ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE. di Cairo Montenotte PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE. di Cairo Montenotte PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA"

Transcript

1 ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE di Cairo Montenotte a. s PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Gabri

2 PARTE I L'ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE Come nasce Come si articola Che cosa offre - Come funziona Brevi cenni storici 6 Il contesto socio-economico 6 Tre storie, una sola scuola superiore 10 ITCG, l Istituto Commerciale e per Geometri Patetta 10 ITIS, l Istituto Industriale Ferraris 11 IPSIA, l Istituto Professionale da Vinci 12 L'Istituto Secondario Superiore, il polo della Val Bormida: una scuola, una valle; una valle, una scuola 12 Ubicazione delle tre sedi 14 ITCG Sezione per Ragionieri e Geometri Corso XXV aprile, ITIS Sezione periti tecnico-industriali Via Allende, 2 14 IPSIA Sezione periti professionali Via Allende, 2 14 Spazi fruibili interni ed esterni 14 Sezione ITCG 14 Sezione ITIS 15 Sezione IPSIA 15 Corsi e Diplomi 15 Competenze, conoscenze, abilità 15 Esami di Qualifica e di Stato 16 Organi di Programmazione 17 Organi di Direzione 20 Staff di Direzione 20 Gruppo per l Autovalutazione e il miglioramento dell azione educativa 20 Organi di amministrazione 22 Organizzazione Gestione 22 Consigli di Classe 22 Gruppi integrati 23 Funzioni Strumentali alla realizzazione del POF 23 Responsabili di dipartimento 25 Coordinatori di classe 26 Responsabili di laboratorio 27 Commissioni operative 28 Incarichi affidati in ottemperanza al DLGS 81/08 e 106/09 30 Servizi ausiliari 31 Organi di rappresentanza 32 Rappresentanza sindacale 32 Comitato studentesco e altre forme di partecipazione attiva degli studenti 32 Assemblea dei genitori 32 2

3 PARTE II IL POF Piano dell'offerta Formativa I contenuti Le risorse Gli strumenti Notizie generali 33 Il contratto con l utenza 33 La Carta di identità 33 Norme di riferimento 33 L U.R.P. Ufficio Relazioni con il Pubblico 34 Offerta formativa curricolare: curricolo nazionale e di scuola 34 Curricolo nazionale 34 Curricolo di scuola 34 Gli ampliamenti dell Offerta Formativa 35 Le risorse umane, tecnologiche, finanziarie 38 Risorse Umane 38 Risorse Tecnologiche 38 Risorse Finanziarie 39 Gli strumenti 41 La programmazione educativo didattica 41 Orario delle lezioni 45 Calendario adempimenti 45 PARTE III UNA SCUOLA INTEGRATA CON IL TERRITORIO Azioni per il successo scolastico Interazione con il mondo del lavoro e le istituzioni Trasparenza Le azioni per il successo scolastico 47 Progetto orientamento/accoglienza 47 Orientamento in entrata 48 Accoglienza 48 Recupero debiti formativi 48 Progetto PR.I.MUL.E. 48 Progetto integrato CIC-Star bene a scuola 49 Progetto E.G.L.E. 49 Progetto Società Dante Alighieri-Beppe Fenoglio 49 Progetto Astengo 49 Rapporti con le famiglie 50 3

4 Interazione con il mondo del lavoro e le istituzioni 50 Alternanza Scuola Lavoro e Stage estivi 50 Orientamento in uscita 51 Progetto Scuola-lavoro 52 Accordi di rete 53 Rapporti con Enti/Associazioni 53 Progetto ELCO 54 Progetto Imparo a lavorare 54 Progetto autovalutazione: per una scuola di qualità 54 Biblioteca in rete 54 Progetto Pro-Meteo 55 Corsi Panasonic 55 Corsi Trench Italia, Schneider Electric 55 Test Center ECDL 55 Trasparenza (Legge 241/90) 56 Sito Web di Istituto 56 Regolamento scolastico 56 Statuto delle Studentesse e degli Studenti 56 Comportamenti disciplinari 56 Organo di Garanzia 57 Modalità di accesso agli atti della Pubblica Amministrazione 57 Legge 196/2003 Codice Privacy 58 Pubblicizzazione POF 58 4

5 PARTE I L'ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE Come nasce Come si articola Che cosa offre - Come funziona 5

6 Brevi cenni storici L Istituto Secondario Superiore di Cairo Montenotte 1 è situato in una zona di passaggio fra Piemonte e Liguria, da sempre punto di incontro e di confronto fra culture e tradizioni diverse. Fin dall età romana Cairo e la Valbormida sono state teatro di notevoli avvenimenti. L epoca medioevale ha impresso segni indelebili sul paesaggio e sui centri storici, oggi pienamente recuperati nella loro bellezza urbanistica e architettonica. Francesi e spagnoli si sono contesi a lungo questi luoghi, fino alla esaltante e tragica epopea napoleonica. Moti liberali e guerre d indipendenza hanno fatto sentire a fondo le loro ripercussioni. 2 Ma è la storia economica del XX secolo che consente di caratterizzare tipicamente il cairese e, più in generale, l area valbormidese. Il contesto socio-economico Concentrando l attenzione sul periodo che va dalla fine del 1800 ai primi anni del 2000, l evoluzione economica della Valbormida è strettamente collegata alla nascita, allo sviluppo e, oggi, alla trasformazione o ridimensionamento dell industria manifatturiera. Tale attività, che si sviluppò in origine senza connessione con l attività agricola, ha influenzato profondamente gli assetti del territorio valbormidese determinando proprio a partire da fine 800 e sempre più intensamente nel 900, l espansione e o la nascita di nuclei residenziali, l avvio di flussi pendolari, un immigrazione sostenuta non solo dai territori confinanti del basso Piemonte ma anche da altre parti d Italia. Proprio per queste ragioni il rilevante processo di dismissioni industriali che si è andato delineando progressivamente negli ultimi decenni del ventesimo secolo e che ancora oggi appare in atto, ha inciso sugli equilibri della Valle. Gli effetti a lungo termine di alcune produzioni chimiche, la contrazione della produzione industriale e dell occupazione si sono ripercossi infatti sulla società, l economia e l ambiente con effetti non ancora totalmente quantificabili data la contemporaneità degli eventi. È possibile comunque evidenziare alcuni aspetti in grado di fornire indicazioni interessanti e spunti pertinenti per la nostra analisi. Popolazione Secondo i dati ISTAT la popolazione della Valbormida ha seguito un andamento decrescente poiché il saldo immigratorio riesce solo in limitati casi a compensare il saldo naturale negativo. È evidente, come la crisi dell industria degli anni più recenti abbia avuto un forte impatto sul territorio a cui si è riusciti solo marginalmente a far fronte attraverso l attivazione di ammortizzatori sociali 3. Oggi in Valbormida sono presenti meno di abitanti. La popolazione presenta un tasso di vecchiaia addirittura superiore alla media savonese che pure è fra le prime in Italia. Il livello di scolarizzazione nella fascia anni risulta poi nettamente inferiore rispetto alla media provinciale savonese e ciò a indicare 2 fenomeni: un livello di abbandono particolarmente elevato e 1 Comune in provincia di Savona ( ab. circa) ubicato sul fiume Bormida. 2 E. Zunino - Cairo e le sue vicende nei secoli P.A. Tognoli - Cairo nella storia della Liguria e della nazione. 3 NOMISMA-CCIAA Savona, Val Bormida.Verso nuove strategie di sviluppo territoriale, Collana di cultura economica STRUMENTI, febbraio 2004, vol. I, p

