L agricoltura biologica piemontese
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- Gabriella Silvestri
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1 L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1
2 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive (problematiche produttive affrontate in una seconda fase) 2
3 Metodologia della ricerca Rilevazione totale di tutte le aziende biologiche degli elenchi regionali Questionario su supporto informatico, test di prova Rilevazione di persona a cura delle Associazioni Produttori Rilevazione con questionario apposito anche delle aziende che avevano cessato 3
4 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 4
5 Caratteristiche generali Le superfici: Superficie rilevata: ha circa SAU: ha circa (3,44% della SAU regionale) SAU a biologico o in conversione: ha (2,8% della SAU regionale) 5
6 Caratteristiche generali Riparto delle superfici: Prati e pascoli 42% Cereali 31% Piante industriali 5% Coltivazioni legnose agrarie 14% Foraggere 6% 6
7 Caratteristiche generali Le colture più importanti per superficie: Cereali: riso (3100 ha), mais (1500 ha), frumento (1150 ha) Piante industriali: girasole (1000 ha) Legnose agrarie: vigneto (1600 ha), castagno (1500 ha), fruttiferi Foraggere: 2200 ha complessivi 7
8 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Bovini: capi (2,5% rispetto a Censimento), di cui vacche; Solo capi biologici (40%) Prevalente orientamento da carne 8
9 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Ovini: capi (8,4% rispetto a Censimento) biologici (67%) Metà orientamento latte, metà carne Caprini: capi (8,7% rispetto a Censimento) biologici (61%) 9
10 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Suini: capi (2% rispetto a Censimento) Solo biologici (25%) Prevalente orientamento carne fresca in generale; circa parità con destinazione a salumifici fra i biologici Avicoli: capi, il 26% biologici (uova) 10
11 Caratteristiche strutturali Le aziende 1655 aziende operanti al rilevamento Aziende con coltivazioni: 1610 Aziende con allevamenti (incluse api): 611 Aziende che trasformano:
12 Caratteristiche strutturali Distribuzione per classi di SAU Forte concentrazione nelle classi inferiori Aziende < 5 ha: 43% del numero, 4,5% della SAU Aziende > 50 ha: 9% del numero, 64% della SAU Ma: dimensione media superiore a quella regionale (22,3 contro 8,8 ha) 12
13 Caratteristiche strutturali Distribuzione % n az. per classi di SAU Biologiche 15.0 Piemonte Senza sup. 0 <=1 1 <=2 2 <=5 5 <=10 10 <=20 20 <=30 30 <=50 50 <=100 >
14 Caratteristiche strutturali Distribuzione % SAU per classi di SAU Biologico Piemonte <=1 1 <=2 2 <=5 5 <=10 10 <=20 20 <=30 30 <=50 50 <=100 >
15 Caratteristiche strutturali Distribuzione degli allevamenti Per i bovini maggior concentrazione in stalle medie che per la Regione ; n medio di capi superiore a quella regionale Anche per i suini e gli ovi-caprini distribuzione più equilibrata che per la Regione, e n medio di capi maggiore 15
16 Caratteristiche strutturali Distribuzione per dimensione economica Forte concentrazione nelle classi inferiori 55% delle aziende ha meno di di PLV, e realizza il 5,4% della PLV totale 15% delle aziende ha più di di PLV, e realizza il 77% della PLV totale Ma: dimensione economica media probabilmente superiore a quella regionale 16
17 Caratteristiche strutturali Tipi di produzione Coltivazioni più presenti: Legnose agrarie (1053 az.) Prati e pascoli (859) Cereali (475) Patate e ortaggi (402) Forte varietà (127 tipi diversi di colture) 17
18 Caratteristiche strutturali Tipi di produzione Trasformazioni in azienda Prevalente vino (250 aziende) Prodotti da latte (79 az.), da frutta secca (77 az.), ecc. Altre attività (agriturismo, attività didattiche,..): 284 az. (17%) 18
19 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 19
20 Il peso economico dell agricoltura biologica La PLV delle colture PLV vegetale: 37,5 mil. PLV vegetale biologica + in conversione: 26 mil. (70% della totale) PLV biologica venduta come tale: 19,5 mil. (77% della biologica, 52% della totale) 20
21 Il peso economico dell agricoltura biologica Composizione della PLV delle colture bio Altro 7% Cereali 33% Colture arboree 39% Leguminose da granella 1% Piante industriali 10% Patate e ortaggi 10% 21
