Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016. Economia e management delle imprese turistiche Scienze del turismo e dello sport
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- Leonora Repetto
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1 Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 1
2 IL PERCORSO DIDATTICO IL TURISMO E I SOCIAL NETWORK PER LA PROMOZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI SERVIZI IL MARKETING TURISTICO COME STRUMENTO DI MANAGEMENT AZIENDALE L ECONOMIA NELL AMBITO TURISTICO: INDICI E RILEVATORI ECONOMICI IL SELF MARKETING PER LA VALORIZZAZIONE DI SÈ STESSI. IL SETTORE TURISTICO: CARATTERI DISTINTIVI
3 TESTI ADOTTATI F. Casarin, Il marketing dei prodotti turistici. Specificità e varieta, GiappichelliEditore, Milano I. Di Pietro «Il marketing dei servizi turistici Contesti applicativi e vantaggi» Aracne Editrice, Roma, 2013; Slide delle lezioni. PER I NON FREQUENTANTI: F. Casarin, Il marketing dei prodotti turistici. Specificità e varieta, GiappichelliEditore, Milano I. Di Pietro «Il marketing dei servizi turistici Contesti applicativi e vantaggi» Aracne Editrice, Roma, I. Barbotti, InstagramMarketing Immagini, brand, community, relazioni per turismo, eventi, Hoepli, Milano
4 IL PRODOTTO TURISTICO Il prodotto turistico è un prodotto composito costituito da un insieme di elementi che, uniti tra loro, danno luogo ad un package; Gli elementi costituenti il prodotto turistico sono: Le attrattive; Le strutture turistiche; L accessibilità. 4
5 DEFINIZIONE DI SERVIZIO TURISTICO Il prodotto turistico è costituito dall insieme di fattori tangibili e intangibili; Nel campo turistico non si vendono beni, ma si erogano servizi; Kotler definisce il servizio come: qualsiasi attività o vantaggio che una parte può scambiare con un altra, la cui natura sia essenzialmente intangibile e non implichi proprietà di alcunché. La sua produzione può essere legata o meno a un prodotto fisico. (Kotler 1986) 5
6 CONSIDERAZIONI SULL EROGAZIONE DI SERVIZI L erogazione di servizi comporta alcune considerazioni: I. Il servizio viene erogato mentre viene consumato; II. Le modalità di erogazione del servizio aumentano o diminuiscono la soddisfazione del cliente; III. Nel campo turistico la qualità è difficile da mantenere. 6
7 LE STRUTTURE TURISTICHE Le strutture ricettive del turismo si dividono in tre categorie: 1. Ricettive; 2. Pararicettive; 3. Complementari. 7
8 1. Ricettive LE STRUTTURE TURISTICHE (2) Alberghiere Extra-alberghiere 8
9 LE STRUTTURE RICETTIVE Sono strutture ricettive quelle strutture che soddisfano le necessità di pernottamento del turista. Alcuni esempi di strutture ricettive sono: A. Hotel; B. Bed& breakfast; C.Alloggi agrituristici; D. Alloggi in affitto; E. Villaggi turistici F. Locande; G.Motel; H.Boatels(strutture alberghiere ubicate in prossimità di alcuni porti nautici); 9
10 LE STRUTTURE EXTRA- ALBERGHIERE Sono strutture extra-alberghierequelle strutture ricettive adibite al pernottamento dei turisti che si differiscono dagli hotel. Alcuni esempi di strutture extra-alberghiere sono: 1. Esercizi all aria aperta (campeggi, villaggi turistici); 2. Ostelli della gioventù; 3. Rifugi alpini; 4. Esercizi di affittacamere; 5.Case per ferie; 6. Alloggi e campeggi agrituristici; 7. Bed& breakfast. 10
11 L ACCESSIBILITÀ Permette ad una località di poter essere visitata. Sono necessari buoni collegamenti stradali, ma anche una rete di mezzi di trasporto che migliora la qualità dell offerta turistica e la soddisfazione del cliente finale (customer satisfaction). 11
12 IL PRODOTTO TURISTICO: L IMPORTANZA DELLA DISTRIBUZIONE Prof. Ilaria Di Pietro 12
13 L IMPORTANZA DELLA DISTRIBUZIONE NEL TURISMO Il servizio turistico può essere distribuito tramite tre differenti canali: 1. Diretto; 2. Indiretto breve; 3. Indiretto lungo; Prof. Ilaria Di Pietro 13
14 IL CANALE DIRETTO HOTEL CLIENTE FINALE Prof. Ilaria Di Pietro 14
15 IL CANALE INDIRETTO BREVE T.O. A.D.V. CLIENTE FINALE T.O. RAPPRESENTAN TE CLIENTE FINALE T.O. OPERATORE INCENTIVE CLIENTE FINALE 15
16 IL CANALE INDIRETTO LUNGO HOTEL T.O. A.D.V. CLIENTE FINALE HOTEL LINEA AEREA A.D.V. CLIENTE FINALE HOTEL RAPPRESEN TANTE A.D. V. CLIENTE FINALE Prof. Ilaria Di Pietro 16
17 L OGGETTO DI STUDIO DEL MARKETING Il marketing è una disciplina che si occupa dello studio descrittivo del mercato; Adottare processi di marketing significa analizzare i rapporti tra l impresa e gli utilizzatori; Si tratta di un termine che ha origine dall inglese market (mercato) cui viene aggiunto la desinenza del gerundio ing per indicare la partecipazione attiva dell uomo sul mercato stesso. 17
18 L OGGETTO DI STUDIO DEL MARKETING (2) Essere un azienda Marketing oriented comporta analizzare i rapporti tra impresa e mercato e offrire un prodotto turistico di qualità; Il marketing è costituito dall insieme di attività che mirano ad influenzare una scelta del consumatore o cliente. (Russel Winer) Il Marketing è il processo di produzione, promozione, distribuzione (punto vendita) e determinazione del prezzo di beni, servizi o idee, al fine di porre relazioni soddisfacenti con il cliente in un ambiente dinamico. (William Pride) 18
19 L OGGETTO DI STUDIO DEL Il marketing è il processo di organizzazione e di esecuzione del concepimento, della politica dei prezzi, delle attività promozionali e della distribuzione di idee, beni e servizi per creare scambi commerciali e soddisfare gli obiettivi degli individui e delle organizzazioni. MARKETING (2) (American Marketing Association) Prof. Ilaria Di Pietro 19
20 GLI OBIETTIVI DEL MARKETING Le politiche di marketing vengono adottate al fine di raggiungere due principali obiettivi: Determinare il processo di fidelizzazione dei clienti Concorrere alla soddisfazione del cliente finale (Tourist satisfaction) Economia e management delle imprese turistiche Scienze del turismo e dello sport 20
21 CONSIDERAZIONI SULLE DEFINIZIONI Analizzando quanto scritto dagli esperti, emerge che il marketing è: Una mentalità; Un concetto; Una filosofia; Un metodo; Un processo; Uno strumento di conduzione aziendale; Un orientamento; Una funzione di coordinamento con il mercato; Prof. Ilaria Di Pietro 21
22 TENDENZE PASSATE E NEL PASSATO PRESENTI ORIENTAMENTO ALLE VENDITE ORIENTAMENTO ALLA PRODUZIONE ORIENTAMENTO AL PRODOTTO OGGI: ORIENTAMENTO AL MARKETING 22
23 TENDENZE PASSATE E PRESENTI (2) ORIENTAMENTO AL MARKETING Si tratta di una prospettiva di tipo pull (capire il mercato) e non push (spingere sul mercato); 23
Università degli studi di Teramo A.A. 2016/2017
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