7 un pendolarismo verso Savona o il basso Piemonte. Il tutto nonostante all interno della valle siano presenti diversi Istituti Superiori in grado di proporre un offerta completa e diversificata. Mercato del lavoro Dati forniti dai centri per l impiego indicano un calo delle assunzioni anche se il saldo (differenza tra avviamenti al lavoro e cessazioni) risulta ancora attivo. La percentuale di disoccupati è comunque inferiore rispetto alla media provinciale ed è costituita prevalentemente da soggetti di sesso femminile compresi nella fascia di età anni, con un titolo di studio mediamente basso. I settori più dinamici per l occupazione sono la fabbricazione di prodotti in metallo, le costruzioni, il commercio ed i servizi alle imprese. Le imprese valbormidesi devono spesso rivolgersi a lavoratori provenienti da altre zone per soddisfare le proprie esigenze produttive. Si tratta di un fenomeno che segnala la riduzione della forza lavoro in Valbormida collegata all invecchiamento della popolazione, la difficoltà di riconvertire lavoratori, spesso dotati di elevata professionalità, provenienti dalle industrie chiuse o in crisi, la vicinanza con territori ed economie in grado di assorbire la manodopera Valbormidese creando forme di pendolarismo verso Savona e la Riviera o il basso Piemonte e contribuendo ad incrementare i processi di spopolamento dell area. Infrastrutture - Trasporti e insediamenti produttivi La dotazione di infrastrutture in Valbormida con particolare riferimento ai collegamenti verso il basso Piemonte e la pianura padana, accanto ad alcuni elementi positivi (raddoppio dell autostrada Torino Savona, variante di Vispa), presenta limitazioni dovute sia alla conformazione del territorio che rallenta la velocità di scorrimento (SS29 e SS28 bis), che all obsolescenza ( binario unico linee ferroviarie S. Giuseppe Alessandria e S. Giuseppe Ceva ). Migliore è il collegamento tra Valbormida e Savona attraverso la SS29 e le 2 distinte linee ferroviarie a binario unico (via Altare e via Ferrania). Di notevole importanza è inoltre il collegamento, parallelo alla ferrovia, di una funivia adibita al trasporto di rinfuse minerali che collega il porto di Savona a Cairo Montenotte. Per quanto riguarda gli insediamenti produttivi, la chiusura di gran parte delle imprese di maggiori dimensioni ha reso disponibili aree da destinare a nuovi insediamenti produttivi, soprattutto a Cairo Montenotte e, ultimata ormai la bonifica, a Cengio. Ulteriori spazi destinabili ad attività produttive sono presenti in altri comuni e inoltre, tutte le aree della bassa valle sono in genere caratterizzate da buoni collegamenti stradali. Il prezzo delle aree risulta concorrenziale rispetto a Savona e alla costa, anche se più caro della zona alessandrina. Ambiente La Valbormida è stata spesso identificata come un area ad elevato tasso di inquinamento, soprattutto per gli effetti di alcune produzioni chimiche localizzate a Cengio (ACNA) e a Cairo Montenotte (Agrimont, etc). Anche per effetto degli interventi di bonifica effettuati, i recenti studi in materia ambientale sembrano ridimensionare però una situazione di pericolosità evidenziando qualità dell aria e dell acqua accettabili. Oltre alla bonifica dell ACNA permangono i problemi dello smaltimento delle acque reflue provenienti dall industria e del controllo delle emissioni gassose. Un nuovo scenario potrebbe essere aperto se si concretizzasse la proposta di costruzione/potenziamento/modifica di centrali elettriche sulle aree della Ferrania. 7

8 Va ricordato, in ogni caso, che in tutta la valle, esiste una diffusa coscienza ecologica con la quale ogni modello di sviluppo economico dovrà inevitabilmente confrontarsi. Struttura economica Comparto industriale (Dati ISTAT e CERVED) Pur in presenza di forti dismissioni negli ultimi decenni, il comparto industriale riveste ancora un importanza strategica per l area occupando il 53,3% del totale degli addetti (dati ISTAT 2001). La gran parte delle unità locali e degli addetti appartengono al settore manifatturiero dove risultano prevalenti: le industrie della fabbricazione e della lavorazione dei prodotti in metallo (31% U.L. e circa 17.4% addetti) caratterizzate da aziende medio piccole (con alcune eccezioni: AP Lockheed, ), l industria delle fabbricazione dei prodotti chimici (2.1% U.L. e circa 32% addetti) caratterizzata da aziende di grandi dimensioni, in particolare Ferrania (ora fortemente ridimensionata rispetto a un tempo e con prospettive di sviluppo non ancora ben delineate), industria della fabbricazione di minerali non metallici (6% U.L. circa 15% addetti) caratterizzata da aziende di medie dimensioni, in particolare le vetrerie. La presenza di industrie è concentrata in alcuni comuni (80% addetti in 5 comuni) e l evoluzione del comparto manifatturiero indica una diminuzione nel settore chimico, una riduzione della dimensione media delle aziende ed un incremento del peso relativo di alcuni settori (metalmeccanico, alimentare e industria del legno). Notevole rilevanza infine è da attribuire al settore delle costruzioni soprattutto gli impiantisti edili (nel U.L. davano lavoro 1259 addetti); anche in questo caso il settore evidenzia un aumento delle U.L. ed una diminuzione degli addetti. Comparto agricolo Il comparto agricolo risente della prevalente conformazione montana e collinare del territorio con una forte incisione di boschi e foreste che rappresentano un importante risorsa. Tuttavia, il comparto ha subito in Valbormida, in particolare negli ultimi decenni, una forte contrazione in termini di aziende, superficie agricola totale, superficie agricola utilizzata e numero di capi allevati. Il mantenimento delle attività agricole è comunque un veicolo importante per il sostentamento economico delle popolazioni delle aree più marginali della valle, per la difesa del territorio e per la valorizzazione delle risorse naturali e delle tradizioni locali. Comparto turistico recettivo Il comparto turistico risulta scarsamente strutturato e sviluppato, soprattutto con riferimento alla media provinciale. Venute meno le occasioni di lavoro collegate alla presenza delle grandi industrie, il turismo può tuttavia essere rilanciato in un ottica di valorizzazione dell ambiente dei servizi e della qualità della vita (turismo di nicchia e di qualità). Segnali positivi vengono offerti dalla nascita di numerose realtà agrituristiche. Comparto del commercio e dei servizi Il settore terziario è prevalentemente costituito in Valbormida dal commercio che, secondo le rilevazioni ISTAT, è in gran parte commercio al dettaglio e, negli ultimi anni ( ), presenta nuovamente un andamento in crescita. La maggior parte delle unità locali degli addetti è concentrata a Carcare, Millesimo e, soprattutto, Cairo dove la ricchezza prodotta da un consistente tessuto industriale ha alimentato, oltre all indotto 8

