Corso di Antropologia filosofica a cura del prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Antropologia filosofica a cura del prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia."

Transcript

1 Corso di Antropologia filosofica a cura del prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia.

2 Realismo ingenuo: la percezione è una fotocopia della realtà: quello che percepiamo nel mondo fisico (percetto) corrisponde alla realtà percepita (fenomenico). Si può verificare il fenomeno dell assenza dell oggetto fenomenico: quello che esiste nel mondo fisico non compare a livello percettivo (figure mascherate o nascoste: mimetismo) Si può verificare il fenomeno dell assenza dell oggetto fisico: quello che percepiamo sul piano fenomenico che non esiste sul piano fisico (figure anomale). Si può verificare una discrepanza fra oggetto fisico e fenomenico

3 Input Ambientale (Stimolo Distale) Registro Sensoriale (Stimolo Prossimale, Organi di Senso) Selezione Tramite Attenzione Selettiva dell input Interessante Percezione-Riconoscimento

4 Perché abbia luogo una percezione si devono dare 3 condizioni: un pezzo di mondo che emetta e/o rifletta qualche tipo di energia (stimolo distale). un tipo di energia (fisica, chimica, meccanica ecc.) che sia in grado di modificare gli organi sensoriali (questa stimolazione che ricevono gli organi di senso viene detta stimolo prossimale). un sistema di elaborazione che sia in grado di decodificare e interpretare le modificazioni che l'energia ha prodotto negli organi di senso (dà luogo al percetto).

5 , La luce che viene riflessa dall oggetto arriva all occhio dell osservatore, 2 - forma un immagine sulla retina 3 - e genera impulsi elettrici nei recettori; 4 - gli impulsi nervosi viaggiano attraverso le fibre nervose, 5 - raggiungono il cervello 6 - dove vengono elaborati 7 - e il percettore vede l oggetto 4

6 Trasmissione neurale: vie tra la retina e il cervello. L informazione visiva si dirige verso la corteccia visiva (lobo occipitale). Incrocio nel chiasma ottico: la metà destra del campo visivo si proietta sulla metà sinistra di ogni retina. Occhi frontali, con buona visione stereoscopica (profondità).

7

8 Il test visivo che dimostra l esistenza del punto cieco. Il cervello cerca di riempire lo spazio vuoto con lo sfondo più probabile, prendendolo in prestito dai contorni dell area che non può essere osservabile. Osservate infatti l immagine seguente per rendervi conto di questo fenomeno

9 Coprite l occhio sinistro e, tenendo il foglio alla distanza di 30 cm circa dagli occhi, fissate la croce e contemporaneamente avvicinate lentamente il foglio al viso finché l immagine del punto scomparirà. Ripetete la prova con l occhio destro coperto: fissando il punto nero scomparirà la croce.

10 In questo caso la x viene sostituita dalla barra nera. Il sistema nervoso visivo compensa in qualche modo questo punto cieco e lo fa corrispondere a quello che lo circonda.

11 Partiamo dalla seguente domanda: come facciamo a riconoscere una lettera o una parola nonostante le diverse forme nelle quali può essere scritta? Riconoscere una configurazione visiva significa fare un confronto tra gli stimoli in arrivo e le informazioni presenti in memoria.

12 Questa teoria parte dal presupposto che nella nostra memoria sarebbe archiviato un numero enorme di sagome, ossia tutte quelle forme di oggetti che possiamo riconoscere. Oggetto = comparazione tra le sagome presenti in memoria e quelle presenti nell ambiente. Il risultato di questo processo è il riconoscimento dell oggetto

13 Mentre nella realtà esistono strumenti in grado di utilizzare questi sistemi di confronto (es. codici a barre). Ogni oggetto è caratterizzato da un particolare codice. La nostra memoria non può contenere un archivio con un enorme numero di configurazioni tali da permetterne il riconoscimento.

14 Questo significa che saremo in grado di conoscere il nostro amico anche se ha la barba più lunga. Oltretutto noi siamo in grado di formarci dei nuovi prototipi di oggetti pur non avendoli mai visti prima, integrando le caratteristiche di una determinata configurazione. Il problema è che questa teoria non spiega come si formano nella nostra memoria i prototipi e le modalità secondo le quali sono archiviati.

15 Secondo questa teoria il confronto avverrebbe tra alcune caratteristiche delle stimolo esterno e le proprietà archiviate in memoria. Il riconoscimento avverrebbe per stadi successivi, ossia: Rilevata così come appare sulla retina. La configurazione sarebbe sezionata analizzandone le proprietà che la costituiscono. L assemblaggio delle proprietà dello stadio precedente darebbe vita al riconoscimento cognitivo.

