TENDENZE ATTUALI NELLA GESTIONE STRATEGICA
|
|
- Emilia Filomena Novelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 TENDENZE ATTUALI NELLA GESTIONE STRATEGICA 1
2 Trasformazione dell ambiente esterno dell impresa Prima rivoluzione industriale Fine 19 Secolo Inghilterra Meccanicizzazione della produzione Seconda rivoluzione industriale Fine 900 Stati Uniti Impresa moderna Terza Rivoluzione industriale Fine anni 90 Diffusione su scala globale New Economy ed economia della conoscenza Alti costi di creazione bassi costi di duplicazione Boom delle tecnologie digitali e del software Crescita senza paragoni 2
3 Concorrenza e turbolenza Anni 90 boom dei profitti crollo dei profitti, specie negli Usa crisi economico-finanziaria Tecnologie informatiche: intensificarsi della concorrenza diminuzione delle barriere all entrata ampliamento della estensione geografica dei mercati maggiore trasparenza dei prezzi accelerazione del processo tecnologico 3
4 Pressioni sociali Avanza il concetto di legittimazione: gli interessi delle imprese devono essere compatibili con quelli delle organizzazioni si discredita l enfasi sulla massimizzazione del valore dell azionista maggiore responsabilità sociale delle imprese e dei loro vertici 4
5 Cambi di priorità tra gli anni 90 e i giorni nostri Diminuisce la ricerca spasmodica del valore per l azionista Ne deriva un cambiamento delle priorità aziendali Nuova enfasi sui guadagni derivati dal controllo dei costi e delle ristrutturazioni Sviluppo della finanza creativa Enfasi sulle fonti di vantaggio di competitivo più difficili da raggiungere 5
6 La gestione di una economia in crisi richiede: nuovi requisiti per l alta dirigenza; strategie duali (sopravvivere oggi, competere per domani); adeguamento dei criteri di performance; collegamento tra contesto ambientale e gestione finanziaria; approcci innovativi alla strategia. 6
7 Back to basics Rifiuto della retorica dell e-commerce e della rivoluzione permanente Rifocalizzazione su attività e prodotti consolidati BPR e taglio dei costi Evitare di seguire mode e tendenze in gestione e strategia Ritorno al perseguimento del potere di mercato tramite fusioni e acquisizioni Fusioni e acquisizioni si persegue l efficienza di costo e la diminuzione della concorrenza 7
8 Ricerca di fonti complesse di vantaggio competitivo L unico vantaggio competitivo duraturo nel lungo periodo è la capacità di creare nuove fonti di vantaggio competitivo Vi è una stratificazione progressiva del vantaggio Imprese modello: 3M, Wal-Mart, Canon, Dell, L Oréal 8
9 La ricerca di un nuovo modello di impresa Si rendono necessari modelli di impresa che incorporino un insieme più ricco e complesso di relazioni umane Peter Senge: learning organization = impresa come organismo sociale centrato su di un sistema di conoscenze Longevità legata: al conservatorismo finanziario alla sensibilità dell ambiente esterno alla coesione interna alla tolleranza per l individualità 9
10 La sfida dell adattamento strategico La strategia deve adattarsi all ambiente operativo, nonché alle risorse e alle competenze. Esistono 2 approcci allo studio dell adattamento strategico: 1) l economia della complementarietà: studia i collegamenti fra le pratiche gestionali di un impresa per verificare sotto quali condizioni un iniziativa superiore in apparenza può risultare inefficace; 2) la teoria della complessità (imprevedibilità, auto-organizzazione, inerzia, caos, ecc.) 10
11 La teoria della complessità I sistemi complessi sono riconducibili a modelli di comportamento comuni (parallelismo con la biologia) La teoria della complessità spiega questi comportamenti accomunati da: 1. imprevedibilità 2. auto-organizzazione Identità Informazione Relazioni 3. inerzia e caos Vantaggi strutturali dei sistemi che si evolvono al confine del caos (edge of chaos) Concetto di Fitness Landscape 4. stabilire regole semplici 5. creare condizioni per un cambiamento sia incrementale che radicale 6. accelerare l evoluzione attraverso strutture potenzialmente flessibili 7. usare la tensione adattiva per posizionarsi ai confini del caos, attraverso una strategia di approcci emergenti (Mintzberg) 11
12 Le opzioni reali Esistono due fonti di valore per i singoli progetti: 1. i flussi di cassa 2. le singole opzioni La gestione delle opzioni si sofferma principalmente su decisioni legate a: R&S acquisizioni formazione di alleanze Un settore è tanto più attraente quanto più è ricco di opzioni. Una risorsa è tanto più attraente quanto può essere impiegata in diverse aree d affari e strategie differenti competenze dinamiche. È facile individuare imprese con capacità di adattamento. E difficile descrivere in modo preciso quali siano le loro competenze dinamiche. 12
