RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA Allegata alla richiesta di autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un impianto di biogas da 999 kwe

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1 A G R T E A M studio associato di Lorenzo per.agr. Benanti Daniela per.agr. Bazzano Roberto per.agr. Frova Emanuele per.agr. Martellozzo REGIONE PIEMONTE Comune di Cigliano (VC) RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA Allegata alla richiesta di autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un impianto di biogas da 999 kwe Richiedente: OLMETTO BIOENERGY Srl Sede legale: Via degli Agresti BOLOGNA Unità locale: Strada Olmetto CIGLIANO (VC) Torino, 24 giugno 2011 Il tecnico Roberto per. agr. FROVA Via Massena 13 bis Torino Tel Fax Corso Massimo d Azeglio Ivrea (TO) Tel Via Platis 2/h Chivasso (TO) Tel Fax P.I

2 Indice generale 1. PREMESSA MATERIE PRIME TRATTATE BIOMASSA VEGETALE BIOMASSA ZOOTECNICA DIGESTATO PRODUZIONE DI BIOMASSA VEGETALE UTILIZZAZIONE DEL DIGESTATO...8 2

3 1. PREMESSA La presente relazione tecnico-agronomica viene redatta ed allegata alla documentazione per la richiesta di autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un impianto di produzione di energia da biogas. L'impianto in progetto verrà localizzato a sud del concentrico del comune di Cigliano, in strada Olmetto. Per maggiori dettagli sulla localizzazione si rimanda agli elaborati di progetto. 2. MATERIE PRIME TRATTATE Per quanto riguarda le materie prime trattate nell'impianto in progetto si riprende e ribadisce quanto indicato nella relazione tecnica descrittiva, ovvero che in base alla vigente normativa in materia (D.Lgs. 152/06 e successivi aggiornamenti) ed alle disposizioni della Regione Piemonte (Regolamento 29 Ottobre 2007 n. 10/R Disciplina generale dell utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e delle acque reflue e programma di azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola e s.m.i., e Deliberazione di Giunta Regionale del 23 Febbraio 2009, n Condizioni e modalità per l utilizzo agronomico del materiale derivante dal trattamento di digestione anaerobica di materie fecali ed altre sostanze naturali provenienti da attività agricola ) i materiali in ingresso ed in uscita dall impianto non sono da considerarsi come rifiuti, in quanto trattasi di materiali naturali (prodotti agricoli), sottoprodotti di origine naturale o effluenti zootecnici. La ricetta giornaliera prevista per l'alimentazione dell'impianto è quella indicata nella relazione tecnica descrittiva e che si riporta di seguito: 3

4 Biomasse in ingresso INSILATO DI MAIS (rif. al 35% di s.s. (DS) e al 95% [%w DS] di sostanza organica secca) INSILATO DI TRITICALE (rif. al 33% di s.s. (DS) e al 92% [%w DS] di sostanza organica secca) EFFLUENTE ZOOTECNICO Liquame suino e bovino Tipo di materia Quantità giornaliere attese (circa) Quintale/giorno Quantità giornaliere attese (circa) Ton/giorno Materia prima ,5 Materia prima ,5 Sottoprodotto ,5 per un totale giornaliero di materiale in ingresso pari a 100,5 tonnellate. 2.1 BIOMASSA VEGETALE La biomassa vegetale che si prevede di utilizzare in ingresso al digestore sarà costituita da trinciato di triticale e di mais, in parte prodotti direttamente dall'azienda ed in parte prodotti da altre aziende agricole della zona con le quali sono stati stipulati dei pre-accordi di fornitura. I terreni a disposizione diretta della società Olmetto Bioenergy srl sono quelli delle aziende agricole Germano Vittorino, socio della società, e di Cena Rosella Maria. La superficie totale coltivata a seminativo da tali aziende ammonta a ettari 53,39. Per quanto riguarda la biomassa vegetale che verrà reperita da altre aziende agricole della zona come già accennato sono stati stipulati dei pre-accordi con le aziende agricole e per le superfici di seguito elencate: Bertotto Andrea strada Lotti 9, Cigliano, C.F. BRTNDR79A16L219T terreni nei comuni di Cigliano, Moncrivello, Villareggia superficie disponibile ettari 30 4

