Capacità derogatoria dei contratti collettivi aziendali. Avv. Aldo Bottini Milano - 16 aprile 2013
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1 Capacità derogatoria dei contratti collettivi aziendali Avv. Aldo Bottini Milano - 16 aprile 2013
2 Rapporto tra contratti collettivi di diverso livello A) Nell ordinamento sindacale: principio di gerarchia delle fonti: Il modello storicamente egemone si fonda sulla stipulazione di un contratto collettivo nazionale per ogni categoria o settore e su un secondo livello decentrato, territoriale o aziendale, coordinato con il contratto nazionale.
3 Il contratto nazionale di categoria autodefinizione campo di applicazione regolazione delle relazioni sindacali di settore distribuzione di funzioni tra i livelli di contrattazione rappresentanze nei luoghi di lavoro e diritti sindacali procedure di informazione e consultazione sistemi istituzionali (ad es. governo mercato del lavoro di settore) ed enti bilaterali sistemi di classificazione dei lavoratori rapporto di lavoro: istituti retributivi rapporto di lavoro: istituti normativi regolazione specifiche figure contrattuali (apprendistato, part-time, ecc.) regole disciplinari e recesso ecc.
4 Il contratto integrativo aziendale regolazione delle relazioni sindacali aziendali, diritti sindacali, procedure di informazione e consultazione, ecc. istituti retributivi integrativi (ad es. retribuzione di produttività) regole integrative di disciplina dei rapporti di lavoro (ad es. flessibilità orari, congedi, ecc.) Accordi aziendali non collegati a ccnl regolazione di specifici istituti o vicende (ad es. istituzione mensa, sperimentazione modelli di orari di lavoro, ecc.) accordi frutto di specifiche vicende di evoluzione o crisi dell impresa (es accordi su cigs, riduzioni del personale; accordi di armonizzazione dei trattamenti collettivi in caso di trasferimenti d azienda)
5 B) Nell ordinamento legislativo: - criterio della prossimità territoriale: Cass. Sez. Lav., sent. n del («L'art cod. civ. regola unicamente il rapporto tra contratto collettivo e contratto individuale di lavoro, e non già il rapporto tra contratti collettivi di diverso livello; ne consegue che i contratti collettivi locali (provinciali, aziendali, periferici o di stabilimento) - ai quali peraltro non è applicabile il divieto di rinuncia ex art cod. civ. - possono derogare anche "in peius" al trattamento previsto per i lavoratori da un precedente contratto collettivo nazionale o comunque di più vasto ambito di applicazione.») - criterio della specialità: Cass. Sez. lavoro, sent. n del , («la fonte collettiva più prossima agli interessi disciplinati è, nei limiti della normativa inderogabile di legge, prevalente sulle altre consimili, anche se di livello superiore») - criterio dell effettiva volontà delle parti sociali: Cass Sez. lavoro, sent. n del («Il contrasto fra contratti collettivi di diverso ambito territoriale (nella specie, nazionale e regionale) va risolto non in base a principi di gerarchia e di specialità proprie delle fonti legislative, ma sulla base della effettiva volontà delle parti sociali»)
6 Modello gerarchico: gli accordi interconfederali Accordo Interconfederale fra Confindustria e CGIL, CISL e UIL 20 dicembre 1993 Costituzione delle Rappresentanze sindacali unitarie 5. Compiti e funzioni: Le r.s.u. subentrano alle r.s.a. ed ai loro dirigenti nella titolarità dei poteri e nell'esercizio delle funzioni ad essi spettanti per effetto di disposizioni di legge. La r.s.u. e le competenti strutture territoriali delle associazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro, possono stipulare il contratto collettivo aziendale di lavoro nelle materie, con le procedure, modalità e nei limiti stabiliti dal contratto collettivo nazionale applicato nell'unità produttiva.
7 Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 e l Accordo Interconfederale del 15 aprile 2009 (non sottoscritti dalla CGIL) «La contrattazione di secondo livello si esercita per le materie delegate, in tutto o in parte, dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria o dalla legge e deve riguardare materie ed istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione, secondo il principio del ne bis in idem.» «Al fine di governare direttamente nel territorio situazioni di crisi aziendali o per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale dell area, i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria possono consentire che in sede territoriale, fra le Associazioni industriali territoriali e le strutture territoriali delle organizzazioni sindacali stipulanti il contratto medesimo, siano raggiunte intese per modificare, in tutto o in parte, anche in via sperimentale e temporanea, singoli istituti economici o normativi disciplinati dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria.»
