nella Storia. Convegno internazionale. Roma, 1976, Roma 1977, G. Buchner, D. Ridgway, Pithekoussai I La necropoli, tombe ( ), scavate da G. Buchner, con contributi di J. Close-Brooks, F. De Salvia, C. F. Russo, F. R. Serra, Ridgway ed altri; illustrazione grafica di F. Gehrke. G. Buchner, D. Ridgway, Pithekoussai, Giorgio Bretscneider, Roma, G. Buchner, Die Beziehungen zwischen of Pithekoussai auf der Insel Ischia und dem nordwestsemitischen Mittelmeerraum in der zweiten Hälfte des VIII Jh. V. Chr., Internationales Symposium Die phönizische Expansion in westlichen Mittelmeerraum, Koln, April G. Buchner, Eruzioni vulcaniche e fenomeni vulcanicotettonici di età preistorica e storica nell isola d Ischia, in AA. VV. Tremblements de terre, G. Buchner, FA, XXII, 1967, [1971], nr G. Buchner, Figürlich bemalte spätgeometrische Vasen aus Pithekoussai und Kyme, Römische Mitteilungen 60/61, , pp G. Buchner, Formazione e sviluppo dell isola d Ischia, in Rivista di Scienze naturali e Natura, 34, Milano 1943, pp G. Buchner, Gli scavi di Pithecusa, in Ricerche Contributi Memorie, 1. Atti relativi al periodo , a cura del Centro Studi su l isola d Ischia, Napoli 1971, G. Buchner, Il sole e il mare non bastano, intervento al Convegno turistico organizzato dall Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida, 14 e 15 dicembre 1979, riportato in La Rassegna d Ischia, a. I n. 1/1980. G. Buchner, Intervento, in Greci e Italici in Magna Grecia, Atti Taranto I, 1061, 1962: G. Buchner, Intervento, in Metropoli e Colonie di Magna Grecia, Atti Convegno di studi sulla Magna Grecia, Taranto III, 1963, 1964: G. Buchner, J. Boardman, Seals from Ischia and the Lyre- Player Group, in JdI, 1966, pp G. Buchner, La stratigrafia dei livelli a ceramica ed i 6 La Rassegna d Ischia 4/2009
4 sulla tomba non sono mai state osservate finora nella necropoli di Pithecusa. È da tener anche presente che per le tombe ad inumazione che sono state in seguito ricoperte da tombe a cremazione a tumulo, come avvenuto per la maggior parte di esse, la localizzazione precisa della tomba non era più individuabile per i parenti. I corredi funebri Passiamo ora alla constatazione dei corredi funebri, termine col quale comprendiamo per maggiore semplicità, l insieme degli oggetti che si trovano nella tomba. La presenza degli ornamenti personali, e particolarmente le fibule e fermatrecce, indicano che il morto è stato sepolto vestito con il suo abito da parata, sia quando è stato inumato che quando è stato cremato. Gli stessi tipi di fibule, nelle stesse dimensioni e nelle stesse posizioni sul corpo, si trovano usate per adulti, per fanciulli e bambini di tutte le età fino a infanti piccolissimi, anzi sono proprio questi ultimi che presentano talvolta un numero stragrande di fibule, per esempio la tomba 364 con undici e 355 con tredici fibule, ambedue di infanti di circa sei mesi, come risulta dall esame delle gemme di denti conservate, e la tomba 656 con ventidue fibule che ricoprivano interamente il torace di una bambina alta tra 60 e 80 cm al massimo. Si tratta in questi tre casi sempre di fibule di bronzo, quindi non di famiglie di ceto più elevato. Anche l uso degli amuleti esotici, frequenti nelle tombe di bambini del terzo e dell ultimo quarto dell VIII secolo, sembra dipendere più da preferenze individuali che da maggiore o minore ricchezza della famiglia. Il 36% delle tombe ad inumazione del terzo quarto e il 21% di quelle dell ultimo quarto dell VIII secolo contengono uno o più sigilli scarabei (Ridgway). Piuttosto rari sono gli strumenti da lavoro. Un caso singolare rappresenta una tomba ad inumazione dell ultimo quarto dell VIII secolo di un uomo dell età di circa venti anni (secondo l esame dei denti) che conteneva oltre a un coltello di ferro un ascia a cannone, tre scalpelli, due punteruoli, una lama e una lunga asta di ferro, probabilmente gli attrezzi di un carpentiere. Altre otto tombe della seconda metà dell VIII secolo contengono coltelli di ferro più o meno grandi. Per lo più si tratta di tombe maschili, ma un piccolo coltello, insieme a un ago da cucire di bronzo, era contenuto nella tomba di una giovanetta. Altre tombe contengono un ascia a cannone, una uno scalpello e quattro punteruoli di ferro. Otto tombe hanno fusaiole di impasto e una fusaiola di faïence di tipo egizio. Per quanto riguarda la ceramica contenuta nelle tombe, è da osser vare anzitutto che gli stessi tipi di vasi compaiono indifferentemente nelle tombe ad inumazione ciottoli con dipinti schematici antropomorfi della Grotta delle Felci, in Bullettino di Paletnologia Italiana, N. S IX, vol. 64, G. Buchner, L emporion di Pithecusa, in Napoli antica, Macchiaroli, Napoli, 1985, pp G. Buchner, Le Tombe di Pitecusa, Sadea, Milano G. Buchner, Mostra degli scavi di Pithecusa, in Incontro di studi sugli inizi della colonizzazione greca in Occidente, Napoli-Ischia 1968, Dialoghi di archeologia, Mondadori, Milano, III, 1-2, 1969, 1-234, G. Buchner, Nota preliminare sulle scoperte preistoriche dell isola d Ischia, Bullettino di Paletnologia Italiana, LVI, , G. Buchner, Nuovi aspetti e problemi posti dagli scavi di Pithecusa con particolari considerazioni sulle oreficerie di stile orientalizzante antico, in AA. VV., Contribution à l étude de la société et de la colonisation eubéennes, Cahiers du Centre J. Bérard, Napoli 1975, 59-86; anche in Italy before the Romans (a cura di D. e F.R. Ridgway): G. Buchner, Pithecusa: scavi e scoperte , le genti greche della Magna Grecia, Atti Taranto XI, 1971, Napoli 1972, G. Buchner, Pithekoussai, oldest greek colony in the west, in Expedition 8, 1966, pp G. Buchner, Pithekoussai: