Un modello di costruzione collaborativa della conoscenza su utilizzo didattico degli organizzatori grafici

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1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE E PSICOLOGIA Un modello di costruzione collaborativa della conoscenza su utilizzo didattico degli organizzatori grafici Prof. Antonio Calvani antonio.calvani@unifi.it Ing. Laura Menichetti laura.menichetti@unifi.it

2 ORGANIZZATORI GRAFICI: CHE COSA SONO 2

3 ORGANIZZATORI GRAFICI: CHE COSA SONO dispositivi che organizzano visivamente le conoscenze in forma grafica (fanno uso di simboli) possono favorire la comprensione, la riflessione, la memorizzazione (possono rappresentare un sostegno al pensiero: tool cognitivo) mappe, tabelle, reti, diagrammi, 3

4 ORGANIZZATORI GRAFICI: QUALI BENEFICI focalizzare l attenzione sugli aspetti cruciali da apprendere e minimizzare il carico cognitivo estraneo attivare le preconoscenze facilitare la costruzione di modelli mentali esplicitare strategie di pensiero 4

5 ORGANIZZATORI GRAFICI: PROCESSO DI DIFFUSIONE l impiego di organizzatori grafici ha ricevuto impulso con il cognitivismo prima usati dai docenti come advanced organizers (Ausubel), per fornire una visione strutturata poi usati dagli studenti come strumenti metacognitivi (Novak e Gowin) 5

6 ORGANIZZATORI GRAFICI CON FUNZIONE ORGANIZZATIVO-RELAZIONALE usati per rappresentare l organizzazione (causale, funzionale, gerarchica, semantica, etc.) di dati es. mappe concettuali, mappe mentali, mappe ad organizzazione topologica, insiemi, tabelle, grafi, diagrammi di Venn, etc. 6

7 ORGANIZZATORI GRAFICI CON FUNZIONE TRASFORMATIVA usati per visualizzare sequenze o variazioni di stato es. linee del tempo, diagrammi di transizione, organizzatori di storie, diagrammi di Gantt, diagrammi di flusso, etc. RIORDINA LA SEQUENZA 7

8 ORGANIZZATORI GRAFICI CON FUNZIONE QUANTITATIVA usati per raffigurare il profilo o l andamento di un fenomeno es. ideogrammi, business graphics, etc. 8

9 MAPPE CONCETTUALI: CHE COSA SONO sono organizzatori grafici con funzione organizzativa-relazionale rappresentano un dominio conoscitivo mediante un grafo, che evidenzia concetti relazioni (che legano un concetto ad un altro) Novak (a partire dagli anni 70) rifacendosi ad Ausubel, studia se e come il fatto di rappresentare preconoscenze e conoscenze con delle mappe possa coadiuvare un processo di strutturazione e ristrutturazione cognitiva, favorendo un apprendimento significativo 9

10 MAPPE CONCETTUALI: REGOLE DI COSTRUZIONE si parte dall individuazione di una domanda focale esplicita ben formulata i concetti vengono espressi all interno di rettangoli (etichette). Le relazioni vengono espresse con delle linee l unità di significato che struttura il dominio di conoscenza è la proposizione, formata da concetto-relazione-concetto concetti e relazioni devono essere espressi con pochissime parole (meglio 1 sola) per evitare ambiguità, i concetti non devono ripetersi nella mappa ad ogni concetto non collegare più di 3-4 subconcetti (la memoria di lavoro processa max. 5-7 elementi informativi) 10

11 MAPPA CONCETTUALE DI UNA MAPPA CONCETTUALE 11

12 MAPPE MENTALI: REGOLE DI COSTRUZIONE concettualizzate dallo psicologo cognitivista Buzan (anni 90) si snodano da un argomento centrale secondo una logica radiale concetti, idee collegate ed altri dettagli vengono aggiunti a partire da un primo ramo in alto, seguito in senso orario da una serie di altre connessioni gli obiettivi sono fornire il supporto per la rappresentazione della conoscenza favorire lo sviluppo creativo di associazioni di pensieri e di idee 12

13 MAPPA MENTALE DELLA STRUTTURA DI UN CORSO 13

14 ORGANIZZATORI GRAFICI: IN QUALE MODALITA UTILIZZARLI DIRETTIVA = struttura predisposta dal docente diagramma semplificato prima di iniziare la spiegazione (advanced organizer) schema di sintesi alla fine di un capitolo di libro (consolidamento) SEMIGUIDATA = struttura grafica predisposta, ma contenuti del tutto o in parte assenti diagrammi cloze APERTA = struttura e contenuti a carico del discente le tre modalità attivano competenze cognitive diverse: ricordare, comprendere, rielaborare 14

