Via di Ripetta, Roma Tel / Fax La Creatività
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- Maria Teresa Rossini
- 8 anni fa
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1 La Creatività
2 Una storiella per iniziare Una ragazza viene costretta a scegliere, questione di vita o di morte, estraendo a sorte da una borsa: sassolino bianco e sarà salvezza, sassolini nero e sarà la sua rovina. Si accorge che qualcuno ha truccato il gioco e che entrambi i sassolini sono neri. La scena si svolge su un viale di ghiaia pieno di sassolini bianchi e neri. Qui interviene la soluzione creativa: la ragazza estrae un sassolino e lo lascia cadere sul vialetto dove si confonde con gli altri. Oh che sbadata! Ma non vi preoccupate se guardate nella borsa potete dedurre dal sassolino rimasto il colore dell altro. E visse felice e contenta.
3 La Creatività è una sintesi magica Creatività significa osservare cose apparentemente slegate tra loro e legarle in funzione della formulazione di nuove idee, nuovi obiettivi, nuovi prodotti, nuovi modi di comunicare. La Creatività è notare il Caso, dargli un senso Esiste un metodo per sfruttare gli eventi casuali Si può non attender il caso, ma usarlo
4 Il pensiero Creativo ha bisogno di. Fluidità: la capacità di produrre tante idee in poco tempo Flessibilità: la capacità di produrre idee di tanti tipi diversi, in poco tempo Originalità: la novità delle nostre idee, la loro bassa probabilità di esser state già prodotte Elaborazione: la capacità di proporre idee valide, ben elaborate, di contenuto direttamente realizzabile
5 Un decalogo creativo/1 1) Cerca sempre gli aspetti positivi in ogni situazione. Chiediti: che cosa c è di buono in.? 2) Mutua i tuoi orizzonti. Rinnova sempre qualcosa in ciò che ti circonda 3) Ritrova la freschezza e la spontaneità. Ritorna a vedere, gustare, sentire, toccare, odorare come se fosse la prima volta 4) Utilizza il pensiero analogico. Prendendo spunto dalle persone, dagli oggetti, dai concetti nei quali ti imbatti, elabora delle analogie 5) Di fronte a un problema, non limitarti al tuo punto di vista. Sforzati di vedere le cose con gli occhi della controparte
6 Un decalogo creativo/2 6) Intreccia relazioni nuove, lontane dal tuo solito giro. Apriti al cambiamento 7) Se c è un problema che ti turba, modificalo e manipolalo fino a che non trovi una valida soluzione. Per esempio ingrandiscilo, rimpiccioliscilo, rovescialo, combinalo con altri elementi. Gioca con la mente, usa il pensiero per simulare la realtà. Accetta temporaneamente anche le situazioni ambigue e indefinite 8) Ogni mese, cerca di realizzare un obiettivo, una piccola o grande opera : letteraria, artistica, culinaria, ecc. 9) Pratica regolarmente uno sport o una qualche forma di attività fisica o mentale di distrazione. Impara a rilassarti e a concentrarti al tempo stesso. Parla con i bambini e tenta di imitare la loro creatività naturale. Avvicinati alla loro spontaneità e curiosità 10) Circondati di persone creative per approfittare dell effetto moltiplicatore delle idee
7 La Creatività in Azienda
8 L Azienda Creativogenica La creatività, risorsa individuale per eccellenza, è potenziata all interno di un gruppo armonico Gli imprenditori sono consapevoli che un azienda, per acquisire un vantaggio competitivo sul mercato, deve contare sulla creatività globale, che scaturisce dalla motivazione e dalla capacità di interazione dei singoli, ciascuno nella sua funzione specifica I gruppi come microsistemi creativi portano dunque al sistema azienda non solo la forza delle proprie idee e proposte, ma anche un messaggio di positività, che si manifesta attraverso rinnovate relazioni aziendali. Mario Dondi
9 LE TECNICHE/ IL BRAINSTORMING Il processo creativo nasce da un'interazione tra i due emisferi del cervello ed è favorito da un "clima" di lavoro sereno, vivace e magari anche divertente. In tale ottica è possibile impiegare alcune tecniche che stimolano la produzione di idee Ideata da Alex Osborn a metà degli anni '30, il brainstorming ha l'obiettivo di favorire l'ideazione creativa di gruppo. Risulta estremamente efficace incrementando del 30% - 40% la produzione di soluzioni. Un gruppo di brainstorming è formato da un direttore di seduta, un segretario chiamato "raccoglitore di idee" e circa dieci, dodici membri. Il problema da affrontare deve essere specifico, ben delineato e richiedere non la formulazione di un giudizio o di una scelta, ma la ricerca di idee: "Come è possibile incrementare le vendita nella zona x?", "In che modo è possibile aumentare le iscrizioni al cineforum?", "Come pubblicizzare le attività di volontariato della Fondazione?", ecc. Determinato il problema, il direttore dovrà preparare un promemoria, non più lungo di una pagina, che illustri chiaramente la situazione da affrontare e indichi alcuni esempi del tipo di idee che sono richieste. Tale promemoria dovrà essere inviato a tutti i partecipanti un paio di giorni prima, con lo scopo di fornire ai membri "un'anteprima" del problema e stimolare, a livello inconscio, il processo associativo