alcuni aspetti particolari, in Annuario della Scuola archeologica di Atene e delle missioni italiane in Oriente, vol. LIX, N.S., XLIII (1981). G. Buchner, Premessa in N. Di Sandro, Le anfore arcaiche dello Scarico Gosetti, Pithecusa, Cahiers du Centre Jean Bérard XII, Napoli 1986, pp G. Buchner, Recent Work at Pithekoussai (Ischia), , Arch. Rep, XVII, , G. Buchner, Relazioni commerciali di Pithecusa durante l VIII sec. a. C., Atti Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto, 1963, pp G. Buchner, Relazioni tra la necropoli greca di Pitecusa (Isola d Ischia) e la civiltà italica ed etrusca dell VIII secolo, in Atti del VI Congresso Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche, Roma, sezioni V-VIII, G. Buchner, Scavi nella necropoli di Pithecusa , in Atti Società Magna Grecia, N.S. I, 1954, G. Buchner, Testimonianze epigrafiche semitiche dell VIII sec. a. C. a Pithekoussai, La Parola del Passato, XXXIII, 1978, G. Buchner, Tremblements de terre, éruptions volcaniques et vie des hommes dans la Campanie antique,bibliothèque de l Institut Français de Naples, II s. vol. VII, Naples G. Buchner, Vita e dimora umana nelle isole flegree dall epoca preistorica ai tempi romani (Ischia, Procida, Vivara). Tesi di laurea: Università di Roma, 1938 (inedita). G. Buchner, voce Ischia in Enc. Arte Antica IV, 1961, pp ; ibid. Supplemento 1970, 1973, G. Buchner, Epigrafi da Ischia, 154 d. C., in La Parola del Passato, f. XXV-XXVII, dicembre 1952, p G. Buchner, Die Diplopoden-Chilopoden und Land-Isopodenforma der Insel Ischia und Capri und ihre tiergeographiscen Beziehung, Zool Jharb. Abt. Syst. 8, pp La Rassegna d Ischia 4/2009 7
5 e, bruciati, in quelle a cremazione. Una particolarità di queste ultime, la oinochoe integra e non bruciata che spesso si trova deposta negli avanzi del rogo, e che dev essere servita per un ultima libazione, è ormai ben nota e si trova riportata anche nei manuali, per cui non ce ne occuperemo ulteriormente. Piuttosto è da rilevare che, in tutti i periodi esaminati, si trova una certa percentuale di tombe a cremazione a tumulo prive di corredo, o che contengono soltanto l oinochoe non bruciata. In ambedue i riti si osserva una significativa differenza tra le tombe del terzo quarto dell VIII secolo (LG) e quelle di tutti i periodi successivi. Nelle prime mancano infatti i piccoli vasi chiusi, aryballoi e lekythoi, che sono invece così frequenti a cominciare dal protocorinzio antico e fino al corinzio medio. Soltanto in alcune tombe appartenenti alla fine del Tardogeometrico I compare qualche aryballos di un particolare tipo orientale, sicuramente non greco e presumibilmente proveniente dalla Siria settentrionale, che non si trova più nel periodo successivo. Non c è dubbio che tutti questi piccoli vasi chiusi provenienti da vari centri di fabbricazione comprese le lekythoi a corpo conico che talvolta impropriamente vengono chiamati oinochoai dagli studiosi siano degli unguentari che contenevano essenze oleose profumate, oppure, com è forse più probabile per le lekythoi a corpo conico che hanno dimensioni maggiori, dell olio d oliva. C è da chiedersi se questi unguentari fossero deposti nella tomba pieni e che quindi si pensasse che il contenuto poteva servire al defunto nella sua esistenza postmortale oppure se fossero deposti vuoti, dopo che il loro contenuto era servito per ungere e profumare la salma. La circostanza che questo tipo di vasi, a Pithecusa, è estremamente raro nei livelli di abitazione, mentre è comunissimo nelle tombe a partire dall ultimo quarto dell VlII secolo, indica che l usanza di profumarsi in vita fosse assai poco diffusa. La seconda possibilità ci sembra essere perciò più probabile. Che gli aryballoi e gli altri piccoli vasi chiusi fossero prevalentemente vasi di uso funerario non esclude tuttavia che contenuto e contenitori venissero talvolta usati dalle donne per profumarsi in vita, come insegnano la famosa lekythos di Tataie da Cuma e un frammento di aryballos globulare protocorinzio dall abitato pithecusano di Mazzola che conserva la terminazione di un graffito costituita dalle lettere..mi, recava anch esso un iscrizione di possessore con il nome in genitivo seguito dalla parola EMI (io sono di, io appartengo a). Moltissime tombe, da quelle più antiche a quelle dell inizio del VI secolo, contengono una oinochoe e un poterion - kotyle, skyphos, kantharos - talvolta anche in più esemplari. Ci doveva essere dunque una credenza diffusa e costante che il defunto avesse bisogno di bere nella sua esistenza postmortale. Non sappiamo se queste brocche erano vuote o piene di vino o acqua ; si può dire soltanto che spesso si trovano ancora ritte nella tomba, e quelle oblique o giacenti possono essere cadute in un secondo momento. Meno frequentemente si trovano anche piatti e scodelle che si possono interpretare come stoviglie per mangiare, ma non abbiamo mai osservato resti di cibi che fossero stati deposti nella tomba, come ossa di animali o fusci di uova. E da tener presente, peraltro, che vi è sempre anche una certa percentuale di tombe che non contengono l oinochoe e il poterion, o almeno uno dei due recipienti, come talvolta accade. Non da tutti era considerato dunque necessario fornire il morto dei vasi occorrenti per bere. ( ) Le tombe del ceto aristocratico medio, a Eretria come a Cuma, non contengono ceramica e, oltre al lebete in cui erano deposte le ossa cremate raccolte tra gli avanzi del rogo, presentano soltanto armi, quando si tratta di tombe maschili, e oggetti di ornamento personale. C'è tutta via una eccezione, la tomba 9 di Eretria, che, al disopra della lastra