13 Strutture basate sulle competenze La gestione della conoscenza = knowledge management distingue tra: attività di esplorazione - creazione della conoscenza attività di sfruttamento - applicazione della conoscenza Le caratteristiche dei team migliori per lo sviluppo di questo tipo di attività sono: multifunzionalità relazioni informali e cooperazione trasferimento delle best practices Questo tipo di team interfunzionali sono definiti strutture di apprendimento parallele e si contrappongono ai gruppi operativi, dove è richiesta maggiore enfasi sulla specializzazione, più che sul coordinamento e l adattamento reciproco. 13
14 Strutture basate sui team, sui progetti e sui processi La gestione dei team richiede: gestione delle routine assenza di una gestione per direttive gestione per progetti ricorrente contratti con scadenze determinate e obiettivi di fine progetto innovazione, adattabilità e apprendimento 14
15 Organizzazione e adattabilità Importanza di regole semplici per la gestione interna migliore gestione del cambiamento esterno Semplificazione della struttura formale Forme di coordinamento volontarie e spontanee Auto-organizzazione e organizzazioni ambidestre Cultura organizzativa. Focus sui concetti di: 1. identità 2. modularità 3. reti 15
16 Identità, Modularità e Reti Identità: dà una direzione, ma spesso può essere un limite alla flessibilità Modularità: vantaggi di adattabilità Reti: le relazioni interne si differenziano sempre meno da quelle esterne confini aziendali sempre meno netti e più porosi le reti di piccole imprese rendono i singoli soggetti competitivi nei confronti dei grandi competitor facilitazione nella gestione della innovazione e lo sviluppo di progetti complessi 16
17 Nuovi modelli di leadership Stile gestionale, diretto maggiormente alla creazione e al mantenimento dell ambiente aziendale più che al processo decisionale in se stesso Le aziende che durano nel tempo presentano: valori centrali obiettivi centrali visione del futuro Valori e obiettivi devono essere coerenti tra dirigenza e dipendenti La nuova figura dell amministratore delegato indica un soggetto che: è leader della cultura, del clima dell identità e dei processi organizzativi padroneggia l intelligenza emotiva Consapevolezza di sé Autogestione Consapevolezza sociale Abilità sociali 17
IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI
IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI 1 Maturità di un settore non significa mancanza di opportunità. I settori maturi costituiscono la spina dorsale delle economie dei paesi industrializzati. Anche
DettagliLA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
DettagliINDICE - SOMMARIO. Prefazione... pag. CAPITOLO 1 LA GESTIONE STRATEGICA: CHIAVE DI LETTURA PER IL SUCCESSO E LA CRESCITA DELLE IMPRESE di Lucio Sicca
INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. IX CAPITOLO 1 LA GESTIONE STRATEGICA: CHIAVE DI LETTURA PER IL SUCCESSO E LA CRESCITA DELLE IMPRESE di Lucio Sicca Introduzione... pag. 1 1. Il concetto di gestione
DettagliLO SVILUPPO DELLE RISORSE E DELLE COMPETENZE
LO SVILUPPO DELLE RISORSE E DELLE COMPETENZE 1 La relazione tra risorse e competenze Vi è comunemente poca conoscenza del legame che intercorre tra risorse e competenze. Numerose ricerche dimostrano come
DettagliLE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA
LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA 1 Resources-based view of the firm Nasce e si sviluppa negli anni 90. Determina uno spostamento dell analisi dal rapporto dell impresa con l esterno,
DettagliManagement sistemico vitale
Management sistemico vitale Scelte e decisioni in ambito complesso Corso di Management Prof. Mario Calabrese 30/03/2017 Lezione numero 6 1 La strategia e il successo delle organizzazioni I successi non
DettagliLezione 3. La pianificazione strategica (segue)
Lezione 3 La pianificazione strategica (segue) Analisi del divario strategico Quali risorse sono necessarie? Quali risorse non sono sfruttate al meglio? Valutazione quali-quantitativa Valutazione delle
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliI processi di innovazione
I processi di innovazione CeTIF International Forum Federico Rajola 13 ottobre 2005, Università Cattolica, Milano www.cetif.it Struttura dell intervento Cos è l innovazione Quali i principali tipi di innovazione
DettagliCAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia
CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia
DettagliPaolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
http://it.123rf.com/photo_23991404_cerchio-da-simbolimusicali.html?fromid=bkvnlzzerkhmou9ys3juwwm1yje0ut09 Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa»
DettagliLA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE
LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE 1 La diversificazione nel tempo: il dopoguerra Lo sviluppo dall impresa moderna ha comportato una diversificazione in termini: geografici; catena del valore; gamma di prodotti.