8 28 giugno 2011 Accordo Interconfederale fra Confindustria e CGIL, CISL e UIL certificazione della rappresentatività delle OOSS e soglia minima per l accesso alla contrattazione collettiva nazionale contratti collettivi aziendali: ambito ed efficacia soggettiva degli stessi (meccanismo della delega: «la contrattazione collettiva aziendale si esercita per le materie delegate, in tutto o in parte, dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria o dalla legge»)
9 Accordo Interconfederale fra Confindustria e CGIL, CISL e UIL del 28 giugno 2011 Ruolo della contrattazione aziendale: «attivare strumenti di articolazione contrattuale mirati ad assicurare la capacità di aderire alle esigenze degli specifici contesti produttivi» Specifiche intese modificative «nei limiti e con le procedure previste dagli stessi contratti collettivi nazionali di lavoro» OVE NON PREVISTE «al fine di gestire situazioni di crisi o in presenza di investimenti significativi per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale dell impresa... con riferimento agli istituti del contratto collettivo nazionale che disciplinano la prestazione lavorativa, gli orari o l organizzazione del lavoro»
10 Art. 8, D.L. 138 del 13 agosto 2011 così come modificato dalla legge di conversione n. 148 del 14 settembre 2011 (c.d. manovra d agosto) Una deviazione dal modello gerarchico estensione dell efficacia soggettiva dei contratti collettivi sottoscritti a livello aziendale o territoriale capacità derogatoria nei confronti della contrattazione nazionale (anche in assenza di delega) capacità derogatoria nei confronti della normativa legale (nel limite della Costituzione e dell ordinamento comunitario)
11 Il meccanismo derogatorio, sia rispetto alla disciplina legale, che rispetto alla disciplina contrattualcollettiva nazionale, opera solo per i contratti stipulati: dagli agenti contrattuali legittimati «ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti, compreso l accordo interconfederale del 28 giugno 2011» sulla base di un criterio maggioritario con le finalità previste dal 1 comma dell art. 8 in relazione alle materie indicate al comma 2 dell art. 8
12 Materie inerenti l organizzazione del lavoro e la produzione: impianti audiovisivi e l introduzione di nuove tecnologie mansioni del lavoratore, la classificazione e l inquadramento del personale i contratti a termine, i contratti part-time, modulato o flessibile, il regime di solidarietà negli appalti ed i casi di ricorso alla somministrazione di lavoro disciplina dell orario di lavoro modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio.
13 Le finalità del contratto di prossimità Il legislatore attribuisce efficacia erga omnes e capacità derogatoria solo ai contratti di prossimità (aziendale/ territoriale) che perseguano una delle seguenti finalità: maggiore occupazione qualità dei contratti di lavoro adozione di forme di partecipazione dei lavoratori emersione del lavoro irregolare incrementi di competitività e di salario gestione delle crisi aziendali e occupazionali investimenti avvio di nuove attività
14 La reazione sindacale: la postilla del 21 settembre 2011 «Confindustria, CGIL, CISL e UIL concordano che le materie delle relazioni industriali e della contrattazione sono affidate all autonoma determinazione delle parti. Conseguentemente, Confindustria, CGIL, CISL e UIL si impegnano ad attenersi all Accordo Interconfederale del 28 giugno, applicandone compiutamente le norme e a far sì che le rispettive strutture, a tutti i livelli, si attengano a quanto concordato nel suddetto Accordo Interconfederale»
15 Art. 8: dubbi di costituzionalità art. 3 art. 39 Non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 8, commi 1, 2 e 2-bis, promossa dalla Regione Toscana in riferimento agli articoli 39, 117, terzo comma, e 118 della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Corte Cost. sent. 4 ottobre 2012, n. 221 carattere tassativo delle materie elencate carattere «chiaramente eccezionale» della norma
16 L art. 8 non nasce dal nulla: alcune precedenti ipotesi di deroga a norme di legge ad opera della contrattazione aziendale senza necessità di delega contratto a termine: interventi modificativi della L. n. 133/2008 limite dei 36 mesi: art. 5, comma 4-bis («fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale») diritto di precedenza: art. 5, comma 4-quater («fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale»)
17 somministrazione: interventi modificativi della L. n. 191/2009 somministrazione a tempo indeterminato: possibilità per la contrattazione collettiva (anche aziendale) di individuare ulteriori ipotesi in cui è ammessa la somministrazione a tempo indeterminato contratto a tempo parziale - D. Lgs. n. 61/2000 il contratto aziendale può determinare condizioni e modalità della prestazione lavorativa il contratto aziendale può stabilire il numero massimo delle ore di lavoro supplementare effettuabili, le relative causali, nonchè le conseguenze del loro superamento
18 Nella stessa direzione dell art. 8: D. Lgs. n. 24 del 2 marzo 2012 attuazione della direttiva 2008/104/CE, relativa al lavoro tramite agenzia interinale acausalità «nelle ulteriori ipotesi individuate dai contratti collettivi nazionali, territoriali ed aziendali stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro» (modifica dell art. 20, comma 5 quater, D. Lgs. 276/2003)
19 Nella stessa direzione dell art. 8: D. Lgs. n. 24 del 2 marzo 2012 attuazione della direttiva 2008/104/CE, relativa al lavoro tramite agenzia interinale punti (11) e (18) dei Considerando art. 4 - Riesame dei divieti e delle restrizioni: «I divieti o le restrizioni imposti quanto al ricorso al lavoro tramite agenzie di lavoro interinale sono giustificati soltanto da ragioni d interesse generale che investono in particolare la tutela dei lavoratori tramite agenzia interinale, le prescrizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro o la necessità di garantire il buon funzionamento del mercato del lavoro e la prevenzione di abusi.»