16 Nella comune osservazione visiva, gli spazi vuoti tra gli oggetti non vengono notati. Noi vediamo gli oggetti come entità dotate di forma, mentre gli spazi intermedi ne sono privi, salvo quando esercitiamo un certo sforzo e riusciamo a vedere i vuoti come figure.

17 La regione inclusacircoscritta è percepita come figura Diventa figura la regione convessa (favorisce l emergere della figura), rispetto a quella concava (tende a provocare la percezione di sfondo)

18 L area minore è percepita come figura Diventa figura la regione con gli assi orientati secondo le direzioni principali dello spazio percettivo, verticale e orizzontale

19 Quando nessuna di queste condizioni privilegia una parte del campo visivo rispetto alle altre, si ha una situazione di instabilità e una continua reversibilità del rapporto figura/sfondo.

20 Quando gli elementi di uno stimolo si muovono nella stessa direzione e alla stessa velocità, tendiamo a vederli come parti di un unico oggetto. Questo ci aiuta a distinguere un oggetto in movimento dallo sfondo.

21 Il sistema percettivo cerca di produrre percezioni il più possibile eleganti: semplici, ordinate, simmetriche, regolari e prevedibili. Il nostro sistema percettivo organizza gli stimoli nella forma più semplice possibile.

22 Illusione di Müller-Lyer

23 L appercezione di una semplice linea è al contempo auto attivazione, partecipazione del soggetto il quale anima la staticità delle forme lineari. Ma questo moto è percepito come una proprietà della linea stessa. Né consegue che tale tipo spiega le illusioni ottico geometriche, le quali fanno apparire una forma più o meno grande di quello che è in realtà a causa del movimento di ampliamento o comprensione insito nel processo. Un esempio di quanto detto mi sembra di poterlo indicare con la famosa illusione di Müller Lyer. I segmenti A e B hanno la stessa lunghezza, ma A viene percepito come minore di B.

24 La lettura è una complessa attività in cui entra in gioco la percezione, delle singole lettere, delle parole e delle frasi, ma la parte principale spetta alle funzioni superiori, in particolare al linguaggio. Il testo è esplorato a scatti, come l immagine. In ogni fissazione si vede bene solo un piccolo tratto di riga (span percettivo). La percezione del testo è discontinua (l esplorazione è a salti), selettiva (non tutto il materiale di una riga viene visto) e guidata dal cervello che si basa soprattutto sull esigenza di acquisire significati. Il cervello integra i dati frammentari raccolti nell esplorazione del testo basandosi essenzialmente sui significati.

25 Il nostro sistema visivo opera continuamente confronti e mette in relazione gli stimoli percepiti in modo da riconoscerli e semmai dargli un significato Ogni cosa quindi ha una funzione: il colore, il movimento, gli indici di profondità, la relazione fra gli elementi, la segmentazione figura sfondo, ecc. Queste informazioni (parallele) che vengono continuamente integrate ci permettono di vivere in un ambiente, anche a costo di interpretare l ambiente come in realtà non è.

LA PERCEZIONE Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO

LA PERCEZIONE Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO LA PERCEZIONE 1 Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO SENSAZIONE E PERCEZIONE La SENSAZIONE implica la registrazione e la codificazione degli stimoli ossia di tutte le forme di energia che colpiscono gli organi di

Dettagli

LA PERCEZIONE VISIVA. corso CAD A architettura quinquennale 2010/2011 condotto da daniela sidari

LA PERCEZIONE VISIVA. corso CAD A architettura quinquennale 2010/2011 condotto da daniela sidari LA PERCEZIONE VISIVA corso CAD A architettura quinquennale 2010/2011 condotto da daniela sidari NEL GUARDARE UN OGGETTO ENTRANO IN GIOCO: L ESPERIENZA VISSUTA LA MEMORIA TRADIZIONI E CULTURA L OCCHIO CHE

Dettagli

I Principi della percezione visiva I Principi della percezione visiva Grammatica Visiva 2

I Principi della percezione visiva I Principi della percezione visiva Grammatica Visiva 2 I Principi della percezione visiva I Principi della percezione visiva Grammatica Visiva 2 Semplicità La nostra mente tende a creare l immagine più semplice. Grammatica Visiva 2 Semplicità La nostra mente

Dettagli

Illusioni ottico - geometriche (9 di 10)

Illusioni ottico - geometriche (9 di 10) Illusioni ottico - geometriche (9 di 10) Illusioni ottico - geometriche (10 di 10) Gli inganni della percezione Quale fiducia dare agli organi di senso e alla percezione, che si fonda sui dati da essi

Dettagli

Come facciamo a vedere le cose così come le vediamo?