DettagliEconomia e gestione delle imprese - 03
Economia e gestione delle imprese - 03 Prima parte: la strategia nel ciclo di vita dell impresa Seconda parte: la gestione strategica dei processi di sviluppo dell impresa Sommario: Il ciclo di vita 1.
DettagliProf.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre
Prof.ssa Cinzia DESSI Economia e Organizzazione Aziendale Il Programma Università degli degli studi studi di di Cagliari Cagliari Corso Corso di di Laurea Laurea in in Biotecnologie Industriali A.A. A.A.
Dettagli9. 9. I L C O C NCE C TT T O T D I VAN A TA T G A GIO C O C MPE P TI T TI T VO V NEI M ERCA C T A I T E MERGENT N I T Fabio Cassia
9. IL CONCETTO DI VANTAGGIO COMPETITIVO NEI MERCATI EMERGENTI Fabio Cassia Il concetto di vantaggio competitivo Il vantaggio competitivo indica la capacità dell impresa di ottenere in maniera continuativa
DettagliStrutture divisionali e a matrice
Le scelte di progettazione strutturale Strutture divisionali e a matrice Corso di Organizzazione Aziendale Product structure o SBU (Strategic Business Unit) Caratteristiche essenziali Raggruppa le unità
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento
DettagliGestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento
Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento 10 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo 1 Introduzione 2 3/5 gio
DettagliLa centralità del cambiamento nella crescita dell azienda
World Business Forum MILANO, 23 ottobre 2007 La centralità del cambiamento nella crescita dell azienda Intervento di Gianfranco Rebora La struttura dell intervento 1. La traccia concettuale 2. I casi studiati
DettagliLa subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere
R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere Quali strategie per competere A cura di Daniela
DettagliCAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale
CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura
DettagliMarketing d Acquisto
Marketing d Acquisto Insieme di azioni strutturate finalizzate a creare vantaggio competitivo per la propria azienda: assicurando la disponibilità dei prodotti/servizi in uso al minor costo globale individuando
DettagliCAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici
CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura
DettagliInnovazione e cambiamento
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Innovazione e cambiamento 2 1 Cause del cambiamento organizzativo 3 Cambiamento incrementale e radicale CAMBIAMENTO INCREMENTALE Consiste in una serie continua di progressi che
DettagliStrutture divisionali, a matrice ed a rete
Le scelte di progettazione strutturale Strutture divisionali, a matrice ed a rete Corso di Organizzazione Aziendale Struttura Divisionale Product structure o SBU (Strategic Business Unit) Caratteristiche
DettagliContingentismo: i principi generali
Contingentismo 1 Contingentismo: i principi generali L impresa deve adattare la propria configurazione organizzativa a fattori / condizioni di contesto la contingenza è il fattore (i fattori) di contesto
DettagliLa funzione manageriale ed il modello delle competenze
Corte dei conti Corso di formazione La funzione manageriale ed il modello delle competenze PREMESSA Il programma didattico, di seguito presentato, origina da un lavoro di condivisione dei contenuti cui
DettagliL analisi strategica per le decisioni aziendali
L analisi strategica per le decisioni aziendali Guida alla lettura del Grant (le prime quattro sezioni) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 1 Temi e articolazione Introduzione alla strategia Il concetto
DettagliProgrammare e valutare la formazione
Programmare e valutare la formazione Il Laboratorio del Dipartimento della Funzione Pubblica Ezio Lattanzio La qualità della formazione per la pubblica amministrazione. Verso standard condivisi tra pubblico
DettagliLa subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere
R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere Quali strategie per competere A cura di Daniela
DettagliStrategie globali e imprese multinazionali. Grant Cap. 15
Strategie globali e imprese multinazionali Grant Cap. 15 Struttura La struttura ed il livello competitivo del settore sono influenzati dal processo di internazionalizzazione? Come avviene questa influenza?