9 (servizi di trasporto, impiantisti ecc..), anche un importante settore commerciale. Pure il sistema dei servizi alle imprese ha un ruolo primario in Valbormida pur caratterizzandosi per la maggior parte di servizi di tipo tradizionale, in particolare i trasporti con un più 20% di U.L. negli ultimi anni. Di rilievo anche la presenza di Istituti di Credito che continua a crescere soprattutto nella bassa valle (più 6 sportelli bancari nel periodo ) Prospettive di sviluppo Come evidenziato in un accurato studio l analisi del contesto socio-economico della Val Bormida ha essenzialmente messo in evidenza un territorio complesso, con un passato industriale molto forte, e che al contempo riveste buone potenzialità di sviluppo 4. La Val Bormida ed i territori confinanti stanno vivendo una fase di evoluzione il cui esito non appare ancora delineato. In particolare, non sembra ancora emergere un settore che possa svolgere un ruolo di volano economico anche se gli studi più recenti evidenziano comunque alcuni settori di possibile sviluppo nella meccanica, la logistica (realizzazione di una piattaforma intermodale retroportuale) e l energia. In ogni caso, lo sviluppo della Val Bormida dovrà passare attraverso un azione di sistema in cui accanto agli attori tradizionale (imprenditori privati ed istituzioni pubbliche) anche la scuola potrà giocare un ruolo importante. Il ruolo dell ISS di Cairo Montenotte L ISS è profondamente radicato nel territorio valbormidese. Dalla Val Bormida savonese e dai territori piemontesi confinanti provengono i suoi utenti, la cui prima attesa è trovare soddisfacenti occasioni di lavoro proprio nei luoghi in cui sono nati e vissuti. Di tutto ciò deve tener conto il Piano dell Offerta Formativa dell ISS che, in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi degli Istituti tecnici e professionali, deve calare ed adattare l azione educativa nella realtà specifica del territorio, qui ed ora, rispondendo alle attese ed alle richieste espresse dalle famiglie, dalle comunità locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Il tutto ovviamente senza dimenticare una dimensione globale del mondo del lavoro e della cultura: solo coniugando tradizione e innovazione, esigenze locali e visione olistica, si può contribuire alle crescita umana e professionale degli studenti di oggi, dei cittadini di domani. Direttrici formative ed indirizzi scolastici L offerta formativa andrà indirizzata verso alcune fondamentali direttrici che emergono dalla realtà socio-economica descritta nella pagine precedenti: garantire una preparazione tecnica e professionale adeguata e flessibile, soprattutto con riferimento ai settori che sembrano garantire prospettive di sviluppo o, comunque, di tenuta: settore delle costruzioni meccaniche, settore delle costruzioni civili, ambiente ed energia, servizi alle imprese e commercio; stimolare la capacità imprenditoriale accompagnata all acquisizione delle necessarie competenze per dare vita a nuove attività in settori che appaiono al momento residuali o troppo tradizionali, ma che possono trasformarsi in proficui settori di nicchia come nel caso dell agriturismo, della ristorazione, del fitness e della cura della persona; favorire l apprendimento delle lingue e delle legislazioni civili, tecniche ed economiche dell Unione Europea nel suo complesso, per formare cittadini in grado di essere e di sentirsi parte di una comunità più ampia; sostenere il processo di formazione umana e civile dei giovani valbormidesi; 4 Ibidem, p. 57 9

10 rafforzare i rapporti e gli scambi con il mondo dell imprenditoria, delle istituzioni, della cultura; sostenere gli alunni in difficoltà, in modo da prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione e dell abbandono scolastico; garantire l effettiva fruizione del diritto allo studio dei giovani valbormidesi supportando lo sforzo economico delle loro famiglie; ampliare l offerta formativa in modo da rispondere alle esigenze degli studenti della Valbormida costretti al pendolarismo per affrontare tipologie di studio non presenti sul territorio. La riforma scolastica A partire dall anno scolastico 2010/2011 si attua la riforma degli Istituti Tecnici e Professionali secondo i Regolamenti (DPR n. 87 e n. 88) emanati in attuazione dell articolo 64, comma 4, del decreto legge n. 112/2008, convertito dalla legge n. 133/2008 (Riforma Gelmini). In una situazione in divenire il POF non può che privilegiare gli aspetti dell identità culturale e progettuale dell'istituto, rimandando alla normativa statale per quanto riguarda l ordinamento, i profili in uscita ed i quadri orari dei nuovi istituti tecnici e professionali. Tre storie, una sola scuola superiore ITCG, l Istituto Commerciale e per Geometri Patetta Nell'anno scolastico 1959/60 veniva attivata a Cairo Montenotte una sezione staccata dell'itc "Paolo Boselli" di Savona. In ragione di una popolazione scolastica in progressiva crescita, nel 1964 il M.P.I. concedeva l'autonomia all'istituto, che ebbe la sua prima sede in via Berio. Aumentando ancora il numero delle classi, fu necessario acquisire succursali provvisorie, con notevoli disagi per l'utenza ed il personale. Per ovviare ad una simile situazione, nel 1979 fu inaugurata l'attuale sede tra la vecchia strada provinciale per Acqui, denominata via XXV aprile, e la linea ferroviaria Savona - Alessandria. Nasce così l Istituto Patetta, ben noto a tutti. Partito con un unico corso per ragionieri, l'istituto si è arricchito di un corso geometri nel 1968 e di corsi serali, sia per geometri che per ragionieri, in funzione dal 1972 al Da allora la scuola ha continuato con successo ad arricchire l offerta formativa con iniziative didattiche particolarmente gradite all utenza. Fin dal 1985/86, l'istituto Patetta dà il via al Progetto IGEA, che costituiva una sperimentazione di livello avanzato in campo amministrativo e poneva la scuola fra le poche all'avanguardia nel settore, tanto che, nel corso di sei sette anni di qualificato lavoro, nell a.s , l'istituto Patetta viene individuato come polo delle scuole IGEA della Liguria, trovandosi così a coordinare proficuamente l'attività di altri nove istituti. Dall anno scolastico 1998/99 l Istituto è diventato Polo DEURE e, tra le varie iniziative, ha aperto uno sportello pomeridiano, a sostegno di quelle scuole, elementari e medie inferiori, che si impegnano per la prima volta in Progetti Europei. Sempre nella sua funzione di Scuola Tutor, l Istituto ha promosso (e tenuto, grazie all opera di docenti interni) corsi di aggiornamento per insegnanti, privilegiando i settori dell informatica e della didattica. 10

11 Nel 1991/92 l Istituto aderisce al piano nazionale informatica e dall anno scolastico 95/96 adotta sul corso geometri il Progetto cinque, che, nell ambito dell autonomia scolastica è stato articolato in due diversi indirizzi: ambientale ed edile. Sempre nell'ambito dell'autonomia, nell'anno scolastico 1999/00, per ovviare alla mancanza in Valbormida di un liceo linguistico ed andare incontro alle richieste di molti studenti altrimenti costretti al disagio di spostamenti su lunghi percorsi, l'istituto ha attivato un corso IGEAL, arricchendo l'ormai curricolare corso IGEA di una terza lingua (il tedesco) e, nel 2000/2001, il corso IGEAT, un nuovo indirizzo della Ragioneria a carattere turistico, che propone, oltre alle discipline curricolari del corso IGEA, la lingua tedesca e introduce in diverse materie curricolari (trattamento dei testi, economia aziendale, diritto, geografia ecc.) apposite aree di progetto attinenti ad argomenti turistici. Infine, per rispondere alle richieste delle famiglie ed offrire nuove opportunità formative anche a chi svolge attività sportiva agonistica, nell anno 2004/2005 è stato attivato il corso tecnico sportivo. Il corso offre l opportunità di approfondire gli aspetti economici, giuridici ed amministrativi del mondo dello sport e del fitness; di acquisire competenze specifiche e patentini come quello di arbitro, giudice di gara, bagnino, ; di recuperare i periodi scolastici persi a causa dell attività sportiva con un organizzazione flessibile del periodo scuola. Tutte queste iniziative hanno rappresentato e rappresentano ancora la risposta dell Istituto alle esigenze del territorio. Risposta che non può ovviamente essere data una volta per tutte ma che va declinata via via sia in funzione del contesto locale, sia in funzione delle indicazioni ministeriali. Nell a.s. 2007/2008, ad esempio, è stato attivato in forma integrata un percorso di istruzione e formazione professionale per Operatore Amministrativo ad indirizzo turistico-aziendale con lo IAL di Carcare ed il c.f.p. Miretti di Celle. Nell a.s. 2008/09 è stato poi attivato un corso per Operatore Commerciale e un corso per Operatore di Ristorazione con lo IAL di Carcare. Nell a.s. 2009/10 è stato attivato un corso per Operatore di Ristorazione con lo IAL di Carcare. Con la riforma degli Istituti Tecnici dall a.s. 2010/2011 i due indirizzi classici per cui l Istituto Patetta è ben noto nel territorio, sono stati confermati nell ambito dei settori Economico e Tecnologico con le seguenti denominazioni: Settore Economico - Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (ex IGEA) Settore Tecnologico - Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (ex GEOMETRI) Dall a.s. 2012/13, infine, è attiva la sezione professionale per i servizi commerciali, quale risposta ad una ulteriore esigenza di formazione nel settore del commercio. Il plesso di Corso XXV Aprile si arricchisce così di una offerta del settore professionale, a dimostrazione dell unità dell Istituto e della ottimale collocazione di allievi e docenti che possono così disporre delle migliori attrezzature e della lunga tradizione del Patetta nel settore economico. ITIS, l Istituto Industriale Ferraris La sezione industriale dell'istituto Secondario Superiore di Cairo Montenotte è, ormai dal 1974, una realtà sempre più significativa del comprensorio scolastico Valbormidese. Inizialmente costituita dal biennio propedeutico comune a tutti gli indirizzi tecnici, dal 1979 è stata completata con un triennio di specializzazione meccanica. Dal 1988, primo in provincia di Savona, è stato attivato il corso triennale di specializzazione sperimentale Ergon ad indirizzo MECCANICA INDUSTRIALE, divenuto poi il nuovo indirizzo di ordinamento nazionale. Dal Settembre 1998 è stato attivato il corso di ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE. Nell ambito dell ISS i corsi attivati del settore tecnico industriale sono sempre stati quindi due: un biennio propedeutico, comune a tutti gli indirizzi, ed un triennio di specializzazione: un corso a specializzazione meccanica e un corso a 11

