Liguria e Valle d Aosta
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- Patrizia Arianna Sacchi
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1 Alberto Grosso Vice Presidente EFPRA 1
2 PREVISIONI SUL MERCATO DELLE CARNI DAL 2010 AL 2015 Le cifre riportate sono estratte dai documenti della Commissione Europea relativi a : Situazione del mercato delle carni bovine Situazione del mercato delle carni suine Situazione del mercato delle carni avicole 2
3 CARNI BOVINE La produzione di carni bovine è inferiore al consumo L importazione è destinata ad aumentare passando dal 5% al 10 % del consumo La carne importata proviene per 80% dai paesi del Sudamerica CARNI SUINE La produzione di carne suine si mantiene superiore al consumo anche se tende progressivamente a ridursi il surplus CARNI AVICOLE CARNI AVICOLE Il consumo di carni avicole tende ad aumentare più della produzione, per cui i paesi della UE cessano di essere esportatori e divengono sempre più importatori. 3
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10 MERCATO DEI SOA IN ITALIA (anno 2010 ) Stime ASSOGRASSI MATERIALI DI CAT.1 E TON MATERIALI DI CAT TON ( * ) MATERIALI ALIMENTARI ( 853/2004) : TON (*) Specie : 40% ruminante, 28 % suino, 32% avicunicolo Fonte di approvvigionamento: 65% macelli ed impianti sezionamento 35 % distribuzione 10
11 IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE DEI SOA IN ITALIA Dati ASSOGRASSI SOA CAT 1 e/o 2 : 18 impianti SOA CAT 3 Multi specie : 30 Specie suina : 2 Specie avicola : 4 Sangue : 5 Piume e penne : 6 Congelamento per petfood : 5 TOTALE : 52 ALIMENTARI ( Reg. 853 ) GRASSI COLATI : 8 PRODOTTI DA SANGUE : 1 TOTALE : 9 11
12 SEPARAZIONE E CONTROLLO DELLE MATERIE PRIME Il punto nodale per la separazione dei materiali è l impianto di macellazione. E responsabilità dell azienda produttrice curare con attenzione l identificazione e la separazione delle varie categorie dei SOA ; in particolare gli MRS devono essere immediatamente marcati con un colorante. La colorazione degli MRS è infatti di fondamentale importanza dal momento che in sua assenza diventa di fatto impossibile rilevarne in seguito la presenza. L azienda di trasformazione può concretamente effettuare infatti unicamente un controllo sommario visivo al momento dello scarico degli automezzi. 12
13 CORPI ESTRANEI (imballi e metalli) La presenza di corpi estranei ( imballi, corde, etichette ecc ) non modifica di per se la classificazione del sottoprodotto, ma è certamente un elemento critico sotto il profilo qualitativo del prodotto finito e quindi devono essere per quanto tecnicamente possibile rimossi: - al momento del ritiro - durante la trasformazione (centrifugazione, filtrazione ) Nota: quanto indicato all art. 9 comma d si riferisce a prodotti di origine animale che sono stati dichiarati dall autorità competente non idonei al consumo umano a causa della presenza di corpi estranei in tali prodotti e non si riferisce alla presenza di eventuali 13 corpi estranei (imballi,corde o altri materiali) presenti nei SOA.
14 QUANTITA SOA Europa 19 (anno 2009): ton Italia ( anno 2010 ) : ton MATERIALI DI CAT 1 e CAT 2 QUANTITA PRODOTTI DERIVATI : Europa 19 ( anno 2009 ) : grassi ton : farine ton Italia ( anno 2010 ): grassi ton : farine ton DESTINAZIONE PRODOTTI DERIVATI Incenerimento- coincenerimento Combustione ( caldaia, motori endotermici ) ( SOLO GRASSI ) Biodiesel ( SOLO GRASSI ) Fertilizzanti (farine di carne ed ossi da mat. Cat 2 ) ( SOLO FARINE ) Utilizzi industriali per i grassi colati di Cat. 1 o 2 ( SOLO GRASSI ) 14 Nuovi utilizzi possibili ( come fertilizzanti per farine animali di Cat. 1)
15 INCENERIMENTO O COINCENERIMENTO I prodotti trasformati devono essere marcati con GHT presso l impianto di trasformazione e destinati all incenerimento o coincenerimento presso: a- Impianti riconosciuti ai sensi della norma ambientale (dec.leg. 11 maggio 2005 n.133 ) ; esclusivamente secondo le modalità della normativa ambientale (mezzi di trasporto, documenti di trasporto, registri). b- Impianti riconosciuti ai sensi del Reg. 1069/2009 ; esclusivamente secondo le modalità prescritte dai Reg 1069/2009 e 142/2011 (mezzi di trasporto, documenti di 15 trasporto, registri ).