DettagliGianluigi Viscardi Presidente Cluster Fabbrica Intelligente
Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente Imprese, università, organismi di ricerca, associazioni e enti territoriali: insieme per la crescita del Manifatturiero Gianluigi Viscardi Presidente
DettagliRisorse umane e Diversity Management nelle PMI
Risorse umane e Diversity Management nelle PMI Gestione delle risorse umane Matrice nord americana Evoluzione negli ultimi 10 anni: Operativo Teorico Dott.ssa Maria Zifaro 2 Gestione delle risorse umane
DettagliACEF Associazione Culturale Economia e Finanza - Riproduzione vietata - Tutti i diritti riservati
Edizione 10 ottobre 2008 2007 Ciclo Meeting Evoluzione Nazionale degli studi Evoluzione professionali degli settimo Studi anno professionali - MARKETING 1 11 Meeting nazionale ACEF Alessandra Damiani Barbieri
DettagliArgomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Parte decima
rof. Antonio enzi Economia e gestione delle imprese arte decima Operatività e dinamica evolutiva del sistema 1 Argomenti 1. La Flessibilità 2. L elasticità 3. La leva operativa 4. La leva di contribuzione
DettagliOrganismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida
Organismo paritetico sulla formazione La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Milano, 16 aprile 2009 Agenda Introduzione La cornice di riferimento I nostri principi
DettagliLABORATORIO. Econonia Aziendale Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione. Maria Patrizia Becheroni
LABORATORIO Econonia Aziendale Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione Maria Patrizia Becheroni Il modello per i processi di cambiamento Il cambiamento strategico-organizzativo
DettagliLA GESTIONE DELLA FARMACIA
LA GESTIONE DELLA FARMACIA Verso un approccio manageriale-imprenditoriale A cura di Debora Tortora Napoli, 7 febbraio 2010 Lo scenario di riferimento Cambiamenti profondi e radicali nel settore farmaceutico
DettagliCreazione e sviluppo dello studio professionale
Creazione e sviluppo dello studio professionale Alessandra Damiani Managing Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Presidente della Commissione Organizzazione e Gestione Studio ODCEC di
DettagliSommario. Introduzione 13
Sommario Introduzione 13 GAETANO DOMENICI - GIOVANNI MORETTI PARTE PRIMA: CULTURE E TEORIE 17 1. Leadership educativa, cultura dell autonomia e della valutazione come contributi per il risanamento del
DettagliComportamento Organizzativo: un introduzione
Lezione 1 Comportamento Organizzativo: un introduzione Università Tor Vergata 1 Agenda Una definizione di comportamento organizzativo Il framework di riferimento Le tappe del corso L evoluzione storica
DettagliFORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI: I FONDAMENTALI DELL IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA
FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI: I FONDAMENTALI DELL IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA 1 Strategia Implementazione La formulazione della strategia deve tener conto delle capacità dell organizzazione
DettagliGianluigi Viscardi Presidente Cluster Fabbrica Intelligente. Il Manifatturiero Avanzato: la Fabbrica Intelligente
Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente Imprese, università, organismi di ricerca, associazioni e enti territoriali: insieme per la crescita del Manifatturiero Gianluigi Viscardi Presidente
DettagliLe 5 configurazioni. 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione
Le 5 configurazioni 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione La Struttura semplice Coordinamento Supervisione diretta Parte fondamentale
DettagliLezione 21: la Comunicazione Organizzativa Stella Romagnoli
Lezione 21: la Comunicazione Organizzativa Definizione di comunicazione interna La comunicazione organizzativa Le dimensioni della comunicazione organizzativa: La comunicazione rivolta all interno Alla
DettagliI Questionari docenti, studenti, genitori
