Città di OLBIA. Rete Telematica Metropolitana. Dott. Sebastiano Bellu Ing. Sergio Usai Ing. Gabriella Palermo. Progetto Definitivo

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1 Rete Telematica Metropolitana Città di OLBIA Progetto Definitivo Dott. Sebastiano Bellu Ing. Sergio Usai Ing. Gabriella Palermo C o m u n e d i O l b i a V i a D a n t e / 5 /

2 Progetto definitivo per la realizzazione della Rete Telematica Metropolitana del Comune di Olbia Versione 1.0 Date: 05/04/2013 Figura 1 - Tracciato MAN Pag. 1 di 36

3 Indice 1. Oggetto dell'intervento Acronimi Abbreviazioni Definizioni Panoramica generale della Rete Telematica Sedi coinvolte Modalità di collegamento dell infrastruttura alla RTR Concessione fibre ottiche Caratteristiche della soluzione tecnica Topologia di rete Evoluzione delle Reti Ottiche Limiti del trasporto La tecnologia DPT/RPR La tecnologia Resilient Ethernet Protocol (REP) Ipotesi Soluzione Progettuale Protocolli di Routing Tecnologia MPLS Qualità del Servizio (QoS) Caratteristiche delle apparecchiature Hardware e Software Caratteristiche del nodo di backbone Caratteristiche del nodo di petalo Pag. 2 di 36

4 3.4. Soluzioni migliorative forniture Hardware/Software Modalità realizzative dell intervento Organizzazione del Team di lavoro Organizzazione degli strumenti Realizzazione dell Infrastruttura in fibra Cavo in fibra ottica Giunzioni, Diramazioni e Spillamenti Lavori opere civili e scavi Operazioni di posa dell infrastruttura all interno della minitrincea Riempimento Ripristini della minitrincea Pozzetti Rispetto delle prescrizioni per l esecuzione dei lavori su strada Installazione e configurazione apparecchiature hardware e software Collaudo e certificazione della rete Collaudo delle tratte ottiche Collaudo del sistema Pag. 3 di 36

5 Document History: Version Date Prepared/Modified by Changes comparing to previous versions /04/2013 Dott. Sebastiano Bellu First release Ing. Sergio Usai Review & Approval Review Name Date Approved /04/2013 Ing. Gabriella Palermo Dott. Sebastiano Bellu Ing. Sergio Usai Pag. 4 di 36

6 1. Oggetto dell'intervento Il Comune di Olbia intende dotarsi di una infrastruttura che consenta l interconnessione in fibra ottica, offrendo standard qualitativi e prestazionali di alto livello in grado di erogare servizi integrati. Tale soluzione consentirà di connettere le sedi comunali tra esse integrandole in modo da permettere la fruizione condivisa delle risorse. La soluzione tecnica consiste nella realizzazione di un infrastruttura a 10GB Ethernet, che prevede la realizzazione di un backbone per il collegamento di due sedi master e del collegamento delle altre sedi in maniera seriale. La scelta architetturale prevede ampi margini di modularità ed espandibilità che assicurano l'efficacia dell'investimento anche nel medio-lungo periodo. Infatti lungo il percorso saranno previsti e realizzati ulteriori punti di spillamento, per consentire le future espansioni dell'infrastruttura stessa. Si sottolinea, inoltre, come le tratte fisiche della rete sono state disegnate per passare il più vicino possibile ai plessi scolastici, anche quelli provinciali (Scuole Superiori), in modo tale che in futuro sia più facile una estensione della MAN per connettere le scuole e garantire servizi a valore aggiunto come nuovi servizi multimediali e ampliare l offerta didattica, oltre che nella riduzione di alcune spese legate ai costi della telefonia, sia per il traffico voce attraverso il VoIP, che per il traffico dati andando ad eliminare i costi per l attestazione di ADSL nelle scuole. La rete che verrà implementata, sarà caratterizzata da alti livelli di eccellenza sia per quanto riguarda gli standard di sicurezza che per quanto riguarda la granularità della Qualità del Servizio, che per quanto riguarda la resilienza dell infrastruttura, andando a realizzare una rete in grado di convergere in meno di 50 ms. Per la realizzazione dei nodi di backbone verranno utilizzati apparati appartenenti alla fascia Carrier Class, mentre per quanto concerne le sedi periferiche, verranno utilizzati apparati Metro. La scelta degli apparati ricadrà su un brand di indubbia qualità tecnologica ed affidabilità, ed in grado di fornire un pacchetto completo che comprenda anche il sistema di Management per garantire il monitoraggio e la gestione della rete implementata. Tale orientamento, faciliterà la gestione quotidiana dell infrastruttura da parte del personale interno. Pag. 5 di 36

7 1.1. Acronimi ATM BMA BMG CdG CE CoS CPU DB FO HW ICT IETF IP KPI KPO LAN MAN MIB MPLS OS OSS P PE PKI POP QoS RFC RTC RTR SI SLA SOC SPC SW TLC VPN VLAN WAN WLL xdsl Asynchronous Transfer Mode Banda Massima in Accesso Banda Minima Garantita Centro di Gestione della rete Customer Edge router Class of Service Central Processing Unit Data Base Fibra Ottica Hardware Information and Communication Technology (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) Internet Engineering Task Force Internet Protocol Key Performance Indicator Key Performance Objective Local Area Network Metropolitan Area Network Management Information Base Multi-Protocol Label Switching Operating System Operational Support Systems Provider router Provider Edge router Public Key Infrastructure Point Of Presence Quality of Service Request For Comment Rete Telematica Comunale Rete Telematica Regionale Sistema Informativo Service Level Agreement Security Operation Center Sistema Pubblico di Connettività Software Telecomunicazioni Virtual Private Network Virtual LAN Wide Area Network Wireless Local Loop x Digital Subscriber Line Pag. 6 di 36

8 1.2. Abbreviazioni 1.3. Definizioni La seguente tabella contiene la definizione di alcuni termini usati nel documento. Nome Definizione Riferimenti [1] Sito ufficiale Comune di Olbia: [2] Sito Regione Sardegna: [3] PEC comune di Olbia: [4] Allegati [1] Elenco Elaborati Pag. 7 di 36