20 Nella direzione opposta: la Riforma Fornero, rivincita del modello gerarchico acausalità contrattual-collettiva nel contratto a termine e nella somministrazione: «in via delegata ai livelli decentrati» termini stop and go nel contratto a termine: modello della delega responsabilità solidale del committente negli appalti: competenza esclusiva dei contratti collettivi nazionali, «che possono individuare metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti»
21 L affermazione del modello gerarchico non è però definitiva... termini stop and go nel contratto a termine: art. 5 comma 3, come modificato dal D. L. n. 92/2012 (decreto sviluppo), nel testo integrato dalla legge di conversione n. 134/2012: «I termini ridotti trovano applicazione [oltre che nei contratti stagionali, NdR] in ogni altro caso previsto dai contratti collettivi stipulati ad ogni livello dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale».
22 La risposta delle OOSS alla Riforma Fornero nei contratti collettivi nazionali di lavoro terziario - Accordo 19 dicembre 2012 sulla disciplina della successione di contratti a tempo determinato: riduzione dei termini stop and go (da 90 e 60 a 30 e 20) metalmeccanici - Ipotesi di accordo 5 dicembre 2012 per il rinnovo del CCNL 15 ottobre 2009: «E delegata alla contrattazione aziendale la eventuale definizione di quanto previsto dall art. 1 comma 1-bis, secondo periodo, del D. Lgs. n. 368/2001 come modificato dalla L. n. 92/2012»
23 La risposta delle OOSS alla Riforma Fornero nei contratti collettivi nazionali di lavoro chimici - Ipotesi di accordo 22 settembre 2012 per il rinnovo del CCNL 18 dicembre 2009 Valorizzazione del ruolo del livello aziendale di contrattazione: «... è consentito di realizzare, con l eventuale assistenza delle strutture territoriali imprenditoriali e sindacali firmatarie del CCNL, specifiche intese temporanee modificative delle regolamentazioni contenute nel CCNL»
24 Tre spunti di riflessione (1) La previsione normativa del modello gerarchico rende possibile anche al singolo lavoratore sostenere l inapplicabilità di deroghe eventualmente introdotte dalla contrattazione aziendale senza la delega del livello superiore? Prima certamente non era così: in assenza di previsioni normative relative alla necessità di delega, la violazione del modello gerarchico aveva rilevanza solo endosindacale. Corte d'appello di Milano 4/3/2003, Pres. Est. Mannacio: «Le regole di competenza fissate dal contratto collettivo nazionale sono inidonee a rendere invalide le clausole difformi dal contratto aziendale. Infatti, le clausole del contratto nazionale sulla competenza del contratto aziendale sono riconducibili alla parte obbligatoria del contratto collettivo e l'eventuale violazione delle stesse dà luogo ad un inadempimento degli obblighi che gli stipulanti hanno reciprocamente assunto, inadempimento rilevante solo sul piano delle relazioni intersindacali.»
25 (2) La Riforma Fornero, prevedendo il modello gerarchico per l acausalità contrattual-collettiva e i termini stop and go, ha implicitamente abrogato l art. 8, nella parte in cui consente alla contrattazione di prossimità deroghe più ampie in materia di contratto a termine e somministrazione?
26 (3) Con riferimento alla somministrazione, la Riforma Fornero, prevedendo il modello gerarchico, ha implicitamente abrogato l art. 20, comma 5 quater, che consente alla contrattazione collettiva, a tutti i livelli e senza limiti o condizioni, di individuare ulteriori ipotesi di acausalità?
27 Grazie
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