15 OBIETTIVI GENERALI DELL ESPERIENZA DI OGGI 15

16 OBIETTIVI GENERALI DELL ESPERIENZA DI OGGI risolvere un problema didattico rilevante acquisendo in rete informazioni al riguardo mostrare i vantaggi e le caratteristiche coinvolgenti di un modello di costruzione collaborativa di conoscenza (modello di costruttivismo sociale applicato alla rete, Knowledge Building Community) mostrare come si possa realizzare un modello di lavoro collaborativo integrato da un sistema di autovalutazione sollecitare, sulla base dell esperienza vissuta, una riflessione sulle condizioni che rendono più o meno possibile la trasferibilità di questo modello nella classe 16

17 PROBLEMA DA AFFRONTARE Domanda di ricerca In che modo gli organizzatori grafici (e in particolare le mappe concettuali) possono diventare strumenti cognitivi ad uso didattico? Obiettivi creare significativi esempi didattici raccogliere dimostrazioni operative efficaci (es. da YouTube) raccogliere e valutare evidenze scientifiche sulla loro efficacia produrre una visione di sintesi del lavoro della comunità dare una auto-valutazione finale del lavoro svolto 17

18 GRUPPI DI LAVORO 1 gruppo di Rapporteur, che ha il compito di sintetizzare la conoscenza costruita dagli altri gruppi e di metterla a disposizione dell intera comunità n gruppi composti da 6 persone ciascuno, con almeno tre computer e tre accessi Moodle (ipotizzati 8-9 gruppi). All interno si distinguono 3 ruoli (tipicamente ricoperti da tre coppie): Dimostratori. Cercano dimostrazioni video efficaci. Sono apprezzate la capacità di trovare risorse in rete e la conoscenza dell inglese. Valutatori. Cercano evidenze scientifiche di efficacia all'interno di articoli o libri. E apprezzata la capacità di consultare report scientifici. Sviluppatori. Immaginano una situazione didattica nelle quale utilizzare gli organizzatori grafici scelti e completano l esempio con contenuti (la disciplina è a piacere). E apprezzata un esperienza didattica. 18

19 STRUMENTI Tutta l esperienza si svolge in Moodle. Oltre ad alcuni materiali di consultazione, ogni gruppo trova un wiki dove soltanto il gruppo proprietario può scrivere, ma dove tutti possono andare a leggere Il wiki contiene 1 pagina in cui i componenti del gruppo scrivono i propri nomi, etc. 3 pagine corrispondenti alle tre attività che il gruppo deve svolgere (e ai tre ruoli) Si raccomanda particolarmente di andare a leggere periodicamente il wiki dei Rapporteur un web forum contenente un thread per ciascun gruppo. Chi nella comunità vuole mandare un messaggio al Gruppo01 deve scrivere nel forum Commenti per il Gruppo01, e così via per ciascuno degli altri gruppi strumenti per la costruzione di grafici (Powerpoint, Cmap) 19

20 TEMPISTICA Ogni coppia scrive nel proprio wiki, consultandosi con il resto del gruppo che fa ricerca/progettazione sugli stessi organizzatori grafici. Il wiki deve essere salvato almeno una volta ogni 10. Dopo 15 ogni gruppo deve aver salvato almeno i nomi dei componenti e l organizzatore grafico scelto I Rapporteur costruiscono in contemporanea una sintesi sotto forma di tabella e una sotto forma di mappa concettuale. I dati di sintesi saranno messi a disposizione della comunità circa ogni 30 Ogni ora circa una persona del gruppo va a vedere che cosa stiano facendo gli altri gruppi (comincia dalla pagina dei Rapporteur per orientarsi) e guarda se nel suo thread del web forum ci siano messaggi da leggere. A sua volta il gruppo lascia dei messaggi significativi nei thread degli altri (cross fertilization). Questa operazione è fondamentale perché valorizza l effetto sinergico dato dalla comunità (relazione molti-molti) 20

21 FASE FINALE E PRODOTTO FINALE Il prodotto finale è costituito da mappa concettuale di sintesi e tabella dei rapporteur che evidenziano le principali risorse disponibili e i principali risultati concettuali emersi wiki dei singoli gruppi in cui si leggono i nomi dei componenti i risultati di dettaglio della ricerca e della progettazione le valutazioni dell esperienza e le autovalutazioni 21

22 CONCLUSIONE Sabato 4 maggio alle ore 17 in plenaria: i rapporteur presentano la tabella e la mappa di sintesi si guardano 1-2 video più significativi si discute sull esperienza (aspetti positivi/ criticità da migliorare) e sulla sua trasferibilità/adattabilità nella scuola come modello di apprendimento collaborativo 22

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