di calcare che ricopre la fossetta contenente l'urna oneraria, presenta una spessa lente di ceneri del diametro di ca. 1 m, con legno carbonizzato, armi di ferro, ancora frammenti di ossa bruciate e frammenti di vasi bruciati, tra cui una semplice oinochoe e un piccolo coccio bruciato è stato trovato nell'interno di ciascuno dei lebeti delle tombe 6 e 10, frammisto alle ossa bruciate selezionate. Quest'ultima circostanza può significare soltanto che ceramica era stata bruciata anche su quei roghi e qualche frammento vi è stato per sbaglio raccolto insieme alle ossa cremate. Si noti che la tomba 6 appartiene al personaggio più ragguardevole di tutto il sepolcreto, caratterizzato da quattro spade, una punta di lancia di bronzo e un sigillo montato in oro. Claude Bérard osserva quindi giustamente che non c'è dubbio che ceramica è stata bruciata anche sui roghi della classe aristocratica di Eretria. Soltanto che, aggiungiamo noi, in genere non si ritenne necessario raccoglierla e seppellirla nella tomba perché, una volta offerta e bruciata nel corso della cerimonia funebre, la ceramica aveva compiuto la sua funzione qualunque questa sia stata nella immaginazione degli offerenti e i suoi resti non avevano più importanza. La medesima noncuranza nei confronti della ceramica, dopo che questa era stata bruciata, si ritrova ugualmente nel ceto medio di Pithecusa: quando è stata bruciata insieme al morto, fu sepolta naturalmente insieme a tutti gli altri avanzi del rogo, ma quando è stata bruciata a parte, come abbiamo appena visto, non si ebbe cura di aggiungerla ai resti del rogo su cui era stato cremato il corpo, perché soltanto questi ultimi avevano valore. È un fatto, dall altra parte, che i nobili guerrieri di Eretria seppelliscono i loro bambini esattamente allo stesso modo come lo fanno i pithecusani di ceto medio, ad inumazione in cassa di legno, forniti di corredo di ceramica comprendente i vasi atti per bere oinochoe, tazze, poppatoio per i lattanti - e aryballoi unguentari; e ugualmente sono preoccupati di appesantire il coperchio della cassa di legno poggiandovi delle pietre. La perfetta analogia fra le tombe dei bambini dei guerrieri di Eretria e quelle dei bambini della gente di ceto più basso di Pithecusa è stata del resto messa subito bene in evidenza da Claude Bérard. La stessa tomba principesca cumana del fondo Artiàco si differenzia soltanto per l ostentato sfoggio della ricchezza del defunto. Anche qui, oltre alle armi e agli sfarzosi oggetti di ornamento personale di oro, troviamo utensili per bere, il lebete con sostegno, oinochoe, kotyle, l anfora attica SOS contenitore comune di vino o olio -, piatti su cui mangiare, soltanto che questi oggetti, come si addice a persona di rango principesco, sono di metallo, bronzo e argento, così come in tutti i tempi i principi mangiavano e bevevano da recipienti di metallo prezioso e gli altri da stoviglie di terracotta. In conclusione, a noi sembra che le tombe che abbiamo esaminato rispecchiano una sostanziale identità di usi e di credenze o di ideologia funeraria che dir si voglia, - diffusa in tutte le classi sociali delle genti di Eubea e delle sue colonie durante l VIII e VII secolo a. C., dai ceti medio-bassi fino a quelli di rango altissimo. Giorgio Buchner 8 La Rassegna d Ischia 4/2009
Vita della Necropoli - Fine IX a.c. Inizio VIII a.c. fine alla fine VI a.c. (Tre secoli di vita)
La Necropoli di Macchiabate Francavilla Marittima da Lagaria 1 LA NECROPOLII DII MACCHIIABATE Vita della Necropoli - Fine IX a.c. Inizio VIII a.c. fine alla fine VI a.c. (Tre secoli di vita) La necropoli
DettagliRecupero di un passato scomparso
Recupero di un passato scomparso Museo Civico Archeologico di anzio 22 dicembre 2013 19 gennaio 2014 Città di Anzio Museo Civico Archeologico Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Comando Carabinieri
DettagliCERAMICA PROTOCORINZIA CERAMICA LACONICA
CERAMICA PROTOCORINZIA CERAMICA LACONICA 1. Oinochoe protocorinzia con serpente Officina corinzia, ca. 700-675 a.c. H. 28,5 Già University Museum of Art, Princeton 1995-149 Da scavi clandestini in Etruria
DettagliGLI ETRUSCHI: LA SITUAZIONE IN EMILIA ROMAGNA TRA VI E V SECOLO A.C.
GLI ETRUSCHI: LA SITUAZIONE IN EMILIA ROMAGNA TRA VI E V SECOLO A.C. Percorso per le classi quinte della scuola primaria Durante il VI secolo a.c. in Etruria si verificano grandi trasformazioni sociali,
DettagliVeduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche
Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche Progetto Antica Gente di Pisa L obiettivo è completare l indagine archeologia eseguita sul
DettagliIl Colombario Portuense è una grande camera sepolcrale ad uso collettivo, in uso tra
Colombario Portuense Antonello Anappo Il Colombario Portuense è una grande camera sepolcrale ad uso collettivo, in uso tra fine I sec. d.c. - inizio II e primi decenni del III sec. È il quarto tra gli
Dettagli1. Ritratto maschile bronzo h. 29,6 cm Etruria, prov. Fiesole - III sec. a.c Parigi, Musée du Louvre
ELENCO OPERE 1. Ritratto maschile h. 29,6 cm Etruria, prov. Fiesole - III sec. a.c Con il patrocinio di Con il sostegno dell 2. Figura maschile h. 12,5 cm Etruria, prov. Fiesole - terzo quarto del VI secolo
DettagliScienza in Museo: studi scientifici applicati ai beni culturali
Scienza in Museo: studi scientifici applicati ai beni culturali Dallo scavo archeologico al laboratorio Reperti archeologici portati in Museo Deposito archeologico Laboratorio di ceramica Laboratorio
Dettagli1970 Santa Maria Capua Vetere (antica Capua). Necropoli delle Fornaci. Soprintendenza archeologica delle Province di Napoli e Caserta.