9 2. Panoramica generale della Rete Telematica Il Comune di Olbia intende realizzare una RTM di circa 26 KM, che coinvolge 41 sedi: 21 sedi comunali 10 sedi della Regione Sardegna 10 sedi di altre amministrazioni 2.1. Sedi coinvolte Nelle tabelle seguenti sono elencate le sedi interessate dall intervento divise in sedi comunali, sedi regionali e sedi di altre amministrazioni pubbliche. SEDI COMUNALI C01 Palazzo Civico Via Dante 1 [MASTER1] C04 Ex Mattatoio C05 Comune sede Poltuquadu C07 Olbia Expò C08 Palazzetto dello Sport Fausto Noce C09 Ex Artiglieria C11 Scuola Elementare San Simplicio C12 Scuola Media Armando Diaz C13 Scuola Media n.1 EttorePais C14 Scuola Elementare Via Nanni C15 Scuola S. Maria C16 Scuola Elementare Isticcadeddu C17 Scuola Media Isticcadeddu C18 Scuola Via Vignola C19 Scuola Via Veronese C20 Scuola Media Via Vicenza C21 Scuola Elementare via Modena zona Poltuquadu C22 Scuola Media Via Leonardo Da Vinci C24 Scuola Elementare via Roma C25 Scuola Elementare Maria Rocca C26 Urban Center [Master2] SEDI R.A.S. R01 R03 R04 R05 R06 ARST Sede Territoriale Ospedale San G. di Dio RAS CRFP Servizio Territoriale della Gallura via Vittone RAS Corpo Forestale Pag. 8 di 36

10 R07 RAS AREA Distaccamento di Olbia via Barcellona R02 RAS ARST vecchia sede Corso Umberto n.166/d R09 RAS ASL 2 R10 RAS ARGEA SUT area Gallura T01 POP TelecomItalia via Palladio SEDI ALTRE AMMINISTRAZIONE A01 Sede Provincia Via Nanni A03 Abbanoa Via Macerata A04 Uffici Giudiziari Via Vena Fiorita A05 Soprintendenza Archeologica Via Macerata A06 I & G Gallura Via Macerata A08 Consorzio Area Marina Protetta Via Porto Romano A09 Nuova Sede Questura Via Copenaghen A21 Carabinieri Aeroporto via degli Astronauti A20 Liceo Artistico A18 Carabinieri Olbia Centro 2.2. Modalità di collegamento dell infrastruttura alla RTR La rete implementata verrà collegata alla RTR per mezzo della realizzazione di un link in fibra ottica che collegherà il nodo R2 della nuova rete con la centrale Telecom nella quale è presente un POP dell RTR. Dalla planimetria è possibile vedere il link fra la rete metropolitana ed il POP dell RTR Concessione fibre ottiche Il comune di Olbia intende realizzare l infrastruttura di trasporto impiegando un cavo ottico costituito da 6 tubetti da 8 fibre ciascuno, per un totale di 48 fibre ottiche al fine di poter concedere in uso gratuito 2 tubetti alla Regione. Quindi si intende concedere alla Regione, in uso gratuito, un numero di 8 fibre ottiche in più rispetto al minimo richiesto di 8 fibre. La modalità con la quale verrà realizzata la rete prevede il rilegamento seriale ad anello di tutte le sedi per mezzo di 8 fibre. Le rimanenti 8 fibre ottiche saranno rese disponibili su tutta la tratta ma verranno terminate solo sul nodo R2 identificato come possibile punto di incontro fra i due ring sui cui sono distribuiti le sedi regionali. Si precisa che si esclude l utilizzo della micro-fibra, in quanto richiedendo cavidotti proprietari, perciò vuoti, non si hanno problemi di spazio nell infilare il cavo in fibra, quindi non c è una necessità contingente. Inoltre essendo strutturalmente più delicate, garantiscono un ciclo di vita inferiore. Pag. 9 di 36

11 Ancora, comporta costi maggiori nella manutenzione e riparazione da guasti e maggiori difficoltà tecniche nella realizzazione di future possibili derivazioni. Pag. 10 di 36

12 3. Caratteristiche della soluzione tecnica Nel presente capitolo verrà descritta la topologia di rete del sistema e le caratteristiche tecniche degli apparati che saranno impiegati per la realizzazione della rete Topologia di rete L architettura di rete identificata per la realizzazione dell infrastruttura della RTC, sarà definita sulla base delle tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel mercato. L architettura di rete prevede una rete distribuita su tre livelli (Core, Distribution e Access) di cui il BackBone rappresenta il livello di Core. Il livello di Distribution è rappresentato da apparati dislocati nelle varie sedi, mentre il livello di accesso sarà oggetto di evoluzione futura. L architettura proposta garantirà: Resilienza; Robustezza; Scalabilità; Performance; Sicurezza; Affidabilità; La rete proposta per implementare l infrastruttura della RTC avrà una struttura logica di rete composta da un doppio anello di Backbone in tecnologia 10-GigabitEthernet, e due petali realizzati in tecnologia 10-GigabitEthernet. Pag. 11 di 36

13 Di seguito è riportato lo schema di principio che descrive il funzionamento della Rete. Figura 2 - Schema di Principio Come si può dedurre dallo schema di principio sopra riportato, dagli apparati di backbone (connessi tra di loro ad anello) vengono sviluppati due petali, ottenuti dall interconnessione degli Switch di Distribuzione collegati in modalità seriale, che parte da un nodo di backbone e termina su un diverso nodo di backbone. Questa scelta di progettazione garantisce una maggiore robustezza ai guasti, più di quanto non possa essere garantito da una topologia in cui i petali si aprono e si chiudono sullo stesso nodo di Backbone. In linea generale la scelta della topologia proposta è stata pensata al fine di impiegare, massimizzare e valorizzazione la tecnologia REP con l integrazione della suite MPLS, che da diversi anni è diventata lo standard di riferimento nelle reti geografiche dei Service Provider di tutto il mondo. La scelta di tali tecnologie, è valorizzata da alcune feature fondamentali quale il Virtual Private LAN Service (VPLS), che emula un segmento di LAN attraverso MPLS. Il VPLS crea una o più reti LAN che possono essere trasportate in maniera trasparente. Ogni segmento di LAN, ovviamente, è completamente separato dagli altri segmenti LAN emulati. Pag. 12 di 36