16 COMBUSTIONE DEL GRASSO ANIMALE Metodo di trasformazione Grassi ottenuti da materiali di Cat. 1: - Da ruminanti negativi al test ; metodi da 1 a 5 ; - Da ruminanti non sottoposti al test : metodo 1 - Se utilizzati all interno dello stesso impianto ; metodi da 1 a 7 Grassi ottenuti da materiali di Cat.2 : - metodi da 1 a 5 - se utilizzati all interno dello stesso impianto ; metodi da 1 a 7 Combustione Temperatura C per almeno 0,2 secondi Parametri equivalenti autorizzati dall autorità competente Nota: la combustione in un impianto distinto deve essere autorizzata dall autorità competente ed in quel caso il grasso da ruminante deve avere le impurità insolubili inferiori a 0,15% 16
17 BIODIESEL Trattamento grasso animale -metodo di trasformazione 1 -per i grassi di ruminati impurità inferire a 0,15% Nel caso di grassi ottenuti da materiali di Cat. 1 e 2 il grasso deve essere sottoposto a esterificazione e a transesterificazione 17
18 FERTILIZZANTI Le farine animali ottenute da materiali di Cat.2 devono essere: 1- Marcate con il GHT 2 - Sottoposte al metodo di trasformazione 1 3- Valgono poi tutte le prescrizioni previste per i fertilizzanti organici e gli ammendanti 18
19 DERIVATI LIPIDICI I grassi fusi ottenuti da materiali di Cat.1 o2 destinati alla produzione di derivati lipidici devono essere: a- Prodotti con un metodo da 1 a 5 b- Quelli di ruminante con impurità non superiore a 0,15% I derivati lipidici vengono ricavati con uno dei seguenti metodi: a- Trans esterificazione ; Temp. 200 C, pressione corrispondente per almeno 20 minuti b- Saponificazione con NaOH 12M * Processo discontinuo a 95 C * Processo continuo a 140 C, e bar per 8 minuti c- Idrogenazione a 160 C a 12 bar per 20 min. I derivati lipidici ottenuti possono essere utilizzati: a- Per usi diversi dall alimentazione animale, dai cosmetici e dai medicinali b- Anche per usi diversi dai fertilizzanti per quelli ottenuti da materiali di Cat.1 19
20 USO COME FERTILIZZANTE In accordo con quanto indicato all art.36 del Reg 1069 Le farine animali ricavate da materiali di Cat.1 potrebbero essere utilizzate come fertilizzanti a condizione che venga assicurato dal produttore: a- Provenienza sicura: materiali non ottenuti da ( Art.26 Reg 142 ) *Animali sospetti di essere affetti da TSE *Animali nei quali è stata confermata la presenza di TSE *Animali abbattuti nel quadro di misure di eradicazione TSE b- Trattamento sicuro : metodo 1, marcatura con GHT e miscelati con un componente c- Impiego sicuro: non nei pascoli o su terreni destinati a culture foraggere 20
21 MATERIALI DI CAT 3 QUANTITA SOA Europa 19 (anno 2009): ton Italia ( anno 2010 ) : ton QUANTITA PRODOTTI DERIVATI : Europa 19 ( anno 2009 ) : grassi ton : farine ton Italia ( anno 2010 ): grassi ton : farine ton DESTINAZIONE PRODOTTI DERIVATI a- Grassi colati Uso zootecnico Uso industriale Biodiesel Petfood Combustione b- Proteine animali trasformate Petfood Fertilizzanti c- Nuovi utilizzi : alimentazione animali da reddito 21
22 GRASSI PER USO ZOOTECNICO Materie prime : materiali di Cat.3 con esclusione di : -Sottoprodotti della selvaggina ( art. 10 comma n ) pelli, zoccoli, piume, lana, corna, peli, pellicce; -Tessuti adiposi non sottoposti ad ispezione post mortem, provenienti da animali macellati e ritenuti idonei alla macellazione dopo esame ante mortem. ( art. 10 comma o ) - Rifiuti di cucina e ristorazione ( art.10 p ) - Animali acquatici, sottoprodotti di animali acquatici ( non però i materiali ottenuti da animali acquatici di cui al punto e ed f ) ; norma non chiara Metodo di trasformazione : - Metodo di trasformazione da 1 a 5 o 7 - Grassi da ruminanti ; impurità insolubili non superiori a 0,15% Norme microbiologiche - Non si applicano (Allegato X capo 1 ) 22
23 GRASSI PER USO INDUSTRIALE Materie prime : materiali di Cat.3 Metodo di trasformazione : a- Metodo di trasformazione da 1 a 5 o 7 b- Grassi da ruminanti ; nessun limite relativo alle impurità Nessuna prescrizione per i processi da utilizzare per i derivati lipidici 23