1968 Alba - La Romaine (Francia). Università Claude Bernard (Lyon).. 1969 Ampurias (Spagna). Istituto di Studi Liguri. Albintimillium Ventimiglia. Istituto di Studi Liguri. Albenga. Relitto repubblicano.
DettagliLaboratorio. TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti
Laboratorio TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti Le abitazioni dei Romani Due erano le tipologie abitative urbane dei Romani: la domus, la casa più ricca, di cui avete
DettagliPUBBLICAZIONI ISTITUTO PER LA STORIA E L ARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA ATTI DEI CONVEGNI DI STUDI SULLA MAGNA GRECIA. anno titolo euro 60,00
PUBBLICAZIONI ISTITUTO PER LA STORIA E L ARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA ATTI DEI CONVEGNI DI STUDI SULLA MAGNA GRECIA anno titolo euro I 1961 Greci e Italici in Magna Grecia Vol. 1, pp. 315. 60,00 II 1962
DettagliPantalica e la sua storia
Pantalica e la sua storia Collocazione geografica Pantalica è un sito naturalisticoarcheologico posto a 430 m sul livello del mare, che rientra geograficamente nell estesa Riserva naturale orientata Pantalica,
DettagliI CELTI Percorso per le classi quinte della scuola primaria
I CELTI Percorso per le classi quinte della scuola primaria Il "De bello gallico" di Giulio Cesare è rimasto per molti anni l unica fonte letteraria di conoscenza del mondo celtico. Giulio Cesare però
DettagliATTI DEI CONVEGNI DI STUDI SULLA MAGNA GRECIA
ARBOR SAPIENTIAE Editor e e Dist ri but o re spec i a l i zz a to in Scienze Umanistiche Sede Le gale: Vi a Berna rd o Barbiellini Amidei, 80 0 0 1 6 8 R o m a S t u d i o E d i t o r i a l e : V i a E
DettagliEtruscan Warriors. Etruschi Guerrieri
Etruschi Guerrieri Dai Villanoviani agli Etruschi...pag.4 Armi villanoviane: asce, spade, pugnali...pag.10 Le armi da lancio e da tiro...pag.18 Gli elmi e le armature...pag.20 Gli eserciti etruschi...pag.26
DettagliGli Etruschi. Mondadori Education
Gli Etruschi La civiltà etrusca si è sviluppata in Etruria, un territorio ricco di risorse situato nell Italia centrale, tra il fiume Tevere e il fiume Arno. In questa zona si trovavano pianure costiere
Dettaglile collezioni del louvre a cortona
le collezioni del louvre a cortona Gli Etruschi dall Arno al Tevere 05 marzo > 03 luglio > 2011 ELENCO OPERE 1. Ritratto maschile h. 29,6 cm Etruria, prov. Fiesole - III sec. a.c Con il patrocinio di Ministero
DettagliRomanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche
Roma 28.07.2011 Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Nel corso degli anni 2004 e 2006, secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è stata effettuata
DettagliVenerdì 1 aprile 2016 Gita scolastica della classe 1 A
Venerdì 1 aprile 2016 Gita scolastica della classe 1 A Istituto Comprensivo G. Pascoli BENEVENTO Ore 7.00 «Il raduno» Alle 7.30 circa siamo partiti per la nostra prima gita scolastica della scuola media.
DettagliAnche nei letti funebri, così come sui Cippi fallici e le Casette, gli Etruschi dividevano i due sessi:
LE TOMBE DI Mercoledì 11 Marzo, noi della classe VB e VA della scuola A.Frank, insieme alla V A del plesso Silvestri, abbiamo effettuato una visita didattica alla necropoli etrusca di Cerveteri. La prima
DettagliL evoluzione delle pratiche funerarie e della dislocazione delle necropoli
L evoluzione delle pratiche funerarie e della dislocazione delle necropoli L età romana Si conoscono in numero maggiore le sepolture privilegiate lungo le strade e fuori dall area urbana. Si da grande
DettagliFino alla III dinastia (2700 circa a.c.) la sepoltura
La piramide, un luogo dove si è fatta la storia Senza dubbio le piramidi egizie hanno sempre affascinato gli studiosi di tutti i tempi. Oggi ormai non abbiamo più dubbi sulla loro funzione: sono senz altro
DettagliLOCALITÀ TALIENTO F. 13 p PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA
FORMIA LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p. 1459 PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA L appezzamento di terreno, circa 5.000 mq., di proprietà Centola (F. 13, p. 1459) è situato in località Taliento e rimane
DettagliVillaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia)
Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia) Nella seconda metà del VI sec. a. C. l antico villaggio greco viene abbandonato, forse a causa di accumuli di piogge cineriti e di materiali alluvionali
Dettaglicap 00 01-08_pagine 01-26.qxd 18/11/11 16.51 Pagina 1 CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO Milano, Corso Magenta 15
cap 00 01-08_pagine 01-26.qxd 18/11/11 16.51 Pagina 1 CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO Milano, Corso Magenta 15 cap 00 01-08_pagine 01-26.qxd 18/11/11 16.51 Pagina 2 Civico museo archeologico Direttore del Settore
DettagliUno scorcio sull Italia. Lingua e arte per i principianti di lingua italiana
1 Uno scorcio sull Italia. Lingua e arte per i principianti di lingua italiana 1. I templi greci: Paestum e Agrigento VI V secolo a.c Livello A1 2 A. Introduzione Fra i secoli VIII e VII a.c. alcune popolazioni
Dettagliitinerari archeolo9ici Anna Maria Bisi lngrassia NAPOLI edin~orni
itinerari archeolo9ici Anna Maria Bisi lngrassia NAPOLI edin~orni Guida alla città greco-romana e al suo circondario, dai Campi Flegrei a Ischia, da Ercolano a Pompei e Sorrento ovisivo Newton Compton
DettagliGLI ETRUSCHI L ETRURIA AVEVA:
GLI ETRUSCHI LA CIVILTÀ ETRUSCA SI SVILUPPÒ VERSO L 800 A.C. IN ETRURIA. L ETRURIA ERA UNA ZONA TRA IL FIUME ARNO E IL FIUME TEVERE UNA CITTÀ IMPORTANTE DELL ETRURIA ERA POPULONIA GLI ETRUSCHI OCCUPAVANO
DettagliA.A archeologia e storia dell arte greca. 2. Insediamen: tra protogeometrico e orientalizzante
A.A. 2013-2014 archeologia e storia dell arte greca 2. Insediamen: tra protogeometrico e orientalizzante La fase protogeometrica e geometrica 1 Troia Micene La fase protogeometrica e geometrica 2 Tirinto,
DettagliAcquarossa: tramonto.