14 La soluzione proposta non è un servizio EoMPLS, che risulta essere un servizio punto a punto, ma un servizio VPLS che emula una LAN punto-multipunto e che pertanto può sostenere la replica di frame broadcast e multicast Evoluzione delle Reti Ottiche L aumento di richiesta di servizi e della loro complessità ha generato un rapido e costante aumento delle richieste di banda nelle Reti Metropolitane e backbone di trasporto. Ovviamente anche l infrastruttura da implementare è soggetta a questo tipo di limitazioni, rendendo evidente il limite delle infrastrutture di rete esistenti, basate in gran parte su tecnologie Ethernet. Queste tecnologie sono però ancora utilizzate, nella grande maggioranza delle installazioni, per creare la piattaforma di trasporto di livello 2 delle informazioni. L inefficienza rilevata, associata al trasporto di crescenti moli di traffico dati su reti ottimizzate per il traffico voce, rende difficile l implementazione di nuovi servizi e accresce il costo associato all aumento della capacità trasmissiva Limiti del trasporto Da molti considerate le uniche alternative possibili, le tecnologie di rete a commutazione di pacchetto, Ethernet in testa, si sono rapidamente diffuse nell ambito locale (LAN) e in quello metropolitano (MAN). Nonostante Ethernet sia efficiente nel trasporto di grandi moli di dati, è stata tuttavia sviluppata in origine per topologie di rete "a bus, stella o ad albero. L accesso e la gestione della trasmissione sul mezzo fisico è definito dal protocollo Ethernet, che ottimizza la gestione della banda condivisa. Molte reti metropolitane (MAN) hanno, invece, una topologia ad anello creata per rendere affidabile l infrastruttura attraverso un meccanismo nativo della tecnologia SDH pensato per il "Fast Recovery" in caso di guasto sull anello. Ovvero, se si verifica un interruzione dell anello, il meccanismo consente il ripristino della connettività tramite un percorso alternativo entro 50 ms dall interruzione del link, garantendo la trasparenza all utilizzatore del problema avvenuto sulla rete. Ethernet non possiede un meccanismo analogo; la ridondanza su una rete Ethernet ad anello poteva essere ottenuta a livello 2 sfruttando il protocollo Spanning Tree, usato per evitare i loop di rete, che risulta però relativamente lento perché, in caso di guasto, la notifica dell interruzione deve propagarsi a tutti i nodi prima che il meccanismo entri in azione. Pag. 13 di 36

15 SDH, al contrario di Ethernet, non è così efficiente nella gestione della banda, poiché definisce tra i nodi dell anello circuiti punto-punto con banda fissa, che viene allocata anche se non vengono trasmessi dati. In sostanza, per ogni circuito è necessario dedicare una porzione di banda anche se questa non sarà utilizzata La tecnologia DPT/RPR Per cercare di risolvere il problema del limite del trasporto, la ricerca del settore delle telecomunicazioni ha portato alla realizzazione della tecnologia DPT (Dynamic Packet Transport). DPT è una soluzione innovativa in ambito IP+Optical che unisce l'intelligenza dell'ip ai pregi della larghezza di banda dei Ring Optical. Attraverso la connessione diretta dell'ip alla fibra, la soluzione DPT elimina gli strati protocollari (e fisici) inutili, consentendo ai services providers di ottimizzare le proprie reti per il traffico IP per trarne il massimo dell'efficienza. La tecnologia DPT fornisce una soluzione altamente scalabile per l'aggregazione del traffico IP proveniente dai numerosi POP (Points of Presence) e nello stesso tempo mantiene l'elevata ridondanza tradizionalmente associata alle tecnologie SONET/SDH. Inoltre, la soluzione DPT consente di sfruttare al meglio le potenzialità delle reti in fibra ottica, con livelli minimi di stratificazione dei dispositivi, garantendo la flessibilità di aggiornare, in modo economico e rapido, un nuovo ring IP metro dove richiesto La tecnologia Resilient Ethernet Protocol (REP) Il protocollo REP, è stato introdotto garantire la convergenza nei tempi richiesti dalle nuove applicazioni in ad alta velocità. Caratteristica fondamentale del REP è quella di garantire la convergenza delle reti e delle applicazioni entro 50 ms. Il REP è un protocollo che si integra facilmente all interno delle reti Ethernet esistenti. Pag. 14 di 36

16 3.2. Soluzione Progettuale La conformazione della rete metropolitana della Città di Olbia prevede una coppia di doppi anelli controrotanti di velocità di 10 Gbps ciascuno per la costituzione del backbone logico e con dei petali in tecnologia 10-GigabitEthernet. Come illustrato in figura, l architettura prevista è realizzata con questa tecnologia di nuova generazione rappresentata da un backbone in tecnologia REP costituito da routers provvisti di appositi moduli hardware e software inseriti in un anello costituito da 2 copie di fibre ottiche, nelle quali la trasmissione avviene in senso inverso dell una rispetto all altra. Dai Routers di backbone vengono sviluppati uno o più petali in tecnologia 10-Gigabit Ethernet che tramite l utilizzo di una coppia di fibre, arrivano agli switch metropolitani che vengono collegati in modalità seriale, fino a terminare su un diverso nodo di backbone. In particolare la scelta progettuale prevede la creazione di un Backbone costituito da due doppi anelli 10-Gbps realizzati tramite l utilizzo di 4 fibre ottiche e un router di BACKBONE per ogni nodo primario (Sede Master 1 e Sede Master 2 da identificare entrambe), con caratteristiche tali da garantire altissime prestazioni, affidabilità e funzionalità. La scelta degli apparati di backbone sarà orientata alla scelta di apparati modulari che permettano una estrema flessibilità e duttilità anche in funzione di successive integrazioni, offrendo pertanto elementi di estremo vantaggio competitivo, in un contesto articolato ed in forte evoluzione. Pag. 15 di 36