12 specializzazione elettrotecnica (nel cui ambito è attivo un progetto di approfondimento di elementi di domotica). Con la riforma degli Istituti Tecnici dall a.s. 2010/2011 i due indirizzi sono stati confermati nell ambito del settore Tecnologico con le seguenti denominazioni: Indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, articolazione Meccanica e Meccatronica Indirizzo Elettronica e Elettrotecnica, articolazione Elettrotecnica IPSIA, l Istituto Professionale da Vinci L I.P.S.I.A. (Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato) nasce a Cairo Montenotte il 1 ottobre 1961 come scuola coordinata della sede di Savona (D.P.R. n del 30 settembre 1961). L Istituto trova provvisoria collocazione presso l ex caserma degli alpini (ora demolita) e lì inizia il primo corso di Congegnatore Meccanico frequentato da 16 allievi. Il 31 maggio 1975 viene inaugurata la nuova sede ampia e moderna dove tuttora sono ospitati gli studenti dell Istituto Professionale. La riforma prevede la durata quinquennale dei Corsi Professionali di Stato con la possibilità di accordi con la Regione per il conseguimento di una qualifica triennale (Corsi IeFP). Le qualifiche succedutesi negli anni sono state: a.s. 1961/62 Congegnatore meccanico a.s. 1989/90 Operatore alle macchine utensili computerizzate a.s. 1991/92 Operatore alle macchine utensili a.s. 1994/95 Operatore meccanico (Progetto 92) a.s. 2001/02 Operatore termico (Progetto 92) Nell a.s. 1981/82 viene avviato il corso postqualifica che termina con l esame di maturità, ora Esame di Stato, per il conseguimento del diploma di Tecnico delle Industrie Meccaniche" e nell a.s. 2004/05 di Tecnico dei sistemi energetici. Nell a.s. 2004/2005 un alunno del corso termico IPSIA ha vinto il primo premio nell annuale gara nazionale di operatore termico svoltasi fra tutti gli istituti professionali d Italia. Nell a.s , l Istituto Secondario Superiore di Cairo Montenotte ha ospitato l edizione 2006 della stessa gara. Nell a.s , viene attivato in forma integrata un percorso sperimentale di istruzione e formazione professionale per operatore meccanico con lo IAL di Carcare. Nell a.s la Regione Liguria, che ha competenza esclusiva in materia di formazione professionale, ha autorizzato la Sezione IPSIA dell ISS Cairo Montenotte a realizzare corsi di qualifica triennali. Tale autorizzazione è stata riconfermata secondo la modalità dei corsi IeFP organizzati in regime di sussidiarietà integrativa. L'Istituto Secondario Superiore, il polo della Val Bormida: una scuola, una valle; una valle, una scuola Per effetto del dimensionamento provinciale della rete scolastica, disposto con decreto del Provveditore agli Studi di Savona prot. n. 697/M del 29 gennaio 2000, dal 1 settembre 2000 l Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Federico Patetta e le sezioni ITIS ed IPSIA funzionanti in Cairo Montenotte, sono state unite in unico complesso scolastico, l Istituto Secondario Superiore. Tale nuova realtà fornisce così una vasta offerta formativa ai ragazzi che si iscrivono alla scuola superiore, dando continuità e valore alle offerte preesistenti e, nello stesso tempo, favorendo scambi culturali e professionali tra studenti e docenti. 12

13 Con la riforma degli Istituti Tecnici e professionali in vigore dall a.s. 2011/2012 sono istituiti nell ISS di Cairo Montenotte i seguenti corsi: SETTORE ECONOMICO Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (ex IGEA) ARTICOLAZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI ARTICOLAZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING con opzione TURISTICA (sperimentazione in autonomia, ex IGEAT) Nota: dall a.s. 2013/2014 sarà attivata l articolazione RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (ex GEOMETRI) Indirizzo MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA (ex ITIS MECCANICO) ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA Indirizzo ELETTROTECNICA ED ELETTROTECNICA (ex ITIS ind. ELETTROTECNICA ED AUTOMAZ.) ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA SETTORE PROFESSIONALE - INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Corso Quinquennale) CON POSSIBILITÀ DI QUALIFICA TRIENNALE PER: OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI OPERATORE MECCANICO SETTORE PROFESSIONALE SERVIZI Indirizzo servizi commerciali (Corso Quinquennale) CON POSSIBILITÀ DI QUALIFICA TRIENNALE 13

14 Ubicazione delle tre sedi ITCG Sezione per Ragionieri e Geometri Corso XXV aprile, 76 Telefono: fax: svis00300a@ istruzione.it PEC: svis00300a@pec.istruzione.it Presidenza: orario di ricevimento: tutti i giorni su appuntamento Collaboratore Vicario: dal lunedì al venerdì su appuntamento DSGA: ore , tutti i giorni escluso il sabato Ufficio Personale: ore ore Ufficio Alunni: Sede ore ore mercoledì Ufficio Contabilità: ore Ufficio Protocollo: ore Ufficio Tecnico: ore nei giorni di martedì - giovedì ITIS Sezione periti tecnico-industriali Via Allende, 2 IPSIA Sezione periti professionali Via Allende, 2 Telefono: fax: Il Dirigente Scolastico riceve presso queste sedi dal lunedì al sabato, su appuntamento Collaboratore: dal martedì al sabato su appuntamento Ufficio Tecnico: ore nei giorni di lunedì mercoledì - venerdì Spazi fruibili interni ed esterni Sezione ITCG L'edificio di Corso XXV aprile gode di ampi spazi interni, articolati in uffici, aule, laboratori attrezzati e palestra. Ma offre anche, già da anni, un prezioso servizio bar interno particolarmente apprezzato da allievi e personale. Gli spazi esterni sono ampi e ben protetti da recinzione, esiste amplissimo parcheggio e nelle immediate adiacenze si situano la Piscina Comunale ed il Centro polisportivo comunale. L edificio risponde a tutte le norme di sicurezza attualmente in vigore, sia per quanto riguarda la sistemazione degli impianti e il sistema di esodo in caso di emergenza, sia per le sue caratteristiche strutturali. Le strutture portanti dell edificio sono infatti costituite da una intelaiatura in cemento armato, formata da travi e pilastri con tamponamento in mattoni, disposti a camera d aria. Per le strutture orizzontali sono stati posti in opera i solai misti armati, mentre la struttura del tetto è in cemento armato. Tutte le strutture garantiscono la necessaria resistenza al fuoco, come richiesto dall attuale normativa. Tutti i livelli dei corpi di fabbrica sono collegati da ascensori e fruibili anche da portatori di handicap, in quanto forniti di impianti predisposti alla mobilità di questi ultimi. 14

