UFFICIO STUDI RISULTANZE DELL INDAGINE SULL ANDAMENTO DELLA STAGIONE TURISTICA 2008 NEL NORD SARDEGNA. II^ parte:

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1 SASSARI S A S S A R I - G A L L U R A UFFICIO STUDI RISULTANZE DELL INDAGINE SULL ANDAMENTO DELLA STAGIONE TURISTICA 2008 NEL NORD SARDEGNA II^ parte: CONSUNTIVO Comunicato stampa 2

2 Sassari, 12 Settembre 2008 La stagione turistica 2008 nel nord Sardegna ha evidenziato un andamento lento, con un avvio decisamente sottotono e un discreto ricupero nei periodi di punta: non tanto a luglio quanto ad agosto e, nell ultimo periodo, a settembre, considerati gli arrivi della prima decade e le prenotazioni finora acquisite. Diminuiscono i turisti italiani, ma il contestuale incremento degli stranieri risulta ancora una volta determinante per limitare le perdite. Nel complesso il bilancio delle presenze turistiche denota una leggera flessione, meno vistosa, tuttavia, di quanto facevano intravedere le previsioni per lo più orientate al pessimismo che gli operatori avevano formulato a inizio stagione 1 anche per effetto dei risultati deludenti registrati a maggio e a giugno. Sono queste, in estrema sintesi, le risultanze della rilevazione a consuntivo sull andamento della stagione turistica 2008, che l ufficio studi Confcommercio-Confidi commercio ha svolto tra gli operatori della ricettività alberghiera e dei villaggi turistici del nord Sardegna (v. questionario allegato) sulla base di un campione di indagine piuttosto consistente pari al 20% dell intero comparto ricettivo alberghiero ed extralberghiero 2. Non si tratta però di un dato uniforme e, al riguardo, è opportuno analizzare in dettaglio le singole voci dell indagine. La prima domanda rivolta agli operatori turistici è stata la seguente: In base alle presenze registrate nella tua struttura, puoi dare una valutazione complessiva sull andamento della stagione turistica 2008 rispetto al corrispondente periodo del 2007? L 11% degli intervistati ha dichiarato un incremento superiore al 5% e il un incremento di minore entità. Complessivamente le valutazioni positive sono pari al 28%. Il 22% ha, invece, dichiarato una diminuzione di presenze di oltre il 5% e il 19% un calo meno consistente. In totale il 41% degli operatori dichiara un andamento negativo. Il 31% del campione di indagine non ha invece rilevato variazioni significative rispetto alla stagione 2007 e parla quindi di andamento stazionario. (v. grafico seguente) In base alle presenze registrate nella tua struttura, puoi dare una valutazione complessiva sull'andamento della stagione turistica 2008 rispetto al corrispondente periodo del 2007? 31% 22% 19% 11% Incremento fino al 5% Incremento oltre il 5% Diminuzione fino al 5% Diminuzione oltre il 5% Stazionaria 1 Il 45% degli operatori turistici intervistati nell ambito della prima fase previsionale dell indagine, a metà giugno, pronosticava un andamento negativo delle presenze nel corso della stagione estiva; il 46% parlava di andamento stazionario e solo il 9% dava indicazioni positive. 2 Gli albergatori intervistati operano nelle principali località turistiche del Nord Sardegna (Alghero, Sassari, Stintino, Sorso, Castelsardo, Valledoria, Badesi, Aglientu, Trinità, Santa Teresa, Palau, Arzachena, Olbia, G. Aranci, La Maddalena, Loiri, San Teodoro). 3

3 Le valutazioni sull andamento delle presenze in base alla provenienza (stranieri e italiani) I flussi stranieri hanno costituito negli ultimi anni la componente più dinamica della domanda turistica nel Nord Sardegna. I collegamenti internazionali attivati delle compagnie low cost hanno dato indubbiamente un impulso decisivo per incrementare l incidenza degli stranieri sul totale delle presenze. Per quanto riguarda la stagione in corso, secondo gli albergatori intervistati, si è verificato un ulteriore aumento dei turisti stranieri, come evidenziato nel grafico seguente. PRESENZE TURISTI STRANIERI 32% Incremento fino al 5% Incremento oltre il 5% 14% Diminuzione fino al 5% Diminuzione oltre il 5% Stazionaria 20% Ben il 52% degli operatori dichiara un incremento delle presenze di turisti stranieri (e il 20% registra un incremento superiore al 5%). Non mancano tuttavia le criticità, espresse dal 31% degli operatori che denunciano un calo, mentre il del campione di indagine non registra variazioni. Il punto dolente è rappresentato dai turisti italiani, in continua diminuzione: solo il degli albergatori parla di un incremento, mentre il 47% accusa un calo e il 36% dichiara un andamento stazionario. (v. grafico seguente) PRESENZE TURISTI ITALIANI 14% 36% 3% 25% Incremento fino al 5% Incremento oltre il 5% Diminuzione fino al 5% Diminuzione oltre il 5% Stazionaria 22% 4