17 L adozione di questi Nodi Primari garantirà una banda totale disponibile di 20-Gbps ed una completa ridondanza del Backbone in grado di garantire assoluti livelli nelle prestazioni, resilienza, disponibilità ed affidabilità Protocolli di Routing I protocolli di routing costituiscono un aspetto fondamentale per il funzionamento, l ottimizzazione, la stabilità, le prestazioni delle reti. Il loro ruolo primario è quello di individuare i percorsi disponibili nella rete per raggiungere un determinato indirizzo che può rappresentare un server, un computer, un apparato di rete. E quindi nelle responsabilità di questi protocolli fare in modo che diversi percorsi possano essere utilizzati contemporaneamente in modo da bilanciare il carico dei dati su di essi, oppure fare in modo che, in caso di interruzione di una via, né venga rapidamente individuata una alternativa per raggiungere la destinazione prefissata Tecnologia MPLS Per garantire la possibilità di veicolare traffico IP provenienti da diverse Istituzioni (altre Pubbliche Amministrazioni, Enti etc.), o in generale per garantire una differenziazione delle diverse tipologia di traffico con particolari feature, quali ad esempio la gestione ottimizzata dei percorsi, la banda trasmissiva, la QoS (Quality of Service) ed altro, dovrà essere implementato un substrato MPLS. Di seguito riportiamo una breve trattazione. La caratteristica più innovativa della tecnologia MPLS è legata infatti non solo dall'introduzione di un nuovo meccanismo di inoltro dei pacchetti, quanto da ulteriori possibilità di realizzare un layer superiore con un backbone condiviso delle Reti Private Virtuali any to any (VPN, Virtual Private Networks), gestibili senza alcuna limitazione dovuta alla sovrapposizione dei piani di indirizzamento IP privati o pubblici dei Clienti, e con una sicurezza del tutto paragonabile a quella delle reti Frame Relay / ATM. Riepilogo dei vantaggi dell architettura MPLS: Segregazione e riservatezza del traffico di ciascuna VPN paragonabile a quella offerta dalle reti ATM/FR; Trattamento differenziato del traffico (QoS); Possibilità di realizzare su ogni singolo accesso, una connettività any-to-any tra le sedi del Cliente, con conseguente ottimizzazione della banda a disposizione del Cliente; Pag. 16 di 36

18 Supporto del piano di indirizzamento IP privato della LAN del Cliente; Trasparenza ad un eventuale uso di crittografia, implementata end-to-end tra le sedi; Ampia scalabilità rispetto al numero di sedi per singola VPN; Poiché l'inoltro dei pacchetti avviene con il meccanismo delle etichette e non dell indirizzamento IP, questo sarà completamente gestito dagli amministratori della rete, la separazione fra le reti ed il traffico dei vari utilizzatori è totale, e non è possibile ad un utilizzatore comunicare con una sede di un altro utilizzatore o intercettarne il traffico. La gestione di piani di indirizzamento IP risulta quindi ottimizzata e garantita con modalità non paragonabili ad altre tipologie di protocolli di routing Qualità del Servizio (QoS) Figura 3 - Implementazione QoS Esempio di implementazione della QoS e dei mappaggi delle aree tecnologiche Ethernet /MPLS/SRP. Pag. 17 di 36

19 E altresì importante sottolineare che attraverso la stratificazione della rete attraverso VLAN ed VPN, MPLS è possibile impostare valori di banda disponibile per ognuna delle reti configurate così da creare una rete virtuale con specifiche caratteristiche sia di estensione geografica che di banda disponibile. All interno di ognuna di queste reti continua a rimanere valido l utilizzo della QoS per la differenziazione della classe di servizio delle tipologie di traffico Caratteristiche delle apparecchiature Hardware e Software Di seguito si illustreranno le caratteristiche delle apparecchiature che dovranno essere impiegate per l implementazione del progetto della RTC di Olbia Caratteristiche del nodo di backbone Sistema Operativo modulare progettato per ambiente Service Provider ad alta affidabilità, flessibilità ed elevate performance. Sistema completamente distribuito: dovrà lavorare in modalità completamente distribuita. Questo significa che tutte le decisioni di forwarding dei pacchetti e relative azioni verranno effettuate in ciascuna Linecard. Le schede Ethernet saranno quindi equipaggiate con Switch Processor. La natura distribuita dovrà fornire estrema scalabilità a funzionalità quali BFD e MC-LAG per elevata affidabilità e convergenza e controllo delle performance di rete. Efficienza operativa e hardware ridondato: dovrà fornire una infrastruttura dove tutte le parti comuni sono completamente ridondate in alcuni nodi, quali Route Switch Processor (RSP), fan alimentatori. Inoltre la piattaforma dovrà essere progettata in modo che la potenza venga utilizzata in funzione delle reali esigenze di equipaggiamento del sistema in modalità pay-asyou-grow. Il backplane del sistema dovrà fornire connettività per tutte le linecard. Il sistema dovrà avere un backplane in grado di erogare sino a 400Gbps di banda full-duplex per ogni singola line card alloggiata nel sistema. Le switch fabric dovranno fornire una capacità di almeno 180 Gbps/slot full duplex. Inoltre, il sistema dovrà essere pronto per sostenere un traffico concorrente pari a 3.2Tbps. Le linecard saranno responsabili del packet forwarding (distribuito). Ciascuna linecard Ethernet dovrà fornire elevata QoS gerarchica e supporto simultaneo per servizi e funzionalità sia L2 che L3, abilitando l operatore a testare e implementare una singola linecard per ogni tipo di servizio, riducendo gli investimenti, spese operative ed i tempi per sviluppare ed implementare nuovi servizi. Pag. 18 di 36

20 Il sistema dovrà essere in grado di ospitare linecard Ethernet con caratteristiche fino a 384k code, 32,000 interfacce, 1 milione di rotte, 1 milione di indirizzi MAC e VPN garantendo un nuovo livello per densità di servizi ed uso ottimizzato degli asset di rete. Ciascuna linecard Ethernet da installare all interno dell apparato dovrà supportare: Egress queues: 8 per porta Policers: 8000 EFPs: Backpressure e Flow Control La soluzione proposta dovrà garantire che i pacchetti prioritari e il traffico di control plane siano protetti anche in condizioni di traffico low priority estremamente elevato implementando combinazione intelligente di backpressure, flow-control e accodamento in ciascuna interfaccia da chip a chip nel percorso di forwarding Funzionalità principali di QoS H-QoS scalabile per utente con supporto dell enforcement del SLA in ingresso e uscita Scheduling delle priorità multilivello per applicazioni voce e video per minimizzare jitter, latenza e packet loss Propagazione della priorità per assicurare l integrità del servizio voce e video attraverso tutti i livelli gerarchici anche in condizioni di picco e carico di traffico. Il sistema dovrà essere in grado di gestire densità di code: 384k code per linecard (256k egress & 128k ingress), 256k policers individuali per linecard (2-rate/3-color o 1-rate/2-color) Doppia priority queue con completa propagazione della priorità per garantire latenza e jitter minimi per tutte le classi di traffico prioritario 3 million queues per system Class-Based Weighted Fair Queuing (CBWFQ) Weighted Random Early Detection (WRED) Priority Queuing with propagation 2-rate 3-color (2R3C) Policing Modular QoS CLI (MQC) 4-level H-QoS In-Service Modification Pag. 19 di 36