La Città Silente 8 Il Territorio e gli Insediamenti 12 Acquarossa: il Nome e la Storia 14 l importanza degli Scavi di Acquarossa 20 Ferento: il Nome 22 La Storia degli Scavi nel sito di Ferento 26 Gli
DettagliProcedia - Social and Behavioral Sciences 223 ( 2016 )
Available online at www.sciencedirect.com ScienceDirect Procedia - Social and Behavioral Sciences 223 ( 2016 ) 590 594 a Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Via Salita Melissari 89125
DettagliARCHEOLOGIA MEDIEVALE CORSO Claudio Negrelli
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CORSO 2014-2015 Claudio Negrelli Le origini dell archeologia longobarda in Italia 1887, articolo di Paolo Orsi: Di due crocette auree del Museo di Bologna e di altre simili trovate
DettagliIN GRECIA. Dopo lo splendore della civiltà minoica e micenea. Fra XI e VII sec. a.c. Invasioni e spostamenti che disgregano la società
La Grecia arcaica Dopo lo splendore della civiltà minoica e micenea Fra XI e VII sec. a.c. un periodo di decadenza IN GRECIA Invasioni e spostamenti che disgregano la società Fra VIII e VI sec. a.c. il
DettagliPalermo antica. Pignatta troncoconica Necropoli Punica di Palermo, scavi 1967, tomba 4 H cm 9,9 Diam. cm 11,2 N.I
Palermo antica Pignatta troncoconica Necropoli Punica di Palermo, scavi 1967, tomba 4 H cm 9,9 Diam. cm 11,2 N.I. 32905 Brocca (Oinochoe) trilobata Necropoli Punica di Palermo, scavi 1966, tomba 12 H cm
DettagliARCHEOLOGIA MEDIEVALE CLAUDIO NEGRELLI. Castelli tardoantichi 2
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE 2014-2015 CLAUDIO NEGRELLI Castelli tardoantichi 2 I castelli bizantini della Liguria Il problema dei castelli altomedievali in Liguria viene trattato per la prima volta da D. Bullough,
DettagliGLI STRUMENTI DELLA STORIA
GLI STRUMENTI DELLA STORIA Che cos è la storia La storia (dal greco historìa, indagine) è la disciplina che studia il passato utilizzando delle fonti, cioè un insieme di documenti, oggetti, manufatti che
DettagliL analisi stratigrafica delle murature in elevato
Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione
DettagliProf. Enzo Lippolis. Archeologia e storia urbana in Grecia. Archeologia dell Ellenismo nel Mediterraneo e in Italia: contesti, strutture e produzioni
Prof. Enzo Lippolis Archeologia e storia urbana in Grecia Archeologia dell Ellenismo nel Mediterraneo e in Italia: contesti, strutture e produzioni 1 A.A. 2016-2017 corso triennale terzo anno Filippo II
DettagliDalla preistoria alla ptotostoria
Indice 13 [Presentazione] 15 II percorso della Mostra tra il Museo di ieri e il Museo di domani Enrica Pozzi Dalla preistoria alla ptotostoria 23 II golfo di Napoli e la Campania Renato Peroni 27 L'eneolitico
DettagliPiccola guida per il Parco Archeologico Macchiabate/Timpone della Motta Macchiabate
Piccola guida per il Parco Archeologico Macchiabate/Timpone della Motta Macchiabate La tomba Strada scopritore nome Forma morti Corredo datazione Dott. De Santis, recupero effettuato da Paola Zancani Montuoro
DettagliIschia in età romana Pitecusani a Pompei
Anno XXX N. 4 Luglio/Agosto 2009 Euro 2,00 Ischia in età romana Pitecusani a Pompei Il "Giardino" di Vittoria Colonna Luigi Coppa Un viandante tra l'europa e l'africa Ischia Film Festival Napoli Teatro
Dettaglin 1 ZONE ARCHEOLOGICHE TORRE CASTELLO - AZETIUM
n 1 TORRE CASTELLO - AZETIUM TORRE CASTELLO - AZETIUM In contrada Torre Castello numerosi rinvenimenti occasionali ed estese indagini di superficie e campagne di scavo effettuate dalla Sovrintendenza Archeologica
DettagliValutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012
Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012 Committenza: Ricerca storico-archeologica: CAL Srl Brescia CAL srl Archeologia e Conservazione Contrada delle Bassiche 54, 25122 Brescia
DettagliMASSERIA BONIFACIO L analisi di una vasta area archeologica (Dr. Vito Zullo)
MASSERIA BONIFACIO L analisi di una vasta area archeologica (Dr. Vito Zullo) PREMESSA L area archeologica di Masseria Bonifacio è situata a Sud/Est della città di Santeramo, a circa 6 km, ed e a ridosso
DettagliTarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata etrusco-geometrica
XVII International Congress of Classical Archaeology, Roma 22-26 Sept. 2008 Session: Tra importazione e produzione locale: lineamenti teoretici e applicazioni pratiche per l individuazione di modelli culturali...