Come facciamo a vedere le cose così come le vediamo? LA PERCEZIONE È un processo psichico alla base della conoscenza del mondo fisico e di ogni attività cognitiva. È il risultato di un insieme di fattori che intervengono tra la stimolazione sensoriale e

Dettagli

Percezione. Germano Rossi ISSR 2011/12

Percezione. Germano Rossi ISSR 2011/12 Percezione Germano Rossi ISSR 2011/12 Percezione 1 Percezione Ci muoviamo nell ambiente, evitando gli ostacoli, verso una meta Manipoliamo gli oggetti e l ambiente che ci circonda (per scrivere usiamo

Dettagli

PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola

PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola SENSAZIONE Impressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde a una risposta immediata ad uno stimolo fisico di una data intensità. Le sensazioni possono

Dettagli

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini La visione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Elaborazione delle immagini anno accademico 2009 2010 Visione biologica ed elaborazione delle immagini La percezione

Dettagli

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A. 6. Lo spazio visivo Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo studente

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2016/2017

Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2016/2017 Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2016/2017 Design di prodotto prof. Jacopo Piccione 6/03/2017 LA PERCEZIONE VISIVA

Dettagli

Elaborazione SENSORIALE

Elaborazione SENSORIALE Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una

Dettagli

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione Paola Vocca Lezione 13: Conoscere l utente: visione Lucidi tradotti e adattati da materiale presente su http://www.hcibook.com/e3/resources/

Dettagli

ARTICOLAZIONE FIGURA SFONDO DELLA VICINANZA DELLA CONTINUITA DI DIREZIONE (O DELLA CURVA BUONA) DELLA CONTINUITA DELLA FORMA DELLA CHIUSURA

ARTICOLAZIONE FIGURA SFONDO DELLA VICINANZA DELLA CONTINUITA DI DIREZIONE (O DELLA CURVA BUONA) DELLA CONTINUITA DELLA FORMA DELLA CHIUSURA Il totale è più della somma delle parti ogni volta che alla nostra mente si propone la visione di un insieme, essa tende a strutturare il campo, a ordinare i frammenti in un assetto complessivo regolato

Dettagli

CHE COSA E? SCIENZE III. è una qualsiasi illusione che inganna l'occhio umano e non solo 25/10/2011

CHE COSA E? SCIENZE III. è una qualsiasi illusione che inganna l'occhio umano e non solo 25/10/2011 SCIENZE III CHE COSA E? è una qualsiasi illusione che inganna l'occhio umano e non solo UNA PROSPETTIVA FORZATA INGANNA L OCCHIO E FA APPARIRE IL RAGAZZO UN GIGANTE CHE SORREGGE LA TORRE DI PISA L ILLUSIONE

Dettagli

Affermazioni di partenza. La percezione dell informazione visiva. Chi è? Conoscere e Percepire. L immagine retinica

Affermazioni di partenza. La percezione dell informazione visiva. Chi è? Conoscere e Percepire. L immagine retinica Studio associato per i disturbi dello sviluppo e dell apprendimento Referente: Dott.ssa Rosiglioni R. Affermazioni di partenza La percezione dell informazione visiva Dr. Paolo Tacconella Dr.ssa Renza Rosiglioni

Dettagli

2. La percezione visiva

2. La percezione visiva 2. La percezione visiva Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo

Dettagli

La percezione dello spazio e della profondità

La percezione dello spazio e della profondità 23 Gennaio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La percezione dello spazio e della profondità Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

Lo Sviluppo Percettivo: scaletta degli argomenti

Lo Sviluppo Percettivo: scaletta degli argomenti : scaletta degli argomenti Definizione del processo percettivo Principali teorie Metodi di indagine Competenze visive del neonato e nel primo anno di vita Lo sviluppo percettivo visivo nel corso dell infanzia

Dettagli

La percezione visiva:

La percezione visiva: La percezione visiva: le sue leggi e le illusioni ottiche. Forma, colore, spazio, sono i principali componenti delle immagini. Entro i sei anni di vita, si formano alcuni meccanismi percettivi molto sofisticati

Dettagli

COMUNICARE con le IMMAGINI

COMUNICARE con le IMMAGINI COMUNICARE con le IMMAGINI 1 Prof. Andrea Pizzirani Facoltà di Lettere e Filosofia Scienze e tecnologie della comunicazione Università degli studi di Ferrara L esplorazione visiva Di un immagine non vediamo

Dettagli

Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni.

Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni. Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa Docente: Ricevimento: Esame: Testi di riferimento: Mirta Fiorio III piano, studio Prof. Paola Cesari mirta.fiorio@medicina.univr.it 045

Dettagli

COMUNICARE con le IMMAGINI

COMUNICARE con le IMMAGINI COMUNICARE con le IMMAGINI Teoria costruttivista o empirista (Helmholtz, Gregory) La percezione visiva (costruzione dell'immagine) avviene, di volta in volta, per confronto dinamico tra l'informazione

Dettagli

Come ad esempio in questa immagine, l occhio vede 4 gambe, invece ad un osservazione più attenta se ne vedono 8.

Come ad esempio in questa immagine, l occhio vede 4 gambe, invece ad un osservazione più attenta se ne vedono 8. Percezione Visiva Semplicità Il nostro cervello, quando vede un immagine cerca sempre di semplificarla il più possibile. La nostra percezione è sempre disposta ad organizzare ciò che vediamo in un insieme

Dettagli

Le costanze percettive (1 di 2)

Le costanze percettive (1 di 2) Le costanze percettive (1 di 2) Nonostante gli oggetti proiettino sulla nostra retina immagini diverse a seconda della distanza e della posizione che occupano, noi siamo in grado di riconoscerli come invarianti,

Dettagli

LA PERCEZIONE VISIVA (3)

LA PERCEZIONE VISIVA (3) LA PERCEZIONE VISIVA (3) 1 - ASPETTI FISIOLOGICI E PSICOLOGICI 2 - ARTICOLAZIONE FIGURA SFONDO 3 - PERCEZIONE DELLA PROFONDITA 4 - PERCEZIONE DEL MOVIMENTO 6 - REALTA ED ILLUSIONE 6.1 - Realtà fenomeniche

Dettagli

L A L U C E. Da cosa è dato il colore degli oggetti?

L A L U C E. Da cosa è dato il colore degli oggetti? L A L U C E La luce non ha colore, ma Newton, scoprì che se un raggio luminoso entrava in un prisma, questo veniva scomposto in una serie di colori, corrispondenti a quelli dello spettro visibile (ossia

Dettagli

La percezione dello spazio (1): indizi monoculari

La percezione dello spazio (1): indizi monoculari (1): indizi monoculari Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A. 3. La gestalt Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo studente

Dettagli

Sensazione. L uomo vive in un ambiente fisico ed è sottoposto ad un elevata varietà di stimoli.

Sensazione. L uomo vive in un ambiente fisico ed è sottoposto ad un elevata varietà di stimoli. Sensazione L uomo vive in un ambiente fisico ed è sottoposto ad un elevata varietà di stimoli. Il mondo si sbriciola intorno a noi in una infinità di stimolazioni Il Paradosso Assordati e assorbiti da

Dettagli

A complicare il nostro rapporto con le immagini (e a volte anche con la realtà) intervengono i cosiddetti inganni percettivi

A complicare il nostro rapporto con le immagini (e a volte anche con la realtà) intervengono i cosiddetti inganni percettivi REALTA E ILLUSIONE A complicare il nostro rapporto con le immagini (e a volte anche con la realtà) intervengono i cosiddetti inganni percettivi Chiaramente essi sono più facilmente realizzabili su una

Dettagli

Effetti psicoluminosi

Effetti psicoluminosi illuminotecnica 1 La visione Il dramma della visione ha tre attori: Effetti psicoluminosi la luce le superfici la mente umana Fabio Peron Università IUAV - Venezia Jan Vermeer, Il Geografo Università IUAV

Dettagli

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii)

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii) 20 Aprile 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Il contrasto La percezione del contrasto Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

Vedere il movimento. Occhio e Cervello Gregory

Vedere il movimento. Occhio e Cervello Gregory Vedere il movimento Occhio e Cervello Gregory I bordi della retina sono sensibili esclusivamente al movimento. Il movimento viene colto ma è impossibile discriminarne forma e colore Ancora + primitivo

Dettagli

Fragranze e profumi. Nova Fragranze per. The Fragrance Around Il senso dell olfatto. per. per. Novafragranze. Pettenon Cosmetics

Fragranze e profumi. Nova Fragranze per. The Fragrance Around Il senso dell olfatto. per. per. Novafragranze. Pettenon Cosmetics Novafragranze per Pettenon Cosmetics Nova Fragranze per per The Fragrance Around Il senso dell olfatto Fragranze e profumi 07 NOVEMBRE 2012 By Massimo Novati, senior perfumer Nova Fragranze srl IL SENSO

Dettagli

Lezione 1.1. Percezione. Percezione e Gestalt 04/10/2012

Lezione 1.1. Percezione. Percezione e Gestalt 04/10/2012 Lezione 1.1 Percezione e Gestalt Percezione Diverse teorie sulla percezione Per il momento diciamo che la nostra percezione è frutto della cognizione, ovvero il risultato di processi di elaborazione dell