21 MQC discard-class e qos-group constructs Service policy applicabile su base EVC Funzionalità principali dell apparato Sistema operativo modulare (i package non utilizzati non vengono caricati in memoria). I processi dovranno lavorare in un ambiente a memoria protetta (un processo non può corrompere la memoria di un altro processo); utilizzo limitato di memoria condivisa. Preemptive Multitasking: i processi ad alta priorità potranno interrompere i processi a più bassa priorità; inoltre, i processi ad alta priorità potranno elaborare per un predeterminato tempo e poi continuare a funzionare a priorità inferiore, determinando un comportamento predicibile dell esecuzione. Video-ready: Replica intelligente multi-stage. Il traffico multicast potrà essere replicato in diversi punti dell apparato (linecard, fabric) in modo da ottimizzarne l albero di replica ed evitare congestioni. Prestazioni multicast line rate. All interno della fabric code dovrà essere possibile separare unicast e multicast per garantirne la banda anche in caso di congestione. H-QoS: 4 livelli con garanzia della propagazione di priorità Netflow: Le linecard dovranno integrare le funzionalità di Netflow, senza necessità di schede o moduli aggiuntivi, consentendo tra l altro di effettuare, attivando un opportuna licenza, il monitoring dei flussi video basati su IP o RTP. Supporto EVC Caratteristiche del nodo di petalo Il nodo di petalo che sarà oggetto della fornitura dovrà supportare il Resilient Ethernet Protocol (REP) o protocollo equivalente in modo da consentire convergenza veloce e predicibile su reti L2 Carrier Ethernet, in particolare, dovrà fornire convergenza tipiche nell ordine di ms con valori massimi di 250ms in scenari particolari. Tali tempi sono considerati adeguati ai servizi ed applicazioni che dovranno essere fruite sulla nuova rete. Il REP permetterà di limitare le aree di utilizzo dello Spanning Tree e può interoperare con esso. Pag. 20 di 36

22 Per un utilizzo ottimale della rete il REP permetterà inoltre di effettuare il load balancing per gruppi di VLAN Resilient Ethernet protocol Il REP o protocollo equivalente fornirà: Convergenza veloce e affidabile: Tempistiche di convergenza da 50 a 250ms Funzionamento veloce anche in reti di grandi dimensioni Configurazione manuale con situazione di failover predicibile Coesistenza con Spanning Tree Notifica di cambi topologici da REP da STP VLAN load balancing Semplicità di configurazione e troubleshoot Caratteristiche Software Dovrà avere la possibilità di supportare le seguenti feature software: Layer 2: 802.1d, 802.1q Ethernet Virtual Circuit (EVC) Ethernet OAM (802.1ag, 802.3ah, E-LMI) MST, REP, Flexlink Synchronous Ethernet MPLS MPLS traffic engineering (TE) and Fast Reroute (FRR) MPLS OAM MPLS VPN Ethernet over MPLS (EoMPLS) Pseudowire redundancy Scalable L2 Services EVC architecture L2 VPN support EoMPLS Pag. 21 di 36

23 REP, Flexlink E-OAM (CFM8.1, E-LMI, 802.3ah) SynchE Ethernet Services Ethernet Virtual Connections (EVCs): QinQ Selective QinQ Inner and Outer VLAN classification IEEE bridging Layer 2 Protocol Tunneling (L2PT) Hierarchical VPLS (H-VPLS), Virtual Private Wire Service (VPWS), Ethernet over MPLS (EoMPLS), pseudowire redundancy Protocolli supportati Dovrà avere la possibilità di supportare i seguenti standard e protocolli: IEEE 802.1s IEEE 802.1w IEEE 802.3ad IEEE 802.3ah IEEE 802.1ag IEEE 802.3x full duplex on 10BASE-T, 100BASE-TX, and 1000BASE-T ports IEEE 802.1D Spanning Tree Protocol IEEE 802.1p CoS classification IEEE 802.1Q VLAN IEEE BASE-T IEEE 802.3u 100BASE-T IEEE 802.3ab 1000BASE-T IEEE 802.3z 1000BASE-X BFD for OSPF, IS-IS, BGP, VRRP IP routing: Static, RIP versions 1 and 2, OSPF, BGPv4, PIM-SM, and PIM-DM (metro IP access only) Management: SNMP versions 1, 2, and 3 Pag. 22 di 36

24 Layer 3 Services Layer 3 Routing IPv4 Routing (Border Gateway Protocol [BGP], Intermediate System-to-Intermediate System [IS-IS], and Open Shortest Path First [OSPF]), Virtual Router Redundancy Protocol (VRRP) MPLS Label Distribution Protocol (LDP), Targeted LDP (T-LDP), Resource Reservation Protocol (RSVP), Differentiated Services (DiffServ)-aware traffic engineering, MPLS L3VPN MPLS traffic engineering (including TE-FRR) MPLS VPN VRF-Lite FRR Protection SLA and management IP-SLA SNMP MIB QoS Up to 4000 egress queues per system Class-Based Weighted Fair Queuing (CBWFQ) Priority Queuing 2-rate 3-color (2R3C) Policing Egress shaping per queue Modular QoS CLI (MQC) 3-level H-QoS Classification based on inner and outer class of service (CoS) or VLAN ID Copy inner to outer CoS Multicast IPv4 Multicast Protocol Independent Multicast sparse mode (PIM-SM), PIM Source Specific Multicast (PIM SSM), PIM SSM mapping Internet Group Management Protocol Versions 1 and 2 (IGMPv1 and v2) IGMPv1 and v2 snooping Pag. 23 di 36

25 Security Authentication, authorization, and accounting (AAA); TACACS+; Secure Shell (SSH) Protocol; MAC limiting per Ethernet flow point (EFP) or bridge domain; unicast, multicast, and broadcast storm control blocking on any interface or port Layer 2 ACLs Layer 3 ACLs Availability Resilient Ethernet Protocol o protocollo equivalente IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) IEEE 802.1s Multiple Spanning Tree Protocol (MST) Per-VLAN Rapid Spanning Tree (PVRST+) MPLS TE Fast Reroute Flexlink BFD 802.3ad Link Aggregation Bundles OAM CFM (802.1ag) Link OAM (802.3ah) MPLS OAM E-LMI (CE and PE) Manageability Simple Network Management Protocol (SNMP) MIBs Software for: physical and logical inventory, service-level views with support for the following technologies: - OSPF, BGP, 802.1ad, routing, Link Aggregation Group (LAG), ACL, - Discovery Protocol, Address Resolution Protocol (ARP) Performance Pag. 24 di 36