DettagliL arte Etrusca Architettura
L arte Etrusca Architettura Porta dell Arco, IV sec. a.c. Alt. 7 m, largh. 4 m, prof. 9,50 m. Volterra. Arco etrusco in una porta di Perugia. 1 Modello votivo di tempio etrusco. Roma, Museo Nazionale Etrusco
DettagliSferracavallo. Storia di Sferracavallo
Sferracavallo Sferracavallo è una località marittima del capoluogo siciliano, Palermo, appartenente alla VII circoscrizione. È un piccolo borgo che si estende attorno al piccolo porto ai piedi di Capo
Dettagliclasse IV sezione D E. C., V. C., G. S., F. S.
classe IV sezione D E. C., V. C., G. S., F. S. I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto, che furono dai Greci neglette, cioè nell aprire le strade, nel costruire acquedotti e nel disporre nel
DettagliCHECKLIST FUNERALE: LE MIE SCELTE E INFORMAZIONI PRATICHE
Il decesso e il funerale di una persona comportano per i familiari e le persone vicine una serie di incombenze. La possibilità di lasciare una serie di informazioni relative alle proprie volontà in merito
DettagliCURRICULUM VITAE VALERIA PARISI
CURRICULUM VITAE VALERIA PARISI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Consegue il titolo di Dottore di ricerca in Archeologia, curriculum classico (XXIII ciclo), presso la Sapienza Università di Roma con una tesi intitolata
DettagliPremio Bandiera 2012 Gubbio
Premio Bandiera 2012 Gubbio Comunicato stampa scavi a Col di Marzo (PG) campagna 2013 L alimentazione degli Etruschi La valle dominata dall abbazia di Montelabate si arricchisce di nuova storia, anzi
DettagliLa stratigrafia archeologica
La stratigrafia archeologica Storia e concetti di base 01 Individuazione della vera natura dei fossili e dei manufatti Geologia: Steno (1660-70) Archeologia: Frere (1790-800) John Frere (1740-1807) La
DettagliIL MUSEO DI STATO. Beni culturali SCHEDA DI DOCUMENTAZIONE N 9
Beni culturali SCHEDA DI DOCUMENTAZIONE N 9 IL MUSEO DI STATO Sede Si trova all interno di palazzo Pergami-Belluzzi, un edificio che sorge sulla piazzetta del Titano, nel centro storico di San Marino.
DettagliDeterminazione dell orientamento di un presunto menhir al Passo del Bracco (SP)
Determinazione dell orientamento di un presunto menhir al Passo del Bracco (SP) Henry De Santis (Archeoastronomia Ligustica) info@archaeoastronomy.it www.archaeoastronomy.it 1. Premessa. Con il presente
DettagliChiara Cipolla. sai chi erano. gli etruschi? A Lapo, che mi è sempre accanto
Chiara Cipolla sai chi erano gli etruschi? A Lapo, che mi è sempre accanto 3 perché gli Etruschi Chi di voi non ha mai sentito un parente o un amico dire: Ma guarda che bel profilo etrusco che ho! Quando
DettagliPROBLEMATICHE INERENTI LO SCAVO DI UN SITO TARDOANTICO/ALTOMEDIEVALE IN AREA ALPINA: IL CASO DI LOPPIO-S. ANDREA (TN) B. Maurina www.archeologiametodologie.com Alveo del Lago di Loppio Loppio, isola di
DettagliI POPOLI ITALICI LA CIVILTÀ ROMANA
I POPOLI ITALICI LA CIVILTÀ ROMANA CIRCA NEGLI STESSI SECOLI DURANTE I QUALI LA CIVILTÀ GRECA CRESCEVA, NEL RESTO DELLA NOSTRA PENISOLA VI ERANO DIVERSE POPOLAZIONI. CIASCUNA DI ESSE AVEVA RAGGIUNTO UN
DettagliIntroduzione. La comprensione dell evoluzione della specie Homo sapiens si fonda su un gran numero di reperti fossili.
L Evoluzione Umana Introduzione La comprensione dell evoluzione della specie Homo sapiens si fonda su un gran numero di reperti fossili. Introduzione Alla ricostruzione del percorso evolutivo ha contribuito
DettagliCRISPIANO (TA) LOC. CACCIAGUALANI PROPRIETA ZACCARIA RELAZIONE SCIENTIFICA DI SCAVO ARCHEOLOGICO
1 of 24 CRISPIANO (TA) LOC. CACCIAGUALANI PROPRIETA ZACCARIA RELAZIONE SCIENTIFICA DI SCAVO ARCHEOLOGICO 2 of 24 L intervento in oggetto si è svolto in agro di Crispiano (Loc. Cacciagualani) all interno
DettagliLa Protostoria TURSI - SANTA MARIA D ANGLONA
di Alfonsina Russo La Protostoria TURSI - SANTA MARIA D ANGLONA L antico insediamento è ubicato in posizione strategica su una collina allo spartiacque tra i fiumi Agri e Sinni, in un area dalle notevoli
DettagliUn riassunto del primo incontro, con qualche domanda (facile )
L età del Bronzo oltre le terramare percorso per le classi quarte della scuola primaria Un riassunto del primo incontro, con qualche domanda (facile ) il mio nome classe Quando? Quando che cosa? Beh, quando
DettagliRapporto sulla Natalità
REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale NAPOLI 2 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Anno 2005 A cura di: ANTONINO PARLATO - PAOLO RUSSO PREMESSA L Azienda Sanitaria Napoli
DettagliResti del III-IV secolo a Solaro (MI)
The Journal of Fasti Online Published by the Associazione Internazionale di Archeologia Classica Piazza San Marco, 49 I-00186 Roma Tel. / Fax: ++39.06.67.98.798 http://www.aiac.org; http://www.fastionline.org
DettagliDETTAGLIO OPERAZIONI CIMITERIALI
Comune di Bolano Provincia della Spezia Area Amministrativa-Affari Generali-Protezione Civile Servizi Cimiteriali All. A al CSA DETTAGLIO OPERAZIONI CIMITERIALI OGGETTO: AFFIDAMENTO PRESTAZIONI DI SERVIZI
DettagliLa Corte di Via Bentivogli e il Percorso Archeologico Villanoviano
La Corte di Via Bentivogli e il Percorso Archeologico Villanoviano Questo mio era il villaggio settanta anni fa La ristrutturazione di quest area cortiliva, compresa tra le vie Musolesi, Bentivogli, Sante
DettagliDal Neolitico all Età del Bronzo - Tavola sinottica
Dal Neolitico all Età del Bronzo - Tavola sinottica Età Neolitica (IX-IV/III millennio a.c.) Nascita dell agricoltura e dei primi villaggi stanziali (IX- VIII millennio a. C.) Nascita della civiltà urbana
DettagliLA CIVILTA ROMANA. NEL 900 a.c., NEI TERRITORI DELL ITALIA CENTRALE, VICINO AL FIUME TEVERE, VIVEVANO DIVERSE TRIBU DI PASTORI E DI AGRICOLTORI.