5 Bessone Pier Vittorio strada Saluggia 18, Cigliano, C.F. BSSPVT88A06L219Z terreni nel comune di Cigliano superficie disponibile ettari 13 Bobba Remo via F.lli Rosselli 40, Cigliano, C.F. BBBRME76B11A859F terreni nei comuni di Cigliano, Moncrivello, Livorno Ferraris, Borgo d'ale superficie disponibile ettari 38 Ghelfi Claudio strada San Giacomo 4, Cigliano, C.F. GHLCLD59H23C680F terreni nel comune di Villareggia superficie disponibile ettari 12 Graglia Giuliano strada Lotti 15/B, Cigliano, C.F. GRGGLN79P09A859J terreni nel comune di Cigliano superficie disponibile ettari 20 Soc. Agr. Nota s.s., loc. Cantarelli dei Borretti 16, Ceresole d'alba, C.F terreni nel comune di Montanaro superficie disponibile ettari 25 5

6 Vercellone Antonio via S. Orsola 12, Cigliano, C.F. VRCNTN75P28L750W terreni nei comuni di Cigliano, Moncrivello, Livorno Ferraris, Villareggia superficie disponibile ettari 77 per una superficie totale disponibile di ettari 215 Le aziende sopra elencate hanno dato la disponibilità dei terreni, oltre che per la produzione della biomassa per l'alimentazione dell'impianto, anche per l'utilizzazione agronomica del digestato. La disponibilità totale in capo all'azienda Olmetto Bioenergy srl per la produzione della biomassa vegetale e per lo spandimento del digestato ammonta pertanto ad ettari 53, = 268, BIOMASSA ZOOTECNICA Per quanto riguarda la biomassa zootecnica in ingresso all'impianto di biogas, sono stati stipulati pre-accordi per la fornitura di liquame suino e liquame bovino con le seguenti aziende agricole: Coggiola Valter corso Leone Giordano 40, Livorno Ferraris, C.F. CGGVTR60S20E626O liquame suino, quantitativo giornaliero disponibile tonnellate 30 Soc. Agr. Campeggia s.s. Tenuta Campeggia, fraz. Robella, Trino, C.F liquame bovino, quantitativo giornaliero disponibile tonnellate 22 6

7 per un quantitativo totale disponibile di reflui zootecnici pari a 52 tonnellate al giorno. 3. DIGESTATO Per quanto concerne il digestato, cioè il materiale prodotto dal trattamento anaerobico della biomassa introdotta nel fermetatore, in relazione a quanto previsto dalla normativa regionale, sussistendone i requisiti, viene assimilato all effluente zootecnico. Infatti, l allegato A, lett. a), della deliberazione della Giunta Regionale (n ) determina le condizioni che determinano l assimilabilità del digestato all effluente zootecnico in funzione delle biomasse in ingresso al processo di digestione anaerobica. In particolare, affinché il digestato possa essere assimilato all effluente zootecnico al fine della sua utilizzazione agronomica secondo le disposizioni di cui all articolo 112 del D. Lgs. 152 del 2006 e alla normativa attuativa statale e regionale, sono quindi ammesse in ingresso all impianto di digestione anaerobica esclusivamente le seguenti biomasse: 1) effluenti zootecnici, così come definiti nel regolamento regionale 10/R/2007; 2) residui delle coltivazioni (paglie, stocchi, colletti di barbabietola, ecc.) e residui vegetali prodotti dalle imprese agricole che esercitano anche attività di trasformazione o di valorizzazione della produzione agricola ai sensi dell art. 2135, comma 3 del codice civile; 3) prodotti agricoli. Viene precisato, ancora, che la quota di effluente zootecnico deve essere pari almeno al 50% in peso della miscela in ingresso al digestore anaerobico. Il digestato dell'impianto in progetto verrà trattato mediante apposita stazione di separazione solido/liquido. Da questa operazione si otterranno due fasi: una sostanzialmente solida (s.s. = 25 %, palabile) ed una liquida. La frazione solida verrà stoccata in apposita platea impermeabilizzata, mentre la frazione liquida verrà stoccata nelle vasche meglio dettagliate nelle tavole di progetto. 7

8 La frazione liquida verrà successivamente utilizzata agronomicamente mediante spandimento sui campi coltivati in conduzione ed in asservimento all'azienda in quanto dotata di ottime caratteristiche fertilizzanti, quindi efficacemente sfruttabili dalle colture agricole. La frazione solida verrà ceduta ad altre aziende agricole della zona quale fertilizzante ed ammendante. 4. PRODUZIONE DI BIOMASSA VEGETALE La necessità annua di biomassa vegetale per l'alimentazione dell'impianto in progetto, stante i dati sopra riportati, può essere calcolata in: insilato di triticale 14,5 ton/g x 365 g = 5.292,50 ton insilato di mais 34,5 ton/g x 365 g = ,50 ton Per soddisfare tali necessità la rotazione colturale prevista sui terreni a disposizione dell'azienda, che come sopra indicato ammontano a 268,39 ettari, risulta la seguente: triticale 180,00 ha x 30 ton/ha = 5.400,00 ton mais I raccolto 88,39 ha x 65 ton/ha = 5.745,35 ton mais II raccolto (dopo triticale) 140 ha x 50 ton/ha = 7.000,00 ton totale mais 5.745, = ,35 ton Da quanto sopra si evidenzia che l'azienda dispone dei quantitativi necessari all'alimentazione dell'impianto. 5. UTILIZZAZIONE DEL DIGESTATO Il digestato in uscita dal fermentatore verrà sottoposto a processo di separazione solido/liquido che porterà ad una produzione giornaliera come da prospetto seguente: 8