Dettagli

Dimensioni delle sensazioni

Dimensioni delle sensazioni Dimensioni delle sensazioni SPAZIO dove? TEMPO quando? INTENSITA QUALITA quanto?? Modalità sensoriali Qualità Qualità Qualità I sistemi sensoriali Tipo di energia Modalità Stimoli Luminosa Vista Energia

Dettagli

Sensazione e percezione

Sensazione e percezione Sensazione e percezione Per valutare il criterio di decisione vengono presenta2 in varie prove s2moli di basse intensità, e in talune prove non sono presenta2 s2moli. Risposta sogge9o S2molo presente

Dettagli

Scuola di Fotografia

Scuola di Fotografia Scuola di Fotografia Divieto di riproduzione parziale o totale con qualsiasi mezzo del contenuto di questo documento. Il suo utilizzo è da intendersi a solo scopo personale ed è vietata la sua diffusione.

Dettagli

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie

Dettagli

Trasduzione sensoriale

Trasduzione sensoriale Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre

Dettagli

PERCEZIONE DEL MOVIMENTO PERCEZIONE DEL MOVIMENTO

PERCEZIONE DEL MOVIMENTO PERCEZIONE DEL MOVIMENTO movimento FISICO sempre relativo ad un sistema di riferimento movimento PERCEPITO sempre assoluto rispetto ad elementi considerati stazionari. Non e semplicemente conseguenza del movimento fisico (percezione

Dettagli

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA LE CONDIZIONI PER L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA Tecnicamente saper leggere significa essere capaci di discriminare

Dettagli

PSICOFISICA PSICOFISICA. Mirta Fiorio. Ambito di studio della psicofisica Definizione di SOGLIA Leggi psicofisiche Altre teorie

PSICOFISICA PSICOFISICA. Mirta Fiorio. Ambito di studio della psicofisica Definizione di SOGLIA Leggi psicofisiche Altre teorie PSICOFISICA Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PSICOFISICA Ambito di studio della psicofisica Definizione di SOGLIA Leggi psicofisiche Altre teorie Sensazione

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa

Dettagli

Principali teorie percettive

Principali teorie percettive Principali teorie percettive La teoria empiristica di Helmholtz (1867). I dati sensoriali sono parcellari e vengono integrati nella percezione dell oggetto grazie a meccanismi basati sull esperienza passata.

Dettagli

ACUITÀ VISIVA, DIOTTRIE E LENTI CORRETTIVE: TUTTO CIÒ CHE NON SERVE SAPERE PER GUARIRE LA VISTA

ACUITÀ VISIVA, DIOTTRIE E LENTI CORRETTIVE: TUTTO CIÒ CHE NON SERVE SAPERE PER GUARIRE LA VISTA ACUITÀ VISIVA, DIOTTRIE E LENTI CORRETTIVE: TUTTO CIÒ CHE NON SERVE SAPERE PER GUARIRE LA VISTA Ci proponiamo in questo articolo di gettare luce su tre argomenti sempre molto confusi e malcompresi: l acuità

Dettagli

I CINQUE SENSI. e i rispettivi organi

I CINQUE SENSI. e i rispettivi organi I cinque sensi I CINQUE SENSI e i rispettivi organi I sensi che vi presenteremo oggi sono tre : LA VISTA La vista è il senso mediante il quale è possibile percepire gli stimoli luminosi e, quindi: la figura;

Dettagli

Essendo LUCE ha proprietà sia di Onda che di Particella" (Quanti o Fotoni...per chi conosce l'esperimento di Aspect)

Essendo LUCE ha proprietà sia di Onda che di Particella (Quanti o Fotoni...per chi conosce l'esperimento di Aspect) Sui testi scientifici troviamo questa definizione: "Il colore è una qualità della RADIAZIONE ELETTROMEGNETICA che ha due entità fondamentali la LUNGHEZZA d'onda e l'energia Essendo LUCE ha proprietà sia

Dettagli

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6-7 marzo 2012 lezioni semiotica plastica percezione

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6-7 marzo 2012 lezioni semiotica plastica percezione Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro 6-7 marzo 2012 lezioni 22-23 semiotica plastica percezione Sommario 1. Leggi della Gestalt 2. Equilibrio visivo 2 di 50 Che cos

Dettagli

Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo

Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo 1904- in vita Ultimo degli allievi della scuola di Berlino. Allievo di K. Lewin e M.Wertheimer. 15/11/06 1 R. Arnheim noto in tutto il mondo per i suoi studi