22 Il peso economico dell agricoltura biologica La PLV degli allevamenti PLV animale biologica: 8,9 mil. PLV biologica venduta come tale: 6,5 mil. (73% della biologica) Prodotti zootecnici (latte, miele, uova, 1/3 ciascuno): 6 mil. (4,7 venduti come bio) Animali vivi: 2,9 mil. (1,7 venduti come bio) Bovini 2,2 mil. 22
23 Il peso economico dell agricoltura biologica La PLV delle trasformazioni PLV dei prodotti trasformati in azienda: 14,4 mil. PLV biologica: 11,5 mil. (80%) PLV biologica venduta come tale: 8,5 mil. (73% della biologica, 59% della totale) 23
24 Il peso economico dell agricoltura biologica Composiz. della PLV delle trasformazioni Prodotti da erbe 10% Conserve vegetali 3% Prodotti da carne 3% Prodotti da latte 6% Prodotti da frutta secca 6% Prodotti da cereali 9% Altri 5% Vini 58% 24
25 Il peso economico dell agricoltura biologica La PLV complessiva PLV totale delle aziende: 60,8 mil. PLV biologica: 45,8 mil. (75%) PLV biologica venduta come tale: 34,5 mil. (75% della biologica, 57% della totale) 25
26 Il peso economico dell agricoltura biologica Composizione della PLV bio complessiva Prod. trasformati 25% Prod. animali 19% Colture 56% 26
27 Il peso economico dell agricoltura biologica Peso % della PLV bio in Piemonte Biologico Biologico venduto biologico Coltivazioni erbacee 1,43 1,23 Coltivazioni arboree 3,11 2,13 Allevamenti 0,64 0,47 TOTALE 1,45 1,09 TOTALE SENZA ALLEVAMENTI 2,09 1,59 27
28 Il peso economico dell agricoltura biologica Il peso della PLV bio in Piemonte Le % maggiori si hanno per: Piante industriali (5,6%), specie soia (14%) Fruttiferi (3,5%): pere (10%), albicocche (4%), actinidia (3%) Ovi-caprini (3%) Bassi livelli per: cereali (1%), salvo riso (2,3%) e cer. minori (4%) Ortive, bovini, suini 28
29 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 29
30 Le forme di commercializzazione Tipi di destinazione dei prodotti Reimpiego Autoconsumo Vendita come convenzionale Vendita come biologico 30
31 Le forme di commercializzazione Canali di commercializzazione Vendita diretta in azienda Vendita diretta in mercati Vendita diretta su Internet Vendita diretta a domicilio Ingrosso Cooperative GDO Negozi specializzati Ristorazione Altro 31
32 Le forme di commercializzazione Destinazione bio-convenzionale: La parte di produzione biologica venduta come tale è variabile secondo i prodotti Fra le produzioni vegetali, la quota di PLV realizzata da prodotti biologici venduti come tali è il 77% La % minore è per le colture arboree, dovuta alla vite da vino 32
33 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio PRODUZ. VEGETALI 77% Cereali Piante industriali Leguminose da granella Patate e ortaggi 95% 94% 92% 84% Colture arboree 62% Altro 35% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 33
34 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio PRODOTTI ANIMALI 73% Uova Ovini e caprini (animali vivi) Miele 92% 87% 99% Bovini (animali vivi) Avicoli (animali vivi) Latte 52% 60% 71% Suini (animali vivi) 15% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 34
35 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio PRODOTTI TRASFORMATI 74% Prodotti da erbe Conserve vegetali Prodotti da cereali Altri 99% 99% 96% 85% Vini 73% Prodotti da carne Prodotti da latte 44% 51% Prodotti da frutta secca 25% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 35
36 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL BIOLOGICO Si possono distinguere: Filiera corta (vendita in azienda, in mercati, a domicilio) Filiera specializzata (negozi specializzati, ristoranti) Altri canali (ingrosso, cooperative, GDO, altro) 36
37 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL BIOLOGICO La distribuzione per canale è molto differenziata Per categorie Per singoli prodotti 37
38 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE 1.7% 0.4% Cereali Filiera corta Filiera specializzata Altro 98.0% 38
39 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE Patate e ortaggi 56.1% 39.1% Filiera corta Filiera specializzata Altro 4.8% 39
40 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE 8.6% 1.2% Colture arboree Filiera corta Filiera specializzata Altro 90.3% 40
41 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE PROD.VEGETALE 9.0% 2.0% Filiera corta Filiera specializzata Altro 89.0% 41
42 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE PROD. ANIMALE 7.1% 11.4% Filiera corta Filiera specializzata Altro 81.5% 42