9 BILANCIO DI MASSA Configurazione nominale (di progetto) MATERIALE DIGERITO TAL QUALE ALL'USCITA DAI DIGESTORI Quantità giornaliere Quintale/giorno Quantità giornaliere Ton/giorno ,4 DOPO SEPARAZIONE (senza ricircolo di parte della frazione liquida nell'impianto) FRAZIONE LIQUIDA IN USCITA (Rif. 4% s.s.) ,8 FRAZIONE SOLIDA (Rif. 25% s.s.) ,6 Come indicato nei paragrafi precedenti la frazione solida verrà ceduta ad altre aziende agricole della zona quale fertilizzante ed ammendante, mentre la frazione liquida verrà utilizzata direttamente mediante spandimento sui terreni in conduzione ed asservimento a disposizione dell'azienda. A seguito del procedimento di separazione l'azoto contenuto nel digestato verrà suddiviso tra le due frazioni in ragione del 10% in quella solida e del 90% in quella liquida. tal quale pari a: Si prevede un contenuto in azoto derivante da nitrati di origine zootecnica nel digestato - liquame suino 30 ton/g x 365 g = ton x 86% = ton in uscita ton x 2,7 kg/ton = ,9 kg di N - liquame bovino 22 ton/g x 365 g = ton x 86% =6.905,8 ton in uscita 6.905,8 ton x 3,8 kg/ton = ,04 kg di N per un totale di ,90 kg ,04 kg = ,94 kg di N Si avrà pertanto un contenuto di azoto da nitrati di origine zootecnica all'interno della frazione liquida pari a: ,94 kg x 90% = ,15 kg di N 9

10 I parametri utilizzati relativi al contenuto in azoto degli effluenti zootecnici sono quelli previsti dalle norme tecniche di concimazione della Regione Piemonte nell'ambito della misura del PSR I terreni oggetto di spandimento della frazione liquida del digestato sono quelli indicati al paragrafo 2.1. Di questi solamente quelli del comune di Villareggia, corrispondenti ad una superficie di circa 40 ettari, si trovano fuori Zona Vulnerabile da Nitrati, mentre quelli ricadenti negli altri comuni elencati si trovano in Zona Vulnerabile da Nitrati (ZVN). I quantitativi di azoto spandibili su tali terreni risultano pertanto i seguenti: - fuori ZVN 40 ha x 340 kg/ha = ,00 kg - in ZVN 228,39 ha x 170 kg/ha = ,30 kg per un totale di ,30 kg Per quanto riguarda l'utilizzazione dell'azoto si valuta un indice di efficienza pari al 70%, mentre per quanto riguarda l'asporto delle colture praticate sui terreni oggetto di spandimento si può calcolare, facendo sempre riferimento alle norme tecniche di concimazione della Regione Piemonte nell'ambito della misura del PSR , come segue: triticale 0,45 kg/q di trinciato (dato ricavato da raffronto con asporto del mais da trinciato) mais 0,40 kg/q di trinciato Gli asporti per unità di superficie possono pertanto essere calcolati in: triticale 0,45 kg/q x 300 q/ha = 135 kg/ha mais I raccolto 0,40 kg/q x 650 q/ha = 260 kg/ha 10

11 mais II raccolto 0,40 kg/q x 500 q/ha = 200 kg/ha Considerando infine una rotazione colturale come sopra indicata, ovvero prevedendo una superficie investita a triticale di 180 ettari, una superficie investita a mais di primo raccolto di 88,39 ettari ed infine una superficie investita a mais di secondo raccolto di 140 ettari, gli asporti totali di azoto da parte delle colture risultano i seguenti: triticale 180 ha x 135 kg/ha = ,00 kg mais I raccolto 88,39 ha x 260 kg/ha = ,40 kg mais II raccolto 140 ha x 200 kg/ha = ,00 kg per un totale di asporti pari a ,40 kg Torino, lì 24 giugno 2011 IL TECNICO Per. agr. Roberto FROVA 11

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