15 Sezione ITIS L'edificio di Via Allende è situato in prossimità della zona centrale della cittadina di Cairo Montenotte ed è adeguatamente servito dei mezzi di trasporto (autobus e treno). Nel piazzale antistante l edificio, in cui trova posto l'ampio parcheggio (di nuovissima realizzazione) che si affaccia su via Colla, è collocata la fermata per gli autobus, mentre la stazione ferroviaria si trova a circa 100 mt. La struttura è caratterizzata da vasti spazi interni, utilizzati come aule, officine e laboratori vari. Sezione IPSIA L'edificio, con ingresso anche da Via Mameli, è un unicum con l'itis, possiede officine e laboratori dotati di importanti apparecchiature come torni e frese a controllo numerico, indispensabili per l'approccio diretto dei ragazzi con il mondo del lavoro, scopo precipuo di questo particolare tipo di formazione. L'ampia palestra è da sempre condivisa nell'uso da entrambe le sezioni industriale e professionale, ed è comodamente raggiungibile attraverso un cortile interno. Corsi e Diplomi Competenze, conoscenze, abilità Consapevole dei mutamenti che caratterizzano la nostra società, l Istituto nel suo complesso opera e programma in modo da formare figure professionali che siano in grado di inserirsi in contesti lavorativi diversi e resi complessi dalla crescente automazione e dai frequenti mutamenti in campo tecnologico. La Mission dell Istituto si può focalizzare nella crescita tecnico-professionale e umana degli studenti tramite la progettazione e l erogazione di percorsi di istruzione e formazione di qualità. L'obiettivo che si intende raggiungere è duplice: a) far acquisire conoscenze ed abilità, b) mettere in grado l allievo di gestirle ed applicarle in modo autonomo, cioè di trasformarle in competenze. Alla fine del corso di studi lo studente: sarà in possesso di una solida cultura generale, risultato dell acquisizione di saperi specifici, rielaborati in ambito interdisciplinare; avrà acquisito l abitudine alla flessibilità, che gli consenta di assumere comportamenti adeguati in ogni situazione; avrà potenziato autoapprendimento e autovalutazione; sarà stato educato al lavoro di gruppo; avrà ricevuto stimoli, mirati a promuovere iniziative autonome; sarà pronto ad assumersi le responsabilità delle decisioni prese. 15

16 Conformemente alle scelte educative dell Istituto, interessato a promuovere il benessere degli allievi all interno della scuola, sono state individuate anche precise finalità: creare pari opportunità allo studio, rifiutando qualsiasi discriminazione; sviluppare un comportamento responsabile, capace di valutare le conseguenze delle proprie azioni, sia in ambito scolastico che sociale; favorire un processo di autostima, indispensabile alla completa realizzazione delle potenzialità individuali; stimolare la creatività e la capacità di relazionarsi con gli altri, in diversi contesti lavorativi. Esami di Qualifica e di Stato I corsi si concludono con Esami di Qualifica, per il solo settore professionale, e di Stato, per tutti. Per preparare nel modo migliore gli studenti, attraverso una programmazione coerente con le prove d esame, l istituto mette in atto le seguenti procedure: Per l esame di Qualifica: PERIODO ATTIVITÀ SOGGETTI maggio inizio e fine prove strutturate/semistrutturate preparazione giudizi analitici Consigli di Classe scrutini finali giugno riunioni preliminari esami di qualifica svolgimento delle prove correzione elaborati pubblicazione calendario prove orali svolgimento prove orali predisposizione giudizi globali scrutini pubblicazione risultati Commissioni esaminatrici Per l Esame di Stato: PERIODO ATTIVITÀ SOGGETTI Settembre Programmazione generale Collegio docenti Ottobre Obiettivi disciplinari Tempi delle verifiche Griglie di verifica Crediti formativi valutabili Novembre Febbraio/marzo Aprile/maggio Presentazione esame Piani di lavoro della classe Profitto recupero debiti - programmi 1ª Simulazione terza prova Scrutini monitoraggio del processo Designazione commissari interni 2ª simulazione terza prova monitoraggio del processo pagelline di controllo 16 Collegio docenti + Dipartimenti + Consigli di Classe Consiglio classe Singoli docenti Coordinatori di Classe Docenti interessati Consigli di classe Coordinatori di Classe Docenti interessati Collegio docenti / Consigli di classe Aprile Bozza di documento del 15 maggio Consigli di classe

17 PERIODO ATTIVITÀ SOGGETTI Documento 15 maggio Coordinatori di Classe Eventuale 3ª simulazione terza prova Docenti interessati Esame preliminare Candidati Privatisti Consigli di classe Maggio Giugno Scrutini finali Riunione preliminare Consigli di classe Commissione Esame di Stato Organi di Programmazione Programmare significa definire gli obiettivi, selezionare i contenuti, scegliere i metodi didattici, predisporre adeguati strumenti di verifica e di valutazione. Programmare significa però anche elaborare un percorso formativo, con relative risorse e strumentazioni didattiche, capace di congiungere quello da cui partirà il gruppo degli allievi presi come riferimento e quello che contrassegna il livello delle competenze (conoscenze e abilità) che tutti i fruitori della proposta formativa debbono possedere in uscita da un ciclo o corso di studi. Gli organi preposti sono: Consiglio di Istituto (1) Presso ogni Istituzione scolastica è costituito un Organo deliberante, il Consiglio di Istituto. Esso si compone di rappresentanti dei docenti, del personale ATA, dei genitori e degli alunni eletti dalle rispettive componenti. La sua attuale composizione è la seguente: COGNOME E NOME FORESTI GENZIANELLA BERTA ROBERTO BUSCAGLIA MONICA BUSCHIAZZO RAFFAELE D AMATO GIUSEPPE MACCARI GIANFRNACO MARENCO SIMONA TERZI MARCO VENEZIANO WALTER Componente DIRIGENTE SCOLASTICO docente IPSIA docente ITCG docente ITCG docente ITIS docente IPSIA docente ITCG docente ITIS docente ITCG (1) il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha competenza su: - Adozione del POF - Approvazione del Bilancio di previsione e del Conto Consuntivo - Adozione del regolamento interno - Acquisto e rinnovo delle attrezzature tecniche e scientifiche - Adattamento del calendario scolastico alle esigenze organizzative ambientali - Promozione di contatti e collaborazioni con altre scuole o istituti - Partecipazione ad attività culturali e ricreative - Iniziative di carattere assistenziale 17

18 CACCIARI PAOLA PESCE MARIA ATA ITCG ATA ITCG CALLEGARI MATTIA classe 4ª D PROG. 5 RABELLINO FABIO classe 4ª B ITIS SERENO MARTA classe 5ª E PROG. 5 VACCHINO MICHAEL classe 3ª A IPSIA CIRILLO GIUSEPPE MARINIELLO VINCENZO PIACENZA PAOLA SANTINI GIOVANNI genitore di Cirillo Francesco 3 D CAT genitore di Mariniello Angela 3 B AFM genitore di Kirkos Ioanna 1 B AFM genitore di Santini Annalisa 4ª B IGEA Giunta Esecutiva (2) Della Giunta Esecutiva fanno parte il Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi generali ed Amministrativi (Segretario), quali membri di diritto. Sono invece membri eletti dal Consiglio d'istituto, nel suo seno, un rappresentante della componente docente, un rappresentante della componente ATA, un rappresentate dei genitori e un rappresentante degli alunni. La sua attuale composizione è la seguente: COGNOME E NOME componente FORESTI GENZIANELLA DIRIGENTE SCOLASTICO PESCE MARIA ARCANGELA D.S.G.A. Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi BUSCHIAZZO RAFFAELE Docente ITCG CACCIARI PAOLA ATA ITCG SANTINI GIOVANNI Genitore di Santini Annalisa 4ª B IGEA SERENO MARTA Classe 5ª E PROG. 5 Collegio dei Docenti Per il corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti è formato da 105 docenti: 78 a tempo indeterminato 27 a tempo determinato. Esso si riunisce più volte all anno in seduta plenaria per i problemi di interesse generale. Per le questioni specifiche dei diversi indirizzi svolge invece apposite riunioni. È inoltre prevista l articolazione in dipartimenti disciplinari, in consigli di classe e in gruppi via via costituiti per le (2) La Giunta Esecutiva predispone il Bilancio Preventivo e il Conto Consuntivo, da sottoporre all'approvazione del Consiglio d'istituto; prepara, fermo restando il diritto di iniziativa del C.d'I., i lavori di quest'ultimo e cura la stesura delle relative delibere. Essa ha inoltre competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, adottando con propria delibera i provvedimenti necessari, su proposta del rispettivo Consiglio di classe. 18

