La Sicurezza nel Condominio come luogo di lavoro. TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs. n 81/09)

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1 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI (D.Lgs. n 81/09)

2 Dopo 30 anni dal primo annuncio e 3 tentativi, è stato emanato il 9 aprile del 2008 il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: La Legge n. 833/78 per la prima volta preannunciava la allora prossima emanazione del T.U. Successivamente, la Legge n. 229/2003 aveva dato mandato al governo di raggruppare le leggi sulla prevenzione infortuni Ed infine la Legge n. 123 del 3/08/ 2007 ha dato il definitivo impulso alla emanazione del T.U.

3 DI LAVORO Il vero impulso alla emanazione del D.Lgs. 81/07 è venuto però dall onda emotiva che investito tutti, sia semplici cittadini che uomini di governo, provocata dai gravi e ripetuti infortuni che si sono verificati tra il 2007 ed il 2008, a cui i media hanno dato ampio risalto, come mai nel passato.

4 Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 raggruppa ed abroga la maggior parte delle norme esistenti sulla sicurezza sul lavoro. Non si limita, però, ad una semplice azione di collezione: le numerose quanto sostanziali novità introdotte, le puntualizzazioni presenti, sono il punto di forza ed il presupposto di un efficace quanto attesa, azione di contenimento del fenomeno infortunistico.

5 Il Testo Unico è una norma corposa, costituita da: 306 articoli, suddivisi in 13 Titoli 51 allegati

6 Il T.U. è applicabile ai condomini? La Sicurezza Le norme di prevenzione degli infortuni e quindi anche il T.U. trovano applicazione in tutti gli ambienti ove sono presenti lavoratori. Intendendo per «lavoratore» (art.2 comma 1 lettera a D.Lgs 81/08): persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari Per i condomini è opportuno però fare una distinzione: Condomini con personale dipendente; Condomini senza personale dipendente.

7 Non vi è dubbio che il condominio, qualora abbia personale dipendente (portieri, guardiani, ecc.) è soggetto all applicazione del T.U. Chi è il soggetto su cui ricadono gli obblighi derivanti dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro? Il T.U. come anche le precedenti norme, individua nel datore di lavoro il soggetto responsabile. Datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell organizzazione stessa o dell unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa (art.2 comma 1 lettera b D.Lgs 81/08).

8 Nel condominio il datore di lavoro è amministratore. Questa funzione, oggetto di contrastanti interpretazioni, è stata inequivocabilmente attribuita all amministratore dalla circolare del Ministero del Lavoro n. 28 del 05/03/97 ed ulteriormente confermata, anche se in modo indiretto, dalla circolare del Ministero del Lavoro n. 30 del 05/03/98. Pertanto sull amministratore pro-tempore gravano gli obblighi di sicurezza in quanto soggetto riconducibile alla figura di datore di lavoro

9 Quali sono, in concreto, gli obblighi della sicurezza che ricadono sull amministratore? L art.3 comma 9 del D.Lgs.81/08 chiarisce: nei confronti dei lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati trovano applicazione gli obblighi di informazione e formazione di cui agli articoli 36 e 37. Ad essi devono inoltre essere forniti i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate. Nell'ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca attrezzature proprie, o per il tramite di terzi, tali attrezzature devono essere conformi alle disposizioni di cui al Titolo III.

10 Dalla lettura dell art.3 sembrano sufficientemente chiari gli adempimenti da porre in essere per soddisfare nell ambito della prevenzione infortuni. Pertanto, nessun Documento di Valutazione del Rischio occorre redigere, come da molti sostenuto. Conferma ulteriore viene data dalla circolare del 05/03/98, non smentita dal D.Lgs 81/08, la quale al riguardo recita:

11 :.Per quanto concerne, poi, l'adempimento degli obblighi di cui agli artt. 21 e 22 si precisa che l'informazione e la formazione possono essere svolte anche senza adempiere l'obbligo di valutazione dei rischi documentata per iscritto di cui all'art. 4, obbligo che non trova applicazione per i datori di lavoro in questione (amministratori di condominio). Pertanto, in tal caso, la formazione e l'informazione avranno ad oggetto i criteri comportamentali di sicurezza, relativi alle attività svolte, individuati al di fuori di una valutazione dei rischi documentata per iscritto... Ciò significa che in capo all amministratore non incombe l obbligo di redigere DVR e neppure di produrre l'autocertificazione che lo sostituisce.