I Questionari docenti, studenti, genitori 1 «Funzioni» dei questionari Esiti formativi, successo scolastico e indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento PISTE INTERPRETATIVE Efficacia nella promozione
Dettagligestione delle imprese Prof. Arturo Capasso
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliManagement 2.0 Verso organizzazioni senza gerarchia. di Agostino La Bella
Management 2.0 Verso organizzazioni senza gerarchia di Agostino La Bella ALB The Harvard Business Review/McKinsey M-Prize for Management Innovation 400 partecipanti a livello globale.. and the winner was:
DettagliMATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE
Facoltà di Scienze della Comunicazione Insegnamento di: PUBBLICITÀ E MARKETING a.a. 2010/2011 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE info: ccorsi@unite.it
Dettagli$.. " ".. " 4. " "
Master per Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie Castellanza!" # $%&'() #**+ +,-%&'() #**+ +. %"/ "0 1 2%1 1 1 0"0 3" 22 % 4 4. 4 4 $.. " ".. " 4. " "2 4 500 2 3 67 &)%! " # $ 4 6 % % "%
DettagliLa rivoluzione silenziosa. Il ruolo della formazione. Gianni Dominici
La rivoluzione silenziosa Il ruolo della formazione Gianni Dominici Siti istituzionali esistenti in rete 100,0% 99,0% 97,2% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 62,1% 50,0% 40,0% Regioni Province Comuni capoluogo Altri
DettagliFinanziamenti alla Ricerca EU e internazionale
Finanziamenti alla Ricerca EU e internazionale Sotto Gruppo CODAU RICERCA Laura Fulci Dirigente Area Ricerca Politecnico di Torino Roma 31 Marzo 2017 Sotto-Gruppo Finanziamenti alla Ricerca internazionale
DettagliStrategie di prodotto (cap. 16)
Strategie di prodotto (cap. 16) Tipologie di prodotto Prodotti Cardine (leader) Realizzano gran parte del fatturato e dei profitti e richiedono particolare attenzione Prodotti civetta Convenienti per I
DettagliCorrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L impresa. I fondamenti. Copyright 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 3 I confini dell impresa 3.1 Introduzione 3.2 Il confine dell impresa 3.3 Alcune prospettive teoriche nella scelta dei confini dell impresa 3.4 L estensione verticale 3.5 L estensione orizzontale
DettagliCapitolo tredici. L organizzazione dell impresa internazionale. Caso di apertura: la Unilever
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo tredici L organizzazione dell impresa internazionale Caso di apertura: la Unilever 13-3 Una delle prime imprese multinazionali al mondo Organizzata in modo decentralizzato
DettagliLeadership strategica. Nuovi orizzonti per una guida propositiva nel contesto della vita
Leadership strategica Nuovi orizzonti per una guida propositiva nel contesto della vita consacrata 1 La leadership strategica tiene conto della capacità di apprendimento delle persone dalla capacità di
DettagliLezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo
Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi
DettagliINDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII
INDICE GENERALE Prefazione.... Pag. VII Indice generale....» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA Capitolo Primo L IMPRESA E IL
DettagliDomenico Mauriello Centro Studi Unioncamere
Domenico Mauriello Centro Studi Unioncamere Roma, 14 giugno 2016 LE MEDIE IMPRESE: OPPORTUNITÀ E VINCOLI PER ACCOMPAGNARE LE FILIERE ITALIANE NELL INDUSTRIA 4.0 2014 3.334 L evoluzione recente e le previsioni
DettagliI confini del cambiamento Prime riflessioni
IMPRENDITORIALITÀ, INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO I confini I CONFINI DEL CAMBIAMENTO. Gli obiettivi 1) Conoscere la natura e la tipologia delle spinte al CO (conoscenza). 2) Comprendere le modalità
Dettaglile regole dell organizzazione
le regole dell organizzazione Lo sviluppo organizzativo tra soggetti e ambienti Antonio D Antonio ad est dell equatore 395 Indice p.9 Ringraziamenti p.11 Premessa p.15 Prima sezione La definizione del
DettagliLA GESTIONE STRATEGICA DELLE R.U.