19 diverse questioni (Commissione Classi, Commissione Orario, Commissione Riforma, etc.). L elenco di tutti i docenti è riportato nella sezione Risorse. 19

20 Organi di Direzione Dirigente Scolastico Prof. ssa Genzianella FORESTI In base all art. 25 bis D.P.R. 59/98, all art del D.Lgs 165/2001 e all art. 34 del C.C.N.L. 29/11/2007, il Dirigente Scolastico sceglie tra i docenti i suoi collaboratori. Per l anno in corso sono stati individuati 2 docenti ai quali sono state affidate, con appositi provvedimenti, le funzioni da svolgere. In particolare, al Prof. Buschiazzo è stato affidato il ruolo di collaboratore Vicario, con il compito di sostituire il Dirigente in caso di assenza; al Prof. Berta l incarico di secondo collaboratore, per le sezioni associate dell ITIS e dell IPSIA. Sono stati inoltre individuati dal Dirigente altri docenti referenti per le diverse aree, mediante il conferimento di appositi incarichi. Questo staff affianca il Dirigente Scolastico, favorendo le relazioni e la collaborazione fra le singole sedi associate. Staff di Direzione COLLABORATORE VICARIO Raffaele BUSCHIAZZO 2 COLLABORATORE Roberto BERTA Gruppo per l Autovalutazione e il miglioramento dell azione educativa Dirigente Scolastico Prof.ssa Foresti Presidente Consiglio di Istituto, Sig. Mariniello DSGA, Sig.ra Pesce Referente Qualità, Prof. Aliberti Referente INVALSI, Prof. Maritano Settore ITIS, Prof. Gagliardo E. Settore IPSIA, Prof. Colombo Settore IGEA e IPC, Proff. Garrone, Carrara Settore CAT, Prof. Boasso Funzione Strumentale Diritto allo Studio, Prof.ssa Buscaglia Funzione Strumentale Integrazione, Prof.ssa Basano Ufficio Tecnico, Sig.ra Piccininno Rappresentante ATA del CdI, Sig.ra Cacciari Rappresentante Componente studenti del CdI, Callegari (IV D Prog. 5) 20

21 ORGANIGRAMMA DELL ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO AREA DI CONSULTAZIONE COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO GIUNTA STAFF DI DIREZIONE (FUNZIONI) COLLABORAZIONE DS LOGISTICO ORGANIZZATIVA QUALITA SICUREZZA ANALISI PROGETTAZIONE RAPPORTI COL TERRITORIO DSGA GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE AREA QUALITA RSU COMMISSIONI F.STRUMENTALI AREA FORMAZIONE NON ISTITUZIONALE ECDL DIPARTIMENTI CONSIGLI DI CLASSE COORDINATORI DOCENTI PROGETTI DIDATTICA ORIENTAMENTO CORSI DI LINGUE AREA ISTRUZIONE E FORMAZIONE ISTITUZIONALE CORSI PER LE AZIENDE COLLABORATORI SCOLASTICI ASSISTENTI TECNICI SEGRETERIA STUDENTI SEGRETERIA AMMINISTRATIVA SEGRETERIA PERSONALE UFF. TECNICO E ACQUISTI GESTIONE MAGAZZINO GESTIONE LABORATORI 21

22 Organi di amministrazione La Direzione dei Servizi Amministrativi si compone di un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e di n. 6 assistenti amministrativi, è affiancata da un Ufficio Tecnico ed è ottimizzata come segue: MARIA ARCANGELA PESCE D.S.G.A. Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi UFFICIO CONTABILITA Stefania Carletto Germana Pregliasco UFFICIO PERSONALE Gabriella Puglionisi Daniela Garbero UFFICIO DIDATTICA e URP Enrica Debenedetti Elena Cirella UFFICIO TECNICO ITP Zaira Piccininno Responsabile Ufficio Tecnico Organizzazione Gestione Consigli di Classe I Consigli di Classe sono composti da tutti i docenti della classe e, per la parte aperta alle famiglie, vengono integrati da due rappresentanti dei genitori regolarmente eletti e da due rappresentanti degli studenti, anch'essi eletti in seno alla classe. Il Consiglio esprime il suo parere per quanto concerne le iniziative di sperimentazione che interessano la classe di propria competenza. Essi si riuniscono in orario non di lezione, hanno il compito di verificare l'azione educativa e didattica, anche in vista delle eventuali proposte da avanzare all'attenzione del Collegio dei Docenti, nonché di monitorare l'andamento disciplinare della classe. Curano collegialmente il coordinamento didattico e la valutazione periodica e finale degli allievi. 22

23 Sono presieduti dal Dirigente Scolastico, o da un suo delegato, che affida altresì l'incarico di segretario ad un docente membro del Consiglio stesso. Gruppi integrati Sono organismi che progettano e seguono il percorso scolastico nell ambito del progetto di vita di ogni allievo in situazione di handicap. Attualmente nell Istituto ne funzionano 32: essi si riuniscono almeno una volta ogni anno scolastico ed in ogni occasione in cui è necessario. Il gruppo integrato è composto di norma da tutti i docenti della classe, dall allievo con la sua famiglia, dai rappresentanti dell ASL che seguono lo studente, in taluni casi dai servizi sociali del comune di residenza, ed eventualmente da figure professionali di supporto (educatori, assistenti alle autonomie ). Funzioni Strumentali alla realizzazione del POF Nel corrente anno scolastico, all Istituto Secondario Superiore di Cairo Montenotte sono state assegnate n. 5 funzioni strumentali per il personale docente, così ripartite: Area Rapporti con gli studenti (Prof. Adalberto RICCI) L'insegnante, a cui è affidata la Funzione in quest'area, ha maturato una lunga esperienza nel confronto con i giovani, curandone il positivo inserimento nella vita scolastica, insieme al gruppo di lavoro creato per questo scopo. L'impegno essenziale del docente è rivolto sostanzialmente in direzione di un coordinamento e di un potenziamento dell'impegno profuso in questi anni dal gruppo di lavoro integrato CIC - Educazione alla salute - Progetto giovani, racchiuso nelle linee guida del progetto "Star bene a scuola". In questo senso si sta impegnando per potenziare, all'interno dell'istituto, tutti gli strumenti a disposizione degli studenti più adatti ad affrontare quelle problematiche che possono, in qualche modo, condizionare sia il loro rendimento scolastico, sia la loro serenità individuale. In questo senso si sono individuate alcune aree "a rischio" su cui sta convergendo l'impegno di tutto il Gruppo di Lavoro. Grande rilevanza assume poi il confronto con la realtà esterna della Scuola, vale a dire Enti ed Associazioni pubbliche e private che svolgono attività nel sociale e che possono fornire un utile contributo di idee e di proposte, oltre che di formazione. Area Interventi e servizi per gli studenti, con specifico riferimento all orientamento in entrata (Prof.ssa Elena FODDIS) In quest'area gli interventi abbracciano l'attività scolastica dall'accoglienza all'orientamento. Capillare e proficuo il lavoro svolto presso le scuole medie al fine di favorire una corretta divulgazione dell'offerta Formativa dell'istituto Secondario Superiore nel segno della trasparenza. Particolare rilevanza è data altresì all'informazione sul diritto-dovere all istruzione e alla formazione, curando gli aspetti che garantiscano agli allievi, come previsto dalla riforma, il compimento dell'obbligo formativo e del successo scolastico, senza compromettere il grado di soddisfazione e l'autostima. 23