24 GRASSI PER BIODIESEL Materie prime : materiali di Cat.3 Metodo di trasformazione : - Metodo di trasformazione da 1 a 5 o 7 - Grassi da ruminanti ; impurità insolubili inferiori a 0,15% - Non prescritto processo di esterificazione 24
25 GRASSI PER USO PETFOOD Materie prime : materiali di Cat.3 con esclusione di - Sottoprodotti della selvaggina ( art. 10 comma n ) pelli, zoccoli, piume, lana,corna,peli, pellicce; - Tessuti adiposi non sottoposti ad ispezione post mortem, provenienti da animali macellati e ritenuti idonei alla macellazione dopo esame ante mortem. (art. 10 comma o ) - Rifiuti di cucina e ristorazione (art.10 p) Metodo di trasformazione : - Metodo di trasformazione da 1 a 5 o 7 - Grassi da ruminanti ; impurità insolubili non superiori a 0,15% Norme microbiologiche - Non si applicano ai grassi (Allegato X capo 1) 25
26 COMBUSTIONE DEL GRASSO ANIMALE Metodo di trasformazione: - metodi da 1 a 5 o 7 - Se da ruminati e se destinati alla combustione in un altro impianto, impurità inferiori a 0,15% Combustione : - Temperatura C per almeno 0,2 secondi - Parametri equivalenti autorizzati dall autorità competente NOTA: la combustione può essere fatta anche in un impianto distino senza autorizzazione dell autorità competente 26
27 PROTEINE ANIMALI TRASFORMATE PER PET-FOOD Materie prime: materiali di Cat.3 con esclusione di: -Sottoprodotti della selvaggina ( art. 10 comma n ) pelli, zoccoli, piume, lana, corna, peli, pellicce; -Tessuti adiposi non sottoposti ad ispezione post mortem, provenienti da animali macellati e ritenuti idonei alla macellazione dopo esame ante mortem. (art. 10 comma o) -Rifiuti di cucina e ristorazione ( art.10 comma p) Metodo di trasformazione : -metodo da 1 a 5 o 7 Altre condizioni: -siano trasportati, se non confezionati, su automezzi non utilizzati per il trasporto di mangimi destinati ad animali d allevamento; -siano consegnate direttamente all impianto di produzione di alimenti per animali da compagnia o a un impianto di magazzinaggio riconosciuto. 27
28 FERTILIZZANTI ORGANICI ED AMMENDANTI 1 Materie prime: materiali di Cat.3 Metodo di trasformazione : - metodo 1 nel caso di proteine animali trasformate destinate all alimentazione di animali da reddito - metodo da 1 a 5 o 7 nel caso di proteine animali trasformate destinate al pet-food 28
29 FERTILIZZANTI ORGANICI ED AMMENDANTI 2 Altre condizioni: miscelati con un componente autorizzato: - Calce, stallatico,urea, compost,residui della digestione, fertilizzanti minerali Non applicabile nel caso di: - Il fertilizzante sia confezionato in sacchi con peso inferiore ai 50 kg - Il fertilizzante sia confezionato in big bag di peso non superiore ai 1000 kg ed a condizione che : Sulla confezione sia riportata la dizione non destinati alla applicazione su terreni cui hanno accesso animali da allevamento se destinato ad azienda agricole che detiene animali da allevamento questa sia registrata ai sensi dell art. 23 e sia stata preventivamente autorizzate dall autorità competente a tale utilizzo. 29
30 PARZIALE E PROGRESSIVA RIAPERTURA UTILIZZO PROTEINE TRASFORMATE NELL ALIMENTAZIONE ANIMALI DA REDDITO Materie prime : materiali di Cat.3 non da ruminanti con esclusione di -Sottoprodotti della selvaggina ( art. 10 comma n ) pelli, zoccoli, piume, lana,corna,peli, pellicce; -Tessuti adiposi non sottoposti ad ispezione post mortem, provenienti da animali macellati e ritenuti idonei alla macellazione dopo esame ante mortem. (art. 10 comma o ) - Rifiuti di cucina e ristorazione ( art.10 p ) Metodo di trasformazione : - Metodo di trasformazione 1 Norme microbiologiche - Salmonella ed enterobacteriacee Utilizzo : nel rispetto del divieto specie su specie e con processo graduale nell ordine ; acquacultura, suini,polli Condizioni: metodo di analisi per identificare la specie, definizione di tolleranza 30
31 Norme nei paesi a rischio tse controllato (oie( oie) PAESI UE USA, CANADA,BRASILE GIAPPONE, CINA ecc. MRS SI NO SEPARAZ. MATERALI SI NO DIVIETO PAP ALIMENTAZ. ANIMALI DA REDDITO Ruminanti SI NO Altri SI NO Prezzo PAP 50% prot. 100 /ton 350 /ton Prezzo farine Cat.1,2, 0 /ton 350 /ton Maggior costo per l allevamento UE : EURO/ANNO 31
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