10 IL BRAINSTORMING LE REGOLE Quattro le regole fondamentali da osservare durante la sessione: 1. Critica esclusa: accogliere le idee degli altri senza esprimere alcun giudizio durante la sessione di lavoro; qualsiasi valutazione, verbale o non verbale, viene differita ad un secondo momento; 2. Elogio dell'insolito: le idee più stravaganti, più bizzarre, stimolano la produzione di soluzioni originali ed innovative; 3. Quantità anzitutto: maggiore è il numero di più idee proposte e maggiori saranno le probabilità di individuare soluzioni utili e inusuali; 4. Combinazioni e miglioramenti: i partecipanti, oltre a contribuire con idee proprie, dovrebbero suggerire come trasformare e migliorare le trovate degli altri
11 IL BRAINSTORMING IL VIA E LA PRODUZIONE È raccomandabile proporre, all'inizio, qualche esercizio di "riscaldamento", suggerendo semplici giochi sia di presentazione, sia di affiatamento, per facilitare la coesione del gruppo. Questo momento, spesso trascurato, riveste una grande importanza per la costituzione di un "clima" sereno, permettendo ai partecipanti di conoscersi e cominciare a formare uno "spirito di gruppo". Il direttore, a questo punto, chiede il contributo dei partecipanti, ognuno può presentare una sola idea per volta; viene data la priorità alle proposte che sono direttamente stimolate da quella precedente, per sfruttare al massimo il potere di associazione. Il segretario, seduto vicino al direttore, annoterà sulla lavagna le varie proposte senza indicare il nome del suggeritore. La durata di una seduta di brainstorming dovrebbe oscillare fra i venti e i quaranta minuti; l'esperienza ha indicato che l'optimum è di circa mezz'ora, ma ogni coordinatore può regolarsi in base alla partecipazione del gruppo e al flusso di idee.
12 IL BRAINSTORMING LA CONCLUSIONE A conclusione della sessione, il direttore riepiloga le proposte suggerite ed esorta i partecipanti a riflettere sul problema fino al giorno successivo, quando potranno comunicare eventuali altre idee. E' molto utile concedere un certo periodo di tempo per l'elaborazione di ulteriori spunti; molto frequentemente, infatti, le idee migliori sono state generate in un secondo momento. Tutte le proposte suggerite, sia durante la sessione sia successivamente, vengono riassunte dal direttore in modo chiaro e conciso e suddivise in categorie secondo criteri di convenienza, opportunità, ottimizzazione, realizzabilità, ecc.
13 LE TECNICHE/ IL PROBLEM SOLVING CREATIVO Un approccio pragmatico alla creatività, a sei stadi, ciascuno dei quali, a sua volta, articolato in un primo momento di esplorazione divergente, e in un secondo momento di valutazione convergente. Fase divergente In cerca di situazioni, esperienze problematiche Si raccolgono, fatti, informazioni, impressioni; la situazione viene vista sotto diversi punti di vista 1) RICERCA OPPORTUNITA 2) RICERCA FATTI Fase convergente Si accetta una sfida problematica e si intraprendono sforzi per rispondervi Si identificano ed analizzano i primi fatti e dati importanti
14 Fase divergente LE TECNICHE/ IL PROBLEM SOLVING CREATIVO Si generano molte possibili formulazioni del problema e dei connessi sotto-problemi 3) RICERCA PROBLEMI Fase convergente Viene scelta una formulazione operativa del problema Vengono elencate e sviluppate numerose alternative e possibilità per rispondere alle domande del problema 4) RICERCA IDEE Si selezionano quelle idee che sembrano più promettenti ed interessanti
15 Fase divergente LE TECNICHE/ IL PROBLEM SOLVING CREATIVO Si enunciano molti possibili criteri per la revisione e la valutazione delle idee Vengono prese in considerazione le possibili sorgenti di facilitazione o resistenza, sono identificati i passi potenziali del processo di implementazione 5) RICERCA SOLUZIONI Fase convergente Si individuano i rilevanti criteri per valutare le idee. Questi vengono impiegati per giudicare, rinforzare e ridefinire le idee 6) RICERCA ACCETTABILITA Si focalizzano le soluzioni più promettenti per la messa in pratica. Vengono stilati piani specifici per l implementazione
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