24 Area Diritto allo studio e migranti (Prof.ssa Monica BUSCAGLIA) La funzione strumentale Diritto allo studio ha l obiettivo di fornire a tutti gli allievi in situazione di svantaggio linguistico e culturale, disagio, gli strumenti più adeguati per il raggiungimento del successo formativo. Essa coordina il progetto PR.I.MUL.E (PRogetto Integrato MULtisettoriale Educativo) relativamente ai seguenti settori: Settore diritto allo studio progettazione e realizzazione di pratiche di facilitazione per l accesso di studenti e famiglie ai sussidi previsti per il diritto allo studio nell ambito dello Sportello integrato al servizio del territorio. Gestione del servizio comodato che fornisce il prestito gratuito dei libri scolastici agli studenti, secondo una graduatoria di attribuzione annuale compilata per ISEE. Settore migranti progettazione e realizzazione di interventi rivolti al sostegno linguistico degli studenti stranieri, di mediazione culturale per studenti e famiglie, di educazione alla multiculturalità rivolti a tutti gli studenti. Settore supporto educativo progettazione e realizzazione di interventi di sostegno al personale docente, agli studenti ed alle famiglie per la prevenzione del disagio e dell abbandono scolastico, grazie alla presenza di diversi specialisti in ambito interdisciplinare e strettamente collegati nella loro attività con la risorse del territorio (Distretti sociali, Informagiovani, Patronati, ecc). Attività di ri-orientamento in collaborazione con la Provincia di Savona. Area Diritto allo studio e integrazione handicap (Prof.ssa Basano Patrizia) La funzione strumentale Diritto allo studio ha l obiettivo di fornire a tutti gli allievi in situazione di svantaggio, linguistico e culturale, o di disagio, gli strumenti più adeguati per il raggiungimento del successo formativo. Essa coordina il progetto PRIMULE relativamente ai seguenti settori: Settore Allievi con B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali) coordinamento di interventi connessi con l integrazione di studenti: informazione - formazione del personale docente, rapporti con allievi, famiglie, specialisti, ASL, enti locali ed altri enti del territorio. 24

25 Area Diritto allo studio e integrazione alunni con DSA (Prof.ssa Patrizia GHISOLFI) La funzione strumentale è affidata alla prof.ssa Patrizia Ghisolfi, formata con apposito corso ministeriale e affiancata dalla prof.ssa Simona Dellepiane. L obiettivo è quello di fornire a tutti gli allievi in situazione di svantaggio linguistico, legato ai disturbi specifici di apprendimento, gli strumenti dispensativi e compensativi più adeguati per il raggiungimento del successo formativo, secondo i criteri della recente Legge 170/2010. Per ogni alunno viene predisposto dal Consiglio di Classe un Piano Didattico Personalizzato che viene condiviso con i genitori. Le referenti curano quindi i rapporti tra famiglia, alunni, docenti, ASL e associazioni. Responsabili di dipartimento (1) Per un funzionamento più efficiente ed efficace del Collegio Docenti, in particolare finalizzato al coordinamento dell attività didattica, lo stesso è articolato nei seguenti dipartimenti, affidati ciascuno ad un responsabile. I dipartimenti si riuniscono almeno tre volte l anno: all inizio, per impostare la programmazione, a metà anno, per monitorare l andamento della stessa, alla fine per il consuntivo e le nuove proposte. Dipartimento Giuridico/Economico/Aziendale Scienze fisiche/elementi naturali Professionale/Geometri Linguistico/letterario e della comunicazione Scienze matematiche Lingue straniere Meccanico/Tecnologico Elettrotecnica/Elettronica Sostegno Religione Attività fisica/motoria Coordinatore Prof.ssa Cavallero Patrizia Prof. Bazzano Mauro Prof.ssa Simona Marenco Prof. Adalberto Ricci Prof. Flavio Patetta Prof.ssa Paola Piacenza Prof. Lagasio Filippo Prof. Enrico Gagliardo Prof.ssa Basano Patrizia Prof.ssa Paola Galliano Prof. Valter Veneziano I responsabili di dipartimento sono membri della Commissione Acquisti e di quella di supporto al responsabile della Biblioteca. 1 I responsabili di dipartimento svolgono i seguenti compiti: Curare la gestione delle riunioni di dipartimento; curare gli aspetti specifici del P.O.F., curare la progettazione didattica e l individuazione dei saperi essenziali e delle competenze, programmare l utilizzo dei laboratori in accordo con i docenti responsabili dei laboratori, coordinare metodologie di insegnamento, n e tipo di prove, sistemi e tecniche di valutazione, programmare iniziative di aggiornamento, con particolare riferimento alla Riforma scolastica e alla didattica per competenze, predisporre i raccordi fra classi e sezioni diverse, proporre acquisti, collaborando alla definizione del capitolato /richiesta preventivo, in particolare per quanto riguarda le specifiche tecniche del materiale/servizio richiesto svolgere attività di tutoraggio verso i nuovi docenti e i supplenti temporanei, in particolare nell anno di prova. 25

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

OGGETTO : Comunicato impegni inizio settembre 2015.

OGGETTO : Comunicato impegni inizio settembre 2015. Prot. N 4024/C23 Ariano Irpino 26/08/2015 A tutti i docenti dell IISS Ruggero II Loro sedi Per quanto di competenza alla DSGA Al personale ATA Al sito internet dell Istituto OGGETTO : Comunicato impegni

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE Via De Concilii, 13 83100 AVELLINO Tel. 0825.1643241 Fax 0825. 1643242 E-mail: AVTD03000B@istruzione.it PEC: AVTD03000B@PEC.ISTRUZIONE.IT Sito web: www.itcamabile.it

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti

Dettagli

I.I.S. Astolfo Lunardi

I.I.S. Astolfo Lunardi Piano dell offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 1 di 1 POF - vers 02 - Copertina, 11/10/2010 Delibera CD n. 09 del 29/09/2010 Data stampa: 06/12/12 Delibera Cdi n. 17 del

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE

ISTITUTO PROFESSIONALE Via Resistenza,800 41058 Vignola (Modena) tel. 059 771195 fax. 059 764354 e-mail: mois00200c@istruzione.it www.istitutolevi.it ISTITUTO PROFESSIONALE MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (con qualifica di

Dettagli

Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015

Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015 Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore T. Fiore

Istituto d Istruzione Superiore T. Fiore Istituto d Istruzione Superiore T. Fiore Modugno - Via P. Annibale M. di Francia, Grumo - Via Roma, L ISTITUTO ECONOMICO La formazione tecnica e scientifica di base necessaria a un inserimento altamente

Dettagli

Fare il DS: un introduzione. di Dario Cillo

Fare il DS: un introduzione. di Dario Cillo Fare il DS: un introduzione di Dario Cillo Autonomia e Sussidiarietà Sussidiarietà: responsabilità pubbliche all autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini interessati Legge 15

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Oggetto: ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: avviso pubblico

Oggetto: ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: avviso pubblico Savona, 29 gennaio 2016 Ai genitori e agli allievi delle classi III IV- V Meccanica,Chimica, III- IV- V Informatica, Elettrotecnica ed elettronica, III Grafica e comunicazione Oggetto: ALTERNANZA SCUOLA

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe 1. Quando cominceranno le lezioni dell anno scolastico 2011/12? Il 12 settembre, alle 18.30 2. Fino a quando è possibile iscriversi? Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

Sezione professionale I.P.S.I.A MANFREDI

Sezione professionale I.P.S.I.A MANFREDI Sezione professionale I.P.S.I.A MANFREDI Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Opzioni: Manutenzione mezzi di trasporto Apparati, impianti e servizi tecnici, industriali e civili QUALIFICHE OPERATORE

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE

Dettagli

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013 I s t i t u t o P r o f e s s i o n a l e d i S t a t o p e r l I n d u s t r i a e l A r t i g i a n a t o CAVOUR-MARCONI Loc. Piscille Via Assisana, 40/d-06154 PERUGIA Tel. 075/5838322 Fax 075/32371

Dettagli

Circolare interna n. 3 Bisceglie, 3 settembre 2013

Circolare interna n. 3 Bisceglie, 3 settembre 2013 Circolare interna n. 3 Bisceglie, 3 settembre 2013 Oggetto: Istanze FF.SS. a.s. 2013/2014 Ai Sigg. Docenti Al sito web All ALBO S E D I di BISCEGLIE E TRANI Si comunica che le istanze, corredate dai curricula,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE

Dettagli

MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014

MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA CONFAO, in relazione alle richieste provenienti dagli istituti scolastici associati e al fine di promuovere un apprendimento

Dettagli

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

Prot. 2168/B15 Magnago lì 20/09/2015

Prot. 2168/B15 Magnago lì 20/09/2015 Istituto Comprensivo Ada Negri Via Don Milani, 3 20020 Magnago (MI) C. F. 93018880158 cod. mec. MIIC84200D Tel. 0331658080 Fax 0331659612 Posta Elettronica Certificata: MIIC84200D@pec.istruzione.it Prot.