43 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE PROD. TRASFORMATI 39.5% 33.7% Filiera corta Filiera specializzata Altro 26.8% 43
44 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 44
45 Problemi e prospettive Principali criticità indicate Preponderante il problema degli sbocchi 28%), con conseguenti prezzi insoddisfacenti (25%) Difficoltà tecniche (15%) e costi eccessivi (13%) presenti, ma meno importanti Anche sistema di certificazione complicato (16%) non decisivo 45
46 Problemi e prospettive Ragioni di vendita come convenzionale Mancanza di sbocchi (84%) E in conversione (3%) Scarsa convenienza (7,5% - sia per costi di certificazione alti, sia per prezzi poco remunerativi) 46
47 Problemi e prospettive Intenzioni future Ampliare: 239 az. (14%) Mantenere: 1060 az. (64%) Ridurre: 56 az. ( 3%) Cessare: 300 az. (18%) 47
48 Problemi e prospettive Ragioni per futura cessazione Cessazione dei sussidi: 31% Scarsa convenienza: 24% Mancanza sbocchi: 17% Difficoltà tecniche: 10% Complicazioni burocratiche: 11% Altro: 3% 48
49 Problemi e prospettive Aziende che hanno cessato 204 aziende (11% del totale) Cessato totalmente l attività: 25 Cessato la produzione biologica: 186 (10% del totale) 49
50 Problemi e prospettive Motivi della cessazione del biologico Cessazione dei sussidi: 57% Costi di certificazione: 9% Mancanza sbocchi: 14% Difficoltà tecniche: 5% Complicazioni burocratiche: 3% Motivi personali e altro: 12% 50
51 Problemi e prospettive Disponibilità a tornare al biologico 54% disponibile a tornare, se cambiano le condizioni attuali Prevale la disponibilità a tornare fra chi aveva indicato: Cessazione dei sussidi Costi di certificazione Complicazioni burocratiche 51
52 Uno sguardo di insieme Com è fatta l agricoltura biologica? Una realtà limitata dell agricoltura regionale Ma no al luogo comune di un agricoltura marginale Esiste, come nel convenzionale, una varietà di tipi di aziende, da quelle minime a quelle commerciali solide 52
53 Uno sguardo di insieme Punti di forza Presenza di fascia di aziende solide Grande varietà di prodotti Forte integrazione con attività di trasformazione, agriturismo, ecc. Varietà di canali di commercializzazione per i trasformati e le ortive, con presenza di filiera corta e specializzata 53
54 Uno sguardo di insieme Punti di debolezza Presenza di fascia di aziende di dimensioni minime (55% sotto i di PLV, 152 senza vendite) Dipendenza di una parte delle aziende dai sussidi pubblici Mancata valorizzazione di una parte della produzione biologica come tale 54
55 Uno sguardo di insieme Ragioni delle debolezze commerciali In alcuni casi, l obiettivo sembrano i sussidi, non la vendita Nella maggioranza dei casi, il problema sembra però la difficoltà a collocare la produzione biologica come tale Canali commerciali poco differenziati in alcuni casi Quali sono le ragioni? 55
56 Uno sguardo di insieme Ragioni delle debolezze commerciali In alcuni casi, i canali commerciali sono dettati dalle caratteristiche tecniche (cereali, ecc.) Le dimensioni ridotte delle partite possono rendere poco conveniente la certificazione o impedire l accesso a certi sbocchi (es. GDO) Scarsa attenzione alla commercializzazione 56
57 Uno sguardo di insieme C è spazio per miglioramenti Necessità di una concentrazione dell offerta per i canali tradizionali Necessità di organizzare la filiera Sviluppare la filiera corta e specializzata 57
58 Uno sguardo di insieme Settore in trasformazione Selezione delle aziende più valide Dipendenza di una parte dai sussidi pubblici 58
59 Possibili implicazioni I consumatori comprano biologico per: Fini personali (gusto, genuinità, ecc.) Interesse ambientale L operatore pubblico ha interesse alla protezione ambientale L agricoltura biologica ha il vantaggio di far pagare ai consumatori la protezione ambientale 59
60 Possibili implicazioni L operatore pubblico ha quindi interesse a valorizzare l agricoltura biologica L impegno pubblico a favore è quindi giustificato 60
61 Possibili implicazioni 3 suggerimenti per l operatore pubblico Favorire il pagamento da parte del mercato commercializzazione Concentrarsi sulle produzioni non adeguatamente pagate dal mercato Sostenere le produzioni che hanno effetto ambientale positivo e che non verrebbero realizzate senza sostegno 61
62 Grazie per l attenzione 62
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