NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010

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1 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla influenza pandemica da virus A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione: SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA: Paesi Numero dei decessi accertati per influenza umana A/H1N1 Europa 5449* Africa 168* America 8533* Medio Oriente 1019* Asia 1992* Est Pacifico 1858* Totale * Dati forniti dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del , aggiornamento n Dati comprensivi dei casi accertati a livello europeo (Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie) 1

2 La situazione epidemiologica dell influenza pandemica rimane sostanzialmente invariata rispetto alla scorsa settimana. Globalmente la trasmissione del virus A/H1N1 rimane attiva in alcune zone del sud dell Asia, in alcune parti del sud e centro America e sud Africa. In quest ultimo, oltre al virus pandemico sono stati rilevati i virus dell influenza tipo H3N2 e tipo B. il virus H3N2 è stato inoltre accertato in alcune zone del centro America, est Africa e sud-est dell Asia. Durante la stagione invernale dell emisfero meridionale sono stati accertati i virus dell influenza H3N2 e quello di tipo B, rilevati principalmente in sud Africa. L influenza pandemica è stata accertata solo in sporadici casi. In Argentina, Cile, Nuova Zelanda e Australia il virus pandemico è stato rilevato in un numero di casi inferiore rispetto a quelli registrati durante la stagione pre-pandemica. Inoltre in questi zone sono è stata registrata una co-circolazione di virus H3N2 e quello di tipo B. In Sud Africa l'epidemia invernale di influenza sembra aver raggiunto il picco massimo durante i primi giorni del mese di luglio Durante questa stagione il virus più rilevato è stato quello di tipo B rispetto all H3N2. In Cile e Argentina si continuano a registrare bassi livelli di malattie respiratorie associati al virus respiratorio sinciziale (RSV). In Australia e Nuova Zelanda è stato registrato un trend in aumento dei tassi di malattie respiratorie nelle ultime 6-8 settimane. Tuttavia, i casi registrati restano ben al di sotto di quelli osservati nello stesso periodo del 2009 e durante la prima ondata pandemica nell'emisfero meridionale. In Asia le aree più attive di trasmissione del virus pandemico sono localizzate in alcune parti dell'india e in misura molto minore, in alcune zone del Nepal e Bhutan. La trasmissione sembra aver raggiunto il picco nello stato meridionale del Kerala, mentre la diffusione rimane attiva nello stato occidentale del Maharashtra e potrebbero essere in aumento in molti stati orientali, tra cui Orissa e Bengala occidentale. Dati preliminari suggeriscono che la gravità della epidemia in India è in continua evoluzione e non si può determinare ad oggi il picco epidemico. Complessivamente in tutta l'india, circa ¼ dei campioni respiratori sono risultati positivi per il virus influenzale durante la terza settimana di luglio Oltre al virus pandemico sono stati rilevati i virus di tipo B e in misura minore l H3N2. Nel vicino Bangladesh, Bhutan e Nepal, sono stati rilevati casi di influenza pandemica. Gli stessi virus sono stati rilevati nel sud-est asiatico. Nelle regioni tropicali delle Americhe, è stata accertata una attiva co-circolazione di influenza stagionale e pandemica. A partire dall'inizio del mese di giugno 2010, è stato prevalentemente accertato il virus H3N2 a Panama, Nicaragua e Honduras, mentre il virus di tipo B è stato rilevato in El Salvador a differenza dell H3N2 diagnosticato in Costa Rica e Colombia. Nell'Africa sub-sahariana (escluso il Sud Africa), sono stati accertati nuovi casi di virus pandemico in Ghana nei mesi di giugno e luglio Il 27% dei campioni respiratori saggiati, sono risultati positivi per il virus influenzale pandemico. Dati limitati indicano che il virus dell'influenza H3N2 e B, continuano a circolare a bassi livelli rispettivamente ad alcune zone dell'africa orientale e centrale. In Camerun il numero dei casi sostenuti dal virus tipo B è in diminuzione. In Kenya persistono casi di influenza stagionale sostenuta dal virus H3N2. Nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale sono stati rilevati sporadici casi di influenza pandemica. Di seguito si riportano due mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente la diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 30 settimana e il numero dei test positivi per influenza nel Mondo (12 al 18 Luglio 2010). 2

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4 -, Attività clinica in diminuzione; +, Attività clinica in aumento; =, Attività clinica stabile; 4

5 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali 2) Istituto Superiore di Sanità 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza 8) Sito internet Influnet A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it). Tel Fax