NEL 900 a.c., NEI TERRITORI DELL ITALIA CENTRALE, VICINO AL FIUME TEVERE, VIVEVANO DIVERSE TRIBU DI PASTORI E DI AGRICOLTORI. QUESTI POPOLI AVEVANO COSTRUITO I LORO VILLAGGI SULLE COLLINE PERCHE LA LA
DettagliIndagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE)
Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Committenza Associazione Bondeno Cultura Direzione scientifica Dott.ssa Chiara Guarnieri 1 Premessa Premessa Le indagini sono state condotte
DettagliVisita al Centro Storico Archeologico di Sammardenchia
Visita al Centro Storico Archeologico di Sammardenchia Prima di cominciare Questa presentazione è il resoconto della visita al museo archeologico di Sammardenchia, Liza lo racconta in LIS nel video che
DettagliI Vulcani. Del Mediterraneo
I Vulcani Del Mediterraneo Il vulcano è una struttura geologica complessa generata all'interno della crosta terrestre dalla risalita, in seguito ad attività eruttiva, di massa rocciosa fusa, il magma,
DettagliLe tombe del VI e V secolo a.c. della necropoli di Capua materiali ritrovati per lo studio della comunità arcaica 1
The Journal of Fasti Online Published by the Associazione Internazionale di Archeologia Classica Piazza San Marco, 49 I-00186 Roma Tel. / Fax: ++39.06.67.98.798 http://www.aiac.org; http://www.fastionline.org
DettagliCOMUNE DI VILLANOVAFRANCA
Civico Museo Su Mulinu di Villanovafranca. Dal sito archeologico alla vetrina attraverso la natura, lo scavo e la promozione turistica, Intervento realizzato con finanziamento regionale a valere sul Programma
DettagliLA FANCIULLA DI PLESTIA ONLUS
LA FANCIULLA DI PLESTIA ONLUS In copertina: Castone in corniola con Satiro danzante inciso I sec. a.c.- Muccia Scavi Quadrilatero Marche Umbria. Prefazione Il percorso del nuovo asse stradale Civitanova-Foligno
DettagliPROPOSTE LABORATORI ARCHEOLOGICI NELLE SCUOLE
PROPOSTE LABORATORI ARCHEOLOGICI NELLE SCUOLE I laboratori vengono realizzati in aula, veniamo noi nella vostra scuola! Francesca Pettinari & Giuseppina Poloni COSTI: 5 a bambino per ogni laboratorio (Qualora
DettagliARCHEOLOGIA MEDIEVALE CLAUDIO NEGRELLI. Monasteri 2
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE 2014-2015 CLAUDIO NEGRELLI Monasteri 2 S. Vincenzo al Volturno (IS) Chronicon Vulturnense: l'abate Giosuè dona la chiesa di San Vincenzo al Santo - Stando al Chronicon Vulturnense
DettagliCondizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano
Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano 1. Le imprese attive Alla fine del 2011, in Sicilia erano attive poco meno di 381.000 imprese (le registrate erano oltre 463.000), in contrazione
DettagliGloria Paola Mittica 1. Ceramica di tradizione euboico-cicladica dagli edifici sacri di Timpone della Motta 2.