Dettagli

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel tracciante radioattivo iniettato nell occhio trasporto anterogrado autoradiografia Le afferenze dai due occhi sono segregate anche

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. L atomo di Bohr 3. Il modello atomico

Dettagli

CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARTE e IMMAGINE - PRIMO ANNO COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARTE e IMMAGINE - PRIMO ANNO COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE ISTITUTO COMPRENSIVO G. Rodari 32035 SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e Fax 0437/858165-858182 C.F. 82003030259 segreteria@rodari.org - dirigenza@rodari.org - www.rodari.org CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

Obiettivi del percorso

Obiettivi del percorso Obiettivi del percorso Il percorso didattico qui esposto ha come obiettivo quello di far acquisire allo studente il concetto di velocità, attraverso la proposta di esperienze significative, già ampiamente

Dettagli

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo ENCEFALO L encefalo è costituito da: Tronco encefalico Bulbo Ponte mesencefalo cervelletto cervello Diencefalo (epi), (meta) ipotalamo talamo Telencefalo Nuclei della base Corteccia cerebrale Centro semiovale

Dettagli

I primi stadi della visione: strati interni della retina

I primi stadi della visione: strati interni della retina I primi stadi della visione: strati interni della retina Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Le malattie retiniche ereditarie

Le malattie retiniche ereditarie Le malattie retiniche ereditarie Deficit di vista Periferico: secondario ad una patologia che riguarda l occhio Centrale: secondario ad una patologia che coinvolge le vie visive retrochiasmatiche Cecita

Dettagli

La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e

La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e 1 La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e nel tempo per raggiungere un obiettivo. 2 Le capacità

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta ERIICA Gli organi di senso Cognome Nome Classe Data I/1 Gli organi di senso trasformano lo stimolo specifico in impulso elettrico. I recettori sensoriali di un certo tipo possono captare stimoli di natura

Dettagli

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Capitolo 8 La struttura dell atomo Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. La «luce» degli atomi 3. L atomo di Bohr 4. La doppia natura dell elettrone 5. L elettrone e la meccanica quantistica 6. L equazione

Dettagli

LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA OVVERO LA RAPPRSENTAZIONE DELLO SPAZIO

LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA OVVERO LA RAPPRSENTAZIONE DELLO SPAZIO LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA OVVERO LA RAPPRSENTAZIONE DELLO SPAZIO ------------ LO SPAZIO È CREATO DALLE COSE. PUÒ ESSERE PERCEPITO DAI NOSTRI OCCHI SOLTANTO IN PRESENZA DELLA LUCE. E UN VUOTO CHE CONTIENE

Dettagli

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari Assenza degli strati di cellule sovrapposte ai fotorecettori Fovea Acuità visiva massima Fotorecettori specializzati (coni) Circuiti neurali retinici

Dettagli

La Teoria della Relatività Ristretta. Prof. Michele Barcellona

La Teoria della Relatività Ristretta. Prof. Michele Barcellona La Teoria della Relatività Ristretta Prof. Michele Barcellona I Postulati della Teoria della Relatività ristretta Per risolvere le contraddizioni tra Meccanica ed Elettromagnetismo Einstein propose una

Dettagli

NELLA SUA INTEREZZA CHE FA PASSARE SOLO ALCUNI DEI SEGNALI ESTERNI E NE ESCLUDE ALTRI.

NELLA SUA INTEREZZA CHE FA PASSARE SOLO ALCUNI DEI SEGNALI ESTERNI E NE ESCLUDE ALTRI. LA REALTÀ FISICA ESTERNA NON VIENE MAI COLTA NELLA SUA INTEREZZA OGNI ORGANO DI SENSO È COME UNA SPECIE DI FINESTRA CHE FA PASSARE SOLO ALCUNI DEI SEGNALI ESTERNI E NE ESCLUDE ALTRI. OGNI RECETTORE NERVOSO

Dettagli

parte III analisi del testo lezione 11 semiotica plastica 2. Categorie, Simbolismo, Semisimbolico

parte III analisi del testo lezione 11 semiotica plastica 2. Categorie, Simbolismo, Semisimbolico Corso di Semiotica per la comunicazione Università di Teramo a.a. 2007/2008 prof. Piero Polidoro parte III analisi del testo lezione 11 semiotica plastica 2. Categorie,, Semisimbolico Sommario Categorie

Dettagli

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga CAPITOLO 1 INTRODUZIONE AI SENSORI IN FIBRA OTTICA 1.1 La sensoristica 1.1.1. Generalità I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di elaborazione e gestione, hanno un profondo