26 Forwarding bandwidth: 44 Gbps Forwarding rate: 65 Mpps Connettori and cabling SFP ports: 10/100/1000BASE-T SFP-based ports: RJ-45 connectors, 4-pair Category 5 UTP cabling 100BASE-FX and -LX: Duplex LC receptacle fiber connectors (multimode and single-mode) 100BASE-BX: Single-fiber LC receptacle connector (single-mode fiber) 100BASE-EX: SFP module for 100 Mb port, 1310 nm wavelength, 40 km over single-mode fiber 100BASE-ZX: SFP module for 100 Mb port, 1550 nm wavelength, 80 km over single-mode fiber 1000BASE-BX: Single-fiber LC receptacle connector (single-mode fiber) 1000BASE-SX, -LX/LH, and -ZX and CWDM and DWDM: Duplex LC receptacle fiber connectors (multimode and single-mode fiber) SFP+ port supports 1000BASE-X except 1000BASE-T. Management console port: RJ-45-to-DB9 cable for PC connections Management 10/100/1000 Ethernet: RJ-45 connector BITS and alarm ports: RJ-45 connector Affidabilità dell apparato Alimentazione ridondata Mean time between failure (MTBF) :185 hours Compatibilità dei moduli ottici L apparato oggetto della fornitura dovrà avere la possibilità di supportare le seguenti ottiche: SFP GLC-FE-100FX, GLC-FE-100EX, GLC-FE-100ZX, GLC-FE-100LX, GLC-FE-100BX-U, GLC-FE-100BX-D, GLC-LH-SM, GLC-SX-MM, GLC-ZX-SM, GLC-T, CWDM-SFP-1470, CWDM-SFP-1490, CWDM-SFP-1510, CWDM-SFP-1530, CWDM-SFP-1550, CWDM-SFP- 1570, CWDM-SFP-1590, CWDM-SFP-1610, GLC-BX-U, GLC-BX-D, SFP-GE-L, SFP-GE- S, SFP-GE-T, DWDM-SFP SFP+ SFP-10GE-SR, SFP-10GE-LR, SFP-10GE-LRM, SFP-H10GB-CUxM Pag. 25 di 36

27 3.4. Soluzioni migliorative forniture Hardware/Software Al fine di garantire il massimo sfruttamento degli asset impiegati nell infrastruttura telematica, sarà prevista l implementazione di un software di managment. Al fine della completa integrazione il software sarà prodotto dalla stessa casa costruttrice degli apparati hardware. 4. Modalità realizzative dell intervento 4.1. Organizzazione del Team di lavoro Il fondamento su cui si basa la struttura organizzativa delle squadre di lavoro è volto alla ricerca della massima efficienza ed alla funzionalità e snellezza operativa delle modalità di realizzazione degli interventi. A riguardo si precisa che il Comune di Olbia intende procedere all affidamento contestuale della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori con il sistema dell appalto integrato di cui all articolo 53 comma 2 lettera b), del dlgs 163/2006 e succesive modificazioni. L organizzazione del Team di lavoro è caratterizzata da processi operativi e decisionali veloci e flessibili, in quanto già in fase progettuale sono stati individuati pochi e chiari ruoli decisionali. La struttura organizzativa vede al vertice la figura del Project Manager (Capo Progetto) Al fine di evidenziare l organizzazione del Team di lavoro specializzate nelle varie fasi implementative, si riporta sotto la struttura organizzativa proposta: - Team di progettazione. - Squadre specializzate per le Attività di Scavo e Posa. - Squadre Specializzate per le Attività di Giunzione, Terminazione e Misure. - Squadre Specializzate per le Attività di Installazione e Configurazione degli Apparati. - Team di Collaudo Pag. 26 di 36

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29 4.2. Organizzazione degli strumenti Nell ambito dell intervento il Team di lavoro utilizzerà idonea strumentazione ed attrezzatura, tra i quali: - Mezzi e Strumenti utilizzati per la fase di scavo e posa - Strumenti utilizzati per la fase di terminazione, giunzione e misurazione - Strumenti utilizzati per la fase di installazione e configurazione apparati Vista la natura dei lavori oggetto del presente appalto, che prevede la realizzazione di numerose attività su strade aperte al traffico veicolare o su marciapiede aperto al traffico pedonale, nell utilizzo delle attrezzature tecniche si opererà in maniera tale che le attività arrechino il minor impatto possibile alla circolazione stradale e/o pedonale. L organizzazione dei cantieri seguirà quindi scrupolosamente tutte le norme necessarie a garantire la sicurezza sia dei lavoratori sia di tutte le persone presenti in prossimità delle lavorazioni Realizzazione dell Infrastruttura in fibra Cavo in fibra ottica Le fibre ottiche impiegate saranno di tipo singolo-modo a dispersione non spostata (SM), ottimizzate per l'impiego nella seconda finestra di trasmissione (1310 nm) con la possibilità di essere utilizzate anche in terza finestra di trasmissione (1550 nm). In particolare le fibre ottiche presenteranno adeguate caratteristiche rispetto all intervento in oggetto. Particolare cura sarà posta nella predisposizione dei singoli cavi. Questi saranno corredati di una etichetta indelebile che identificherà i due punti di attestazione del cavo stesso. La dicitura sarà riportata oltre che sui due estremi del cavo anche sul libro delle permutazioni. L etichettatura sarà effettuata già in fase di posa dei cavi stessi, onde evitare che le numerazioni transitorie, siano elemento di confusione a causa del doppio lavoro. Tutto il sistema di etichettatura verrà effettuato nella piena rispondenza di quanto dettato dagli Standard TIA/EIA-606 e ISO Durante le fasi di posa dei cavi nei manufatti (pozzetti) sedi di giunto si provvederà a lasciare un adeguata ricchezza di cavo atta a consentire successive operazioni di giunzione. Pag. 28 di 36