Gloria Paola Mittica 1 Ceramica di tradizione euboico-cicladica dagli edifici sacri di Timpone della Motta 2. Lo studio dei materiali, scavati nell area del santuario di Timpone della Motta, ha permesso
DettagliPOLITECNICO DI TORINO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) Tesi meritevoli di pubblicazione
POLITECNICO DI TORINO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) Tesi meritevoli di pubblicazione Lettura e rappresentazione della città antica di Aquileia
DettagliVisita Bici + Auto Campi Flegrei Maggio 2013
Visita Bici + Auto Campi Flegrei 10-11-12 Maggio 2013 Il gruppo dei partecipanti al lago di Bacoli di fronte alla Villa disegnata da Vanvitelli Ecco la nostra avventura fuori Roma: ci rechiamo in auto
DettagliLa Preistoria nel Salento
La Preistoria nel Salento 26/10/2014 500.000 aa.fa Primi ominidi in Puglia In Puglia, la presenza dell uomo risale al Paleolitico inferiore (500.000 anni fa) come testimoniano numerosi siti archeologici
DettagliUNIVERSITÀ BABEŞ-BOLYAI CLUJ-NAPOCA FACOLTÀ DI STORIA - FILOSOFIA
UNIVERSITÀ BABEŞ-BOLYAI CLUJ-NAPOCA FACOLTÀ DI STORIA - FILOSOFIA Dissertazione di dottorato Lampade ad olio cristiane - nord-africane ( secoli IV-VI d.c.) e la loro diffusione nelle provincie balcaniche
DettagliRegolamento del cimitero comunale
Comune di Mendrisio Quartiere di Rancate Regolamento del cimitero comunale I. DISPOSIZIONI GENERALI Ubicazione, definizione Art. 1 Il cimitero di Rancate, di proprietà comunale, è situato sul mappale 414
DettagliPROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO. Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010
PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010 Nel corso dell anno scolastico 2009-2010, la classe 3^G del liceo scientifico
DettagliLO SCAVO NELL INSEDIAMENTO A VAGNARI. (Gravina in Puglia, BA) LUGLIO-AGOSTO 2016 RAPPORTO PRELIMINARE
LO SCAVO NELL INSEDIAMENTO A VAGNARI (Gravina in Puglia, BA) LUGLIO-AGOSTO 2016 RAPPORTO PRELIMINARE Prof.ssa Maureen Carroll Department of Archaeology University of Sheffield Northgate House West Street
Dettagli13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio
13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio La zona di Castelseprio era abitata già in età pree protostorica, infatti
DettagliLO SCAVO NELL INSEDIAMENTO A VAGNARI. (Gravina in Puglia, BA) LUGLIO-AGOSTO 2015 RAPPORTO PRELIMINARE
LO SCAVO NELL INSEDIAMENTO A VAGNARI (Gravina in Puglia, BA) LUGLIO-AGOSTO 2015 RAPPORTO PRELIMINARE Prof.ssa Maureen Carroll Department of Archaeology University of Sheffield Northgate House West Street
DettagliSCUOLA PRIMARIA DI RIVALTA Reggio Emilia CLASSI 5^A e 5^B Anno scolastico 2010-2011
SCUOLA PRIMARIA DI RIVALTA Reggio Emilia CLASSI 5^A e 5^B Anno scolastico 2010-2011 Gli Etruschi dell Etruria Padana, nel VI secolo a.c., vivevano vicino al fiume Eridano ( il Po ), in villaggi di capanne
DettagliSabetta Ciani. MINERVA E L ARCANGELO A MINERVINO MURGE Itinerari di storia e di fede
Sabetta Ciani MINERVA E L ARCANGELO A MINERVINO MURGE Itinerari di storia e di fede Il libro è una ricerca storica sulle origini di Minervino e insieme un cammino di fede che risponde ad una profonda devozione
DettagliIl complesso archeologico termale e il mosaico del drago di Kaulonia
Il complesso archeologico termale e il mosaico del drago di Kaulonia L antica Kaulonia, agli inizi del Novecento è stata identificata dall archeologo Paolo Orsi nella moderna cittadina di Monasterace Marina
DettagliL Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia
L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia Chiara Caramia n. matricola 100254 Eleonora Romagnoli n. matricola 97679 Federica Rossi n. matricola 100573 Sofia Solera
Dettagli4. Il mosaico di Alessandro Seconda metà del II secolo a.c. Napoli, Museo Archeologico Nazionale
32 Uno scorcio sull Italia. Lingua e arte per i principianti di lingua italiana 4. Il mosaico di Alessandro Seconda metà del II secolo a.c. Napoli, Museo Archeologico Nazionale Livello A2 33 A. Introduzione
DettagliDALLO SCAVO AL MUSEO 2009: PRIMA DELLA CITTA
DALLO SCAVO AL MUSEO 2009: PRIMA DELLA CITTA Proposta dell organizzazione del progetto degli ARCHEOCLUB di Parma e S. Secondo (PR) Coordinamento progetto: Dr Roberta Conversi Progetto e tutor : Dr Paola
DettagliNotiziarioArcheologico 18/2017 della Soprintendenza di Palermo
NotiziarioArcheologico 18/2017 della Soprintendenza di Palermo a cura della Sezione Archeologica della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo BAUCINA MONTE FALCONE 2014, INDAGINI NELLA
DettagliSTORIA DI UN'AVVENTURA
STORIA DI UN'AVVENTURA I risultati di intervento archeologico a Morra. Lo scavo della Tomba di Serro Torone San Vitale. Prospettive future. Sabato 1 novembre 2014, ore 17:00, presso la Casa Canonica Piazza
DettagliE stato un bellissimo momento di condivisione, socializzazione e soprattutto per i bambini è stato entusiasmante apprendere facendo.
Il 17 marzo tutte le classi terze di scuola primaria hanno partecipato all uscita didattica presso il Centro di archeologia sperimentale Antiquitates. E stato un bellissimo momento di condivisione, socializzazione
DettagliPresso la nuova civiltà così delineatasi, l arte assunse significati e finalità prima sconosciuti configurandosi come LIBERA ESPRESSIONE DELL
Quadro di sintesi L origine della civiltà greca si fa risalire ai fenomeni migratori dell XI secolo a.c., quando la popolazione dei Dori calò sulle civiltà già insediatesi nel territorio greco La popolazione
DettagliCittà d Ci i Ca ttà d sten i Ca as steo n aso Città d Cii Ca ttà ste d na i Ca Città di Castenaso so ste naso
Laboratori e attività didattiche a.s. 2014-2015 Città di Castenaso MUV Il MUV Museo della civiltà Villanoviana ha sede nei luoghi in cui il conte Giovanni Gozzadini a metà dell Ottocento scoprì i resti
DettagliCAPITOLO I. 1. Che cosa rappresentavano i due disegni fatti dal bambino? 2. Perché nessuno capiva il significato del disegno numero 1?
ESERCIZI FACILITATI IL FRANKENSTEIN PICCOLO PRINCIPE CAPITOLO I 1. Che cosa rappresentavano i due disegni fatti dal bambino? 2. Perché nessuno capiva il significato del disegno numero 1? 3. Come reagivano
DettagliCOMUNE DI MONTANARO Provincia di Torino
COMUNE DI MONTANARO Provincia di Torino PIANO REGOLATORE CIMITERIALE 1^ VARIANTE Marzo 2014 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Progettista: Ing. Viviana Peruzzo Responsabile del Procedimento: arch. Walter Dassetto
DettagliDati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi:
ESPERIMENTO DI LABORATORIO DI FISICA MISURE DI TEMPO Obiettivo L obiettivo dell esperimento, oltre che familiarizzare con le misure di tempo, è quello di rivelare gli errori casuali, elaborare statisticamente
Dettagli