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI "L. EINAUDI"

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI L. EINAUDI PROPOSTA ATTIVITA A.S. 2008-09 M1/PA08 CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE ALTRO Titolo del Progetto Accoglienza- Alfabetizzazione,- Educazione interculturale Responsabile del Progetto Prof. ssa Colombo Lidia

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c. ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento Regolamento GLHI del gruppo di lavoro sull handicap Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 Approvato dal Consiglio di stituto in data 08/07/2013 1 Gruppo di Lavoro

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza CORSO SERALE Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza Sede e orario segreteria Sede: ITIS ROSSI Via Legione Gallieno 6100 Vicenza Orario segreteria: tutti i giorni dalle 10 alle

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

CORSI SERALI. Progetto SIRIO - Corso Serale. Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale

CORSI SERALI. Progetto SIRIO - Corso Serale. Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale CORSI SERALI Da alcuni anni in Italia, come in molti Paesi europei, si avverte l esigenza di offrire ai tanti adulti che hanno interrotto gli studi, o non li hanno mai iniziati, l occasione di riavvicinarsi

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

FUNZIONIGRAMMA D ISTITUTO A.S. 2015-16. Approvato dal C.d.D. del 24/09/2015

FUNZIONIGRAMMA D ISTITUTO A.S. 2015-16. Approvato dal C.d.D. del 24/09/2015 FUNZIONIGRAMMA D ISTITUTO A.S. 2015-16 Approvato dal C.d.D. del 24/09/2015 Staff del Dirigente e Funzioni strumentali al POF 2 FS1 - Qualità e valutazione di sistema Gestisce la documentazione relativa

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015

Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Esiti del monitoraggio realizzato nei mesi di febbraio marzo 2015 Padova e Mestre, 12 e 17 marzo 2015 Annamaria Pretto Ufficio

Dettagli

LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA. Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte

LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA. Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte Il Decreto legislativo 81/2008 Il TU sulla sicurezza prevede l inserimento in ogni attività scolastica di

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

ISTITUTI SCOLASTICI PARITARI SCUOLA DOMANI

ISTITUTI SCOLASTICI PARITARI SCUOLA DOMANI 1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI SCUOLA PARITARIA ARTICOLO 1) - Ente gestore 1.1 Denominazione Istituti Scolastici Paritari Scuola Domani S.r.l. è l ente gestore dell Istituto Tecnico Commerciale

Dettagli

Percorso di 5 ANNI con DIPLOMA di TECNICO nel SETTORE TECNOLOGICO

Percorso di 5 ANNI con DIPLOMA di TECNICO nel SETTORE TECNOLOGICO Percorso di 5 ANNI con DIPLOMA di TECNICO nel SETTORE TECNOLOGICO Gli Istituti Tecnici si caratterizzano per una solida base culturale, scientifica e tecnologica in linea con le indicazioni dell Unione

Dettagli

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-Mail

Dettagli

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.

Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione. Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.it Prato, 17 dicembre 2007 Circolare n. Ai Docenti Agli Studenti

Dettagli

LICEO PORTA ERBA PIANO DI MIGLIORAMENTO

LICEO PORTA ERBA PIANO DI MIGLIORAMENTO LICEO PORTA ERBA PIANO DI MIGLIORAMENTO LICEO PORTA ERBA - Piano di Miglioramento 05 Riferimenti normativi: DPR 80/0 Nota n. 790 del 0/09/05 C.M. n 059 del /09/05. Scenario di riferimento: breve descrizione

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI : Biennio Comune Progetto CINQUE Diploma di GEOMETRA Il corso di studi per GEOMETRI Progetto Cinque, istituito all ITCG BARATTA nel 1992, ha la durata di 5 anni e al termine

Dettagli

MPIAOODGOS prot. n. 2135/R.U./U Roma, 30.3.2011. Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici regionali LORO SEDI

MPIAOODGOS prot. n. 2135/R.U./U Roma, 30.3.2011. Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici regionali LORO SEDI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l Autonomia Scolastica Ufficio X MPIAOODGOS prot. n. 2135/R.U./U

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO PIAZZA SAN COLOMBANO,5 29022 BOBBIO (PC) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA Non tutto ciò che può essere contato conta, non tutto ciò che conta può

Dettagli

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE 3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE Il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate è un articolazione del Liceo Scientifico. Oltre agli obiettivi propri del Liceo Scientifico tradizionale, il Liceo

Dettagli

1. IDENTITA DELL ISTITUTO

1. IDENTITA DELL ISTITUTO Piano dell offerta formativa - 1-1. IDENTITA DELL ISTITUTO L Istituto tecnologico per le costruzioni, l ambiente ed il territorio ( ex Istituto Geometri) tende a formare una figura professionale capace

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A.

INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. Al fine di facilitare la scelta dell indirizzo di studi e le eventuali opzioni, il nostro Istituto ha predisposto il seguente prospetto che,

Dettagli

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE ALLEGATO 1 ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE per la realizzazione di un offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI

LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 1 PARTE TERZA I SERVIZI AMMINISTRATIVI ORARIO DI APERTURA DELL ISTITUTO art. 3.1 3.3 SERVIZI AMMINISTRATIVI

Dettagli

PIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016

PIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE GALLARATE LICEO SCIENTIFICO STATALE Leonardo da Vinci LICEO CLASSICO "Giovanni Pascoli" LICEO delle SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO-SOCIALE PIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

I nuovi Istituti Tecnici

I nuovi Istituti Tecnici I nuovi Istituti Tecnici Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6

Dettagli

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3 1 SOMMARIO Destinatario pag. 3 Normativa di riferimento pag. 3 Finalità del progetto pag. 3 Obiettivi generali pag. 3 Obiettivi educative e didattici pag. 3 Obiettivi specifici di apprendimento pag. 4

Dettagli

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

Patto di Corresponsabilità Educativa

Patto di Corresponsabilità Educativa LICEO SCIENTIFICO Paritario LICEO delle SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Paritario ISAAC NEWTON Patto di Corresponsabilità Educativa P.E.C. A.S. 2014/2015 0 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

Decreto n.892 di nomina dei collaboratori del Dirigente, per l a.s. 2015/16 IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Decreto n.892 di nomina dei collaboratori del Dirigente, per l a.s. 2015/16 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PACIOLO-D ANNUNZIO LICEO CLASSICO LINGUISTICO SCIENTIFICO E TECNICO PER RAGIONIERI E GEOMETRI Via

Dettagli

Protocollo Mobilità Individuale all Estero

Protocollo Mobilità Individuale all Estero Protocollo Mobilità Individuale all Estero Premessa Con il presente Protocollo il Liceo G.M.Dettori intende sostenere e, nel contempo, regolamentare l esperienza di studio dei propri studenti/studentesse

Dettagli

Compiti e funzioni delle Funzioni Strumentali

Compiti e funzioni delle Funzioni Strumentali AREA 1: Gestione del piano dell Offerta Formativa e delle azioni di Autovalutazione* Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività del POF Coordina la stesura, la gestione, l aggiornamento,

Dettagli

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise Accordo Territoriale per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di IeFP di durata triennale,in regime di sussidiarietà,da parte degli Istituti Professionali Statali della Regione Molise,

Dettagli