30 La lunghezza della scorta dovrà consentire un numero giri di pozzetto necessari ad avere una adeguata ricchezza per lato di cavo; Per ogni pezzatura di cavo, seguendo le indicazioni fornite nel progetto, saranno predisposte inoltre le scorte di cavo necessarie a futuri giunti di estrazione. Tali scorte di cavo saranno pari al 10% della lunghezza di tratta. All interno dei pozzetti la scorta di cavo sarà raccolta ad otto e successivamente ripiegata su se stessa per ottenere la matassa circolare da depositare alla base dei pozzetti Giunzioni, Diramazioni e Spillamenti Nel presente paragrafo sono descritte le tipologie di intervento ed i criteri adottati per la giunzione e terminazione delle fibre ottiche a seconda delle diverse situazioni impiantistiche che si possono presentare durante l esecuzione dei lavori della Rete Telematica Metropolitana. In particolare, la giunzione ottica delle fibre verrà effettuata con il metodo della fusione mediante arco elettrico. Tale tecnica consiste nel riscaldare, con una scarica ad arco, le estremità delle fibre da congiungere, fino al punto di fusione così da ottenere la perfetta saldatura delle fibre stesse. Terminata la giunzione le fibre vengono alloggiate nei moduli di giunzione posti all interno della muffola; detti moduli hanno dimensioni tali da garantire il rispetto dei raggi minimi di curvatura consentiti. All interno delle muffole i cavi ottici sono terminati tramite accessori dedicati in funzione del tipo di cavo (kit di attestazione cavi, accessori vari etc.) e le fibre vengono sistemate all interno dei moduli di giunzione, rispettando i raggi minimi di curvatura consentiti. Al fine di consentire in ogni momento la corretta ed immediata individuazione dei circuiti ottici, le fibre all interno dei telai saranno numerate in modo univoco seguendo le indicazioni previste. All interno dei telai (rack o armadi stradali) i cavi saranno fascettati e legati ai montanti, dal basso verso l alto, preferibilmente dalla parte posteriore, fino a raggiungere il ripartitore di attestazione, lasciando una opportuna ricchezza per eventuali future terminazioni. Pag. 29 di 36

31 Lavori opere civili e scavi Il presente paragrafo è finalizzato a esplicare le principali prescrizioni generali alle quali ci si atterrà nella realizzazione delle nuove infrastrutture necessarie alla posa dei cavi ottici. L abitato di Olbia è attraversato da alcuni corsi d acqua classificati dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), come zone a rischio molto elevato. In considerazione di ciò, come da indicazioni fornite dal servizio del Genio Civile di Olbia Tempio, è stato previsto l attraversamento di tali corsi d acqua, mediante canalizzazioni interrate poste in sub-alveo. La medesima tecnologia è stato prevista per gli attraversamenti delle linee ferroviarie. L'apertura dei cantieri interessanti spazi o aree aperte alla circolazione pubblica, sarà sempre subordinata al rilascio di autorizzazione scritta da parte degli Enti proprietari della strada. Copie di tali autorizzazioni saranno disponibili presso il cantiere stesso. Durante i lavori di disfacimento delle pavimentazioni, di scavo o di rinterro, e durante la costruzione di infrastrutture sotterranee, si osserveranno tutte le disposizioni previste dal Codice della Strada. I disfacimenti della pavimentazione e del sottofondo saranno limitati alla superficie strettamente indispensabile all'esecuzione degli scavi e condotti in modo da ridurre al minimo gli oneri per i ripristini. Si procederà alla realizzazione delle infrastrutture di posa mediante la tecnica della minitrincea/microtrincea, con tritubo 40/50 mm (vedi elaborato grafico D051). Gli attraversamenti stradali, qualora non sia autorizzata la chiusura al traffico, saranno sempre condotti in modo tale che rimanga sempre disponibile, per la circolazione del traffico, una sufficiente porzione della sede stradale. Si provvederà inoltre a mettere in atto tutti i provvedimenti necessari (opere provvisorie incluse) al fine di garantire la stabilità degli impianti, sia dell Amministrazione sia di terzi, presenti nello scavo e nelle sue immediate vicinanze. Su disposizione degli Enti interessati, si provvederà ad eseguire eventuali opere speciali per lo spostamento dei manufatti e dei servizi rinvenuti nello scavo. Ogni eventuale guasto riscontrato o provocato, durante l'esecuzione degli scavi, agli impianti esistenti, nonché le fughe e le infiltrazioni da vicine condotte di gas o di acqua saranno immediatamente segnalati agli Enti interessati, per i provvedimenti del caso, e in pari tempo alla Direzione lavori dell Amministrazione. Pag. 30 di 36

32 Tutti i materiali non riutilizzabili provenienti dai disfacimenti e/o dagli scavi saranno trasportati alle discariche indicate dagli Enti Locali competenti per territorio. In merito agli estradossi si garantirà comunque il rispetto di norme di legge che regolano la profondità degli impianti e di disposizioni impartite dall Ente proprietario della strada Sicurezza sul lavoro Durante l'esecuzione dei lavori saranno osservate tutte le norme e prescrizioni previste dalle Leggi e dai Regolamenti vigenti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e adottata anche ogni altra misura cautelativa che, caso per caso, si dovesse rivelare opportuna al fine di evitare infortuni in conseguenza dei lavori stessi Segnalazioni stradali Prima di iniziare i lavori nelle sedi e nelle pertinenze stradali (scavi, apertura di chiusini, installazione di scale, etc.) si predisporranno le segnalazioni prescritte dalle Norme e Regolamenti in vigore e si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti atti ad evitare danni a persone e cose; i lavori saranno condotti in modo da ridurre al minimo l'intralcio alla circolazione Impatto ambientale I lavori verranno condotti in maniera tale da ridurre il grado d impatto ambientale conseguente alle attività di costruzione della rete in fibra ottica. L attività di progettazione e realizzazione sarà eseguita nel pieno rispetto delle politiche eco ambientali, e nell osservanza delle vigenti normative ambientali. In aggiunta a quanto sopra indicato, per l espletamento dell attività si terrà anche conto delle disposizioni di legge emesse in ambito locale (ad esempio: piani di zonizzazione, aree residenziali e di particolare interesse artistico, parchi e riserve naturali, ecc.). In occasione di lavori ci si atterrà a quanto disposto dalla vigente normativa nazionale e locale che impone il puntuale rispetto dei vincoli di natura idrogeologica, ambientale, paesaggistica, architettonico-monumentale, ecologica, etc. Durante le fasi operative saranno recuperati tutti gli scarti di lavorazione prodotti che saranno conferiti nei luoghi e secondo le modalità stabilite dalle norme vigenti per il relativo smaltimento. Pag. 31 di 36