Dettagli

COME VEDIAMO I GRIGI

COME VEDIAMO I GRIGI COME VEDIAMO I GRIGI RIFLETTANZA Quando la luce colpisce un oggetto, parte di essa viene assorbita e parte riflessa Riflettanza percentuale di luce riflessa molto pigmento nero poco pigmento bianco superficie

Dettagli

CORSO IN OTTICA E OPTOMETRIA PSICOLOGIA DELLA VISIONE PRIMO CAPITOLO DEL LIBRO DI TESTO BRAIN AND THE GAZE

CORSO IN OTTICA E OPTOMETRIA PSICOLOGIA DELLA VISIONE PRIMO CAPITOLO DEL LIBRO DI TESTO BRAIN AND THE GAZE CORSO IN OTTICA E OPTOMETRIA PSICOLOGIA DELLA VISIONE PRIMO CAPITOLO DEL LIBRO DI TESTO BRAIN AND THE GAZE A cura di Marco Greco, Christian Fanciullo e Umberto Perlangeli Keats ci dà un valido spunto

Dettagli

COS E L ARTE???? COS E UN IMMAGINE???

COS E L ARTE???? COS E UN IMMAGINE??? ARTE E IMMAGINE COS E L ARTE???? COS E UN IMMAGINE??? LA PERCEZIONE VISIVA Le immagini che noi vediamo con gli occhi vengono percepite e rielaborate con la mente. Dipinti, disegni, fotografie, film,

Dettagli

FASE 1 In aula. Dalle carte d identità costruite da tutti gli alunni abbiamo ricavato un semplice grafico sulla provenienza abitativa.

FASE 1 In aula. Dalle carte d identità costruite da tutti gli alunni abbiamo ricavato un semplice grafico sulla provenienza abitativa. FASE 1 In aula Il percorso è stato preceduto da un fase iniziale di verifica e consolidamento dei prerequisiti e di alcuni strumenti già utilizzati nello scorso anno scolastico, quali l uso dei concetti

Dettagli

COME VEDIAMO GLI OGGETTI?

COME VEDIAMO GLI OGGETTI? Percezione visiva COME VEDIAMO GLI OGGETTI? CAPITOLO 5 «IL COLORE DELLA LUNA» Paola BRESSAN Ed. Laterza Dott.ssa Stefania Pighin - stefania.pighin@unitn.it Guardare significa vedere? - Secondo l accezione

Dettagli

COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola

COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola L'enciclopedia web wikipedia scrive: La composizione è l'atto o l'effetto del comporre oppure il modo in cui una cosa è composta. Il termine può quindi indicare,

Dettagli

SPAZIENNE +N3 distanza. Un progetto di Stefano Comensoli Nicolò Colciago Federica Clerici Alberto Bettinetti Giulia Fumagalli

SPAZIENNE +N3 distanza. Un progetto di Stefano Comensoli Nicolò Colciago Federica Clerici Alberto Bettinetti Giulia Fumagalli Un progetto di Stefano Comensoli Nicolò Colciago Federica Clerici Alberto Bettinetti Giulia Fumagalli L esposizione indaga il concetto di distanza come spazio d azione suscettibile di forma e definizione

Dettagli

LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI

LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria

Dettagli

Dalle figure solide alle figure piane

Dalle figure solide alle figure piane Pagina 1 di 9 Dalle figure solide alle figure piane Ogni solido è delimitato da un certo numero di figure piane. Queste figure, dette facce del solido, hanno due dimensioni: la larghezza e la lunghezza.

Dettagli

PROIEZIONI ASSONOMETRICHE

PROIEZIONI ASSONOMETRICHE ci permettono di disegnare un solido, che ha 3 dimensioni, su un foglio che ha 2 dimensioni PROIEZIONI ORTOGONALI PROIEZIONI ASSONOMETRICHE PROIEZIONI PROSPETTICHE Libro consigliato: Disegno Laboratorio

Dettagli

Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti

Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA Parte 3 Lo spazio Prof. Gianfranco Ciaschetti Solitamente, per spazio intendiamo un volume in tre dimensioni di estensione illimitata. In grafica,

Dettagli

della visione; funzioni relative alla percezione della luce e del colore, acuità

della visione; funzioni relative alla percezione della luce e del colore, acuità Esempio FUNZIONI CORPOREE Capitolo 2 (termine di primo livello) tratta delle Funzioni sensoriali e dolore e riguarda le funzioni dei sensi, vista, udito, ecc, e dolore; (nome del blocco) Funzioni visive

Dettagli

Giocare con gli occhi

Giocare con gli occhi Giocare con gli occhi 28 October 2016 Stimoliamo vista e cervello dei nostri bambini con le illusioni ottiche. Per comprendere ci vuole fantasia Le illusioni ottiche sono scherzi che il cervello gioca