12 Ciò non deve significare che non è necessaria un attenta ricerca di tutte le circostanze (comportamenti, uso di attrezzature, ecc) che possono arrecare danno al lavoratore (infortuni o malattia professionale). Senza tale processo di analisi che costituisce uno degli aspetti di maggiore rilievo su cui si fonda la moderna prevenzione degli infortuni, non è possibile nemmeno individuare gli argomenti della formazione, cosi come pretende la legge.

13 L amministratore, in qualità di datore di lavoro ha l obbligo di fornire i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate. Qualora vengano fornite al personale dipendente attrezzature proprie, o per il tramite di terzi, tali attrezzature devono essere conformi ai requisiti previsti dalla legge ( Titolo III D.Lgs.81/08).

14 Se il condominio non ha personale dipendente, l amministratore non è più un datore di lavoro. Finiscono, in questa circostanza, gli obblighi relativi alle norme di prevenzione degli infortuni? Per l amministratore finiscono gli obblighi derivanti dall essere datore di lavoro ma continuano gli oneri derivanti dall essere committente.

15 Nella qualità di committente, l amministratore, in occasione di lavori affidate ad imprese o lavoratori autonomi, è tenuto a: verificare il possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale mediante acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato o mediante acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale; fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

16 In assenza di personale dipendente non ricorrono ulteriori obblighi per l amministratore di condominio. Non essendo, in questa circostanza, datore di lavoro non ha l obbligo di redigere il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI). Tale adempimento, infatti ricade sui datori di lavoro come in modo esplicito stabilito dall Art. 26 del D.Lgs. 81/08 che espressamente recita: Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima.

17 E opinione ricorrente che, in assenza di personale dipendente, il condominio sia assimilabile ad una civile abitazione e, con tale presupposto, trova applicazione la sentenza della Corte di Cassazione sez. quarta pen. n del 12 novembre 2003, al riguardo dell art. 7 del D.Lgs. 626/94, da cui ha avuto origine l art. 26 del D.Lgs. 81/08, ha sancito: nel disciplinare gli obblighi di sicurezza a carico del datore di lavoro che affidi lavori all interno dell azienda o dell unità produttiva ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, l art. 7 non trova applicazione qualora i lavori siano svolti nell abitazione privata del committente, pur se questi rivesta la qualità di imprenditore.

18 Più controversa è la questione in presenza di personale dipendente. In questa circostanza la presenza dell amministratore Datore di Lavoro- Committente, farebbe scattare l obbligo del rispetto dell Art. 26 del D.Lgs. 81/08 e quindi l obbligo della redazione del DUVRI. Di contro c è che sostiene che l Art. 3 del D.Lgs 81/08, definendo in modo molto particolareggiato il campo di applicazione del decreto, demandi solamente all amministratore-datore di lavoro solamente gli obblighi della formazione, informazione oltre a quello di dotare il personale dipendente di Dispositivi personali di protezione ed attrezzature conformi alle norme di legge.

19 Sarebbe opportuno che su tale argomento si esprimessero in modo autorevole gli organismi istituzionali. Il D.Lgs. 81/08 né dà ampie possibilità. Infatti all art.12, con l istituzione dell interpello, offre la possibilità agli organismi associativi di porre dei quesiti di ordine generale sull applicazione della normativa sulla sicurezza: Gli organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali e gli enti pubblici nazionali, nonché, di propria iniziativa o su segnalazione dei propri iscritti, le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i consigli nazionali degli ordini o collegi professionali, possono inoltrare alla Commissione per gli interpelli di cui al successivo comma, esclusivamente tramite posta elettronica, quesiti di ordine generale sull'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro

20 Nelle more che venga fatta chiarezza su tale punto è consigliabile produrre il Documento di Valutazione dei rischi da interferenze. Le attività affidate a terzi sono abbastanza contenute per tipologia. inoltre la maggior parte di esse avvengono in ambienti definiti che non danno luogo a particolari interferenze (locale autoclave, centrale termica, locale argano ascensore, ecc). Con questi presupposti il DUVRI diventa anche un documento di semplice stesura e di contenuto assai stringato.