LA GESTIONE STRATEGICA DELLE R.U. Obiettivi - Descrivere le differenze tra formulazione di una strategia e la sua implementazione - Indicare le componenti del processo di gestione strategica - Discutere
DettagliAIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5
22085 ALLEGATO N. 6 UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE. MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE PUGLIA Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo
DettagliAutorità di bacino del fiume Po
Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Fare meglio con meno Francesco Puma
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre
DettagliLA GESTIONE DELLE RISORSE DELL IMPRESA
LA GESTIONE DELLE RISORSE DELL IMPRESA Le risorse dell impresa: definizioni e caratteristiche La catena del valore di Porter Capitale relazionale: reputazione, fiducia, lealtà il legame con il valore economico
DettagliBusiness Excellence. Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016
Business Excellence Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016 Lo scenario MIGLIORARE LE PERFORMANCE IN UN MERCATO SEMPRE PIU COMPETITIVO PRESENZA IN DIVERSI SEGMENTI DI MERCATO/ DIVERSE AREE GEOGRAFICHE
DettagliLezione 5 Relazioni famiglia-impresa nelle PMI italiane
Family Business Lezione 5 Relazioni famiglia-impresa nelle PMI italiane Contenuti La doppia prospettiva di proprietà e governance La prospettiva contrattuale La prospettiva relazionale Alcuni aspetti sulla
DettagliDirettore della comunicazione istituzionale
F O R M A T O E U R O P E O PER IL C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ROBERTO BASSO Indirizzo Telefono E-mail Nazionalità roberto@robertobasso.it Italiana Data di nascita ESPERIENZA
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese L impresa sistema vitale 1 Argomenti 1. Definizione di struttura 2. La matrice concettuale - Dall idea imprenditoriale alla struttura specifica 3.
DettagliIl Piano Organizzativo
Il Piano Organizzativo www.docenti.unina.it/mario.raffa Corso di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Prof. Mario Raffa raffa@unina.it p.1 Il Piano Organizzativo Analisi dei fattori critici di successo
DettagliIndustria 4.0 e la filiera Tessile/Abbigliamento: le ricadute e le sfide
Industria 4.0 e la filiera Tessile/Abbigliamento: le ricadute e le sfide 1 La trasformazione digitale in atto Mercato: (omnicanalità, flessibilità, rapidità) Digitalizzazione dei canali di vendita Consumatore
DettagliCARATTERISTICHE AZIENDALI. Numero medio di tirocinanti impiegati nell ambito dell attività dell impresa nell arco di un anno:
CARATTERISTICHE AZIENDALI Protocollo n. 104 Caratteristiche strutturali dell impresa Prodotto e/o servizio principale realizzato dall impresa Fatturato 2016 Totale titolari e soci Totale Addetti 2016 Certificazioni
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliLA GESTIONE DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
LA GESTIONE DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA Parte II: Ricerca & Sviluppo Angelo Bonomi LA RICERCA & SVILUPPO La ricerca & sviluppo costituisce il tipo principale di attività
DettagliGestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione
Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo
DettagliOrganizzazione: teoria, progettazione, cambiamento
Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento Edizione italiana a cura di G. Soda Capitolo 1 Organizzazioni ed efficacia organizzativa: concetti di base 1-1 Concetti di base: refreshing con il capitolo
DettagliGestione dei Progetti di Innovazione. C.d.L. INGEGNERIA INFORMATICA AUTOMATICA ELETTRONICA delle TELECOMUNICAZIONI. Corso di
C.d.L. INGEGNERIA INFORMATICA AUTOMATICA ELETTRONICA delle TELECOMUNICAZIONI Corso di 28/03/2007 - Lez 2 - parte2 Mod. 1 Ing. D. Aprile 1 Agenda Importanza dell innovazione tecnologica Impatto dell innovazione
DettagliCorrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L impresa. I fondamenti. Copyright 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 4 Il contesto interno 4.1 Introduzione 4.2 L attività dell organizzazione 4.3 Le componenti del sistema organizzativo interno 4.3.1 Struttura 4.3.2 Persone 4.3.3 Incentivi 4.3.4 Cultura 4.3.5
DettagliCHANGE MANAGEMENT. 14 Dicembre 2010. Idalba Loiacono CUSAS UNIFI
CHANGE MANAGEMENT 14 Dicembre 2010 Idalba Loiacono CUSAS UNIFI Il cambiamento: aspetti introduttivi IL CHANGE MANAGEMENT Sistema di metodi e strumenti per governare il cambiamento aziendale Il modello
DettagliLezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a
Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni
DettagliLa strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo
La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto
DettagliL innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo
L innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo Obiettivi della lezione Definizione di tecnologia Il rapporto fra scienza e tecnologia nel paradigma della produzione di massa La crisi del fordismo
DettagliInnovazione e cambiamento. «dobbiamo cambiare per sopravvivere» B. JORDON Southwest Airlines
Innovazione e cambiamento «dobbiamo cambiare per sopravvivere» B. JORDON Southwest Airlines Indicate quale è la vostra opinione in merito a ciascuno delle seguenti affermazioni: Per creare una azienda
DettagliIndice. Parte I La strategia nel sistema impresa. 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo Caroli 1 XVII XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla quinta edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XVII XXI XXIII XXV Parte I La strategia nel sistema impresa 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo
DettagliLo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori Gli imperativi dello scenario Globalizzazione Stato Societa Imprenditorialità Impresa Mercato del lavoro Lavoro autonomo Neoimpresa Gli imperativi dello
DettagliXI Introduzione XIX Curatori e autori
Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4
DettagliProposte e prospettive per l evoluzione della dirigenza infermieristica gestionale e professionale. Federico Lega Università Bocconi
Proposte e prospettive per l evoluzione della dirigenza infermieristica gestionale e professionale Federico Lega Università Bocconi L ambiente richiede intensamente ciò che gli infermieri promettono di
DettagliOrganizzazione Aziendale
Organizzazione Aziendale Introduzione, di Severino Salvemini Learning goal Definire il contenitore in cui agisce il comportamento Organizzativo: Caratteristiche delle imprese contemporanee Taylorismo Burocrazia
DettagliIl valore delle risorse umane nelle società IT
Università degli Studi di Torino Master in Information Technology and Business Process Management Il valore delle risorse umane nelle società IT di Anna Bruno Relatore: Prof. Riccardo Magnone a.a. 2011-12
DettagliPiano d azione di Lisbona: Ambiti fondamentali di
1. Estendere e rafforzare il mercato interno BOZZA PRELIMINARE MARZO 2005 (da rivedersi continuamente durante il 2005) Piano d azione di Lisbona e Politica di Coesione: un legame biunivoco tra le due strategie
DettagliSiena verso Europa SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl
SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl L Unione Europea COSA E EUROPA 2020: è la strategia dell Unione Europea per la programmazione fino al 2020. Si caratterizza per la continuità con la precedente
DettagliVIII Congresso Nazionale ANIMO
VIII Congresso Nazionale ANIMO GIARDINI NAXOS 11/12 maggio 2013 La responsabilità deontologica del coordinatore Funzioni, ruolo e compiti del coordinatore; elementi identificativi di una transizione Cos
DettagliL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DALLA PRODUZIONE DI MASSA ALLA PRODUZIONE FLESSIBILE
L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DALLA PRODUZIONE DI MASSA ALLA PRODUZIONE FLESSIBILE Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2012-2013 OGGETTO DELLA LEZIONE
DettagliALLA SCOPERTA DI BREMBO PROFILO AZIENDALE
ALLA SCOPERTA DI BREMBO PROFILO AZIENDALE Introduzione SPECIALISTA GLOBALE NEI SISTEMI FRENANTI brembo / 3 ottobre 2013 Introduzione I NUMERI DEL GRUPPO 1.389 mln/ di fatturato nel 2012 brembo / 3 ottobre
DettagliCICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA
CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA VOLUME DI MERCATO LANCIO CRESCITA MATURITA OBSOLESCENZA CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA VOLUME DI MERCATO LANCIO CRESCITA MATURITA OBSOLESCENZA INNOVAZIONE TECNOLOGICA PROCESSO
DettagliLa Politica per la Qualità verso la Cultura dell Accessibilità Universale
Se non riuscite a descrivere quello che state facendo come se fosse un Processo, non sapete cosa state facendo! William Edwards Deming Sommario Processi direzionali 2 5.1 La Politica e gli Obiettivi per
DettagliANALISI DEL CONTESTO E DEFINIZIONE DI INTERVENTI A SUPPORTO DELL ORGANIZZAZIONE
ANALISI DEL CONTESTO E DEFINIZIONE DI INTERVENTI A SUPPORTO DELL ORGANIZZAZIONE Direzione Risorse Umane Novembre 2011 AGENDA 1 Valentino Fashion Group Struttura Dimensoni Visione Approccio al progetto
DettagliCosa sono le organizzazioni?
Cosa sono le organizzazioni? è Pensare alle organizzazioni come entità a se stanti, è concettualmente improprio! è Fa dimenticare che ad agire sono gli individui e i gruppi L ORGANIZZAZIONE Concetto Risultato
DettagliProgettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima)
Progettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima) Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 5 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
Dettagli