33 Operazioni di posa dell infrastruttura all interno della minitrincea La posa dei tubi sarà eseguita tra pozzetto e pozzetto con andamento rettilineo, e nel rispetto dei raggi minimi di curvatura del tritubo, al fine di consentire la corretta posa del cavo. Prima della posa sul fondo dello scavo le teste dei tubi saranno chiuse con appositi tappi ad espansione al fine di evitare l ingresso di corpi estranei negli stessi Riempimento Terminata la posa dei tubi si procede all esecuzione dei rinterri, realizzando in opera un bauletto di calcestruzzo opportunamente additivato con prodotti ad azione schiumogena, aeranti in grado di inglobare un alto contenuto d aria e determinare una struttura il più possibile simile al tipo di sottofondo esistente. I materiali di riempimento, oltre a bloccare l infrastruttura sul fondo della minitrincea, hanno la funzione di garantire una protezione di tipo meccanico Ripristini della minitrincea Trascorse almeno 24 ore dall esecuzione del bauletto si procederà all esecuzione dei ripristini della minitrincea. Qualora la parte superiore dello scavo debba essere riempita con conglomerati in calcestruzzo e/o bituminosi e tale operazione non possa essere effettuata immediatamente, il riempimento totale dello scavo sarà eseguito fino al livello del piano stradale (con terra di risulta o inerte) al fine di evitare avvallamenti o rilievi pericolosi per la pubblica incolumità Pozzetti Nella costruzione di infrastrutture sotterranee viene prevista l interposizione di manufatti allo scopo di: Assicurare un adeguato alloggiamento alle muffole di giunzione dei cavi ottici; Consentire la sistemazione delle eventuali scorte dei cavi ottici; Facilitare le operazioni di posa cavi; Consentire un tempestivo e agevole intervento manutentivo. I manufatti saranno installati nel numero, tipo e posizione prevista dal progetto e di norma saranno di tipo affiorante (chiusino piano strada). Al di sopra dei pozzetti affioranti saranno sempre predisposti Pag. 32 di 36

34 dei dispositivi di chiusura (chiusini) la cui installazione, a ripristino eseguito, risulterà perfettamente a livello con la pavimentazione stradale. Pag. 33 di 36

35 Rispetto delle prescrizioni per l esecuzione dei lavori su strada Poiché i lavori oggetto del presente appalto saranno da eseguirsi su strade aperte al traffico veicolare, o su marciapiede aperto al traffico pedonale, durante la loro esecuzione si opererà in maniera tale che gli stessi arrechino il minor impatto possibile alla circolazione stradale e/o pedonale. I lavori in punti critici per il traffico veicolare e/o pedonale potranno essere eseguiti in orari notturni o in giornate festive secondo la prevista programmazione delle attività ed in accordo con la Direzione Lavori. Prima di iniziare scavi od altri lavori che interessano luoghi destinati al transito di persone e di veicoli, verranno collocati, in posizione ben visibile, gli sbarramenti protettivi e le segnalazioni stradali previste Installazione e configurazione apparecchiature hardware e software L installazione degli apparati verrà eseguita tenendo in considerazione tutti gli elementi relativi alla qualità e alla sicurezza e saranno installati presso tutte le sedi coinvolte nell intervento in oggetto. Per quanto concerne le attività relative all installazione degli apparati hardware e software si riportano sotto gli step necessari: 1. Pianificazione delle installazione attraverso una Time Line 2. Preparazione degli spazi necessari alle installazioni 3. Trasporto in loco di tutti i dispositivi ed i materiali necessari a realizzare un installazione chiavi in mano 4. Disimballaggio degli apparti e loro verifica 5. Realizzazione di tutte le linee di terra necessarie e relative alimentazioni elettriche 6. Realizzazione del cablaggio strutturato 7. Installazione 8. Configurazione 9. Fine tuning 10. Test e Certificazione dell installazione effettuata; 11. Rilascio di tutta la documentazione relativa al progetto Al termine di tutte le operazioni sopra descritte, sarà cura del Team di installazione rimuovere ogni materiale superfluo e tutte le attrezzature e gli strumenti utilizzati al fine di lasciare le aree di lavoro perfettamente sgombre e pulite. Pag. 34 di 36

36 Vista la natura dei lavori oggetto si porrà la massima attenzione relativamente alla loro esecuzione e si opererà in maniera tale che i lavori arrechino il minor impatto possibile alla svolgimento di tutte le attività specifiche presenti nei luoghi sopra citati. L organizzazione delle installazioni seguirà quindi scrupolosamente tutte le norme necessarie a garantire la sicurezza sia dei lavoratori sia di tutte le persone presenti in prossimità delle lavorazioni Collaudo e certificazione della rete L obiettivo del presente paragrafo è quello di identificare un piano di collaudo delle forniture e dei servizi resi che consenta di definire: La strategia, la metodologia e gli obiettivi del collaudo; La pianificazione temporale delle attività, da intendersi come durata prevista delle singole attività di prova e non come determinazione delle date di collaudo; I requisiti ed i vincoli per l ambiente di collaudo; Eventuali procedure e tecniche per simulare ambienti, collegamenti; Gli oggetti da sottoporre a test durante il collaudo secondo la sequenza logica caratteristica della soluzione; La strumentazione. Le operazioni di collaudo prevedono la presenza del personale tecnico e specialistico per l'esecuzione delle misure, delle prove e dei test di verifica. Tale personale sarà munito di idonea strumentazione e quanto eventualmente occorrente allo svolgimento delle operazioni. In particolare verranno eseguite le seguenti verifiche: Verifiche di tipo documentale; Verifiche di consistenza della fornitura/realizzazione; Verifiche di conformità della realizzazione; Verifiche funzionali e/o misurazioni del sistema Collaudo delle tratte ottiche Lo scopo dei collaudi dell infrastruttura è quello di verificarne l idoneità alla successiva posa cavo. I collaudi saranno eseguiti dopo aver effettuato il rinterro della trincea, l eventuale ripristino del Pag. 35 di 36

37 sottofondo stradale (binder) ma prima, dove previsto, del ripristino finale della pavimentazione (tappetino). Al termine delle procedure di collaudo sarà compilata una scheda il cui formato standard, concordato con l Amministrazione, verrà definito in fase di progettazione esecutiva. I collaudi da effettuare sono i seguenti: Ispezione visiva dei pozzetti; Mandrinatura. Lo scopo dell ispezione visiva è di verificare la corretta installazione dei pozzetti Collaudo del sistema Le prove individuate nell ambito del Backbone sono atte a verificare la rispondenza della realizzazione con quanto dichiarato nella documentazione di progetto, inclusa la conformità delle forniture, della topologia della rete, il corretto stato operativo e funzionale. Pag. 36 di 36

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