21 Le interferenze vanno pure considerate qualora siano originate dalla presenza di lavoratori appartenenti a ditte diverse, se operano contemporaneamente. In queste circostanze può essere più complesso individuare le interferenze. Pertanto, se possibile, è consigliabile, differire in tempi diversi gli interventi di ciascuna di loro.

22 Ben diverso è il caso in cui vengono commissionati lavori edili di notevole entità. In queste circostanze l amministratore in qualità di committente è tenuto a rispettare le prescrizioni contenute nel titolo IV.

23 Grazie per l attenzione!

24 La Sicurezza Titolo I Principi Comuni Titolo II Luoghi di Lavoro Titolo III Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale Titolo IV Cantieri temporanei e mobili Titolo V Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi Titolo VII Attrezzature munite di video terminali Titolo VIII Agenti Fisici (rumore, vibrazioni, onde elettromagnetiche, microclima, ) Titolo IX Sostanze Pericolose (chimiche, allergizzanti, cancerogene e mutagene) Titolo X Esposizione ad agenti biologici Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive Titolo XII Disposizioni in materia penale Titolo XIII Norme transitorie e finali

25 Circolare Ministero del Lavoro n. 28 del 03/05/97 Individuazione datore di lavoro nei condomini. - Ai fini dell'assolvimento degli obblighi di informazione e formazione nei confronti dei lavoratori con rapporto contrattuale privato di portierato, derivanti dall'articolo 1, comma 3, il datore di lavoro nei condomini va individuato nella persona dell'amministratore condominiale pro-tempore.

26 Circolare del Ministero del Lavoro n.30 del 05/03/98 La Sicurezza...Con la locuzione "lavoratori con rapporto contrattuale privato di portierato", oltre che ai portieri, si deve far riferimento anche a tutti i lavoratori subordinati che prestino la loro attività nell'ambito di un condominio, con mansioni affini a quelle dei portieri. Da questi vanno esclusi, ovviamente, quanti prestino la loro attività con contratto di lavoro autonomo. Per quanto concerne, poi, l'adempimento degli obblighi di cui agli artt. 21 e 22 si precisa che l'informazione e la formazione possono essere svolte anche senza adempiere l'obbligo di valutazione dei rischi documentata per iscritto di cui all'art. 4, obbligo che non trova applicazione per i datori di lavoro in questione (amministratori di condominio). Pertanto, in tal caso, la formazione e l'informazione avranno ad oggetto i criteri comportamentali di sicurezza, relativi alle attività svolte, individuati al di fuori di una valutazione dei rischi documentata per iscritto..

27 Articolo 36 Informazione ai lavoratori ( ex art. 21 D. Lgs. 626/94) 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; b) c).

28 Articolo 36 Informazione ai lavoratori ( ex art. 21 D. Lgs. 626/94) 2.Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; b) sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate

29 Articolo 36 Informazione ai lavoratori ( ex art. 21 D. Lgs. 626/94) La Sicurezza 3. Il datore di lavoro fornisce le informazioni di cui al comma 1, lettere a) e al comma 2, lettere a), b) e c), anche ai lavoratori di cui all'articolo 3, comma 9 ( lavoratori con contratto collettivo dei proprietari di fabbricati) 4. Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.

30 Articolo 37 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti La Sicurezza 1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a: a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell'azienda.

31 Articolo 37 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti La formazione deve avvenire in occasione: a) della assunzione; b) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. La Sicurezza La formazione dei lavoratori deve essere periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi.

32 Articolo 37 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dall'entrata in vigore del presente decreto legislativo.

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