Dettagli

Struttura dell atomo atomo particelle sub-atomiche - protoni positiva - neutroni } nucleoni - elettroni negativa elemento

Struttura dell atomo atomo particelle sub-atomiche - protoni positiva - neutroni } nucleoni - elettroni negativa elemento Struttura dell atomo L atomo è la più piccola parte dell elemento che conserva le proprietà dell elemento Negli atomi ci sono tre diverse particelle sub-atomiche: - protoni (con carica positiva unitaria)

Dettagli

Le Le ILL I U LL S U NI N IO IO

Le Le ILL I U LL S U NI N IO IO Le I LL U S N I IO Assimilazione dei Colori: la CHIAREZZA Il quadrato grigio in campo arancio sembra più scuro di quello in campo blu... in realtà sono Identici! L IRRADIAZIONE: Il quadrato Bianco in campo

Dettagli

Tes Te t Ver Ve o o o F o a F l a so

Tes Te t Ver Ve o o o F o a F l a so Test Vero o Falso 10 0do domande desuacu alcuni concetti cett base di Comunicazione Avanti 1 Una buona comunicazione dipende da ciò che si dice 2 1 Una buona comunicazione dipende da ciò che si dice Assolutamente

Dettagli

L USO DEL MICROSCOPIO OTTICO

L USO DEL MICROSCOPIO OTTICO L USO DEL MICROSCOPIO OTTICO Visualizzazione dei microrganismi La visualizzazione dei microrganismi richiede l uso del microscopio ottico o del microscopio elettronico. Il microscopio ottico composto in

Dettagli

DISPENSE DI PROGETTAZIONE OTTICA PROGETTAZIONE DI STRUMENTI OTTICI. Cap.5 STRUMENTI OTTICI

DISPENSE DI PROGETTAZIONE OTTICA PROGETTAZIONE DI STRUMENTI OTTICI. Cap.5 STRUMENTI OTTICI DISPENSE DI PROGETTAZIONE OTTICA PROGETTAZIONE DI STRUMENTI OTTICI Cap.5 STRUMENTI OTTICI Ing. Fabrizio Liberati Cap. 5 STRUMENTI OTTICI Gli strumenti ottici utilizzati direttamente dall occhio umano,

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria

La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria Corso di Principi e Modelli della Percezione! Prof. Giuseppe Boccignone! Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano! boccignone@di.unimi.it

Dettagli

SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO. Il sistema nervoso controlla ogni attività del nostro corpo compresi i movimenti involontari e comprende tutti gli organi dell'apparato nervoso che è composto dal SISTEMA NERVOSO CENTRALE e da quello PERIFERICO.

Dettagli

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno

Dettagli

Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso.

Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso. I cinque sensi Gli Organi di Senso Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, specializzate nel ricevere gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso. Gli Organi

Dettagli

The Garden of Earthly Delights, Bosh

The Garden of Earthly Delights, Bosh ATTENZIONE! The Garden of Earthly Delights, Bosh ATTENZIONE RECEZIONE PERCEZIONE MEMORIA breve termine Working memory MEMORIA lungo termine percetto output Parola immagine Azione Cos è l attenzione? è

Dettagli

VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA. FGE aa

VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA. FGE aa VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Organizzazione delle vie visive (corpo genicolato laterale, corteccia visiva primaria Campi recettoriali nei corpi genicolati laterali

Dettagli

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma 16 Maggio2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Alcuni fatti Il riconoscimento degli oggetti Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

Accessibilità percettiva: il caso dei daltonici.

Accessibilità percettiva: il caso dei daltonici. Comune di Genova comevedonoidaltonici.com Ordine degli Ingegneri Della Provincia di Genova Accessibilità percettiva: il caso dei daltonici. In collaborazione con Stefano De Pietro Iniziativa Come vedono

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI DONGO curricolo verticale per la scuola primaria Area di apprendimento: MATEMATICA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI DONGO curricolo verticale per la scuola primaria Area di apprendimento: MATEMATICA IL NUMERO ISTITUTO COMPRENSIVO DI DONGO curricolo verticale per la scuola primaria Area di apprendimento: MATEMATICA - opera con numeri naturali e decimali - utilizza il calcolo scritto e mentale 1 2 ordinare

Dettagli

cervello e comportamento linguaggio

cervello e comportamento linguaggio cervello e comportamento linguaggio 1 cervello e comportamento processi mentali: coscienza, apprendere, ricordare, basi biologiche? neuroscienze spiegano il comportamento in termini di attivitá cerebrali

Dettagli