4 I flussi di ingresso dei turisti italiani, stando a queste risultanze, hanno quindi segnato una ulteriore battuta d arresto. Si tratta di indicazioni che confermano la progressiva perdita del peso percentuale della domanda turistica nazionale a fronte di un (provvidenziale) incremento di quella straniera. Le cause, a parere di molti, sono da individuare nella perdita del potere di acquisto delle retribuzioni e nei problemi di liquidità delle famiglie, che inducono a tagliare le spese non indispensabili e, per quanto riguarda le vacanze, a scegliere destinazioni non penalizzate anche dall incidenza del costo dei trasporti. Valutazione sull andamento delle presenze in relazione ai periodi stagionali. A questo punto è interessante analizzare le valutazioni degli operatori turistici in relazione ai periodi stagionali. E stato chiesto, infatti, agli interessati di dare un voto alle fasi temporali in cui è stato diviso l arco della stagione: 15 maggio-15 giugno; 16 giugno-15 luglio; 16 luglio-15 agosto; 16 agosto-10 settembre e, in base alle prenotazioni acquisite, 11 settembre-30 settembre. Le risultanze sono riportate nei grafici seguenti. 15 Maggio - 15 Giugno 28% 14% 58% 16 Giugno - 15 Luglio 31% 31% 38% 5

5 16 Luglio - 15 Agosto 25% 19% 56% 16 Agosto - 10 Settembre 25% 58% 11 Settembre - 30 Settembre (in base alle prenotazioni) 37% 52% 11% 6

6 Come accennato in premessa, è il primo scorcio della stagione, dal 15 maggio al 15 giugno, che evidenzia i vuoti più consistenti di presenze, tanto che il 58% degli intervistati assegna al periodo in questione una valutazione (solo il 14% e il 28% ). Migliora, ma non di molto, la situazione nel periodo successivo, dal 16 giugno al 15 luglio, dove prevalgono ancora le valutazioni negative (38%) su quelle positive (31%), mentre il resto del campione in esame (31%) valuta stazionario il periodo. Dal 16 luglio al 15 agosto, invece, c è un netto balzo in avanti delle valutazioni positive: il 56% degli operatori appare soddisfatto dell andamento delle presenze, a fronte del 19% che accusa un calo e del 25% che non dichiara variazioni di rilievo. Va ancora meglio dal 16 agosto al 10 settembre, periodo positivo per il 58% degli intervistati, negativo per il e stazionario per il 25%. Infine le previsioni dall 11 al 30 settembre sono positive per il 37%, negative per l 11% e stazionarie per il 52%. Dove alloggiano i turisti: due su tre nelle case-vacanza. A ben vedere, l andamento nel complesso non esaltante della stagione ancora in corso, così come emerge dall indagine, appare in controtendenza rispetto ai dati finora diffusi relativi al movimento passeggeri nei porti e negli aeroporti del nord Sardegna, che sembrano invece evidenziare un discreto incremento. Come si spiega tale discrepanza? Al riguardo, è opportuno anzitutto precisare che la rilevazione effettuata dall ufficio studi Confcommercio-Confidi commercio riguarda le sole strutture ricettive classificate, vale a dire gli alberghi, i residence e i campeggi-villaggi turistici, e non considera - anche per l ovvia impossibilità di individuare un campione di riferimento - i flussi, peraltro rilevanti anche se difficilmente quantificabili, del turismo cosiddetto sommerso che, come è noto, gravita sulle seconde case o case-vacanza, siano esse di proprietà o cedute in locazione. Tuttavia, per avere un idea del movimento turistico generato dalle case-vacanza, basta prendere in considerazione i dati Istat relativi alle abitazioni non occupate dai residenti nel nord Sardegna. Sono dati che risalgono al censimento 2001 e, quindi, sottodimensionati rispetto alla situazione attuale, ma sono comunque significativi. Ebbene, nel nord Sardegna si contano oltre 82 mila abitazioni non occupate che si collocano in massima parte nel territorio dei comuni costieri. Se assegniamo a ciascuna quattro posti letto, ne deriva una capacità ricettiva potenziale di almeno 360 mila unità. Poniamo prudenzialmente che ogni posto letto sia utilizzato per almeno 30 giorni durante l estate (anche se è risaputo che molte case-vacanza lavorano per tutto l arco della stagione). Il prodotto dei fattori indicati ci porta a stimare una cifra complessiva pari a circa 11 milioni di presenze (!) a stagione, vale a dire più o meno il doppio di quelle mediamente registrate nel nord Sardegna dalle strutture ricettive classificate. All atto pratico, su tre turisti che arrivano, due soggiornano nelle case-vacanza e uno solo negli esercizi ricettivi propriamente detti. Va da sé che i dati relativi al movimento passeggeri sono da valutare tenendo anche conto del flusso indotto dalla ricettività non classificata delle seconde case 3. 3 Durante il periodo , in Sardegna, il numero delle seconde case (o abitazioni non occupate da residenti, per lo più destinate ad uso turistico) è più che quintuplicato, passando dalle unità del 1971 alle del Giusto per citare qualche esempio con riferimento ad alcune località turistiche: a Stintino si contano 468 abitazioni occupate da residenti e case-vacanza; San Teodoro: case residenti case vacanza; Arzachena: case residenti case-vacanza; S. Teresa Gallura: case residenti case-vacanza. (Fonte: elaborazione su dati Istat- Censimento 2001) 7